Castellammare, Cimmino: “10 mila euro per pulire i fondali marini”

Gli operatori subacquei procederanno alla pulizia dei fondali lavorando in orario diurno e recuperando materiale...

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Gli operatori subacquei procederanno alla pulizia dei fondali lavorando in orario diurno e recuperando materiale solido di diversa origine abbandonato in mare

Castellammare di Stabia – Il sindaco Stabiese, Gaetano Cimmino, in una nota annuncia uno dei primi provvedimenti elaborati dall’assessore Giovanni Russo per risvegliare la città dal torpore in cui versa.

Anche la città di Castellammare partecipa, insieme ad altre città al bando emanato dalla provincia partenopea. La città Metropolitana avrebbe infatti messo a disposizione  per 25 città, fra cui ha fatto richiesta anche Torre Annunziata ( articolo qui) alcuni finanziamenti volti a ripulire gli specchi d’acqua marina adiacenti alle città.

I 10 mila euro secondo quanto affermato da Russo andrebbero a finanziare il ripristino dei fondali marini nei pressi del lido La Palombara.

Di seguito la nota del sindaco stabiese:

“Diecimila euro per ripulire i fondali marini. Si tratta di uno dei primi provvedimenti messi in campo dall’assessore Giovanni Russo subito dopo la nomina per attingere a fondi messi a disposizione dalla Città Metropolitana. Castellammare di Stabia, nonostante gli ampi tratti di costa, non partecipava da molto tempo a questi bandi.

“I 10mila euro serviranno – ha detto Russo – per il ripristino dei fondali marini nei pressi del lido La Palombara, uno specchio d’acqua di 1500 mq dove l’alveo torrentizio Rivo Pozzano ha rilasciato rifiuti e corpi estranei all’ambiente marino, arrecando una minaccia all’ecosistema. Un’équipe di operatori subacquei specializzati, in tal modo, potrà provvedere al recupero, alla catalogazione e alla raccolta dei rifiuti, che saranno raccolti su un’imbarcazione, stoccati a terra e smaltiti presso una discarica autorizzata”.

Gli operatori subacquei procederanno alla pulizia dei fondali lavorando in orario diurno e recuperando materiale solido di diversa origine abbandonato in mare. Si tratta perlopiù di materiale ferroso, batterie esauste, cavi d’acciaio, cordame vario, reti da pesca e plastica, che hanno messo a repentaglio l’ecosistema marino e l’ambiente costiero. Il materiale sarà scaricato sul molo del porto di Castellammare, per poi essere visionato e registrato su schede redatte dai tecnici che sovrintendono i lavori, prima di essere smaltito in una discarica autorizzata.”

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