Palermo continua ad essere invasa dai rifiuti. La Rap sta intervenendo

A Palermo la “munnizza” incombe. Anche i palermitani, come i romani, si ritrovano sommersi da...

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A Palermo la “munnizza” incombe. Anche i palermitani, come i romani, si ritrovano sommersi da cumuli di rifiuti sparsi per la città.

Ci eravamo già occupati alcuni mesi addietro della spazzatura che invade regolarmente Palermo “Palermo sempre più invasa dai rifiuti” e “ Una Italia nella spazzatura, da Milano, passando per Roma e Napoli, fino a Palermo”.

Negli ultimi giorni si stima che i rifiuti in strada da smaltire siano arrivati a circa diecimila tonnellate. I roghi notturni tra l’altro si sono moltiplicati insieme alle proteste dei cittadini. Contemporaneamente i disguidi nella discarica Bellolampo pare siano stati risolti e i palermitani si augurano si arrivi a smaltire l’arretrato entro il Festino della Patrona della città, Santa Rosalia che si svolge la notte tra il 14 e il 15 luglio e in cui migliaia di palermitani accompagnano la lunga marcia del Carro della Santuzza che quest’anno, si legge, si dovrebbe muovere dalla Cattedrale e al Foro Italico, passando prima per piazza Bologni, Quattro Canti e Porta Felice, porta è l’ingresso dal lato mare al quartiere Cassaro. Un mix di folklore e religione che trova il suo culmine nei tradizionali fuochi d’artificio che illuminano a giorno il foro Umberto I fino alla Cala.

Intanto l’amministratore della Rap (Risorse Ambiente Palermo) Giuseppe Norata e l’assessore all’Ambiente Giusto Catania, danno la colpa ai cittadini, sostenendo che i rifiuti non vengono sempre differenziati anche nella zona in cui la raccolta differenziata è partita ed inoltre che vengono abbandonati in strada molti ingombranti.

La stessa Rap in una nota fa presente che con l’ausilio di mezzi speciali “sta intervenendo a pieno ritmo per portare via i rifiuti rimasti su strada in alcune vie della città, problema causato dai rallentamenti sull’attività di raccolta per i problemi causati dal guasto di una linea del Tmb (Trattamento meccanico-biologico), dal surplus dei rifiuti provenienti dai comuni che fanno parte della Ssr (Società Servizio Rifiuti), nonché dagli oramai spazi limitati per gli abbancamenti dell’indifferenziato in sesta vasca”.

“Rap sta mettendo in campo mezzi suppletivi e squadre straordinarie facenti parte anche di altre aree dell’Azienda – spiega l’Amministratore Unico di Rap Giuseppe Norata – per recuperare sul pregresso rimasto su strada. Si conta di ultimare l’intervento eccezionale di recupero entro il fine settimana. Giornalmente da 4 a 5, i mezzi straordinari che lavorano in tre turni. Oltre alle nostre pale, in campo anche quelle del Coime e due pale di manutenzione strade. Stiamo cercando di recuperare l’arretrato prima possibile – aggiunge Norata – ma chiediamo ai cittadini collaborazione nel rispettare il regolamento comunale che prevede il conferimento dei rifiuti nei cassonetti dalle ore 18 alle ore 22. Questo per evitare i rischi connessi anche alle alte temperature, garantendo il minimo stazionamento dei rifiuti nei cassonetti, ma anche per evitare che, nonostante la Rap serva l’itinerario previsto, il cassonetto si mantenga pieno praticamente a tutte le ore”.

L’opinione.

Insomma non solo Roma, i romani e la Raggi, anche Palermo, i palermitani e Leoluca, combattono con la spazzatura. Ma i blasonati Tg nazionali, stranamente, parlano solo della prima. La “munnizza” invece continua, sotto gli occhi di chi può e vuole vedere, ad invadere molte parti della Sicilia e dell’Italia, anche con una differenziata notoriamente simulata in quanto è risaputamente solo indifferenziata. Nel 2018 la raccolta dei rifiuti trattati con la differenziata ha visto Milano con circa un 62%, Roma intorno al 43%, mentre Palermo con un 17% circa. Appare anche evidente che non ci possono essere, nel caso ci fossero, solo mafie criminali dietro questo decennale grande affare dello smaltimento dei rifiuti, ma pure una presumibile sommersa corruzione nella generale politica, istituzioni, giustizia, burocrazia, imprese, sindacati, ordini professionali e cosiddetta società civile, oltre a tanta ipocrisia, retorica, omertà e manierata propaganda.

Adduso Sebastiano

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