Summit chiuso con ottimi accordi e qualche nota dolente
I punti di forza del summit
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Il G20 si è svolto quest’anno nella città di Roma, più precisamente presso il palazzo del Viminale; nell’occasione, la struttura è stata circondata e sorvegliata in modo impeccabile dagli organi di sicurezza, i quali hanno permesso il corretto svolgimento del summit senza nessun tipo di intoppo, come dichiarato dal Ministro dell’interno Luciana Lamorgese.
L’incontro ha permesso la messa in evidenza e la discussione sui diversi argomenti che affliggono la popolazione, oltre all’elaborazione di nuovi piani futuri; i governi partecipanti hanno raggiunto un accordo sull’approccio alla pandemia da qui al prossimo anno, prefissandosi di vaccinare il 70% della popolazione mondiale entro i primi mesi del 2022.
Gli stati membri si sono anche adoperati in un’intesa tra Unione Europea e Stati Uniti per la sospensione dei dazi su acciaio e alluminio; infine si è raggiunta l’intesa per supportare i paesi in maggiore difficoltà con dei fondi (circa 86 miliari di euro ciascuno).
Nota dolente
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Quello che doveva essere l’argomento più importante ed urgente da affrontare e da risolvere è stato invece oggetto di delusione; le aspettative attorno al cambiamento climatico ed eventuali soluzioni per alleviare la questione rimane irrisolta, mentre le speranze calano.
Alcune previsioni danno il mondo intero in seria difficoltà , ma offrono ancora delle speranze di poter invertire il trend se si inizia ad intervenire nell’immediato; in gioco ci sono le generazioni future ed il loro benessere, quindi tocca darsi da fare e accantonare altri argomenti, che davanti ad una crisi tanto delicata diventavo quisquilie.
Esito del G20 di Roma; summit concluso con alti e bassi/Antonio Cascone/redazione
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