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‘Amatriciana Day’ della Croce Rossa Italiana di Brescia, lunedì 5 all’Antica Birreria Wuhrer.

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La Croce Rossa Italiana di Brescia organizza per la serata di lunedì 5 un ”Amatriciana Day” all’Antica Birreria Wuhrer (viale della Bornata, 46 – Brescia) per raccogliere fondi per i terremotati, voluta e gestita dai Volontari dell’Area Emergenza.

La manifestazione, che nasce per raccogliere fondi per i terremotati dell’ultimo sisma, è voluta e gestita dai volontari dell’Area Emergenza della Croce Rossa che si trova in preallerta dalla notte della calamità, pronta ad intervenire con uomini e mezzi a dare il cambio ai colleghi del resto d’Italia.

”Raccogliamo i fondi necessari a beni ed opere di prima necessità che ci segnalano i colleghi della Croce Rossa Italiana Area Emergenza che sono già in loco – spiega Maurizio Bettini che, su delega del Comitato CRI di Brescia, coordina le attività di Emergenza in 55 Comuni della nostra provincia -: fondi utili ai sopravvissuti, alle molte esigenze di chi ha subito un tale trauma, al lavoro dei molti volontari in azione per allestire e condurre i campi emergenza”.

La manifestazione si svolgerà dalle 19.30 ad libitum nel giardino all’aperto della storica birreria bresciana (nell’area ristorante in caso di maltempo) offerto ai volontari CRI Bresciani per il nobile intento.

”L’Amatriciana Day” proporrà il piatto gustoso e tipico delle aree terremotate preparato dai cuochi della CRI (verrà messa in funzione la cucina da campo e 50 saranno i volontari in servizio) con offerta libera a partire da 5 euro. La birreria, che a fine serata farà una donazione, sarà attiva anche con tutte le sue specialità, comprese le famose birre. Per l’occasione si sono mobilitati enti e aziende – la Gardalatte, i pastifici Zara e Valdigrano, la Stazione Carabinieri di Rovato, la Coop, il Gruppo culturale Videoamici Cinema Sereno, la Modelleria Mondini di Gussago – e molti altri anonimi benefattori che contribuiscono con aiuti o prodotti.

La scelta del lunedì sera, che può apparire insolita, è stata fatta per non sovrapporre la nostra ad altre manifestazioni organizzate per lo stesso nobile intento.

Ed allo stesso tempo, per dare il via con il motto CRI ”Tutti fratelli” alla nuova settimana: inizia una nuova settimana, inizia la ricostruzione.

Maltrattamenti in famiglia: arresto a Pescara

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Gli agenti della Polizia di Stato di Pescara, nella serata di ieri, alle ore 22.50 circa, in via Colle Scorrano, hanno arrestato S. D., di anni 44 originario del teramano, per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Le Volanti, intervenute a seguito di una segnalazione di aggressione, rintracciavano la malcapitata nella sua abitazione; la donna, ferita ad una mano, riferiva di essere stata colpita dal figlio, con cui aveva avuto diversi problemi negli ultimi anni, sino ad essere stata costretta ad allontanarlo da casa. Nella fattispecie il figlio, tentando di entrare in possesso delle chiavi dell’appartamento della madre, scatenava una lite in cui la donna ne aveva la peggio e si allontanava subito dopo.

L’uomo veniva individuato poco lontano, in via di Sotto ed arrestato; dopo le formalità di rito, veniva trattenuto in Questura in attesa di essere giudicato in direttissima nella mattinata odierna.

 

EDITORIALE – Juve Stabia, a che gioco giochiamo?

Nell’editoriale della scorsa settimana avevamo invitato i tifosi a vedere il bicchiere gialloblù mezzo pieno. Non è mancata qualche critica da parte dei tifosi più pessimisti ma fortunatamente la Juve Stabia ieri ci ha dato ragione.
Le Vespe hanno demolito il Melfi con un roboante 4 a 0. In virtù di questo esaltante risultato il nostro editoriale oggi richiama tanti giochi che possono legarsi alla prestazione di ieri della squadra di Fontana. Le Vespe di ieri erano in versione “Forza 4”, richiamando il famoso gioco in cui lo scopo è allineare quattro dischetti dello stesso colore.

Se Forza 4 non è un gioco di nostro gradimento, possiamo anche rifarci al più famoso gioco di carte: il poker. Nel mazzo di carte gialloblù i quattro Re hanno i visi felici di Izzillo, Kanoute, Del Sante e Liotti. Tra l’altro solo l’imprecisione delle Vespe ha impedito al pubblico stabiese di assistere ad una cinquina o ad una partita dal punteggio tennistico più che calcistico.

A ben vedere però la Juve Stabia ieri ha mostrato anche la sua versione puzzle, e vi spieghiamo perché. I cambi rispetto alla scorsa settimana non hanno intaccato lo spirito e la natura della squadra, che anzi ha beneficiato delle scelte di Fontana. A Lisi, ottimo a Catania, è subentrato Kanoute, autore di una prova maiuscola contro il Melfi. Ancora, per lo squalificato Salvi ha giocato Izzillo, bomber della giornata di ieri; così come Mastalli è stato sostituito da Esposito, che ha dato tanto fosforo al centrocampo. Ogni “pezzo” del puzzle gialloblè si incastra perfettamente all’altro, chiaro sintomo di una squadra di qualità in tutti i suoi elementi.

Se infatti lo scorso anno le Vespe potevano contare su 11 titolari e solo due o tre rincalzi alla loro altezza, in questa stagione la Juve Stabia può contare su una seconda squadra all’altezza della prima. Questo consente a Fontana di far ruotare senza preoccupazioni tutti gli elementi della sua rosa. Le considerazioni in tal senso non possono che riguardare anche l’ottimo lavoro svolto dal duo Manniello – Logiudice; Presidente e Direttore Sportivo hanno messo a disposizione del proprio allenatore una squadra importante e praticamente completa già dopo le prime settimane di mercato. Questo fattore ha consentito a Fontana di lavorare quasi dall’inizio del suo “mandato” con la squadra definitiva ed i risultati, soprattutto in tema di gioco e mentalità, sono sotto gli occhi di tutti.

In tema di giochi, la Juve Stabia “Forza 4” e/o versione puzzle domenica sera giocherà, ironia della sorte, a Monopoli.
Lo scorso anno la trasferta pugliese fu decisamente negativa per i gialloblù, ma la Juve Stabia vista ieri ha tutte le possibilità per trovare nuovamente Parco della VITTORIA, evitando pericolosi..imprevisti.

Raffaele Izzo

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Albiol-Napoli, l’anno prossimo sarà addio. Ma non a parametro zero…

Albiol-Napoli, a giugno sarà addio

Raul Albiol e il Napoli, due strade destinate a separarsi. Già più volte in questa sessione di mercato, infatti, il difensore avrebbe provato  a convincere ADL a lasciarlo andare, senza però aver successo. Secondo quanto riporta Plaza Deportiva, le parti si starebbero incontrando per il rinnovo del contratto, per tutelare il Napoli, onde evitare di perdere il calciatore a parametro zero nel 2017. Tuttavia, al ragazzo sarebbe stata promessa una clausola, fissata da 6 milioni di euro, accessibile per il Valencia, che potrà così esercitarla.

Zapata: “Voglio fare bene, questo il mio ultimo anno con l’Udinese”

Zapata ai microfoni della Gazzetta

Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Duvan Zapata, attaccante del Napoli in prestito all’Udinese, ha rivelato: “Finalmente sto bene, l’anno scorso ho avuto un grosso problema al quadricipite e sono stato fermo per gran parte della stagione. Voglio rifarmi subito. Voglio fare bene in questa squadra perché in teoria sarà il mio ultimo anno in bianconero. Voglio lasciare un segno profondo. Sono il classico colombiano: per giocare bene ho bisogno di essere felice e di trovare sempre il sorriso”.

Il Napoli torna in campo: oggi la ripresa degli allenamenti

Il Napoli riprende oggi pomeriggio gli allenamenti a Castel Volturno.

Dopo la sosta per le Nazionali, il campionato ricomincerà sabato 10 settembre con Palermo-Napoli, terza giornata di Serie A (ore 20,45).

 

Da sscnapoli.it

Freddie Mercury oggi avrebbe 70 anni: da oggi un asteroide porta il suo nome (Don’t Stop Me Now: mp3)

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La star del rock tra le stelle del firmamento – letteralmente -: nel 70mo anniversario della nascita di Freddie Mercury l’Unione astronomica internazionale ha dedicato un asteroide al leader dei Queen. Lo ha annnuciato Brian May, chitarrista dei Queen (e astrofisico) sul canale del sito della band.

L’asteroide 17473 Freddiemercury è stato scoperto nel 1991, anno in cui la leggenda del rock morì dopo aver lottato contro l’Aids. E’ collocato nella Fascia principale degli asteroidi tra l’orbita di Giove e quella di Marte.

Freddie Mercury cantava ‘Sono una stella cadente che salta nel cielo’ e ora è più vero che mai”, Don’t Stop Me Now  (ASCOLTA):

Il testo e la traduzione di Don’t Stop Me Now – Queen – Scritta da Freddie Mercury – Anno 1978 – Album Jazz

Tonight I’m gonna have myself a real good time – Stanotte mi divertirò davvero
I feel alive and the world I’ll turn it inside out – yeah – Mi sento vivo e capovolgerò il mondo
And floating around in ecstasy – E fluttuerò in estasi
So don’t stop me now don’t stop me – Così non fermarmi ora non fermarmi
‘Cause I’m having a good time having a good time – Perchè mi sto divertendo, mi sto divertendo

I’m a shooting star leaping through the sky – Sono una stella cadente che salta attraverso il cielo
Like a tiger defying the laws of gravity – Come una tigre che sfida le leggi della gravità
I’m a racing car passing by like Lady Godiva – Sono una macchina da corsa che sfila come Lady Goliva
I’m gonna go go go – Vado vado vado
There’s no stopping me – Niente mi può fermare

I’m burnin’ through the sky yeah – Sto bruciando attraverso il cielo sì
Two hundred degrees – 200 gradi
That’s why they call me Mister Fahrenheit – Per questo mi chiamano Mister Fahrenheit
I’m trav’ling at the speed of light – Sto viaggiando alla velocità della luce
I wanna make a supersonic man out of you – Voglio fare di te un uomo supersonico

Don’t stop me now I’m having such a good time – Non fermarmi ora, mi sto divertendo così tanto
I’m having a ball – Mi diverto un mondo
Don’t stop me now – Non fermarmi ora
If you wanna have a good time just give me a call – Se vuoi divertirti devi solo chiamarmi
Don’t stop me now (‘Cause I’m having a good time) – Non fermarmi ora (perché mi sto divertendo)
Don’t stop me now (Yes I’m havin’ a good time) – Non fermarmi ora (sì mi sto divertendo)
I don’t want to stop at all – Non voglio assolutamente fermarmi

Yeah, I’m a rocket ship on my way to Mars – Si, sono un missile che punta su Marte
On a collision course – In rotta di collisione
I am a satellite I’m out of control – Sono un satellite fuori controllo
I am a sex machine ready to reload – Una macchina del seso pronta a ricaricarsi
Like an atom bomb about to – Come una bomba atomica che sta per…
Oh oh oh oh oh explode – Esplodere

I’m burnin’ through the sky yeah – Sto bruciando attraverso il cielo sì
Two hundred degrees – 200 gradi
That’s why they call me Mister Fahrenheit – Per questo mi chiamano Mister Fahrenheit
I’m trav’ling at the speed of light – Sto viaggiando alla velocità della luce
I wanna make a supersonic woman out of you – Voglio fare di te una donna supersonica

Don’t stop me don’t stop me – non fermarmi non fermarmi
Don’t stop me hey hey hey – non fermarmi
Don’t stop me don’t stop me – non fermarmi non fermarmi
Ooh ooh ooh, I like it – ooh… mi piace
Don’t stop me don’t stop me – non fermarmi non fermarmi
Have a good time good time – Mi sto divertendo
Don’t stop me don’t stop me ah – non fermarmi non fermarmi
Oh yeah – oh si
Alright – tutto bene

I’m burnin’ through the sky yeah – Sto bruciando attraverso il cielo sì
Two hundred degrees – 200 gradi
That’s why they call me Mister Fahrenheit – Per questo mi chiamano Mister Fahrenheit
I’m trav’ling at the speed of light – Sto viaggiando alla velocità della luce
I wanna make a supersonic man out of you – Voglio fare di te un uomo supersonico

Joel Parker, scienziato della Nasa, ha dichiarato: “Anche se non riuscite a vedere Freddiemercury dalla terra potete essere sicuri che è lì che fluttua ora e per i prossimi millenni” ha aggiunto.

“Ha un albedo di circa 0,3. il che significa che riflette solo il 30% della luce. E’ possibile osservarlo solo con telescopi molto potenti” ha spiegato May che ha lui stesso un asteroide che porta il suo nome.

Real Forio, una vittoria targata dai fratelli Saurino

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Inizia con una vittoria la nuova stagione del Real Forio e di mister Impagliazzo, che ottiene la prima vittoria all’esordio in Coppa Italia sul campo della Rinascita Sangiovannese. Una vittoria maturata solo a 5’ dalla fine nonostante il dominio degli isolani che hanno sprecato una moltitudine di palle gol, mentre Di Iorio tra i pali non è stato quasi mai chiamato in causa.

LA CRONACA –  La partita si sblocca al minuto 4 e a passare in vantaggio è la squadra ospite: percussione nella zona centrale di Ciro Saurino che con un passaggio filtrante serve il fratello Gianluca, il tiro di prima intenzione del bomber isolano lascia immobile il portiere. Gli ospiti dominano sin da subito la gara e Gianluca Saurino si conferma in grande forma. Dopo il gol del vantaggio, sfiora il raddoppio con un tiro a volo dai 25 metri che si stampa sulla traversa. Ancora Forio pericoloso, questa volta con il tiro di Trofa di pochissimo alto. Il primo tempo si conclude sull’1-0 per i biancoverdi, un vantaggio che poteva tranquillamente essere di maggiore entità se solo i ragazzi di mister Impagliazzo fossero stati più cinici. Nella ripresa, il pareggio della Rinascita Sangiovannese arriva in seguito ad un errore dei biancoverdi ed è bravo ad approfittarne Orlando, che tira a porta semivuota e fa 1-1 al 59’. I padroni di casa si rendono poco pericolosi mentre i foriani continuano a creare occasioni. Trofa rischia di mettere a segno un eurogol, ma la sua rovesciata sfiora il palo. Successivamente sale in cattedra il portiere della Rinascita Sangiovvanese, Giuseppe Fichera, un promettente giovane classe ’98. Ottimo il suo intervento su   Vitagliano che aveva saltato due avversari tentato il tiro a giro da fuori area. Ancor più importante la doppia parata di Fichera prima sul tiro da fuori area di Saurino e poi sulla successiva ribattuta a colpo sicuro di Sannino. Per i biancoverdi va vicino al gol anche William Fiorentino, ma a negargli la gioia del primo gol è l’ennesima respinta del portiere sul colpo di testa ravvicinato del giovane classe ’99. Finanche Nicola Mora si vedere respingere dal portiere avversario un tiro da fuori area diretto all’incrocio. Quando tutto sembra andare storto, a cinque minuti dalla fine, il Real Forio riesce finalmente a trovare nuovamente la rete del vantaggio: sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Nicola Mora, Ciro Saurino si fa trovare al posto giusto nel momento giusto e insacca il portiere con un tiro di piatto piazzato all’incrocio dei pali. Nel finale la Rinascita Sangiovannese perde Incarnato, espulso per doppia ammonizione. Al triplice fischio esulta la squadra di mister Impagliazzo. Buona la prima dei biancoverdi nonostante i tempi ancora poco maturi e soprattutto nonostante le assenze importanti di Fanelli e Di Dato per squalifica e di Chiaiese, Di Spigna e Franco Verde per motivi personali, che hanno costretto “Taratà” a schierare un under in più. Gli allenamenti del Real Forio riprenderanno martedì alle 15.00 sempre al “S.Leonardo” di Panza. Mercoledì, in occasione della seconda giornata di Coppa, gli isoalni riposeranno. Si ritornerà in campo  – sempre in Coppa – mercoledì 14 settembre, quando sull’isola sbarcherà l’Afro Napoli United. Domenica prossima (11 settembre), invece, al “Calise” arriverà la Sessana. Si tratterà della prima partita di campionato e sarà tutta un’altra storia.

RINASCITA SANGIOVANNESE  1

REAL FORIO  2

 

R.SANGIOVANNESE: Fichera, Di Costanzo, Sansone, Scognamiglio, Incarnato, Merolla (13’s.t. Ferrigno), Giorgio, Esposito, Imparato (23’s.t. Pascucci), Cardone, Orlando. (In panchina Belviso, Attanasio, De Marino, Appierto, Di Fiore). All. La Rocca

REAL FORIO: Di Iorio, Iacono, Mora, Conte, Calise, Fiorentino, Vitagliano, Trofa, Saurino C., Saurino G., Sannino (29’s.t. Arcamone). (In panchina Telese, Maltese, Abbandonato, Verde A., Chiocca, De Felice) All. Impagliazzo

RETI: 4’p.t. Saurino G. (F), 14’s.t. Orlando (S), 40’ Saurino C. (F)

NOTE: Ammoniti Sansone, Scognamiglio, Incarnato, Esposito, Imparato (S); Iacono, Fiorentino (F). Espulso Incarnato (doppia ammonizione)

Zielinski: “Che piacere allenarsi con Callejon e Albiol. Sogno il Real”

Zielinski ai microfoni della stampa polacca

Ai microfoni della stampa polacca, Zielinski, nuovo centrocampista del Napoli, ha dichiarato: “Non è stato complicato il passaggio dall’Empoli al Napoli perché l’idea di gioco è la stessa. Anche qui si punta molto sul possesso palla. Per me è un piacere vestire la maglia azzurra ed allenarmi con gente come Callejon ed Albiol, magari un giorno anch’io come loro potrò giocare nel Real Madrid. Da piccolo ero un grande tifoso degli spagnoli. Milik? Ha iniziato molto bene la sua avventura qui, anche con la lingua inizia a fare progressi. Quando non capisce qualcosa chiede spiegazioni a me o a Mertens in inglese”.

Tmw – Caceres svincolato di lusso, il Napoli continua a monitorarlo ma…

Martin Caceres sarà senza dubbio un profilo cercatissimo sul mercato di… novembre. Se qualcuno si chiedesse come mai l’uruguaiano è ancora sul mercato cinque giorni dopo la fine del mercato italiano, il motivo è da ricercarsi nelle condizioni fisiche del giocatore, ancora non pienamente recuperato dall’infortunio al tendine d’achille rimediato negli ultimi mesi vissuti con la maglia della Juve. Ma niente paura: ancora un paio di mesi e l’infortunio sarà solo un lontano ricordo.
A chi potrebbe servire – Si è parlato di Roma, che ha però poi virato su altri nomi per la difesa, lo ha cercato a lungo la Fiorentina, ma anche Corvino si è ritirato. L’Inter ci ha pensato fino all’ultimo, ma ha poi preferito aspettare, complici i problemi fisici di cui sopra, mentre il Napoli aspetta di capire quanto gravi e lunghi saranno i problemi fisici di Tonelli prima di fare qualsiasi mossa.

 

Da tuttomercatoweb.com

Milik risponde alle critiche: “Mancato gol? E’ solo colpa mia”

Milik alla stampa polacca

Ai microfoni della stampa polacca, Milk, dopo il match contro Kazakistan, ha dichiarato: “Ho avuto due buone occasioni, nella prima sbagliata la colpa è solo mia, mentre nella seconda c’era un fallo che non è stato sanzionato su di me. Eravamo venuti qui per vincere ed avevamo anche il controllo della gara, ma non abbiamo affondanto il colpo”.

Palermo-Napoli, dalle 13 parte la prevendita dei biglietti: le info

Saranno in vendita dalle 13 di oggi, lunedì 5 settembre, i biglietti per Palermo-Napoli, gara valida per la terza giornata della Serie A Tim 2016-2017 che si giocherà allo Stadio ”Renzo Barbera” sabato 10 settembre alle 20.45. L’incasso del match, per volontà del Presidente Zamparini, verrà devoluto alle popolazioni colpite dal terremoto nel Centro Italia. I biglietti potranno essere acquistati presso le rivendite Listicket autorizzate e presso gli Store Ufficiali rosanero.
TIFOSERIA SQUADRA OSPITE
– Il prezzo dei biglietti del Settore Ospiti, riservati ai soli titolari di Tessera del Tifoso del Napoli (non sarà consentito l’acquisto con altre tessere TdT) e fino ad un massimo di 1000 posti, è di 25 euro ciascuno: i possessori di TdT non aderenti al circuito Listicket devono registrarsi prima dell’acquisto del biglietto nell’apposita sezione di listicket.com. Soltanto dopo l’effettuazione di tale operazione potranno procedere all’acquisto del tagliando.
I residenti nella regione Campania in possesso di TdT del Napoli potranno acquistare esclusivamente biglietti del Settore Ospiti. Coloro i quali risiedano in Campania, possedendo invece una TdT di un altro Club, potranno acquistare esclusivamente tagliandi per gli altri settori dello stadio.
– Il termine della vendita dei biglietti del Settore Ospiti è fissato per le ore 19.00 del giorno che precede la gara. Non sarà dunque possibile acquistare i tagliandi il giorno della partita. In questo settore dello stadio non è previsto il prezzo ridotto Under 14.
Da Palermocalcio.it

Retroscena- Higuain ai compagni: “Ma qua non c’è nessuno che porta il caffé?”

Retroscena Gazzetta su Higuain

Higuain e il caffè: come a Napoli da nessuna altra parte. La Gazzetta dello Sport scrive: “Raccontano che in uno dei primi allenamenti a Vinovo a un certo punto Gonzalo Higuain si sia fermato e abbia chiesto ai nuovi compagni: Ma qui non c’è nessuno che porta il caffé?”, ricevendo in risposta silenzi e sguardi interrogativi. Quel giorno il Pipita ha capito che le abitudini di Castel Volturno fanno storia a sé e che a casa Juve non avrebbe trovato un altro Tommaso, il magazziniere di Vico Equense che gli aveva fatto prendere il vizietto. Tommaso più o meno a metà di ogni seduta si presentava con thermos e bicchierini per regalare un piacevole momento di relax a giocatori e allenatore e staff. Nessun dramma, a Torino Gonzalo ha ripreso la vecchia abitudine di dissetarsi con il mate, tipica bevanda sudamericana: dell’infusione preparata con le foglie verdi o tostate di un agrifoglio sempreverde di solito vanno matti tutti gli argentini e Dybala e Higuain non si sottraggono alla regola, come dimostra la foto postata sui social qualche settimana fa in compagnia di un altro connazionale, l’ex Pereyra”.

Pepe Reina: “Basta parlare di Higuain! Voglio dire una cosa ai tifosi”

Pepe Reina ai microfoni del Mattino

Intervistato dal Mattino, Pepe Reina, numero uno azzurro, ha dichiarato: “Non credo ci sia bisogno di parlare ancora di Higuain. Senza di lui magari sarà Callejon a dover fare più goal,come nel nostro primo anno insieme a Napoli… Tutti possono fare più reti e devono fare del loro meglio, soprattutto ora che non c’è più l’apporto realizzativo di Gonzalo. Milik? Credo che potrà aiutarci molto nell’immediato futuro. È un calciatore dall’ottimo carattere, con un comportamento esemplare e sicuramente farà molto bene. Rinnovo Koulibaly? Mi sembra una notizia fantastica che sia rimasto. Per noi che lottiamo lì dietro è un giocatore chiave. La difesa non è composta solamente dai quattro difensori e dal portiere. Alla fine difendiamo e attacchiamo tutti e logicamente può capitare che si cominci un po’ con qualche errore, nonostante l’anno scorso avessimo inanellato una serie di partite senza incassare alcun goal. Nel calcio le tendenze cambiano, la squadra non è ancora al top ma sono soddisfatto dei quattro punti conquistati finora e sono convinto che cresceremo. Sarà un anno impegnativo e con molte partite. Credo dunque che la rosa si sia rinforzata e le alternative potranno essere maggiori durante tutta la stagione. Champions? Si tratta di un gruppo sicuramente competitivo. Non vedo nel lotto una squadra chiaramente favorita e tutti possono vincere con tutti. Logicamente il Benfica, testa di serie, ha maggiori possibilità di passare sulla carta, ma in generale è un girone omogeneo. Ai tifosi dico che nel bene e nel male la maglia azzurra è l’unica cosa che conta e la onoreremo fino alla fine.” 

Franciacorta (BS): ‘Festival in Cantina’ 17-18 settembre 2016

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Il Festival Franciacorta in Cantina torna, per il settimo anno, nei giorni 17 e 18 settembre 2016.

I visitatori avranno la possibilità di conoscere la Franciacorta percorrendo la Strada del Franciacorta con i suoi castelli e monasteri, attraverso i moltissimi eventi organizzati dalle cantine. Un week end per tutti. Le cantine daranno vita ad un fine settimana originale e ricco di iniziative da non perdere.

La prenotazione delle visite è obbligatoria contattando direttamente le cantine. Le cantine saranno aperte, salvo diverse indicazioni, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00.
Per informazioni info@festivalfranciacorta.it – 1701 Franciacorta, Piazza Marconi, 6 – 25046 Cazzago San Martino

Franciacorta Food & Wine

Medici in campo per il sociale

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Medici e calcio, una bellissima simbiosi per il sociale.

E’ ormai dal 2002 che esiste una bellissima Associazione Onlus che vede la partecipazione di medici provenienti da diverse regioni Italiane e che periodicamente organizza un campionato Nazionale e la Coppa Italia di calcio.

Con l’occasione di ogni torneo si svolge sempre anche un congresso di carattere scientifico che ha visto negli anni la partecipazione di esponenti illustri sia del mondo scientifico che di quello del calcio professionistico.

Lo scopo principale di questi tornei è quello di raccogliere e devolvere denaro in Beneficienza ad Associazioni o persone svantaggiose in ragione di condizioni fisiche, psichiche ed economiche.
L’attività dell’Associazione viene inoltre supportata da una squadra Nazionale, che organizza partite di calcio con altre rappresentative, contribuendo sempre a portare avanti gli obiettivi e gli scopi statutari dell’Associazione stessa.

L’Associazione Nazionale Medici Calcio ONLUS (A.N.M.C.), questo il nome, è quindi un’Associazione di utilità sociale a favore di associati o di terzi, senza fini di lucro, che persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, mediante lo svolgimento di attività sportiva dilettantistica soprattutto nel settore del calcio.

Il prossimo evento organizzato è il Torneo delle Due Sicilie che si terrà a Catania dal 23 al 25 settembre prossimi. Le squadre che parteciperanno sono l’Associazione Medici Calcio Catania, l’Associazione Medici Calcio Palermo, l’Associazione Medici Calcio Cosenza FC e l’Associazione Medici Calcio Napoli.

L'Associazione Medici Calcio Napoli vincitore della coppa Italia 2015
L’Associazione Medici Calcio Napoli vincitore della coppa Italia 2015

Un grazie ai medici, i professionisti più vicini alle persone bisognose, che con il calcio sanno divertirsi, fanno divertire e aiutano il prossimo.

 

L’invasione dei robot-lavoratori

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Segretarie, portantini e fattorini, avvocati, perfino i medici: quanti posti di lavoro nell’immediato futuro saranno coperti da robot? Secondo un rapporto girato al “World Economic Forum” di Davos saranno addirittura 5 milioni nei prossimi 4 anni. E se in passato i robot sostituivano gli operai, ora cominciano a proporsi come alternative ai colletti bianchi. Gabriele Martini ha raccolto le caratteristiche di sei lavoratori-tipo del futuro. Rigorosamente robot.

I robot all’assalto dei colletti bianchi

Dall’androide che prenderà il posto dei telefonisti, all’algoritmo che aiuta a riconoscere le malattie. Stasera il programma “Presa diretta” racconta su Raitre il mondo dei nuovi androidi. Con l’incognita occupazione

La ragazza che ruberà il lavoro a qualche decina di migliaia di segretarie è bionda, ha un sorriso docile e parla tutte le lingue del mondo. Si chiama Amelia e possiede svariati pregi che – dal punto di vista delle imprese – la rendono parecchio competitiva: impara tutto e subito, non si ammala mai, non ha cali di produttività, lavora ventiquattr’ore su ventiquattro e non percepisce stipendio. Amelia non è umana: è un’intelligenza artificiale prodotta dalla Ipsoft, società americana che si occupa dell’automatizzazione delle aziende. Gli ingegneri ci hanno lavorato per quindici anni e adesso l’assistente virtuale è pronta a cambiare (per sempre) il mondo dei servizi alle imprese. Un settore che soltanto in Italia conta circa due milioni e mezzo di addetti.

I modelli produttivi si modificano. Se ieri i robot sostituivano i colletti blu, oggi rimpiazzano quelli bianchi. Attenzione: non si parla di un futuro remoto. Sta succedendo qui e adesso. Lo racconta il reportage «Il pianeta dei robot», realizzato da Lisa Iotti ed Elena Marzano per il programma di Riccardo Iacona «Presa diretta», in onda stasera su Raitre. Un viaggio tra Stati Uniti, Europa e Italia alla scoperta delle applicazioni più sorprendenti. Perché gli androidi possono essere operai, ma anche medici, centralinisti, addetti alle vendite, operatori call center, cuochi, giornalisti.

Cinque milioni di posti persi entro il 2020: questo sarà l’effetto della diffusione delle macchine intelligenti secondo il rapporto diffuso al World Economic Forum di Davos. Mentre un recente studio della Bank of England afferma che digitalizzazione, automazione ed informatizzazione metteranno a rischio addirittura un posto di lavoro su tre. Basti pensare alle banche: un italiano sue quattro effettua operazioni in rete e il taglio del personale (auspicato anche da Renzi) è in cima all’agenda degli istituti di credito.

La sfida non è fermare il progresso, ma trovare possibili soluzioni per rendere sostenibile il sistema produttivo. Da una parte l’evoluzione dei mercati e delle competenze innescherà nuove opportunità: i lavori creativi saranno quelli meno sostituibili dai robot e certi settori quali nanotecnologie, stampa 3D, genetica e biotecnologie sono già oggi i più gettonati. Dall’altra, seppur timidamente, prende piede l’idea che lo Stato dovrebbe garantire a ogni cittadino un reddito annuale. Un’ipotesi allo studio di politici, economisti ed esperti dall’Europa agli Stati Uniti. Rimane una domanda, per adesso senza risposta: con quali soldi?

Bionda, gentile, preparata: è Amelia, la segretaria ologramma

Amelia è un’intelligenza artificiale prodotta dalla Ipsoft, società Usa che si occupa di automatizzazione aziendale. «È il primo vero robot cognitivo perché comprende il linguaggio umano – spiega Ergun Ekici, capo innovazione Ipsoft -. Il suo cervello crea una rete semantica, questa rete è la comprensione. Amelia non memorizza parole, ma si fa un’idea». Chissà se in futuro esisteranno ancora telefonisti e segretarie: «Per risolvere un problema Amelia fa come farebbe un umano: studia e legge, ma utilizza anche l’esperienza». A maggio scorso la multinazionale Accenture – la più grande società di consulenza aziendale al mondo – ha annunciato che proporrà la piattaforma ai suoi clienti.

Il supercomputer-dottore che non sbaglia diagnosi

Watson è un supercomputer che cambierà il destino di medici e pazienti rivoluzionando il futuro della diagnostica. È stato sviluppato nello lo storico centro Thomas Watson di Ibm, uno dei laboratori di ricerca più importanti al mondo. Si tratta di un algoritmo in grado di elaborare quantità immense di dati, studi, pubblicazioni, immagini. Watson può capire se ci troviamo di fronte a una patologia aggressiva o trascurabile e indica la cura più adatta per il paziente. Le “predizioni” statistiche del robot sono particolarmente accurate nel campo dell’oncologia. Watson non sostituirà il dottore, ma diventerà un aiuto diagnostico prezioso, molto più efficace di trattati e riviste.

L’avvocato è virtuale ma sa vincere le cause

L’epicentro di questa storia è San Francisco. Qui due ragazzi californiani hanno creato il robot avvocato. Si chiama “Ross” ed è la prima intelligenza artificiale sviluppata per comprendere e affrontare le cause legali. Lavora già da un anno presso grossi studi negli Stati Uniti. Costa al mese quanto guadagna un avvocato in un’ora ed è in grado di elaborare una mole enorme di informazioni su ogni singolo caso. Basta porre una domanda e “Ross” elabora la risposta tenendo conto di decine di leggi, centinaia di sentenze e migliaia di casi simili. Ora sta per fare il suo debutto in Italia, in un prestigioso studio milanese.

Il portantino d’ospedale smista pasti e farmaci

All’ospedale Morgagni di Forlì parte del lavoro degli inservienti viene svolto da otto robottini. Trasportano farmaci, rifiuti, biancheria e pasti. Effettuano 350 viaggi al giorno per 400 chili di carico ciascuno. All’occorrenza prendono l’ascensore e chiedono permesso quando incontrano ostacoli sul loro cammino. Ognuno di questi robot svolge il lavoro che prima facevano tre dipendenti. La stessa cosa succede all’ospedale di Mountain View, nella Silicon Valley: «Abbiamo 18 robot, non sono qui per rimpiazzare i lavoratori ma per rendere la gestione più efficiente», spiega il direttore Ken King. «La sanità costa molto e dobbiamo ridurre le spese».

Il ristorante automatizzato dove non ci sono camerieri

Il primo ristorante completamente automatizzato d’America si trova a San Francisco. Niente camerieri, né cassieri, né lavapiatti. Da “Eatsa” fanno tutto i robot. Il menù si sceglie su un tablet, dove si possono leggere gli ingredienti e i valori nutrizionali. Si ordina con un clic, si paga con carta di credito e dopo qualche minuto si ritira il pasto da uno sportello trasparente dove appare il nome del cliente. Veloce ed economico. Gli affari vanno così bene che in un anno è stato inaugurato un secondo locale nella città del Golden Gate Bridge, uno a Los Angeles e adesso la società punta ad aprire ristoranti nelle principali città d’America.

Il robottino napoletano che sa impastare la pizza  

L’hanno chiamato “RoDyMan”, che sta per robotic dynamic manipulation. È uno dei primi robot al mondo a maneggiare oggetti deformabili, anche se per ora si limita alla pizza. Il creatore dell’androide è il professor Bruno Siciliano (uno dei maggiori esperti internazionali) dell’università Federico II di Napoli. Se il robot è in grado di sfornare una margherita potrà fare qualunque lavoro comporti l’uso delle mani. «RoDyMan – spiega il docente – è in grado di vedere, interpretare, ripetere i movimenti umani e lo ha imparato da un maestro pizzaiolo a cui hanno infilato una tuta biocinetica. Quindi non è stato programmato per fare le pizze, lo ha imparato da solo».

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vivicentro/L’invasione dei robot-lavoratori
lastampa/I robot all’assalto dei colletti bianchi GABRIELE MARTINI

Dalla Libia in Italia, i piani dell’Is

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“Arriveremo dalla Libia in Italia e conquisteremo Roma”. La minaccia porta il marchio dello Stato islamico ed è affidata a un video nel quale un adepto di Abu Bakr al-Baghdadi, forse tunisino, minaccia espressamente la capitale italiana. La conferma dei piani di sfondamento sulle sponde del Mediterraneo sulla direttrice Libia-Italia emerge con evidenza man mano che Sirte viene liberata.

E da Sirte arriva la minaccia all’Italia. “Partiremo alla conquista di Roma”

Trovato il video di un jihadista tunisino: ponte per occupare l’Europa

SIRTE – «Arriveremo dalla Libia e conquisteremo Roma». La minaccia porta il marchio della bandiera nera dello Stato islamico che campeggia in alto a destra in un video mai pubblicato di circa sei minuti dove un adepto di Abu Bakr al Baghdadi, un terrorista di primo pelo forse tunisino, minaccia espressamente la capitale italiana.

È la conferma dei piani di sfondamento sulle sponde del Mediterraneo da parte dell’Isis in Libia che emergono sempre più evidenti man mano che Sirte è liberata. Un risultato ottenuto grazie agli sforzi e al sacrificio delle «katibe» libiche alleate di Fayez al Sarraj che hanno appena ripreso il controllo del Quartiere 1 pagando con 12 morti e circa 60 feriti. Progressi compiuti grazie all’aiuto dei raid americani e delle forze speciali britanniche e Usa, a cui si aggiungono gli italiani nelle retrovie.

Anche a loro si rivolgono gli anatemi contenuti nel video girato a Bengasi e ritrovato a Sirte, rara testimonianze audiovisiva di minaccia espressamente rivolta all’Italia. Sul momento della registrazione ci sono dubbi, forse l’inizio del 2016 anche se una data al termine del filmato sembra indicare ottobre 2015. Il protagonista è molto giovane, molto probabilmente appartenente al vivaio della jihad tunisina che in Libia rappresenta la cupola dell’Isis, e alterna una tunica blu ben rifinita alla mimetica, e in testa sempre il consueto copricapo. Si presenta come Abu Omar al-Magrebi, forse uno studente di medicina visto che in un tratto del filmato indossa un camice bianco e insegna a un gruppo di jihadisti sudanesi procedure di pronto soccorso e rianimazione, con tanto di medicinali, garze e strumenti medicali. Il monologo in arabo si alterna a immagini di repertorio con la musica ininterrotta che assomiglia a una danza di guerra. Appare il pulsante rosso di un radio-detonatore, esplosioni, cadaveri, battaglie.

Dal minuto 3 e 45 iniziano le invettive contro i nemici del califfato libico. «Infedeli vi raggiungeremo ovunque voi siate e vi faremo saltare in aria. Delle membra faremo brandelli», dice il giovane oratore: annunciando l’arrivo di kamikaze. «La Libia diventerà il ponte per l’occupazione di Africa ed Europa, con il permesso di Allah». A conferma di quanto l’intelligence libica ha più volte detto, gli sgherri del Califfo puntavano su Misurata e Tripoli per sfondare in Tunisia e prendere il controllo di tutta l’Africa settentrionale. Poi l’Europa, l’Italia in primis. Abu Omar si fa riprendere con il kalashnikov mentre un veterano della jihad, dalla lunga e folta barba nera, gli spiega come colpire gli infedeli: «Non vi è altra legge che quella di Allah». La campagna di espansione del califfato del Maghreb viene snocciolata nelle sue fasi, con l’annientamento di tutti i nemici, «infedeli e collaborazionisti degli Stati Uniti».

Quindi passa alla seconda fase della guerra di conquista. «Dalla Libia, da qui (Bengasi) daremo fuoco alle polveri che avvolgeranno l’Andalusia e Roma, se lo vorrà Allah». Lo sbarco nel Vecchio continente sembra articolarsi su due direttrici, come una sorta di manovra a tenaglia dalle pendici mediterranee dell’Europa Centro-occidentale, ovvero da Spagna e Italia. È chiarissimo quando pronuncia il nome di Roma, lo dice forte, è un chiaro avvertimento, che rimbalza quando il giovane jihadista appare in primo piano mentre scruta col binocolo l’orizzonte. Intorno Bengasi e il deserto, poi il nulla.

Gli ultimi trenta secondo sono l’epilogo del canto della guerra, il dottorino-jihadista allarga il suo campo di orizzonte riportando alle menti di chi lo ascolta l’inferno di Parigi, quello di Bruxelles e le esplosioni nelle altre città in giro per il mondo. «Ti dico fratello mio con tutta l’anima, metti le cinture esplosive, fallo per il tuo dio, attacca aeroporti e confini». È la chiamata alle armi dei martiri del califfato ai quali ricorda: «Da questo luogo in terra libica nonostante i loro muri ai confini, nonostante la loro intelligence e i loro mezzi, siamo arrivati nella terra del Califfato. E dal Califfato andremo a morire per la causa».

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lastampa/E da Sirte arriva la minaccia all’Italia. “Partiremo alla conquista di Roma” FRANCESCO SEMPRINI

Renzi pensa al salva-Stati per le banche

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Matteo Renzi lavora sull’ipotesi di chiedere un intervento dell’Esm, il meccanismo europeo salva-Stati, per stabilizzare il sistema bancario italiano. Si tratta, racconta Gianluca Paolucci, di un piano B che il governo per ora ha smentito, ma sarebbe pronto nel caso naufragasse la soluzione di mercato per Mps. La vera scommessa per la crescita però si gioca sui giovani, scrive Fabio Pammolli: che propone uno sgravio fiscale di 10 punti per i lavoratori under 25.

Ricorso al fondo salva-Stati Ue, prende forma il piano B per Mps

Il capo dell’esecutivo sonda gli istituti per valutare pro e contro. I timori sulla conversione delle obbligazioni subordinate

Un incontro con i principali istituti bancari per valutare pro e contro della richiesta di intervento dell’Esm (European stability mechanism, il cosiddetto fondo salva Stati) per stabilizzare il sistema bancario italiano. Secondo tre diverse fonti a conoscenza del dossier, il premier Matteo Renzi va avanti con l’ipotesi di un ricorso ai soldi del fondo che è già intervenuto in Grecia, Irlanda, Portogallo, Cipro e banche spagnole.

Si tratta, secondo quanto ricostruito, del «piano B» – finora smentito dal governo – nel caso che il piano per Mps si areni definitivamente.

Un’ipotesi anticipata da «La Stampa» nei giorni scorsi, che le difficoltà che stanno emergendo nell’implementazione del piano per Mps avrebbe reso ancora più d’attualità. Proprio l’utilizzo del fondo salva Stati da parte dell’Italia sarebbe stato uno dei temi dei colloqui tra Renzi e Angela Merkel nei vertici di Ventotene e Maranello nelle settimane scorse, dice una delle fonti.

Il nodo «sistemico» è rappresentato ovviamente da Mps. «Se risolvi quello riparte il sistema», spiega un banchiere d’affari, che conferma le valutazioni in corso citando proprio «l’intervento dell’Esm come la chiave» per stabilizzare l’istituto senese e con esso le banche italiane nel loro complesso, anche sulla base di quanto accaduto negli altri Paesi europei. «Un’ipotesi che abbiamo sottoposto da tempo a Palazzo Chigi e che adesso sta prendendo corpo», dice ancora il banchiere.

Una delle soluzioni sulle quali si sta lavorando prevede il «bail-in» delle «sole obbligazioni subordinate (pari a 5,5 miliardi di euro, ndr), sufficienti a coprire il deficit patrimoniale dell’istituto. Con il successivo rimborso con soldi pubblici dei piccoli risparmiatori, ai quali è stata venduta nel 2008 una obbligazione subordinata per 2,1 miliardi di euro, sulla base del «misselling» (la vendita di prodotti finanziari ad un pubblico non adeguato al rischio dell’investimento), spiega una seconda fonte. La terza fonte cita l’incontro con gli istituti bancari per la valutazione di queste ipotesi. Al momento si tratta appunto solo di ipotesi, spiegano le fonti, sulle quali si sta lavorando nel caso che il piano per Montepaschi si areni definitivamente.

Il caso della banca senese presenta infatti una serie di criticità. L’ipotesi di conversione dei bond, ma solo per gli investitori istituzionali e su base volontaria, è al momento al vaglio delle banche coinvolte e presenta una serie di ostacoli e problemi soprattutto di carattere tecnico e legale, secondo quanto ricostruito. Di certo c’è che un aumento di 5 miliardi di euro, come annunciato dalla banca lo scorso 29 luglio, incontrerebbe grosse difficoltà ad essere sottoscritto sul mercato.

Altro elemento di criticità per l’intero piano è lo scontro in corso tra banche e governo sui tempi dell’operazione. L’esecutivo, come ha detto lo stesso Renzi, punta a chiudere l’operazione prima del referendum sulla riforma costituzionale previsto per la fine di novembre. Le banche del consorzio che dovrà garantire l’aumento e assicurare un prestito da 6 miliardi per coprire l’operazione di cessione delle sofferenze (al momento undici, con Mediobanca e Jp Morgan capofila della complessa operazione) vorrebbero aspettare l’esito della consultazione per decidere se partecipare o meno, temendo l’incertezza politica che seguirebbe ad una bocciatura popolare del quesito referendario.

Sullo sfondo resta l’iniziativa di Corrado Passera, che in agosto si è recato nuovamente in Usa per incontrare potenziali investitori interessati dopo la bocciatura della sua proposta da parte del cda lo scorso 29 luglio.

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lastampa/Ricorso al fondo salva-Stati Ue, prende forma il piano B per Mps GIANLUCA PAOLUCCI – INVIATO A CERNOBBIO (COMO)

Rog: “Napoli grande club, scelta giusta”

Marko Rog ha parlato ai microfoni di Goal.com, edizione croata. Ecco quanto evidenziato:
“ Potrei accusare un po’ di stanchezza perché non ho mai staccato la spina dopo i preliminari di Champions giocati con la Dinamo, ma ho solo 21 anni e questo non deve essere un alibi per me. La mia avventura al Napoli è iniziata col piede giusto anche se non sono stato protagonista in campo: ho assistito alla vittoria contro il Milan e mister Sarri mi ha introdotto nello spogliatoio. Strinic sarà sicuramente fondamentale per me, mi sarà d’ aiuto nel processo di ambientamento.
Spero di restare a lungo qui, è un grande club e sono molto felice di aver fatto questa scelta”