Corruzione in discarica, arrestato mentre intascava la mazzetta

Corruzione a Bellolampo (Pa), arrestati in flagranza il direttore tecnico della discarica e 2 imprenditori....

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Corruzione a Bellolampo (Pa), arrestati in flagranza il direttore tecnico della discarica e 2 imprenditori. Mazzetta da migliaia di euro.

Ancora un caso di corruzione e arresti nella discarica di Bellolampo, praticamente una ormai collina di rifiuti alle spalle della piana ove sorge la cittĆ  di Palermo, , raggiunge un’altezza di 430 m ed ĆØ visibile da quasi tutta la cittĆ .

Ci si era giĆ  occupati di corruzione e arresti nella discarica di Bellolampo ā€œ29 Giugno 2020 Operazione BEAUTIFUL FLASH: misure cautelari per 25 personeā€ e ā€œ13 Luglio 2020 Traffico illecito di rifiuti anche pericolosi. Arresti e sequestri di beniā€.

In manette stavolta sono finiti per flagranza di reato:

Vincenzo Bonanno di 62 anni, Direttore Tecnico per la discarica di Bellolampo di Palermo, definita dalla Commissione antimafia regionale ā€œsimbolo della crisi rifiuti in Siciliaā€, gestita dalla RAP s.p.a., societĆ  partecipata del Comune, che si occupa della lavorazione dei rifiuti solidi urbani provenienti dai Comuni di Palermo e di Ustica;

Emanuele Gaetano Caruso, originario di PaternĆ² imprenditore nel settore dei rifiuti:

Daniela Pisasale di Siracusa ma residente a Catania, titolare di diverse societĆ  per il trattamento dei rifiuti che oltre ad essere la rappresentante della ā€œRealizzazioni e Montaggi s.r.l.ā€ e amministratore unico della ā€œEcoambiente Italia s.r.l.ā€.

Sono tutti accusati di corruzione aggravata.

Gli investigatori della Dia, a conclusione di un prolungato servizio di osservazione e pedinamento hanno sorpreso Caruso ā€œnellā€™atto di consegnare a Bonanno una busta contenente 5000 euro in contanti. La successiva perquisizione nellā€™auto ha consentito di rinvenire allā€™interno ulteriori 13.250 euro. Gli uomini della Dia li pedinavano da giorni, fino a quando hanno assistito alla scena in diretta e sono scattati gli arresti.

Le inchieste sulla discarica di Bellolampo hanno riguardato persino max furti di gasolio, scoperti dai Carabinieri a fine giugno di questā€™anno, organizzati da un operaio del movimento terra, Giovanni CalĆ², insieme ad altri dipendenti della Rap*: Alessandro Milazzo, Francesco Lopitale, Marco Corona, Fausto Mangano, Ciro Aurelio, Benedetto Scariano, Rosario Di Maggio, Salvatore Lullo, che avevano libero accesso ai mezzi e potevano svuotare i serbatoi di autocompattatori e mezzi pesanti come il compattatore Bomag per movimentare i rifiuti nellā€™impianto, o le pale cingolate, o ancora il polipo o ragno.

*La RAP S.p.A. ā€“ Risorse Ambiente Palermo ā€“ ĆØ unā€™Azienda a capitale pubblico del Comune di Palermo, impegnata su un territorio che si estende su una superficie di 159 Kmq, con una popolazione di circa 650 mila abitanti. Gli utenti della SocietĆ Ā  sono tutti i cittadini palermitani eĀ  tutti coloro che quotidianamente frequentano la nostra cittĆ Ā  per motivi di studio, lavoro e turismo.

Lā€™opinione.

Quando ci si appronta per scrivere gli articoli e si scorrono le quotidiane attivitĆ  delle Forze dell’Ordine (almeno nei distretti o parte di essi ove vengono effettuate le indagini), si costata che giornalmente si ripetono arresti per corruzione e mazzette. Come anche poi, purtroppo, nelle discussioni private o anche nei commenti sui social, si sente e legge la percezione comune che, tanto, con buoni avvocati e considerata la decennale maggioranza di Giurisprudenza (stranamente) condiscendente, saranno come sempre tutti fuori, come d’altra parte avviene anche per delinquenti e mafiosi. Si potrebbe quasi dire che la generalizzata corruzione ĆØ anche la Storia da decenni dellā€™incancrenito sistema pubblico-politico-istituzionale-giuridico-burocratico-professionale-imprenditoriale-sindacale-intellettuale-mediatico-sociale, nello Stato, Regioni, Enti. CittĆ  Metropolitane e Comuni, italiano. La sensazione diviene ancora piĆ¹ amara dovendo ritenere che tanti grandi Uomini e Donne, negli anni, hanno dato vanamente pure la vita per combattere questo incarnato e culturalmente, quanto ufficialmente dissimulato, deviato (almeno sotto gli occhi di chi ancora puĆ² e vuole vedere) sistema nazionale. Si prova quindi la sgradevole percezione che non ci sia nulla da fare, seppure poi nel redigere il pezzo si spera sempre che possa almeno giovare per stimolare un pensiero socio-politico di cambiamento. Ma forse ancora mi illudo. CiĆ² in quanto ho giĆ  sperimentato di persona in annosa trincea che i Governi e Parlamenti di prima, dallo scranno piĆ¹ alto fino all’ultimo sgabello, di destra, sinistra e centro, erano di tutta evidenza interiormente conniventi, omertosi e retorici, se non anche mafiosi o quanto meno affiancati. Ma ho sperimentato anche che il Governo e Parlamento attuali si sono rivelati in merito una propaganda. Un esempio recente e che ho toccato con mano: quando si danno i giusti sostegni finanziari, facendo anche ulteriore debito pubblico, come nel caso dellā€™attuale crisi socio-economica dovuta alla pandemia da Covid-19, ragionevolezza vorrebbe, stante la notoria devianza etico-civile italiana, che si predispongano anche dei controlli, pure, anzi soprattutto, tramite i cittadini, dando a questi ultimi degli strumenti normativi per partecipare e vigilare sui propri Comuni, Enti e Regioni. Invece si spargono a pioggia i soldi pubblici, senza di fatto un predisposto e contemporaneo accertamento dellā€™uso e tanto piĆ  con i cittadini che seppure di sana volontĆ  civile, di fatto forzosamente impotenti, pertanto dando potere a Presidenti, Sindaci, ecc. per fare ciĆ² che ne vogliono dei soldi pubblici, cosƬ amplificando lā€™endemico favoritismo, mercimonio e scambio di voto, politico-sociale-clientelare-elettorale di questa, eticamente mistificata ed imbellettata, italiana ā€œDiligenzaā€ (come di recente l’ha definita anche il Presidente della Repubblica), statale, regionale e comunale. Una decennale legalizzata ingordigia che si compensa con lā€™estorsione fiscale. Fino a che dura.

Adduso Sebastiano

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