Formula Uno, il luogo in cui lo spettacolo è assicurato
Formula Uno: si ritorna in pista domenica 20 col GP di Francia
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unti Chiave Articolo
“We race as one”. Uno slogan bello e conciso. È questo il motto da un po’ di tempo della Formula Uno. Di uno sport che, settimana dopo settimana, continua a regalare spettacolo. Come quello visto a Baku, in cui la lotta per il mondiale piloti si è presa una pausa, ma questo non vuol dire che non ci sia stato divertimento.
Verstappen-Hamilton, a Baku è 0-0
La lotta per il mondiale, in teoria, vedendo la classifica vede senza dubbio Verstappen uscirne vincitore. Dopotutto l’olandese è ancora leader del mondiale, anche se l’amarezza per come è andata la sua gara c’è ed è anche tanta. “Ho perso un’occasione” ha infatti commento il pilota al termine del Gran Premio. Però bisogna anche ammettere che quella di ieri, con anche un Hamilton in terza piazza, è stata un’occasione buttata al vento. Chance non sfruttata proprio dallo stesso sette volte campione del mondo. Se Verstappen ha commesso un errore, quello di Hamilton è infatti ancora peggiore. Letteralmente un rigore sbagliato che lascia ancora speranza a Verstappen: il mondiale è apertissimo ma dalla Francia non si può più tornare a sbagliare.
Il ruolo dei secondi
Della lotta Mercedes-Red Bull, in ambito mondiale costruttori, oltre forse alla vettura(che a oggi vede Red Bull leggermente avanti) c’è un altro capitolo da scrivere: i secondi piloti. La differenza a Baku tra Bottas e Perez è letteralmente incommentabile. Il messicano non ha solo portato a casa il Gran Premio, il che non è poco ovviamente, ma è riuscito per tutta la gara a tenere dietro un sette volte campione del mondo. Hamilton sbraitava con Bono via radio per le enormi difficoltà che aveva per cercare l’attacco sul messicano che,alla fine, non ha neanche collezionato. Sulla gara di Bottas invece non c’è molto da aggiungere. Dodicesimo e in super crisi. Russell è alla porta e,come infatti dicono rumor da paddock, il contratto del finlandese non sarà rinnovato.
Ferrari, la strada è quella giusta
Resta da fare ovviamente un’analisi sulla Ferrari. Una gara, anzi un weekend, in cui fuoriesce una difficoltà su tutte: il passo gara. La Rossa ha la capacità di mettere prima degli altri in temperatura le gomme, il che può giovare nei primi tratti di gara anche se poi nella seconda parte non porta benefici. Il team di Maranello continua però a crescere, la strada intrapresa è quella giusta. Dopotutto, con Leclerc, due pole consecutive non si fanno per caso. La voglia di fare bene c’è, anche se in gara bisogna continuare a migliorare, così come deve farlo Sainz che, tralasciando Baku, sta crescendo di garan premio in gran premio dimostrandosi di essere davvero un pilota super solido.
La meraviglia di Baku
Però come detto, la Formula Uno ieri ha dimostrato a tutti la meraviglia di sport che è. Oltre la vittoria di Perez basta infatti pensare a tutto il podio: torna a gioire infatti Sebastian Vettel. Il quattro volte campione del mondo viene premiato dopo una strategia e una gestione gomme impeccabile. Così come impeccabile è stata la gara di Gasly. Il francese ormai, di volta in volta, sta dimostrando di essere un pilota top. E chissà che qualche top team non inizi a farsi ingolosire dalla possibilità di metterlo sotto contratto.