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Dopo il ciclone Dieselgate, piano di ristrutturazione alla Volkswagen

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Il piano strategico di ristrutturazione aziendale alla Volkswagen sarà una ‘pillola amara’, così ha definito il drastico intervento di risanamento della casa automobilistica, Stephan Weil, Presidente della Bassa Sassonia.
In un tavolo comune, i vertici della Casa automobilistica Volkswagen e i rappresentanti sindacali, sono giunti ad un accordo per quel che riguarda gli esuberi dell’azienda di Wolfsburg, si tratta di un taglio consistente in termini di posti di lavoro: 30 mila sono previsti entro il 2021. Tutto questo a supporto dei nuovi obiettivi a marchio VW, che sta pensando di puntare, nei prossimi 5 anni, sull’auto elettrica, la guida autonoma e la mobilità digitale. I sindacati, nel Consiglio di Sorveglianza, occupano dieci posti su venti. Capo del Consiglio di fabbrica è Bern Hosterloh, che ha svolto un importante ruolo per il raggiungimento degli accordi.
Il tema della mobilità digitale è attualissimo ed è stato peraltro ampiamente trattato nel corso dell’ultimo G7 a Karuizawa, in Giappone (settembre scorso), con un gruppo di lavoro creato per dare risposte sulle smart road, l’efficienza dei sistemi stradali, considerati in un contesto di adeguamento agli standard internazionali.
La Vokswagen è una holding con ben 12 marchi, vi lavorano 624.000 persone, più di un terzo in Germania. L’azienda ha un passato glorioso, alcuni modelli hanno ottenuto il premio ‘auto dell’anno’. Nelle sue radici porta il segno di una storia meno gloriosa per i tedeschi, dato che la fabbrica è stata creata per volere di Hitler. Egli voleva un’auto di buone prestazioni, che potesse essere accessibile alle classi meno abbienti della Germania negli anni 30’: l’auto del popolo (Volks-wagen significa infatti in tedesco ‘auto del popolo’). Convertita alle esigenze belliche durante il secondo conflitto mondiale, negli anni cinquanta ha ripreso la produzione, attraverso una joint-venture anglo-tedesca. E da allora è partito lo sviluppo e la crescita.
La riduzione dell’organico, resa pubblica dal management tedesco negli ultimi giorni, porterà un risparmio annuo di 3,7 mild di euro; l’intervento è stato definito “Patto per il futuro”. Per il momento, entrambe le parti (vertici aziendali e sindacati) sembrano soddisfatte delle scelte, indispensabili per affrontare con maggiore garanzia le nuove sfide del mercato automobilistico globale. Con gli investimenti destinati all’elettromobilità, il rientro in termini di profitto e aumento dell’occupazione sarà notevole. Il piano stima che saranno creati 9 mila nuovi posti di lavoro, tra gli impianti di Wolfsburg e Zwickau, aumenterà anche il margine operativo che salirà entro il 2020 del 4%.
Crescono gli obiettivi sul fatturato, e gli utili del terzo trimestre dell’anno in corso volano a 2,3 mld di euro. Lo scandalo ‘dieselgate’, ha certamente causato danni all’azienda, ma si sta riscontrando anche un notevole incremento nelle vendite. Ad ottobre (2016) in Italia, è stato di ben +18,73%, con un totale annuo di +16,85%. Risultati inversamente proporzionali alla logica: lo scandalo, anziché determinare disaffezione e diffidenza nei clienti, ha incentivato la fiducia. I paradossi del mercato, è il caso di dirlo. Bisognerebbe auspicare scandali per portare movimenti positivi nelle vendite?
Rilevanti gli investimenti per la ristrutturazione dei siti tedeschi, ammonterebbero a 3,5 mld di euro.
Il Ceo dell’azienda, Matthias Mueller, confida nell’efficacia di questa ‘terapia intensiva’, alla quale è stata sottoposta la VW, per superare tutte le conseguenze derivate dal ‘dieselgate’, cominciata con un’inchiesta negli USA nel 2015. Le Emissioni di ossido di azoto sui motori diesel del gruppo automobilistico tedesco, sono state il fattore scatenante. Lo scorso settembre la US Environmental Protection Agency, portava allo scoperto l’uso di un ‘defeat device’ nei motori diesel VW, in grado di farla franca con i sistemi di controllo. Le auto della Volkswagen furono prese di mira perché le emissioni erano superiori di gran lunga agli standard ammessi dai regolamenti federali, ma ‘grazie’ al ‘defeat device’, ossia ad un dispositivo software che riconosceva quando le auto erano sottoposte a test, passavano sempre la prova indenni.
Le autorità americane sono pervenute a questa conclusione per via delle differenze tra i test di laboratorio e le normali prestazioni dell’auto su strada. Confermate anche da ICCT (International COuncil on Clean Trasnportation). A distanza di circa 6 mesi dal clamoroso scandalo dieselgate, il Dipartimento di Giustizia americano e la Volkswagen, sono pervenuti ad una risoluzione che avrà un costo enorme per i furbi della casa automobilistica, ossia 14,7 mld di dollari. Con tutte le conseguenze e i riflessi del caso. E così, con la Deutsche Bank possono darsi la mano, visto che il colosso bancario tedesco sta affrontando una tempesta simile, per la questione dei mutui subprime.
L’esigenza di un adeguamento e revisione dei piani industriali della VW, si è avvertita proprio in seguito agli effetti dello scandalo sulle emissioni. I costi che ha comportato hanno costretto il board dell’azienda ad affrontare nuove misure per non perdere la competitività sul mercato. Dei 30 mila esuberi rilevati, 23 mila riguardano gli stabilimenti della Germania, alcune migliaia negli Stati Uniti, il resto in altri paesi. Il piano prevede anche un aumento degli investimenti volti a migliorare la produttività del 25%. L’azienda si è impegnata con i sindacati a non procedere con licenziamenti forzati, rendendo la manovra più ‘soft’ mediante il ricorso ai prepensionamenti e alle uscite volontarie progressive. Secondo il Ceo M. Mueller, ‘è il più grande piano di riforma nella storia della Volkswagen’.
I dettagli sul piano strategico di ristrutturazione aziendale sono stati precisati con ulteriori dettagli nella Conferenza stampa tenutasi venerdì 18 novembre, come già aveva annunciato l’Agenzia Reuters. E’ stato il quotidiano Handlsblatt, ad anticipare l’annuncio delle prime misure del piano, mentre nel corso della Conferenza Stampa tenutasi a Wolsfburg, sono stati il Presidente del Marchio VW, Herbert Diess, coinvolto nella valanga dieselgate, e il Ceo Matthias Mueller, a spiegare nei dettagli le coordinate del piano.
“Il mercato dell’auto è alla vigilia di una profonda trasformazione – ha detto Diess -. Tutti dovranno ristrutturare, ma noi lo facciamo in anticipo”.
Sempre in data di ieri era prevista la riunione del Consiglio di Sorveglianza. In un momento delicato in cui è finito sotto inchiesta proprio il Presidente del Consiglio di sorveglianza, Hans Dieter Poetsch, sempre per lo scandalo relativo alla presunta manipolazione del mercato (sulle emissioni diesel..), che ha causato un terremoto alla VW.
Anche questa notizia è stata riferita da Reuters. Nel mirino della Procura di Braunschweig, in Sassonia, c’è già Martin Winterkorn, ex Amministratore Delegato della casa automobilistica, dimessosi nel 2015 perché travolto dallo scandalo. Insieme a Diess, Presidente del marchio, risultano indagati per non avere informato tempestivamente gli investitori sulle conseguenze finanziarie del dieselgate. La Procura ha puntato l’indice contro la manipolazione dei titoli del gruppo, in seguito alla richiesta presentata dalla Consob tedesca: la Bafin.
Un duro colpo per la Casa automobilistica, che da due decenni non conosceva crisi. In un comunicato diffuso alla fine di settembre dello scorso anno, l’azienda spiegava che si era reso necessario l’accantonamento di 6,5 mld di euro, da contabilizzare nel terzo trimestre, per affrontare le difficoltà dello scandalo che era esploso con una virulenza veramente seria. La somma annunciata è poi passata a oltre 16 miliardi, per tutto il 2015, determinando quindi uno stato di crisi, dopo un lungo trend positivo. In crisi anche lo staff dirigenziale, e la stessa governance della CW.
La Procura insiste sul fatto che c’era una visione abbastanza chiara sulle previsioni riguardanti le perdite finanziarie, e pertanto sarebbe stato giusto avvisare prima gli investitori sul nuovo panorama che si stava delineando in ambito finanziario.
Tutto questo è agli atti del tribunale di Braunschweig, sul quale ricade l’onere di accertare la consistenza dei sospetti. Da quando è emerso lo scandalo, la casa automobilistica tedesca ha collezionato tante, troppe cause legali, si pensa che siano ormai centinaia, e sempre per le medesime ragioni. Ma quando si hanno radici solide nel mercato dell’auto, e i risultati vanno in direzione contraria agli effetti che dovrebbero causare nelle vendite, nessun turbine riesce ad avere ragione dell’azienda, alla Volkswagen il male è destinato ad andare in remissione nel volgere di pochi anni.

Promozione- Nuova Ischia,Mister Di Meglio: Sono contento per la vittoria,non era facile vincere

Di-Meglio

L’allenatore ischitano: “Gara di corsa e sacrificio, non era facile visti i problemi fisici di alcuni calciatori”

Dopo tre pareggi consecutivi, la Nuova Ischia torna finalmente alla vittoria battendo per 1-0 la Sangennarese con un gol di  Capuano. Al temine della partita Mister Isidoro Di Meglio ha commentato con soddisfazione questo successo. Contento della prova e della vittoria? “Sono contento della prova, che è stata di sacrificio e di corsa. Gli ospiti hanno cercato di mettere in campo le loro qualità. E non è stato facile vincere, considerando che negli ultimi 20 minuti avevamo Camorani con un problema alla costola e Chiariello con una distorsione”.
E’ ritornato a segnare Raffaele Capuano sicuramente lui è  stato l’uomo partita, un ritorno al gol importante per lui…
“Abbiamo bisogno di Capuano, così come di tanti altri. Siamo in una famiglia, ognuno deve tirare acqua al nostro mulino. Dobbiamo continuare così come stiamo facendo e andare avanti” .  Mendil inizialmente in panchina per poi entrare a partita in corso che insieme ad Arcobelli non hanno fatto una grande prestazione. “Mendil aveva 10 punti in testa, si è allenato soltanto nel giorno prima della partita. Arcobelli è invece ala decima partita di campionato, più qualche altro spezzo in Coppa Italia ed è normale uno spezzone. Poi giocare su questo campo non è facile, bisogna fare una fatica doppia. Mi è piaciuta la partita, va bene così e andiamo avanti”. Ora vi aspettano tre scontri diretti,fondamentali per il cammino del campionato. Siete pronti?  “Assolutamente sì, non possiamo evitare di giocare con queste squadre. Siamo ancora la capolista, sono loro a doversi preoccupare di noi”.
La sua squadra nonostante la vittoria, se vogliamo trovare qualche nota negativa ci è sembrato che ha sofferto in alcune fasi del match. “Non abbiamo sofferto tanto. Abbiamo costruito, poi nella ripresa abbiamo pagato qualcosa a livello fisico. Infatti ho sostituito Cuomo con Varchetta e qualcosa è cambiato, forse abbiamo pagato qualcosa a centrocampo. Ma non potevo fare altrimenti, con Camorani che non ce la faceva neanche a respirare e Chariello che zoppicava con una mezza distorsione alla caviglia. Loro non hanno fatto granché, anzi ci è mancato qualcosa nell’ultimo passaggio per chiudere la partita”.

Simone Vicidomini

EDITORIALE – Juve Stabia, un volo a metà

Juve Stabia – Lecce è stata una partita a dir poco spettacolare, di quelle che potrebbero essere usate come spot per il Calcio. Partiamo però dalla fine: dagli applausi a fine gara di tutto il Romeo Menti. Se infatti qualcuno si fosse trovato allo stadio per caso, avrebbe quasi certamente pensato che tra le due squadre fosse finita in pareggio, ma mai che la Juve Stabia avesse appena perso una partita in larga parte dominata.

È questo l’aspetto importante, che in prospettiva potrebbe valere più dei punti persi contro la squadra di Padalino. Avere sui propri spalti, finalmente gremiti in ogni settore, un pubblico che apprezza la grande prestazione offerta, al di là del risultato, facendo prevalere la riconoscenza al nervosismo, è un fattore decisivo in un campionato così equilibrato.
Passando agli aspetti prettamente tecnici, non ce ne voglia Mister Padalino, ma la gara è stata in larga parte dominata dai ragazzi di Fontana e più che vinta dal Lecce è stata probabilmente buttata e persa dalla Juve Stabia.

Il primo tempo ha visto solo una squadra in campo, con i pugliesi annichiliti dalle folate di Kanoute e compagni. La differenza l’ha fatta la ripresa, simbolo della vittoria del Lecce; a ben vedere però anche il secondo tempo della gara parla più gialloblú di quanto si possa immaginare.
Nella ripresa solo Sandomenico ha avuto tre palle gol nitide, clamorose, per portare le Vespe al terzo gol e solo l’egoismo dell’esterno stabiese ha fatto sì che ciò non avvenisse.
Analizzando con lucidità, se quelle ripartenze fossero state gestitie con un pizzico di attenzione in più a nulla sarebbe valsa la reazione caparbia del Lecce.
Probabilmente la differenza avrebbe potuto farla una diversa gestione della gara da parte della Juve Stabia, sia in campo che in panchina.
Rallentare la gara, alla luce del ritorno del Lecce, con il possesso passa, qualità intrinseca alla mentalità stabiese voluta da Fontana, avrebbe avuto senza dubbio un effetto soporifero sul risultato.
Altre valutazioni possono coinvolgere alcune scelte tecniche fatte dallo staff stabiese nella ripresa. Probabilmente aiutare la difesa e la mediana, palesemente sulle gambe e vittime delle scorribande leccesi, sarebbe stata una scelta saggia.

Al netto di queste valutazioni tecniche e del calo nel finale, nulla è compromesso, anzi. Forse mai come ieri la Juve Stabia ha dimostrato di avere tutto per recitare un ruolo da protagonista fino alla fine. Solo una grande squadra può mettere sotto, a suon di gioco e di idee, squadre come Lecce e Foggia, finalmente potendo contare su un pubblico in grado di fare anche numericamente la differenza. Come una vittoria non avrebbe tagliato fuori il Lecce dalla corsa al primato, così la sconfitta non va a intaccare le ambizioni delle Vespe.
Sarà fondamentale che l’entusiasmo visto ieri, anche e soprattutto al termine della gara, non accusi il colpo di questa sconfitta e possa anzi concretizzarsi nuovamente nella gara di Matera e poi con quella interna contro la Virtus Francavilla.
Proprio la gara in terra lucana rappresenta la partita ideale per riprendere il volo..basta farlo tutti insieme.

Raffaele Izzo

Boxe, Martino Andrea: Campione d’Italia Youth pesi 91+ (Diana Marcopulopulos)

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Il bresciano Martino Andrea  categoria 91+ (super massimi) si è laureato campione d italia Youth sabato 19/11 a Roseto degli Abruzzi dopo aver battuto ai quarti ,giovedì 17,l Emiliano Mochrik per K.O.T.I alla seconda ripresa .

In semifinale venerdì 18/11 ha vinto ai punti con verdetto unanime ( 3-0)contro il toscano Dyrma.

Sabato 19/11 ha disputato la finale contro Palumbo Claudio regione Puglia dopo un match molto combattuto che ha visto Martino trionfare in rimonta dopo aver perso di stretta misura la prima ripresa e vincendo la seconda e la terza.

cecoro-martino-andrea-pitrolo
Cecoro, Martino Andrea, Pitrolo

Sono sette anni  che Martino  e’ allenato da Cecoro e Pitrolo. All’età di undici anni il papà medico lo porta dal maestro Cecoro perché potesse dimagrare, pesava 124 kg. Così si appassionò alla nobile arte e nell’arco di questi anni ha ottenuto una medaglia d’argento ai Campionati Italiani Youth 2015 , una medaglia d’argento ai campionati Italiani Younior 2014 . Ha partecipato al torneo Azzurrini d’Italia , torneo prestigioso perché è solo ad invito da parte della Federazione e finalmente la medaglia d’oro 2016 .

Diana MARCOPULOPULOS

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Sono sette anni  che Martino  e’ allenato da Cecoro e Pitrolo. All’età di undici anni il papà medico lo porta dal maestro Cecoro perché potesse dimagrare, pesava 124 kg. Così si appassionò alla nobile arte e nell’arco di questi anni ha ottenuto una medaglia d’argento ai Campionati Italiani Youth 2015 , una medaglia d’argento ai campionati Italiani Younior 2014 . Ha partecipato al torneo Azzurrini d’Italia , torneo prestigioso perché è solo ad invito da parte della Federazione e finalmente la medaglia d’oro 2016 .

Sono sette anni  che Martino  e’ allenato da Cecoro e Pitrolo. All’età di undici anni il papà medico lo porta dal maestro Cecoro perché potesse dimagrare, pesava 124 kg. Così si appassionò alla nobile arte e nell’arco di questi anni ha ottenuto una medaglia d’argento ai Campionati Italiani Youth 2015 , una medaglia d’argento ai campionati Italiani Younior 2014 . Ha partecipato al torneo Azzurrini d’Italia , torneo prestigioso perché è solo ad invito da parte della Federazione e finalmente la medaglia d’oro 2016 .

Il Podio Gialloblù di Juve Stabia – Lecce 2 – 3

La Juve Stabia cancella un ottimo primo tempo con una ripresa da film horror e regala la clamorosa rimonta al Lecce. I pugliesi espugnano il Menti per 2 – 3.

PODIO
Medaglia d’oro: a Yaye Kanoute, che premia la scelta di Fontana di schierarlo dal primo minuto. Impatto devastante il senegalese ha sulla gara, messa apparentemente in discesa dal tap-in da opportunista su cross basso di Sandomenico. Molto positiva la prova dell’ex Ischia che in campo fa tutto quello che piace vedere agli allenatori: segna, fa ammattire Contessa (irriconoscibile rispetto al formidabile esterno della prima stagione in gialloblù), torna spesso ad aiutare Cancellotti in fase difensiva pur rimanendo propositivo in fase di spinta. La solida prestazione di Kanoute, e la naturalezza con cui l’esterno antepone gli interessi della squadra ai propri, non possono che risaltare agli occhi di Fontana, tecnico da sempre attento all’aspetto umano quanto a quello tecnico.

Medaglia d’argento: a Nicolas Izzillo, sempre più leader (Capitan Capodaglio ce lo consenta) del centrocampo. Altra prova maiuscola del talentino sardo, che si fa apprezzare sia di sciabola che di fioretto. Izzillo sguaina la sciabola quando decide di trafiggere dalla distanza Gomis con il siluro del 2 – 0, preferendo invece il fioretto quando c’è da duettare con i compagni di reparto e con il resto della squadra. Continua quindi il processo di maturazione di Izzillo, notevolmente accelerato dalla cura Fontana. Proprio Izzillo e Mastalli stanno assorbendo alla perfezione tutti i consigli del loro allenatore, che come pochi sapeva disimpegnarsi con sciabola e fioretto.

Medaglia di bronzo: al pubblico del Romeo Menti. Finalmente il colpo d’occhio che offre lo stadio di Castellammare è da brividi, con i botteghini che fanno registrare il tutto esaurito. Ancor più che la coreografia iniziale, che la spinta per tutti i 90 minuti, che i boati dopo i gol delle Vespe, sono da apprezzare gli applausi tributati a fine gara dai tifosi ai calciatori della Juve Stabia. Il pubblico stabiese ha compreso quanto impegno ci sia stato nella prestazione dei propri calciatori, ed ha fatto prevalere la riconoscenza alla comprensibile arrabbiatura per la sconfitta, esortando la squadra con cori ed applausi anche a fine gara. Spesso leggiamo che per assistere a scene del genere bisogna necessariamente guardare al calcio d’oltremanica: evidentemente non è così.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Daniele Liotti, purtroppo nella ripresa perforato incessantemente dal Lecce. La ripresa segna la caduta in picchiata (anche) della prestazione del terzino mancino della Juve Stabia, che con il suo errore grossolano stende il tappetro rosso alla rimonta del Lecce. Grave è il buco difensivo con cui Liotti lascia passare il lancio di Lepore per Pacilli, che è poi bravo a fulminare Russo con un gran destro. La defaillance segna la fine della gara di Liotti, che va in totale confusione. Non è un caso che gli uomini di Padalino decidano di spingere quasi esclusivamente dalla parte del terzino, impreciso e disattento anche sugli sviluppi della rete che porta all’incredibile vantaggio del Lecce.

Medaglia d’argento: a Salvatore Sandomenico, che diventa irritante quando dimentica di avere attorno altri 10 compagni di squadra. L’ex Aquila per tutto il primo tempo è il migliore in campo e semina costantemente gli avversari, fornendo anche a Kanoute il delizioso assist per la prima rete della Juve Stabia. Alla ripresa dopo l’intervallo, però, Sandomenico lascia negli spogliatoi il senso di squadra e decide di giocare da solo tutto il resto della gara. Incredibile è l’egoismo con cui l’esterno, in almeno due occasioni clamorose, preferisca la conclusione da posizione angolata o l’ennesimo dribbling, al passaggio per i due compagni posizionati al centro dell’area di rigore. Ancora più grave è la circostanza in base alla quale queste “scelte” di Sandomenico arrivino sul 2 – 1 e sul 2 – 0 per le Vespe, quando cioè la terza rete dei gialloblù avrebbe con tutta probabilità chiuso la gara. Errori, quelli di Sandomenico, già visti nella fase iniziale della stagione e pagati dall’esterno con tanta panchina. Evidentemente al calciatore non è ancora chiaro che giocare da solo non porta ad alcun risultato: il risultato di oggi ne è l’ennesima dimostrazione.

Medaglia di bronzo: alla gestione dei cambi di Mister Fontana. Se il tecnico stabiese va elogiato per la grande intuizione di Kanoute dal primo minuto, forse non può dirsi lo stesso per le altre scelte dell’allenatore gialloblù. Parlare col senno di poi è sempre facile, ma ci si chiede perché dopo la prima rete del Lecce, il tecnico della Juve Stabia non abbia mandato in campo i muscoli e la fisicità di Stefano Salvi. Col passare dei minuti la grinta del Lecce nel cercare le altre realizzazioni, che poi sono puntualmente arrivate, è stata lampante e non si comprende il motivo per cui dalla panchina stabiese non siano intervenuti per dare man forte a un centrocampo fatto quasi esclusivamente di piedi buoni ma di pochi muscoli. Ancora, va bene che l’identità della squadra trovi ormai le sue radici in un divertente ed efficace 4 – 3 – 3 , ma quando il risultato è in bilico e la squadra in netta difficoltà passare a un più prudente 4 – 4 – 2 non è a nostro avviso sinonimo di debolezza.

Raffaele Izzo

Eccellenza- L’Afragolese cala la manita al Real Forio

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Brutta sconfitta per il Real Forio in quel di Cardito. Allo stadio “Papa”, l’Afragolese si impone per 5-1 costringendo i biancoverdi (orfani di Verde e Ciro Saurino) ad incassare la seconda sconfitta consecutiva, al netto del passaggio del turno in Coppa Italia ottenuto mercoledì scorso con il Volla. La chiave della partita – negativa per gli isolani – sta tutta nei primi quindici minuti di gara. I rossoblu passano in vantaggio dopo appena sessanta secondi: lancio lungo di Noviello, la difesa foriana esce male e Castiello supera Cerbone. Passano tre minuti e l’Afragolese trova anche il raddoppio messo a segno da Allegretta; sul lancio lungo di Di Paola, la difesa di mister Impagliazzo calibra nuovamente male l’uscita. Inizio shock per il Forio, mentre l’Afragolese appare galvanizzata dal grande inizio. Al 5′ sale in cattedra Carotenuto (che non figurava neanche tra i convocati, ma come per magia è partito titolare dal 1′), il quale colpisce la traversa. Al 14′ Di Dato tocca il pallone con un braccio nell’area di rigore e il direttore concede il penalty con tanto di ammonizione (successivamente decisiva). Dagli undici metri non sbaglia Carotenuto. Da qui alla fine del primo tempo è il Real Forio a rendersi maggiormente pericoloso. I ragazzi di mister Impagliazzo accorciano lo svantaggio con Gianluca Saurino al 17′, il centravanti isolani è bravo a concretizzare al meglio una bellissima azione di Sannino. I biancoverdi continuano ad attaccare e sfiorano in diverse occasioni il 2-3 che significherebbe riaprire il match. E’ lo stesso Saurino a divorarsi un paio di palle gol, seguito poco dopo anche da De Felice. Ci prova pure Nicola Mora su punizione, ma il primo tempo termina sul 3-1. Nella ripresa ci sarebbe tutto il tempo per riaprire il match, ma nei primi quindici minuti Di Dato si fa espellere nuovamente; questa volta per doppia ammonizione, tuttavia il difensore biancoverde avrebbe potuto tranquillamente evitare l’intervento che gli è costato il secondo giallo. Dopo l’espulsione, le speranze per il Forio di riaggiustare il match sono praticamente nulle. L’Afragolese, poi, approfitta della superiorità numerica. Segna ancora Carotenuto al 17′ sugli sviluppi di un calcio di punizione e dopo cinque minuti è Pirone a girare il dito nella piaga biancoverde. L’Afragolese controlla la gara fino al triplice fischio e ritorna alla vittoria dopo tre settimane. Il Real Forio, nel prossimo turno, affronterà il Virtus Volla. Una partita fondamentale per ritrovare la vittoria,sopratutto tra le mura amiche.

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REAL FORIO 1

AFRAGOLESE: Pardo, Maiello, Novelli, Pesce, Loreto, Gargiulo (26’s.t. Di Ruocco), Di Paola, Giraldi, Castiello, Carotenuto (19’s.t. Elegibile), Allegretta (16’s.t. Pirone). (In panchina: Maione, Portente, Costano, Simonetti) All. Pezzella (sq. Suppa)
REAL FORIO: Cerbone, Di Dato, Mora, Calise, De Luise V., Fanelli, Vitagliano (8’s.t. Fiorentino), Trofa, Sannino, Saurino G. (34’s.t. Conte), De Felice (22’s.t. Chiaiese). (In panchina: Impagliazzo, Iacono C., Arcamone, ì De Luise M.) All. Impagliazzo
ARBITRO: Mollo di Castellammare di Stabia (ass. Iodice di Caserta e Alborelli di Ercolano)
RETI: 1′ Castiella, 4′ Allegretta, 14′, 62′ Carotenuto, 67′ Pirone (A); 17′ Saurino G. (F)
NOTE: Ammoniti Castiello, Novelli, Elegibile (A); Di Dato, Calise (F). Espulso Di Dato (doppia ammonizione).

Cosenza: ”Vittoria di carattere” VIDEO

Al termine del match vinto in rimonta dal Lecce al Menti per 2-3 contro la Juve Stabia, si è presentato in sala stampa il difensore del Lecce Francesco Cosenza.

Ecco le sue parole:

” Questa è una vittoria molto importante figlia del nostro carattere. Abbiamo giocato di cuore nel secondo tempo e abbiamo ribaltato una gara difficile contro una buona squadra che nel primo tempo aveva fatto benissimo e vinceva meritatamente. Abbiamo sofferto il sintetico all’inizio ma poi ci siamo adattati. Nel secondo tempo loro erano stanchi e ne abbiamo approfittato. Grandissima vittoria che ci dà morale ma che non cambia niente, ci da solo tanta convinzione nei nostri mezzi.”

Salvatore Sorrentino

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Pacilli: ”Contento per il gol. Spero ci dia la scossa” VIDEO

Al termine della gara tra Juve Stabia e Lecce abbiamo raccolto le sensazioni di Pacilli

Sono contento che il mio gol abbia dato la sveglia alla mia squadra portandola alla vittoria. Faccio i complimenti alla Juve Stabia perché è una grande squadra, nel primo tempo vincevano meritatamente ma nella ripresa ci ha concesso più spazi e noi ne abbiamo approfittato. Siamo contenti di aver ribaltato la partita conquistando tre punti in uno scontro diretto e su un campo davvero difficile come il Menti. Spero che questa vittoria ci dia la definitiva scossa per continuare a fare bene.”

Salvatore Sorrentino

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Padalino: ”Abbiamo giocato da Lecce e meritato la vittoria” VIDEO

Al termine della gara tra Juve Stabia e Lecce abbiamo raccolto le sensazioni di Padalino

Questi sono tre punti fondamentali. Nel primo tempo abbiamo giocato abbastanza bene ma abbiamo subito due gol. Nella ripresa abbiamo reagito ribaltando il risultato e abbiamo conquistato tre punti pesantissimi che arrivano dopo un periodo negativo. Abbiamo affrontato una grandissima squadra che non aveva mai perso in casa, venivano da un momento migliore e ribaltare una gara così può cambiare una stagione. Il calcio è fatto di episodi e ci hanno sorriso. Abbiamo giocato da Lecce fino alla fine e questo ci ha premiati con una vittoria su un campo difficile. È stata una bellissima partita e faccio i complimenti alle squadre.

Salvatore Sorrentino

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Juve Stabia- Lecce, le pagelle

Termina 2-3 per il Lecce la gara incubo per le vespe al Menti contro i salentini. I gialloblu surclassano 2-0 i lupi nel primo tempo grazie a Kanoute ed Izzillo ma nella ripresa accade l’imponderabile: il Lecce ribalta il risultato con Pacilli, Tsonev e il gol al 90′ di Caturano. Vetta agganciata per il Lecce e sogni di gloria quasi svaniti per le vespe, che al termine dei primi 45′ erano a ben sei punti sul Lecce. Ecco le pagelle delle vespe:

RUSSO 6: incolpevole sui gol

CANCELLOTTI 5.5: Bene nel primo tempo, nella ripresa Doumbia lo supera facilmente.

MORERO 6: Annulla Torromino e quasi sempre anche Caturano, non ha grandi colpe.

ATANASOV 5.5: Primo tempo sensazione per il bulgaro, cala nella ripresa anche per stanchezza.

LIOTTI 4.5: Giornata nerissima per lui. Non riesce mai a servire i compagni con i suoi cross che, spesso e volentieri, sono sballati. Nel secondo tempo regala 3 volte una prateria al Lecce e dalle sue zone partono le azioni per i tre gol leccesi.

CAPODAGLIO 6: Gara da 7 nel primo tempo, nei secondi quarantacinque minuti crolla insieme al resto della squadra.

MASTALLI 5.5: Cosi come la maggior parte dei suoi compagni, bisogna dividere i voti tra primo e secondo tempo. Prima metà di gara più che sufficiente, nella seconda paga la stanchezza.

IZZILLO 6.5: Gran gol il suo, illude gli stabiesi nel primo tempo.

KANOUTE 6: Pronti via e trova subito il gol, cerca di essere pericoloso in ogni occasione.

RIPA 5: Seconda gara consecutiva in cui l’attaccante di Battipaglia si ecclissa.

SANDOMENICO 5: Voto alzato per l’assist a Kanoute. Il calcio è un gioco di squadra e nel momento più difficile della gara, anzichè chiuderla s’intestardisce con il pallone.

MAROTTA: SV

LISI 5: Entra ma non porta assolutamente nulla

DEL SANTE 5: Stesso discorso fatto per Lisi

Le parole di Nicolas Izzillo al termine di Juve Stabia vs Lecce VIDEO

Al termine della gara tra Juve Stabia e Lecce abbiamo raccolto le sensazioni di Nicolas Izzillo, uno dei migliori in campo tra i gialloblù.

Ecco le dichiarazioni del centrocampista delle Vespe:

Dispiace tanto per la sconfitta, che cancella la gioia del mio gol. È davvero assurdo perdere così. Il Mister ci aveca messo in guardia già nell’intervallo, dicendoci di mettere da parte il nostro atteggiamento troppo lezioso visto in parte nel primo tempo. Non dobbiamo farci condizionare oltremodo da questa gara e pensare a fare la nostra partita anche a Matera. Anche stasera abbiamo mostrato di essere comunque una squadra forte; dobbiamo assolutamente riprendere il cammino interrotto oggi.

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Raffaele Izzo

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Insigne 34esimo bomber della storia azzurra, superato Sosa

Insigne 34esimo bomber della storia azzurra, superato Sosa

Lorenzo Insigne ritorna in gol dopo un digiuno durato tanti, troppi mesi. Il ragazzo ha siglato la sua 31esima rete in azzurro, superando Sosa e Astorri fermi a quota 30. Il Magnifico ha raggiunto, invece, nella speciale classifica dei mercatori azzzuri, Mihalic, Barbieri, Del Vecchio e Schwoch al 34esimo posto.

Tare blinda Keita: “Il ragazzo ha un contratto con la Lazio, gli abbiamo dato tanto”

Tare blinda Keita: “Il ragazzo ha un contratto con la Lazio, gli abbiamo dato tanto”

Il direttore sportivo della Lazio, Tare, ai microfoni di Premium Sport, ha blindato il gioiellino Keita, che tanto piace al ds azzurro Giuntoli: “Keita? Ha un contratto con la Lazio e oggi deve giocare per dare continuità. Il problema dei rinnovi non va affrontato adesso. E’ cresciuto in questa società, sa che la Lazio gli ha dato tanto e vuole ripagarla”.

Le impressioni di Gaetano Fontana al termine di Juve Stabia vs Lecce VIDEO

Al termine della gara tra Juve Stabia e Lecce abbiamo raccolto le impressioni di Gaetano Fontana, allenatore dei gialloblù.

Ecco le dichiarazioni del tecnico delle Vespe:

Già alla fine del primo tempo ero molto nervoso perché avevo intuito che qualcosa ci stava sfuggendo di mano. È successo quello che temevo, anche se devo ammettere che anche il pareggio ci sarebbe andato stretto. Se non abbiamo vinto, anzi se abbiamo perso una partita del genere, la colpa è solo nostra e dobbiamo riflettere sui nostri errori. Non siamo stati fortunati nella gestione dei cambi perché Ripa e Kanoute sono usciti per noie fisiche, nessuno dei due aveva altra benzina in corpo. Abbiamo inoltre sbagliato nel non addormentare la partita col il nostro consueto giro palla dopo il ritorno del Lecce. Non so perché non lo abbiamo fatto ma non dobbiamo farci sopraffare da questa sconfitta. Siamo pronti ad imparare la lezione che proviene da questa partita e già dal prossimo allenamento ci concentreremo sugli errori commessi. Fa ovviamente piacere essere riusciti a portare al Menti il pubblico delle grandi occasioni; dispiace non aver potuto regalare una gioia ai nostri tifosi ma continueremo a lavorare a testa bassa per proseguire sulla nostra strada.

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Raffaele Izzo

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Koulibaly in napoletano: “Contro l’Udinese vittoria importante. Nun mancat mercoledì!”

Koulibaly in napoletano: “Contro l’Udinese vittoria importante. Nun mancat mercoledì!”

Attraverso il suo profilo Facebook ufficiale, Kalidou Koulibaly, difensore del Napoli, ha dichiarato: ” Vittoria importante sul campo dell’Udinese! Adesso, andiamo a lavorare in vista della gara di Champions col Dynamo Kiev. Ci vediamo Mercoledì alle 20.45 nun mancat! 

Hamsik: “Siamo felici per la vittoria, adesso testa alla Champions”

Hamsik, le sue parole

Attraverso il proprio sito ufficiale, Marek Hamsik, capitano azzurro, ha commentato così la vittoria dei suoi contro l’Udinese:  “Grazie al nostro medico ce l’ho fattaAbbiamo vinto meritatamente, giocare a Udine è sempre molto difficile ma siamo felici. Da domani saremo concentrati sulla gara di Champions contro la Dinamo Kiev: vogliamo i tre punti.”

Le dichiarazioni di Yaye Kanoute, autore del primo gol gialloblù – VIDEO

Al termine della gara tra Juve Stabia e Lecce abbiamo raccolto le impressioni di Yaye Kanoute, autore del primo gol gialloblù.

Ecco le dichiarazioni dell’esterno delle Vespe:

È una sconfitta incredibile e che non meritiamo, purtroppo nel secondo tempo non siamo riusciti ad arginare il ritorno del Lecce. Dispiace anche perché c’erano tanti tifosi a sostenerci e spero che questa sconfitta non faccia venir meno la passione ed il sostegno dei tifosi. Giocare avanti a un pubblico così è bellissimo. Adesso pensiamo al Matera sperando di rifarci.

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Under 16, Pianura-Juve Stabia 2-4: il tabellino del match

Under 16, Pianura – Juve Stabia 2-4: il tabellino del match

Vittoria esterna per gli allievi regionali contro il Comp. Pianura N. Cutolo per 4-2. Una doppietta di Marrone e una di Pistola (8 gol in 8 partite) regalano il successo esterno ai ragazzi di mister Macone.

Così in campo:

Todisco, Izzo, Spavone, Marrone, Daniele, gargiulo, Capasso, De Cicco, Pistola, Scalera, Fontanella. A disp. La Rocca, Ruocco, Arno, Guadagno, Loffredo, Russo, Del Prete. All. Macone

a cura di Ciro Novellino

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Juve Stabia vs Lecce 2-3: la cronaca testuale

Il big match di giornata va in scena al Menti dove si affrontano Juve Stabia e Lecce.

Juve Stabia vs Lecce Sono tre i punti che separano le due squadre: la Juve Stabia tenta l’allungo, il Lecce invece l’aggancio, e ci riesce all’ultimo minuto.

L’impianto di Via Cosenza offre un ottimo colpo d’occhio e ci sono *tutti i presupposti per assistere ad una grande gara. Fuori dai giochi causa infortunio uno degli ex , Matteo Liviero.

Juve Stabia 4 – 3 – 3: Russo, Cancellotti, Liotti, Atanasov, Morero, Izzillo, Capodaglio, Mastalli, Kanoute, Ripa, Sandomenico.

A disposizione di Fontana: Bacci, Amenta, Zibert, Del Sante, Marotta, Camigliano, Salvi, Petricciuolo, Esposito, Lisi, Rosafio, Montalto.

Lecce 4 – 3 – 3: Gomis, Vitofrancesco, Contessa, Mancosu, Cosenza, Torromino, Lepore, Pacilli, Giosa, Caturano, Fiordilino.

A disposizione di Padalino: Bleve, Chironi, Arrigoni, Vutov, Tsonev, Freddi, Drudi, Vinetot, Maimone, Ciancio, Doumbia, Persano.

Ammoniti: Cosenza (L), Lepore (L)

Spetattori: 4574

juve-stabia-vs-lecce-risultatoPRIMO TEMPO

Minuto 5: GOOOOOOOOOLLLL JUVE STABIA!!!!! Inizio di partita meraviglioso di Sandomenico che semina costantemente il panico sulla fascia sinistra. Proprio l’11 salta il suo avversario e mette in mezzo per il tap-in ravvicinato di Kanoute. 1 – 0 Juve Stabia.

Minuto 17: Vespe vicine al raddoppio ancora col duo Sandomenico – Kanoute. Contropiede orchestrato dall’esterno napoletano che serve il senegalese ma la palla è leggermente lunga e consente l’uscita bassa di Gomis.

Minuto 23: Ancora Kanoute in grande spolvero; l’esterno manda a vuoto Cosenza, costringendo il difensore pugliese al fallo da ammonizione.

Minuto 35: Ancora Kanoute vicino alla rete su assist di Sandomenico: stavolta il tentativo di testa del senegalese esce di poco alla sinistra di Gomis.

Minuto 38: GOOOOOOOOLLLLL JUVE STABIA!!!!! Raddoppio dei gialloblù con il siluro dalla distanza di Izzillo che fulmina nell’angolino basso Gomis. 2 – 0 Juve Stabia.

Minuto 39: Per il Lecce ci prova Torromino; conclusione debole e centrale parata da Russo.

Minuto 41: Rete annullata ai pugliesi; Torromino scatta in off side e supera Russo in uscita. Gol annullato.

juve-stabia-vs-lecce-curvaSECONDO TEMPO

Minuto 8: Nel Lecce esce Mancosu ed entra Tsonev.

Minuto 14: GOL LECCE. I giallorossi accorciano le distanze con Pacilli, che sfrutta con un gran destro il buco difensivo di Liotti. 2 – 1 Lecce.

Minuto 17: Staffetta nell’attacco delle Vespe; esce Ripa ed entra Del Sante.

Minuto 18: Numero da giocoliere di Sandomenico che nel cerchio di centrocampo salta due uomini e si invola verso la porta leccese ma viene fermato da Contessa proprio a un passo dal gol.

Minuto 20: Sandomenico scatenato ma troppo egoista nel cercare spesso la conclusione e mai i compagni.

Minuto 23: Tra fila del Lecce esce Torromino ed entra Dumbia.

Minuto 24: GOL LECCE. Pareggio del Lecce con Tsonev supera Russo con un destro angolato ed imprendibile.

Minuto 26: Tra le Vespe esce Sandomenico ed entra al suo posto Lisi.

Minuto 38: Fontana richiama in panchina Kanoute per Marotta.

Minuto 45: GOL LECCE. I pugliesi ribaltano incredibilmente la gara: destro da posizione angolata di Lepore su cui Russo si oppone; sulla ribattuta del portiere stabiese si avventa Caturano che porta in vantaggio gli ospiti. 2 – 3 Lecce.

Finisce qui. La Juve Stabia si lascia scappare dalle mani una vittoria che al termine del primo tempo sembrava ormai in tasca. Sconfitta pesante per le Vespe soprattutto dal punto di vista psicologico.

Raffaele Izzo

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Under 17, Monopoli-Juve Stabia 2-0: il tabellino e le parole di Di Somma

Under 17, Monopoli-Juve Stabia 2-0: il tabellino e le parole di Di Somma

Arriva una sconfitta per l’Under 17 allenata da Nunzio Di Somma sul terreno di gioco del Monopoli. Il risultato finale è di 2-0 arrivato grazie ai gol di Rizzo e Todisco. Al termine del match abbiamo ascoltato Nunzio Di Somma: “Ennesimo approccio alla gara sbagliato. Abbiamo subito gol subito e non siamo riusciti ad esprimerci. Dopo il gol ci abbiamo provato, ma dopo il secondo gol abbiamo subito il contraccolpo e non abbiamo più reagito”.

MONOPOLI – Convertini, Curia, Monteduro, Rizzo, Abbinante, Maranci, Sacchi, Buoncore, Bianco, Todisco, Cuscito. A disp. Lacirignola, Nicastro, Tisci, Guastamacchia, Stragapede, Passiatore, Vecchio, Kofol, Campioto

JUVE STABIA – Pezzella, Maiorino, Ranieri, Cucca, Casella, Diomaiuta, Ceparano, Imperato, Del Prete, Fibiano, Andelora. A disp. Menzione, Follo, Persico, Sannino, Masi, Stallone, Esposito, Capasso, De Luca. All. Di Somma

a cura di Ciro Novellino

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