Delitto Agostino, all’Ucciardone confronto all’americana fra il padre dell’agente ucciso e “faccia da mostro”. SALVO PALAZZOLO*

Giovanni Aiello, al suo arrivo nell’aula bunker dell’Ucciardone All’aula bunker del carcere palermitano l’incidente probatorio...

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Giovanni Aiello, al suo arrivo nell’aula bunker dell’Ucciardone

All’aula bunker del carcere palermitano l’incidente probatorio per il delitto del poliziotto e della moglie incinta il 5 agosto 1989. Giovanni Aiello, ex della squadra mobile, accusato di essere un sicario.

Giovanni Aiello, l’ex poliziotto della squadra mobile di Palermo accusato di essere un sicario al servizio delle cosche, arriva intorno alle 8,45 all’aula bunker dell’Ucciardone con il suo avvocato, a bordo di un’auto. Davanti al cancello, c’è Vincenzo Agostino, il papà di Nino, l’agente ucciso nel 1989 insieme alla moglie incinta. Uno sguardo veloce fra i due. Alle 9,30 inizia l’udienza. Ora, sono uno davanti all’altro all’interno dell’aula, in un confronto all’americana disposto dal gip Maria Pino, su richiesta dei pubblici ministeri Nino Di Matteo, Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia. Accanto ad Aiello, che ha sempre negato di essere un killer, alcune comparse truccate per sembrare simili a lui. Alle 11,30, però, il confronto non si è ancora tenuto ufficialmente.

Vincenzo Agostino, che da 27 anni non si taglia la barba e ha giurato di non farlo fino a quando non saranno in cella gli assassini del figlio e della nuora, viene chiamato a riconoscere l’uomo che qualche giorno prima dell’omicidio del 5 agosto venne a casa sua. “Cercava Nino – ha sempre raccontato – era insieme ad un altro giovane. Mi dissero che erano colleghi. Uno aveva la faccia butterata, soprattutto sul lato destro. Una faccia da mostro”. Di un uomo con la faccia deturpata hanno parlato anche alcuni collaboratori di giustizia. “Era un sicario a disposizione della mafia”.

Palermo, delitto Agostino. Faccia di mostro nell’aula bunker (VIDEO)

Fuori dal bunker, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, rappresentanti di movimenti e associazioni della società civile. Da qualche giorno, dopo la scarcerazione di Gaetano Scotto, il boss accusato dell’omicidio, a Vincenzo Agostino è stata recentemente assegnata la scorta

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