167 bombole di Gpl custodite abusivamente. Sequestrate (VIDEO)

La GdF di Palermo ha sequestrato 167 bombole di Gpl custodite abusivamente in un magazzino privo di sicurezza e autorizzazioni

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La GdF di Palermo ha sequestrato 167 bombole di Gpl custodite abusivamente in un magazzino privo di sicurezza e autorizzazioni

Nell’ambito dell’attività di controllo economico del territorio, nei giorni scorsi i Finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo, in un intervento effettuato in Via Gustavo Roccella, hanno scoperto un magazzino di stoccaggio di combustibili per uso domestico privo delle autorizzazioni sulla sicurezza.

LE INDAGINI

La titolare, T.F. una donna palermitana classe ‘80, ha omesso di richiedere la SCIA e di comunicare lo stoccaggio di gas infiammabili sia al Comune di Palermo che ai Vigili del Fuoco. Assente, inoltre, il certificato di prevenzione incendi con l’aggravante della presenza di lavoratori dipendenti all’interno dei locali.

Tali comunicazioni e certificazioni sono essenziali per la sicurezza delle strutture e delle persone che si trovano al loro interno per i pericoli determinati dalla presenza di gas o vapori altamente infiammabili che potrebbero causare gravi esplosioni.

IL SEQUESTRO

I Finanzieri hanno proceduto quindi al sequestro di 167 bombole di GPL (per un peso complessivo di circa 2.515 Kg) e al sequestro penale del magazzino adibito alla vendita e allo stoccaggio di combustibili per uso domestico privo delle autorizzazioni sulla sicurezza.

NOTA

L’operazione testimonia l’impegno della Guardia di Finanza quale polizia economico – finanziaria a forte vocazione sociale a tutela della sicurezza dei cittadini.

L’OPINIONE

Ci siamo occupati di casi analoghi in passato qualcuno finito drammaticamente, alcuni articoli “05/06/2019 Strage sfiorata questa mattina tra le bancarelle del mercato rionale a Gela”, 27/05/2020 Maxi sequestro in provincia di Enna di quasi 16 mila bombole di Gpl”, “29/08/2020 Vendeva bombole Gpl senza autorizzazioni di sicurezza. Sequestro”, “10/12/2020 Esplosione nella mattinata di un autocompattatore mentre comprimeva i rifiuti. Tre feriti”.

Va fatta innanzitutto una breve premessa a titolo informativo sul gas nelle bombole. Questo può essere gas metano o GPL. Il potere calorifico dei due combustibili, metano e GPL, è molto simile.

La differenza essenziale tra i due gas è che il metano viene distribuito tramite una rete di distribuzione capillare nel territorio italiano. I vantaggi sono: prezzo del combustibile contenuto.

Il GPL invece viene trasportato ovunque allo stato liquido ed arriva anche zone difficilmente raggiungibili.  Nello stesso modo viene stoccato in appositi serbatoi quando è usato per il riscaldamento. Per il solo impiego di GPL per la cucina risultano più convenienti le classiche bombole da 10-25 kg. I vantaggi sono: il GPL arriva ovunque, anche in zone impervie.

Esiste ovunque e specialmente nelle località turistiche, residenziali e balneari, sotto gli occhi di chi può e vuole vedere, un mercato nero delle bombole di gas per cucina o caldaia. Anche perché con l’abolizione delle Provincie che erano i controllori degli impianti di caldaia non si comprende chi si è sostituito in queste verifiche. S’improvvisano nel frattempo tutti tecnici ed esperti pensando che basta mettere un condotto ed avvitare qualche serratubo, stringicavo, fascetta e il tutto è fatto. Anche gli amministratori di condominio non acquisiscono in modo scadenzato la revisione di caldaie e quant’altro da parte dei propri condomini.

Ci sono pertanto di tutta evidenza dei fornitori abusivi presso cui ci si può recare con una bombola posta nel bagagliaio dell’auto o sopra i sedili, per farsela ricaricare e senza alcuna revisione della stessa. Oppure fornitori di bombole abusivi che a prezzi inferiori a quelli di mercato, ma senza alcuna garanzia neanche che la bombola sia interamente carica, sostituiscono le bombole senza che queste abbiano alcuna etichetta di provenienza e revisione.

D’altra parte, ancora guardandosi in giro, si vedono bombole lasciate incustodite dove capita appena si finisce di usarle o a fine stagione, oppure abbandonate sui balconi soprattutto di seconde case, o anche per strada, nei condomini, nei torrenti, ecc. Ciò che appare incomprensibile è come mai, a cominciare dalle Amministrazioni locali e metropolitane, nonché Polizie e ispettori municipali, ambientali, provinciali e anche cosiddette associazioni di vigilanza di volontari (che poi ricevono un contributo dai Comuni presso i quali offrono il loro servizio), ecc. nessuno si accorge di questo evidente e pericolosissimo mercato delle bombole di gas ? Come pure ci sarebbe da dire anche del mercato abusivo delle caldaie.

Adduso Sebastiano

 

(tutte le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

 

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