Nel borgo antico di Caprile ai piedi dei monti Lattari si rinnova per l’ottavo anno consecutivo la tradizione del presepe vivente
Il countdown è iniziato. Tra poco meno di quarant’otto ore la tradizione del presepe vivente nella frazione Caprile di Gragnano si rinnova. Arrivato alla sua ottava edizione, da giovedì, serata di Santo Stefano, sarà possibile visitare il presepe con figuranti nel suggestivo borgo gragnanese alle falde dei monti Lattari.
Per il terzo anno consecutivo, la regia di tale “produzione” è affidata all’instancabile ed inesauribile don Salvatore SAVARESE (foto), il parroco della parrocchia di San Ciro situata nella frazione di Caprile che con l’aiuto dei suoi più stretti collaboratori è riuscito ad organizzare l’evento per l’ottavo anno consecutivo con l’ausilio delle due comunità parrocchiali di San Ciro e quella di Sant’Agnello situata nella frazione accanto, quella di Aurano e contestualmente alle associazioni “Hope in progress” e “Caprile Insieme”.
Sono circa trecento i figuranti in una location di circa diecimila metri quadrati, numeri importanti che di anno in anno fanno lievitare sempre più le presenze dei visitatori provenienti da tutta la regione e il sempre più interesse da parte dei social media che raccontano del “presepe di Caprile”.
Sarà possibile visitare il presepe dalle ore 18,00 alle ore 20,00 nei giorni di 26, 28, e 29 dicembre 2019 e nei giorni 1, 3, 4, 5 e 6 gennaio 2020; per l’occasione sarà disponibile il servizio navetta gratuito parcheggiando l’auto nella scuola media Roncalli che si trova in piazza Marconi.
Di seguito, la redazione di Vivicentro.it vi ripropone le dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni da don Salvatore SAVARESE nella passata edizione.
Giovanni Matrone
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