Horner: “Hamilton non è stato un campione. Valutiamo ricorso”

Le parole del team principal della Red Bull Christian Horner dopo il Gran Premio d'Inghilterra e il contatto tra Verstappen-Hamilton

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Una dinamica ancora da ricostruire e da analizzare. L’incidente avvenuto a Silverstone tra Max Verstappen e Lewis Hamilton è ancora sotto gli occhi di tutto e, senza dubbio, ha fatto più scalpore della gara stessa vinta alla fine dal padrone di casa col numero quarantaquattro.

Azione, quella del sette volte campione del mondo, che non è andata giù al team principal della Red Bull Christian Horner che in una lettera scrive:

“Un incidente del genere ha enormi conseguenze nell’era del tetto di spesa.  Alla Copse, una delle curve più veloci di tutto il calendario, Hamilton ha frenato tardi e la sua traiettoria indica che non avrebbe mai potuto evitare Max. Se Verstappen fosse passato indenne, non penso che Hamilton lo avrebbe più visto”.

 

“Lewis non ha guidato da campione”

Sulla dinamica dell’incidente il team principal della Red Bull parla così: “Sono convinto che Lewis fosse in un momento di estrema pressione, perché in classifica era passato da preda a cacciatore, e il suo pubblico di casa il giorno prima lo aveva visto perdere la pole position. Queste situazioni possono portare a uno stile di guida diverso, che non è quello tipico di un campione del mondo, ma è in queste situazioni che vediamo aumentare il rischio”.

 

“Festeggiamenti? Atteggiamento poco accettabile”

Gara vinta da Lewis che, al termine della gara, non si è di certo risparmiato nei festeggiamenti. Atto poco gradito da Horner:“Siamo amareggiati per il livello di festeggiamenti. La Mercedes sapeva della gravità dell’incidente e che Max era finito in ospedale e servivano ulteriori controlli. È inimmaginabile non informare il proprio pilota della situazione, per proteggerlo nel caso in cui non mostri la necessaria compostezza nell’esultanza, in particolar modo se è stato penalizzato per quell’incidente”.

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