A Brescia ”La Tempesta” di William Shakespeare, in danza ( Diana Marcopulopulos)

Parte giovedì 29 novembre il debutto al Teatro Sociale di Brescia di «La Tempesta», con...

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Parte giovedì 29 novembre il debutto al Teatro Sociale di Brescia di «La Tempesta», con repliche il 30 ed il primo di dicembre, «La Tempesta» di William Shakespeare viene rappresentata attraverso la Danza. La Danza che racconta senza parole ma con gesti e movimenti l’ultima opera del più grande drammaturgo Inglese.

È stata l’opera che ha chiuso il percorso professionale di William Shakespeare , siamo nel 1611, Shakespeare morirà nel 1616. Un testo difficile, come ogni testo di Shakespeare, un ‘opera importante perché il drammaturgo lascia da parte il suo modo di rappresentare il dramma , infatti nelle sue opere gli eventi accadono in diversi giorni ed i personaggi si muovono in diversi luoghi .In quest’opera Shakespeare rispetta le unità di tempo, di luogo e d’azione , le tre unità Aristoteliche del dramma .

Giuseppe Spota coreografo mette in atto in dodici scene la produzione della Fondazione Nazionale della  Danza/Aterballetto della quale è direttore Gigi Cristoforetti , coprodotta da: CTB Centro Teatrale Bresciano,  Teatro Stabile del Veneto con il sostegno di Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.

Attraverso la danza si racconta «La Tempesta», un lavoro coreografico che prende spunto dall’opera drammaturgica .

Gigi Cristoforetti , direttore della Fondazione Nazionale della Danza ha dichiarato che ha riprogettato interamente questo spettacolo  e dice:

”sono partito dall’idea di diversificare , «La Tempesta» è diventata, grazie al CTB , EMBLEMATICA . Non ascolterete le parole di un testo ma vedremo danzare 16 ballerini che con i loro gesti racconteranno «La  Tempesta» che è stata semplificata attraverso la danza , insieme di tanti corpi che esprimono emozioni e  sprigionano energie . Le musiche di Giuliano Sangiorgio (Negramaro) è una partitura pop , sottolinea stati emotivi senza la parola…”

Lo spettatore potrà seguire lo spettacolo attraverso una brochure, una sorte di libretto di un’opera, dove riportano tutte le dodici scene .

Vedremo se la danza riuscirà ad esprimere tutto il dramma di un testo shaekesperiano . Sicuramente sarà una grande sfida .

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