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Castellammare di Stabia

Ecco la nuova serie A

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<strong>Ultimo appuntamento con il riepilogo delle operazioni di gennaio, con particolare attenzione alle operazioni degli ultimi giorni e al loro possibile impatto sugli assetti delle varie squadre. Eder all’Inter il colpo di maggior rilievo, ma sono soprattutto Roma e Samp ad uscire con un nuovo look dal mercato invernale.

Lunedì si è ufficialmente chiusa la sessione invernale del calciomercato. Ecco il riepilogo di tutte le operazioni, con il consueto approfondimento sulle nuove prospettive di chi è arrivato e di chi è rimasto alla luce degli ultimi affari conclusi (evidenziati in neretto). Ovviamente, per ogni club, abbiamo considerato solo le operazioni riguardanti giocatori nel giro della prima squadra.

ATALANTA

Acquisti: Diamanti (a, Watford p.), Djimsiti (d, Zurigo sv.), Freuler (c, Lucerna), Gakpé (a, Genoa p.), Borriello (a, Carpi), Gagliardini (c, Vicenza f.p.)
Cessioni: Suagher (d, Carpi p.), Moralez (a, Leon), Grassi (c, Napoli), Denis (a, resc. contr., poi all’Independiente)

Gagliardini dovrebbe essere l’ultima opzione a centrocampo, dell’addio di Denis si sapeva da tempo: restano Pinilla, Borriello e Monachello a contendersi una maglia in attacco.

BOLOGNA

Acquisti: Floccari (a, Sassuolo), Zuñiga (d, Napoli p.), Constant (d, svinc.)
Cessioni: Crimi (c, Carpi p.), Pulzetti (c, Spezia), Mancosu (a, Carpi p.), Falco (a, Cesena p.)Ceccarelli (d, Salernitana p.)

Constant ne ha combinate di cotte e di crude in Turchia, dall’esclusione dalla rosa del Trabzonspor per un tweet galeotto prima del match col Napoli l’anno scorso all’arresto per insulti al personale di terra di un aeroporto quest’anno. In sintesi, non gioca dal 7 novembre, 10 giorni prima di rescindere il contratto. Oltretutto, per la fascia sinistra, Donadoni ha già Masina, Morleo e adesso pure Zuñiga: cosa se ne faccia del francese non è dato sapere. Falco aveva avuto un paio di chances ad inizio stagione con Delio Rossi prima di essere accantonato, Ceccarelli nemmeno quelle.

CARPI

Acquisti: Suagher (d, Atalanta p.), Crimi (c, Bologna p.), Daprelà (d, Palermo sv.), Mancosu (a, Bologna p.), Sabelli (d, Bari p.), Gnahoré (c, Napoli p.), Colombi (p, Cagliari p.), F. Poli (d, Novara f.p.), De Guzman (c, Napoli p.),Verdi (a, Milan p.)Porcari (c, Bari p.)
Cessioni: Wallace (c, Chelsea f.p.), Iñiguez (c, Udinese), Spolli (d, resc. contr., poi al Chievo), Wilczek (a, Broendby), Benussi (p, Vicenza), Borriello (a, Atalanta), Marrone (c, Juventus f.p., poi al Verona), Gino (c, Defensor Sporting f.p.)Matos (a, Fiorentina f.p., poi all’Udinese)Gabriel Silva (c, Udinese f.p., poi al Genoa)Lazzari (c, Bari)

Se ne facciamo un fatto meramente numerico, il Carpi è stata la regina di questo mercato di gennaio, con ben 22 operazioni condotte a termine, equamente suddivise tra entrate e uscite. L’opera di potatura dai rami secchi (leggi acquisti del precedente diesse Sogliano rivelatisi poco motivati alla prova del campo) si è conclusa con gli addii di Gabriel Silva e Lazzari. Gino non si era mai visto, Matos sì, ma alla lunga aveva perso terreno, sopravanzato da Mbakogu, Lasagna e dal nuovo acquisto Mancosu nelle gerarchie di Castori. Quanto agli ultimi arrivati, Verdi non è certo un giocatore da scoprire, avendo mostrato qualche sprazzo interessante già ad Empoli l’anno scorso, prima di cedere il passo a Saponara. Il fantasista pavese rientra dalla non entusiasmante esperienza all’Eibar, in Spagna (appena 3 presenze da titolare e 6 subentri nella Liga) e può giocare da seconda punta o da trequartista (ruolo nel quale fin qui è stato impiegato saltuariamente Lollo) a seconda dell’assetto, più o meno offensivo. Ma al momento il Carpi funziona benissimo così com’è, per cui dovrà attendere il suo turno. Porcari invece è un pretoriano di Castori, fatto fuori senza troppi scrupoli ad inizio stagione e tornato nella squadra che ha contribuito, da capitano, a portare in serie A. Potrebbe trovare più spazio di quanto si pensi e Cofie, al momento, appare il più a rischio di perdere il posto.

CHIEVO

Acquisti: Spolli (d, Carpi sv.), Floro Flores (a, Sassuolo p.)Ninkovic (a, Genoa p.)
Cessioni: Christiansen (c, Malmoe), Paloschi (a, Swansea)

La cessione di Paloschi è un gran colpo sul piano economico almeno quanto è penalizzante sul piano tecnico. Non solo per le sue qualità ma anche per la grande intesa che l’attaccante cresciuto nel Milan aveva raggiunto con Meggiorini. Floro Flores tecnicamente gli è persino superiore, ma non è mai riuscito a sfondare in serie A e ormai ha 32 anni. Nel Sassuolo, quando giocava, veniva impiegato da esterno nel 4-3-3, da capire se Maran intenda riciclarlo da prima punta, al fianco di Meggiorini (quando quest’ultimo recupererà dall’infortunio) o lo consideri solo un’alternativa all’ex granata, con conseguente definitiva promozione di Inglese nella formazione-tipo. Ninkovic è un trequartista di 21 anni, tanto talentuoso quanto bizzoso caratterialmente, che anni fa piaceva a mezza Europa e sembrava in procinto di accasarsi al Napoli a parametro zero a giugno. Invece dal Partizan lo ha prelevato il Genoa, girandolo in prestito ai veneti. Per ora è solo un’alternativa a Birsa, la cui maglia è comunque quella più a rischio nel caso il giovane serbo dovesse esplodere.

EMPOLI

Acquisti: Ariaudo (d, Sassuolo p.)
Cessioni: Ronaldo (c, Lazio, poi alla Salernitana), Dermaku (d, Pavia p.),Barba (d, Stoccarda p.)

Ariaudo prende il posto di Barba come prima riserva della coppia Tonelli-Costa, facendo slittare nuovamente Camporese al quarto posto nella “depth chart” della difesa centrale di Giampaolo.

FIORENTINA

Acquisti: T. Costa (c, Spartak Mosca p.), Zarate (a, West Ham), Tello (a, Barcellona p.), Kone (c, Udinese p.)Benalouane (d, Leicester p.)
Cessioni: Bagadur (d, Salernitana p.), Rebic (a, Verona p.), Bakic (c, Belenenses p.), Baez (a, Livorno p.), Rossi (a, Levante p.), Suarez (c, Watford)Gilberto (d, Verona p.)Verdù (c, resc. contr., poi al Levante),Iakovenko (a, resc. contr., poi alla Dynamo Kiev)

Da Lisandro Lopez a Mammana per arrivare a… Benalouane. Sousa non ha gradito e non l’ha mandato a dire, visto che la difesa era chiaramente il reparto che necessitava più di ogni altro di un innesto di qualità. Invece saranno ancora Roncaglia e Tomovic a battagliare per una maglia al fianco degli inamovibili Gonzalo Rodriguez e Astori, a meno che il franco-tunisino non dimostri finalmente quelle qualità che ne hanno fatto negli anni un inspiegabile uomo-mercato sull’asse Cesena-Parma-Atalanta-Leicester. A quasi 29 anni, e dopo le sole 4 apparizioni in Premier della prima parte di questa stagione, le probabilità non sono dalla sua parte. Kone all’Udinese non ha avuto spazio, un po’ per via degli infortuni, un po’ perché poco considerato da Colantuono. La disciplina tattica non è il suo forte, ma dalla sua ha tecnica, intraprendenza e versatilità: in un centrocampo a 3 può agire da mezzala, ma nel sistema di Sousa appare più spendibile in uno dei due spot sulla trequarti, dove dovrebbe vincere la concorrenza dei numerosi interpreti già a disposizione del tecnico portoghese. Il quale però non è tipo da fossilizzarsi su scelte gerarchiche predefinite, per cui prima o poi un’opportunità la concederà anche a lui. In uscita Suarez e Gilberto, colpi a salve del mercato estivo viola, oltre al poco utilizzato Verdù.

FROSINONE

Acquisti: Kragl (c, Ried), Bardi (p, Inter p.), Pryima (d, Torino p.)
Cessioni: Castillo (a, Universidad Catolica p.), Verde (a, Roma f.p., poi al Pescara), Bertoncini (d, Modena p.)Diakité (d, Sampdoria)

La cessione di Diakité e Bertoncini ufficializza di fatto la promozione definitiva di Ajeti e Blanchard come prime scelte per il pacchetto difensivo centrale. Pryima, se convincerà Stellone, se la giocherà con Russo per il ruolo di prima alternativa dalla panchina.

GENOA

Acquisti: Gomes (a, Internacional), Suso (a, Milan p.), L. Rigoni (c, Palermo), Cerci (a, Atletico Madrid p.), Gabriel Silva (c, Udinese p.)Fiamozzi (d, Pescara)Matavz (a, Augsburg p.)
Cessioni: Ujkani (p, Latina p.), Parente (d, Paganese), T. Costa (c, Spartak Mosca f.p., poi alla Fiorentina), Gakpé (a, Atalanta p.), Cissokho (d, Bari p.),Figueiras (d, Siviglia f.p.)Perotti (a, Roma)

La soluzione di emergenza è diventata ben presto una delle poche note liete della stagione, in casa rossoblù: Laxalt è ormai il titolare indiscusso della fascia sinistra, per cui Gabriel Silva sarà una semplice alternativa in caso di emergenza. Dopo Cissokho saluta come previsto anche Figueiras, per cui Ansaldi verrà costantemente utilizzato sulla corsia di destra come nelle ultime partite, a meno che Fiamozzi (esterno destro a sua volta) non assorba in fretta il salto di categoria. Di conseguenza restano in 4 a contendersi 3 maglie in difesa, con Muñoz principale beneficiario. Davanti saluta Perotti e il suo addio, unito a quello precedente di Gakpé, lascia ipotizzare modifiche in vista all’assetto di base. Gasperini potrebbe optare per un trequartista (Suso) e due punte (Cerci e Pavoletti), altrimenti uno dei due nuovi innesti nel reparto è di troppo (difficile immaginarne uno a sinistra nel 3-4-3). Il terzo, Matavz, è la copia conforme di Pavoletti. Al di là dei dubbi sul ritorno del 27enne sloveno sui livelli di qualche anno fa in Olanda (quando per lui si scomodò anche il Napoli), dopo un paio di infortuni e un’esperienza poco esaltante in Bundesliga, il problema risiede proprio nelle caratteristiche, troppo simili al centravanti titolare per essere qualcosa in più della sua riserva, al momento.

INTER

Acquisti: Eder (a, Sampdoria)
Cessioni: Vidic (d, resc. contr.), Dodò (d, Sampdoria p.), Guarin (c, Shanghai Shenhua), Dimarco (d, Ascoli p.), Ranocchia (d, Sampdoria p.), Montoya (d, Barcellona f.p., poi al Real Betis)

Eder è stato gettato nella mischia dall’inizio in un derby come accadde a Sneijder qualche anno fa. Con risultati un po’ diversi, d’accordo, ma il fatto in sé testimonia di quanto Mancini lo volesse e aspettasse con ansia. L’italo-brasiliano è sicuramente un giocatore più partecipativo e disposto al sacrificio rispetto alla pletora di solisti di cui abbonda l’attacco nerazzurro ma, non essendoci mai stato un sistema di riferimento, è difficile individuare chi, nello specifico, possa essere più penalizzato dal suo arrivo, anche perché il nuovo acquisto è utilizzabile in più posizioni. Peraltro, non essendo partito nessun attaccante, è persin banale prevedere che una bocca in più da sfamare là davanti possa ridurre, seppur non in misura drastica, lo spazio a disposizione per tutti gli altri. Montoya non si è mai ambientato e torna in Spagna senza aver lasciato traccia di sé.

JUVENTUS

Acquisti: –
Cessioni: Vitale (d, Virtus Lanciano p.)

Segnaliamo la cessione in prestito di Vitale, un giovane con qualche sporadica apparizione in panchina nel periodo in cui gli infortuni hanno picchiato più duro, giusto per mettere un nome anche nella tabella bianconera. In realtà la Juve ha pensato soltanto al futuro.

LAZIO

Acquisti: Bisevac (d, Lione)
Cessioni: Prce (d, Salernitana p.), Oikonomidis (c, Salernitana p.)

L’acquisto di Bisevac sembrava solo l’inizio di un gennaio scoppiettante, invece il mercato biancoceleste si è fermato lì. Forse, soprattutto in difesa, serviva qualcosa in più.

MILAN

Acquisti: Boateng (c, svinc.)
Cessioni: Suso (a, Genoa p.), Cerci (a, Atletico Madrid f.p., poi al Genoa), De Jong (c, resc. contr., poi ai Los Angeles Galaxy)

Con l’abbandono definitivo dell’idea di partenza, che lo vedeva come vertice basso designato del 4-3-1-2 di Mihajlovic, De Jong ormai era diventato un esubero.

NAPOLI

Acquisti: Grassi (c, Atalanta), Regini (d, Sampdoria p.)
Cessioni: Fideleff (d, Club Nacional), Henrique (d, Fluminense), Zuñiga (d, Bologna p.), Dezi (c, Bari p.), De Guzman (c, Carpi p.)

Regini può giocare sia al centro che a sinistra in difesa, ma è chiusissimo sia di qua che di là. Un giocatore sostanzialmente perso per il Fantacalcio.

PALERMO

Acquisti: Cristante (c, Benfica p.), Cionek (d, Modena), Balogh (a, Debrecen), Posavec (p, Inter Zapresic f.p.), Bentivegna (a, Como f.p.)
Cessioni: Daprelà (d, resc. contr., poi al Carpi), L. Rigoni (c, Genoa), Cassini (a, Inter Zapresic p.), Colombi (p, Cagliari f.p., poi al Carpi), Bolzoni (c, resc. contr., poi al Novara)El Kaoutari (d, Reims f.p.)

Il gol-vittoria al debutto contro il Genoa resta l’unico highlight degno di nota dell’esperienza rosanero di El Kaoutari. Ben presto sono emersi i limiti, relegandolo a comparsa a lungo andare, fino al ritorno in Francia. Bolzoni proverà a rilanciare la sua carriera a Novara dopo il brutto infortunio al tendine d’Achille sul finire della scorsa stagione, ma anche qui non cambia niente rispetto alle gerarchie già definite, così come nulla dovrebbe spostare il reintegro in fretta e furia di Bentivegna, fatto tornare sul gong dal prestito al Como.

ROMA

Acquisti: El Shaarawy (a, Milan p.), Zukanovic (d, Sampdoria p.)Perotti (a, Genoa)
Cessioni: Iturbe (a, Bournemouth p.), Cole (d, resc. contr., poi ai Los Angeles Galaxy), Gervinho (a, Hebei China Fortune)

A differenza di altre squadre, che hanno prelevato più giocatori ma senza incidere più di tanto sull’assetto-tipo, la Roma di acquisti ne ha fatti solo tre, ma si tratta di giocatori che rischiano di diventare tutti titolari fissi da qui in avanti. Soprattutto Zukanovic, la cui versatilità (può giocare al centro o a sinistra, a 3 o a 4) serviva come il pane a Spalletti. Il suo innesto, unito all’arretramento di De Rossi, ha dirottato Rüdiger sulla fascia destra contro il Frosinone: soluzione di emergenza legata anche alle assenze di Maicon e Florenzi, d’accordo, ma che innanzitutto ha dato buoni esiti e comunque ha permesso di individuare subito il “vaso di coccio” della situazione. Il tedesco, tornato in difesa a Reggio per la squalifica di Manolas, a regime è il primo indiziato alla panchina. El Shaarawy, impiegato a tutto campo nel 3-5-2 sabato, è tornato ad agire nella consueta posizione di esterno d’attacco nel 4-3-3 di martedì. In entrambi i casi ha trovato il gol, che male di certo non fa, ma le nubi su come intenda utilizzarlo Spalletti a lungo andare non si sono ancora diradate. E in più adesso c’è Perotti, un altro che, seppur con caratteristiche differenti, in carriera ha sempre giocato nella stessa posizione dell’ex milanista (esterno alto a sinistra). Col Sassuolo ha tamponato l’emergenza agendo da “falso nueve” per l’infortunio di Dzeko e, visto il rendimento del bosniaco, non si può escludere che l’esperimento abbia un seguito. Altrimenti Perotti potrebbe fare il trequartista, alle spalle o sulla stessa linea di Salah (riportando Nainggolan a centrocampo), ma a quel punto ci sarebbe un Faraone di troppo. Anche perché a sinistra prima o poi tornerà Digne…

SAMPDORIA

Acquisti: Alvarez (c, Sunderland), Dodò (d, Inter p.), Ranocchia (d, Inter p.),Skriniar (d, Zilina)Sala (c, Verona p.)Quagliarella (a, Torino p.)Diakité (d, Frosinone)
Cessioni: Oneto (a, Real Oviedo), Bonazzoli (a, Virtus Lanciano p.), Eder (a, Inter)Zukanovic (d, Roma p.)Rocca (c, Virtus Lanciano p.)Coda (d, Pescara p.)Regini (d, Napoli p.)

Le operazioni complessive alla fine sono sate 14, tra cui alcuni avvicendamenti rilevanti, in termini di impatto sulla formazione titolare. Quagliarella prende il posto di Eder in attacco, ma dovrà crescere di rendimento rispetto agli utimi mesi in granata per vincere stabilmente la concorrenza di Muriel e Cassano come prima punta o dei vari Correa, Carbonero e Alvarez sugli esterni. Ranocchia rileva Zukanovic in difesa ma non è detto che la circostanza releghi definitivamente in panchina Silvestre, vista la virata di Montella verso la difesa a 3 dal secondo tempo di Bologna. Col nuovo assetto a rischiare sono soprattutto attaccanti ed esterni offensivi, che potrebbero ritrovarsi in campo in 2 e non più in 3. Anche perché Dodò, che ha già ricevuto le chiavi della fascia sinistra dal partente Regini, possiede caratteristiche decisamente meno difensive rispetto al neo-napoletano e lo stesso Sala, sull’altro versante, da esterno offre più spinta che copertura. Quest’ultimo però, quando rientrerà De Silvestri, potrebbe tornare ad agire nella sua posizione naturale di mezzala, finendo per diventare, in sostanza, un tappabuchi più che un elemento cardine. Diakité non era più titolare nemmeno a Frosinone e men che meno lo sarà alla Samp, tutto da scoprire (ma presumibilmente non quest’anno) lo slovacco Skriniar.

SASSUOLO

Acquisti: Trotta (a, Avellino)
Cessioni: Floccari (a, Bologna), Fontanesi (d, Cesena p.), Ariaudo (d, Empoli p.)Floro Flores (a, Chievo p.)

La cessione di Floro Flores accorcia le rotazioni in attacco ma non stravolge certo gli equilibri consolidati fin qui. La cessione di Ariaudo consegna al recuperato Antei il ruolo di prima alternativa ai centrali difensivi, in attesa del recupero di Terranova.

TORINO

Acquisti: Immobile (a, Siviglia p.)
Cessioni: Prcic (c, Perugia p.)Quagliarella (a, Sampdoria p.)Pryima (d, Frosinone p.)

Non è ben chiaro se alla base della cessione di Quagliarella ci siano davvero soltanto gli atriti coi tifosi o se non si sia piuttosto trattato di una scelta tecnica abilmente mascherata per non far calare la quotazione del giocatore. In ogni caso il ruolo centrale di Immobile nel progetto di rilancio granata non era mai stato in dubbio. Prcic nei propositi iniziali sarebbe dovuto essere quel centrocampista polivalente (utilizzabile anche sulla trequarti) in grado di offrire una variante tattica in più a una squadra altrimenti troppo costretta nell’abito del 3-5-2, ma Ventura non lo ha mai preso in considerazione. Per non parlare di Pryima, arrivato per tamponare l’emergenza infortuni in difesa salvo poi non essere mai utilizzato nemmeno in condizioni di organico disperate.

UDINESE

Acquisti: Armero (d, Flamengo f.p.), Iñiguez (c, Carpi), Kuzmanovic (c, Basilea p.), Hallfredsson (c, Verona)Matos (a, Fiorentina)Balic (c, Hajduk Spalato)
Cessioni: Insua (d, Newell’s Old Boys p.), Marquinho (c, Al-Ahly p.), Evangelista (a, Panathinaikos p.), Iturra (c, Rayo Vallecano p.)Aguirre (a, Perugia p.)Kone (c, Fiorentina p.)Camigliano (d, Trapani p.)

L’inserimento immediato di Hallfredsson e Matos nella formazione titolare a Empoli non deve trarre in inganno, trattandosi di un turno infrasettimanale con conseguenti esigenze di turnover, ma testimonia quantomeno come non si sia trattato semplicemente di due occasioni prese al volo a fine mercato, ma di giocatori sul cui apporto Colantuono conta davvero. Numericamente a centrocampo non cambia tantissimo, ma se Iturra aveva deluso, Kone tra un infortunio e l’altro non aveva mai inciso a sua volta e Marquinho era stato ben presto emarginato, Kuzmanovic e Hallfredsson si propongono come alternative in grado di mettere decisamente più in discussione il posto di Badu e Fernandes sulle mezze ali e il talentino croato Balic (18 anni) potrebbe stupire. Quanto all’attacco, Matos è quella seconda punta veloce che, complici le difficoltà di Aguirre, era palesemente mancata all’Udinese nella prima parte di stagione. E proprio questa unicità potrebbe rappresentare la miglior arma a sua disposizione per guadagnare spazio. Un’addizione che, con la permanenza di Thereau, il recupero di Zapata e l’emergere di Perica, profuma tanto di presa d’atto definitiva del fatto di non poter più contare sul vero Di Natale.

VERONA

Acquisti: Emanuelson (c, svinc.), Rebic (a, Fiorentina p.), Samir (d, Granada p.), Marcone (p, Trapani p.), Marrone (c, Juventus p.), Furman (c, Tolosa p.),Gilberto (d, Fiorentina p.)
Cessioni: Marquez (d, Atlas), Matuzalem (c, resc. contr., poi al Miami), Zaccagni (c, Cittadella p.), Rafael A. (p, Cagliari p.), Hallfredsson (c, Udinese)Sala (c, Sampdoria p.)

A Firenze era finito ben presto ai margini, complice la scelta naïf di Sousa di dirottare Bernardeschi nel suo ruolo, ma a Verona Gilberto è stato subito gettato nella mischia, rilevando le mansioni di Sala come esterno destro. La rinuncia ad Hallfredsson potrebbe essere un segnale della volontà di abbandonare definitivamente il centrocampo a 3, marchio di fabbrica di Mandorlini, proseguendo sulla strada del 4-4-2 o del 4-2-3-1. Da valutare, in quest’ottica, le prospettive di Viviani, quando tornerà dall’operazione alla caviglia. Di Furman, 23enne polacco proveniente dal Legia anche se di proprietà del Tolosa, non si sa granché.

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