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Attento Napoli, la Roma aritmeticamente al secondo posto: “bastano” tre vittorie e due pareggi

Attento Napoli, la Roma aritmeticamente al secondo posto: “bastano” tre vittorie e due pareggi

Mancano cinque partire al termine di questa stagione: il Napoli è attualmente al terzo posto, dietro alla Roma a quattro lunghezze di distanza. Basterebbero tre vittorie e due pareggi alla squadra di Spalletti per assicurarsi il secondo posto aritmeticamente. In caso di arrivo a pari punti, saranno i giallorossi a gioire per la qualificazione diretta in Champions League perché avanti negli scontri diretti.

Rodriguez, l’agente: “Giuntoli conosce il ragazzo, il Napoli un passo avanti”

Rodriguez, l’agente: “Giuntoli conosce il ragazzo, il Napoli un passo avanti”

Ai microfoni di Gianluca Di Marzio, è intervenuto l’agente di Rodriguez, Gianluca Di Domenico, il quale ha dichiarato: “Il ragazzo è concentrato sul Wolfsburg. Giuntoli è esperto e lo conosce, ha uno scouting importante in tutta Europa. Contatti? Preferisco non parlarne. E’ stato in vacanza a Napoli e si è trovato molto bene, se ci stai bene in vacanza allora puoi stare bene anche nella vita. Il Napoli non è mai un passo indietro, nel 95% dei casi è un passo in avanti”.

ESCLUSIVA Juve Stabia – Ciro Danucci: Che sofferenza i minuti finali al Flaminio! Castellammare è sempre un posto speciale..

Alla vigilia della gara tra Juve Stabia e Fidelis Andria abbiamo ascoltato Ciro Danucci, pilastro della Juve Stabia bella e vincente dell’era Braglia. Con lui abbiamo ripercorso la sua esperienza alle Vespe

Ciao Ciro, innanzitutto come sta proseguendo la tua carriera? L’avventura alla Turris è terminata in modo non positivo purtroppo. E’ accaduto quello che tante volte si vede nelle categorie inferiori quando i risultati si acquisiscono in anticipo o, al contrario, non arrivano. La rottura non è avvenuta per motivi economici, perché appunto a volte si mette in preventivo che qualcosa da quel punto di vista possa mancare, ma a causa della mancanza di chiarezza e di professionalità di chi ho incontrato. Ho subìto continue prese in giro e credo che, soprattutto a 33 anni, non sia corretto. Adesso guardo avanti.

Segui ancora la Juve Stabia? Secondo te quali sono le cause del calo delle Vespe del girone di ritorno? Seguo sempre con molta partecipazione la Juve Stabia e le vicende di Castellammare, dove sono stato benissimo. Nei mesi scorsi ero molto felice della posizione in classifica, anche perché credo che si tratti di una piazza che merita la Serie B a mani basse. Penso che il calo sia stato dettato in parte da un mercato che ha un po’ stravolto l’identità “operaia” della squadra; sono arrivati calciatori forti e di qualità ma forse, appunto, non adatti alla Lega Pro, che si basa più sulla grinta sulla determinazione e sul dinamismo. Penso comunque che le Vespe abbiano tutte le carte in regola per vincere i play off.

Hai vissuto alla Juve Stabia due stagioni bellissime, qual è il tuo ricordo o la tua istantanea di quegli anni? La mia immagine degli anni alla Juve Stabia è il tabellone del Flaminio che segnava l’88esimo minuto ed il punteggio di 1 – 0 per noi. Ricordo quei minuti finali che sembravano non passare mai fino poi al gol di Giorgio Corona che ci fece esplodere di gioia.

Arrivasti a Castellammare dalla Ternana e forse, causa problemi fisici, la prima parte di stagione fu deludente; nel girone di ritorno invece diventasti titolare inamovibile con Cazzola e Mezavilla. È una ricostruzione corretta? Sì, accusai un noioso infortunio dopo poche partite e ci impiegai un po’ a riprendermi al massimo. Ricordo che la gara interna col Cosenza, vinta grazie ai gol di Albadoro e Mezavilla, segnò il mio ritorno tra i titolari; da lì fu una cavalcata con 17-18 risultati utili consecutivi, la vittoria in Coppa Italia e quella meravigliosa nei play off.

Proprio di quel periodo ha parlato di recente Alberico Turi, svelando al Pungiglione Stabiese come Braglia a gennaio 2011 avesse dato il via libera alla cessione tua e di Corona tra gli altri; come faceste a far cambiare idea al Mister? Io appunto avevo avuto dei problemi fisici, come lo stesso Giorgio, e questo condizionò il nostro rendimento. Poi, stando meglio, sia io che Giorgio tornammo sui nostri livelli abituali, riuscendo ad essere decisivi, ognuno a modo suo, per la promozione. Eravamo anche uomini di esperienza in un gruppo giovane, altro fattore importante.

Anche il tuo secondo anno fu importante; dimostrasti di poter stare alla grande in un campionato difficile come la Serie B. C’è un po’ di rammarico per quella stagione, che poteva rappresentare la svolta per me. Mi strappai nella gara contro l’Ascoli e ci impiegai più di tre mesi per tornare in campo; una volta recuperato speravo di giocare di più ma con Mister Braglia si era rotto qualcosa e quindi a fine stagione andai via. Dispiace ancora molto perché sarei rimasto con piacere; a mio avviso sarebbe stato importante, per evitare la retrocessione di due anni dopo, trattenere lo zoccolo duro che aveva portato alla promozione in Serie B, anche perché eravamo tutti ragazzi che non rompevano lo spogliatoio o altro: la squadra è sempre venuta prima di tutto.

Prima dell’inizio di quella stagione ci fu un simpatico siparietto tra te e Tarantino per l’assegnazione della maglia numero 10. Alla fine come mai vinse lui ed a te toccò la 21? Sì, fu un siparietto simpatico e molto amichevole perché ho tutt’ora una bella amicizia con Nazzareno. Avrebbe fatto piacere ad entrambi indossare il 10, ma poi lo lasciai a lui per questione di anzianità: lui vestiva la maglia della Juve Stabia da più tempo ed era giusto che il 10 andasse a lui. Io ripiegai sul 21, che nel mio ruolo non è un numero banale.

Sappiamo che Piero Braglia è un “brontolone” ma preparatissimo tatticamente. Come era il rapporto con lui? Con il Mister non è sempre facile avere a che fare. Ha un carattere burbero ma tatticamente è preparatissimo; anzi mi spiace davvero che sia stato esonerato dall’Alessandria, soprattutto dopo aver fatto un campionato importante. Noi eravamo stati insieme già alla Sangiovannese con ottimi risultati, quindi alla Juve Stabia ci conoscevamo bene. Tra noi si incrinò qualcosa quando rientrai dall’infortunio ma nulla che abbia compromesso il nostro rapporto, tant’è che mi ha cercato anche in seguito ma non ci sono state le condizioni per ritrovarci.

Molti tuoi ex compagni raccontano che l’ unione del gruppo fu il fattore decisivo per quelle stagioni meravigliose; ci sono compagni che senti ancora? Certo, sento molto spesso Tarantino, Cazzola, Mezavilla, Corona, Molinari ecc. Eravamo un gruppo di amici prima ancora che di compagni di squadra; la soddisfazione maggiore è aver ottenuto risultati così importanti in una piazza non semplice come Castellammare ed aver portato tanta gioia a tifosi speciali come quelli stabiesi.

Come ti vedi una volta appese le scarpette al chiodo? Sinceramente la carriera di direttore sportivo non mi intriga, anche perché tanti miei ex compagni, che ora ricoprono quel ruolo, hanno cambiato totalmente carattere e mentalità mentre io vorrei essere sempre me stesso. Vorrei invece provare ad intraprendere la carriera da allenatore, del resto già il mio ruolo in campo mi rende un po’ la mente della squadra. Mai dire mai: magari un giorno ci ritroveremo in un’altra veste!

Un tuo saluto ai tifosi stabiesi. Saluto con tanto affetto i tifosi di Castellammare e della Juve Stabia. Porto sempre con me i bellissimi momenti trascorsi insieme e mi auguro che proprio il pubblico stabiese possa dare alla squadra la spinta decisiva nei play off. Ciao a tutti ed a presto!

A cura di Raffaele Izzo

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Sclerosi multipla, mistero forse a una svolta

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Si chiama Rab32, è una proteina ed è presente in grandi quantità solo nel cervello dei pazienti con sclerosi multipla, mentre è virtualmente assente nei sani. Sarebbe lei a ‘disturbare’ i mitocondri delle persone colpite dalla patologia neurologica che danneggia la glia, la guaina protettiva nei neuroni. A spiegare per la prima volta un probabile meccanismo attraverso cui la malattia manda in tilt le centrali energetiche cellulari è uno studio anglo-canadese pubblicato sul ‘Journal of Neuroinflammation’, co-finanziato dal Royal Devon & Exeter Nhs Foundation Trust. Il lavoro, condotto da un team della University of Exeter Medical School e dell’università dell’Alberta, rimbalza sulla stampa internazionale come una possibile “svolta” contro la sclerosi multipla, punto di partenza per la ricerca di nuovi trattamenti.

La notizia arriva proprio nel primo giorno della Ms Awareness Week, la Settimana per la consapevolezza sulla sclerosi multipla (24-30 aprile) che colpisce nel mondo circa 2,5 milioni di persone, soprattutto donne, e si manifesta tipicamente in giovani ventenni o trentenni. Al di là della natura autoimmunitaria della patologia, in cui le naturali difese dell’organismo iniziano ad attaccare la mielina, l’origine della malattia resta misteriosa. Gli scienziati sospettavano da tempo un possibile coinvolgimento dei mitocondri, e ora il nuovo studio sembra far luce proprio su questo aspetto.

Analizzando campioni di tessuto cerebrale umano, i ricercatori hanno scoperto una presenza consistente della proteina Rab32 soltanto nei malati di sclerosi multipla. L’équipe ha quindi osservato che, dove c’è Rab32, il reticolo endoplasmatico – una parte della cellula che immagazzina il calcio – si avvicina troppo ai mitocondri. Ne risulta una cattiva comunicazione fra le centrali energetiche cellulari e le scorte di calcio, che indurrebbe i mitocondri a funzionare male producendo infine un effetto tossico sulle cellule cerebrali dei pazienti.

Gli scienziati non hanno ancora chiarito cosa determini l’azione ‘disturbatrice’ di Rab32 sui mitocondri, ma ritengono che il problema possa aver origine proprio a livello del reticolo endoplasmatico cellulare.

“La sclerosi multipla può avere un impatto devastante sulla vita dei malati – sottolinea Paul Eggleton della University of Exeter Medical School – con effetti che interessano le capacità di movimento, di parola e mentali. Finora tutto quello che la medicina ha potuto offrire è la terapia dei sintomi della patologia, perché non ne conosciamo ancora le cause precise e questo ha limitato la ricerca. I nostri nuovi, entusiasmanti risultati indicano una nuova strada da esplorare”. Per lo studioso “si tratta di un passo avanti cruciale che, nel tempo, speriamo possa portare a nuovi trattamenti efficaci contro la sclerosi multipla”. L’idea è utilizzare Rab32 come bersaglio da colpire, cercando al contempo eventuali altre proteine che potrebbero contribuire ad ‘accendere’ la patologia.

Nessuno sa per certo il motivo per cui le persone sviluppano la sclerosi multipla e accogliamo con favore qualsiasi ricerca migliori le nostre possibilità di comprendere come fermarla – commenta David Schley, Research Communications Manager della Ms Society – Attualmente esistono trattamenti disponibili per molti degli oltre 100mila pazienti britannici che convivono con questa condizione difficile e imprevedibile. Vogliamo che i malati abbiano un’ampia gamma di trattamenti tra i quali poter scegliere, e vogliamo offrire loro la terapia giusta al momento giusto”.

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Lega Pro, per la Final Four non serve la tessera del Tifoso: tutto quello che c’è da sapere

Lega Pro, per la Final Four non serve la tessera del Tifoso: tutto quello che c’è da sapere

La stagione di Lega Pro non è ancora terminata ma già si comincia a parlare e a preparare i playoff e i playout. A Firenze ci saranno le final four e dall’Osservatorio del Viminale spuntano le prime ufficialità. Infatti, la vendita dei tagliandi per lo stadio Artemio Franchi, avverranno attraverso queste modalità: vendita senza limitazioni per i settori con miglior visibilità (salvo provvedimenti dell’autorità competente). Al fine di favorire il clima di festa, la partecipazione delle famiglie e degli appassionati a scapito di quelle frange di tifoserie spesso protagoniste di eventi negativi, i titoli di accesso per i soli settori dedicati al pubblico neutro potranno già essere messi in vendita attraverso il controllo del CEN di Napoli. Tale vendita sarà interrotta, per le partite di semifinale, il 4 giugno p.v. fino al momento in cui saranno definiti gli abbinamenti delle sfidanti. Analogamente la vendita dei titoli di accesso per la finale sarà interrotta il 12 giugno p.v. sera fino alle 12.00 del 15 giugno p.v..

Le vendite dei settori dedicati al pubblico neutro saranno riattivate successivamente alle predette scadenze inibendo la cessione ai residenti nelle città le cui tifoserie hanno evidenziato recenti ostilità con una delle società qualificate alla fase finale; alle tifoserie delle due squadre impegnate dovranno essere offerti due distinti settori.

Nel caso in cui le società sportive abbiano sede nella stessa regione, ciascun settore di minor pregio deve essere riservato rispettivamente ai sostenitori residenti nelle province ove hanno sede le due società sportive che disputano la gara; esclusivamente nel caso di partite per le quali l’Osservatorio ha assegnato un elevato livello di rischio (rischio 4) i tagliandi dei due rispettivi settori di minor pregio potranno essere venduti solo ai possessori di Supporter Card e/o altre tessere di fidelizzazione.

Divieto di vendita dei tagliandi il giorno della gara, per gli incontri ai quali l’Osservatorio ha assegnato un elevato livello di rischio (rischio 4).

Possibilità di stampa a casa per i non possessori di Supporter Card e/o altre tessere di fidelizzazione; – incedibilità dei titoli per gli incontri ai quali l’Osservatorio ha assegnato un elevato livello di rischio (rischio 4).

Business di opere sacre, furto sacrilego di un altro bambinello

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A soli pochi giorni di distanza dal furto nella Chiesa del Gesù è avvenuto un altro furto di opere sacre, sempre in Campania.

Dopo quello del bambinello settecentesco appartentente alla statua della Madonna del Carmelo, sottratto sabato notte alla chiesa del Gesù di Castellammare di Stabia, ora è toccato al bambinello tra le braccia di San Giuseppe della parrocchia di San Lorenzo a Sant’Egidio del Monte Albino (SA).

La ruberia è stata compiuta durante la notte, forzando l’antica porta della chiesa. I carabinieri stanno analizzando i video registrati dalle telecamere di sicurezza della parrocchia, per poter risalire al più presto ai colpevoli.

Le statue del bambinello sono molto ambite dai collezionisti di opere sacre, soprattutto se datate, e il mercato nero ne sta facendo un vero e proprio business.

COLLEGATA:

Castellammare, rubato bambinello del 1700 nella Chiesa del Gesù. Le lacrime di Don Antonio

 

Mediaset, Ceccarini: “Reina esclude Szczesny, lo spagnolo sarà titolare anche l’ anno prossimo”

Niccolò Ceccarini, giornalista di Mediaset Premium, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato:

“Reina e Szczesny sono entrambi titolari, l’ uno esclude l’ altro. Se resta il primo non può arrivare il secondo. Il portiere spagnolo sarà ancora il titolare la prossima stagione. Più probabile che alla fine la scelta ricada su un portiere di esperienza da affiancare a Reina.
Skorupski? Con lui il discorso è diverso, sarebbe un colpo in prospettiva”.

La Juve Stabia ringrazia i calorosi ragazzi stranieri di Active Youth for Europe

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Domenica, in occasione della gara Juve Stabia-Fidelis Andria, abbiamo ospitato 45 ragazzi, provenienti da tutta Europa, per l’iniziativa

“Volunteering-Journey to success”,

promossa dall’associazione

“Active Youth for Europe”,

in collaborazione con il Forum dei Giovani di Castellammare di Stabia.

Forum dei giovani
Forum dei Giovani di Castellammare

Sugli spalti del “Menti” sono apparse bandiere dei vari Stati europei, inoltre i nostri giovani ospiti hanno sventolato delle bandierine gialloblù per incitare i nostri calciatori ed hanno intonato diversi cori all’ingresso in campo e durante il match.

Li ringraziamo per averci regalato, con la loro presenza, tanto entusiasmo ed un messaggio di fratellanza e condivisione.

Targa per MannielloA ricordo di questa bella giornata di sport che abbiamo condiviso, rimarrà la targa che il Forum dei Giovani di Castellammare di Stabia e l’associazione Active Youth for Europe hanno donato al presidente Franco Manniello prima del fischio d’inizio, ringraziandolo per l’accoglienza riservata ai ragazzi.

Kiss Kiss – C’è l’ ok di Szczesny per il trasferimento al Napoli ma bisogna attendere una data precisa

A Radio Kiss Kiss Napoli, nel corso della trasmissione ‘Radio Gol’, è intervenuto Francesco Marciano rilasciando alcune dichiarazioni:

“Bisognerà attendere il 5 maggio per sapere il futuro di Szczesny. In quella data ci sarà un incontro tra l’ Arsenal, detentrice del cartellino, e l’ entourage del calciatore.
Il portiere polacco avrebbe dato l’ ok per il trasferimento al Napoli. Inoltre ha parlato con i suoi compagni di nazionale Milik e Zielinski, sarebbe entusiasta di vestire la maglia azzurra”.

Sky – Anche il Napoli su Schick ma non c’è stato nessun contatto diretto

Numeri da grande, per un ‘ragazzino’ di appena ventuno anni passato nel giro di dieci mesi da ‘semi sconosciuto’ a protagonista della nostra Serie A. Eccolo Patrik Schick, stellina della Sampdoria con gli occhi del mercato addosso: quelli di Inter, Juventus e Napoli in Italia. Atletico Madrid in Liga, Arsenal e Tottenham ad osservarlo dall’Inghilterra. E poi la Germania, tanti i club rimasti stregati dalle sue giocate: per questo la Sampdoria vuole tutelarsi. Come? Adeguamento del contratto al ragazzo, ma soprattutto aumento del valore della clausola di risoluzione che al momento è di 25 milioni.

Un appuntamento tra club e agenti del ragazzo era già stato fissato per la giornata di ieri. Ma la trasferta americana dell’Avvocato Romei (negli USA fino a stasera) ha fatto slittare tutto tra mercoledì o giovedì (più probabile domani), quando a Roma arriveranno gli agenti del ragazzo Paska e Satin per parlare con Ferrero e Romei del futuro dell’attaccante classe ’96. La volontà della Sampdoria è quindi quella di alzare la clausola, in vista di una possibile partenza futura. Inter in pole, con l’idea di un eventuale prestito alla Sampdoria per un anno del ragazzo, che potrebbe così completare la sua crescita sotto la guida di Giampaolo.

La Juventus ha già seguito e sta ancora valutando Schick, che piace anche al Napoli di De Laurentiis, ma ancora non c’è stato nessun contatto diretto. Paska e Satin, invece, preferirebbero portare il ceco all’estero e in particolare in Germania, dove ci sono varie squadre interessate. Questa la situazione attorno a Patrik Schick, sempre più protagonista in Serie A e pronto a diventarlo anche nel prossimo mercato. Lo riferisce Gianluca Di Marzio, giornalista di Sky Sport ed esperto di calciomercato, tramite il proprio sito ufficiale.

 

Da gianlucadimarzio.com

Del Grande ritorna in Italia da uomo libero. Il reporter “Sono stato vittima di una violenza istituzionale”

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Gabriele Del Grande finalmente è tornato a casa. Il reporter di Lucca che il 9 aprile scorso è stato bloccato al confine siriano mentre svolgeva il suo lavoro, per poi essere recluso in un centro di detenzione amministrativa in Turchia, ieri è atterrato a Bologna, finalmente da persona libera.

Ad accoglierlo è stato il ministro degli esteri Angelino Alfano, che l’ha condotto in una saletta privata dell’aeroporto nella quale ha potuto riabbracciare la compagna e i familiari.

Anche il premier Gentiloni gli ha fatto sentire la sua vicinanza chiamandolo al telefono.

In seguito il giornalista è stato accolto dall’applauso dei suoi colleghi e dai flash dei fotografi. Un viso sereno e sorridente ha mostrato all’Italia, nonostante la terribile esperienza vissuta.

“Quello che mi è successo è illegale” ha detto Del Grande, “sono stato vittima di una violenza istituzionale: un giornalista privato della sua libertà mentre sta svolgendo il suo lavoro in un Paese amico”. Un pensiero è andato subito ai tanti cronisti che in Turchia e in altri Paesi sono in una “condizione peggiore” della sua.

Con un sorriso ha dichiarato: “Non so ancora perché sono stato fermato, gli avvocati cercheranno di capirlo. Ci tengo a dire che non mi è stato torto un capello e nessuno mi ha mancato di rispetto”.

Ha, infine, ringraziato tutti coloro che si sono dati da fare per la sua liberazione, tra cui anche l’ambasciatore e il ministro degli esteri della Turchia.  “Fortunatamente sono libero” ha concluso.

 

Montervino: “Polemica su Cannavaro? La gente impazzisce! Paolo è un professionista”

Montervino: “Polemica su Cannavaro? La gente impazzisce! Paolo è un professionista”

Ai microfoni di Radio Punto Zero, è intervenuto Francesco Montervino, ex capitano del Napoli, il quale ha dichiarato: “Cannavaro ai due gol del Sassuolo non ha esultato, ma di che parliamo? A volte la gente impazzisce! I calciatori sono professionisti, certo qualcuno eticamente non s’è comportato bene, basta leggere i giornali per capire le schifezze fatte negli anni scorsi, ma poi ci sono calciatori come Paolo che sono persone serie che fanno il massimo per regalare professionalità. Cannavaro è l’esempio ma tanta gente sciocca non l’ha capito. Anzi, proprio ieri ha dimostrato quanto sia forte e quanto potesse ancora servire al Napoli e a tante altre squadre italiane. Capita spesso che a fine anno ci siano risultati strani figli di squadre che perdono i propri stimoli, la cosa particolare è che succede solo in Italia e non altrove. La nostra è una mentalità strana, per rendere al massimo un calciatore deve essere stimolato al massimo.”

Premium Sport, Cerrano: “Gol di Mazzitelli? Reina arrabbiato con se stesso”

Premium Sport, Cerrano: “Gol di Mazzitelli? Reina arrabbiato con se stesso”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Simone Cerrano, giornalista di Premium Sport, il quale ha dichiarato: “Ho avuto l’impressione che Reina fosse arrabbiato con sé stesso più che con la difesa per la mancata parata sul gol di Mazzitelli. In ogni caso, la difesa non era di certo ben piazzata, questo va detto: il calciatore neroverde batte a rete indisturbato”. 

Insigne, l’agente: “Il Milan su Lorenzo, abbiamo avuto un incontro con il ds rossonero”

Insigne, l’agente: “Il Milan su Lorenzo, abbiamo avuto un incontro con il ds rossonero”

Ai microfoni di Premium Sport, è intervenuto l’agente di Lorenzo Insigne, Fabio Andreotti, il quale ha dichiarato:  “Avere rinnovato con il Napoli è qualcosa di importante per il club, la città e soprattutto per Lorenzo. Ha sempre detto che continuare con la sua squadra del cuore era il suo sogno. E’ stata proprio una scelta di cuore: c’erano opportunità economiche più vantaggiose all’estero e anche in Italia: diverse squadre lo seguivano.  De Laurentiis ha sempre sviluppato progetti tecnici con un’ossatura di giocatori esperti contornata da giovani interessanti in ottica presente e futura. Il presidente è anche attento ai bilanci e fino a questo momento è riuscito a ottenere l’equilibrio tra esigenze di bilancio e competitività della rosa. Insigne ha manifestato la passione per un club per il quale ha fatto il tifo fin da bambino riempiendo la sua stanza dei poster del Napoli. Tutto fa pensare a una storia davvero significativa anche con Sarri. Non credo ci siano dubbi sulla permanenza del tecnico”.

IL MILAN SU LORENZO- “Sì, prima del closing abbiamo avuto un incontro con Mirabelli perché Insigne era un giocatore che a Montella interessava tanto. Come studio abbiamo dovuto sondare il mercato e di questo Giuntoli era stato informato.”

 

Turi a Il Pungiglione: “Il gol di Capasso? Emozione unica. Gli attestati di stima sono l’energia in più: ora i playoff”

L’intervento del direttore Alberico Turi al Pungiglione Stabiese

Nel corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese”, ci siamo collegati telefonicamente con il direttore del settore giovanile della Juve Stabia, Alberico Turi. Con lui, abbiamo discusso dei risultati del settore giovanile della Juve Stabia: “Obiettivo raggiunto da tutta la Juve Stabia. Comprende Naclerio, ma anche la proprietà e tutti gli addetti ai lavori della Juve Stabia”.

Il gol di Capasso?

“Indescrivibile quello che ho provato. La partita era stata caricata negli ambienti paganesi, non so per quale motivo, forse per cercare di provarci e raggiungere i playoff. Era qualcosa di difficile per i nostri avverarsi e non capisco perchè, ma fa piacere così la soddisfazione è doppia. Nessuno può dire di averci fatto un favore. Noi non vogliamo regali da nessuno, conquistiamo le cose sul campo e con una società alle spalle. Negli ultimi tempi si è aggiunta la sinergia con il gruppo De Lucia ed è arrivato questo risultto storico, eclatante per tutti gli addetti i lavori”.

Under 15, tanti 2003 hanno debuttato

“Abbiamo optato per determinate cose e non abbiamo voluto fare calcoli. Quando si accede ai playoff, le 16 contendenti sono tutte alla pari. Per noi era importante verificare come i nostri 2003 si confrontavano in questo campionato e contro la Paganese che era seconda. Va fatto un plauso a questi ragazzi. Otto ragazzi hanno debuttato e ottenuto un risultato importante. Soddisfazione doppia che ci fa capire quanto lavoro c’è alla base di questo settore giovanile. Da stabiese sono orgoglioso del nostro gruppo lavoro: dai tecnici agli staff che vengono anche da fuori Castellammare. Vanno tutti ringraziati perchè tutti lottano per i nostri colori”.

Sicuro degli obiettivi o avevi qualche dubbio?

“Ho sempre detto che il nostro settore faceva invidia a tutta Italia. Bruno Conti, Andrissi, mi hanno fatto attestati di stima per ciò che abbiamo fatto. Andrissi, un dirigente che ha ereditato un Como in difficoltà e ha fatto plusvalenze risollevando le sorti del club. Anche il Como ha tre squadre nelle finali nazionali. Questi attestati di stima che arrivano da tutta Italia, inorgogliscono me come persona, ma anche tutta la città. Solo il Prato hanno fatto meglio di noi, portando tre squadre a vincere i tre gironi: noi purtroppo ne abbiamo portate soltanto due. Tutto viene da lontano. La fortuna è quella di aver portato avanti per dieci anni il settore giovanile e questo mi fa ringraziare il duo Giglio-Manniello. Ora nel settore c’è l’era De Lucia che ha galvanizzato l’ambiente mentre noi ci stavamo adagiando sui successi passati. E’ una persona che ha senso di gruppo e motivazionale. E’ arrivato nel settore in punta di piedi tre anni fa. Si è innamorato di noi e questa stagione ha profuso un grande sforzo economico nella collaborazione con Manniello”.

Riposo?

“Non ci fermeremo. Stiamo programmando allenamenti e amichevoli. Aspettiamo l’ufficialità per gli under 17 e under 15 e così capiremo quale saranno le nostre avversarie”.

“Un saluto va fatto a Ciro Novellino che in questi due anni ha profuso tante energie nell’affiancarci ed esaltare i nostri colori con una grossa collaborazione. Ringrazio Umberto Naclerio che ha sempre avuto tanto equilibrio nonostante diverse difficoltà. Molti dirigenti l’hanno trascurato, il settore viene visto come il figlio povero, ma lui ha sempre dimostrato stima nei miei riguardi, anche quando meno me lo aspettavo. Il lunedì mattina, il mio primo pensiero va sempre alla prima squadra. I playoff sono una lotteria che si può anche vincere. Bisogna essere tutti attenti e dare un contributo di calore: lo dico agli stabiesi veri”.

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L’Angolo di Samuelmania – Peccato, ma ora a Milano per vincere!

L’Angolo di Samuelmania – Peccato, ma ora a Milano per vincere!

Sassuolo-Napoli è stata una partita che ha visto gli azzurri provare a vincerla fino alla fine. Peccato per qualche errore di distrazione abbiamo subito goal, ma può capitare. Bisogna sempre dare coraggio ed incitare la squadra! Il Napoli ha fatto una grande partita e fatto due gol con Mertens e Milik! Adesso tutti a Milano in un campo difficile, ma sono molto fiducioso: si porteranno a casa i 3 punti. Forza Napoli!

a cura di Samuele Esposito

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Robigalia: il 25 Aprile degli antichi romani

Mentre nell’Italia di oggi, il 25 Aprile, si festeggia la liberazione dei partigiani dai nazifascisti, nell’antica Roma si festeggiavano i Robigalia. Feste che avvenivano quando il grano iniziava a crescere.

Le festività romana prendeva il nome dal dio Robigus, nei quale si prevedevano sacrifici per proteggere il campo di grano dal fungo che attaccava le spighe.

Nell’antico rituale, chiamato “Ruggine del Grano”, il Flamen Quirinalis (Flamine quirinale: sacerdote, flamine, dell’antica Roma preposto al culto di Quirino che celebrava oltre ad altri riti anche quello dei Robigalia), si recava in un bosco sacro dove offriva al dio Robigus libagioni e sacrifici.  Il sommo sacerdote era seguito da una processione di persone interamente ammantate di bianco.

Tra i sacrifici l’animale che desta stupore per l’uomo moderno è il cane, ma all’epoca greca e romana era una vittima presente in molti riti magici e privati. Oltre ai cani, venivano sacrificati dei montoni.

La tradizione vuole come fautore di queste festività il secondo re di Roma, Numa Pompilio, nell’undicesimo anno del suo regno. Il legame dei Robigali con il re, con il sommo sacerdote del Quirino (dio romano delle curie, cioè le varie tribù che formavano la società romana, il cui nome è legato al dio Sabino Quiris) fa pensare un’origine sabina di queste festività.

Dubbi innumerevoli vi sono per il dio Robigus che rappresentava in realtà la personificazione della malattia che intaccava i chicchi di grano.

Durante l’epoca imperiale, la divinità è stata percepita da alcuni autori (come: Ovidio e Columella e in epoca cristiana da Tertulliano, Lattanzio e Agostino) come una divinità femminile. Questo portò un cambiamento nei sacrifici: cagne e pecore di due anni al posto di cani e montoni.

Il nome Robigo, Robigine, cambiò probabilmente perché Robigo in latino è femminile ed indica la ruggine.

In questa festività il colore principale era il rosso; era infatti il colore della ruggine e del fungo che attacca il grano. Inoltre i cuccioli sacrificati dovevano avere un manto rosso per essere considerati idonei per l’offerta alla divinità.

Oltre al rituale religioso avvenivano diversi giochi tra cui: gare con bighe e quadrighe.

In epoca cristiana tale festa fu sostituita dalle Rogazioni, il periodo di penitenza e preghiera per la buona riuscita delle coltivazioni. Il cristianesimo infatti cercò di non creare un netto distacco con il passato e molte feste odierne sono collegate strettamente a quelle del passato.

Credit:ph it.pinterest.com

Novellino a Il Pungiglione: “Un plauso al settore giovanile. Tutti ai playoff: ora bisogna lavorare sodo”

L’intervento del Caporedattore Ciro Novellino al Pungiglione Stabiese

Nel corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese”, ci siamo collegati telefonicamente con il nostro Caporedattore Ciro Novellino. Con lui, abbiamo discusso dei risultati del settore giovanile della Juve Stabia.

Raccontaci questo weekend del settore giovanile. Sabato la Berretti, già sicura del primo posto e di disputare i play-off, vince 7-0 contro la Vibonese. Sottolineamo subito, una conduzione arbitrale a dir poco scandalosa, il portiere stabiese non andava espulso come si evince anche dalle nostre immagini. In particolare poi, domenica è stata soprattutto la giornata più attesa per noi che seguiamo questi ragazzi, è pervenuto il pareggio dell’Under 17 che significa play-off anche per loro. Raccontaci un pò la giornata, le emozioni e soprattutto quali saranno adesso i traguardi per questo settore giovanile: “Partiamo innanzitutto dalla Berretti, squadra che sabato ha vinto per 7-0 contro la Vibonese. Presente anche mister Carboni, come testimoniato dalle nostre foto, lo abbiamo visto sugli spalti del Menti, una presenza importante che dimostra l’ottimo lavoro di mister Domenico Panico. La Juve Stabia ha vinto il campionato con 46 gol all’attivo e 12 gol subiti con 50 punti totalizzati sui 60 a disposizione, staccando di ben 5 punti il Catania, squadra che ricordiamo l’anno scorso arrivò al primo posto perdendo soltanto la finale dei play-off. Una squadra ben costruita dal direttore Alberico Turi che ha ottenuto in casa 10 vittorie, due pareggi contro Catania e Catanzaro e sappiamo come, e due sconfitte, proprio all’andata contro la Vibonese e al ritorno con il Catania, tutte e due in trasferta. Questo a testimonianza che il Romeo Menti e il Comunale di Casola dove si gioca, sono “fortini” importanti, che portano con se imbattibilita’ da parte di questa squadra fatta di grandi individualità, di calciatori, a mio avviso già pronti per il salto in prima squadra. Sicuramente la società e la prima squadra tiene d’occhio questi ragazzi, evitiamo di fare nomi, ma andrebbero citati tutti senza nessuno escluso. Si comincia il 6 maggio con i play-off, già si conosce il terzetto che comporrà il Girone F: Juve Stabia con Fidelis Andria e Fondi per giocarsi l’accesso alla fase successiva che si terrà il 27 maggio, gara di andata e il 2 giugno, il ritorno. Per quanto riguarda gli Under17, è stata la partita più importante, perché si giocava l’accesso ai play-off, e quel terzo posto, che adesso di fatto è automatico per la Juve Stabia. La gara si è giocata al Solaro di Ercolano, derby contro la Paganese, il risultato finale è stato di 1-1. Under 17 che è riuscita ad agguantare il pari a pochi minuti dal termine del match, grazie al gol di “Tarantella” Gianluca Capasso che ha fatto si che i suoi compagni potessero festeggiare il raggiungimento del traguardo. Questa è una squadra che al di là dei pronostici iniziali, ha un pò sofferto nel girone d’andata, si è ripresa nel girone di ritorno e ha ritrovato poi i play-off nell’ultima giornata di campionato. Una squadra che ha divertito e che nell’ultima uscita ha visto adirittura debuttare ben 7 classe 2003, è stata sicuramente l’Under 15 di mister Alfonso Belmonte che ha chiuso il campionato anch’essa con 50 punti in classifica, frutto di 22 partite con 15 vittorie, 5 pareggi e soltanto 2 sconfitte, 43 gol fatti, e il dato più significativo riguarda i gol subiti, soltanto 10 che rendono la difesa di mister Belmonte la migliore in assoluto dei cinque gironi degli Under 15. Miglior difesa anche per la Berretti, che però è al pari del Lecce con 12 gol subiti. Importante il debutto di ben 7 classe 2003, a dimostrazione che il lavoro della società è stato egregio e sempre attento nello scoprire nuovi talenti. Anche in questa squadra, come per gli Under 17, non abbiamo la certezza di chi andremo ad affrontare nel doppio incontro di play-off che si giocheranno il 7 e 14 maggio in gara di andata e ritorno. È una Juve Stabia che, con soltanto altre 9 società, è riuscita a portare all’interno dei play-off tutte e tre le squadre nazionali. Parliamo di altre 9 società che hanno disputato anche campionati di Serie A. Noi di Vivicentro siamo stati fortunati nel poter seguire questi ragazzi dall’inizio della stagione, ci hanno fatto davvero divertire, ma adesso ci sarà da lavorare duramente. Testa sul manubrio, adesso incomincia un nuovo campionato, i play-off”.

In chiusura, non dimentichiamo che anche gli Under 16 stanno disputando un ottimo campionato, guidati da mister Macone. Anche loro meritano una menzione, seppur non fanno classifica, in quanto la loro categoria non è stata creata per mancanza di altre squadre professionistiche interessate a disputare questo campionato: “In questa squadra, anche qui troviamo importanti individualità, ci sono due ragazzi che già da diverse settiamane si sono aggregati agli Under 17, su tutti Dario Pistola che ha realizzato ben 25 gol in 25 partite, oltre che Massaro. Una Juve Stabia Under 16 che è fuori classifica, ma attualmente in testa alla classifica. Anche questa è una squadra forte con una guida sapiente qual è quella di mister Gianluca Macone”.

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