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L’economia fa Ffss e non Boom: Conte già mette le mani avanti

Alla giornata milanese del Presidente del Consiglio tra Assolombarda e Regione Lombardia giunge già il Ffss della ruota economica del tandem gialloverde che si sgonfia e questo, anticipando l’Istat che diffonderà domani i dati sulla crescita della ricchezza, gli dà una prima occasione per provare a cominciare a mettere qualche toppa portandosi avanti nelle riparazioni (a chiacchiere) dicendo che si aspetta un’ulteriore contrazione del Pil, certificando così, in anticipo, la recessione.

“Probabilmente domani mi aspetto una ulteriore contrazione del Pil, lo do per scontato, ma il quarto trimestre è il passato, guardiamo al futuro” dice

“Abbiamo dei dati congiunturali che non sono favorevoli, non dobbiamo girare la testa dall’altra parte. Ma non dipendono da noi, sono fattori esterni: la Cina, la Germania…”, continua Conte.

“Se nei primi mesi di quest’anno stenteremo, ci sono tutti gli elementi per sperare in un riscatto, di ripartire con il nostro entusiasmo, soprattutto nel secondo semestre, lo dice anche l’Fmi”

Conte ha quindi citato la ripartenza dell’export che, a suo giudizio, seguirà alla fine della guerra commerciale tra Usa e Cina, e a livello interno cita la necessità di far ripartire il settore dell’edilizia per cui dice (chiede):

“Abbiamo una economia che crescerà,  dobbiamo lavorare insieme, progettare gli strumenti per far crescere l’economia in modo robusto e duraturo”.

Gli fa eco anche Giovanni Tria che, parlando con i giornalisti a Washington su un ipotesi di recessione tecnica, dice: non drammatizzare così!

Sarà così? Lo speriamo, epperò siamo sempre al “domani” che comincia sempre più a somigliare ad un “dimai”

Pozzuoli, nascondeva droga in casa di un parente

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Il parente era incensurato, ora denunciato per detenzione di stupefacente ai fine di spaccio

I carabinieri della compagnia di Pozzuoli hanno tratto in arresto per spaccio un 48enne già noto alle forze dell’ordine, F. De Felice e denunciato per detenzione di stupefacente a fini di spaccio una parente 35enne,  incensurata.
Nei pressi dell’abitazione della donna i militari hanno sorpreso, controllato e segnalato alla prefettura un assuntore di stupefacenti trovato in possesso di 2,90 grammi di hashish. In casa poi hanno trovato 15,7 grammi di hashish e 833 euro in banconote di vario taglio. L’arrestato dopo le formalità è stato tradotto ai domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.

Sorrento, iniziano i lavori per il pergolato al Museo Correale

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L’area sarà pronta per inizio primavera e arricchita con essenze arboree

Al Museo Correale di Sorrento partono i lavori per la realizzazione del pergolato tipico sorrentino e di riqualificazione del versante della struttura che affaccia su Via Rota. Gli interventi sono finalizzati alla realizzazione di 3000 mq di pergolato e 100 ml di frangivento. Il capitolato dei lavori prevede, poi, che all’interno dell’area interessata vengano impiantate nuove essenze arboree accanto a quelle esistenti.

Eseguiti sotto la direzione dell’agronomo Tullio Esposito, i lavori sono stati finanziati dal Comune di Sorrento per 70.000 euro a cui va aggiunta un’ulteriore somma stanziata direttamente dall’Ente museale: «Stiamo curando ogni aspetto – spiega il Presidente del Museo Correale Gaetano Mauro – procedendo a ritmo serrato sulle varie tipologie di intervento. Per la conservazione e valorizzazione dei beni museali, infatti, avviato il progetto “Adotta un’opera” e per i giardini del parco stiamo studiando migliorie al fine di rendere più gradevole la passeggiata che conduce al terrazzo belvedere. Le politiche finanziarie e commerciali del Museo – conclude il Presidente – sono tutte rivolte a rendere il Museo Correale un’eccellenza non solo della penisola sorrentina, ma dell’intero Meridione».

Il termine dei lavori, che avverrà sotto il controllo del Direttore del Museo Correale, l’architetto Filippo Merola, è fissato per inizio primavera. L’obiettivo successivo da raggiungere è la sistemazione dell’intero giardino della proprietà e la creazione di un orto botanico, in modo da incrementare l’offerta museale e creare un polo attrattivo sempre più importante per turisti e residenti.

«Questa iniziativa – dichiara Giuseppe Cuomo, Sindaco del Comune di Sorrento che ha stanziato il contributo straordinario per il Museo – giunge a ridosso dell’approvazione, da parte del Senato, della legge per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici. L’augurio è che, sull’esempio del Museo Correale, anche i privati vengano sollecitati ad adottare soluzioni in grado di incidere sulla conservazione del nostro paesaggio».

Meta, cerca di evitare l’arresto barricandosi in casa: condannato

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L’uomo dovrà scontare 8 mesi di reclusione

Meta di Sorrento, a A. Quintero, un 42enne del luogo, il Tribunale di Torre Annunziata, ha inflitto circa 8 mesi di reclusione. Gli agenti del commissariato della Polizia di Sorrento, si sono recati presso la sua abitazione per identificarlo nell’ambito di un’altra inchiesta in cui risulta coinvolto, ma l’uomo per evitare il contatto con questi si è barricato in casa ed ha tentato di colpire gli agenti con una stampella per poi cominciare a insultarli. Altro non poteva accadere, se non l’arresto per Quintero, con le accuse di resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale.

Castellammare, morto il collaboratore di giustizia conosciuto come “O Mister”

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L’uomo ha rivelato i rapporti tra il clan D’Alessandro e gli imprenditori

Castellammare di Stabia, è morto Francesco Belviso,, collaboratore di giustizia del clan D’Alessandro. L’uomo è deceduto giovedì nella località protetta in cui risiedeva dopo aver deciso di collaborare con la giustizia per rivelare i loschi affari del clan operante sul territorio stabiese.

In città la notizia della morte del pentito è arrivata solo ieri: secondo quanto riportato dal giornale “Internapoli”, l’uomo era gravemente malato da tempo. Belviso, detto “o mister” aveva deciso di collaborare con la giustizia a seguito della decisione di suo figlio Salvatore che pochi mesi prima aveva iniziato il suo programma di protezione.

Molto importante le dichiarazioni fatte dall’uomo, grazie alle quali furono arrestate 14 persone ritenute ai vertici del clan D’Alessandro, durante l’operazione Olimpo.

I Carabinieri di Messina hanno sgominato un’associazione dedita alla tratta di essere umani

I Carabinieri di Messina hanno smantellato un’associazione che chiedeva bimbe e adolescenti di colore da destinare alla prostituzione.

A Messina, venerdì scorso, un 71enne insieme ad altre quattro persone è stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Balance” condotta dai Carabinieri per smantellare un’associazione dedita alla tratta di essere umani e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di minori da avviare alla prostituzione.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di Messina su richiesta della locale Procura della Repubblica – Dda, nei confronti di 5 persone “componenti di una cellula criminale di matrice nigeriana, con agganci in Libia e in Italia, dedita all’organizzazione di viaggi dall’Africa centrale all’Italia di giovani minorenni da avviare alla prostituzione e, per questo, ritenute responsabili – a vario titolo – dei reati di associazione per delinquere finalizzata a favorire l’ingresso e la permanenza clandestina di minori nigeriani nel territorio italiano, allo sfruttamento della prostituzione minorile, alla riduzione in schiavitù ed alla tratta di persone“.

L’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Messina, ha consentito di documentare un <<collaudato sistema attraverso cui il sodalizio, nel periodo 2015-2017, reclutava giovani nigeriane, convincendole a lasciare il paese di origine con la promessa di un lavoro dignitoso in Europa le quali, giunte in Italia, venivano costrette a prostituirsi per riscattare i costi del trasferimento anticipati dall’organizzazione criminale. Per ottenerne l’assoggettamento, le giovani venivano sottoposte, prima della partenza dalla Nigeria, a riti tribali di ”magia nera”>>.

Ha sorpreso pure che il 71enne, ex vigile del fuoco con esperienze nel volontariato di protezione civile, consigliere nazionale e presidente provinciale dell’Associazione organizzazione europea volontari di prevenzione e protezione civile di Messina, fosse anche “esperto” su indicazione di persone vicine all’Amministrazione di un comune turistico-balneare della Riviera Jonica messinese, il cui sindaco non appena appresa la notizia dell’arresto ha revocato l’incarico.

Secondo l’accusa G.B. finito in carcere, <<forniva ai sodali informazioni privilegiate sull’arrivo al porto di Messina delle navi umanitarie che avevano soccorso i migranti nel Canale di Sicilia, ottenendo anche favori sessuali dalle giovani migranti e passava le informazioni sugli sbarchi all’associazione, per reclutare schiave e schiavi, e chiedeva bimbe nere in cambio, donne bambine destinate alla prostituzione, a Messina in Italia in Europa, sotto gli occhi silenti di troppo”. Inoltre i magistrati gli contestano di essere un “volontario che ruba e vende il cibo, che ruba il cibo ai poveri“>>.

L’opinione.

Non ci possono essere attenuanti per chi sfrutta gli esseri umani. Non ci può essere misericordia per chi assoggetta chi ha bisogno. Non ci può essere pietà per la corruzione e la criminalità. Sarebbe ora di dire forzosamente basta.

Adduso Sebastiano

Torre Annunziata, 25enne beccato a spacciare marijuana

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Il ragazzo è stato beccato dai Carabinieri, proprio nell’atto di cedere la droga ad un acquirente

I carabinieri della compagnia di Torre Annunziata durante un servizio per la prevenzione e il contrasto dei reati in materia di stupefacenti hanno tratto in arresto un 25enne, G. Gallo, mentre cedeva una bustina ad un acquirente. Appena è stato bloccato è stato perquisito: addosso aveva 44,5 grammi di marijuana e 300 euro in contanti ritenuti provento illecito e un bilancino di precisione.

Il ragazzo, che dovrà rispondere di spaccio, è stato portato ai domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.

Gragnano, 83enne travolto e ucciso da un’auto

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Le forze dell’ordine stanno indagando sull’accaduto

Gragnano, un 83enne è stato travolto e ucciso da un’auto a pochi passi da casa sua. Ad investire l’uomo, per il quale non c’è stato nulla da fare, è stata una giovane. Il tutto si è svolto in via Ogliaro, a Gragnano, proprio a pochi passi dall’abitazione dell’uomo. Giunti i soccorsi, l’uomo è stato trasportato presso l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, ma i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

Sul posto e sulla vicenda stanno investigando i carabinieri di Gragnano, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso, inoltre è stata ascoltata dai militari anche la giovane alla guida. Sul corpo della vittima, il magistrato, ha disposto l’autopsia.

Marco Rossato tra i 100 velisti più forti d’Italia

Marco Rossato, il primo skipper con disabilità motoria ad aver compiuto il giro l’Italia in barca a vela con la sola compagnia del suo cagnolino Muttley, è stato nominato tra i 100 velisti più importanti dell’anno sul “Giornale della Vela”.

La selezione continuerà per step – ottavi di finale, quarti di finale, semifinale, finale – fino alla proclamazione del Velista dell’Anno da parte della giuria del Giornale della Vela. Per scoprire la storia di ciascun candidato e regalare il proprio voto (chiunque può votare online purché inserisca un’email di riferimento), basta consultare l’elenco dei candidati (divisi anche per categoria) a questo indirizzo (CLICCA) e scegliere il proprio preferito entro il 15 febbraio (agli ottavi di finale passeranno i primi 50 velisti che hanno ottenuto il maggior numero di voti).

Marco Rossato si trova nella categoria velisti.

Caso Diciotti, Salvini: “Il Governo non rischia”

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Caso Diciotti, Salvini: “Il Governo non rischia”

Il vicepremier Matteo Salvini afferma che per il governo non c’è nessun pericolo. Lo dice ai giornalisti che alla Camera gli hanno chiesto le possibili conseguenze della decisione della Giunta per le Immunità del Senato sulla vicenda della nave Diciotti.

Il ministro dell’Interno dà la stessa risposta anche sulla possibilità che i senatori del Movimento 5 Stelle votino a favore dell’autorizzazione al processo al suo carico.

Queste le parole di Matteo Salvini: “Non c’è nessun pericolo per il governo, non rischia assolutamente. Passo le mie giornate lavorando, non elucubrando sui forse”.

Messina,Truffa all’INPS , 26 indagati tra medici e avvocati per 296 capi d’imputazione

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Messina e provincia truffa ai danni dell’INPS sono 26 indagati per 296 capi d’imputazione

A messina Il magistrato ,Rosanna Casabona, fotografa un impressionante “giro” di truffe all’Inps  e dopo lunghi mesi di accertamenti ha notificato un “maxi” avviso di conclusione delle indagini preliminari, che è contestualmente un’informazione di garanzia.

Sono in tutto ben 26 tra medici di strutture pubbliche e professionisti privati, avvocati, titolari e consulenti di patronati, periti in relazione alle cause di previdenza, faccendieri, nonché alcuni beneficiari delle erogazioni pensionistiche.
La tipologia di reati che il sostituto Casabona contesta in questa maxi indagine è piuttosto variegata.Si va dal peculato alle varie tipologie di falso, dalla truffa alla frode processuale, fino ad arrivare ad alcuni casi di corruzione, estorsione e di falsa perizia.

Ecco i nomi: Francesco Abramo, Patrizia Caccioppo, Renato Calvo, Carlo Casile, Fabrizio Ciappina, Pietro D’Alessandro, Gian Placido De Luca, Claudio Dispenzieri, Giuseppe ‘Pippo’ Galletta, Giovanni Grassi, Alessandro Grippa, Giuseppina Maria, Vincenzo Isola, Mario Claudio Italiano, Antonio Milazzo, Giovanni Pellegrino, Roberta Pellicanò, Franco Poeta, Francesco Rando, Carmelo James Scaffidi, Giovanni Siracusano, Pippo Spatola, Luigi Spignolo, Antonello Tommasini, Antonio Trovato e Nicola Zanghì.

Dopo aver ricevuto l’atto di chiusura delle indagini preliminari, ex art. 415 bis c.p.p., per tutti e ventisei gli indagati scatta adesso la fase dedicata al profilo difensivo dell’indagine, con la possibilità di essere sentiti dal magistrato e di depositare atti o memorie.

Santa Sarta

Caso Diciotti, Saviano: “Salvini ha paura”

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Caso Diciotti, Saviano: “Salvini ha paura”

“Salvini sul caso Diciotti ha infine compreso il guaio grosso in cui si è cacciato a causa del suo cinismo. ‘Processatemi, anzi no’ e così il ministro della Mala Vita si fa scrivere dall’avvocato una lettera che indirizza al ‘Corriere della Sera’ e in cui anticipa la sua difesa nel processo che il Tribunale dei ministri vorrebbe fargli per sequestro di persona”. Commenta lo scrittore Roberto Saviano su Twitter.

“Prima era pronto a farsi processare, poi ci ha dormito su e deve averci ripensato. Del resto, quando tutti in coro ti dicono che verrai senz’altro assolto, hai serie possibilità di essere condannato. Ma c’è un dettaglio che trovo molto interessante: nella lettera inviata oggi al ‘Corriere’, nella quale Salvini confonde la legalità con il consenso (se mi hanno votato, quello che ho promesso in campagna elettorale posso farlo, anche se violo le leggi), manca qualcosa. Ciò che manca è un riferimento, anche minimo, alla nostra Costituzione, che lui ha consapevolmente violato”.

“Invece – come argomentazioni difensive – abbondano nella lettera i riferimenti a Trattati e Corti europee. E chi se lo sarebbe mai aspettato da Salvini: rifugiarsi nei trattati europei, proprio lui, il sovranista più puro su piazza. Sta di fatto che il processo inizia a fargli paura; deve essersi accorto, il Ministro (o, più verosimilmente, devono avergli fatto notare), che è diventato troppo ingombrante, soprattutto per gli amici. Da che mondo è mondo – conclude -, in politica sei necessario fino a quando – magari perché hai strafatto, perché hai tirato troppo la corda – non sei più funzionale”.

Atti sessuali su bimbe, arrestato un bidello

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Atti sessuali su bimbe, arrestato un bidello

Arrestato un bidello italiano di 66 anni perchè ritenuto responsabile di atti sessuali nei confronti di giovani studentesse. E’ successo in un istituto comprensivo di Roma. I carabinieri del Nucleo Investigativo della Capitale hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare di arresti domiciliari emessa dal gip presso il Tribunale di Roma a carico dell’uomo.

Le indagini  fatte dai militari dell’Arma, dovute a segnalazioni raccolte da persone informate sui fatti, hanno portato al provvedimento restrittivo nei confronti del bidello.

Il 66enne in più occasioni avrebbe molestato ragazzine di età compresa tra i 5 e i 13 anni, palpeggiando le loro parti intime. Il tutto accedeva all’interno dell’istituto scolastico durante la pausa, tra una lezione e un’altra.

L’uomo ora resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Paternò, aggressione ad un disabile per il posto auto riservato ai disabili

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A Paternò (CT) due persone devono rispondere di lesioni personali aggravate per avere aggredito
brutalmente un disabile

Il motivo della violenza è per avere reclamato il disabile il posto auto riservato ai portatori di handicap. È
accaduto a Paternò, in provincia di Catania. Una denuncia è scattata per T.M., di 45 anni, ed S.M., di 34
anni. I fatti risalgono all’1 dicembre scorso e si sono verificati in via Isole Eolie.

Un sordomuto di 44 anni, solo per avere reclamato il proprio diritto sancito dalla legge, è stato aggredito
dagli indagati che con la loro auto avevano occupato il posto riservato alle persone disabili. La vittima, dopo
avere atteso per oltre 15 minuti, è riuscita a parcheggiare la vettura. Ed ha espresso il proprio disappunto ai
due, che si erano avvicinati al finestrino e che hanno reagito con inaudita violenza.
Infatti, oltre a minacciare il disabile e ad impedirgli di scendere dall’auto sbattendogli più volte contro la
portiera, uno degli aggressori, appena lo ha visto in piedi fuori dalla vettura, si è scagliato contro di lui
colpendolo al volto con un pugno. Poi, entrambi hanno iniziato a picchiarlo colpendolo con schiaffi, pugni e
calci fino a lasciarlo a terra sanguinante.

Il disabile, trasportato in ambulanza all’ospedale “Santissimo Salvatore” di Paternò, è stato visitato e curato
dai medici del pronto soccorso che gli hanno diagnosticato una ferita lacerocontusa alla regione
sopraciliare, nonchè una frattura pluriframmentaria scomposta delle ossa proprie del naso, lesioni giudicate
guaribili in 45 giorni. Del reato si sono occupati i carabinieri che, acquisita la denuncia della vittima, hanno
svolto gli opportuni accertamenti che hanno consentito di identificare gli aggressori.

Santa Sarta

 

Bargiggia critica Ancelotti: ”Stipendio da 6,5 mln e già fuori da due competizioni”

Le dure parole di Bargiggia nei confronti di Ancelotti

Paolo Bargiggia, giornalista di Mediaset, ha parlato dell’uscita del Napoli in Coppa Italia. Il giornalista ha criticato anche la gestione Ancelotti. Questo è quanto riportato dal suo Twitter ufficiale:

”Stipendio da 6,5 mln a stagione più mega staff a disposizione per portare in alto il Napoli. Risultato: fuori subito dalla Champions e adesso dalla Coppa Italia. E devo aggiungere che, oltre ad essere fuori già dalle due competizioni, il Napoli e Ancelotti sono a -11 dalla Juventus. Il campionato è finito”.

Allerta Meteo: previsti nuovi temporali dalle ore 17 alle ore 9

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La Protezione civile della Regione Campania ha segnalato un’allerta meteo

La Protezione civile della Regione Campania dirama un’allerta meteo valevole a partire dalle 17 di oggi sino alle 9  di domani mattina sulla fascia costiera, e nello specifico, nelle seguenti zone: 1,3,5,6,8. Cioè: Zona 1, Piana campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Zona 3, Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini; Zona 5, Tusciano e Alto Sele; Zona 6, Piana Sele e Alto Cilento; Zona 8, Basso Cilento.

La criticità idrogeologica connessa alle precipitazioni e ai temporali sarà di livello giallo. Si prevedono precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio locale temporale ma anche venti forti nord-occidentali, soprattutto sulle aree costiere e sulle isole, con possibili raffiche nei temporali. Mare agitato, con mareggiate lungo le coste esposte. Tra i fenomeni di dissesto idrogeologico localizzati sono indicati: ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale; Allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; Scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse; Innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, ecc); Occasionali fenomeni franosi superficiali legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, in bacini di dimensioni limitate.

Gazzetta salva Malcuit a San Siro: ”Arriva a crossare, ma gli attaccanti non risultano mai efficaci”

Per la Rosea si salva solo Malcuit a Milano

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha salvato la prestazione di Kévin Malcuit a Milano. Per la Rosea il terzino destro francese è stato l’unico sufficiente. Ecco il commento del quotidiano:

”Uno che almeno va sulla fascia e arriva sino al fondo a crossare, mostrandosi in buona forma fisica. Magari non è sempre preciso, ma lì davanti gli attaccanti non risultano mai efficaci. VOTO 6”

Bimbo ucciso a Cardito: la sorellina in ospedale parlerà col magistrato

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La sorellina incontrerà il pm Paola Izzo della Procura di Napoli Nord

Migliora il quadro clinico della bambina di 7 anni picchiata nella tragedia di Cardito di domenica scorsa, dove ha perso la vita il suo fratellino. La piccola è ricoverata all’ospedale Santobono di Napoli, piantonata dalle forze dell’ordine e con divieto di incontrare i parenti. Il suo quadro clinico è in continuo miglioramento per le condizioni fisiche.

Come riferisce Il Mattino, la bambina in ospedale sta per incontrare il pm Paola Izzo della Procura di Napoli Nord, che si occupa delle indagini e l’ha già interrogata ieri, facendosi raccontare l’accaduto e le violenze che spesso subivano lei e il fratello. I colloqui della bambina con il pubblico ministero proseguiranno anche nei prossimi giorni.

Sky Sport, Younes si allena a Castel Volturno: il Napoli non vuole cederlo

Il Napoli vorrebbe trattenere Younes

Il Napoli vorrebbe trattenere il calciatore tedesco, Amin YounesIn Spagna davano per fatto il suo trasferimento al Celta Vigo. Ma secondo quanto riportato da Sky Sport, con l’inviato Francesco Modugno a Castel Volturno, il tedesco si sarebbe allenato al centro sportivo del Napoli.

L’intenzione del club partenopeo è quella di non cedere, almeno a gennaio, il giocatore.

Dalla Spagna: ”E’ fatta per Younes al Celta Vigo: il club spagnolo lo attende”

Younes vicino al Celta Vigo

Dopo la cessione di Marko Rog al Siviglia, il Napoli sarebbe pronto a cedere un altro giocatore. Si tratta di Amin Younes, che sarebbe vicinissimo al Celta Vigo. Notizia che arriva dalla Spagna, come segnalato da El Desmarque, Il Napoli lo cederebbe in prestito secco. Questa la notizia pubblicata in Spagna:

”Amin Younes è il terzo acquisto del Celta Vigo. In queste ore si sta recando a Vigo per gli ultimi dettagli e fare le visite mediche di rito. La formula del trasferimento è quella del prestito secco senza alcun diritto d’acquisto”.