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Rimini, inventa una rapina per giustificare i lividi causati dall’amante violenta

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Il ragazzo è stato denunciato per simulazione di reato

Una fantasia che va oltra all’ordinario quella di un trentunenne di Rimini che ha simulato una rapina con conseguente sequestro di persona per giustificare i lividi che l’amante violenta gli aveva causato. Ora l’uomo dovrà vedersela con i carabinieri di Riccione per la denuncia di simulazione di reato e con la fidanzata per il tradimento.

I fatti risalgono a qualche giorno fa, quando il giovane si presenta dai militari per raccontare una storia che ha dell’incredibile. La sua compagna è ricoverata in ospedale, dice, e lui era andato a casa della fidanzata per dar da mangiare al cane. Appena entrato nell’appartamento però si era trovato circondato da tre malviventi, tre ladri che erano passati dalla finestra della camera da letto e stavano svaligiando la casa. C’era stata una violenta colluttazione, poi uno aveva tirato fuori il coltello e l’aveva costretto a consegnare il portafoglio. Quindi l’avevano trascinato fuori e costretto a salire sulla sua auto. L’avevano portato fino in via Flaminia, dove avevano lasciato la macchina ed erano saliti tutti su una Kia. Si erano diretti in campagna, nella zona dei Padulli, dove due della banda se n’erano andati, mentre il terzo l’aveva tenuto sequestrato tutta la notte. L’aveva lasciato andare solo alle nove del mattino. L’unica cosa che gli era venuto in mente di fare una volta libero, era stata quella di andare a cercare la sua macchina che aveva trovato chiusa a chiave sulla Consolare per San Marino. Non avendo le chiavi, era tornato a casa per prendere quelle di riserva, ma nel frattempo una straniera si era presentata lì e aveva consegnato le chiavi e il portafoglio a un suo familiare, come se le avesse trovate per strada.

I carabinieri non ci credono nemmeno un po’. Quella versione è surreale e fa acqua da tutte le parti. In più a casa della fidanzata non ci sono segni di effrazione. I militari lo mettono alle strette, e lui crolla disperato. Si è inventato tutto, confessa, per giustificare con la ragazza i segni di percosse che aveva addosso. In realtà a picchiarlo è stata l’amante, una donna con cui ha una relazione da un po’ e che pretendeva che lasciasse la fidanzata per lei. Quando lui le aveva risposto picche, quella era diventata una furia e l’aveva pestato ben bene. Non sapeva cosa raccontare, e una feroce rapina gli sembrava una buona storia da rifilare alla fidanzata, la quale però l’aveva costretto a fare la denuncia.

Miss Mondo Italia, è di San Gennaro Vesuviano: ecco chi è

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La nuova “regina” di bellezza è la 21enne Nunzia Amato

La neoeletta Miss Mondo Italia 2018 è la 21enne originaria di San Gennaro Vesuviano Nunzia Amato. Una ragazza dai tratti mediterranei e sogni internazionali, così può essere definito il sogno di Nunzia che si realizza.

Alta un metro e 80 centimetri, occhi verdi, capelli lunghi castani, studia al primo anno di Giurisprudenza e sogna di diventare attrice e modella. La miss ha avuto la meglio, nel testa a testa finale sulle altre 49 partecipanti del concorso si tiene a Gallipoli.

Tra novembre e dicembre la neoeletta Miss Mondo Italia 201, volerà in Cina sull’isola di Sanya, dove si svolgerà la finale internazionale di Miss World. “E’ fantastico, un sogno unico – commenta dopo essere stata incoronata da Stefano De Martino, conduttore dell’evento -. Adoro fare nuove esperienze, conoscere nuove persone e confrontarmi con loro. Se devo essere sincera non mi aspettavo di raggiungere questo obiettivo

Oggi avvenne – nel 1966, il Napoli espugna Zurigo nella Coppa delle Alpi

Gli azzurri vinsero quell’edizione della coppa

Il giorno 11 giugno il Napoli ha giocato sei partite, due in serie A, due in serie B, una in coppa Italia ed una in coppa delle Alpi, ottenendo due vittorie, un pareggio e tre sconfitte.

Ricordiamo il 4-2 allo Young Boys, a Zurigo, nella Coppa delle Alpi del 1966.

Questa è la formazione schierata da Bruno Pesaola:

Cuman, Adorini, Gatti (46′ Zurlini), Stenti, Panzanato, Emoli, Canè, Montefusco, Altafini, Sivori, Bean

I gol: 3′ Sivori, 11′ Canè, 37′ Bean, 43′ Gatti, 67′  e 90′ (rig) Lehmann

Il Napoli si aggiudicò quell’edizione della coppa delle Alpi vincendo il trofeo con 8 punti davanti alla Juventus ed allo Zurigo seconde a quota 6.

Ex Juve Stabia – Braglia non sbaglia: centrata la finale playoff

Piero Braglia conferma il suo feeling con gli spareggi promozione, centrando la finale di Pescara con il suo Cosenza. L’ex tecnico della Juve Stabia, alla guida del Cosenza, è infatti riuscito ad eliminare il Sudtirol, nonostante la sconfitta per 1 – 0 della gara di andata. Risultato incredibile per l’allenatore toscano, che si prende la sua rivincita dopo le stagioni amare alla guida di Pisa, Lecce ed Alessandria. Arrivato sulla panchina calabrese al posto di Gaetano Fontana, altro ex trainer gialloblù, con il Cosenza nei bassifondi della classifica, Braglia ha rigenerato la squadra.

In un San Vito Marulla stracolmo, è andata in scena la classica partita da “venderemo cara la pelle” in pieno stile Braglia, con i calabresi a pareggiare i conti con la gara d’andata grazie alla rete di Baclet al minuto 70. Finale da film, con i supplementari ormai alle porte scongiurati per il Cosenza dall’autorete di Frascatore, su giocata ancora di Baclet. Proprio l’ex punta della Juve Stabia è il trascinatore del Cosenza, con quattro reti all’attivo in questi spareggi promozione.

Nella finale di Pescara, in programma sabato 16 giugno alle 20.45, il Cosenza affronterà il Siena, bravo e fortunato ad espugnare ai rigori il Massimino, facendo fuori il Catania dalla corsa alla Serie B.

Comunali, avanza la Lega, il M5S frena, il PD non crolla

Elezioni Comunali 2018: il centrosinistra si conferma a Brescia, il centrodestra strappa Treviso al centrosinistra, a Catania vince il centrodestra unito.

Le prime indicazioni della tornata delle elezioni comunali 2018 che vedevano chiamati al voto 7 milioni di italiani per rinnovare le amministrazioni in 761 Comuni danno un quadro nel quale si vede la Lega che avanza, il Movimento 5 Stelle che frena (e perde nei municipi di Roma) e il Pd in affanno – perde 9 dei 16 comuni in cui governava -, senza però crollare – avanza in altre città dove era all’opposizione.

Complessivamente il centrosinistra aveva 16 sindaci nei comuni capoluogo di provincia e per ora ne riconferma solo 1 (Del Bono, a Brescia).

Il centrodestra ne aveva 3 e quest’oggi potrebbe già festeggiare a Treviso, Catania, Barletta, Siracusa, Vicenza e Imperia (probabile ballottaggio tra Scajola e centrodestra).

Il Movimento 5 Stelle non sfonda. Aveva il sindaco di Ragusa e per ora, salvo sorprese, si deve accontentare di correre ai ballottaggi in tre città: Avellino, Terni e la stessa Ragusa.

Alvino: “Hamsik ha scelto la Cina”. Ora il nuovo club deve accontentare De Laurentiis

Lo slovacco è deciso a lasciare il Napoli

Carlo Alvino, giornalista sportivo dell’emittente televisiva TV Luna, ha parlato della scelta di Marek Hamsik, centrocampista e capitano del Napoli, di cambiare squadra e continente per la prossima stagione accettando un importante contratto a livello economico.

Ecco le sue parole tramite il proprio profilo Twitter:
“Paulo Sousa insiste per Hamsik. Marek chiede ai dirigenti del Tianjin Quanjian di accelerare e avvicinarsi quanto più è possibile ai 30 milioni che vuole De Laurentiis. Lo slovacco ha scelto la Cina. Il Presidente alza… la muraglia. Niente sconti!”.

 

Sacchi: “Del calcio italiano si salva solo il Napoli, ma senza Sarri…”

“Il Napoli è la cosa più importante vista negli ultimi 20 anni”

Arrigo Sacchi, ex ct dell’Italia ed ex allenatore del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle colonne dell’edizione odierna del quotidiano La Repubblica per parlare del calcio italiano e del Napoli.

Ecco le sue parole:
Il calcio italiano è davvero così lontano dai migliori?
“A parte il Napoli, siamo tornati nelle caverne, ancora fermi al “primo, non prenderle”. Ci affidiamo ai muscoli, ai chili, all’età e alla carriera di calciatori vecchi. In Italia viene considerato giovane chi ha 24 anni, all’estero chi ne ha 17. A volte vado a guardare le partite dei bambini e vedo allenatori che sbraitano e si agitano, ma nessuno che parli di gioco. E se la squadra passa in vantaggio, tutti indietro a difendere. Eppure, i maestri per primi dovrebbero sapere che il rischio è la base di ogni avventura”.

Un problema tecnico o psicologico?
“Siamo perdenti a cominciare dalla testa. E non siamo neppure riusciti a definire il calcio. Un gioco? Uno spettacolo? Un fenomeno di costume? Un evento sociale? Manchiamo di stile, non abbiamo più un tratto distintivo e il pubblico non lo pretende: è stato abituato alla religione del risultato, altro non interessa. Siamo difensivi dentro. In Olanda e in Spagna ti fischiano se vinci giocando male, invece in Italia consideriamo la furbizia una virtù”.

Gli olandesi, però, non stanno molto meglio di noi e il Mondiale lo vedranno da casa.
“Perché si sono messi a difendere individualmente, persino loro che hanno cambiato il calcio per sempre! L’ho detto a Gullit: vi siete smarriti, avete smesso di aggiornarvi”.

Il Mondiale mostrerà qualcosa di nuovo?
“Non si può chiedere questo a una manifestazione che dura un mese: la Coppa è uno spot pubblicitario per il calcio, ma riguarda i giocatori e non il gioco. Dicono più cose il City di Guardiola e il Napoli di Sarri che un Mondiale intero”.

Però il Napoli non ha vinto.
“È la cosa più importante vista in Italia da vent’anni. Aveva giocatori quasi sconosciuti, un fatturato minimo rispetto alla Juventus che gli ha preso pure l’uomo più forte, ma ha ricordato a tutti che la bellezza è un valore, non solo un sogno. Sarri è riuscito nell’impresa più difficile: allenare il pressing. Perché, vedete, il pressing i torinesi e i milanesi ce l’hanno nel Dna, la gente in città va di fretta, ma a Napoli non è così: dunque, certe imprese anche culturali valgono il doppio. Ma temo che senza Sarri tutto questo finirà, non me ne voglia il caro amico Ancelotti”.

A volte sembra quasi che si abbia paura del gioco: perché?
“Perché per stoltezza, semplice pigrizia o abitudine, non vogliamo capire che è più facile vincere giocando bene che giocando male. Se così non fosse, il mio Milan non sarebbe diventato la più grande squadra di tutti i tempi”.

Milano, rapì modella: il pm chiede 16 anni

Rapì una modella nel luglio 2017, il Il PM di Milano ha chiesto una condanna a 16 anni e otto mesi per l’autore del sequestro

Il PM di Milano ha chiesto una condanna a 16 anni e otto mesi per L.H., polacco originario di Birmingham arrestato lo scorso luglio 2017, accusato di aver sequestrato tra l’11 il 17 luglio dello scorso anno la modella Chloe Ayling. La ragazza fu tenuta segregata prima in un appartamento a Milano e successivamente in una baita isolata nella provincia di Torino.

Lo stesso rapinatore ha poi liberato la donna avventuriero”. Secondo quanto raccolto dagli inquirenti, L.H. avrebbe minacciano la modella di venderla sul “deep web”. Con la complicità del fratello, arrestato in Gran Bretagna e in attesa di estradizione, avrebbe inoltre chiesto al manager e ai familiari della ragazza in prima battuta 300 mila e poi 50 mila dollari, prima di liberarla.

Oltre alla condanna, il PM ha chiesto l’espulsione dall’Italia di L.H. a pena espiata.

Parla l’amico di Sarri: “Lo cercavano PSG e Milan, Ancelotti farà meno punti di lui”

“Con De Laurentiis è stata una guerra intestina”

Maurizio Sarri ha fatto innamorare una città intera, tutto il popoli del suo calcio e, soprattutto, del suo Napoli, lasciando un segno indelebile. Il suo tempo con il club di Aurelio De Laurentiis è finito (il presidente ha scelto Carlo Ancelotti come nuova guida tecnica) e l’ex Empoli è in attesa di conoscere il suo futuro.

Marco Brachi, amico di Sarri, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Roma:
“E’ un mesetto che non lo sento, dovevamo vederci a cena per la finale di Champions League, poi è saltata, c’è il suo futuro in
ballo; meglio il silenzio assoluto”.

Mister, a sensazione, quale sarà la prossima squadra di Sarri?
“Lo volevano in Russia, ma un esteta come lui, difficilmente si sarebbe adattato a quel tipo di calcio. E’ vero, ha cinquantanove anni, ma i soldi non sono tutto nella vita. Maurizio è sempre stato affascinato dall’ipotesi Chelsea, gli piacerebbe tantissimo allenare in Inghilterra”.

Il Chelsea è una ipotesi molto concreta per la sua carriera?
“Beh, parliamoci chiaro, sarebbe la squadra ideale per la sua idea di calcio. Là davanti hanno giocatori come Willian e Hazard che corrono tanto, sono sicuro che se dovesse andare porterebbe di sicuro qualcuno del Napoli con sé”.

Il calciatore del Napoli che potrebbe seguirlo?
“Jorginho è il suo pupillo, anche se lo vuole il City, pensa che durante il primo ritiro di Dimaro, lo raggiunsi negli spogliatoi e mi disse: ‘Marco, in questa squadra ci sono due fenomeni’, uno era proprio il brasiliano, ideale per il suo tipo di calcio, l’altro Koulibaly. Ma difficilmente il Napoli venderà il difensore franco senegalese”.

E’ stato più volte ospite di Sarri a Castel Volturno, le ha fatto qualche confidenza?
“Napoli è una città straordinaria, solo chi non conosce i napoletani può dire certe inesattezze, ma bisogna viverla per rendersi conto della sua magnificenza. L’amore dei napoletani per Maurizio è qualcosa che va oltre il calcio. L’ultima volta che sono stato lì, mi disse che lo cercava anche il PSG, ma è un club che non fa per lui. Sull’interessamento dei francesi aggiunse: ‘Come faccio ad allenare una squadra che a centrocampo ha Rabiot, Verratti e Thiago Motta?’, sono giocatori che non corrono, poco utili alla sua idea di calcio, molto dispendiosa. Parliamo di grossi calciatori, ma non attaccano gli spazi e non corrono senza palla, come invece facevano a Napoli gli Allan, i Zielinski, lo stesso Hamsik, Jorginho e via dicendo. Non è un allenatore per tutti. Non tutte le squadre ti lasciano fumare in campo, nello spogliatoio e persino sull’aereo, è l’ultimo baluardo di un calcio romantico ha ceduto ai soldi e alle multinazionali. Sono sicuro che non cambierà per nessuno”.

Il gioco espresso dal Napoli ha stupito tutti:
“Al corso per allenatori che abbiamo fatto insieme parlavamo spesso del 4-4-2, quello classico di Sacchi, ma lui ha modificato anche quello. Conosco molti allenatori di Serie A che non riuscivano a capire il calcio che impostava il Napoli, restavano meravigliati dalle continue verticalizzazioni, questo atteggiamento sorprendentemente spregiudicato. Sarri è questo, ma ahi noi, in Italia contano i gestori, e si pensa soltanto alla vittoria. Maurizio deve adattarsi, cercando di cambiare, altrimenti sarà dura trionfare. Conoscendolo, non cambierà spartito, andrà sempre per la sua strada. La sua idea è avanti anni luce”.

C’è l’ipotesi anno sabbatico?
“Beh, non sarebbe una sconfitta per Maurizio Sarri, ma per l’intero movimento calcistico nazionale. Lui poteva restare al Napoli, ma probabilmente chiedeva più chiarezza sui programmi da parte della società, ma così non è stato, meglio che le strade si siano separate per entrambi. Se fosse rimasto in azzurro o in Italia, sarei entrato a far parte del suo staff, purtroppo non sarà così. A primavera il Milan si era interessato fortemente, insieme a Giuntoli, poi è arrivato Gattuso, i calabresi così hanno deciso…”.

Il rapporto tra Sarri e Giuntoli?
“Sono due grandi lavoratori, si conoscono da tantissimi anni e hanno lavorato bene insieme. Il direttore è molto competente, se fosse rimasto Maurizio molto probabilmente prendevano Torreira a centrocampo, pare avesse già il contratto in tasca. Peccato si siano divise le strade, hanno due caratteri forti, ma il rapporto è sempre stato franco e schietto”.

Il rapporto tra Sarri e De Laurentiis?
“Penso che i due, nel corso dell’ultimo anno si siano per certi versi sfidati, una sorta di lotta intestina. Maurizio è un uomo solo, da sempre, ha cercato di difendersi e fare il meglio con i giocatori che aveva. Magari il patron chiedeva una gestione diversa della rosa, probabilmente la formazione di Shakhtar-Napoli è stata una risposta allo stesso presidente. Maurizio poteva replicare solo sul campo. Lui per questo ha scelto di puntare tutto sul campionato, cercando di fare la storia. Poi è finita come è finita, ma nulla cancellerà i suoi tre anni straordinari di bel calcio e spettacolo”.

Il Napoli si è affidato ad Ancelotti:
“Parliamo di uno dei tecnici migliori al mondo, Carlo è una persona molto intelligente, farà grandi cose. Questa scelta, penso sia stata una sorta di risposta del presidente alle indecisioni di Maurizio”.

Come cambierà la squadra in questa transizione tecnica?
“Carlo Ancelotti sa il fatto suo, non cambierà tantissimo, ma sarà un Napoli differente. Penso che continueremo a vedere le verticalizzazioni improvvise, i movimenti senza palla, ma sarà un calcio più concreto, semplice. Si penserà soprattutto più al risultato che alla bellezza del gioco. Duole dirlo, ma alla fine conta solo la vittoria ahi noi, questa è una grande verità. Io non cambierò mai la mia idea di calcio, come Maurizio. Ma in Italia è più importante vincere che giocare bene, contano i gestori e questo è un grande scandalo ‘culturale’. Mi ha colpito un racconto di Lippi, nel 1995 anche lui è stato promotore del 4-3-3, rivelò che un vecchio allenatore lo chiamava per sapere il risultato della sua squadra, e lui rispondeva: ‘Mister, ho giocato da Dio, ma ho perso 1-0’, racimolò pochi punti e diverse sconfitte, questo amico allora gli disse: ‘Marcello, a giocare bene e perdere riesce a tutti…’. Ecco è tutto in quella frase”.

Una previsione sul Napoli che verrà?
“Servono calciatori di esperienza, che sappiano gestire e gestirsi durante le partite. Un Vidal per esempio, come Khedira per la Juventus, il tedesco con Maurizio non metteva nemmeno le scarpette, non è il giocatore adatto al suo tipo di calcio, ma dà esperienza e concretezza, nelle gare complicate. Basti guardare come e quando ha segnato nella Juventus. Chiudo con un pronostico, sono sicuro che il Napoli di Ancelotti, magari, farà meno punti di Sarri, ma molto probabilmente riuscirà a vincere e trionfare, la città lo merita”.

Salerno, scoperti lavoratori “in nero”: i dettagli dell’operazione

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Controlli della Guardia di Finanza a Salerno impegnata nel contrasto del lavoro irregolare

La Guardia di Finanza impegnata nel contrasto del fenomeno dello sfruttamento della manodopera irregolare e del sommerso di lavoro, ha eseguito diversi controlli a Salerno.

I Baschi Verdi del Comando Provinciale di Salerno hanno effettuato quattro controlli nei confronti di imprese del capoluogo di provincia operanti nel settore della ristorazione e del commercio al dettaglio di abbigliamento.

Dalle attività ispettive condotte è stato riscontrato che su 22 lavoratori controllati, 12 sono risultati completamente “in nero”, intenti a prestare la propria attività lavorativa in assenza di garanzie previdenziali e assistenziali.

I Finanziari nei confronti delle imprese controllate, hanno emesso è scattata la massima sanzione amministrativa prevista.

Torino, lancia ragazza dall’auto e scappa: morta una ventenne

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Episodio avvenuto sulla tangenziale Sud di Torino

Una prostituta albanese di venti anni stata era lanciata fuori da un’auto in corsa sulla tangenziale Sud di Torino. La ragazza è, poi, morta dopo essere arrivata all’ospedale di Moncalieri. A lanciare l’allarme è stato un automobilista testimone della scena che ha chiamato la Polizia: “Qualcuno ha lanciato una persona fuori dall’auto ed è scappato”.

Secondo quanto riferisce La Stampa, sulle pagine locali, sul posto erano intervuti la polizia stradale e il 118, ma il trasporto in ospedale si è rivelato inutile. La giovane è morta ieri sera in ospedale, dove era stata ricoverata in condizioni disperate. Secondo i medici, prima di essere scaraventata giù dall’auto sarebbe stata anche picchiata. Un aiuto alle indagini, che la squadra mobile sta portando avanti nel massimo riserbo, potrebbe arrivare dalle immagini delle telecamere di sicurezza: anche se la zona in cui è stata trovata la giovane era molto buia, si cerca di individuare l’auto da cui è stata scaraventata sull’asfalto.

Grafico – Castellammare, si andrà al ballottaggio: i possibili sfidanti

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Castellammare, si andrà al ballottaggio: i possibili sfidanti. Continua il testa a testa tra Andrea Di Martino e Massimo de Angelis

Per eleggere in nuovo sindaco a Castellammare di Stabia, sarà necessario un secondo turno di votazioni, che si svolgeranno nella giornata di domenica 24 giugno 2018.

Il ballottaggio avrà come protagonista il candidato a sindaco per il centrodestra Gaetano Cimmino che ha raggiunto quota 32,57%. Continua il testa a testa tra Andrea Di Martino, candidato con otto liste civiche, e Massimo de Angelis, il candidato del centrosinistra.

Questi i dati parziali presenti sul sito del Comune della Città delle Acque:

candidati castellammare di stabia dati voto

Gazzetta – In Italia nessuno come il Napoli: zero debiti e tesoretto da 111 milioni di euro

Nessuna big ha i conti come il club di De Laurentiis

Secondo raccontato dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il Napoli del presidente Aurelio De Laurentiis sarebbe l’unica società con i conti positivi, senza nessun debito. Gli azzurri si ritroverebbero un tesoretto di circa 111 milioni di euro.

Ecco quanto scritto dal quotidiano:
“Non c’è squadra italiana che possa vantare un tesoretto simile, tanto più che il club azzurro è uno dei pochissimi in A (gli altri sono Cagliari e Torino) a non avere debiti con le banche. In teoria il club azzurro potrebbe muoversi con una certa disinvoltura sul mercato ma la sostenibilità è stata e continuerà ad essere un mantra. C’è da dire che in questi anni sono aumentate di parecchio le spese sportive: tra il 2014-15 e il 2016-2017 gli ammortamenti per i calciatori acquistati sono cresciuti da 50 a 76 milioni e gli stipendi dei tesserati da 78 a 95 milioni”.

Battipaglia, sequestrate slot machine: i dettagli dell’operazione

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Sequestrate a Battipaglia dalla Guardia di Finanza slot machine illegali

La Guardia di Finanza di Eboli impegnata nell’attività di contrasto ai fenomeni illegali nel settore dei giochi in collaborazione col personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Salerno, hanno individuato 7 apparecchi da intrattenimento installati in maniera illecita presso bar e circoli ricreativi. Le slot sono state sottoposte a sequestro unitamente al denaro frutto delle giocate e comminato ai relativi responsabili sanzioni amministrative per complessivi euro 120 mila.

I Baschi Verdi, durante un ulteriore indagine, hanno individuato altri 5 apparecchi sprovvisti dei necessari nulla osta di distribuzione e messa in esercizio e non collegati alla rete statale di raccolta del gioco, in un bar sito nel comune di Battipaglia, in provincia di Salerno.

Gli apparecchi sono stati sottoposti a sequestro unitamente alla somma reperita e nei confronti del responsabile dell’esercizio commerciale sono state emesse a vario titolo, sanzioni amministrative superiori a 100 mila euro.

Gazzetta – C’è la fila per Grassi, anche il Cagliari sul centrocampista

I rapporti tra i presidenti De Laurentiis e Giulini sono ottimi

Alberto Grassi ha attirato le attenzioni di tantissimi club dopo l’ottimo campionato disputato con la Spal culminato con la salvezza all’ultima giornata. Il Napoli si vede recapitare tante offerte per il centrocampista, su tutte quella del Cagliari del presidente Giulini che un ottimo rapporto con De Laurentiis.

Ecco quanto scritto dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport:
“Tra Tommaso Giulini numero uno dei sardi e Aurelio De Laurentiis dominus dei partenopei il rapporto sembra essere ottimo. Perché, dopo aver chiuso al termine del mercato estivo del 2017 l’affare Pavoletti, diventato l’acquisto più oneroso della nuova gestione cagliaritana (10 milioni più bonus), Giulini e il suo direttore sportivo Marcello Carli bussano nuovamente alla porta del Napoli. Al Cagliari piace Alberto Grassi, la mezzala tuttofare che De Laurentiis e Cristiano Giuntoli hanno messo sotto contratto nel gennaio del 2016. Grassi costa 8 milioni, troppi per la Spal che lo vorrebbe confermare. E a questo punto l’inserimento del Cagliari può portare Grassi a compiere un altro giro e ad arricchire il curriculum”.

Bergamo, arresti per corruzione: i dettagli

Operazione congiunta dei Carabinieri e della Guardia di Finanza: sei arresti per corruzione

I militari dei Comandi Provinciali dei Carabinieri con il supporto della Guardia di Finanza di Bergamo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Bergamo, nei confronti dell’ex Direttore del Carcere di Bergamo e di altri cinque indagati. Si tratta del Comandante e di un Commissario della Polizia Penitenziaria di Bergamo, quest’ultimo distaccato presso il Carcere di Monza, del Dirigente Sanitario del Carcere del capoluogo orobico e di due imprenditori di Urgnano (BG), tutti finiti agli arresti domiciliari. Pesanti le accuse che vanno dalla corruzione, alla turbata libertà degli incanti, al peculato, al falso ideologico, alla truffa ai danni dello Stato.

Il provvedimento scaturisce da una complessa e articolata attività investigativa, coordinata dai Sostituti Procuratori della Repubblica di Bergamo, Dottoressa Maria Cristina Rota e Dottor Emanuele Marchisio, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Clusone con la collaborazione di personale della Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza. Le indagini nate per far luce sul trattamento carcerario “di favore” garantito ad un imprenditore arrestato, nell’aprile 2017, dalla Guardia di Finanza di Vibo Valentia, nell’ambito di indagini collegate alla realizzazione dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. L’arrestato, ristretto nella circostanza presso il carcere di Bergamo, aveva di fatto evitato il regime carcerario ordinario, fruendo di un lungo ricovero presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, grazie a certificazioni mediche attestanti un grave shock emotivo che non risulta che il detenuto avesse effettivamente subito.

Le indagini, oltre a far emergere il presunto coinvolgimento nella vicenda, tra gli altri, dell’attuale Comandante della Polizia Penitenziaria di Bergamo, hanno consentito di fare luce anche su numerose altre condotte illecite, quali:

– false attestazioni sanitarie finalizzate a far ottenere benefici economici (pagamento licenza non fruita all’atto del pensionamento, trattamenti privilegiati di quiescenza, riposo medico per patologie inesistenti e concordate) all’ex Direttore del Carcere, da pochi giorni in pensione;

– ulteriori false attestazioni relative a vicende che hanno interessato alcuni detenuti;

– corruzione connessa alla stipula di contratto di fornitura, in esclusiva, di distributori automatici di alimenti, bevande e tabacchi all’interno della casa circondariale di Monza;

– distrazione di personale in servizio della Polizia Penitenziaria e di materiali vari, di proprietà dell’Amministrazione e in deposito presso la locale Casa Circondariale, per lavori di ristrutturazione dell’appartamento privato dell’ex Direttore del Carcere;

– utilizzo di personale della Polizia Penitenziaria in servizio, di veicoli dell’Amministrazione nonché di materiale del Carcere di Bergamo, per esigenze private dell’ex Direttore e di altri funzionari di Polizia Penitenziaria;

– assunzione clientelare di personale presso la casa circondariale di Bergamo.

Sono 27 le persone complessivamente coinvolte nelle indagini, che oggi hanno avuto un’importante svolta con l’esecuzione dei sei provvedimenti di arresto, nei confronti dei principali indagati e di numerose perquisizioni da parte dei Carabinieri e dei Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bergamo, in collaborazione con personale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, presso le Case Circondariali di Bergamo e di Monza e nelle abitazioni e uffici degli indagati.

 

Gazzetta – Sepe vuole giocare, gli agenti incontreranno Giuntoli

L’ex Empoli potrebbe chiedere la cessione

Il Napoli, con il suo diesse Cristiano Giuntoli, è al lavoro per portare all’ombra del Vesuvio il sostituto di Reina, ma a breve potrebbe presentarsi anche il problema del “numero 12”. Infatti, Luigi Sepe vuole tornare a difendere i pali da titolare e non più da secondo. Proprio per questo, i suoi agenti incontreranno la dirigenza azzurra per capire la situazione e, nel caso, chiedere la cessione.

Ecco scritto dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport:
“Il ragazzo è rientrato a Napoli dopo l’esperienza di Empoli; dopo due anni vissuti in panchina all’ombra di Pepe Reina, adesso vorrebbe giocare. Nei prossimi giorni Giuntoli ne incontrerà gli agenti per valutare il da farsi”.

Quarto, telefona mentre è in cabina elettorale: denunciato

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Chiama candidata mentre è nella cabina elettorale, denunciato 50enne di Quarto

Nella giornata di un uomo di 50 anni è stato fermato e denunciato dai Carabinieri mentre era in cabina elettorale.

L’episodio è avvenuto nel comune di Quarto, nel seggio insediato all’interno dell’istituto “Elsa Morante”. L’uomo è aveva telefonato ad una candidata per chiederle indicazioni sulle modalità del voto., mentre era all’interno della cabina elettorale.

Il presidente di sezione e gli scrutatori che lo hanno sentito parlare all’interno della cabina hanno prontamente allertato i Carabinieri che interrotto le operazioni sequestrando il telefono dell’uomo,. La scheda è stata annullata.

Genova, aggredisce e ferisce poliziotto: ucciso ecuadoriano

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Si era scagliato contro gli agenti ferendone gravemente uno

Un giovane sudamericano, di origini ecuadoriane, è stato ucciso da uno o più colpi esplosi dai poliziotti dopo aver aggredito un agente. L’episodio è accaduto a Genova, in via Borzoli. La volante della questura era arrivata a seguito della richiesta di una donna, la madre della vittima, che aveva chiamato il 113 per chiedere aiuto e protezione dal giovane che, infuriato al termine di una lite, minacciava di aggredire lei e il marito. Non si esclude che fosse sotto l’effetto di alcol o stupefacenti ma solo le successive indagini scientifiche potranno confermarlo.

Gli agenti hanno raggiunto l’appartamento e qui sarebbero stati affrontati dal giovane armato di coltello. Uno degli agenti sarebbe  stato raggiunto da uno o più fendenti ed è stato ricoverato all’ospedale San Martino. E nel corso dell’aggressione uno degli agenti avrebbe sparato colpendo mortalmente l’ecuadoriano.
L’agente di polizia  è stato ferito da alcune coltellate e anche da un proiettile che sarebbe stato sparato dal collega. L’agente non è in pericolo di vita ed è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Secondo informazioni raccolte in ospedale, sembra che i poliziotti, intervenuti su richiesta della madre del giovane, abbiano tentato in un primo momento di fermarlo usando lo spray urticante ma questo tentativo è andato a vuoto.
Sul posto sono arrivati gli investigatori della squadra mobile per le indagini e il pubblico ministero di turno in procura Walter Cotugno.
In base ad altre informazioni raccolte sul posto pare che in via Borzoli fosse andato anche un equipaggio del 118 per effettuare un Tso, un trattamento sanitario obblgiatorio o coatto. Pare che il giovane abbia rifiutato il colloquio con i sanitari e si sia chiuso in camera barricandosi. I poliziotti hanno cercato di dialogare ma, quando finalmente è uscito o la porta è stata forzata, il sudamericano brandiva un coltello e si è scagliato contro gli uomini in divisa. Pare che il giovane, che era incensurato già in passato avesse dato in escandescenze.

Sorrento, sequestrato parcheggio della Pignatella: i motivi

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Sottoposta a sequestro l’area parcheggio della Pignatella a Sorrento

Sequestrato il parcheggio della Pignatella a Sorrento. L’area sottoposta a sequestro probatorio è risultata sprovvista di transenne e protezioni con la discesa verso il mare priva di collaudi e autorizzazioni e con staccionate fatiscenti in legno. A mettere i sigilli sono stati i militari della Capitaneria di Porto coordinati dal comandante Guglielmo Cassone. Ai gestori si contestanole denunce di deturpamento di bellezze naturali, offese al decoro della Polizia Giudiziaria e abusi sulla proprietà privata entro 30 metri dal confine demaniale marittimo.

I militari dell’Ufficio locale marittimo sono giunti alla Pignatella in seguito ad un esposto di Francesco Gargiulo, presidente del movimento civico ‘Conta anche tu’. Nella zona il personale marittimo ha evidenziato numerose strutture diroccate in cui erano presenti tubolari in ferro arrugginiti ricoperti da lamiera zincata. Presenti sulla scogliera passamano in ferro fissati nella roccia calcarea per facilitare il passaggio. Sottoposti a sequestro anche decine di lettini presenti all’interno di un’area interdetta. I militari della Guardia Costiera hanno inoltre scoperto pneumatici riempiti di cemento e utilizzati come base di appoggio per ombrelloni da mare, oltre a una rete metallica utilizzata per delimitare la parte sottostante del costone.

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, i gestori dell’area noleggiavano lettini e ombrelloni ai bagnanti, facendo parcheggiare i mezzi nell’uliveto adibito a parcheggio. Oltre all’assenza di autorizzazioni da parte del Comune, i gestori non avevano disposto alcun piano antincendio, di evacuazione e della prevista segnaletica obbligatoria di emergenza, necessaria in caso di incendio o altri pericoli. Questi i motivi che hanno portato al deferimento dei gestori all’autorità giudiziaria.