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Mancano 7 giorni al “Chi ama chiama 2016”

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Mancano 7 giorni al “Chi ama chiama 2016”

Mancano 7 giorni al “Chi ama chiama 2016”. Tutto è ormai pronto per la terza edizione dell’evento di preghiera ed evangelizzazione della Comunità Tabor di don Fabio Di Martino, che si terrà domenica 19 giugno nel porto di Castellammare di Stabia (Stabia Main Port), a partire dalle ore 19.00. Una serata speciale all’insegna dell’impegno sociale, della preghiera, della testimonianza, dello spettacolo e della buona musica. Un evento a dir poco eccezionale, che sarà capace di coniugare tra loro delle varianti che spesso nel nostro immaginario sembrano non collimare. E’ possibile pregare ballando? oppure fare festa testimoniando un impegno solidale? Tutto questo con il Chi ama chiama sarà possibile, perché i giovani organizzatori dell’equipe (viandanti della Carità) portano avanti orma da tre anni un nuovo modo di pregare e di evangelizzare, che è diventato per loro un nuovo stile di vita. L’esperienza cioè dell’amore fraterno, che si manifesta semplicemente rivoluzionando il proprio modo di vivere la quotidianità. Nel corso degli anni, seguendo gli inviti pressanti della Chiesa ad “uscire fuori” per andare incontro ai fratelli nelle “periferie del mondo”, i giovani del Chi ama chiama intraprendono la via dell’evangelizzazione come missione di vita. Dove? Sulla strada! Con un metodo innovativo, molto dinamico e interattivo, nelle piazze, nei pub, nelle discoteche, nei maggiori centri di aggregazione giovanili, insomma fra la gente. Come? Semplicemente testimoniando l’Amore con uno stile fatto di musica, moda, cura dei particolari, che rappresenta un modo nuovo di vivere la fede nella semplicità. E con un nuovo linguaggio capace di parlare ai giovani con originalità, utilizzando tutti i canali multimediali: Facebook, Twitter, Whatsapp, ecc. Una evangelizzazione controcorrente, in pratica, che vuole offrire la vera proposta alternativa e rivoluzionaria di amare Gesù.

La novità di quest’anno? Gli abbracci gratis, un modo semplice ma allo stesso tempo originale di andare incontro agli altri e di accorciare le distanze, per intavolare un primo discorso fede e invitare all’Adorazione del 19 giugno. Ma anche molto di più: nell’anno giubilare dedicato alla Misericordia di Dio, l’abbraccio gratuito ci ricorda l’abbraccio di Dio Padre, pronto ad accoglierci sempre nonostante le nostre povertà. Proprio per questo, domenica sera l’area portuale si trasformerà in un open space della Misericordia, dove tra testimonianze, musica, balli e tanto altro, ripercorreremo insieme le Opere di misericordia Corporali festeggiando l’abbraccio rigenerante del Padre. Una sorta di “Festa dello Spirito” che culminerà nell’Adorazione Eucaristica presieduta dall’ Arcivescovo Mons. Francesco Alfano. Per l’occasione sarà presente sul porto di Castellammare di Stabia la “Croce di Lampedusa”. Con una staffetta spirituale fra alcune chiese della nostra diocesi (“Portatela ovunque” è il grido di papa Francesco), la Croce arriverà domenica sera via mare e sarà esposta durante l’Adorazione.
A concludere la serata, musica, ballo, festa e tanto altro ancora. Perché il chi ama chiama è questo e molto di più. Cosa aspetti? Non mancare! 19 giugno start ore 19.00.

 

VIDEO ViViCentro – De Zerbi: “Tanta amarezza, ma ora è il momento della riflessione”

Queste le sue parole in conferenza stampa

Voce quasi rotta dall’emozione, l’amarezza è tanta per non essere riuscito a raggiungere la serie B con il suo Foggia, squadra molto forte con un grande tecnico. In conferenza stampa, al termine di Foggia-Pisa ha parlato Roberto De Zerbi. Vivicentro.it ve la propone in maniera integrale.

dal nostro inviato a Foggia, Ciro Novellino

RIPRODUZIONE RISERVATA previa citazione della fonte

VIDEO ViViCentro – Gattuso: “Resto ad una sola condizione. Foggia? Più forte di noi”

Queste le sue parole ai nostri microfoni

Dopo il pareggio contro il Foggia allo stadio Zaccheria per 1-1, il Pisa viene promosso in serie B. Grande soddisfazione sul volto e nelle parole di Gennaro Gattuso che, però, non le manda a dire alla società e a chi è entrato da gennaio in poi. Queste le sue parole in mixed zone.

dal nostro inviato a Foggia, Ciro Novellino

RIPRODUZIONE RISERVATA previa citazione della fonte

 

Dopo la strage di Orlando hashtag #LoveisLove trend topic mondiale

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Rilanciato da Obama e oltre un milione e mezzo di persone: #LoveisLove

Solo tre giorni fa, Barack Obama lo aveva rilanciato in un tweet. Ma a poche ore dalla strage di Orlando, dove almeno 50 persone sono state uccise e altre 53 ferite all’interno del locale gay Pulse, l’hashtag #LoveisLove è diventato un vero e proprio “trend topic”: ieri in serata, più di un milione e mezzo di persone nel mondo lo avevano utilizzato per testimoniare solidarietà e vicinanza alla comunità Lgbt colpita nella città americana. C’è chi lo ha usato per taggare una foto con il proprio partner, chi per dichiarare il proprio orientamento sessuale, chi per spiegare cosa significa essere lesbica, gay, transgender. Venerdì scorso, anche il presidente Usa Obama lo aveva utilizzato in un tweet. “Oggi, #LoveisLove in tutti i 50 Stati. Ma milioni di persone stanno ancora combattendo per mettere fine alla discriminazione” aveva scritto il presidente Usa.

vivicentro.it/cronaca  –  (aska) Dopo la strage di Orlando hashtag #LoveisLove trend topic mondiale

Strage Orlando, veglia di preghiera

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Almeno 50 morti a Qrlando. Il killer aveva giurato fedeltà al Califfo. Gay Pride Los Angeles, fermato 20enne con arsenale in auto

Orlando (Florida) – La città di Orlando, in Florida ha ricordato le vittime della strage nel night club Pulse. Sfidando l’allerta della polizia, che ha messo in guardia dall’affollarsi in grandi raduni, diverse centinaia di persone si sono raccolte lungo le rive del lago Eola: hanno acceso candele e lasciato girasoli e un musicista ha suonato un canzone per onorare le vittime (almeno 50 i morti e 53 i feriti nella discoteca frequentata dalla comunità gay). Altre veglie di preghiera si sono tenute anche negli ospedali dove sono ricoverate le vittime e dove i parenti distrutti hanno atteso per ore notizie sui loro cari.

Il governatore della Florida, Rick Scott, ha partecipato a una Messa in memoria delle vittime della strage. “Il mio cuore e’ con le vittime e i familiari”, ha detto in spagnolo, il governatore dall’altare della Chiesa del Calvario dinanzi a migliaia di fedeli, in gran maggioranza di origine ispanica, esattamente come si prevede che saranno la gran parte delle vittime nel club gay, che celebrava la Noche Latina.

E’ il bilancio più pesante di una sparatoria negli Usa in tempo di pace, persino più grave delle stragi al Virginia Tech del 2007 (32 morti) e alla scuola elementare Sandy Hook del 2012 (27 morti). Sulla strage c’è l’ombra dell’Isis: prima di avviare la mattanza Omar Mateen ha chiamato il 911, il numero unico delle emergenze negli Usa, per proclamare la sua fedeltà all’Isis, ha confermato l’Fbi che lo aveva anche interrogato nel 2013 e nel 2014. Intorno alle due di notte, Omar Mateen, questo il nome del giovane, ha aperto il fuoco con un fucile d’assalto semi-automatico AR-15 sulla folla di avventori del night club Pulse che stava ballando nella discoteca. Al momento dell’attacco c’erano almeno 300 persone. Una trentina gli ostaggi tratti in salvo.

Omar Mateen, nato a New York da genitori afghani, faceva la guardia giurata e viveva a Port St. Lucie, 200 chilometri a sud di Orlando, sempre in Florida. I media Usa hanno riferito che nel 2009 si era sposato con una ragazza nel New Jersey conosciuta online, dalla quale aveva divorziato due anni dopo.

“Siamo qui per sfilare, celebrare ed essere in lutto”, ha sintetizzato il sindaco, Eric Garcetti. Il primo cittadino ha confermato che nelle prime ore di domenica era stato arrestato un uomo “fortemente armato” a Santa Monica * e che il giovane aveva dichiarato alle autorità la sua intenzione di andare alla sfilata dell’Orgoglio Gay di Los Angeles.

Gay Pride Los Angeles, fermato 20enne con arsenale in auto

Los Angeles (California) – Nel giorno della strage ad Orlando in Florida, in California ha sfilato l’orgoglio gay: poche ore dopo il massacro di almeno una cinquantina di persone nel club per omosessuali, a Los Angeles si è riversata nelle strade la comunità LGBT, che ha chiuso tre giorni di festeggiamenti. In un ambiente festoso ma anche di mestizia, rivendicando il rispetto e la tolleranza per tutti, le migliaia di persone sfilate a West Hollywood, hanno ricordato le vittime al Pulse, il club frequentato dalla comunità gay teatro della strage.

Sull’accaduto indaga l’Fbi, ma l’arrestato, James Howell, non dovrebbe avere relazioni con quanto successo a Orlando. La polizia sta cercando di capire le intenzioni del ventenne, originario dell’Indiana, nella cui auto è stata trovato un arsenale di armi, munizioni e materiale esplosivo. Le autorità hanno dato versioni contrastanti sulla sue intenzioni. Il commissario di polizia di Santa Monica, Jacqueline Seabrooks, ha detto inizialmente in un Twitter che il giovane aveva confessato a uno degli agenti di volere “colpire il Gay Pride”; ma poco dopo un altro responsabile della polizia, Saul Rodriguez, ha precisato che il ‘tweet’ era stato un errore: che il giovane aveva detto di voler andare al Gay Pride ma che non aveva dato alcuna spiegazione sulle sue intenzioni. La sfilata di Los Angeles è cominciata con un minuto di silenzo. E’ stato anche collocato un piccolo altare, all’incrocio delle strade Crescent Heights e Santa Monica Boulevard con cinquanta candele in ricordo delle vittime di Orlando.

vivicentro.it/cronaca –  (AGI) Strage Orlando, veglia di preghiera

Ascolta l’ oroscopo del giorno di Paolo Fox: lunedì 13 giugno

L’ oroscopo giorno per giorno

Ogni giorno Paolo Fox racconta, con il suo oroscopo in TV (Fatti vostri) e su Lattemiele, cosa le stelle hanno in serbo per noi, come andrà il lavoro, la salute, l’amore…

Questo il suo oroscopo per oggi, tratto da Lattemiele:

ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
VERGINE
BILANCIA
SCORPIONE
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI

 

CHI E’ PAOLO FOX:

Paolo Fox (Roma, 5 febbraio 1961) è un astrologo, pubblicista e personaggio televisivo italiano.

Biografia
Fin dagli anni novanta si occupa di astrologia nei mass media, proponendo il suo oroscopo nelle trasmissioni televisive della RAI e anche in radio, su LatteMiele e Radio Deejay; le sue prime apparizioni televisive sono state nelle trasmissioni di Rai 1 Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

E’ iniziato a diventare noto al grande pubblico a partire dal 1997 quando ha iniziato la collaborazione con il network Lattemiele dove conduce uno spazio dedicato all’oroscopo giornaliero alle ore 7.40 e 19.40.

Il lunedì mattina il mago dell’oroscopo è presente anche su Radio Deejay. Per quanto riguarda il mondo della televisione, è apparso per le prime volte nei programmi televisivi Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

Ha partecipato come ospite a tantissimi altri programmi tv: Festa di classe, Speciali di fine anno, Tutto Benessere, Furore, Uno Mattina, Speciale Grande Fratello, Piazza Grande, Aspettando cominciamo bene e tanti altri. Dal 2002 è una delle colonne portanti del programma tv di Raidue, I Fatti Vostri, dove legge il suo oroscopo. Negli ultimi anni risulta essere uno dei personaggi maschili più cliccati dell’anno sul web!

Annualmente cura per la RAI la serata dedicata alle previsioni astrologiche per il nuovo anno, trasmessa a fine dicembre.

È attivo anche sulla carta stampata, curando l’oroscopo per diversi settimanali

Nel 2014 ha interpretato sé stesso nel film di Natale Ma tu di che segno 6?.

Per quanto riguarda la sua vita privata non si sa praticamente nulla. E’ sposato? E’ fidanzato? Dove va in vacanza? Lui non ha mai rilasciato dichiarazioni o commenti sulla sua vita sentimentale anche perché grazie agli astri vuole indovinare quella del suo numeroso pubblico che non l’abbandona mai!

TERRORISMO – Conoscere l’identità del nemico

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Il più sanguinoso atto di terrorismo compiuto contro gli Stati Uniti dagli attacchi dell’11 settembre 2001 è stato realizzato da un afghano-americano di 29 anni che ha chiamato il numero delle emergenze affermando di appartenere allo Stato Islamico del Califfo Abu Bakr al-Baghdadi, che lo ha poi definito un «nostro guerriero».

Quanto avvenuto nel Pulse Nightclub di Orlando, Florida, riassume i tre elementi-chiave dell’identità del nemico da cui le democrazie devono difendersi.

Primo: Omar Seddique Mateen ha scelto come obiettivo omosessuali, lesbiche e transgender in quanto considerati «impuri» ed «appestati» da un’ideologia totalitaria che identifica nei diritti gay l’estrema degenerazione delle democrazie occidentali, evidenziando come l’obiettivo strategico dei jihadisti è distruggere la modernità.

Secondo: il killer che ha ucciso a sangue freddo almeno 50 esseri umani era nato a New York da genitori afghani ed è stato contagiato dal verbo jihadista da messaggi, digitali e non, che Isis diffonde come un virus per reclutare ovunque, trasformando gli esseri umani in kamikaze.

Terzo: ciò che nutre tale virus è l’identificazione con la violenza, la passione per la morte e la vocazione al martirio islamico. Riconoscere l’identità di un simile nemico è il primo passo da compiere per poterlo battere.

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vivicentro.it/editoriale –  lastampa/ TERRORISMO – Conoscere l’identità del nemico MAURIZIO MOLINARI

Hamilton fa il bis e trionfa nel Gp Canada

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Lewis Hamilton su Mercedes ha vinto il gran premio del Canada, settima prova del mondiale di Formula 1. Secondo posto per la Ferrari di Sebastian Vettel. Terzo Valtteri Bottas (Williams). Quarto posto per l’olandese Max Verstappen (Red Bull) davanti alla Mercedes di Nico Rosberg. Sesto l’altro Ferrarista, Kimi Raikkonen.

Montreal (Canada) Lewis Hamilton ha vinto il Gp del Canada davanti alla Ferrari di Sebastian Vettel. L’inglese campione del mondo, che ha dedicato il trionfo a Muhammad Ali, torna in corsa per il titolo (Rosberg è a meno 9) ma Vettel ha dimostrato che la Rossa c’è. Sul podio la Williams di Valtteri Bottas, che ha preceduto la Red Bull di un ottimo Max Verstappen e la seconda Mercedes di Nico Rosberg. Sesto Kimi Raikkonen con l’altra Ferrari.

Vettel è scattato subito avanti e ha gestito la prima posizione fino al 12° giro, quando il ritiro e la rimozione della McLaren di Button ha spinto la Ferrari a una strategia molto aggressiva, approfittando della Virtual Safety Car: doppia sosta di Vettel e Raikkonen, gomme supersoft e dunque decisione di allungo dello stint centrale per poi montare le gomme soft a metà gara. La strategia della Mercedes si è invece delineata in una sola sosta: Lewis ha gestito la sua monoposto fino al 24° giro per montare le soft e andare fino al termine, contando sulla seconda sosta di Vettel che però è arrivata al 37° giro. Negli ultimi 33 giri Vettel è risalito fino a 4 secondi da Lewis, ma l’atteso degrado delle gomme gialle sulla W07 non è arrivato.

“E’ stata una giornata fantastica, nonostante un’altra bruttissima partenza”, ha commentato Hamilton, “forse per un surriscaldamento della frizione sono partito male e alla curva 1 avevo le gomme fredde e del sottosterzo e ho toccato Rosberg. Sono contento che non ci siamo eliminati a vicenda. Poi Sebastian andava fortissimo, ma alla fine ho vinto qui dove avevo ottenuto il mio primo successo in F.1 nel GP del 2007. E’ davvero davvero una bella emozione”.

vivicentro.it/sport/motori –  (ansa/agi)/Hamilton trionfa nel Gp Canada davanti a un grande Vettel

Euro 2016, Germania 2 Ucraina 0

Esordio con vittoria per la Germania del ct Loew. I campioni del mondo in carica esordiscono agli Europei affrontando l’Ucraina del ct Fomenko. Inizio di match sprint per i tedeschi che assediano la porta difesa da Pyatov e trovando la rete al minuto 19 quando l’ex difensore della Sampdoria, ora al Valencia, Mustafi colpisce di testa su traversone di Kross, anticipando il difensore avversario Khacheridi. Il gol segnato non placa gli animi di Muller e compagni che pochi minuti dopo il gol di Mustafi, si divorano un gol con Khedira, che a tu per tu con Pyatov colpisce proprio il portiere ucraino. L’occasione del possibile 2-0 fallito rigenera l’Ucraina che mette il piede sull’acceleratore e crea alcune occasioni ghiotte come quella capitata sui piedi di Konoplyanka oppure il salvataggio sulla linea da parte di Boateng. La prima frazione si chiude così 1-0. Nella ripresa lo spettacolo offerto nel primo tempo non viene confermato e i ritmi vanno man mano scemando, con l’Ucraina che scende in campo meno cattiva rispetto ai 20 minuti finali del primo tempo, e la Germania che prova a chiudere il match con qualche timido tentativo. Due cambi a testa per i tecnici e proprio uno dei giocatori subentrati chiude il match. In campo da un minuto solo, Schweinsteiger sfrutta l’ottimo assist di Ozil e a porta vuota chiude la pratica. I teutonici volano così a tre punti in classifica a pari punti con la Poloniq che, nel pomeriggio, ha superato 1-0 l’Irlanda del Nord grazie al gol di Milik. Ecco il tabellino del match: Germania (4-2-3-1): Neuer; Howedes, Boateng, Mustafi, Hector; Khedira, Kroos; Muller, Ozil, Draxler (32′ st Schurrle); Gotze. (90′ Schweinsteiger) disp.: ter Stegen, Leno, Hummels, Schweinsteiger, Podolski, Can, Weigl, Tah, Sané, Kimmich, Gomez. Ct.: Loew
Ucraina (4-2-3-1): Pyatov; Fedtskiy, Khacheridi, Rakitskiy, Shevchuk; Sydorchuk, Stepanenko; Yarmolenko, Kovalenko (28′ st Zinchenko), Konoplyanka; Zozulya (21′ st Seleznyov). A disp.: Boyko, Shevchenko, Butko, Tymoshchuk, Kucher, Rotan, Budkivskiy, Rybalka, Garmash, Karavaev. Ct: Fomenko.
Arbitro: Atkinson
Marcatori: 19′ Mustafi 92′ Schweinsteiger
Ammoniti: Konoplyanka
Espulsi: nessuno

Rai – Il Napoli vuole trattenere Higuain: ecco la proposta

Dopo una stagione incredibile Gonzalo Higuain è ormai l’ oggetto dei desideri di tutti i top club europei, tanti i rumors che circolano nelle ultime ore su un suo possibile addio. Il pipita però è un giocatore fondamentale per questo Napoli come si evince dalle parole del presidente De Laurentiis che ha fatto capire di voler trattenere a tutti i costi il bomber argentino. La società azzurra, stando a quanto riferisce Rai Sport, sarebbe pronta ad offrire un rinnovo contrattuale fino al 2019 sulla base di 7 milioni netti a stagione oltre a un ritocco della clausola rescissoria che si abbasserebbe a 70 milioni. Una proposta davvero alettante, sarà importante seguire l’ evolversi della situazione.

1230 migranti tratti in salvo oggi nel Canale di Sicilia, in 9 operazioni

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Sono in totale 1230 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi nel Canale di Sicilia, nel corso di 9 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Sono intervenute nei soccorsi Nave Dattilo della Guardia Costiera che ha tratto in salvo 652 persone a bordo di 5 gommoni ed 1 barchino, Nave Borsini della Marina Militare che ha soccorso 1 gommone con a bordo 123 persone, la nave Dignity1 della Ong Medici Senza Frontiere che ha salvato 133 persone su 1 gommone e ha recuperato un corpo senza vita. Infine l’unità spagnola Rio Segura, inserita nel dispositivo Frontex, che ha soccorso 1 barcone con 322 persone a bordo.

Successivamente i migranti recuperati da Nave Borsini sono stati trasbordati a bordo della nave Dignity1.

Polonia vs Irlanda del Nord 1-0: rete di Milik

Polonia vs Irlanda: i biancorossi finora non sono mai andati oltre la fase a gironi.

Polonia vs Irlanda del Nord è la prima gara del girone C di questi campionati europei. L’Irlanda del Nord è rimasta imbattuta nelle ultime due gare giocate contro la Polonia (una vittoria e un pareggio) ma aveva perso le tre precedenti. Questo è il terzo Europeo di fila per la squadra polacca, che può vantare un attacco stellare con Lewandowsky (che ha segnato 33 gol in 10 partite durante le qualificazioni, tanto da essersi conquistato il tuitolo di miglior marcatore di questa competizione) e Milik (nome caldissimo di questo calciomercato). I biancorossi finora non sono mai andati oltre la fase a gironi.

PRIMO TEMPO Polonia vs Irlanda:

I biancorossi cominciano bene e trovano sbocchi soprattutto sulla fascia sinistra con Lewandowsky, ma è sui piedi di Milik che al 6’ capita la prima vera palla gol del match: il centravanti, servito da Blaszczykowski, non riesce ad inquadrare lo specchio e la palla finisce in corner. L’Irlanda del Nord è rintanata nella sua metà campo e cerca solo di non prenderle: il pressing della Polonia è quasi asfissiante, la squadra biancorossa gioca sul velluto: in 10 minuti l’Irlanda del Nord è riuscita a completare solamente sette passaggi! Al 29’ c’è un tiro dalla distanza di Milik e la prima parata del portiere avversario: McGovern, un po’ sorpreso dalla conclusione, riesce a bloccare in due tempi . Al 31’, occasione monumentale per gli uomoini di Nawalka: Milik si beve McLaughlin nello stretto, ma quando è ormai a tu per tu con il portiere avversario spara altissimo. Al 37’ Kapustka tenta di sorprendere McGovern dalla distanza ma colpisce male in pallone, che finisce sul fondo. Al 39’ ancora un’occasione per Kapustka: l’ala sinistra del Cracovia Krakow stoppa di petto in area, si aggiusta la palla sul destro e prova la botta, ma McGovern compie letteralmente un miracolo. È solo corner per la Polonia. Il primo parziale di gioco si chiude sullo 0-0 con gli irlandesi che provano ad affacciarsi in avanti ma i biancorossi sono bravi a chiudere tutti gli spazi.

SECONDO TEMPO Polonia vs Irlanda:

Al 45’ primo cambio per l’Irlanda del Nord: Stuart Dallas entra al posto di McNair. Al 51’ GOL DI MILIK dal limite dell’area di rigore su assist di Błaszczykowski! La Polonia conquista ii meritavo vantaggio in avvio di ripresa. Al 59’ passaggio filtrante molto interessante di Błaszczykowski per Piszczek che dall’interno dell’area sbaglia il passaggio per Milik. Al 65’ Kapustka prende il cartellino giallo per aver interrotto con un fallo un’azione pericolosa degli avversari. Al 66’ c’è il primo cambio anche per l’Irlanda: fuori Shane Ferguson, dentro Washington. Al 69’ viene ammonito Cathcart per un’entrata in ritardo su Lewandowsky. Al 72’ lampo degli irlandesi: Szczesny, fino a questo momento spettatore non pagante dell’incontro, fa una gran parata sul neo entrato Washington e salva il risultato. Al 75’ la Polonia prova a riaffacciarsi in avanti con Mączyński, ma il tiro non è gran che e si spegne sul fondo. Al 76’ entra Ward al posto di Baird tra le fila irlandesi. Un minuto dopo, tra i biancorossi  Jodlowiec rileva Maczynski e all’80’ Błaszczykowski lascia il posto a Grosicki. All’86’ Davis, lasciato solo dalla difesa avversaria, manca l’aggancio per questione di centimetri dopo un movimento in profondità su calcio piazzato. All’88’ ancora occasione Polonia: sassata dalla distanza di Krychowiak, con  il pallone che sfiora il palo a portiere ormai battuto ma non centra lo specchio. Nello stesso minuto, ultimo cambio polacco: esce Kapustka e al suo posto entra Peszko. Dopo quattro minuti di recupero, il match si chiude sul risultato di 1-0, decisivo il gol di Milik.

FORMAZIONI UFFICIALI:

POLONIA (4-2-3-1): Szczesny; Piszczek, Glik, Pazdan, Jędrzejczyk; Błaszczykowski, Krychowiak, Mączyński, Kapustka; Milik, Lewandowski. All: Nawalka.

IRLANDA DEL NORD (4-5-1): McGovern, McLaughlin, Cathcart, McAuley, J.Evans; McNair, Norwood, Davis, Baird, Ferguson; K.Lafferty. All.: Martin O’Neill.

Claudia Demenica

vivicentro.it/sport/cronaca-sportiva –  Polonia vs Irlanda del Nord 1-0: rete di Milik

Euro 2016 – Ottimo esordio per Strinic con la Croazia

L’esterno del Napoli in campo nel successo sulla Turchia per 1-0 nella prima giornata del Gruppo D
Strinic vince con la Croazia al debutto a Euro 2016. L’esterno sinistro del Napoli ha giocato nella sfida contro la Turchia terminata 1-0 nella prima giornata del gruppo D al Parco dei Principi di Parigi.
Strinic ha disputato l’intero incontro.
La rete: 41′ Modric
Da sscnapoli.it

RILEGGI LIVE – Finale PlayOff, Foggia-Pisa 1-1 (86′ Iemmello rig., 95′ Eusepi)

Segui il match

Il Foggia pareggia allo Zaccheria per 1-1, non basta, Pisa in B!

SECONDO TEMPO

Comincia la ripresa e il Foggia si lamenta subito per un tocco di mano in area pisana non sanzionato dal direttore di gara. Ancora rossoneri vicino al gol del vantaggio con una girata di testa di Vacca che colpisce la base del palo e strozza in gol l’urlo liberatorio dello Zaccheria al 7′. Via ai cambi, dentro Sainz-Maza in luogo di De Giosa per i padroni di casa al 13′. Il tempo passa, i Satanelli fanno la partita ma il gol tarda ad arrivare. Giallo per Vacca per aver allontanato il pallone con rabbia dopo un fallo fischiato dal direttore di gara. Dentro Eusepi per il Pisa, fuori Cani: giallo anche per Di Chiara per aver spinto fuori dal campo l’avversario. Ancora Iemmello si trova sul destro il pallone dell’1-0, ma calcia senza convinzione. Al 19′ gioco fermo, dopo una protesta Gattuso viene colpito da una bottiglia lanciata in campo e si scatena una rissa con tanto di invasione di campo. Partita sospesa. Dopo 14 minuti di sospensione riparte il match, ma senza i due allenatori in quanto sia Gattuso che De Zerbi, senza motivo il secondo, vengono espulsi. Ghiotta opportunità per Varela in contropiede, ma l’attaccante sciupa con un passaggio al centro fuori misura. Cambio per il Pisa: fuori Varela e dentro Peralta. Ci prova a giro Maza su punizione, palla a lato non di molto. Agnelli ci prova di sinistro, para Bindi sul primo palo. Eusepi ha sul piede l’occasione del vantaggio Pisano: azione sciupata con un destro schiacciato che viene parato da Micale. Dentro anche Gerbo e fuori Riverola. Fuori anche Tabanelli e dentro Ricci per i toscani. Giallo anche per Agnelli per fallo su Mannini. Ultimo cambio per il Foggia: dentro Floriano e fuori Chiricò. Di Tacchio atterra in area Sarno, calcio di rigore per il Foggia. Iemmello dal dischetto non sbaglia e fa 1-0! Espulso dalla panchina Varela, lo Zaccheria è una bolgia. Vengono concessi 5 minuti di recupero. Contropiede di Eusepi che non sbaglia e fissa il risultato sull’1-1. Gara terminata e Pisa in B!

 

PRIMO TEMPO

Parte il match in un ambiente infernale, i Satanelli hanno tutta la voglia di affondare la nave nemica del Pisa. Subito duro Vacca su Varela, fa capire che aria tira oggi allo Zaccheria. Ci prova Mannini a rendersi pericoloso su calcio di punizione ma Lisuzzo non ci arriva e i padroni dic asa si salvano. Il Foggia fa la partita, il Pisa è costretto a difendersi e commettere tanti falli. Al 10′ ci prova su calcio di punizione Sarno con il mancino dai 20 metri: palla alta sopra la traversa. Errore di leggerezza di Di Chiara in area foggiana che poteva costare caro con Verna che perde il rimpallo e calcia sul fondo. Minuto 18, Angelo sguscia sulla destra e guadagna un ottimo calcio d’angolo: Riverola mette al centro, ma Di Chiara calcia male e l’azione sfuma. De Giosa ad un passo dal gol un minuto più tardi, ma Bindi si supera e mette in corner. Miracoloso Bindi al 22esimo quando Iemmello calcia a botta sicura: parata strepitosa che tiene il risultato femro sullo 0-0. Cani prova di testa per il Pisa, bravo Micale a bloccare a terra. Ci prova Avocadri per gli ospiti, ma come un gatto Micale dice no e libera la difesa. 45esimo, Chiricò salta due avversari sulla sinistra e va al cross per la testa di Iemmello, il bomber mette alto da posizione favorevole. Dopo 1 minuto di recupero, finisce la prima frazione di gioco con il risultato di 0-0 che regalarebbe la B al Pisa.

Le formazioni ufficiali:

FOGGIA – Micale, Angelo, Agnelli, Vacca, Di Chiara, Coletti, Giosa, Sarno, Chiricò, Iemmello, Rivarola. A disp. De Gennaro, Agostinone, Gerbo, Quinto, Sainz-Maza, Arcidiacono, Lodesani, Lauriola, Floriano, Viola, Lanzetta, Sansone. All. De Zerbi

PISA – Bindi, Avocadri, Lisuzzo, Di Tacchio, Cani, Varela, Crescenzi, Verna, Golubovic, Mannini, Tabanelli. A disp. Giocaobbe, Fautario, Provenzano, Ricci, Montella, Makris, Forgacs, Rozzio, Peralta, Sanseverino, Eusepi, Brunelli. All. Gattuso

Per scrivere la storia definitiva del campionato di Lega Pro, per coronare un sogno lungo una stagione. Stadio Pino Zaccheria, il Foggia di Roberto De Zerbi affronta nella gara di ritorno della finale Play Off il Pisa di Gennaro Gattuso. La gara d’andata terminò 4-2 in favore dei toscani. Lo Zaccheria è una bolgia, già dalle ore 15 è andato via via riempiendosi in ogni ordine di posto. Squadra in campo per assaporare l’applauso scrosciante e incitante del pubblico rosso-nero, ma nel momento in cui è entrato Roberto De Zerbi sul terreno di gioco c’è stato un momento toccante, da brividi, con il tecnico carico al punto giusto che nel delirio generale ha salutato ogni settore dell’impianto.

dal nostro inviato a Foggia, Ciro Novellino

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ESCLUSIVA – Chiaiese lascia la Juve Stabia, sarà responsabile del settore giovanile della Turris

Dopo la stagione appena trascorsa con l’Under17 Lega Pro, Rosario Chiaiese lascia la Juve Stabia

Dopo una stagione ancora una volta positiva, alla guida dell’Under17 Lega Pro della Juve Stabia, terminata con l’eliminazione ai play off, mister Rosario Chiaiese lascia le Vespe e da domani sarà il responsabile del settore giovanile della FC Turris 1944. Anche in questa nuova avventura, mister Chiaiese sarà affiancato dal suo secondo storico mister Luigi Scarpa che allenerà gli allievi. Queste le parole in esclusiva di Rosario Chiaiese: “Ringrazio tutto l’ambiente della Juve Stabia in particolare il direttore Alberico Turi che per me è stato più di un direttore, un secondo padre. Ringrazio tutti quelli che in questi anni mi sono stati vicino dai magazinieri, ai fisioterapisti, ai massaggiatori, tutto lo staff al completo e non ultimi i ragazzi che ho allenato in questi cinque anni. Spero che questo sia un arrivederci e non un addio. Sono pronto ad un ritorno alle origini e ringrazio il Presidente Colantonio per l’investitura. Sono carico come non mai, mi tuffo in questa nuova avventura con corpo e anima. Voglio ringraziare anche alla redazione di ViviCentro per l’attenzione che ha sempre posto nel settore giovanile”.

a cura di Ciro Novellino

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ESCLUSIVA, VIDEO – Pino Campagna: “Qui per riscrivere la storia. Via alla De Zerbi-mania”

Queste le sue parole in esclusiva

Stadio Pino Zaccheria di Foggia, ci si gioca la serie B dopo la gara di andata. Il Foggia di Roberto De Zerbi deve ribaltare il 4-2 dell’andata contro il Pisa di Rino Gattuso. Sarà una battaglia, ma, in esclusiva per Vivicentro.it, abbiamo intercettato, poco prima dell’ingresso in campo delle squadre, l’artista Pino Campagna. Queste le sue dichiarazioni.

a cura di Ciro Novellino

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Di Marzio: “Zielinski? Vi spiego il motivo per cui ha rifiutato il Napoli”

Il giornalista ed esperto di calciomercato Gianluca Di Marzio è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per fare il punto sul mercato del Napoli soffermandosi, in particolare, sul futuro di Piotr Zielinski:
“Aveva già dato il suo assenso al Liverpool che si era mosso in anticipo su di lui, ecco il vero motivo per cui ha rifiutato il Napoli. Il club inglese ha formulato un’ offerta di 12 milioni e tra pochi giorni la trattativa potrebbe anche concludersi”.

Gp del Canada, diretta orari tv e streaming (LIVE dalle 20:00)

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Formula uno, GP del Canada a Montreal: Hamilton conquista la pole. Vettel parte in seconda fila. La Diretta Live della Gara dalle ore 20:00

Oggi in Canada dalle 20, ore italiane, prenderà il via il settimo appuntamento stagionale. Questo Gran Premio del Canada 2016 vedrà Lewis Hamilton scattare davanti a tutti. Nella seconda posizione in griglia c’è il suo compagno di squadra, Nico Rosberg, leader della classifica mondiale. Dietro le due Mercedes, c’è la Ferrari di Sebastian Vettel, mentre Kimi Raikkonen partirà più staccato, terzi incomodi saranno le agguerrite Red Bull di Ricciardo e Verstappen.
Appuntamento con la gara è fissato per domenica 12 giugno alle ore 20. Televisione: la diretta del GP del Canada sarà esclusiva della piattaforma satellitare Sky TV, che trasmetterà l’evento dal canale Sky Sport F1 HD. Differita da parte della Rai (ore 22:50 Rai Due).

ECCO LA GRIGLIA DI PARTENZA

  1. Lewis Hamilton MERCEDES
  2. Nico Rosberg MERCEDES
  3. Sebastian Vettel FERRARI
  4. Daniel Ricciardo RED BULL RACING
  5. Max Verstappen RED BULL RACING
  6. Kimi Räikkönen FERRARI
  7. Valtteri Bottas WILLIAMS MERCEDES
  8. Felipe Massa WILLIAMS MERCEDES
  9. Nico Hulkenberg FORCE INDIA MERCEDES
  10. Fernando Alonso MCLAREN HONDA

DOVE VEDERLO Sarà possibile seguire la diretta testuale di qualifiche e gara su IBTimes Sport. In TV, invece, tutto il fine settimana del GP del Canada verrà trasmesso in esclusiva in diretta da Sky sul canale “Sky Sport F1” (visibile al numero 207 della piattaforma satellitare). Qualifiche e Gara del Gran Premio del Canada andranno poi in onda anche in differita in chiaro sul digitale terrestre su Rai Due. Per gli abbonati alla tv di Murdoch ci sarà la possibilità di vedere tutto il weekend del mondiale di Formula Uno a Montreal anche in streaming tramite l’applicazione “SkyGo”. Mentre ci sarà anche la possibilità di seguire la differita (di qualifiche e gara) del Gran Premio del Canada sulla Rai in streaming gratuito tramite il sito Rai.tv

PROGRAMMAZIONE SKY SPORT (orario italiano)

DOMENICA 12 GIUGNO
20:00, diretta Gara Formula 1, GP del Canada

PROGRAMMAZIONE RAI DUE (orario italiano)

DOMENICA 12 GIUGNO
23:00, differita Gara Formula 1, GP del Canada

Crisi: Unimpresa, su tasse e debito pubblico Italia supera Europa e Usa

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Nel nostro Paese il  prelievo erariale (tasse) è sistematicamente oltre la media europea. In Italia pressione fiscale al 43,8% del pil, in Germania al 39,6%, in Gran Bretagna al 34,8% e negli Stati Uniti al 26,4%. Ma il giro di vite fiscale e le casse statali gonfie non hanno contenuto l’allargamento del buco nel bilancio dello Stato. Lo studio dell’associazione sul confronto internazionale tra tributi versati dai contribuenti e conti pubblici. Il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci: “Le tasse extralarge sono il principale ostacolo alla crescita economica. Bene il governo con la cancellazione dell’Irap sul costo lavoro, ma non basta”. Nei prossimi giorni un documento al governo con le proposte per le pmi: via l’Irap e via gli studi di settore, flat tax. Meno tasse sulle persone fisiche con due sole aliquote al 25% e al 37% (e no tax area fino a 10mila euro).

Più tasse e più soldi nelle casse statali che non si sono tradotti, per l’Italia, in un miglioramento dei conti pubblici. Negli ultimi 10 anni, i contribuenti del nostro Paese hanno visto crescere enormemente il peso delle tasse senza riscontrare un andamento virtuoso delle finanze pubbliche: la pressione fiscale era al 39,1% del prodotto interno lordo nel 2005 ed è progressivamente salita fino ad attestarsi al 43,5% nel 2015; e contemporaneamente sono aumenti gli incassi per lo Stato, passati dal 42,5% del pil al 47,6%; un incremento di balzelli ed entrate a cui non ha fatto seguito un contenimento del debito, schizzato al 132,7% del pil nel 2015 rispetto al 101,9% del 2005. Impietoso il confronto con altri paesi: in Germania la pressione fiscale è passata dal 38,4% al 39,6% del pil, il debito pubblico dal 66,9% al 71,2%; nella media dell’area euro il peso delle tasse è passato dal 39,4% al 41,%; il debito degli Stati dal 62,1% all’83,3%; in Gran Bretagna, il fisco è salito dal 35,7% al 34,8% e il “rosso” nei conti dello Stato dal 41,5% all’89,2%; negli Stati Uniti, il prelievo fiscale è rimasto sostanzialmente invariato, dal 26,3% al 26,4% con il debito salito dal 66,9% al 113,6% del pil Usa. E’ quanto emerge da una analisi del Centro studi di Unimpresa secondo cui in Italia si registra il livello più alto sia per le imposte sui consumi (Iva), con un’aliquota massima al 22%; sia per le imposte personali sul reddito (Irpef), con un’aliquota massima al 48,9%; sia per le imposte sul reddito delle società (Ires), con un’aliquota massima al 31,4%.

Secondo lo studio di Unimpresa “Pressione fiscale e conti pubblici nel confronto internazionale”, che contiene elaborazioni di dati della Banca d’Italia, in Italia il giro di vite fiscale e le casse statali gonfie non hanno contenuto l’allargamento del buco nel bilancio dello Stato. Nel 2005 la pressione fiscale era al 39,1%: da quel momento la corsa all’insù non si è mai fermata con il picco massimo al 43,6% raggiunto nel triennio 2012-2013-2014; lo scorso anno una lieve flessione al 43,5%. Una analoga impennata è quelle registrata sul versante delle entrate che 10 anni fa erano al 42,5% del pil e nel 2014 hanno raggiunto il livello più alto al 47,7% per poi ridursi dello 0,1% al 47,6% nel 2015. L’anno scorso, invece, è stato toccato il record del periodo sotto esame sul versante del rapporto tra debito e pil: 132,7%; nel 2005 la percentuale si attestava al 101,9% ed è poi scesa solo nel 2007, quando si è fermata al 99,9%. Un livello altamente superiore alla media registrata in Europa (sia nell’area euro sia tra i paesi che non adottano la moneta unica) e anche negli Stati Uniti d’America. Nella media dell’area euro (esclusa l’Italia) il rapporto tra debito e pil si è attestato all’83,3% nel 2015, quando la pressione fiscale era al 41% e le entrate pubbliche al 46,3%; nel 2005, il rapporto tra debito e pil era ad appena il 62,1%, il prelievo tributario al 39,4% e gli incassi statali al 44,3%. Impietoso il paragone con i paesi anglosassoni;ì: in Gran Bretagna, lo scorso anno il peso delle tasse era al 34,8%, le entrate al 38,8% e il debito all’89,2%; negli Usa, 26,4% di tasse (2014), 33,1% di entrate (2014) e 111,7% di debito (2015). Anche limitando l’analisi ai paesi dell’area euro e più vicini, il confronto vede l’Italia in cima alla classifica per il maggior peso tributario: in Germania lo scorso anno le tasse erano al 39,6% del pil, le entrate al 44,6% e il debito al 71,2%; solo la Francia è più vicina ai nostri valori: il prelievo fiscale dei contribuenti transalpini si attesta al 47,8% (più alto dell’Italia) e le entrate al 53,2%, ma l’aggravio tiene il debito al 95,8% del pil.

PUCCI: “TASSE EXTRALARGE PRINCICPALE OSTACOLO ALLA CRESCITA ECONOMICA”

“La pressione fiscale è il principale ostacolo alla crescita economica del nostro Paese” commenta il vbicepresidente di Unimpresa con delega al fisco e ai bilanci, Claudio Pucci.  “Un primo passo è stato attuato con le modifiche introdotte dal governo attualmente in carica – spiega Pucci – che ha abolito l’Irap sul costo del lavoro. Tuttavia, continua a permanere l’incidenza di una imposta che non ha nessuna ragione di esistere, se non quella di fare cassa”. Il vicepresidente di Unimpresa spiega, poi,  che “ra i problemi e limiti delle imprese italiane c’è quello dell’internazionalizzazione, che non vuol dire semplicemente delocalizzare la produzione. Il nostro sistema fiscale ha introdotto una serie di normative antielusione che rappresentano un serio ostacolo per l’imprenditore creando anche qui una distorsione rispetto alle grandi imprese che sono strutturate per far fronte alle presunzioni di tali strumenti di accertamento, magari sfruttando le norme relative alla exit tax, alla esterovestizione e al transfer price”.

IVA, IRPEF E IRES: IN ITALIA E’ RECORD DI BALZELLI 

Secondo il rapporto di Unimpresa, in Italia si registra il livello più alto per tutte le categorie dei prelievi fiscali principali: nel nostro Paese è record sia per le imposte sui consumi (Iva) con una aliquota massima del 22% da confrontare col 21,4% della media dell’Unione europea e col 20,8% della media dell’area euro; sia per le imposte personali sul reddito (Irpef), con un’aliquota al 48,9% da paragonare al 39,3% della media Ue e col 42,1% della media dell’area euro; sia per le imposte sul reddito delle società (Ires), con un’aliquota al 31,4% più alta del 22,8% della media dell’Unione europea e del 24,6% della media dell’area euro.

DOCUMENTO AL GOVERNO: UN PIANO IN 6 PUNTI PER RIFORMARE IL FISCO 

Nelle prossime settimane Unimpresa invierà una articolata proposta in materia fiscale a governo e Parlamento. Il progetto elaborato dall’associazione si divide in sei punti: abolizione dell’Irap; cancellazione degli studi di settore; introduzione di una flat tax per le micro, piccole e medie imprese; diminuzione del carico tributario sui redditi personali con la previsione di due sole aliquote (25% e 37% oltre a una no tax area fino a 10mila euro); tassazione delle rendite finanziarie con prelievo al 20% sui capital gain e al 12,5% sui titoli di Stato; eliminazione delle norme relative alle attività estere della piccola impresa.

 

Brescia, il Centro Studi Bellum Iustum (CESBI) si presenta

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Il Centro Studi Bellum Iustum (CESBI), centro di studi storico-strategici e sulla Globalizzazione è uno spazio sorto nel comune di Rovato (Bs) il cui scopo è quello di colmare un vuoto culturale presente da troppo tempo sia nella nostra Provincia, che sull’intero territorio nazionale, ossia quello della rimozione da ogni dibattito culturale, religioso e politico del drammatico tema della “difesa” e della “guerra”, e di quanto ciò implichi relativamente al fenomeno epocale della “globalizzazione”.

Il Centro Studi Bellum Iustum crede che affrontare il tema della “difesa dell’identità”, in un tempo in cui il concetto di “Identità” sembra essersi sciolto in quello di “Globalizazione”, non sia antiquato ma, al contrario, ultramoderno. E lo è perché: se da un lato le moderne tecnologie di comunicazione hanno conferito all’uomo il potere di abbattere facilmente i più solidi “confini” dello spazio nazionale, favorendo il veloce spostamento delle informazioni, delle cose e delle persone; da un altro lato tale spostamento implica un confronto diretto con le diverse “visioni del mondo” di coloro che oltrepassano questi confini, e questo è un fattore che può diventare problematico, come testimoniano le vicende drammatiche di molti giovani, i quali si trovano ad essere perfettamente integrati dal punto di vista dell’utilizzo delle tecniche e dei dispositivi di comunicazione sociale, ma completamente disintegrati nell’identità e senza aspettative per il futuro.

Alla luce di ciò il CESBI coglie l’occasione offerta dalla Sezione dei Bersaglieri “A. Carretto” di Rovato Franciacorta, che dal 17 al 19 giugno, presso la città di Rovato, organizzerà il Raduno Interregionale Italia Settentrionale dei Bersaglieri, festeggiando insieme sia il “Centenario” della “Grande Guerra”, che il 180° anniversario della “fondazione” del Corpo, per riflettere intorno alla figura di Meuccio Ruini, un grande bersagliere italiano, che al tema della difesa dell’identità Sabato 18 Giugno, alle ore 10.00, presso l’Aula Magna delle Scuole Elementari (Rovato Cetro), il CESBI organizzerà il suo 1° Convegno di Studi, intitolato: «La difesa dell’Identità. La vita e il pensiero di Meuccio Ruini, combattente e politico».

Meuccio Ruini (Reggio nell'Emilia, 14 dicembre 1877 – Roma, 6 marzo 1970), è una figura importante della storia politica italiana che merita di essere ricordata e studiata. Egli fu un eroe di guerra nel corpo dei bersaglieri nella 1’ Guerra Mondiale, che si distinse per l’ardimento al punto di meritare la medaglia d’argento al valor militare per mano del generale Armando Diaz, ed un discorso di elogio da parte di Francesco Saverio Nitti alla Camera dei Deputati. Inoltre fu antifascista nel corso del ventennio mussoliniano, ed un importante politico italiano nel primo dopoguerra. Meuccio Ruini occupò infatti un posto di primo piano nell’elaborazione della nuova Costituzione, venne eletto Presidente del Consiglio di Stato nel 1947 e designato Presidente del Senato della Repubblica nel 1953. Infine venne nominato Senatore a vita nel marzo del 1963.

Considerare le vicende storiche di un personaggio così singolare, che ha combattuto per la libertà e contro le ideologie, sarà per tutti un occasione per guardare questo nostro tempo di “crisi” con occhi diversi e sia utile per scongiurare il dilagare dello stesso. L’avvento delle ideologie è infatti sempre preceduto dal vuoto che le genera.