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Fregene, movida selvaggia. Intervenga il prefetto.

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FREGENE – L’ira dei residenti: ‘Stop ai barbari del fine settimana. Intervenga il Prefetto’

Da un articolo de Il Messaggero, apprendiamo che Fregene non è più l’oasi di relax di qualche anno fa che con il suo silenzio e la sua riservatezza ha conquistato tanti personaggi: da Federico Fellini, che qui ambientò molti dei suoi capolavori, ai mille protagonisti della “dolce vita”. Dopo qualche anno di tregua, dove era Ostia la meta preferita dai ragazzi, pare che Fregene sia tornata in auge ma, purtroppo, nel modo più negativo possibile. Oggi Fregene, pare che sia come Giano bifronte: di giorno vip e chic, di notte un’arena dove giovani scatenati rendono invivibili e pericolose le notti della riviera romana.

E’ una movida selvaggia e malata, quella di Fregene, fuori da ogni regola e che trasforma le serate della ‘perla del Tirreno,’, in notti da incubo.

Migliaia di minorenni sotto l’effetto di alcol e altre sostanze si riversano in spiaggia e nei locali, mettendosi in coda  fin dal pomeriggio, e rendendo la situazione sempre a rischio. Sempre su Il Messaggero, leggiamo che,  soltanto un mese fa, un furgone è stato lanciato a tutta velocità, fino a tentare di sfondare il cancello dello stabilimento-discoteca Blanco . Un atto vandalico, frutto della follia di un padre che si era vendicato perché gli organizzatori della famosa festa della domenica, una delle più in voga quest’estate tra i ragazzi, non hanno fatto entrare il figlio. E allora lui, ambulante di 50 anni, ha lanciato il camion contro il cancello del locale.

«La situazione è intollerabile – avverte un residente – questi giovani non sono in sé e fanno davvero di tutto. Iniziano a bere già durante il giorno per poi continuare dentro il locale e fino a notte inoltrata».
«Sono una mamma – dice una signora che vive proprio di fronte al Blanco- e vedere per strada tutti questi ragazzi rovinati dall’alcool mi fa star male. Centinaia di sballati che escono o arrivano li, bivaccando nel parcheggio e spesso anche davanti i nostri cancelli, provocando a volte anche danni alle macchine».

Il presidente della proloco di Fregene, Giovanni Bandiera, spiega, «I controlli non bastano. Ogni anno si ripresenta lo stesso problema e noi riceviamo centinaia di segnalazioni che giriamo agli amministratori. Il sindaco ha firmato anche un’ordinanza per disciplinare la movida, ma più di questo non può fare: il problema è che nessuno la rispetta. Chiediamo, come già è accaduto in passato, direttamente l’intervento del Prefetto».

Ma la domanda che dovremmo porci di fronte a queste situazioni, è dove siano i genitori di questi ragazzini e se sappiano cosa fanno i loro figli una volta usciti fuori di casa. Negli anni ’90, quando Fregene ebbe un boom storico con stabilimenti come il Gilda frequentato da modelle, attori e registi famosi, i minorenni non c’erano e, se c’erano, a mezzanotte erano a casa coi genitori.

FORMULA UNO, Germania 2018 – Le pagelle di Carlo Ametrano

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Formula Uno – Hamilton vince in Germania davanti a Bottas e Raikkonen. Vettel esce di pista sotto la pioggia e scivola al secondo posto a -18 da Hamilton. Le pagelle ai primi 10 piloti.

Il campionato di Formula Uno 2018 è arrivato all’undicesimo appuntamento con il GP di Germania che si è corso all’Hockenheimring. A vincere è stata la Mercedes di Hamilton che dopo essersi qualificato al sabato al 14 posto approfitta della pioggia nei giri finali e soprattutto dell’errore di Vettel che finisce la sua corsa contro il muro. Luis restituisce a Vettel lo “sgarbo” di 14 giorni fa vincendo davanti al pubblico del pilota Ferrari.

Bottas arriva seguendo “rispettando” l’ordine di scuderia che gli chiedeva di non infastidire Hamilton. Raikkonen arriva ancora sul podio e salva ancora una volta l’onore della rossa che scivola al pari di Vette in seconda posizione nel campionato costruttori.

A fine gara un pò di suspance per la decisione del direttore di gara di chiamare Hamilton e discutere della sua mossa azzardata di cambiare idea all’ultimo secondo la decisione di entrare nella corsia box rientrando in pista facendo un escursione sull’erba.

Oggi abbiamo ascoltato per la nostra rubrica “Un voto per la Formula Uno” lo scrittore stabiese Carlo Ametrano, autore del libro “Ayrton… per sempre nel cuore” e grande appassionato di Formula Uno.

Buongiorno Carlo, come sempre ti ringraziamo per questo tuo contributo e ti chiediamo i tuoi voti per questo ultimo gran premio appena concluso. Anche questo GP ha regalato tanti colpi di scena.

Ti chiedo subito un giudizio su questo match point fallito da Vettel e sulla decisione di non prendere nessun provvedimento per Hamilton?

Sicuramente questo risultato per Vettel e Ferrari è stato davvero una mazzata, anche se ci sono tante corse non sarà una situazione che sarà assorbita facilmente. Sulla non decisione nei confronti di Hamilton quando ha tagliato in entrata la corsia dei box riprendendo la pista pesa il fatto che nel regolamento non è prevista una penalità per questa mossa.

Hamilton partito 14° vince la gara sfruttando tutte le occasioni positive per lui di questo GP: Pioggia e errore di Vettel. Che voto gli diamo?

Deve avere per forza un 10+, non può essere altrimenti, è stato perfetto e furbo sfruttando tutto quello che c’era di sfruttare per vincere la corsa. E’ un campione!

Bottas arriva secondo e porta punti importanti alla Mercedes?

Valtteri questa volta ha fatto in pieno il suo dovere e si è meritato la riconferma fino al 2019. Voto 9

Raikkonen ancora sul podio e ancora punti importanti. Bello il suo colloquio con il muretto prima di far “passare” Vettel?

Kimi penso che avrà il rinnovo del contratto se Ferrari e Vettel vinceranno il mondiale. Ha fatto in corsa quello che si chiede ad una “seconda” guida. Voto 8

Verstappen quarto nonostante una Red Bull che sta perdendo terreno nei confronti di Ferrari e Mercedes.

Sta correndo in maniera intelligente, sta facendo bene e non sta commettendo errori. Voto 7,5

Hulkenberg quinto approfitta dei problemi di Ricciardo e dell’errore di Vettel e va oltre la sua solita settima posizione?

Nico è come un assegno circolare, porta sempre punti alla sua scuderia se la macchina gliene dà la possibilità. Voto 7

Arriviamo a Grosjean, sesto al traguardo con un motore Ferrari.

Anche lui ha fatto una bella gara e merita il 6,5. Per la Haas punti importanti.

Perez e Ocon con la Force India arrivano settimo e ottavo?

Ad entrambi i piloti dò un 6+, sarebbero arrivati a punti indipendentemente dai problemi di Ricciardo e dall’errore di Vettel.

Ericsson ancora una volta arriva davanti a Leclerc e inizia a togliersi qualche sassolino dalla scarpa?

Gara anonima ma altro punto per la Sauber – Alfa Romeo per cui si merita la sufficienza piena.

Decimo Hartley con la Toro Rosso – Honda.

Gli dò un 6 di fiducia perchè i motori Honda secondo me il prossimo anno possono fare bene.

Dopo questa corsa possiamo dire che ormai il campionato è una corsa a due con Ferrari e Mercedes troppo superiori al resto della comitiva?

Sicuramente secondo quello che si è visto finora sono d’accordo con te. McLaren e Williams sempre più in fondo, c’è solo la Red Bull che prova a fare qualcosa.

Cosa ti aspetti da queste dieci ultime corse?

Se Ferrari e Mercedes sono alla pari vincerà il campionato chi commetterà meno errori. Ora il morale della Ferrari è sotto i tacchi.

Carlo Amertrano MURETTO BOX Formula Uno
Carlo Ametrano

Carlo noi ti facciamo i complimenti e ti ringraziamo e diamo appuntamento a tutti in nostri lettori per i voti del prossimo GP di Formula Uno.

Grazie a te e ai nostri lettori, vi comunico che il 4 novembre prossimo, quasi sicuramente uscirà la seconda edizione del mio libro e poi vi ricordo che sono stato contattato dagli amici di Telelombardia per essere nuovamente ospitato il 5 settembre dopo il GP di Monza negli studi dell’emittente televisiva di Cinisello Balsamo. Sarò ospite a MURETTO BOX con gli amici Jacopo Mattei, Roberto Cinquanta e il giornalista Lorenzo Candotti di Mediaset. Vi aggiornerò più in là sulla vicenda. Ci sentiamo dopo il GP di Formula Uno che si disputerà in Ungheria.

Napoli, sparato ad una gamba e lasciato all’ingresso dell’ospedale: i dettagli

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L’episodio è avvenuto poco prima delle 20

Un 50enne napoletano è stato scaricato davanti all’ospedale di Napoli, agonizzate per una ferita d’arma da fuoco. L’uomo è stato portato da qualcuno, poco prima delle 20 ma non si hanno informazioni sulla modalità con cui è stato trasportato, né su cosa sia esattamente accaduto alla vittima.

I sanitari del pronto soccorso del Loreto Mare lo hanno recuperato davanti all’ingresso del nosocomio in via Vespucci sanguinante e in condizioni da codice rosso, per cui è stato subito assistito nell’area critica e sono incorso le valutazioni per un eventuale operazione chirirgica. Il 50enne è stato ferito ad una gamba.
In ospedale, sono giunte le volanti della Polizia di Stato che hanno indentificato l’uomo, orignario di San Giovanni a Teduccio e stanno raccogliendo le prime informazioni per ricostruire la dinamica del grave ferimento.

Napoli, picchia la sua ex e cerca di soffocarla

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Cingalese tenta di uccidere con un cuscino l’ex fidanzata

Un 31enne cingalese convito che la sua ex, una connazionale di 38 anni, l’abbia tradito durante la loro relazione, gli fa perdere la ragione.

L’uomo preso da un raptus di forte pazzia ha aggredito la donna con calci e pugni, poi ha cercato di soffocarla con un cuscino.

La donna ha perso i sensi, e l’ex compagno ha mollato la presa pensando che la donna fosse morta. Dopo essersi ripresa, ha telefonato il 112 chiedendo aiuto alle forze dell’ordine.

All’appartamento di Via Fontanelle sono giunti  i carabinieri della stazione Stella e del reggimento Sicilia, prontamente hanno bloccato l’uomo e condotto in carcere.

La donna è stata condotta in ospedale, i medici del reparto del pronto soccorso hanno riscontrato traumi in varie parti del corpo e dopo le cure del caso l’hanno dimessa con una prognosi di 5 giorni.

la donna ha denunciato l’ex compagno per  maltrattamenti,  ha inoltre  raccontato agli agenti i precedenti episodi di violenza.

Mancata assunzione disabili nei termini di legge: sanzione immediata

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Mancata assunzione disabili: la sanzione è immediata

In caso di mancata assunzione di disabili entro i termini di legge, si applica immediatamente la sanzione al datore di lavoro.

Il datore di lavoro che non ottempera agli obblighi di legge sul collocamento mirato (Legge 66/1999), ovvero per la mancata assunzione di disabili, è soggetto alla sanzione di cui all’articolo 15, comma 5 della predetta legge. La disposizione normativa del collocamento obbligatorio prevede che se entro 60 giorni dall’insorgenza dell’obbligo il datore di lavoro non procede con l-assunzione del lavoratore disabile, è soggetto ad una sanzione amministrativa di 153,20 euro. La sanzione si applica per ciascun lavoratore disabile che risulta non occupato nella medesima giornata.

Sul tema l’Ispettorato Nazionale del Lavoro con la Nota n. 6316 del 18 luglio 2018 ha specificato che in questi casi la condotta del datore di lavoro integra la fattispecie illecita dell’omissione, in quanto non viene eseguito un comportamento doveroso entro i termini di legge. Pertanto, la sanzione si applica dal 61esimo giorno successivo dall’insorgenza dell’obbligo, ossia dal giorno seguente in cui spira il termine previsto dalla legge.

Collocamento obbligatorio, legge 68/1999

La Legge numero 68/1999 sul collocamento obbligatorio disciplina l’inserimento e l’integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro mediante l’aiuto di servizi ad hoc e collocamenti mirati. In particolare, la Legge è rivolta:

  • alle persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e ai portatori di handicap intellettivo, che comportino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;
  • persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33%, accertata dall’INAIL;
  • alle persone non vedenti o sordomute;
  • persone invalide di guerra, invalide civili di guerra e invalide per servizio con minorazioni.
Assunzione obbligatoria disabili

Per facilitare l’ingresso delle predette categorie svantaggiate nel mondo del lavoro, l’art. 3 della L. n. 68/1999 prevede che tutti i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad impiegare nell’organico aziendale dei lavoratori disabili nella seguente misura:

  • 7% dei lavoratori occupati, se occupano più di 50 dipendenti;
  • 2 lavoratori, se occupano da 36 a 50 dipendenti;
  • 1 lavoratore, se occupano da 15 a 35 dipendenti.
Mancata assunzione disabili: sanzioni

Originariamente, l’art. 15, co. 5 della Legge sul collocamento obbligatorio stabiliva che la sanzione per mancata assunzione di un soggetto appartenente alla categoria protetta si applicava una volta trascorsi 60 giorni da quando sorge l’obbligo.

La sanzione amministrativa, ovviamente, si consumava esclusivamente per cause imputabili al datore di lavoro, ed era pari a lire 100.000 (euro 62,77) al giorno per ciascun lavoratore disabile che risultava non occupato nella medesima giornata.

Successivamente, il Decreto correttivo al Jobs Act (D.Lgs. n. 185/2016) ha sostituito l’importo sanzionatorio, con quello del contributo esonerativo di cui all’articolo 5, comma 3-bis della L. n. 68/1999 (30,64 euro) e moltiplicato per cinque volte. Quindi, dall’8 ottobre 2016 la sanzione risulta essere di 153,20 euro (30,64 euro moltiplicato per 5) per ogni giorno lavorativo di “scopertura”.

Sanzioni collocamento obbligatorio 2018

Sul punto, l’INL in un recente nota (n. 6316/2018) ha ritenuto opportuno precisare che l’illecito va configurato come “istantaneo ad effetti permanenti”; ciò in conseguenza del fatto che l’omissione si ha nel preciso instante in cui spira il termine previsto dalla legge (ossia il 60esimo giorno).

Pertanto, la condotta illecita si protrae fino a quando il datore di lavoro non adempie all’obbligo di assunzione. Da notare che per gli illeciti commessi prima dell’8 ottobre 2016, i cui effetti si protraggono anche dopo la predetta data, troverà applicazione la sanzione vigente al momento della consumazione dell’illecito.

INL: nota prot. n. 6316 18 luglio 2018

Alleghiamo in ultimo la nota dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro prot. n. 6316 18 luglio 2018 per una completa lettura del documento di prassi.

Nota INL prot. n. 6316 18 luglio 2018

 Di  / lavoroediritti

Ritrovato il più antico Antifonario, risalirebbe al 1100

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L’Antifonario più antico mai ritrovato

Il Ritrovato è stato comunicato dal ministro della cultura Bonisoli che annuncia il rinvenimento di un Antifonario, forse il più antico finora conosciuto.

La pagina sarebbe stata ritrovata presso la Biblioteca Universitaria di Pavia e risalirebbe al 1100 .

La pergamena manoscritta, antesignana dello spartito musicale, è stata ritrovata durante il restauro finanziato con l’Art Bonus dal Mibac di un volume del ‘600.

L’ antifonario è stato ritrovato dalla restauratrice Alessandra Furlotti, un ritrovamento, sottolinea il ministro.

“Che dimostra l’importanza della tutela e del rapporto con il mondo universitario e il suo sistema bibliotecario”.

La pergamena con l’antifonario, in pratica un breviario che riportava anche le parti cantate della liturgia, era stata usata nel ‘600 come rinforzo della legatura del volume. E’ un libro liturgico cattolico usato per le ore canoniche.

A differenza del breviario, l’antifonario contiene le parti cantate della liturgia, in notazione neumatica, e non contiene le letture.

Dominique Gatté, l’esperto musicologo interpellato per le prime ricerche da attuare sulla pergamena ha confermato la scoperta databile al 1100 e collocabile nella zona di Novara.

 

Angri, 15 denunciati per la rissa in Piazza Doria

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Maxi rissa nell’agro: 15 giovani denunciati.

Nella mattinata di oggi i carabinieri della stazione di Angri hanno denunciato 15 ragazzi, tutti di età compresa tra i 17 ed i 29 anni, ritenuti responsabili di rissa aggravata.

L’accaduto che li vede coinvolti risalgono al 18 luglio, infatti i carabinieri intervennero per una violenta rissa nei pressi di Piazza Doria.

Secondo le ricostruzione dei fatti due gruppi di giovani si erano azzuffati per poi scappare all’ dell’immediato intervento della gazzella dell’Arma.

Le indagini hanno portato i  carabinieri ad affermare che la rissa era nata fra due gruppi contrapporsi, uno di Angri  e l’altro di coetanei provenienti dalla vicina  Sant’Antonio Abate.

Questi due gruppi erano già entrati in conflitto la sera prima, a causa di un apprezzamento poco gradito rivolto ad una ragazza.

 I giovani erano passati dalle parole ai fetta creando una rissa fra le varie persone presenti in piazza.

Nella rissa  un ragazzo di  Sant’Antonio Abate era colpito per due volte con una di arma da taglio al torace e ad un braccio.

Per tutte le persone coinvolte è scattata la denuncia per rissa aggravata, le indagini proseguono per identificare  l’autore del ferimento .

De Laurentiis a SKY: “Non tratto Cavani! Mertens al PSG? Potevano pagare la clausola”

“Contro il Carpi la squadra mi è piaciuta

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, si è concesso ai microfoni di Sky Sport per un’intervista nella quale ha parlato di mercato, della crescita della squadra e delle amichevoli internazionali che gli azzurri affronteranno ad agosto.

Ecco le sue parole:
“La squadra mi è piaciuta contro il Carpi perchè i ragazzi si divertono e hanno fatto divertire anche me. Mi è piaciuto molto anche considerando che si tratta solo della seconda partita. Vedremo quante vale veramente il Napoli soltanto dopo il ciclo massacrante con Liverpool, Borussia Dortmund e Wolfsburg. Solo dopo ci faremo seriamente un’idea del valore di questa squadra.
Il Psg può chiedere anche 90 milioni ma può chiedere quanto vuole visto che non trattiamo Cavani. Su Mertens non credo che il PSG sia veramente interessato visto che altrimenti avrebbe pagato la clausola rescissoria prima della scadenza.
Luperto? Non resta a Napoli, può andare all’Empoli. Andrè Silva non mi è stato proposto, come Ochoa. Ciciretti andrà al Parma.
Grassi non so se andrà alla SPAL, perchè sto ricevendo offerte per lui tra i 15 e i 18 milioni”.

Bra, preso il giovane portiere Marco Grande

Il portiere firma per un anno

La società Bra calcio ha acquistato il portiere classe 2001 Marco Grande che, con la società piemontese, ha firmato un contratto annuale. Il Bra è la squadra dell’omonima cittadina in provincia di Torino e milita in Serie D.

Il club, nella sua recente storia, ha raggiunto il suo massimo risultato storico nella stagione 2012-2013 vincendo il girone A del campionato di Serie D ottenendo la promozione in Lega Pro Seconda Divisione (campionato che concluse all’ultimo posto retrocedendo, così, in Serie D).

Castellammare, contadini – narcos, allevatori di giorno e coltivatori di marijuana di notte

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Contadini/Narcos: il nuovo Business dei Monti Lattari

Lavorare la terra ed allevare per alcuni contadini stabiesi non rendeva molto, quindi perché non sfruttare il proprio pollice verde in altre attività?

Alcuni contadini, sui Monti Lattari con l’appoggio di alcune organizzazioni del posto hanno deciso di far fruttare le proprie capacità in un altro modo, coltivando marijuana.

Aiutati dal loro principale lavoro, non destavano il sospetto delle forze dell’ordine e quindi potevano muoversi liberamente sui sentieri tortuosi dei Monti Lattari.

Le aree di competenza andavano  primo fra tutto le piantaggini si distendevano sul Monte Faito, nel tratto di competenza tra Castellammare e Vico Equense, dove nelle scorse settimane i carabinieri hanno effettuato diversi sequestri di marijuana.

Le coltivazioni arrivavano poi fino a monte, la zona del Monte Megano, a Gragnano, dove si sarebbero concentrate le attenzioni della criminalità organizzata locale.

Anche Stesso il monte Muto presso Casola di Napoli, sarebbe stato scelto come terreno fertile per la coltivazione delle piantine di droga.

Alcuni clan avrebbero unito le proprie forze per ampliare le zone di coltivazione e far fronte alla maggiore richiesta di cannabis in vista della stagione estiva e dei turisti che a “flotte” riempiono le coste e le terre campane

Superenalotto, la fortuna bacia Caivano: vinti 93 mila euro con il “5”

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Il Jackpot sale a 17,7 milioni di euro

La Dea Bendata bacia Caivano. Nella cittadina in provincia di Napoli, si è sfiorato il Jackpot ma si sono vinti oltre 93 mila euro con un “5”. La schedina vincente, riferisce Agipronews, è stata convalidata alla Tabaccheria Petrillo, in Piazza Cesare Battisti.

Il Jackpot nel frattempo ha raggiunto i 17,7 milioni di euro, secondo premio in palio più alto d’Europa. L’ultima sestina vincente è stata centrata lo scorso 23 giugno, con un sistema che ha distribuito 51,3 milioni di euro in tutta Italia, mentre in Campania il 6 non si vede dal 30 dicembre del 2014, con 18 milioni finiti a Castellamare di Stabia.

Castellammare, numeri da record nella funivia, 1960 tra salita e discesa

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Numeri record, 1960 tra salita e discesa

 Il presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio, informa dei numeri record registrati ieri nella funivia del Monte Faito:

“Il gran caldo ha fatto registrare un record di transiti: 1960 tra salita e discesa. Un risultato importante raggiunto anche in sinergia con l’attività dell’ente Parco Monti Lattari.

Dal 10 Agosto prolungheremo le corse : ultima corsa in discesa alle 21.55. Completati anche i lavori per il superamento delle barriere architettoniche: siamo in attesa del via libera da parte dell’USTIF per mettere in funzione gli ascensori.

Grandi numeri anche sul Sorrento Notte: treni affollati, la Circum come metropolitana interna alla costiera e poi perNapoli”.

Solfatara, parte la super perizia di tecnici per garantire la sicurezza

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Nel settembre 2017 un’intera famiglia perse la vita

Una “super perizia”, con un collegio di tecnici di nominati dai giudici, per stilate norme in grado di garantire la sicurezza di chiunque si rechi nel vulcano Solfatara di Pozzuoli, dove nel 2017 persero la vita, precipitando in una cavità piena di gas venefico, un bimbo di 11 anni e i suoi genitori di 42 e 45.

È la richiesta al gip Claudia Picciotti formulata dai pm Anna Frasca e Giuliana Giuliano della Procura di Napoli (VI sezione) che indagano sulla tragedia accaduta lo scorso 7 settembre. Con la richiesta di un nuovo incidente probatorio, in sostanza, gli inquirenti intendono cristallizzare norme che possano garantire la fruizione, in piena sicurezza, di un sito unico al mondo: un vulcano attivo. Del collegio di periti, secondo la richiesta, dovrebbero far parte un esperto delle norme di sicurezza, un geologo e un vulcanologo. Nella tragedia della Solfatara di Pozzuoli del 12 settembre 2017 persero la vita Lorenzo Carrer, di 11 anni, il padre Massimiliano, 45 anni, che si calò nella voragine apertasi sotto i piedi del figlio a causa disgregazione del sottosuolo, e la madre del ragazzino, Tiziana Zaramella, di 42 anni che dopo avere inutilmente allungato la mano per afferrare il marito decise, anche lei di scendere nella fossa della morte.
Tutti furono soffocati dai gas venefici, tra cui il solfuro di idrogeno. Si salvò l’altro figlio di 7 anni della coppia originaria del nord Italia. Già dai primi accertamenti apparvero carenti le misure di sicurezza presenti nella struttura, un vulcano attivo, dove, peraltro, insiste anche un campeggio e un punto ristoro. Il 26 ottobre il gip del Tribunale di N, su richiesta della Procura di Napoli (procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio), mise sotto sequestro l’intera area di proprietà di privati. Inizialmente la zona sequestrata era quella dove avvenne la tragedia. La società che gestisce il sito, emerse, non ha mai tenuto in giusto conto la sicurezza, malgrado si tratti di un vulcano attivo collocato in zona rossa come classificato dal settore rischio vulcanico della Commissione Grandi Rischi. La polizza assicurativa per fronteggiare eventuali incidenti, inoltre, era assimilabile a quella che si stipula per garantirsi dai sinistri stradali pari a 3 milioni di euro.

Nel rapporto della procura si segnala inoltre che “l’area è interessata da continui microsismi che, in un contesto normale, non sono di particolare rilevanza, ma nell’area del cratere del Vulcano Solfatara hanno importanza in quanto tutto la zona è oggetto di continui stress strutturali (micro fratture), ai quali si aggiunge le circolazione del gas in pressione dal sottosuolo che modificano continuamente la morfologia della superficie e del primo sottosuolo. Quindi al rischio vulcanico e strutturale si aggiunge anche il rischio geomorfologica da correlare anche al rischio frane”.

Confessa l’uomo che rapinò e sparò ad un benzinaio

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Il colpevole confessa: “Questo peso me lo porterò nel cuore per sempre”

L’uomo di 51 anni M. F. , accusato per aver rapinato e fatto fuoco contro il benzinaio 40enne a Busto Arsizio (Varese), si scusa con chi ha ferito.

L’uomo è stato ferito con tre colpi di pistola (uno all’addome e due alla gamba) resta ricoverato in terapia intensiva e in prognosi riservata, ma è vigile e i medici sono ottimisti.

“Questo peso me lo porterò nel cuore per sempre, spero che guarisca presto e che esca dalla prognosi riservata”. (Varese).

L’uomo è stato interrogato in carcere a Como dove è rinchiuso ormai da due giorni.

Ha ammesso di essere lui il colpevole della rapina e sembra essere preoccupato per le condizioni del 40enne e pentito del suo gesto.

Il suo legale, Francesca Binaghi:

 “Ha ammesso di aver sparato lui, ha spiegato di aver visto Lepri mettere una mano nel borsello e di aver pensato che avesse un’arma”

 Sull’identità del complice, invece, si brancola sul buio e l’accusato stesso non ha fornito nomi. Il fermo è stato convalidato e Fattobene resta in carcere.

 

 

Ansa

Trofeo delle Cinture WBC-FPI 2018 (Diana Marcopulopulos)

La Federazione Pugilistica Italiana da quest’anno indice un torneo tra pugili Professionisti di seconda e terza serie intitolandolo “Trofeo delle Cinture WBC-FPI 2018 .

Questo Trofeo è nato con l’obiettivo di far crescere il livello di esperienza e di alzare la competizione tra pugili del territorio Nazionale , facilitando un successivo passaggio in prima serie attraverso un record composto da avversari locali e non da pugili collaudatori stranieri .

Sarà un torneo ad eliminazione diretta , le fasi di eliminazione partiranno dai Quarti di finale e le categorie saranno otto con un numero equo di otto partecipanti , naturalmente le categorie che non raggiungono il numero minimo di otto iscritti non saranno ammesse .

I pugili saranno selezionati dalla Commissione Tecnica Pro in base a determinate caratteristiche : scontri diretti, modalità di vittoria , valore degli avversari , in questo modo verrà stilata una classifica di merito e i quattro pugili seconda serie più alti in classifica e i quattro pugili terza serie più alti in  classifica parteciperanno al torneo . Gli incontri di Quarti e di Semifinale si disputeranno sulla distanza delle sei riprese , mentre tutti gli incontri delle Finali saranno sulle otto riprese .

I Quarti di Finale saranno disputati tra settembre -ottobre 2018 , le Semifinali e Finali a Novembre . Il vice Presidente della FPI racconta come è nata questa idea : “…a fine ottobre 2017 ho partecipato alla Convention WBC insieme al vice Presidente WBC Mauro Betti grazie al quale e con il quale ho avuto un incontro privato con il  Presidente del WBC Mauricio Sulaiman .

La prima idea è stata quella di realizzare un torneo nazionale riservato ai nostri pugili prima serie “under 25” ma per l’esiguo numero di pugili Italiani con queste caratteristiche non è stato possibile concretizzarlo . Così si è pensato ad un progetto dove venivano coinvolti i pugili Pro seconda e terza serie è così è stato “.

Sarà un Torneo prestigioso dove si individueranno nuovi talenti . La World Boxing Council conferirà una cintura di Campione al vincitore finale oltre ad un attestato e i risultati verranno inseriti nel record personale di ogni pugile .

Sarà sicuramente un successo !

Diana Marcopulopulos

Ercolano, chiesto il processo per Oliviero, chiese denaro in cambio i lavoro

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Chiesto il processo per l’ex consigliere di Ercolano

L’ex presidente del consiglio comunale di Ercolano Mario Rhemy Oliviero, divenuto poi semplice consigliere, nel luglio del 2018 si dimise con una lettere dove raccontava di ”Clima di ipocrisia ed assoluta mancanza di solidarietà” nei suoi confronti (lettera qui).

L’ex consigliere militante fra le file dell’Udc è stato protagonista di un video girato nel novembre 2016, ripreso di nascosto dal tg satirico: “Striscia la Notizia”.

Oliviero fu ripreso mentre chiedeva soldi, ben 10 mila euro, in cambio di un’assunzione a tempo indeterminato all’ Ospedale del Mare di Ponticelli.

La Procura della Repubblica di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio per Mario Rhemy Oliviero, conosciuto come Rory Oliviero.

Rory Oliviero, fu coinvolto anche coinvolto nell’inchiesta “Bloody Money“, sullo smaltimento dei rifiuti in Campania.

Napoli, cavo del tram si stacca e colpisce due scooter: paura a via Marina

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L’incidente è avvenuto intorno alle 18

Un cavo di acciaio del tram si è improvvisamente staccato finendo sulla carreggiata a via Marina. Nella caduta, il cavo ha colpito due scooter che transitavano per la via di Napoli.

L’incidente è avvenuto intorno alle 18. Il cavo, riferiscono alcuni testimoni, sarebbe rimasto impigliato in una sporgenza su un automezzo dei Vigili del Fuoco che stava transitando all’altezza di palazzo Fondi. I due coinvolti hanno perso l’equilibrio e sono finiti al suolo, le loro condizioni non sarebbero gravi.

Napoli, ruba prodotto di bellezza in farmacia: bloccato dai carabinieri

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L’uomo era stato anche inseguito dai dipendenti

Ruba un prodotto di bellezza all’interno di una farmacia, ma viene scoperto dai dipendenti e inseguito per le strade di Marano. I fatti si sono verificati poco fa al corso Italia, in pieno centro cittadino, sotto gli sguardi di decine di passanti e residenti.

L’uomo è stato raggiunto dai dipendenti della farmacia, che nel frattempo avevano allertato anche i carabinieri della locale Compagnia. I militari dell’Arma hanno riportato il ladro, già noto alle forze dell’ordine, nel locale da cui aveva prelevato il prodotto di bellezza, senza però passare per la cassa. In farmacia sono stati eseguiti i controlli e i confronti di rito. Il ladro, acciuffato dopo un inseguimento di poche centinaia di metri, è ora in stato di fermo.

Pozzuoli, chiusa la galleria del Campiglione, data e orari

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Chiusura tunnel di Monte Corvara

Il tunnel di Monte Corvara, conosciuto anche come galleria del Campiglione, resterà chiuso al traffico veicolare e pedonale dalle ore 6 alle ore 10 di domani, martedì 24 luglio 2018, su espressa richiesta dell’amministrazione comunale di Pozzuoli.

Il provvedimento si è reso necessario per consentire agli operai del Ciclo Integrato dei Rifiuti di rimuovere per l’ennesima volta tutti i materiali abusivamente sversati nelle piazzole di sosta presenti nel tunnel, che è di proprietà della Città Metropolitana di Napoli e ricade nei territori comunali di Pozzuoli e Quarto.

Limitatamente al tempo necessario al completamento dell’intervento, i motoveicoli e gli autoveicoli che utilizzano l’asse stradale, provenienti da Pozzuoli o da Quarto, dovranno avvalersi delle strade alternative esistenti sul territorio per raggiungere le proprie destinazioni.

Torre del Greco, è questa l’immagine che vuoi dare della tua città?

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La propria città si ama, non si distrugge

La propria città si ama, si protegge e si cura, perché è proprietà del cittadino e come tale si ha il dovere di proteggerla.

Torre del Greco ha molti problemi, ma quello che invade letteralmente la città è l’emergenza rifiuti.

I cittadini ormai stanchi della situazione in cui vivono, cercano di mostrare il loro disappunto nel modo più immediato, postando fotografie su internet.

A far disgustare ancor di più il popolo del web di Torre del Greco, è la fotografia di un divano abbandonato davanti alla sede storica della Banca di Credito Popolare, Palazzo Vallelonga.

I commenti si sono susseguiti e tutti si son chiesti se è forse questa l’immagine che si vuole dare della propria città.

Non è certo l’unica foto che mostra l’inciviltà di alcuni cittadini, giornalmente i gruppi della ittà sono invasi da fotografie di spazzatura sparsa per le vie della città.

 e la dura presa di posizione L’Assessore alla N.U. Pietro De Rosa,  prende una dura posizione nei confronti di questi cittadini che non amano la proria urbe e promette il pugno di ferro contro il sacchetto selvaggio.

Ad aver sollevato il problema anche l’ex candidato a sindaco, Luigi Mele:

 “Vedere in questo stato edifici storici e strade centrali e prestigiose come via Roma e corso Vittorio Emanuele è segno che il problema dei rifiuti sia veramente a un punto di non ritorno. Uno scempio per la nostra città e per la memoria storica. Sono trascorsi due mesi dalle elezioni: ora che la giunta è quasi completa vediamo se cambia qualcosa”.