QUI FRATTESE – Il commento del tecnico nero stellato
Al termine della gara che la Frattese ha vinto contro il Barano per 2-0, è intervenuto ai nostri microfoni l’allenatore in seconda dei nero stellati, Giovanni Iodice. Ecco le sue parole:
“ Siamo venuti a Barano a giocarci la partita contro una squadra di tutto rispetto che ha provato a fare la partita e a giocare. Noi siamo stati bravi ad impattare bene la gara. Abbiamo giocato un ottimo primo tempo, trovando anche il gol. Il secondo tempo si è giocato davvero poco, molto brutto direi dove si è creata qualche occasione. Una vittoria non con il minimo sforzo ma molto importante. Siete stati cinici sotto porta con le poche occasioni avute ? Il calcio è fatto di episodi. Siamo stati bravi a crearceli e soprattutto a sfruttarli al meglio. Il Giugliano ha vinto ad Afragola cosa cambia ? Io penso che cambia poco o nulla. Il campionato è nelle nostre mani e fortunatamente dipende tutto da noi. Abbiamo ancora queste altre quattro partite dove avremo lo scontro da giocare ad Afragola. Io penso che oggi non cambia nulla”- chiosa Iodice.
PROMOZIONE-ORATORIO DON GUANELLA-ISCHIA 2-1: Brutta prova dei gialloblu che vengono surclassati dai guanelliani, i play-off ora sono davvero un miraggio
Una bruttissima prestazione dell’Ischia consente all’Oratorio Don Guanella di strappare un importante vittoria. Una partita tra Davide contro Golia, a fare la differenza è stata la voglia di vincere e portare a casa il risultato per i guanellaini. Le reti tra fine primo tempo e inizio ripresa hanno incanalato la vittoria Vano il gol di Invernini nel finale di gara. Ischia quasi fuori dai play-off.
Simone Vicidomini– L’Ischia torna dalla trasferta di Scampia con una sconfitta e con un morale pari allo zero. Una prestazione davvero impietosa da parte dei gialloblu,che vengono sconfitti per 2-1 dall’Oratorio Don Guanella. Una partita che è stata viva nonostante entrambi i portieri non sono stati chiamati mai in causa. I guanelliani certamente scesi in campo con la fame e la voglia di portare a casa la vittoria,rispetto all’Ischia che forse non si aspettava un pressing asfissiante con un ritmo alto di gioco. Però c’è da dire che quando vai ad affrontare queste squadre che si devono salvare e soprattutto un eventuale vittoria per loro gli avrebbe garantito di allontanarsi definitivamente dalla zona rossa te lo dovresti aspettare. Alla fine così è stato. I gialloblu hanno cercato come sempre di imbastire qualche azione partendo dalla retroguardia ma senza creare nessun grattacapo alla difesa locale. Come più volte detto e accaduto nell’arco della stagione una mole di gioco senza idee da parte della formazione di Bilardi, ma soprattutto una squadra senza fame e senza la voglia di vincere le partite. Nell’ultimo match giocato,vinto in casa contro il fanalino di coda Pimonte, al di là della vittoria larga, è parso di vedere una squadra scarica sotto il profilo fisico ma soprattutto mentale. Oggi (ieri) una teoria che ha confermato al cento per cento quello che avevamo ipotizzato. Inoltre restando sul tema delle statistiche, possiamo dire che la squadra isolana nelle tre partite che ha giocato in terraferma di domenica alle 11:00 ha appena portato a casa un solo punto,dove tra l’altro sono arrivate due sconfitte: contro i guanelliani e lo scontro diretto con il Poggiomarino (compreso all’andata). Una sconfitta quella giunta al “Landieri” di Scampia che molto probabilmente mette fine o quasi a giochi di disputare i play-off. Le aspettative dopo il mercato di dicembre erano ben altre. Quando si prendono quattro rinforzi soprattutto che scendono dall’Eccellenza in Promozione,vuol dire che qualcosa bisogna provare a vincere o raggiungere come quel fatidico terzo o secondo posto. Ad oggi possiamo dire che l’Ischia ha conquistato più punti nelle prime 10 giornate di andate rispetto al ritorno. A sbloccare il match sono stati i padroni di casa dopo la mezz’ora di gioco con Orteca che a tu per tu con Mennella non sbaglia. ( un gol nato forse in posizione di fuorigioco) I gialloblu a pochi minuti dal termine della prima frazione di gioco, hanno avuto l’occasione di trovare il pareggio con un calcio di rigore. Dagli undici metri Vitagliano ha fallito il possibile 1-1 con Monteleone che ha respinto. Il primo tempo si è concluso sul risultato di 1-0 per l’Oratorio.
Nella ripresa i padroni di casa sembrava che erano scesi in campo con la voglia di controllare il risultato abbassando anche il baricentro. Su un calcio d’angolo invece dopo pochi minuti Giova di testa trova il 2-0 (forse c’èra un fallo su Calise). Dopo la seconda rete subita Bilardi ha mischiato le carte togliendo prima Trani per Fondicelli, Iacono per Ferrari ed infine Chiaiese e Conte passando ad un 3-4-3 . Le sorti però non hanno cambiato l’inerzia del match,anzi il cronometro scorreva in avanti. Gli unici tiri nello specchio della porta per i gialloblu sono state due conclusioni di Rubino una nel primo tempo dai 25 metri e poi nel secondo,ma senza creare grattacapi a Monteleone. A rendere meno amara la sconfitta, ci ha pensato Invernini a tempo ormai scaduto. Il classe 2001 ha saltato con un pallonetto morbido il portiere con il pallone che si è insaccato per il 2-1 finale. Una sconfitta che già detto sopra è arrivata per la poca fame e cattiveria messa in campo. Ma la domanda ora è un’altra,la retroguardia difensiva non è più una sicurezza ?
LE FORMAZIONI- L’Ischia è stata schierata in campo da Ciro Bilardi con il solito 4-3-3 che ha visto Mennella fra i pali, la linea difensiva con Calise,Del Deo,Monti e Accurso, il centrocampo composto da Esposito,Vitagliano e Iacono in avanti Rubino con a supporto Invernini e Trani.
Sul versante opposto l’Oratorio Don Guanella guidato da Massimo Di Sarra è sceso in campo con Monteleone fra i pali, più Belsito,Arianiello,Feniello,Giova,Buonanova,Peluso,Serrao,Orteca,Pellecchia e Cirillo.
LA PARTITA- I guanelliani di mister Di Sarra nei primi minuti lasciano il pallino del gioco agli ischitani, che non riescono però a superare l’attenta difesa dei padroni di casa. Sul versante opposto il trio Pellecchia-Peluso-Orteca tiene in costante apprensione la retroguardia isolana. Al 38′ azione personale di Feniello che dribbla due avversari e cede la palla a Pellecchia in velocità,quest’ultimo con un assist perfetto serve Orteca che dinanzi a Mennella non sbaglia. In un primo momento l’assistente dell’arbitro aveva alzato la bandierina per un presunto fuorigioco ma poi ha cambiato idea. Nel finale di frazione del primo tempo, gli isolani hanno una clamorosa occasione per pareggiare subito i conti, atterrato in area di rigore Rubino al 43′, dal dischetto si presenta Vitagliano ma Monteleone è reattivo e respinge. La prima frazione di gioco si chiude sul risultato di 1-0 per i locali.
Nella ripresa inizia benissimo il Don Guanella che al 55′ raddoppia, su azione di calcio d’angolo: Giova svetta più in alto di tutti e batte per la seconda volta Mennella. Nonostante la giovanissima età la difesa guanelliana riesce ad arginare al meglio il forcing offensivo dell’Ischia, che prova a riaprirla senza fortuna e incisività. Mister Bilardi prova a mischiare le carte effettuando alcune sostituzioni e passando ad un 3-4-3. Ma senza nessun esito positivo. Al 96′ gli isolani accorciano le distanze, dinanzi al portiere guanelliano Invernini con un pallonetto morbido con freddezza non sbaglia e trova il 2-1. E’ l’ultimo sussulto visto che pochi istanti più tardi l’arbitro decreta la fine della partita. Successo prezioso in ottica salvezza dei ragazzi di mister Di Sarra, imbottiti di giovanissimi, brusco stop per l’Ischia che vede dire quasi addio ai play-off.
Vendeva armi bianche al mercatino dell’usato di Castellammare di Stabia, denunciato uno stabiese di 63 anni
Scatta la denuncia per un 63enne originario di Castellammare di Stabia, pizzicato a vendere su una bancarella del mercatino dell’usato una mannaia e un coltello a serramanico.
Nella giornata di ieri i Carabinieri, coadiuvati dalla Polizia Municipale stabiese, hanno effettuato dei controlli al mercatino dell’usato di via Napoli. Le forze dell’ordine durante le verifiche hanno notato la presenza di armi bianche sulla bancarella del 63enne. L’uomo, incensurato è risultato senza alcuna autorizzazione, aveva messo in vendita armi bianche quali una mannaia ed un coltello. La merce è stata posta sotto sequestro, mentre il venditore abusivo è stato denunciato a piede libero.
Al termine della gara che il Barano ha perso contro la Frattese per 2-0, l’allenatore della squadra bianconera, Gianni Di Meglio, è intervenuto ai nostri microfoni. Ecco le sue parole:
“ Abbiamo giocato contro una squadra forte. Sicuramente il ritmo del gioco è stato buono, però gli episodi sono stati sfavorevoli ed abbiamo perso. Sapevamo che loro concedevano poco. Il gol c’è lo siamo fatti noi e poi da lì tutto è più difficile. Venivamo anche da una partita dove abbiamo giocato mercoledì e devo essere sincero i ragazzi hanno messo anima e cuore. Sul cambio Guidone per Cuomo forse non si aspettava di prendere il secondo gol? Anche lì è stata una disattenzione nostra. Purtroppo sappiamo che noi non dobbiamo regalare niente a nessuno per fare gol noi, dobbiamo sudare. Quando riusciremo a capire questo allora saremo sulla buona strada. Se ho pensato di superare il Forio in classifica? Sapevamo che noi giocavamo contro una squadra forte che sta vincendo il campionato e inutile pensare e fare salti più grandi. Ci credevo in una buona prova e su questo sono contento. Le partite che dobbiamo vincere non sono queste ma le prossime. Le due trasferte contro Ottaviano e San Giorgio ? Vediamo in queste due partite quanti punti facciamo poi dopo vedremo dove arriveremo. Un eventuale vittoria della Puteolana oggi potrebbe complicarvi il cammino ? Non complica nulla perché mancano ancora quattro partite alla fine. Oggi hanno questo vantaggio è vero, però vedremo nei prossimi impegni di recuperare quello che abbiamo perso oggi”- conclude il tecnico.
ECCELLENZA – BARANO – FRATTAMAGGIORE 0-2: Gli aquilotti si scontrano con la sostanza della prima della classe e devono cedere i 3 punti
Il Frattamaggiore passa verso la metà del primo tempo con Allegretta sugli sviluppi di un calcio di punizione e raddoppia a 20 minuti dal termine con Simonetti, che sfrutta una serie di errori bianconeri. Un palo di Conte nel finale su punizione è forse l’unico vero sussulto del Barano in tutta la partita
Simone Vicidomini– Esce sconfitto il Barano dalla sfida alla capolista. Un Frattamaggiore (come al solito) molto più concreto che bello, porta a casa 3 importantissimi punti dal Don Luigi Di Iorio restando con 4 lunghezze di vantaggio sul Giugliano (vittorioso ad Afragola)e lasciando il Barano di nuovo al terz’ultimo posto della classifica. Gli aquilotti, giunti all’appuntamento con la possibilità teorica di (addirittura) superare il Real Forio in classifica, sono riusciti a crere davvero poco per impensierire l’arcigna organizzazione della squadra di Andrea Ciaramella.
Eppure la compagine di Gianni Di Meglio ha provato a sorprendere gli ospiti con una grande aggressività iniziale, ma Grezio & co hanno preso quasi subito il comando delle operazioni. Poco da segnalare però anche nella metà campo aquilotta fino alla rete del vantaggio frattese, siglata da Allegretta sugli sviluppi di un calcio di punizione. Sul 10 nerostellato è parsa troppo blanda la marcatura di Angelo Arcamone. Il Barano si scuote un pò e reagisce creando qualche situazione interessante (Kikko Arcamone ha stoppato un palone che andava calciato di prima nel cuore dell’area) che non dà troppi grattacapi a Maisto. La ripresa è stata brutta e quasi priva di azioni da rete. I padroni di casa, eccezion fatta per qualche calcio piazzato si fanno vedere ancora poco in zona gol e regalano la rete del raddoppio ospite. Un liscio di Conte sulla tre quarti, consente a Catavere di servire Simonetti in area, ma il pallone passa perchè Di Chiara esce praticamente a vuoto. Solo nel finale – palo prima e bella parata poi di Maisto su due calci di punizione di Conte – il Barano riesce a calciare in porta, ed è troppo poco.
Rimasti a 22 punti, a 3 lunghezze dalla Puteolana che ha superato l’Aversa Normanna, gli aquilotti sono davanti a due isidiose trasferte, che potrebbero condannarli alla disputa del play out, speriamo non esterno. La vena esterna di Chiariello (gagliada la prova in marcatura su Grezio) & co durante la stagione sono stati più che balbettanti lontano dalle chianole. Oggi, però, se la vogliono, la salvezza devono andare a prendersela lontano.
LE FORMAZIONI – Il Barano deve rinunciare a Christian Cuomo e dal 1’ a Di Costanzo (mezzo influenzato) e viene mandato in campo da Gianni Di Meglio con un 4-3-3 che ha visto Di Chiara a difesa della porta, la linea difensiva formata da Errichiello, Chiariello, Conte e Pistola, il centrocampo composto da Montanino, Pistone e Arcamone G. G., con in avanti Guidone, Arcamone A. e Cirelli.
Il Frattamaggiore viene schierato da Andrea Ciaramella (che è squalificato, in panchina ci va Giovanni Iodice) con un 4-3-3 che ha visto Maisto fra i pali, la difesa composta da Sparano, Capogrosso, Oliva e Balzano, il centrocampo formato da Leone, Costanzo C. e Catavere, con Simonetti, Grezio e Allegretta in attacco.
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ALLEGRETTA SALTA IN ALTO – Il Barano parte bene, dopo 16’’ già ci prova Angelo Arcamone, ma Maisto para la conclusione. 7’, il Frattamaggiore va vicino alla rete con Simonetti, che conclude in maniera sporca da pochi passi e Errichiello ha salvato la sfera sulla linea. Prima del quarto d’ora, vivace battibecco fra Kikko Arcamone e Costanzo, ammoniti entrambi. Al minuto 20, la squadra nerostellata va in vantaggio: Costanzo batte una punizione dalla tre quarti e serve in area Allegretta che vince il contrasto aereo con Angelo Arcamone e batte Di Chiara.
KIKKO STOPPA E SBAGLIA – Poco dopo, qualche protesta baranese per un contrasto in area proprio fra Angelo e Leone in area frattese, ma l’arbitro lascia correre. Alla mezz’ora, cross di Pistola su cui un liberissimo Kikko Arcamone tenta di stoppare quando potrebbe battere a rete da ottima posizione in area e sbaglia. Al 33’, Cirelli ci porva da fuori, ma Maisto para troppo facilmente. Il Frattamaggiore replica al 37’ con un colpo di testa di Simonetti, che raccoglie un cross di Sparano ma manda fuori. Al 39’ è Kikko Arcamone a provarci, con un sinistro dal limite che termina di pochissimo alto sulla traversa di Maisto. Al 42’, Errichiello si fa ammonire e salterà la gara di Ottaviano (come Pistola) perchè diffidato. Sul successivo calcio di punizione, Costanzo impegna severamente Di Chiara, poi sulla respinta Grezio è in fuorigioco.
SIMONETTI RADDOPPIA – La ripresa si apre senza cambi. Al 50’, sugli sviluppi di un angolo, colpo di testa di Chiariello da ottima posizione, ma la sfera va alta. Il Frattamaggiore avrebbe raddoppiato al 54’, ma Allegretta (che poco dopo uscirà per Costanzo G.) è in fuorigioco. Al 64’, calcio di punizione di Costanzo C. dai 22 metri, palla che scheggia la traversa. Al 65’, Conte buca clamorosamente sulla tre quarti, Catevere si invola verso l’area baranese e serve Simonetti che sfrutta una errata uscita a terra di Di Chiara per segnare a porta vuota. Gianni Di Meglio toglie un evanescente Guidone per inserire Raffaele Cuomo, ma forse è troppo tardi.
CONTE PALO – Al 75’, Oratore entra al posto di Cirelli e quello del Barano sembra più un 4-4-2. Al minuto 81, punzione dai 25 metri di Conte e palla che coglie il palo. Poco dopo un insidioso tiro cross di Kikko viene smanacciato in angolo da Maisto. Conte ci riprova da identica posizione a 4’ dalla fine, ma stavolta Maisto devia in corner. Non accade più nulla e la capolista si prende i 3 punti.
BARANO 0
FRATTAMAGGIORE 2
BARANO (4-3-3): Di Chiara, Errichiello (90’ SCritturale), Pistola, Pistone, Chiariello, Conte, Cirelli (75’ Oratore), Montanino, Arcamone A., Arcamone G. G., Guidone (68’ Cuomo R.). A disposizione: Punzo, Di Meglio V., Manieri, Mattera, D’Antonio, Di Costanzo, Di Meglio G. G.. All.: Giovan Giuseppe Di Meglio
FRATTAMAGGIORE (4-3-3): Maisto, Sparano, Balzano, Costanzo C. (90’+3 Posillipo), Capogrosso, Oliva (87’ Arcella), Simonetti, Leone, Grezio, Allegretta (58’ Costanzo G.), Catavere (87’ Ciampi). A disposizione: D’Auria, Posillipo, Pezzella, Pappagoda, Aracri, Ciccone. All.: GIovanni Iodice (Andrea Ciaramella squalificato)
Arbitro: Ciro Aldi della sezione di Finale (Ass.: Gianluca Caianiello di Napoli e Raffaele Cecere di Caserta)
Si interrompe la serie positiva della Givova Scafati che al PalaMoncada esce sconfitta contro la M Rinnovabili Agrigento, le parole di coach Lardo
Dopo cinque successi di fila, si è interrotta ad Agrigento la striscia di vittorie della Givova Scafati. Nella ventiquattresima giornata del campionato di serie A2 (girone ovest), al PalaMoncada di Porto Empedocle (Ag), la truppa di coach Lino Lardo si è arresa all’avversario negli ultimi minuti della sfida, subendo però un passivo pesante (91-72) rispetto a quanto visto in campo in circa 35’ di gara. L’assenza dello statunitense Goodwin, infortunatosi nel corso dell’ultima partita contro l’Edinol Biella al PalaMangano, ha oltremodo pesato nell’economia di un incontro, che i gialloblù sono riusciti a controllare per oltre tre quarti, prima di mollare la presa e lasciarsi sopraffare e surclassare dall’avversario, che ha comunque vinto con pieno merito, chiudendo il match con una percentuale di tiro da tre nettamente superiore (45% contro 17%).
Queste le parole di coach Lino Lardo al termine del match: «Ci dispiace aver perso in questo modo, perché l’avevamo preparata bene. Il nostro obiettivo era quello di rimanere aggrappati alla partita fino alla fine, per poi contenderci l’eventuale vittoria nel finale. Nei primi tre quarti siamo stati bravi a non subire dentro l’area, nonostante la mancanza di un giocatore importante come Goodwin. I ragazzi hanno giocato bene, anche in attacco, muovendo bene la palla. Volevamo limitare le penetrazioni di Bell e ci siamo riusciti. Siamo però purtroppo crollati nel quarto periodo e ci dispiace per quello che era stato l’andamento della partita. Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile, non volevamo l’alibi dell’assenza di Goodwin, ma nel finale non abbiamo retto l’urto e siamo andati sotto anche oltre i nostri demeriti. Visto l’andamento iniziale del campionato, volevamo salvarci quanto prima, ma i risultati ottenuti negli ultimi due mesi ci hanno rilanciato in classifica e messo in piena corsa per un piazzamento nei playoff, anche se la doppia sconfitta contro Agrigento, in un eventuale arrivo a pari punti al termine della stagione regolare, ci penalizza non poco. Ci restano sei partite di regular season e ce la vogliamo giocare fino in fondo. Siamo in tante le squadre che, strette in pochi punti, vivremo questa parte finale di stagione regolare con l’ambizione di entrare nella post season. Siamo motivati moltissimo ed il passivo subito nella gara odierna, proprio in tal senso, non deve demoralizzarci. Speriamo di recuperare quanto prima Goodwin, i cui tempi di recupero sono ancora tutti da definire, ma sarebbe bello poterlo avere a disposizione già domenica prossima contro Capo D’Orlando».
La Sicilia e’ famosa per i suoi venti, in politica, quelli di burrasca, quando iniziano a soffiare, non si sa quale direzione possano prendere.
Senza troppi giri di parole, andiamo al nocciolo della questione. Il Governo, con la Finanziaria (Dicembre 2018), aveva varato una norma, quella di ridurre i vitalizi a tutti quei deputati, che nel corso degli anni non fossero stati in regola con i contributi versati.
Tutte le Regioni devono ottemperare a questa Legge, anche quelle a Statuto speciale: fra queste vi e’ la Sicilia.
Il nocciolo:
Gianfranco Micciché, Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, nonché Commissario di Forza Italia nell’Isola, ha annunciato pubblicamente che non e’ disponibile alla riduzione degli emolumenti degli ex deputati regionali, perché il taglio sarebbe talmente forte da non permettere a molti parlamentari una “vita dignitosa”.
Micciche’ ha fatto un solo esempio, senza farne il nome, quello di un ex deputato comunista, che oggi prende un vitalizio di 6 mila euro al mese. Dal mese di Aprile prossimo, in ottemperanza alla nuova Finanziaria, la sua “piccola pensioncina”, sarebbe decurtata a 600 euro, un gradino piu’ in basso di quella sociale.
In analogia con quanto fatto da Camera e Senato, Nello Musumeci non ha opposto alcuna resistenza politica alla riduzione degli stipendi dei consiglieri ed ex consiglieri, cio’ ha mandato su tutte le furie il Micciche’.
Ragion per cui, si potrebbe presto aprire una diatriba tra Musumeci e Micciche’, dalle conseguenze politiche imprevedibili.
Quest’ultimo ha annunciato che se la norma dovesse essere messa in atto, lui andrebbe sfiduciato dal Presidente Musumeci. Cosi’ oltre ai venti di burrasca politica, se ne aggiungerebbero altri, molto piu’ forti ed impetuosi.
I vitalizi, sono stati per decenni uno schiaffo morale per milioni di Italiani, bastava aver fatto “panza e presenza” anche per un solo giorno nei Palazzi parlamentari, per avere vita natural-durante una pensione magnum.
In politica, i venti cambiano sempre direzione, quello che prima era un diritto e una certezza, che si tramandava da parlamentare in parlamentare, ora non lo e’ piu’.
Se la Regione Sicilia, non ottemperasse a quella norma, le verrebbero decurtati 70 milioni di euro di trasferimenti statali, una bella sommetta a cui sarebbe difficile rinunziare, considerate le condizioni economiche in cui versa l’Isola, Musumeci non fara’ certo karakiri.
A questo punto cosa avverra’? Micciche’ ha affermato che, se questa norma verra’ messa in atto, sarebbe giusto che il Presidente della Regione lo sfiduciasse. In dialetto siciliano si userebbe l’espressione “bbuddellu supa bbuddellu”, inutile la traduzione.
Come e’ attuale un vecchio proverbio siciliano che dice : “a li burraschi, nun si mancia pani senza muschi”: traduzione, durante una burrasca e’ impossibile mangiare pane senza ingoiare mosche.
Pioggia di 5 per Simone Verdi, il peggiore in campo contro il Sassuolo al Mapei Stadium
Al Mapei Stadium contro il Sassuolo si è vista una delle peggiori prestazioni stagionali del Napoli. Una serata negativa anche per Simone Verdi che in campo è apparso spaesato, che non riusciva a trovare la giusta posizione tattica. I principali quotidiani lo bocciano definendolo:
Gazzetta 5: Troppo timido. Le sue qualità restano nascoste
Tuttosport 5: Una buona chance nel primo tempo e poco più. Milik (20’ st) 6 Un paio di colpi di testa che non spaventano troppo il Sassuolo.
Il Mattino 5: in linea di principio dovrebbe fare l’esterno. In pratica gioca un po’ trequartista e un po’ seconda punta. Il fatto è che non gli riesce bene né l’una né l’altra cosa e resta un ibrido di non facile lettura per i compagni. Sbaglia anche qualche passaggio di troppo. In una buona occasione inciampa e in un’altra in area tira alto.
Si interrompe la serie positiva della Givova Scafati che al PalaMoncada esce sconfitta contro la M Rinnovabili Agrigento
Dopo cinque successi di fila, si è interrotta ad Agrigento la striscia di vittorie della Givova Scafati. Nella ventiquattresima giornata del campionato di serie A2 (girone ovest), al PalaMoncada di Porto Empedocle (Ag), la truppa di coach Lino Lardo si è arresa all’avversario negli ultimi minuti della sfida, subendo però un passivo pesante (91-72) rispetto a quanto visto in campo in circa 35’ di gara. L’assenza dello statunitense Goodwin, infortunatosi nel corso dell’ultima partita contro l’Edinol Biella al PalaMangano, ha oltremodo pesato nell’economia di un incontro, che i gialloblù sono riusciti a controllare per oltre tre quarti, prima di mollare la presa e lasciarsi sopraffare e surclassare dall’avversario, che ha comunque vinto con pieno merito, chiudendo il match con una percentuale di tiro da tre nettamente superiore (45% contro 17%).
Parte bene la compagine dell’Agro, che, con Rossato e Thomas, trova subito il vantaggio (0-4 al 1’), ma la M Rinnovabili impiega pochissimo a ristabilire le distanze e a mettere il naso avanti (6-4 al 4’), con Sousa subito in palla. Si gioca a campo aperto, con le iniziative personali dei singoli a prevalere sul gioco di squadra, anche se non mancano errori in fase conclusiva su entrambi i lati del campo. Nella seconda parte del periodo, sono i locali a crescere di intensità difensiva e a recuperare possessi preziosi, poi trasformati in punti di vantaggio, con Evangelisti e Pepe sugli scudi (23-15 al 9’), chiudendo così avanti 23-19 la prima frazione, nonostante le scorribande degli scafatesi Contento e Thomas nei minuti conclusivi.
Parte molto più a rilento invece il secondo quarto, nel quale il ritmo rallenta, si gioca a difese schierate ed il primo canestro arriva solo dopo 4’, firmato da Cannon (25-19). Mentre i padroni di casa approfittano della velocità di gioco più compassata per conservare un discreto vantaggio sull’avversario (30-24 al 17’), i viaggianti trovano in Contento il principale terminale offensivo, ben coadiuvato da Pavicevic prima e Ammannato poi, riducendo di fatto le distanze (30-28 al 18’). All’intervallo, però, il punteggio sorride ancora ai biancoazzurri (34-32).
Il canestro in sottomano in penetrazione di Contento in avvio di ripresa ristabilisce subito le distanze (34-34). La sfida stenta a trovare un padrone, con il punteggio che resta pressappoco equilibrato (40-39 al 25’). Sousa ed Evangelisti provano allora a cambiare marcia pigiano il piede sull’acceleratore, consentendo ai locali di ampliare il vantaggio (47-41 al 24’). Rossato e compagni rispondono con orgoglio, provano ad aumentare l’intensità e l’aggressività, recuperano qualche possesso e si tengono aggrappati all’avversario (54-52 al 29’), chiudendo in perfetta parità 55-55 la terza frazione, grazie ad una tripla allo scadere di Contento.
I due statunitensi di casa, con l’ausilio di Ambrosin, piazzano un break di 10-0 in avvio di quarto periodo, che regala alla Fortitudo il primo vantaggio superiore alla doppia cifra (65-55 al 33’). E’ un buon momento per i siciliani, che allungano sull’avversario (72-59 al 34’) e accendono una seria ipoteca sulla posta in palio. La M Rinnovabili mette entrambe le mani sulla contesa, ma la Givova non ci sta, tiene duro e prova a tenere viva la sfida (72-64 al 36’). Ma è un fuoco di paglia, perché gli agrigentini mostrano di avere maggiore determinazione e, sospinti dal calore del pubblico amico nonché agevolati dalla bandiera bianca issata anzitempo dagli avversari, annichiliscono i campani e, negli ultimi minuti, conquistano un vantaggio importante, forse superiore anche ai propri meriti, aggiudicandosi i due punti con il risultato finale di 91-72.
Ieri contro il Sassuolo al Mapei Stadium, per il Napoli è stata una delle peggiori performance stagionali. Ancelotti ora vuole capire la situazione
Al Mapei Stadium contro il Sassuolo si è visto un brutto Napoli. L’edizione di oggi del quotidiano sportivo Gazzetta dello Sport commenta il pareggio degli azzurri a Reggio Emilia:
“I fiori che non colsi. A Reggio Emilia è andata in onda la sagra delle occasioni perse. Quella del Sassuolo, che avrebbe meritato di vincere e non ci è riuscito, confermando la sua stagione un po’ così, di squadra bella ma che non raccoglie tutto ciò che semina. E quella di tanti giocatori del Napoli ai quali continua a sfuggire l’attimo, la chance di mettersi in vetrina per i prossimi orizzonti. Perché Carlo Ancelotti, che non ha più molto da chiedere al campionato (è a meno 18 dalla Juventus), ha schierato il Napoli, con solo tre titolari e mezzo in campo: Koulibaly, Allan, Insigne e l’ancora non del tutto recuperato Ghoulam. Il tecnico ha fatto bene. C’è la trasferta d’Europa a Salisburgo da non prendere con leggerezza, nonostante il bottino dell’andata. E soprattutto c’è da studiare per il futuro. Vedere chi è da Napoli e chi no per l’ennesimo tentativo di assalto alla Juve nella prossima stagione. Beh, anche stavolta non è che abbia avuto felici indicazioni. Carletto può essere soddisfatto del pareggio e di poco altro. È stata forse una delle peggiori esibizioni stagionali del Napoli. Sotto ritmo, impreciso, con il consueto poderoso possesso palla ma senza fraseggi da applausi e incisività”.
Blitz dei carabinieri tra Castellammare di Stabia e la penisola sorrentina: scattano le manette per 26 soggetti
Alle prime luci dell’alba è scattato un blitz dei carabinieri del Comando Provinciale di Napoli tra Castellammare di Stabia e la penisola sorrentina, al termine delle indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata.
I militari dell’Arma hanno eseguito 26 misure cautelari, emesse dal Gip nei confronti di altrettanti soggetti. Tra i destinatari del provvedimento sono presenti anche esponenti di spicco della criminalità stabiese e spacciatori locali.
I soggetti indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reat di detenzione a fini di spaccio e di coltivazione e produzione di stupefacenti ma anche di estorsione, danneggiamento, furto e minacce.
Durante l’attività investigativa, inoltre sono stati effettuati diversi riscontri e intercettati e sequestrati carichi di cocaina, hashish e marijuana. Individuate e distrutte migliaia di piante di cannabis indica coltivate nelle zone impervie del Monte Faito. Identificati mandanti e autori di spedizioni punitive contro spacciatori concorrenti.
Le indagini hanno anche permesso di ricostruire le numerose cessioni di droga, pagamenti in contanti a produttori e fornitori, aggressioni tra malavitosi per ottenere il controllo del territorio.
Lorenzo Insigne potrebbe lasciare Napoli, De Laurentiis pronto a scatenare un’asta importante
Al termine del match Sassuolo-Napoli, l’attaccante azzurro Lorenzo Insigne si era rivolto ai tifosi che lo criticavano sempre e su questo messaggio l’edizione di oggi del quotidiano Gazzetta dello Sport scrive:
“«Finché resterò», cosa ha voluto dire il capitano del Napoli? C’è poco da indagare, le parole sono state chiare e lasciano poco spazio all’immaginazione. Una dichiarazione che potrebbe aprire a diverse considerazioni, nelle prossime ore. Le critiche che l’hanno investito nelle ultime settimane lo avranno scosso più del dovuto”.
Questa situazione dunque aprirebbe a nuovi scenari futuri secondo la Rosea:
“Qualcosa potrebbe cambiare, dunque, da qui a fine stagione. Non è una novità che all’attaccante del Napoli sono interessati diversi club europei pronti ad un investimento importante. De Laurentiis si potrebbe convincere con un’offerta che parta dai 100 milioni. Insomma, intorno al capitano aprirebbe un’asta, sostenuto anche dal lavoro di Mino Raiola, il manager del giocatore (e anche del messicano Lozano che piace tanto ad Ancelotti). In pratica il presidente cederebbe Insigne e non Koulibaly, che rappresenta il pilastro del suo progetto futuro. Ovviamente, ci saranno diversi aspetti da considerare, mentre è ipotizzabile che Napoli potrà vivere un’estate molto calda sul fronte mercato”
Spettacolo all’Emirates Stadium tra Arsenal e Manchester United dove i padroni di casa si impongono per 2 a 0
di Francesco Caia
Londra- Ieri era la scuola di Arsene Wenger contro quella di Sir Alex Ferguson. Oggi è quella di Emery e il rivoluzionario Solskjaer. All’ Emirates Stadium, domenica pomeriggio, è andata in scena uno spettacolo sublime e classico del calcio inglese: Arsenal – Manchester United.
La storia della Premier è stata e continuerà ad essere scritta da questi due leggendari club: da una parte l’Arsenal, il team del nord di Londra nato nel 1886, dall’altra il Manchester, sponda United, fondato nel 1878. A scandire le note di questa sfida, una rivalità altissima che oggi è anche sinonimo di Champions. Entrambe le squadre intendevano sfruttare sia lo scivolone del Tottenham che ha perso 2-1 contro il Southampton, sia il mezzo passo falso del Chelsea che ha pareggiato in extremis contro il Wolverhampton.
I Red Devils, a quota 58 punti (+1 sui Gunners e Blues e a -3 dagli Spurs), arrivano dall’impresa contro il Psg e hanno raggiunto i quarti della coppa dalle stelle magiche. L’Arsenal ha perso 3-1 contro il Rennes in Europa League: momenti diversi tra queste due compagini. Lotta avvincente in questo rush finale.
IL MATCH
In questa 200esima sfida che li vede ancora protagonisti e avversari sul terreno di goco, Emery schiera il 3-4-1-2 con Ozil dietro le spalle di Lacazette – Aubameyang che rigiocano insieme. Il tecnico spagnolo ha dovuto rinunciare a Torreira, espulso contro il Tottenham nella previa giornata. Lo United parte col 4-3-3: Lukaku tra Rashford e Dalot con Martial recuperato solo per la panchina. L’Arsenal impone subito un buon ritmo e sfiora il goal con il taglio di Lacazette. I Gunners sono molto propositivi, ma la prima nitida e clamorosa occasione è la traversa scheggiata dalla punta del team ospite. Gran bel match! Xhaka al 12’ corona il buon avvio dei suoi con un tiro da fuori area che prende un giro anomalo ed inganna De Gea, spiazzandolo. 1-0 Gunners!
I padroni di casa interpretano meglio il match, ma lo United è davvero sfortunato con il secondo legno colpito da Fred. Dopo la pressione iniziale dell’Arsenal, la squadra di Solskjaer comincia a distendersi scambiando bene con Lukaku e Pogba protagonisti. L’attaccante belga è galvanizzato dalla serata incredibile e straordinaria di Parigi. La partita inizia a farsi dura con qualche scontro che vede al centro l’autore del momentaneo vantaggio.
Solskjaer ha qualche ricordo positivo contro i Gunners: in un match ad Highbury nel 1997 aveva firmato il goal vittoria con una fantastica diagonale.
In avvio di ripresa, Leno deve aprire il compasso per negare il pareggio a Lukaku in offside. I Red Devils alzano il ritmo agonistico e Koscienlny e Maitland-Niles ne risentono. Lo United orchestra il gioco e i Gunners attendono e ripartono. Un appoggio lieve di Fred su Lacazette induce l’arbitro Moss, al 69’, a concedere il rigore in favore della squadra di casa. Sul dischetto si presenta un glaciale Aubameyang che non fa sconti. Palla al centro della porta per il 2-0!
Il pubblico si fa sentire intonando i propri cori: capiscono l’importanza di questo risultato. Emery nel finale dà spazio a Denis Suarez, Iwobi e Nketiah. Mentre dall’altra parte, dentro Martial e Greenwood per attaccare a pieno organico, ma trovano davanti una difesa organizzata. La pioggia si scaglia sul prato dell’Emirates. I Red Devils non hanno le energie per affondare e Solskjaer assapora un gusto amaro: la prima sconfitta della sua gestione. Nonostante ciò si è conquistato il titolo di manager permanente – e non ad interim – grazie ai risultati conseguiti. Grandissima ed importantissima vittoria per l’Arsenal che diventa quarta a -1 dai cugini del nord di Londra.
Al termine del match pareggiato 2-2 dalla Juve Stabia con la Cavese, si è presentato in sala stampa il tecnico degli ospiti Giacomo Modica.
Ecco le sue parole:
“Abbiamo messo in difficoltà la capolista, per 70 minuti abbiamo fatto una partita straordinario. Abbiamo avuto la forza di fare 2 goal ad una squadra che in tutto il campionato ne ha subiti solo 9. Alleno una squadra fantastica vincere sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Potevamo addirittura vincerla con Fella e quindi ci resta un po’ di amaro in bocca. Sono contento del campionato disputato fino a questo momento, purtroppo stiamo acquisendo consapevolezza dei nostri mezzi solo adesso, siamo dentro i play-off, venderemo cara la pelle contro chiunque proprio come fatto contro Trapani e Juve Stabia. Oggi è stata una bella giornata di sport non solo in campo ma anche sugli spalti, faccio i complimenti ad entrambe le tifoserie che hanno onorato al meglio un ragazzo fantastico che non conoscevo personalmente ma di cui tutti parlano molto bene”.
Al termine dello spettacolare derby tra Juve Stabia e Cavese abbiamo ascoltato il tecnico della Juve Stabia, Fabio Caserta. Questa l’analisi di Caserta:…
Al termine del match tra Juve Stabia e Cavese, terminato 2-2, si é presentato in sala stampa il dg delle vespe Clemente Filippi. Ecco le sue parole: “ Oggi si…
Al termine dello spettacolare derby tra Juve Stabia e Cavese abbiamo ascoltato Daniele Paponi, attaccante della Juve Stabia. Queste le parole di Paponi:…
Al termine dello spettacolare derby tra Juve Stabia e Cavese abbiamo ascoltato Massimiliano Carlini, centrocampista della Juve Stabia. Queste le parole di…
Pareggio in chiaroscuro per la Juve Stabia di mister Fabio Caserta. La Cavese si porta in vantaggio due volte al Menti in un match vibrante. Le vespe riescono…
Al Romeo Menti va in scena il derby tra Juve Stabia e Cavese in ricordo di Catello Mari. Atmosfera bellissima, con il Patron delle Vespe Franco Manniello a…
Spettacolo ed emozioni al Menti per il derby tra Juve Stabia e Cavese. Le Vespe, sotto per due volte, riescono a rimontare gli Aquilotti sfiorando poi la vittoria
PODIO
Medaglia d’oro: a Salvatore Elia, che cambia volto alla partita della Juve Stabia. Uomo della Provvidenza il giovane scuola Atalanta, cui Fabio Caserta regala la ripresa e che sull’out destro è un’ira di Dio. Il 21 delle Vespe travolge gli avversari come un toro, corre come un puledro e sguscia tra le maglia della difesa delle Cavese come una biscia. Suo il cross perfetto per l’incornata di Paponi, come nasce dai suoi piedi quasi la totalità delle occasioni create della Juve Stabia. Nonostante l’incredibile apporto in fase di spinta, Elia, schierato esterno nel 3-5-2 del secondo tempo, aiuta molto Schiavi in fase di copertura, giocando senza affanno a tutto campo. Spacca Tutto.
Medaglia d’argento: a Max Carlini, rientrato in campo trasformato. Dopo un primo tempo fiacco, il Conte Max lascia negli spogliatoi il suo sosia deludente, tornando in campo in versione scintillante. Il 29 gialloblè trascina di peso, quasi fisicamente, la Juve Stabia alla rimonta furiosa; accelerazioni, dribbling, contrasti e tackle: nella seconda parte di match a Carlini riesce tutto alla perfezione. Di importanza capitale, come se non bastasse, il pesantissimo rigore trasformato dal jolly della Juve Stabia, glaciale dagli undici metri nel regalare alle Vespe un punto d’oro alla luce dell’andamento della gara. Dono dell’ubiquità.
Medaglia di bronzo: a Bruno Vicente, equilibratore della squadra. Paradossalmente, tra i tanti uomini decisivi (Paponi e Canotto oltre quelli già citati) è il centrocampista brasiliano ad “aggiustare” la squadra col suo ingresso in campo. Il numero 8 rileva Mastalli, dando forza ma anche geometria all’intero assetto stabiese. Pur se troppo confusionario e falloso in passato, Vicente non sbaglia un intervento, rubando tanti palloni e vincendo altrettanti contrasti senza mai commettere fallo. Il brasiliano non perde la bussola, offrendo enorme lavoro sporco per consentire alla squadra di dedicarsi al forcing finale; peccato averlo visto pochissime volte come stasera. Meglio tardi che mai.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Nunzio Di Roberto, abulico nei suoi 45 minuti di gioco. Maglia da titolare a sorpresa per l’ex Salernitana, completamente fuori partita però per tutto il primo tempo. Quasi subito sulle gambe, Di Roberto non offre copertura a Schiavi, lasciandolo in balìa dei tagli degli attaccanti della Cavese, sprecando tra l’altro due ottime punizioni che Calò già pregustava.
Medaglia d’argento: ad Alessandro Mastalli ed alla sua occasionissima sciupata. Primo tempo senza né fioretto né sciabola per il Capitano della Juve Stabia, che nella ripresa invece morde le caviglie degli avversari senza però brillare. Sulla sua prestazione pesa l’incredibile errore a porta spalancata, con la palla sparata altissima da pochi metri.
Medaglia di bronzo: al giovane Pio Schiavi, sfortunato nei gol della Cavese. Prestazione volenterosa per il prodotto del vivaio della Juve Stabia, chiamato ancora nel non facile compito di non far rimpiangere Vitiello. Il 2 delle Vespe viene tagliato fuori nella ripartenza che porta al primo vantaggio degli Aquilotti, mentre perde palla nell’azione che innesca il raddoppio di Pugliese. Al netto delle inevitabili difficoltà dovute al poco minutaggio, all’età ed all’esperienza, il ragazzo ha doti e si farà ma con un po’ di pazienza.
Al termine dello spettacolare derby tra Juve Stabia e Cavese abbiamo ascoltato il tecnico della Juve Stabia, Fabio Caserta.
Questa l’analisi di Caserta:
Abbiamo affrontato una squadra forte, che viene da un ottimo periodo e che anche a Trapani ha fatto risultato. Tra l’altro dopo il pareggio abbiamo preso il secondo gol immediato a causa di un errore individuale che ci può stare. Avremmo a mio avviso meritato il terzo gol ma va bene così, la squadra è viva e c’è. Pensiamo ora a ripartire dalla prestazione ed a preparare bene la settimana.
Purtroppo siamo in un periodo in cui gli infortuni si abbattono sulla difesa. Troest ha dovuto giocare con le infiltrazioni ed anche Mezavilla nell’intervallo ha chiesto il cambio per un indurimento muscolare. Sono felice della buona prestazione di Schiavi, a mio avviso tra i migliori in campo.
La Cavese ci ha messo in difficoltà anche perché ci ha trovato con una difesa sperimentale; loro sono bravissimi sui tagli degli esterni quindi abbiamo sofferto perche Troest e Mezavilla sono due difensori molto fisici e meno rapidi. Nella ripresa siamo andati molto meglio con la difesa a tre e con due attaccanti, facendo molto bene.
L’atmosfera è stata stupenda, grazie alle due tifoserie che hanno regalato una serata spettacolare, incitando le squadre e ricordando Catello Mari. Ripeto peccato per la vittoria non arrivata ma ci siamo.
Credo che la Juve Stabia possa fare bene con tutti i moduli, poi nel calcio facilmente si capiscono le cose col senno di poi. Le certezze le abbiamo, a prescindere dai moduli, che sono solo numeri.
Di Roberto e non Elia? Non dimentichiamo che Elia è un 1999, cui rischiamo di mettere addosso troppa pressione. Forse soffre un po’ dal primo minuto mentre a partita in corso fa spesso la differenza, a mio avviso. Di Roberto stava benissimo, purtroppo la partita non si è messa bene per le sue caratteristiche.
Al termine del match tra Juve Stabia e Cavese, terminato 2-2, si é presentato in sala stampa il dg delle vespe Clemente Filippi.
Ecco le sue parole:
“ Oggi si è vissuta una giornata di sport sugli spalti, faccio i complimenti ad entrambe le tifoserie che hanno ricordato al meglio Catello Mari. Per quanto riguarda la partita faccio i complimenti ai ragazzi che hanno dato il massimo pur essendo in emergenza. Il gruppo è molto coeso, sono sempre pronti ad aiutarsi a vicenda ne è la prova il secondo tempo di oggi. Branduani è stato sfortunato sul secondo goal ma ci ha salvato successivamente sul tiro di Fella, non ha bisogno di incoraggiamenti, ci darà un grande aiuto in queste ultime partite come fatto fino ad ora. È un punto importante per il campionato in una partita molto difficile. Per quanto riguarda l’infermeria Marzorati e Vitiello sono in via di recupero mentre l’infortunio di Mezavilla deve essere ancora valutato.”
Al termine dello spettacolare derby tra Juve Stabia e Cavese abbiamo ascoltato Daniele Paponi, attaccante della Juve Stabia. Queste le parole di Paponi:…
Al termine dello spettacolare derby tra Juve Stabia e Cavese abbiamo ascoltato Massimiliano Carlini, centrocampista della Juve Stabia. Queste le parole di…
Pareggio in chiaroscuro per la Juve Stabia di mister Fabio Caserta. La Cavese si porta in vantaggio due volte al Menti in un match vibrante. Le vespe riescono…
Al Romeo Menti va in scena il derby tra Juve Stabia e Cavese in ricordo di Catello Mari. Atmosfera bellissima, con il Patron delle Vespe Franco Manniello a…
Al termine dello spettacolare derby tra Juve Stabia e Cavese abbiamo ascoltato Daniele Paponi, attaccante della Juve Stabia.
Queste le parole di Paponi:
E’ stata una partita difficile, contro un avversario che ci aveva creato problemi anche all’andata e che gioca bene a calcio. Anche oggi è stata dura: siamo stati sfortunati a prendere gol appena abbiamo pareggiato; abbiamo scoperto che Branduani è umano ma siamo stati caparbi nel rimontare due volte. Va bene e puntiamo a prenderci a Catania i punti persi oggi.
Il rigore ceduto a Carlini è il minimo. Me l’ha chiesto, l’ho visto carico e non ci sono stati problemi. Bene. così anche lui è più sereno. A Catania dovremo andare senza paura, ora viene il difficile ma il nostro atteggiamento è quello giusto, al di là dei singoli episodi della singola gara.
Il Catanzaro che si è avvicinato non genera allarme. Pensiamo solo a noi, partita per partita e consapevoli della nostra forza.
Al termine dello spettacolare derby tra Juve Stabia e Cavese abbiamo ascoltato Massimiliano Carlini, centrocampista della Juve Stabia. Queste le parole di…
Pareggio in chiaroscuro per la Juve Stabia di mister Fabio Caserta. La Cavese si porta in vantaggio due volte al Menti in un match vibrante. Le vespe riescono…
Al Romeo Menti va in scena il derby tra Juve Stabia e Cavese in ricordo di Catello Mari. Atmosfera bellissima, con il Patron delle Vespe Franco Manniello a…
Davide Ancelotti, vice-allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport al termine del match pareggiato per 1-1 contro il Sassuolo al Mapei Stadium grazie ad un gol di Insigne nel finale.
Ecco le sue parole: “Per come è andata la partita è un punto guadagnato. Nel primo tempo abbiamo avuto le opportunità di andare in vantaggio. Nella ripresa il Sassuolo ha meritato di passare, siamo stati bravi a non mollare fino alla fine ed a pareggiarla. Testa all’Europa? La squadra pensava al Sassuolo, il Salisburgo ci ha fatto stancare ed oggi l’abbiamo pagata. Chi ha giocato ha la fiducia del mister. Insigne? Non va cercato da nessuna parte, è il capitano ed è fondamentale per questa squadra. Contenti di quello che sta facendo. Quando gli avversari si abbassano può servire un po’ di qualità in più, ma solitamente contro il Sassuolo vengono fuori gare di transizione. Per questo abbiamo preferito avere più dinamismo”.
Al termine dello spettacolare derby tra Juve Stabia e Cavese abbiamo ascoltato Massimiliano Carlini, centrocampista della Juve Stabia.
Queste le parole di Carlini:
Non c’è rammarico perchè la squadra oggi abbiamo dato. Ci sono del resto anche gli avversari in campo: abbiamo affrontato la squadra più in forma del momento che ci ha messo in difficoltà.
Siamo andati sotto per due volte, senza però darci per vinti e riuscendo a recuperare la gara senza farci prendere dalla paura. Se giocheremo sempre così, per le altre sarà dura; penso che quello di oggi sia un punto guadagnato.
Ci sta essere andati un attimo in difficoltà dopo lo svantaggio ma abbiamo poi giocato uno dei secondi tempi più belli della stagione. Quella di stasera è una prestazione da cui ripartire e che deve lasciarci tanta fiducia. E’ stata una reazione da squadra vera che mostra ancora una volta la nostra voglia di fare bene.
Il rigorista è Daniele. Oggi gli ho chiesto io di calciare perchè mi sentivo carico: lui mi ha lasciato il tiro e lo ringrazio per questo, come un grande grazie va detto a Gigi che ha conquistato il calcio di rigore.
Trapani? Ha due punti in meno ma senza contare i tre punti che avremo col Matera e tra l’altro deve ancora scontare la giornata di riposo. se non erro poi i siciliani andranno all’ultima di campionato quindi avrà un cammino difficile fino alla fine. Ci crediamo e siamo fiduciosi.
Pareggio in chiaroscuro per la Juve Stabia di mister Fabio Caserta. La Cavese si porta in vantaggio due volte al Menti in un match vibrante. Le vespe riescono…
Al Romeo Menti va in scena il derby tra Juve Stabia e Cavese in ricordo di Catello Mari. Atmosfera bellissima, con il Patron delle Vespe Franco Manniello a…