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Ciro Polito: Ho deciso di portare avanti la mia scelta e di non abbandonare la nave a gennaio (VIDEO)

Ciro PolitoPresso il comunale di Casola, per la consueta conferenza stampa infrasettimanale del mercoledì, si è concesso ai microfoni della nostra redazione il portiere delle vespe Ciro Polito.

Ecco le sue parole:

“Purtroppo, ogni anno, il mercato di Gennaio porta disattenzione e molti giocatori sono distratti dalle voci di mercato. Tenere in rosa giocatori senza stimoli non è la soluzione, secondo me la società ha fatto bene a dare la possibilità di confrontarsi in B a Migliorini, mentre per Bombagi e Arcidiacono sono altre vicissitudini e non spetta a me parlarne.

Purtroppo stiamo vivendo una situazione difficile, le squadre avversarie sanno che siamo in difficoltà e giocano di rimessa, ci va tutto male e anche domenica con il Catanzaro abbiamo rischiato a causa del gol della domenica di Patti. Abbiamo fatto un’ottima prestazione contro una squadra che si difendeva in 11 e purtroppo solo un punto siamo riusciti a cogliere.

A Gennaio sono arrivate alcune offerte per me ma ho rifiutato, sono arrivato a novembre sposando la causa gialloblu nonostante tante difficoltà, ho deciso di portare avanti la mia scelta e di non abbandonare la nave, abbiamo tutti il dovere di dare il massimo e di salvare la Juve Stabia.

Non credo di meritare le critiche ricevute dopo l’Ischia e la Lupa, ma ho le spalle larghe e vado avanti per la mia strada. Penso di aver dato qualcosa allo spogliatoio e alla squadra sotto tutti i punti di vista, vado avanti con tranquillità e sono sicuro che faremo bene uscendo da questa situazione.

Dirty Soccer?

Caserta si è trovato in una situazione scomoda senza potersi difendere, i 6 mesi sembrano quasi una vittoria rispetto alle richieste, ma credo sia ingiusto pagare, anche poco, per un qualcosa che non si è fatto. È un problema dell’intero sistema. Fabio come uomo lo conosciamo, è una persona perbene e sicuramente è innocente. La cosa grave è che ci sono persone che sono ancora in serie A dopo aver fatto tanti casini.

Paganese e Casertana?

Due trasferte difficili, ma fuori casa abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, stiamo avendo grosse difficoltà in casa principalmente. Sono sicuro che nelle prossime due trasferte faremo qualcosa di importante.”

 

SALVATORE SORRENTINO

 

VIDEO IN ELABORAZIONE

Giulio Grifoni: Castellammare è una piazza importante e arrivare qui mi rende orgoglioso. (VIDEO)

GiulioGrifoniPresso il comunale di Casola, per la consueta conferenza stampa infrasettimanale del mercoledì, si è concesso ai microfoni della nostra redazione l’ultimo arrivato in casa gialloblù, l’esterno offensivo ex Prato Giulio Grifoni.

Ecco le sue prime parole con la maglia delle vespe:

“Appena ho saputo dal Presidente del Prato che c’era la possibilità di arrivare alla Juve Stabia, seppur in prestito, non ho esitato neanche un momento. Ho chiamato Nicastro, con il quale ho giocato al Bellaria, e mi ha convinto in pochi secondi. Castellammare è una piazza importante e arrivare qui mi rende orgoglioso.

A Prato ho sempre giocato e mi tenevano in grande considerazione, sono stato benissimo lì e ora spero di fare bene anche a Castellammare, voglio far felici i tifosi.

Avendo sempre giocato, sto bene fisicamente e sono a disposizione anche per il derby di Pagani, una partita difficilissima a maggior ragione perché è un derby.

Ai tifosi dico di sostenerci, sono certo che li faremo contenti, devono solo starci vicini e non farci mancare mai il loro appoggio.”

Salvatore Sorrentino

 

VIDEO IN ELABORAZIONE

Grecia: proseguono i soccorsi della Guardia Costiera italiana (VIDEO)

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Grecia: prosegue lo sforzo operativo della Guardia Costiera italiana presente nel Mar Egeo su richiesta di Frontex, agenzia europea per il coordinamento e il pattugliamento delle frontiere. Nella notte appena trascorsa, a poche miglia da Samos, l’equipaggio della motovedetta Cp 322 della Guardia Costiera italiana ha tratto in salvo 11 persone, di cui 4 bambini.  I migranti erano a bordo di una piccola unità successivamente affondata. All’arrivo della motovedetta della Guardia Costiera italiana, i naufraghi erano divisi in due gruppi distanti tra loro 300 metri, il primo di questi era in acqua già da diversi minuti. L’intervento dell’equipaggio della motovedetta della Guardia Costiera italiana, di cui fanno parte anche 1 soccorritore navale (Rescue Swimmer) e 1 sommozzatore, ha permesso di salvare la vita di tutti i naufraghi.

 

ISCHIA ISOLAVERDE-CATANIA PARTE LA PREVENDITA, INFO E COSTI

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Si comunicano le modalità e i prezzi dei tagliandi per la partita contro il Catania in programma sabato 6 Febbraio alle ore 14.00 presso lo stadio “Mazzella”.

PREZZI:

  • TRIBUNA CARPISA-YAMAMAY:  € 22,50 (+ 1,50 € di prevendita)
  • Ridotti: 10/15 anni più Donne: € 16,00 più Over 65 (+ 1,50 € di prevendita)
  • TRIBUNA GOLD:  € 18,50 (+ 1,50 € di prevendita)
  • Ridotti: 10/15 anni più Donne € 12,00 più Over 65 (+ 1,50 € di prevendita)
  • TRIBUNA SILVER: € 10,00 (+ 1,50 € di prevendita)
  • GRADINATA: € 5,00 (+ 1,50 € di prevendita)

 

Sarà possibile acquistare i biglietti presso i seguenti punti vendita:

  • Stuzzicheria” – Ischia,Via Fondobosso, adiacente lo stadio (solo sabato)
  • “Unpack” – Casamicciola Terme, Corso Luigi Manzi

UFFICIALE ISCHIA ISOLAVERDE-CATANIA: DIVIETO PER I TIFOSI OSPITI

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Si comunica che in occasione della gara Ischia Isolaverde-Catania, in programma allo stadio “Enzo Mazzella” di Ischia sabato 6 Febbraio alle ore 14.00, il Prefetto di Napoli ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Sicilia con contestuale sospensione dei programmi di fidelizzazione Catania.

ISCHIA ISOLAVERDE-CATANIA ARBITRA CHINDEMI DI VITERBO

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La gara Ischia Isolaverde-Catania, valida per la 21^ giornata del girone C di Lega Pro, in programma sabato 6 Febbraio alle ore 14.00, sarà diretta da Alessandro Chindemi di Viterbo che sarà coadiuvato da Massimo Manzollillo  di Sala Consilina e Giuliano Parrella di Battipaglia. 

Nessun precedente con il fischietto laziale

Lazio-Napoli, in tribuna ci sarà anche Conte

La Repubblica riferisce che in tribuna per Lazio-Napoli ci sarà anche Antonio Conte: “È il duello più interessante del turno infrasettimanale e in tribuna ci sarà pure Antonio Conte: concentrato su Insigne. Un po’ più defilati Lotito e De Laurentiis, i due presidenti che vanno meno d’accordo di una volta e avranno un’altra occasione per regolare i loro conti: stavolta sul campo”

Chiellini: “Se vogliamo fare fantamercato, porterei Hamsik alla Juve”

Giorgio Chiellini, risponde così ad una domanda dei tifosi della Juventus: “Senza considerare il prezzo, ci dici un giocatore per ruolo che porteresti oggi alla Juventus? Devo rubare il lavoro a Marotta e a Paratici? Allora, se vogliamo fare un po’ di fantamercato prenderei per la difesa Sergio Ramos dal Real Madrid e per il centrocampo Marek Hamsik dal Napoli. Per l’attacco invece punterei su Ibrahimovic: è un giocatore che sposta gli equilibri, mi piacerebbe rivederlo di nuovo con la maglia della Juventus”.

Sotto esame anche le scelte fatte da De Laurentiis sul mercato

La Repubblica scrive su Lazio-Napoli: “Roma è l’ombelico del campionato, stanotte. Stona soltanto l’Olimpico semi vuoto: pochi biglietti venduti e trasferta vietata ai sostenitori ospiti. Ma al Napoli peseranno ancora di più le assenze di Hysaj e Allan: entrambi indisponibili per squalifica. Sarri deve rinunciare in un colpo solo a due titolarissimi: evento sgradito e soprattutto raro, osservando il cammino stagionale della capolista. Sotto esame anche le scelte fatte sul mercato da De Laurentiis, che ha integrato la rosa solo con Grassi e Regini: lasciando in tal modo la coperta corta in difesa e a centrocampo”.

Tuttosport attacca Sarri: “Si lamenta che il Napoli fattura solo 120mln…”

Tuttosport bacchetta Maurizio Sarri: “E’ una gara a chi ce l’ha più piccolo, il fatturato s’intende, perché con la mancanza di pecunia si giustifica l’impotenza, calcistica s’intende, di fronte ad avversari più dotati, finanziariamente. L’ultimo è stato Maurizio Sarri, tecnico del Napoli (ultimo fatturato 125,82 milioni di euro), ma ci sono illustri predecessori, da Rafa Benitez, che sempre dalla panchina del Napoli piangeva miseria nei confronti dell’allora juventino Conte, ma anche dello stesso Conte che sospirava davanti allo strapotere del Bayern nella primavera del 2013 e questo solo per citare i casi più celebri. La Juventus lo scorso anno non si sarebbe dovuta presentare al Santiago Bernabeu per giocarsi la finale di Berlino. Con i suoi “miseri” 295 milioni di fatturato (stagione 2013/14) come poteva confrontarsi con i 549,6 del Real Madrid? La fortuna del popolo juventino è stata la scarsa attitudine alla ragioneria di Massimiliano Allegri e di Alvaro Morata, così i bianconeri hanno conquistato la finale di Berlino. D’altra parte lo stesso Real Madrid, così come Il Barcellona, campioni d’Europa in rapida successione, si sono fatti superare dall’Atletico Madrid, campione di Spagna nella stagione 2013/14 quando il suo fatturato era di 119,98 inferiore a quello del Napoli”.

Callejon rinnovo fino 2020, poi tocca a Reina e Albiol

Come riferisce Il Corriere dello Sport, il Napoli sta già lavorando per i rinnovi contrattuali di Callejon, Reina e Albiol. L’agente dei tre spagnoli, Quilon, è venuto a Napoli prima di Natale per gettare le basi delle trattative. Per Callejon sarebbe pronto un contratto fino al 2020 con adeguamento economico. Per Reina si parla di un altro anno di contratto mentre per Raul Albiol potrebbe esserci un biennale.

Ecco come i tifosi del Napoli raggirano legalmente i divieti in trasferta

La Gazzetta dello Sport spiega come i tifosi napoletani abbiano raggirato legalmente il divieto del Casms per quanto riguarda il divieto di assistere a Lazio-Napoli da parte di tifosi provenienti dalla Campania o di fede partenopea. Il problema è sorto quando è stato comunicato che allo Juventus Stadium nessun tifoso azzurro potrà assistere alla partita in alcun modo. In effetti è stato applicato il principio della reciprocità, all’andata toccò ai tifosi juventini non poter raggiungere lo stadio San Paolo. A far ‘riaprire’ il settore ospiti dello stadio Olimpico stasera, ci ha pensato Maurizio Criscitelli del Club Napoli di Bologna che spiega a Gazzetta il suo metodo: “Essendo noi tifosi del Napoli residenti fuori dalla Campania, acquistiamo il biglietto con normale carta d’identità in qualsiasi settore dell’Olimpico. Poi inviamo una lettera alla Digos dove chiediamo che venga garantita l’incolumità ai tifosi partenopei all’interno dello stadio poichè saranno a stretto contatto con la tifoseria avversaria. A quel punto la cosa più logica è aprire il settore ospiti per evitare rischi”.

Lista Uefa Napoli, non c’è Regini per scelta del club

La scelta di non inserire Vasco Regini nella nuova lista Uefa da consegnare per la fase ad eliminazione diretta di Europa League, è stata una scelta spontanea del Napoli. Ecco nel dettaglio cosa dice il regolamento:

“Ogni club può registrare un massimo di tre nuovi giocatori per le fasi ad eliminazione diretta. Le registrazioni devono essere completate entro le 00.00CET del 2 febbraio 2016.

Di questi tre giocatori, uno può venire utilizzato pur avendo disputato la fase a gironi con un club diverso nella stagione in corso, a patto che:

Non abbia preso parte alla stessa competizione con il club precedente; O

Non abbia giocato con un club che attualmente disputa la stessa competizione (con specifico riferimento ai club che si sono piazzati al terzo posto nella fase a gironi di UEFA Champions League e vengono trasferiti in UEFA Europa League)

Uno o più dei tre giocatori sopraccitati possono venire registrati anche se hanno disputato il primo secondo e terzo turno preliminare e/o gli spareggi di UEFA Champions League o UEFA Europa League con un altro club”

Europa League, la lista completa del Napoli: fuori i nuovi acquisti

Squadra che stravince non si cambia. Deve averlo pensato il Napoli, che ha confermato in blocco gli stessi calciatori inclusi nella lista UEFA consegnata a settembre capace di strapazzare le rivali nella fase a gironi di Europa League. Per i volti nuovi di gennaio, Alberto Grassi e Vasco Regini, non c’è dunque spazio: centrocampista e difensore, prelevati rispettivamente da Atalanta e Sampdoria, in campo continentale dovranno guardare i compagni dalla tribuna.

Di seguito l’elenco completo, non presentata la lista B:

Portieri: Reina, Rafael, Gabriel  
 
Difensori: Albiol, Chiriches, Ghoulam, Hysaj, Koulibaly, Maggio, Strinic
 
Centrocampisti: Allan, Chalobah, El Kaddouri, Hamsik, Jorginho, David Lopez, Valdifiori
 
Attaccanti: Callejon, Gabbiadini, Higuain, Insigne, Mertens.

Maradona: “Quanto è bello il Napoli, ma il pericolo si chiama Juve”

La Gazzetta dello Sport riporta alcune dichiarazioni di Diego Armando Maradona. L’asso argentino eraospite a Dubai del cilcismo tour: “Lo seguo sempre il Napoli. Ho visto anche l’ultima partita, il successo con l’Empoli, l’ottima prova di squadra e la punizione di Lorenzo Insigne. Bella. Può essere l’anno buono per vincere, ma il “problema” si chiama Juventus. Non perde mai! Nel Napoli non sta spiccando il volo solamente Higuain. Penso a Insigne, a Mertens, a Koulibaly. Tutto il Napoli gioca bene”.

La domanda di destra senza offerta GIOVANNI ORSINA*

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La crisi del berlusconismo nel 2011, il governo Monti, l’incapacità del Partito democratico di vincere le elezioni del 2013, il successo e la durata del Movimento 5 stelle, il neocentrismo di Renzi: questi cinque elementi – in ordine di apparizione – ci hanno fatto credere che la fase ventennale dello scontro fra destra e sinistra fosse ormai conclusa, e che si stesse aprendo l’epoca di una nuova contrapposizione fra moderatismo europeista e populismi anti-europeisti. Bene: mi chiedo se sia ancora così. O se invece fra gli elettori, per quanto non ancora nel mondo politico, non stia in realtà riacquistando peso la più classica delle distinzioni fra conservatori e progressisti. 

Leggere il Family day alla luce della divisione fra laici e cattolici è sempre possibile, certo. Ma mi pare anche una lettura un po’ vecchia – come se fossimo ancora negli anni Settanta. Altrettanto certamente, non tutti nello schieramento conservatore si sono opposti alle unioni civili, e non tutti i progressisti sono favorevoli. Nel momento in cui si pronunciano parole come «famiglia» e «tradizione», tuttavia, è impossibile non sentire l’odore consueto della dialettica fra destra e sinistra. E la piazza di sabato quelle parole non soltanto le ha pronunciate – ma le ha pronunciate in una forma esplicitamente e robustamente politica. 

Un discorso analogo potrebbe farsi per quel che riguarda il tema più importante oggi in agenda, l’immigrazione. Anche questo è un argomento che tocca i nodi più sensibili del conflitto fra progressisti e conservatori: identità, ordine, interesse nazionale, solidarietà, accoglienza. E non solo: è il terreno sul quale si sta manifestando oggi una prepotente richiesta di protezione che – piaccia o non piaccia – sposta il baricentro dello spazio pubblico verso destra. Non per caso il governo Renzi ha deciso di andare avanti sulle unioni civili, ma ha rinunciato a depenalizzare l’immigrazione clandestina. Quando la globalizzazione entra in crisi perché si spostano i soldi, le merci e il lavoro, del resto, alla crisi si può rispondere o da destra o da sinistra, e forse più facilmente da sinistra che da destra. Ma quando entra in crisi perché si spostano le persone, rispondere da sinistra diventa assai difficile – se non impossibile. 

Se da un lato stanno risalendo in agenda i temi tradizionali della destra e della sinistra, dall’altro appare alquanto depresso – almeno per il momento – l’oggetto sul quale negli anni passati si sono scontrati centristi e populisti: l’Europa. Le elezioni politiche del 2013 sono state segnate prima di tutto dal confronto fra Monti e Grillo, fra l’austerità tecnocratica e le sofferenze della «gente». A che punto sono oggi i due poli di quel conflitto? Non se la passa troppo bene nessuno dei due, a quel che sembra: l’Europa è in evidente difficoltà, e in Italia europeisti di peso politico non se ne trovano più; ma la vicenda greca ha pure seriamente indebolito le posizioni «no euro». E la voce grossa con Bruxelles nel nome della spesa in deficit la sta facendo da Palazzo Chigi il leader del Partito democratico. 

Stiamo dunque per tornare a una dialettica «fisiologica» fra destra e sinistra? Le condizioni ci sarebbero, ma è presto per dirlo. In primo luogo perché l’agenda politica cambia ormai a gran velocità. Sono in molti a sostenere, ad esempio, che la compatibilità fra i fondamentali economici italiani e la permanenza nella moneta unica non sia affatto scontata. Se dovesse malauguratamente ripresentarsi una crisi del debito sovrano, la frattura fra europeisti e anti-europeisti si riattiverebbe di colpo. Ma soprattutto perché alla domanda di destra che monta dal paese non corrisponde un’offerta solida e credibile. La Lega di Salvini è cresciuta grazie al montare di quell’onda, ma pare aver toccato ormai il suo apice: quelli che domandano saranno pure di destra, ma certi toni evidentemente non li apprezzano. A chi gli chiede il profilo del futuro leader del centrodestra, Berlusconi continua a recitare il proprio curriculum. Sia la Lega sia Forza Italia, si dice, sono divise al proprio interno fra «falchi» e «colombe». Ma, per quel che ho detto finora, non si capisce su quali argomenti concreti avvenga questo conflitto «ornitologico», che sembra piuttosto essere uno scontro di spazi e di potere. Del resto, da sempre l’elaborazione culturale a destra è quel che è – o meglio: che non è. E lo stesso dicasi per la classe dirigente. 

Eppure, quel che si muove a destra non è affatto irrilevante. Ne va del futuro del sistema politico italiano. E ne va di come saranno soddisfatte certe esigenze del Paese. Esigenze che, se insoddisfatte o soddisfatte male, potrebbero rivelarsi assai pericolose. 

 
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Palp Fiction. MASSIMO GRAMELLINI

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Il capufficio toccò il sedere di una sua impiegata e il seno e le parti intime di un’altra, ma va assolto perché è un immaturo: in effetti all’epoca dei fatti aveva solo 65 anni. La sentenza del tribunale di Palermo è di quelle che faranno giurisprudenza, specie in Arabia Saudita.

Ecco come sono andate le cose, secondo la ricostruzione dei giudici.

Il dottor Domenico Lipari dirigeva l’ufficio delle tasse, gran brutto mestiere, e ogni tanto per rilassarsi palpeggiava le collaboratrici a portata di mano. Ma per scherzo. Nessuno vuole negare che un superiore che gioca alla playstation con le tette di una sottoposta stia compiendo una prevaricazione. Eppure, nel caso in esame, va considerata la gioiosità del contesto. Tanto più che, e qui le virgolette della motivazione sono d’obbligo, «nel comportamento del Lipari non è ravvisabile alcun fine di concupiscenza o di soddisfacimento dell’impulso sessuale». Capito? Le toccava per sgranchirsi le nocche, arrugginite dai troppi accertamenti fiscali. Con la stessa partecipazione emotiva avrebbe potuto strizzare una pallina antistress o quelle del suo vice, anche se così avrebbe corso il rischio di ricevere la patente di «frocio», che forse per tribunali del genere configura giusta causa di licenziamento.

La vera piaga, sembra suggerire l’augusto consesso, è stata la reazione seriosa delle palpeggiate, che anziché prestarsi allo scherzo e magari sbottonare la camicetta per agevolare le operazioni, hanno denunciato il giocherellone. Rivelando, a differenza sua, una mancanza assoluta di tatto.

P.S. Il giudice estensore della sentenza è una donna, purtroppo (ndr: giudice estensore Annalisa Tesoriere‬)

 
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Maxi sequestro di droga a Sant’Anastasia, nel Napoletano.

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NAPOLI – La scorsa notte i carabinieri di Giugliano hanno sequestrato 1600 chili di hashish nascosti in un autoarticolato parcheggiato in un deposito a Sant’anastasia.

Il carico, proveniente dalla Spagna, ha un valore stimato di 10 milioni.

Nel deposito i militari hanno trovato anche cinque persone, uno spagnolo al volante e 4 italiani, che sono state arrestate.

SASSUOLO 0 ROMA 2 | Due egiziani per il ritorno di una Roma vincente. Ottimo esordio di Perotti

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Roma – Al Mapei Stadium la Roma di Spalletti affronta il Sassuolo per la 23esima giornata di campionato. È il giorno dell’esordio di Perotti, il secondo acquisto giallorosso del 2016, che andrà a rinforzare l’attacco a fianco di El Shaarawy e Salah. Una scelta che si rivela vincente, sono i due egiziani a firmare i gol della vittoria, ottimo l’assist di Perotti per la rete di El Shaarawy allo scadere del recupero. La Roma torna a vincere in trasferta dopo 3 mesi.

Primo tempo

Al Mapei Stadium scende in campo una Roma viva e grintosa che è tutto un crescendo rispetto alla gara contro il Frosinone in cui è tornata alla vittoria.

Nel primo tempo è decisivo il risveglio di Salah che all’11’ porta in vantaggio i giallorossi. Servito da Pjanic, l’egiziano piazza nell’angolino in basso a sinistra il suo tiro da fuori area incorniciando un bellissimo gol con un sinistro a giro.

Sassuolo 0- Roma 1.

Al 14’ episodio dubbio in area del Sassuolo: El Shaarawy subisce un fallo da Sime Vrsaljko, il faraone cade, si rialza, poi viene definitivamente steso con una ginocchiata da Acerbi ma l’arbitro lascia proseguire, per lui è tutto regolare. C’era un doppio rigore!

C’è tecnica e velocità con ripartenze pungenti e pericolose in questa Roma rinnovata. Il Sassuolo fatica a crearsi un varco anche se fa un discreto possesso palla, ma deve vedersela con un grande De Rossi che non si risparmia neppure per un attimo e con Maicon ed El Shaarawy che giocano in modo perfetto.

Al 29’ Keita ammonito per intervento falloso.

Alla mezz’ora Maicon sfiora il raddoppio con un formidabile tiro che esce fuori di poco a sinistra.

Poi si accende il Sassuolo, al 38’ Berardi, di destro, ci prova dalla distanza ma la conclusione è fuori di poco. Subito dopo ci riprova Trotta su assist di Berardi, con un tiro a sorpresa da fuori area, ma Szczesny è attento e blocca con sicurezza.  

Al 43’ De Rossi ha problemi muscolari ed è costretto a lasciare il campo, entra GyombérSono 2 i minuti di recupero, il primo tempo si chiude con il vantaggio giallorosso deciso dal gol di Salah.

Secondo tempo

Nella ripresa nessun cambio. Al 52’ gran respinta di Szczesny che mette in corner il mancino a giro di Berardi.

Tre minuti dopo, Salah spreca una buona occasione calciando sul portiere, avrebbe potuto servire Nainngolan in mezzo all’area per un tiro a sorpresa.

Al 62’ in campo Vainqueuer che va a sostituire Pjanic.

I ritmi sono più blandi mentre gli emiliani provano gradualmente a reagire. Di Francesco mette dentro Falcinelli e Pellegrini al posto di Trotta e Biondini. I padroni di casa guadagnano terreno impegnando la difesa avversaria.

Ammonito Nainggolan per intervento falloso su Pellegrini. Poco dopo giallo anche per Duncan.

Al 78’ gioco fermo per una testata al volo subita da Gyombér. Emerson sostituisce Maicon mentre Gyombér rientra con la testa fasciata.

All’85’ ancora una super parata di Szczesny che qualifica il portiere come uno dei migliori in campo.

 

All’87’ seconda ammonizione e dunque espulsione di Nainggolan per intervento in area, in ritardo su Pellegrini.

E’ rigore per il Sassuolo.

Berardi sul dischetto. Clamoroso errore: calcia male sopra la traversa, palla fuori!!!

Roma in 10, Sassuolo in attacco. Soffre la Roma nei 4 minuti di recupero, ma i giallorossi non abbassano la guardia e difendono il vantaggio con ardore,  un atteggiamento vincente che non si vedeva da tempo.

 

Finale a sorpresa. Assist vincente di Perotti per El Shaarawy in zona cesarini, il faraone trova il tocco vincente con cui batte Consigli e chiude una gara avvincente e sorprendente.

Sassuolo 0- Roma 2

(di Maria D’Auria)

 

FORMAZIONI

SASSUOLO:Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso;

Biondini, Magnanelli, Duncan; Berardi, Trotta, Sansone.

A disp.:Pegolo, Pomini, Antei, Gazzola, Adjapong, Longhi, Pellegrini, Broh, Falcinelli, Defrel, Politano.

Allenatore: Eusebio Di Francesco.

ROMA:Szczesny;Maicon,Rüdiger,De Rossi(43′Gyomber), Zukanovic;Pjanic,Keita,Nainggolan; Salah,Perotti,El Shaarawy.

A disp.:De Sanctis,Lobont,Castan,Emerson, De SantisVainqueur,Uçan,Di Livio,Totti,Sadiq.

Allenatore: LucianoSpalletti.

Arbitro:Calvarese di Teramo

Brescia, uccide la moglie a coltellate poi va a schiantarsi contromano in autostrada: morto

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I carabinieri della Scientifica sul luogo dell’omicidio

Sono stati i carabinieri dopo l’incidente ad andare a casa della coppia e a trovare il corpo straziato della donna. L’uomo aveva telefonato al cognato: “L’ho uccisa e ora vado ad ammazzarmi”

Ha ucciso la moglie a coltellate, per poi scappare e andarsi a schiantare in autostrada contro un tir. Notte di sangue nel Bresciano, dove l’uomo, 56 anni, titolare di una pizzeria, dopo il femminicidio consumato in una abitazione di Brescia Due, ha imboccato l’A4 contromano al casello di Ospitaletto in direzione Venezia ed è morto nello scontro: proprio l’incidente, riferisce la stampa locale, ha portato i carabinieri nella sua casa di via Cefalonia, dove i militari hanno trovato il corpo senza vita della donna, 55 anni. Marinella Pellegrini è stata trovata sgozzata, quasi decapitata, sul pavimento della cucina.

Il delitto è avvenuto intorno alle 22.30 di ieri sera. Sul posto, oltre ai carabinieri della compagnia di Brescia, anche gli uomini della Scientifica. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, la coppia avrebbe avuto una lite furibonda che l’uomo – Paolo Piraccini – ha tragicamente concluso impugnando il coltello e uccidendo la moglie. Piraccini ha poi chiamato il cognato: “Ho ucciso Marinella e adesso vado ad ammazzarmi” e così ha fatto imboccando contromano con la sua auto il casello autostradale e andando a schiantarsi contro un tir. Ricoverato in stato di shock l’autista del tir.

Brescia, uccide la moglie e fugge: si schianta a 140 km l’ora (VIDEO)

 

La coppia non aveva figli e abitava in un lussuoso appartamento a Brescia 2, quartiere cittadino. I vicini di casa descrivono i due come “una coppia tranquilla e molto discreta”. La donna lavorava come impiegata, mentre l’uomo era il titolare di una pizzeria da asporto in provincia e, secondo alcuni parenti, ultimamente stava affrontando un periodo di depressione legata ad alcuni problemi di salute.