P
ost Derby- Il giovane esterno proveniente dal Lacco Ameno ha messo a segno il gol del 1-2 che ha permesso alla sua squadra di giocarsela fino alla fine contro l’Ischia
Prestazione da incorniciare per l’esterno d’attacco classe 2000, che nella prima frazione di gioco ha chiamato in causa al portiere Di Chiara con una conclusione velenosa, trovando poi il gol del 1-2 su un errore della retroguardia gialloblu.
Punti Chiave Articolo
Filosa è stato il migliore della sua squadra, oltre all’under di difesa Muscariello ,così come Conte e Arcamone.
Dispiace per il risultato ma contento per la prestazione – esordisce la punta esterna –. Abbiamo dato il massimo nonostante il poco tempo a disposizione per preparare questa partita. Sono molto orgoglioso della squadra. Peccato aver preso gol in seguito a due disattenzioni, tra cui una palla da fermo.
Mi dispiace un sacco però, ripeto, allo stesso tempo sono molto orgoglioso perché abbiamo risposto molto bene il secondo tempo, in cui abbiamo messo in campo molta più grinta rispetto all’Ischia.
E’ stata una partita sotto un aspetto tattico e tecnico molto convergente. L’Ischia è la “squadra madre”, porta le sue motivazioni. Non sarà facile vincere il campionato ma sono tifoso della squadra principale dell’isola e spero che vada così».
Dal Lacco Ameno al Barano, dalla Promozione all’Eccellenza. Con quale spirito affrontate questa avventura, seppur breve? «Abbiamo incominciato molto bene, anche se il tempo per prepararci è stato breve. A Lacco Ameno ci allenavamo in mezzo alla strada per i noti problemi del campo sportivo. Sono felice così, va bene e penso già al prossimo impegno».
In merito al gol messo a segno quasi a metà ripresa, a Filosa chiediamo se si può parlare di errore difensivo dell’Ischia o di “malizia” da parte di chi ha messo il piede ed insaccato a porta vuota. «C’è stato un errore difensivo, ma bisogna credere su tutti i palloni. Altrimenti il gol non arriva mai». Conclusione della breve intervista post-gara con domanda a bruciapelo: Filosa crede in un futuro nell’Ischia? «Assolutamente sì…».