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Sorpresa, gli Usa difensori della privacy MASSIMO RUSSO*

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Il nome è in apparenza neutro, «legge sul ricorso giurisdizionale». Ma la norma approvata dal Congresso degli Stati Uniti ci riguarda da vicino e ha in sé l’affermazione di una leadership economica e culturale planetaria. Non attraverso la forza, ma con l’allargamento dei diritti. Il terreno su cui si dispiega questo disegno è costituito dai dati personali. Il riconoscimento dell’habeas data– il diritto del singolo a disporre delle informazioni che lo riguardano – significa per il 21° secolo quel che l’habeas corpus fu nel Medio Evo.  

Allora il diritto a non essere privati della libertà senza il pronunciamento di un giudice naturale significò la fine dell’arbitrio. Oggi la legge firmata dal presidente Barack Obama riconosce ai cittadini delle nazioni alleate la medesima tutela della privacy prima accordata ai soli americani. D’ora in poi noi europei potremo far causa alle agenzie governative Usa qualora esse ci abbiano spiato o abbiano utilizzato i nostri dati in modo improprio. Il provvedimento nasce dalla necessità di ristabilire la fiducia sulle due sponde dell’Atlantico dopo il caso di Edward Snowden, che con le sue rivelazioni tre anni fa rese ufficiale ciò che da tempo era voce corrente: la pratica delle intercettazioni, del monitoraggio e della raccolta di dati personali a strascico provenienti da conversazioni e posta elettronica da parte della National security agency (Nsa) e di altri organismi federali. Uno scandalo di cui si è tornati a parlare proprio in questi giorni, con la pubblicazione da parte di Wikileaks dei rapporti che provano come anche Silvio Berlusconi e il suo staff di governo fossero intercettati.  

L’apertura, vista dalla prospettiva americana, è un deciso cambio di tendenza rispetto al passato e comporta alcuni rischi: ora uno straniero avrà una base giuridica per portare in giudizio l’amministrazione. Inoltre diventeranno più difficili gli accertamenti nei confronti degli europei sospettati di terrorismo, verso i quali prima esisteva una sorta di libera licenza di intercettazione. Tuttavia la legge risponde a un chiaro disegno strategico: in un’economia globalizzata, garantire diritti anche a non cittadini rende più appetibile per le grandi aziende multinazionali e per gli over the top, le grandi piattaforme digitali, insediarsi negli Stati Uniti. Il provvedimento inoltre toglie forza e ragioni a quanti in Europa si erano battuti affinché gli Usa non fossero più considerati safe harbor, un porto sicuro per la conservazione e il trattamento delle informazioni di milioni di clienti delle multinazionali.  

Il messaggio è semplice: se vuoi cogliere le straordinarie opportunità offerte dalla digitalizzazione dell’economia, il tuo orizzonte non sono più i confini nazionali. Dunque il soggetto destinatario dei diritti non sono più i tuoi cittadini, ma i potenziali consumatori globali. Che devi conquistare con la moneta della fiducia.  

Ribaltando il punto di vista, le prerogative di cui godiamo noi singoli non sono più determinate solo dal passaporto che abbiamo in tasca, ma anche dalle nostre scelte di consumo. Un tema tanto più rilevante in vista dell’approvazione del nuovo Accordo transatlantico sul commercio e gli investimenti (Ttip), che tra Europa e Usa formerà il più grande spazio di commercio e scambio al mondo.  

A questa sfida il Vecchio Continente si presenta in ordine sparso. Il commissario Ue per la Giustizia Vera Jourová ha plaudito alla legge, definendola «un progresso storico degli sforzi per ripristinare la fiducia nei flussi di dati transatlantici». Ma l’Unione arriva all’appuntamento ancora frammentata in 28 ordinamenti, con altrettante autorità di garanzia, e addirittura con l’ipotesi di ricostituire i confini interni. Un ritardo reso ancor più grave dal fatto che protagonisti della partita non sono più solo gli Stati ma anche le imprese. Il conflitto tra Apple e Fbi di questi giorni, con la società che resiste alla richiesta di rendere accessibili le informazioni contenute nei nostri telefoni, ci parla proprio di questo. Su dati personali, diritti e fiducia, si gioca uno scontro chiave. Lo vincerà chi riuscirà a convincerci di garantirli meglio. 

* @massimo_russo  / lastampa

 
Alcuni diritti riservati.

Sostituzione arbitrale a Cosenza: Viotti di Tivoli sostituisce Rossi di Rovigo

Per la settima giornata di ritorno del campionato di Lega Pro girone C che si disputerà domenica alle ore 14 allo stadio “San Vito – Gigi Marulla” di Cosenza, il designatore Antonio Giannoccaro per motivi influenzali ha dovuto sostituire Luigi ROSSIdella sezione di Rovigo con Daniele VIOTTI della sezione di Tivoli per la direzione di gara tra Cosenza e Juve Stabia.

Viotti, nato a Roma il 12 settembre 1986, è al suo secondo campionato in Lega Pro e non ha alcun precedente con la Juve Stabia.

Invariati gli assistenti che restano Michele FALCO della sezione di Bari e Giuliano PARRELLA della sezione di Battipaglia.

Giovanni MATRONE

VIDEO ViViCentro – Valdifiori: “E’ solo sfortuna, peccato! Ora testa a Firenze”

Il Napoli pareggia 1-1 allo stadio San Paolo contro il Villarreal ed è costretto a dire addio all’Europa League. Quel traversone sbagliato di Pina si insacca alle spalle di Reina ed è l’ennesimo episodio sfortunato di un periodo particolare. Nel post partita è intervenuto ai nostri microfoni Mirko Valdifiori.

dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino


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Napoli-Villareal, Insigne: “Bisogna mantenere la tranquillità”

E’ intervenuto, ai microfoni di Sky, Lorenzo Insigne, che ha dichiarato: “Un po’ di sfortuna ma dobbiamo guardare avanti. testa a lunedì, con la Fiorentina sfida importante. È un momento così in cui dobbiamo mantenere la tranquillità e continuare a lavorare. Il mister sa che mi esprimo meglio a sinistra ma cerco di mettermi a disposizione in ogni posizione. Siamo consapevoli che la  Fiorentina è una grande squadra, sarà una partita molto difficile ma dobbiamo fare il nostro gioco”.

Napoli-Villareal, Sarri: “Momento sfavorevole, ma i ragazzi hanno dato il massimo. Higuain? Deve continuare a lavorare”

E’ intervenuto, ai microfoni di Sky, mister Sarri, al termine del match tra suoi ragazzi e il Villareal: “Momento sfavorevole ma i ragazzi hanno dato il massimo. Nulla da dire su Higuain, deve continuare a lavorare: momenti così capitano a tutti. Per quanto riguarda Gabbiadini non possiamo fare una partita intera col 4-2-4, il cambio  modulo va fatto a partita in corso  per necessità. Devo ringraziare questo splendido pubblico e i ragazzi che hanno dato il massimo. È un periodo così ma non bisogna piangersi adosso, se continuiamo con queste prestazioni e i risultati arriveranno. L’ aspetto positivo è che possiamo prepare meglio le partite di campionato ma dispiace interrompere il cammino europeo. Rispetto a prima siamo più frenetici nelle azioni decisive, è frutto del momento; serve solo il risultato per rimettere le cose a posto. “

Napoli-Villareal, Valdifiori: “Gli episodi ci hanno penalizzato, bisogna lavorare”

Valdifiori è intervenuto nel post partita a sky, queste le sue parole: 

Ci tenevamo a fare bene, è un periodo in cui gli episodi ci penalizzano. Bisogna uscire da questo momento e lunedì dobbiamo dimostrare la nostra personalità. Dobbiamo continuare a lavorare per lasciarci alle spalle questi risultati e ripartire già da Firenze. Abbiamo avuto diverse occasioni contro una squadra importante tenendo il piglio del gioco, ciò denota che siamo una grande squadra” .

Napoli-Villareal, Hamsik: “Abbiamo dato il massimo, adesso testa al campionato”

E’ intevenuto, ai microfoni di Sky, subito dopo il fischio finale del match, Marek Hamsik: “Grande prestazione ma la sfortuna ci perseguita. Tanta sfortuna, abbiamo fatto una grande gara e dopo il gol subito non era facile fare due gol al Villareal. Ci dispiace per l’ eliminazione ma abbiamo fatto il massimo. Ora testa al campionato “.

Europa League, Napoli-Villarreal, i voti di Vivicentro: peccato!

Il Napoli non va oltre al pari con il Villarreal e dice addio all’Europa League. Questi i voti di Vivicentro.it:

Reina 5.5, Hysaj 6, Albiol 6.5, Chiriches 5.5, Strinic 5.5, David Lopez 6, Valdifiori 6, Hamsik 6.5, Insigne 7, Mertens 6.5, Higuain 5.5. A disp. Gabriel, Allan, Callejon, Jorginho 6, Maggio 6, Gabbiadini 6, Koulibaly. All. Sarri 5.5

dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino

LIVE, SAN PAOLO- Accorsi numerosi i tifosi del Villareal

Gol di Marek Hamsik, il Napoli sull’uno a zero non molla e lotta per la qualificazione. Live dal San Paolo, con il nostro Ciro Novellino, ecco i tifosi del Villareal, accorsi in tanti per supportare la squadra. In attesa di un secondo tempo che si prospetta ricco di emozioni. 

Migranti, Grecia: “Non diventeremo magazzino di anime”. Ue: “Riduzione flussi in 10 giorni o sarà collasso”

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Un campo di profughi e migranti al confine tra Macedonia e Grecia, dove sono bloccate migliaia di persone (afp)

L’Unione europa rafforzerà controlli a frontiere esterne. Dopo il controvertice tra Austria e Stati balcanici, Atene richiama il proprio ambasciatore a Vienna per “consultazioni”. Summit Ministri dell’Interno a Bruxelles. Alfano: “Va cambiato il sistema di Dublino”. Nuovo incontro il 7 marzo per fare il punto

BRUXELLES – Tensione sempre altissima all’interno dell’Unione europea sul delicatissimo tema dei migranti, all’indomani del “controvertice” tra Austria e Paesi balcanici che ha escluso la Grecia. E mentre a Bruxelles si riuniscono i ministri dell’Interno dell’Unione, Atene richiama per consultazioni il proprio ambasciatore a Vienna, Chrysoula Aleiferi, “al fine di preservare le relazioni amichevoli tra i popoli e gli Stati di Grecia ed Austria”. L’obiettivo prioritario del governo ellenico è ben sintetizzato dal vice ministro per l’Immigrazione Ioannis Mouzalas: “La Grecia non accetterà azioni unilaterali. Anche noi possiamo farne. Non accetteremo di diventare il Libano d’Europa e di diventare un magazzino di anime, anche se questo comporta un aumento di fondi”.

Prima intesa sul rafforzamento dei controlli. In questo clima incandescente, con l’Ue che chiede chiarimenti all’Ungheria sull’ipotesi di indire un referendum sulle quote obbligatorie, la riunione di Bruxelles ha raggiunto un primo risultato con un’intesa sul rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne dell’Ue. I ventotto riuniti a Bruxelles dovranno ora negoziare col Parlamento le loro proposte che prevedono, in particolare, “l’obbligo” per gli Stati membri responsabili delle frontiere esterne (Italia e Grecia, soprattutto) di condurre “controlli sistematici di tutte le persone, incluse quelle che godono di libertà di movimento in base alle regole Ue quando attraversano le frontiere esterne” dell’Unione in ingresso e in uscita. I controlli si applicano dunque anche ai cittadini europei. Si prevede anche la possibilità di applicare simili controlli anche per quanto riguarda lo spazio aereo.

Onu preoccupata per nuovo sistema di controlli. E sul tema dei controlli la Commissione diritti umani dell’Onu ha espresso “seria preoccupazione” per le misure decise la scorsa settimana a Zagabria dai capi della polizia di Macedonia, Serbia, Croazia, Slovenia e Austria. L’accordo per un nuovo sistema di controlli, selezione e registrazione dei migranti che verranno eseguiti una sola volta, al confine tra Grecia e Macedonia, comporta “conseguenze negative per i diritti umani dei migranti”, sottolinea l’Alto commissario Zeid Ràad Al Hussein in un comunicato. Attualmente al confine tra i due Paesi sono bloccati migliaia di profughi e migranti.

Migranti: Macedonia limita gi ingressi a 100 persone al giorno (VIDEO)

Il commissario Avramopoulos: riduzione flussi in 10 giorni o rischio collasso. L’Unione europea ha ancora 10 giorni per vedere una riduzione significativa del flusso di migranti e rifugiati dalla Turchia “altrimenti vi è il rischio che tutto il sistema collassi completamente”, ha detto il commissario europeo alla migrazioni Dimitris Avramopoulos dopo il summit. “La situazione sulla rotta dei Balcani occidentali è molto critica. La possibilità di una crisi umanitaria su larga scala è molto reale e molto vicina. Non si può andare avanti con atti unilaterali, bilaterali o trilaterali; i primi effetti negativi sono già visibili”. La “scadenza” entro la quale l’Europa deve avere ottenuto “risultati tangibili” è quella del prossimo 7 marzo, giorno in cui è in programma un vertice dei capi di Stato e di governo Ue con il premier turco Ahmet Davutoglu, per fare il punto della situazione sullo stato dell’attuazione delle misure decise dall’Ue e nel piano di azione congiunto Ue/Turchia. Riuscirci, secondo Avramopoulos, “è un crash test per l’Europa, le sue istituzioni, i governi nazionali e la società europea”, ha osservato. “Occorre tornare al più presto alla piena operatività del sistema Schengen di libera circolazione e applicare tutte le misure prese: gli hotspot, la redistribuzione, senza mai dimenticare che quello che è in gioco sono le vite umane. L’emergenza profughi non è un problema di questo o quel paese, ma un problema paneuropeo”. Quanto ai piani di emergenza sui quali la Commissione sta lavorando in collaborazione con l’Unhcr “non devono sostituire l’attuazione degli impegni già presi”.

Alfano: “Cambiare sistema di Dublino”. A margine del Consiglio di Giustizia e Affari Interni a Bruxelles, il ministro degli Interni italiano Angelino Alfano si è detto in linea con la posizione Ue, ribadendo che però vanno cambiate le regole: “La nostra posizione è chiara e coincide esattamente con quella della Commissione Europea, cioè realizzare quanto si è detto. Chi ha da fare gli hotspot li faccia, chi ha da prendersi i migranti con il ricollocamento lo faccia. E, al tempo stesso, c’è il problema dei rimpatri, di cui si deve fare carico l’Europa. Bisogna applicare le misure decise, tuttavia – ha aggiunto – le regole vanno cambiate. Crediamo che una delle prime cose da fare sarà riorganizzare il sistema di Dublino, che non funziona più perché pensato per un’Europa che non c’è più. Occorre aggiornarlo. Non si è parlato specificatamente del Brennero, ma del tema generale delle frontiere. È emerso con grande evidenza il dissenso della Commissione, ma anche di altri Paesi, circa le soluzioni nazionali, individuali, solitarie, che si possono rivelare una grave illusione controproducente, mentre la strada giusta è lavorare insieme, perchè solo così – ha concluso Alfano – si può salvare l”Europa dinanzi a questo bivio decisivo”.

Cinque nuovi hot spot in Grecia. Il governo greco sta allestendo cinque nuovi centri di accoglienza per le migliaia di rifugiati bloccati sul suo terrotorio dopo la chiusura delle frontiere dei Paesi della cosiddetta ‘rotta balcanica’. Ad annunciarlo il ministro della Difesa, Panos Kamenos, spiegando che le forze armate stanno costruendo una tendopoli in un ex aeroporto militare e in un campo vicino al valico di frontiera di Idomeni, che nei prossimi giorni saranno pronti ad accogliere i profughi. Altri tre accampamenti militari nella stessa zona, non utilizzati dall’esercito, saranno trasformati in centri di accoglienza. Fino a quando non saranno pronti i nuovi centri, il Governo ha chiesto ai comuni di offrire riparo e aiuti ai migranti. Si prevede che nel campo di Idomeni arrivino più di 3mila persone, rispetto alle 1.500 di capienza massima, e altre mille in una stazione di servizio al confine tra Grecia e Macedonia.

Unioni, voto di fiducia e bilanci. Dal dietrofront di Renzi ai passi indietro di Grillo e Alfano. (Lina Palmerini*)

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Il voto di fiducia sulle unioni civili chiude una vicenda parlamentare faticosa e piena di inciampi che consegna un bilancio politico ai vari protagonisti. A Renzi che per la prima volta ha fatto marcia indietro, ad Alfano e a Grillo che dopo family day e sondaggi hanno rivisto le posizioni iniziali e ai cattolici di tutti i partiti.

Salvo incidenti, con il voto di fiducia di oggi andrà in porto una legge attesa da anni, che aveva relegato l’Italia nella classifica dei peggiori in tema di diritti civili, che era nel programma del Pd da altrettanti anni senza che – con il centro-sinistra al Governo – si fosse mai riuscito ad approvarla.

Questo è un aspetto e va messo certamente nella colonna degli attivi anche se è costato il prezzo di alcune rinunce come l’adozione del figliastro, su cui i numeri erano più che a rischio. L’altro aspetto è quello più strettamente politico di chi ha vinto e di chi ha perso. E qui tutti i protagonisti hanno pagato un prezzo.

Per Matteo Renzi questa è la prima volta che innesta la marcia indietro in modo molto evidente.

Aveva detto che il Governo non sarebbe entrato in partita, aveva detto pure no allo stralcio sulle adozioni ma dopo il voltafaccia dei 5 Stelle anche lui si è accorto che la sua strategia stava prendendo un muro. E che conveniva tornare a quello che era il piano A, ossia il Governo in campo e l’accordo dentro la maggioranza con il partito di Alfano. Dunque, dietrofront.

Un gesto che non c’era stato neppure sull’Italicum quando non fece la mediazione e pose la fiducia che gli costò una divisione cruenta nel Pd con una trentina di deputati, tra cui Bersani, che votarono no. Ma questa volta al premier è toccato il Senato – non la Camera – che vuol dire numeri risicati e obbligo di venire a più miti consigli. E anche di accettare i voti di Verdini che sarà la novità politica di oggi e si vedrà con quali effetti collaterali.

Quello di Renzi non è stato l’unico passo indietro. Anche Alfano e Grillo hanno fatto un’inversione – o una conversione – rispetto le posizioni iniziali. Lo spartiacque, come ricorda Giorgio Tonini presidente Pd della commissione Bilancio al Senato, è stato il family day – ma anche i sondaggi – che hanno risistemato come in una battaglia navale alcuni schieramenti. Una piazza cattolica molto esigente ha chiesto ai politici di stare contro la legge o contro Renzi, ha perfino promosso un “controllo” stretto sui voti dei parlamentari spingendo nell’angolo Ncd che nel Governo ci vuole stare. E che dopo ha riaperto i ponti con il Pd fino ad arrivare all’accordo di ieri e al voto di fiducia di oggi. Alfano perderà il voto di alcuni senatori, come Maurizio Sacconi, strappa la bandiera delle adozioni ma torna indietro sulle unioni civili che questa volta il Pd fa con il centro-destra quando non era riuscito a farle con il centro-sinistra.

Dopo il family day, sono arrivati anche i sondaggi ed è arrivata la “conversione” dei 5 Stelle. Solo qualche ora prima il Movimento aveva posto l’aut-aut al Pd: il Ddl Cirinnà non si tocca o non lo votiamo. Tempo un giorno e Grillo spiazza tutti con la libertà di coscienza sulle adozioni. A quel punto i numeri non erano più sicuri e i giochi sono cambiati. Una svolta che il Pd non ha colto subito, anzi, nel partito di Renzi si sono intestarditi con il canguro. Altro errore e riflessi lenti. Ma nel bilancio di questa vicenda va messo che i grillini ora non potranno intestarsi la legge né prendere la bandiera delle adozioni su cui hanno fatto marcia indietro. Finisce pure ogni tentazione di alleanze parlamentari con loro.

Infine i politici cattolici, perché questa legge li ha messi di fronte al cambiamento della Chiesa. Che non è più quella degli estremisti né di chi invade la sfera parlamentare – come il cardinale Bagnasco che aveva perfino chiesto il voto segreto – ma è quella di Papa Francesco che dice “non mi immischio nella politica italiana”. La visione della Cei di Galantino, più accogliente e realista, che a sua volta aveva riflettuto su quel “no” ai Dico del 2007.

*ilmanifesto

Unioni civili, il Senato approva la fiducia sul maxiemendamento. M5s esce dall’aula

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I voti a favore sono stati 173 e i contrari 71. Determinanti i voti dei verdiniani. Alfano: “Stop a contro natura”. Sparisce la stepchild e l’obbligo di fedeltà. Salva l’azione dei giudici su adozioni e mantenimento. Speranza: “Errore patto al ribasso con Ncd”. Cirinnà: “Vittoria con buco nel cuore”

ROMA – Dopo un’altra giornata tra le polemiche, il Senato ha finalmente approvato la fiducia sul maxiemendamento interamente sostitutivo del testo del ddl sulle Unioni civili. I voti a favore sono stati 173 e i contrari 71. I sì alla fiducia sulle unioni civili arrivano con 245 senatori presenti e 244 votanti. Ora il provvedimento passa alla Camera. A favore, oltre alla maggioranza, ha votato il gruppo Ala e anche la componente Idv del misto ha annunciato il voto a favore mentre Laura Bignami (misto-Movimento x) ha votato no e ha annunciato le sue dimissioni. Prima della chiama il Movimento 5 stelle è uscito dall’aula. Nella maggioranza non hanno partecipato al voto i senatori del Pd, Felice Casson e Luigi Manconi, e i senatori di Ap Aldo Di Biagio, Roberto Formigoni, Giuseppe Marinello, e Maurizio Sacconi. Hanno dichiarato la loro contrarietà i gruppi Cor, Lega, Gal (con la ‘dissidenza’ di Riccardo Villari) e Sel. Tra i senatori a vita hanno votato a favore Mario Monti e Giorgio Napolitano. Il presidente del Senato Pietro Grasso, chiudendo la seduta dopo il via libera dell’aula alle unioni civili, ha convocato la conferenza dei capigruppo per martedì primo marzo alle 15. La riunione è finalizzata a stabilire il calendario dei lavori del mese.


“Una vittoria col buco nel cuore” ha definito questo voto la prima firmataria del testo originale del ddl, la senatrice Monica Cirinnà: “È un primo passo, una vittoria con
un buco nel cuore. Questa è una legge importantissima ma penso anche ai figli di tanti amici. Ora dobbiamo fare un secondo passo, siamo a metà della scala”.

Decisvi nell’approvazione del maxiemendamento sono stati i voti dei verdiniani: 18 senatori di Ala su 19 hanno votato la fiducia. Senza di loro il governo avrebbe avuto 155 voti. I verdiniani  risultano dunque determinanti per raggiungere la maggioranza soglia della maggioranza assoluta a Palazzo madama, che è a quota 161.

Dopo le ultime trattative fra Pd e Ncd, la norma sulla stepchild adoption è stata stralciata. Ma è stata salvata almeno l’ultima parte dell’articolo 3. Quella che fornisce alle coppie gay un paracadute sulle adozioni, lasciando ai giudici la facoltà di decidere con le sentenze i casi in cui ammettere l’adozione agli omosessuali del “figlio del partner”.

Ma il leader di Ncd Angelino Alfano è riuscito a spuntare la non equiparazione delle unioni civili al matrimonio, abolendo l’obbligo di fedeltà (punto che ha innescato la contromossa di alcuni senatori del Pd) e chiarendo che, in caso di rottura, ci sarà una separazione lampo. Resta però il cognome unico, la reversibilità della pensione e l’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione.

Alfano aveva iniziato la giornata con parole che hanno sollevato lo sdegno e le reazioni del mondo politico e dell’opinione pubblica. “È stato un bel regalo all’Italia avere impedito che due persone dello stesso sesso – le parole Alfano – cui lo impedisce la natura, avessero la possibilità di avere un figlio. Abbiamo impedito una rivoluzione contro natura e antropologica, credo sia stato un nostro risultato”. Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi ha cercato distemperare l’affermazione: “Prevalga il buonsenso anche nelle dichiarazioni. Il regalo all’Italia è dire che non ci sono cittadini di serie B. E questa legge va nella direzione giusta”.

La minoranza Pd ha votato la fiducia, ma senza entusiamo, come era stato annunciato da Roberto Speranza su Facebook: “Destra e sinistra esistono e sono cose diverse. Si è visto nella discussione sulle Unioni civili. Il Pd ha sbagliato a scegliere la strada a ribasso con Alfano. Ora non bisogna fermarsi. La battaglia per l’uguaglianza dei diritti è appena cominciata”.

 
 
Roberto Speranza

Destra e Sinistra esistono e sono cose diverse. Si è visto nella discussione sulle unioni civili. Il Pd ha sbagliato a scegliere la strada del patto al ribasso con Alfano. Certo ci sono responsabilità pesanti dei 5 stelle. Le loro ambiguità hanno pesato moltissimo. Eppure serviva più coraggio. Il risultato di introdurre le unioni civili in Italia, che pure è un passo in avanti, purtroppo è macchiato dall’aver rinunciato alla stepchild. Continuo a pensare che si doveva e poteva andare in aula e difendere integralmente le nostre idee. Ora non bisogna fermarsi. La battaglia per l’uguaglianza dei diritti è solo iniziata.

 

A Speranza ha risposto Alfano, rincarando la dose sul concetto di “comportamenti secondo natura”: “Caro Speranza, è secondo natura che due uomini abbiano un figlio? È secondo natura che una donna metta sul proprio ventre la targhetta del prezzo? No, caro Speranza. Anche la politica ha un limite: la natura”.

 

Parallelamente sull’ipotesi di una futura legge di riforma delle adozioni già si profila uno scontro fra Pd e centristi cattolici: lo si intuisce dalle parole del ministro della Famiglia Enrico Costa (Ncd): “Al momento non è all’ordine del giorno”. Mentre ieri il capogruppo dei senatori Pd aveva detto: “Entro legislatura anche legge su adozioni”.

Intanto il movimento Lgbti conferma la manifestazione di protesta del 5 marzo a Roma, in piazza del Popolo, contro le scelte del governo e del Parlamento. “Oggi il Senato si appresta a scrivere una brutta pagina nella storia dei diritti civili nel nostro paese – dichiarano le associazioni in una nota congiunta – approvando una legge sulle unioni civili che, caso rarissimo nell’intera Europa ed unico tra i paesi fondatori, ignora completamente l’esistenza e le esigenze dei figli e delle figlie di coppie omosessuali, chiedendo alla magistratura di sbrigare da sola questo incredibile vulnus della nostra legislazione. Ponzio Pilato non sarebbe riuscito a fare di meglio”.

* MONICA RUBINO e AGNESE ANANASSO / larepubblica

Capitaneria di porto di Messina, operazione ”Anchovy”, sequestrate 11 t. di pesce

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Capitaneria di porto di Messina. Operazione condotta a tutela del consumatore: sequestrate circa 11 tonnellate di diverse specie (tra cui 500kg di novellame di sarda) – destinato ad essere immesso in commercio privo di ogni elemento identificativo della tracciabilità e della provenienza

Nel corso dell’operazione complessa svolta nell’ambito della Sicilia Orientale e denominata “Anchovy”, mirata alle verifiche sulla filiera della pesca, promossa dalla Direzione Marittima di Catania, personale dipendente della Capitaneria di Porto di Messina ha proceduto nella nottata al sequestro di circa 11.000 Kg di pesce di varia tipologia, di cui 500 Kg di novellame di sarda, contenuto in n.96 cassette in polistirolo.

L’azione è stata portata a termine presso gli approdi di rada San Francesco e Tremestieri a seguito del controllo dei mezzi furgonati e frigoriferi provenienti dalla costa Calabra.

Nella mattinata di ieri, inoltre, erano già state eseguite diverse attività di controllo anche sul territorio che hanno determinato il sequestro di circa 30 Kg di pesce che si presentava in pessimo stato di conservazione.

L’azione di questa notte è frutto anche di una proficua collaborazione con la Capitaneria di Porto di Reggio Calabria ed è finalizzata alla tutela della salute dei consumatori.

Con l’occasione si richiama l’attenzione dei consumatori sulla opportunità di evitare il consumo di prodotti della pesca privi di elementi che ne garantiscano la effettiva provenienza e quindi la buona qualità (cartellino riportante zona di provenienza, denominazione etc.) la Capitaneria di Porto è disponibile a fornire ogni utile informazione.

Sempre più Reina, ag.Koulibaly rivela: “Kalidou mi dice che il vero segreto della squadra è Pepe”

E’ intervenuto, ai microfoni di radio Kiss Kiss, l’agente di Koulibaly, Bruno Satin: “Il prezzo lo fa il mercato, ma il valore di Kalidou è diventato sicuramente altro anche perché è un pezzo importante di questa squadra. Lui è un ragazzo intelligente e ha ascoltato quello che già l’anno scorso gli ha detto Benitez ed il suo staff, cosi come sta ascoltando quanto dice Sarri ed il suo staff. Mi ha sempre detto che quello che cambia tutto dietro per loro è la presenza di Pepe Reina.”

Pres.Villareal: “Questa sera sarà difficile, siamo concentrati”

Ai microfoni di Radio Crc, è intervenuto il presidente del Villareal, Fernando Roig, in vista del match contro gli azzurri: “Quella di stasera sarà una partita difficile contro un grande avversario. Nonostante il risultato di andata e il nostro vantaggio, sarà una lotta soprattutto di nervi. Napoli è una città bellissima, stamani abbiamo fatto una passeggiata per scaricare la tensione trascorrendo due ore in una città che ci ha colpito. Il Villarreal ha un organico importante, non parlo dei singoli, ma posso dire che sia i titolari che quelli che giocano meno, sono carichi. Crediamo al passaggio del turno. Il Napoli non ha solo Higuain, ma una rosa di qualità e mi piace ricordare Albiol e Callejon tra gli spagnoli. Non pensiamo a vincere l’Europa League, ma a combattere partita per partita, è questa la nostra filosofia per cui oggi penseremo alla gara contro il Napoli e da domani alla partita di Liga contro il Levante. Siamo concentrati, non pensiamo all’obiettivo finale, ma cerchiamo sempre fare il nostro meglio”.

VERSO ISCHIA-LECCE, COSENZA: ”CONTRO L’ISCHIA SARA’ UNA GARA DIFFICILE”

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Dopo la vittoria ottenuta con il Foggia ieri ai microfoni ufficiali del sito del Lecce ha parlato il difensore Francesco Cosenza uno dei pilastri della difesa salentina.

La vittoria contro il Foggia è stata esaltante, – sottolinea Cosenza- ma è già archiviata. Sarebbe il più grosso errore pensare a quella partita, appartiene al assato ed ora ci aspetta la gara con l’Ischia, che forse è ancora più difficile. Bisogna dare seguito con una grande prestazione a quello che stiamo facendo. In questo momento – continua – non dobbiamo mollare nulla, dobbiamo pensare gara per gara. A mio modo di vedere non c’è il rischio di cali, perché siamo un gruppo prima di uomini e poi di giocatori maturi, che sta facendo dei sacrifici e sappiamo che ancora non abbiamo fatto nulla. Rispetto all’inizio dell’annata quello che è cambiato, secondo me, – rivela – è la consapevolezza nei nostri mezzi. Calendario favorevole? Noi non guardiamo al calendario, la storia insegna che i campionati si perdono con le cosiddette  piccole.”

Napoli-Villareal, i convocati: tre gli assenti eccellenti

Non ci saranno Chalobah, Ghoulam ed El Kaddouri, questa sera, al San Paolo, contro il Villareal. Di seguito, l’elenco completo dei convocati:

Reina, Gabriel, Rafael, Hysaj, Maggio, Strinic, Albiol, Koulibaly, Chiriches, Allan, David Lopez, Jorginho, Valdifiori, Hamsik, Callejon, Mertens, Insigne, Gabbiadini, Higuain.

LEGA PRO, DATE E ORARI 26a GIORNATA. ISCHIA-FIDELIS ANDRIA SI GIOCA SABATO ALLE 15. CATANIA-JUVESTABIA DOMENICA ALLE 14

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La Lega Pro attraverso il sito ufficiale, come di consueto ha diramato un comunicato dove ha reso noto le date e gli orari della 26^giornata del girone C. 26^giornata (12-13-14 Marzo 2016):

  • Akragas-Lupa Castelli Romani lunedì ore 14.00
  • Benevento-Casertana domenica ore 15.00
  • Catania-Juve Stabia domenica ore 14.00
  • Cosenza-Paganese sabato ore 15.00
  • ISCHIA ISOLAVERDE-FIDELIS ANDRIA sabato ore 15.00
  • Matera-Catanzaro domenica ore 17.30
  • Melfi-Martina Franca sabato ore 15.00
  • Messina-Foggia domenica ore 17.30
  • Monopoli-Lecce sabato ore 15.00

I colori dell’anno 2016: Rose Quartz e Serenity

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I colori che emergono nelle Collezioni Primavera servono come veicoli che trasportano chi li indossa in ambienti più tranquilli, che favoriscono in primo luogo il rilassamento, seguito dalla curiosità e dall’esplorazione, infatti per la prima volta il Pantone Institute, massima autorità in materia di colori, ha scelto non uno ma ben due colori dell’anno: Rose Quartz, un rosa delicato come la pietra semipreziosa, e Serenity, un azzurro cielo tenue e chic. Entrambi i colori sono romantici e soft, essi si possono mixare dando vita a una singolare ed equilibrata alchimia.

Questi due colori regalano una sensazione di equilibrio e sicurezza, grazie all’abbraccio tra il caldo del rosa e il freddo dell’azzurro. Proprio Pantone, ha scelto questa combinazione come sfida alle percezioni tradizionali associate al colore. A prevalere è il Rosa Quarzo, proprio perché è un tono suadente ma delicato che esprime empatia e trasmette un senso di compostezza. Serenity lo completa, perché leggero e arioso come il cielo blu sopra di noi, conferisce pace e relax, ha il potere di rilassare con il suo effetto calmante, portando un senso di sollievo.

Per Pantone oggi le persone,  hanno soprattutto bisogno di sentirsi rassicurate, sono stati privilegiati questi due colori perché  i consumatori cercano l’equilibrio spirituale e il benessere, come un antidoto allo stress della vita moderna, accogliere colori che possano appagare psicologicamente il nostro desiderio sia di essere rassicurati  sta diventando sempre più di vitale importanza. Queste due colorazioni hanno un equilibrio intrinseco, c’è un abbraccio di un rosa tiepido con la tranquillità dell’azzurro, che portano un senso di benessere, di ordine e di pace.

 

Catia Schettini

RILEGGI LIVE – Europa League, Napoli-Villarreal 1-1 (17′ Hamsik; 59′ Pina)

Premi F5 per aggiornare

93′ Fine partita

90′ Ci prova Hamsik con il sinistro ma la sua conclusione è alta. Vengono concessi 3 minuti di recupero

83′ Giallo per Jorginho per proteste. Cambio per il Villarreal: fuori Pina e dentro Trigueros

81′ Higuain per l’accorrente Jorginho, destro al volo, palla a lato

80′ Insigne prova la botta da fuori: palla in calcio d’angolo

78′ Cambio anche per il Napoli: dentro Gabbiadini e fuori David Lopez

76′ Insigne si libera di due avversari e punta l’area di rigore ma la sua conclusione finisce a lato. Cambio per il Villarreal: fuori Rukavina e dentro Castillejo

74′ Mertens vince un rimpallo, palla a Higuain che calcia di sinistro…alto: peccato! Fuori Valdifiori e dentro Jorginho

72′ Prima Insigne e poi Mertens ma Areola compie due miracoli e nega il gol al Napoli

70′ Fuori Soldado e dentro Lopez per il Villarreal

69′ Ci prova David Lopez dal limite: conclusione alta sopra la traversa

64′ Cambio per il Napoli: fuori Strinic e dentro Maggio con Hysaj che passa a sinistra

63′ Prova Hamsik di destro dal limite dell’area: palla larga che si spegne sul fondo

59′ Pareggio del Villarreal con un cross di Pina che finisce in rete

57′ Reina, altro miracolo su cross basso di Rukavina

53′ Bella palla filtrante in area di Mertens per Hamsik, leggermente lunga

52′ Ottima chiusura sulla trequarti difensiva azzurra di David Lopez su Bakambu lanciato a rete

51′ Cross di Strinic dalla sinistra, palla messa in corner da Musacchio

45′ Partiti, palla al Villarreal!

SECONDO TEMPO

 

46′ Fine primo tempo

45′ Merteeeeeeeeeeeeens…destro di poco a lato. Viene concesso 1 minuto di recupero

42′ Cross di Strinic, Musacchio colpisce il palo alto della propria porta e la sfera finisce in corner

41′ Strinic va sul fondo e mette dietro per Higuain: palla in corner. Sugli sviluppi Chiriches colpisce di testa e spedisce alto sopra la traversa

38′ David Lopez prova la botta da fuori: para Areola

36′ Giallo anche per Soriano per fallo su Hamsik

33′ Giallo per David Lopez per fallo a centrocampo su Pina

31′ Lancio al bacio in area per Mertens da parte di Valdifiori: il suo colpo di testa è debole e para Areola

29′ Insigne su perfetto assist in area di rigore calcia a volo: palla a lato!

27′ Insigne prova il tiro di sinistro dopo un batti e ribatti: palla a lato di molto, ma il tiro è stato deviato in corner

25′ Giallo per Rukavina per fallo su Mertens e per Hamsik per proteste: poteva essere concesso il vantaggio con lo slovacco lanciato a rete

22′ HIguain prova la botta al volo dal limite, palla alta: il Pipita si dispera

21′ Mertens prova l’azione personale ma il suo tiro a giro è debole

17′ GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL del Napoli. Lancio per Higuain, Ruiz respinge male, ma Hamsik con un destro al volo batte Areola dal limite dell’area

13′ Errore di Chiriches che lancia Bakambu in porta: un miracolo di Pepe Reina salva il risultato

9′ Cross dalla sinistra di Strinic, ma esce Areola e blocca

6′ Bella combinazione sull’out destro tra Mertens e Higuain, il passaggio di ritorno in area del talento belga è però troppo lungo

4′ Higuain risponde subito cercando lo spazio per andare al tiro, ma la sfera esce alla destra di Areola

2′ Il Villarreal si porta in attacco e guadagna un calcio d’angolo dalla destra. Sugli sviluppi Soriano colpisce di testa e mette a lato di poco

1′ Partiti, palla al Napoli!

PRIMO TEMPO

 

20:58 – Squadre in campo

20:49 – Anche il Napoli fa rientro negli spogliatoi

20:47 – Il Sottomarino Giallo rientra negli spogliatoi

20:33 – Continua il riscaldamento delle squadre

20:24 – Anche il Villarreal sul terreno di gioco

20:23 – San Paolo una bolgia, in campo il Napoli per il riscaldamento

20:22 – Sul terreno di gioco anche gli arbitri per il riscaldamento

20:16 – In campo anche Pepe Reina per il riscaldamento

20:02 – Gabriel in campo per il riscaldamento

20:00 – Le formazioni ufficiali:

NAPOLI (4-3-3) – Reina, Hysaj, Albiol, Chiriches, Strinic, David Lopez, Valdifiori, Hamsik, Insigne, Mertens, Higuain. A disp. Gabriel, Allan, Callejon, Jorginho, Maggio, Gabbiadini, Koulibaly. All. Sarri

VILLAREAL (4-4-2) – Aréola; Mario Gaspar, Musacchio, Víctor Ruiz, Jaume Costa; Rukavina, Pina, Bruno Soriano, Suárez; Soldado, Bakambu. A disp. Sergio Asenjo, Bonera, Bailly, Trigueros, Castillejo, Baptistao, Adrián López. All. Marcelino

Buongiorno e benvenuti alla diretta testuale della gara di Europa League, valida per il ritorno dei sedicesimi di finale, tra Napoli e Villarreal. Vivicentro.it vi aggiornerà in tempo reale.

dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino