Assessore comunale ai servizi sociali: non serve a nulla dare soldi alle famiglie di disabili

Un assessore di Milazzo in Consiglio: non serve a nulla dare soldi alle famiglie di...

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Un assessore di Milazzo in Consiglio: non serve a nulla dare soldi alle famiglie di disabili. L’indignazione del comitato siciliano dei disabili.

Il comitato siciliano “Siamo handicappati No cretini”, sulla propria pagina Fb, espone tutta la propria indignazione per un video inerente un assessore comunale di Milazzo in provincia di Messina che ha asserito tra le altre cose che dare soldi alle famiglie di disabili che non serve a nulla. Una madre di un disabile gravissimo, Gisella Canicattì, ci ha contattato sdegnata per quanto aveva appreso e sentito.
Qui di seguito si racconta attraverso il comunicato del predetto comitato:

CI È STATO SOTTOPOSTO QUESTO VIDEO INCREDIBILE. L’assessore (da diversi anni) ai servizi sociali del Comune di Milazzo, ieri, in poco più di 3 minuti di intervento durante la seduta del Consiglio Comunale, ha dichiarato una serie di sue VERITA” ( ha detto testualmente “O onor del vero…”.
Dall’alto della sua competenza ed esperienza di amministratore, da diversi anni, ha sentenziato:
1)Che dare soldi alle famiglie che hanno al loro interno persone con disabilità gravissima non serve a nulla (si riferisce all’assegno di cura, perché “CON I SOLDI NON SI OTTIENE NULLA” (testuale).
2)Che questi soggetti hanno già “pensioni di reversibilità, invalidità..” per cui, “METTENDO POCHISSIME SOMME IN PIU”, riuscirebbero ad avere 18 ore di assistenza domiciliare al giorno, attraverso servizi forniti da assistenti specializzati “ A CUI SI DAREBBE LAVORO”, e così i familiari potrebbero uscire di casa a “FARE VITA SOCIALE”. (testuale).
3)Che lui ha sentore che qualche famiglia si è “ARRICCHITA” con l’assegno di cura.
Avevamo l’economista planetario in terra di Milazzo e non lo sapevamo. Subito abbiamo gioito, visto che lo diceva un assessore ai servizi sociali ….
Però… fatti i conti della serva, qualcosa non quadra.
1) L’eventuale pensione di invalidità, di 280 euro unita all’accompagnamento, fa 800 euro, che vanno tutti via già i primi 15/20 giorni del mese per mangiare, pagare bollette, quota affitto etc. ,ma questo all’Assessore gli sarà sfuggito. Sarà convinto che le persone con disabilità campano d’aria.

2) Noi non conosciamo, “assistenti specializzati”, come li chiama lui, che lavorino per 3 euro lordi l’ora, secondo i “suoi” calcoli di 18 ore di assisteza domiciliare giornaliera, ma forse a Milazzo lui conoscerà qualche coop pronta a stipulare questo tipo di contratti con paghe che rifiuterebbero anche nel terzo mondo. Ce lo faccia sapere. E ci indichi pure il testo di “diritto del lavoro” da lui redatto.

3) Lui dice che “lo Stato” dovrebbe dare “i soldi” per questa assistenza. Ci risulta, solo per un esempio, che lo Stato, attraverso i fondi “PAC”, abbia dato, nel 2016, al distretto 27 di cui il Comune di Milazzo è capofila, 785 mila euro per assistenza a 144 anziani. Ci faccia sapere quanto gli è costata, all’ora, l’assistenza e quante ore al giorno di assistenza è riuscito a dare a ciascun anziano, per il 2016. Ci faccia sapere, dei 174 mila euro che ha avuto per i progetti della legge 116/2016 (dopo di noi) se ritiene normale e trasparente darne notizia nella nascostissima pagina 10 del sito del Comune (albo pretorio), giorno 27 novembre 2018 avvisando che le istanze dovevano essere presentate entro il giorno dopo, corredate da un progetto dettagliato, e fornite pure di Isee. Ci faccia sapere a chi sono andati questi 174 mila euro e quante ore di assistenza riuscirà ad erogare.

Una persona che non sa che l’assegno di cura, previsto dall’art. 16 della legge 328/2000 è integrativo, ma mai sostitutivo di un piano di assistenza individuale, e che pensa che dare 18 ore di assistenza domiciliare “specializzata” a domicilio costi meno di 2000 euro mensili, ben difficilmente potrebbe continuare ad assumere la carica di assessore ai servizi sociali del Comune, in un paese normale. E una persona che insinua l’esistenza di soggetti che “si sono arricchiti” con l’assegno di cura ma ancora, come suo dovere istituzionale, non ha denunciato i fatti che dice di sapere, prima di tutto ai suoi uffici, e poi al magistrato, ben difficilmente potrebbe resistere un minuto di più in quella carica.

Un consiglio ai cari fratelli di Milazzo, abitanti di un comune in dissesto finanziario dal 2013, rinnovato nel 2016, e ancora in dissesto nel 2019: affidate l’assessorato al Bilancio all’attuale assessore ai servizi sociali, e vedrete che uscirà dal cilindro della sua competenza di economista la soluzione finale>>.
Santa Sarta

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