12.9 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 5850

Keita-Lazio, futuro incerto: il Napoli e la Juventus alla finestra

Keita-Lazio, futuro incerto: il Napoli e la Juventus alla finestra

Keita, attaccante della Lazio, lascerà i biancocelesti: il Corriere dello Sport lascia trapelare questa indiscrezione nelle ultime ore, attraverso il suo portale online. Tare, ds dei capitolini, sarebbe già scegliendo un sostituto del ragazzo, che piace tanto sia alla Juventus che al Napoli.

Giorgia Ferrajolo: “Napoli, ecco cosa ti manca per il secondo posto”

Giorgia Ferrajolo: “Napoli, ecco cosa ti manca per il secondo posto”  

Credo che la Roma debba stare attenta al Napoli che è una squadra straordinaria. Sarri non sarà elegante o fashion ma è un bell’allenatore. Ho visto un allenatore di poche parole ma concreto, ha fatto e sta facendo un lavoro egregio. Al Napoli forse manca qualcosina, magari deve gestire meglio il risultato nella parte finale delle partite e controllare meglio la partita. Ha dei campioni pazzeschi, una circolazione di palla che fa girare la testa, mi sono divertita a vedere giocare questa squadra”, ha dichiarato la giornalista di Premium Sport Giorgia Ferrajolo, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli.

Sannino: “Sarri sta lasciando il segno, il Napoli gioca a memoria”

Sannino: “Sarri sta lasciando il segno, il Napoli gioca a memoria”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto l’ex tecnico del Siena Sannino, il quale ha dichiarato: “Sarri sta lasciando il segno. Ha costruito una squadra che è molto bella da vedere. Quando un allenatore riesce a portare una sua idea sul campo è perché è riuscito ad entrare nella testa e nel cuore dei ragazzi. Ormai il Napoli gioca a memoria, lo spartito è entrato nella testa degli azzurri. La speranza è che possano arrivare presto anche i risultati che il Napoli merita”.

Castellammare di Stabia: Ancora un incidente zona Petraro

0

Castellammare di Stabia – E’ notizia di pochi minuti fa, in via Petraro angolo via Canneto, un’autovettura ha investito un ragazzo che circolava su un motociclo. L’impatto è avvenuto mentre l’auto viaggiava in direzione Pompei, mentre il ciclomotore viaggiava in direzione opposta e cioè verso Santa Maria La Carità.

Sul posto sono intervenute i mezzi di soccorso che hanno proceduto alla verifica delle condizioni di salute del giovane, di età presumibilmente sui 35 anni, che sembra dai primi rilievi non aver subito gravi lesioni fisiche. Il motociclo invece è andata distrutto nell’impatto.

Le forze dell’ordine anch’esse accorse sul posto stanno procedendo ai rilievi stradali per accertare la dinamica del sinistro.

La circolazione solo da pochi minuti è ripresa regolarmente.

Seguono aggiornamenti.

Lavoro agile: è il modo giusto per essere lavoratori più produttivi?

0

In un mondo che gira veloce e in cui abbiamo sempre tutto ciò che ci serve con noi racchiuso in un laptop o in uno smartphone, il ‘lavoro agile’ può rappresentare il modo giusto per incrementare notevolmente la produttività e conciliare per bene vita privata e lavoro?

Una persona felice e serena a casa, con il giusto spazio per la propria vita privata e un lavoro agile, è evidentemente anche un lavoratore più produttivo.

Oramai oltre il 50% delle grandi aziende sta già sperimentando il lavoro agile, seppur ancora marginalmente.

Il lavoro agile dà la possibilità di essere svolto sia in azienda e sia dall’esterno, senza però trascurare gli orari previsti dal contratto di riferimento e non prevede una postazione fissa per il lavoro svolto all’esterno delle mura aziendali.

La normativa in materia stabilisce che il lavoratore ha il diritto di ricevere un trattamento economico e normativo identico a quello riservato ai lavoratori che svolgono le stesse mansioni all’interno delle mura aziendali.

Anche i premi bonus e incentivi sono applicabili anche ai lavoratori ‘agili’. La legge mette nero su bianco la clausola di ‘invarianza finanziaria’.

Affinché si possa parlare di lavoro agile, tutti gli accordi stipulati devono essere in forma scritta (pena la nullità) e devono disciplinare le modalità di esecuzione della prestazione svolta all’esterno delle mura aziendali. Devono essere anche individuati i tempi di riposo del lavoratore e il contratto potrà essere a termine o a tempo indeterminato.

Le nuove norme disciplinano poi la protezione dei dati e la riservatezza specificando che il datore di lavoro deve adottare – così recita l’articolo in questione – «misure atte a garantire la protezione dei dati utilizzati ed elaborati dal lavoratore che svolge la prestazione lavorativa in modalità di lavoro agile».

Sono chiaramente sanciti gli obblighi di tutela dei dati trattati da entrambe le parti.

La tutela della salute e sicurezza del lavoratore anche nel caso di lavoro agile sono nodali. Il datore di lavoro è obbligato a prevedere un’assicurazione per il lavoratore che viene tutelato contro gli infortuni sul lavoro e malattie professionali.

Quello che dovrebbe essere la normalità del progresso che corre veloce e vede sempre di più la figura della persona come leva strategica del business, il lavoro agile è però ancora per molti un sogno o una realtà regolata da troppa burocrazia e tante difficoltà.

Si prevede che nei prossimi 10 anni, i lavoratori agili aumenteranno sensibilmente e probabilmente avremo lavoratori più produttivi e persona più felici della propria vita privata.

Radio Crc – Insigne disposto a cedere i diritti di immagine alla società ma aumenta la richiesta economica

Raffaele Auriemma, giornalista di Premium Sport, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Crc soffermandosi sul rinnovo di Lorenzo Insigne:

“Il Napoli non si immaginava uno scenario simile. Il calciatore, tramite i suoi agenti, ha chiesto 3,5 milioni più la totalità dei diritti di immagine. Sarebbe disposto a lasciare questi ultimi alla società, ma la richiesta aumenta a 4,5 milioni netti a stagione. C’è ancora in ballo questa questione relativa ai diritti di immagine. Non credo che il Napoli voglia privarsi del suo attaccante”.

Rai – Sarri resterà ma ci sarà un chiarimento con De Laurentiis al termine della stagione

Ciro Venerato, giornalista Rai esperto di calciomercato, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc. Tra gli argomenti trattati, quello riguardante il futuro di Maurizio Sarri:

“Le sensazioni sono che il tecnico resterà. A fine campionato, però, chiederà un colloquio al presidente De Laurentiis. Sono diverse le cose da chiarire e dopo una stagione è giusto fare un bilancio.
Roma? Baldini e Sarri sono vicini di casa e sono molto amici. Se Ballotta dovesse chiedergli un consiglio, non esiterebbe a portare il tecnico azzurro a Roma. Lo stesso discorso vale con Fassone il Milan. De Laurentiis, dal canto suo, ha blindato il suo allenatore con una clausola di 8 milioni che però sarà valida tra un anno”.

Udinese, Bonato: “Jankto e Fofana? Non ne ho ancora parlato con il Napoli. Su Zapata…”

Nereo Bonato,direttore sportivo dell’ Udinese, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte nel corso di ‘Marte Sport live’. Ecco quanto evidenziato:

“Duvan Zapata? Il 30 giugno scaderà il prestito ma ci sarà tempo per capire cosa fare, in questo momento è prematuro parlarne. Sarà il Napoli a dover capire come indirizzare il futuro dell’ attaccante. Da noi ha trovato la piazza ideale per esprimere le proprie qualità. In questo periodo sta trovando un certa continuità di rendimento. Di questo siamo contenti ma a fine prestito tornerà al Napoli. Con Giuntoli siamo molto amici ma al momento non è stato intavolato alcun discorso.
Jankto e Fofana? Due profili che di certo saranno seguiti dalla società partenopea. Entrambi stanno facendo molto bene ma non ne parlato con il Napoli”.

Crc – Mertens resta solo se risolve i dissidi con la moglie, diversi club lo seguono

A Radio Crc, nel corso di ‘Si Gonfia la Rete’, è intervenuto Raffaele Ariemma rilasciando alcune dichiarazioni:

“Rinnovo Mertens? Il problema è di natura personale. La moglie non vuole tornare più a Napoli e gli ha detto che se vuole tornare insieme deve lasciare la città.
Il Napoli ha già trovato l’ accordo, bisognerà capire la volontà del giocatore. Diversi club si sono informati, l’ avvocato di Dries ha parlato con il Barcellona e con il Tottenham. In Italia piace a Inter e Juventus, per i bianconeri sarà difficile trattare dopo il caso Higuain”.

Intitolata a Catello Mari una strada di Castellammare

0

E’ stata intitolata a Catello Mari, giovane sportivo stabiese scomparso nel 2006, la strada che costeggia la chiesa del quartiere Moscarella a Castellammare di Stabia. La cerimonia è avvenuta questa mattina alla presenza del sindaco Antonio Pannullo, dell’assessore Giulia D’Auria, dei familiari del calciatore scomparso nell’aprile del 2006, e delle autorità civili e militari.

“Un piccolo gesto per mantenere viva la memoria. Abbiamo accettato subito la richiesta chi ci era venuta dalla famiglia Mari e da oggi Castellammare ha una strada intitolata alla memoria di uno sportivo amato da tutti e che è riuscito nell’intento di unire due tifoserie appassionate come quella stabiese e quella metelliana” – afferma il sindaco Antonio Pannullo a margine della cerimonia.

Commozione anche nelle parole dell’assessore D’Auria: “Oggi ricordiamo uno straordinario ragazzo che metteva passione e determinazione in tutto quello che faceva. Era giusto e doveroso da parte dell’Amministrazione intitolare una strada al giovane calciatore stabiese prematuramente scomparso. Un modo per preservarne la memoria e trasmetterlo alle generazioni future”.

Catello Mari, calciatore stabiese all’epoca difensore della Cavese, soprannominato dai compagni di squadra il “leone” per la grinta e la determinazione con cui scendeva in campo, fu vittima di un tremendo impatto all’uscita dal casello autostradale di Castellammare. Catello Mari, stabiese doc, all’alba del 16 aprile 2006 tornava dalla festa promozione della Cavese che aveva appena conquistato la serie C1.

Capri, recupero e trasporto sanitario urgente con elicottero Guardia Costiera (VIDEO)

0

Nella mattina di oggi, 12 aprile, è stato effettuato un recupero e trasporto sanitario urgente a favore di un passeggero di nazionalità austriaca affetto da sospetto ictus, che si trovava a bordo della nave da crociera “Albatros”, della Compagnia tedesca Phoenix Reisen, a largo della costa campana, nei pressi dell’Isola di Capri.

La richiesta di aiuto, pervenuta alla Centrale Operativa di Roma della Guardia Costiera dal Centro Internazionale Radio Medico (C.I.R.M.), è stata immediatamente inoltrata alla Direzione Marittima di Napoli, che ha assunto il coordinamento delle operazioni di soccorso.

L’intervento di recupero e trasporto sanitario urgente è stato effettuato dall’elicottero “NEMO12” del 3° Nucleo Aereo Guardia Costiera di Pescara, con a bordo il personale del Servizio urgenza emergenza medica (SUEM) del 118. Dopo il trasbordo, il passeggero è stato trasferito presso l’ospedale Cardarelli di Napoli, cosciente ed in discrete condizioni di salute.

Torneo città di Salerno, la Juve Stabia in semifinale!

Torneo città di Salerno, la Juve Stabia in semifinale!

La prima partita del torneo della Città di salerno, ha visto le vespette soccombere per 3 a 0 , probabilmente per la fatica accumulata il giorno precedente contro il Sorrento. Nella seconda partita contro la S. Acc. L. Fusco, i ragazzi si sono intrattenuti nello spogliatoio per parecchio tempo, con il Mr Petrillo e il Coordinatore Saby Mainolfi e ne sono usciti molto motivati e carichi di grinta, sapendo che dovevano vincere con almeno 3 gol di scarto, ma le vespette hanno dominato la gara vincendo per 9 a 0, approdando allo spareggio per la semifinale. Reti di Orefice 2, Cavaliere 2, Esposito 1, Montella 1, Minasi 3.

Così in campo:

Arrichiello, Marino, Mammhoud, Festa (Esposito), Noviello, Lettera (Cavaliere), Prisco, Russo, Balzano, Montella (Orefice), Minasi

a cura di Ciro Novellino, foto Minasi          

 

         

Sarri-Spalletti, si può provare l’impresa aggancio

Sarri-Spalletti, si può provare l’impresa aggancio

Secondo La Repubblica, il terzo posto è ormai in cassaforte, per il Napoli: grazie alla decisiva vittoria dell’Olimpico nello scontro diretto con la Lazio, staccata ora di 7 lunghezze. Ma a Castel Volturno, dove gli azzurri hanno ripreso ieri pomeriggio la preparazione dopo un meritato giorno di vacanza, sono già iniziate le grandi manovre per terminare in bellezza il campionato e di conseguenza anche la stagione, con l’obiettivo categorico di fare tutto il possibile per andare a caccia della Roma. Il piazzamento sul secondo gradino del podio, al di là del prestigio per il club, assicura infatti la qualificazione automatica per la prossima edizione della Champions: dribblando la trappola del turno preliminare di metà agosto, a cui la squadra di Sarri sarebbe invece condannata dalla situazione attuale di classifica. Tentare la rimonta sulla Roma è dunque un obbligo morale e soprattutto materiale, per il Napoli: anche se i giallorossi sono avanti di 4 punti in classifica e possono contare pure sul saldo attivo negli scontri diretti, che li premierebbe nel caso di un arrivo a pari merito. Con sette giornate di campionato da giocare, però, gli azzurri sono sicuri di avere ancora qualche buona chance a loro disposizione: a dispetto di quello che al momento lasciano intendere la logica e i numeri. «Ce la possiamo fare», ha infatti promesso Marek Hamsik, lanciando la sfida ai rivali subito dopo la vittoria contro la Lazio. Crederci non costa niente, del resto. Specialmente adesso che la squadra di Sarri ha blindato il terzo posto e può permettersi di osare il tutto per tutto: sapendo di non avere più nulla da perdere. Ma è altrettanto vero che serve un’impresa, al Napoli: molto vicina al percorso netto, l’unico modo per tenere sotto pressione la Roma fino alla fine e magari spingerla a commettere qualche errore. Il testa a testa inizia sabato, con entrambe le rivali impegnate in casa: gli azzurri nel posticipo serale contro l’Udinese e giallorossi nel pomeriggio all’Olimpico con l’Atalanta, la rivelazione del campionato. È un turno potenzialmente più insidioso per il gruppo di Spalletti, sulla carta: anche se Hamsik e compagni dovranno fare a loro volta molta attenzione, visto che al San Paolo hanno commesso in questo campionato i loro peggiori passi falsi, fallendo per 6 volte (su 16 partite) l’obiettivo della vittoria. Gravissimi, in particolare, sono stati i pareggi interni con Sassuolo e Palermo, causa pricipale dell’attuale ritardo dal secondo posto. La lezione, però, dovrebbe essere servita. E il pienone previsto contro l’Udinese, grazie agli sconti voluti dalla società, aiuterà gli azzurri a affrontare il prossimo impegno con la giusta attenzione. Il Napoli deve tenere botta nei prossimi 180’, in attesa dei tre turni decisivi. Tra la 34esima e la 36esima giornata, infatti, la Roma è attesa dal derby con la Lazio, dalla trasferta di San Siro con il Milan e dallo scontro con la Juve. Sarà quello il momento per provare l’aggancio ai rivali, puntando forte sul turn over. Spalletti ha gli uomini contati, Sarri tante frecce in più nel suo arco: a partire da Milik. È l’ora di rischiare il tutto per tutto.

Napoli, 93 goal segnati: quasi una rete per ogni milione di Higuain

Napoli, 93 goal segnati: quasi una rete per ogni milione di Higuain

Circo o non circo e al di là delle filosofie di gioco diverse, la Sarri band ha dalla sua gol e gioco. L’obiettivo adesso può e deve essere il secondo posto e per la volata finale c’è benzina nelle gambe e, paradossalmente, maggiore consapevolezza rispetto a un mese fa. Il punto di debolezza con cui questa squadra ha iniziato la stagione senza Higuain (mister 36 gol) e soprattutto senza Milik infortunatosi dopo sette giornate, è diventato un elemento di forza. Mertens inventato centravanti, Insigne liberato dalla concorrenza con il compagno belga e Hamsik responsabilizzato come mai prima sono medaglie che Sarri appunta al suo petto. Se poi al momento i gol realizzati in tutte le competizioni sono 93, il giochino diventa facile: quasi un gol per ogni milione incassato dalla clausola di Higuain. Lo riporta Il Corriere del Mezzogiorno.

Ghoulam-Napoli, è finita: da Madrid pronti 20mln!

Ghoulam-Napoli, è finita: da Madrid pronti 20mln!

La storia tra il Napoli ed il terzino sinistro Faouzi Ghoulam sembra ormai arrivata al termine, anche perchè il suo intermediario per una eventuale cessione non è più Alessandro Moggi bensì il potente portoghese Jorge Mendes. Come riporta Tuttosport, si parla molto dell’Atletico Madrid : “Da Madrid raccontano che bisogna aspettare solo la fine del campionato per ratificare la cessione di Ghoulam all’Atletico per 20 milioni al Napoli, e di recente il Real Madrid avrebbe chiesto informazioni a Mendes“.

De Laurentiis accetta le richieste di Mertens, Kat pone il dentro o fuori!

De Laurentiis accetta le richieste di Mertens, Kat pone il dentro o fuori!

Il caso Mertens è più aperto che mai, perchè il Napoli vorrebbe chiudere al più presto il rinnovo contrattuale. Il presidente De Laurentiis, come racconta Auriemma su Tuttosport, ha incontrato uno degli avvocati del belga – Francis Stijn –  per chiudere la faccenda, accettando le richieste avanzate da Mertens: “L’ostacolo è Kat Kerkhofs, moglie di Dries, che ha lasciato Napoli da quasi due mesi per contrasti col marito e lo avrebbe messo davanti al bivio: o lei o Napoli. Da lontano vigilano Barcellona e Tottenham, con l’Inter in seconda battuta. Ma nessuna di queste società avrebbe prospettato a Mertens un guadagno identico a quello proposto dal Napoli“.  

Caso Insigne, c’è il rischio che non rinnovi!

Caso Insigne, c’è il rischio che non rinnovi!

Lorenzo Insigne è diventato uno dei migliori calciatori italiani durante l’anno. La Gazzetta dello Sport parla del “rischio che Insigne arrivi alla decisione di cedere alle lusinghe di altri club, compresi alcuni europei (Arsenal e Liverpool), e decida di non rinnovare. Dopo i 60 milioni incassati con la cessione di Cavani, i 30 di Lavezzi e i 90 di Higuain chissà che De Laurentiis non stia valutando un nuovo colpo ultramilionario che lo renderebbe, quantomeno, impopolare. I rapporti tra le parti sono abbastanza tesi in questo periodo. La determinazione di Insigne ha spiazzato il club”.

 

Torneo Ischia 2017, un premio per gli Under 15 della Juve Stabia

Torneo Ischia 2017, un premio per gli Under 15 della Juve Stabia

La Juve Stabia parteciperà al Torneo Ischia 2017, organizzato da Gerardo Mattera, amico del direttore Turi e del responsabile Mainolfi. Proprio i vertici del settore giovanile gialloblè hanno voluto, con la partecipazione a questo torneo, dare un premio agli Under 15 Nazionali di mister Alfonso Belmonte. Martedi 18 i 2002 saranno in campo, partiranno con la nave messa a disposizione dall’organizzazione e torneranno alla fine della giornata. Il direttore Alberico Turi ha aggiunto: “Siamo felici di partecipare a questo torneo, momento di lustro per la nostra società che partecipa ad una competizione ben conosciuta dagli addetti ai lavori. Un premio per i nostri ragazzi, abbiamo subito accettato l’invito di Gerardo Mattera tra i più importanti conoscitori del settore giovanile in generale”.

a cura di Ciro Novellino

 

Economia: è paralisi politica per calare le tasse

0

Stefano Lepri, nel suo editoriale su La Stampa, scrive:  -“L’impressione della paralisi politica è stata piuttosto evidente nella conferenza stampa dell’esecutivo, l’obiettivo sensato di calare fortemente le tasse (specialmente sul lavoro) si attua solo sapendo scontentare i tenaci interessi particolari”.

La sfida è la stabilità del debito

L’impressione della paralisi politica è stata piuttosto evidente nella conferenza stampa del governo ieri sera. Sapevamo già alla vigilia che le scelte economiche importanti per il 2018 sarebbero state rinviate a ottobre; c’erano anche motivi di politica europea per far così. Ma ha colpito la mancanza di dettagli sulle misure immediate, sulla «manovrina»: e qui il problema è tutto italiano.

Possiamo anche dar fiducia a Pier Carlo Padoan quando afferma che la manovrina non peserà sulla crescita e nello stesso tempo aggiusterà i bilanci in modo permanente («strutturale» nel gergo europeo), non effimero. Dato il suo modesto importo, i 3,4 miliardi già noti, non sarà difficile. La vaghezza di ieri fa tuttavia sospettare mercanteggiamenti politici in corso, e debolezza di progetto.

LEGGI ANCHE: La manovrina correttiva del governo: ma servono ancora 10 miliardi di euro

E’ anche vero che una parte rilevante delle risorse sarà raccolta con la lotta all’evasione. Però occorre ragionare su perché le uniche misure adottate contro l’evasione, come già dal governo Renzi, siano quelle («split payment» dell’Iva e simili) che non risultano immediatamente impopolari. Questo unico spiraglio rimane aperto a una politica debole.

Lo stesso ministro dell’Economia confessa un’altra difficoltà.  

Se da una parte si conferma l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale, certi tagli di spesa (all’opposto di quanto propagandato negli anni scorsi da alcuni economisti) esercitano un freno alla crescita che nell’immediato è più sensibile. Il «no a nuove tasse» diventa arduo proprio quando un governo ha il fiato corto.

Al momento abbiamo solo l’assicurazione che gli impegni europei saranno rispettati, e l’annuncio rassicurante di un deficit 2017 limitato al 2,1%. Si insiste che continua una politica di incisive riforme, mentre abbiamo un Parlamento che stenta ad approvare riforme dell’era Renzi, come quella della giustizia o la legge sulla concorrenza. Sulle riforme ulteriori, la maggioranza è divisa.

E’ possibile che un segnale importante al mondo, la stabilizzazione del debito in rapporto al Pil al temine del 2017, venga dato cedendo quote di aziende alla Cassa depositi e prestiti, ente che di fatto è pubblico ma formalmente no. Si prenderebbe tempo dato che la maggioranza anche qui è divisa.

Per contrastare le resistenze ideologiche della sinistra, e l’ostilità dei sindacati, sarebbe utile avere un progetto chiaro su perché e come privatizzare aziende come Ferrovie e Poste che in parte svolgono compiti sussidiati di servizio pubblico. In entrambi i casi, non è semplice decidere in quali campi è meglio operi la logica del profitto e in quali no; occorrerebbe riuscire a discuterne.

D’altra parte, questa maggioranza scompaginata non è certo spinta alla chiarezza da opposizioni che o ripetono vecchi espedienti retorici (buco, stangata, numeri truccati) o propongono alternative insostenibili. Sia la maxi-riduzione fiscale chiesta dalla Lega Nord sia il reddito di cittadinanza proposto dai 5 stelle costerebbero decine di miliardi. L’uscita dall’euro porterebbe alla bancarotta.

L’obiettivo sensato di calare fortemente le tasse (specie sul lavoro) si attua solo sapendo scontentare i tenaci interessi particolari che difendono ogni brandello della spesa pubblica. Non ci sono riusciti né Silvio Berlusconi all’apice della sua forza né Matteo Renzi nella sua battagliera fase iniziale. Tanto meno si può sperare in assetti politici fragili come quelli che ci troviamo di fronte.

vivicentro.it/opinione
vivicentro/Economia: è paralisi politica per calare le tasse
lastampa/La sfida è la stabilità del debito STEFANO LEPRI

La manovrina correttiva del governo: ma servono ancora 10 miliardi di euro

0

Il governo approva il Documento di economia e finanza e la manovrina correttiva richiesta dalla Commissione europea. I conti pubblici sono blindati anche se servono ancora 10 miliardi di euro, e nasce il reddito di inclusione per i poveri.

Senza lo sconto dell’Europa manovra da 10 miliardi nel 2018

Passa la linea concordata con l’Ue, ma il governo si aspetta più flessibilità in autunno. Ok alla correzione dei conti da 3 miliardi. Per le privatizzazioni solo 5 miliardi

ROMA – Paolo Gentiloni lo ammette senza giri di parole: la correzione dei conti indicata nel Documento di economia e finanza per il 2018 è «severa, quella prevista dal Patto di Stabilità». Dimenticate per un momento la manovrina da tre miliardi che il governo ha approvato ieri per rimettere in carreggiata il bilancio pubblico di quest’anno. La vera partita che si gioca l’Italia in questa delicatissima fase politica è attorno alla manovra d’autunno, che non potrà somigliare ad una Finanziaria pre-elettorale. Su tutti noi incombe una clausola di salvaguardia da venti miliardi di euro e quattro punti di aumenti dell’Iva. Ebbene, tenendo conto dei numeri presentati ieri e di un margine di tolleranza da parte di Bruxelles, oggi l’Italia dovrebbe ridurre l’indebitamento di almeno la metà di quella cifra, una decina di miliardi di euro. Il governo promette di evitare l’aumento dell’Iva e di sostituirla con «misure sul lato della spesa e delle entrate» soprattutto «di contrasto all’evasione» e nel frattempo di ottenere qualcosa di più dall’Europa: la Commissione ha in programma entro l’autunno la revisione di alcuni complicati criteri di calcolo del cosiddetto aggiustamento strutturale.
Fino all’ultimo l’azionista di maggioranza di Palazzo Chigi – ovvero Matteo Renzi – ha cercato di scongiurare questi numeri pressando il governo a battere sin d’ora i pugni sul tavolo. Il deficit nominale per l’anno prossimo è confermato in discesa all’1,2 per cento dal 2,1 di quest’anno. Comunque andrà, la marcia di avvicinamento alle elezioni sarà più difficile di quanto fin qui sperato. Ha prevalso la linea prudente del ministro del Tesoro Piercarlo Padoan, convinto che solo dentro alle regole l’Italia possa ottenere più flessibilità.

Nella speranza che alla fine i conti tornino, gli economisti di via XX settembre hanno lievemente alzato la stima di crescita di quest’anno di un decimale, dall’1 all’1,1 per cento. Allo stesso tempo hanno ridotto le previsioni per il 2018 e 2019 all’1 per cento (rispettivamente da 1,3 e 1,2). Nonostante i mal di pancia del Pd, il Documento di economia e finanza conferma l’intenzione di procedere con le privatizzazioni ma riduce le previsioni di introiti: il Def indica proventi nel 2018 per cinque miliardi di euro contro gli otto delle ultime stime. «Troveremo modi e canali, anche originali, per gestire questo aspetto». La soluzione creativa cui fa riferimento Padoan è più che altro un gioco di prestigio: il governo sta studiando la cessione alla Cassa depositi e prestiti di alcune delle quote in suo possesso fra Eni, Enel, Poste e Leonardo. Il piano è stato ribattezzato «Capricorno» e servirà a tenere a bada il mostro del debito: il Def dice che alla fine di quest’anno sarà pari al 132,5 per cento del Pil (appena un decimale in meno del 2016) e scenderà al 131 nel 2018.

LEGGI ANCHE: Economia: è paralisi politica per calare le tasse

Le difficoltà di dialogo del governo con la sua stessa maggioranza sono emerse plasticamente nella conferenza stampa successiva al Consiglio dei ministri che ha approvato il Documento di economia e finanza, il Piano nazionale delle riforme e la mini-manovra di correzione dei conti di quest’anno. Al netto dei numeri di Graziano Delrio sul piano degli investimenti – il Def ne promette per 47 miliardi di qui al 2032 – il governo è stato avaro di dettagli. A precisa domanda sull’entità dei tagli aggiuntivi di quest’anno Padoan è stato a dir poco sincero: «Le misure non sono state ancora ben definite, arriveranno nei prossimi giorni». In compenso il comunicato di Palazzo Chigi annuncia – sempre con la manovrina – di attuare «disposizioni per la realizzazione dei mondiali di golf del 2022, le finali di coppa del mondo di sci del 2020 e i mondiali del 2021». Nuove entrate quest’anno arriveranno grazie all’estensione dello split payment (un meccanismo che permette allo Stato di trattenere l’Iva dei suoi fornitori) e dalla rottamazione delle liti fiscali: per aderire ci sarà tempo fino al 30 settembre.

Twitter @alexbarbera

vivicentro.it/economia
vivicentro/La manovrina del governo
lastampa/Senza lo sconto dell’Europa manovra da 10 miliardi nel 2018 ALESSANDRO BARBERA