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Il ministro Grillo risponde alla contestazione dei sindacati:”verificare di persona fa parte dei miei doveri”

Il ministro della salute Giulia Grillo risponde alle contestazioni Cgil, Cisl, Uil e UGL di Catania

Nei giorni scorsi il ministro della salute Giulia Grillo ha visitato gli ospedali etnei (video), duramente contestata da alcune sigle sindacali che commentano con una nota:“la tanto attesa visita a Catania del Ministro alla Salute, Giulia Grillo, è equiparabile più ad una passeggiata di propaganda che ad un impegno istituzionale”
Non tarda ad arrivare la replica da parte del ministro  che con un post su fb dichiara:
Come ministro vado a rendermi conto di persona delle condizioni degli ospedali non per propaganda ma perché è parte del mio lavoro.Mi dispiace che alcuni vogliano sempre fare polemica invece di cercare soluzioni.

Al ministero stiamo lavorando h24 per una nuova strategia sul sovraffollamento nei pronto soccorso, per elaborare misure che affrontino finalmente il dramma della carenza di personale nel Ssn, per sbloccare l’imbuto formativo per i medici neolaureati, per portare risorse per rimodernare gli ospedali.

Per la Calabria stiamo preparando un decreto ad hoc per affrontare finalmente una situazione grave, incancrenita nei decenni.Questo è impegno e volontà.La propaganda la fa chi si lamenta e basta.I lavoratori della sanità di Catania (e non solo) chiedano a chi li rappresenta dov’erano quando il sistema è stato portato al collasso.

Il ministro della Salute è al fianco di chi lavora e con le istituzioni che si adoperano per trovare soluzioni e mantenere viva la sanità pubblica, non con chi attacca continuamente chi cerca di portare cambiamento.
Qualcuno continua a perdere l’occasione di fare e pure di tacere. Sono disponibile al confronto e aperta alle proposte di chi vuole costruire un dialogo per salvare il nostro Ssn che il mondo ci invidia.

Anche il senatore Giarrusso -capogruppo in commissione antimafia del m5s– replica alla nota divulgata dai sindacati.
“Le parole con cui alcune sigle sindacali hanno commentato la visita del ministro della Salute Giulia Grillo negli ospedali di Catania denotano tutto il pregiudizio ideologico e la strumentalità della loro azione. Lanciano accuse infondate e allo stesso tempo addossano al ministro le grandi responsabilità che invece appartengono a chi ha governato in Italia, in Sicilia e a Catania negli ultimi decenni.

Un autentico record quello dei sindacati, la verità – aggiunge il capogruppo M5S in commissione Antimafia – è che Giulia Grillo rappresenta bene il metodo di lavoro del Movimento 5 Stelle: va a visitare gli ospedali italiani, individua i problemi, che in Italia sono una montagna, e studia le soluzioni con le persone competenti.

Lasciando da parte le polemiche sterili, il tatticismo e l’autoreferenzialità di chi da anni si disinteressa delle esigenze quotidiane dei cittadini. Il suo impegno per colmare i ritardi della sanità in Sicilia, in Calabria e in altre regioni del Sud è un atto di serietà”, conclude il senatore catanese.“

Santa Sarta

Siracusa, colpi di arma da fuoco in pieno giorno. Polizia di Stato e Guardia di Finanza arrestano 2 pregiudicati

In provincia di Siracusa, sono scattate le manette per due giovani siracusani che hanno esploso colpi di arma da fuoco verso un altro pregiudicato.

Alle prime luci dell’alba di sabato 9 marzo, in provincia di Siracusa, sono scattate le manette per due giovani siracusani che, a bordo di uno scooter, hanno esploso colpi di arma da fuoco in direzione dell’abitazione in cui un pregiudicato stava scontando gli arresti domiciliari.

L’operazione anticrimine è stata condotta congiuntamente dalla Polizia di Stato e dalle Fiamme Gialle aretusee. La scena viene immortalata dai sistemi di video sorveglianza collocati nelle vicinanze dell’abitazione: i giovani non hanno avuto remore a sparare in pieno giorno in una pubblica via, con il volto scoperto, manifestando grande spregiudicatezza nel compimento dell’azione criminosa, con grave pericolo per l’intera collettività.

Sul posto passava però casualmente un militare della Guardia di Finanza, che assisteva all’evento. Seguiva una capillare attività investigativa espletata dalle Forze di Polizia, che hanno setacciato il territorio, visionando i filmati delle telecamere di privati, esercizi commerciali e strutture alberghiere presenti in zona. Da uno dei video sono stati tratti i particolari che, tramite le successive attività di riscontro nelle strade della cd. “Borgata di Santa Lucia” hanno consentito di identificare tempestivamente i due giovani pregiudicati, G.M e A.G., rispettivamente di anni 20 e 19.

Le indagini effettuate hanno permesso, inoltre, di accertare che il gesto intimidatorio deve ricondursi a vecchi rancori fra i giovani e la figlia del pregiudicato: nella notte dell’11 agosto 2018, gli indagati erano rimasti coinvolti in una rissa dopo essere evasi, tra l’altro, dagli arresti domiciliari.

Il Gip del Tribunale di Siracusa, su richiesta del P.M. titolare delle indagini, ha disposto – in considerazione della pericolosità degli indagati e della gravità dei fatti – l’applicazione della misura cautelare in carcere. L’operazione di servizio sottolinea ulteriormente il ruolo strategico e il costante impegno delle Forze di Polizia nel contrasto di ogni condotta illecita che possa ledere gli interessi della collettività.

Adduso Sebastiano

Napoli, poliziotti salvano la vita ad un bimbo che stava soffocando

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Napoli, poliziotti salvano la vita ad un bimbo che stava soffocando: era diventato cianotico e non c’era tempo per aspettare i soccorsi

Tragedia sfiorata in via Cesare Rosaroll, nel centro di Napoli. Un bimbo di appena due anni, mentre si trovava in strada con la propria madre, avrebbe improvvisamente accusato problemi respiratori.
Tanta paura per la mamma, una giovane extracomunitaria, che, nonostante il panico, è riuscita a richiamare l’attenzione di alcuni poliziotti del commissariato Vicaria Mercato, presenti in zona per il pattugliamento del Centro Storico. A quel punto gli agenti si sono subito fermati per capire cosa stesse accadendo. Il piccolo, diventato ormai cianotico, non riusciva più a respirare e aveva perso i sensi. Capendo che non c’era tempo da perdere, i poliziotti hanno iniziato subito a provare le manovre di rianimazione, estraendo la lingua del bambino, che gli impediva di respirare, e dandogli leggeri colpi sul petto. Per fortuna il piccolo ha ripreso a respirare autonomamente tra il sollievo della madre e dei due agenti intervenuti. Dopo avergli prestato aiuto, gli agenti hanno accompagnato il piccolo e la madre al più vicino Pronto Soccorso, per affidarlo alle cure dei sanitari. Il piccolo ora starebbe bene e presto potrà ritornare a casa.

Napoli, la sedia a rotelle si rompe in Circum: giovane soccorso dal personale della manutenzione

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Napoli, la sedia a rotelle si rompe in Circum: giovane soccorso dal personale della manutenzione

Si può dire di tutto sui dipendenti EAV impegnati sulle stazioni della Circumvesuviana, ma non che non abbiano un gran cuore. Questa mattina, il personale addetto alla manutenzione si è reso protagonista di una “riparazione” particolare: un giovane costretto su carrozzina, partito dalla stazione di Sorrento, si è trovato in grande difficoltà al terminal di Porta Nolana, a Napoli, a causa di un guasto alla sedia a rotelle. L’accompagnatore ha dunque chiesto aiuto al personale Eav che, stando a quanto riferisce ilMattino, avrebbe inviato sul posto la squadra del pronto intervento della manutenzione. Abituati ad intervenire spesso sulle carrozze dei treni, sta volta si sono occupati della riparazione della carrozzina, riuscendo a risolvere il problema in pochi minuti. Grazie al loro aiuto il giovane ha quindi potuto proseguire il suo viaggio.
L’equipe di riparazione è presente sulle principali stazioni della Circumvesuviana, pronto ad intervenire per risolvere i problemi più urgenti. Secondo quanto emerso, il disabile aiutato oggi sarebbe inoltre una vecchia conoscenza del personale Eav: gli addetti infatti lo hanno accompagnato diverse volte all’ascensore di Porta Nolana aiutandolo a superare le – poche, ma comunque presenti – barriere architettoniche.

IL PUNGIGLIONE STABIESE: Bisogna crederci fino alla fine!

Il Pungiglione Stabiese: La Juve Stabia contro la Cavese recupera due volte il risultato ma non riesce a scoccare il colpo decisivo per la vittoria. Le Vespe comandano ancora la classifica e sono ancora padrone del proprio destino.

Questa sera ritorna il  consueto appuntamento con ” Il Pungiglione Stabiese “, programma sportivo che parla di Juve Stabia a 360° gradi.

Anche per questa puntata alla conduzione ci sarà Mario Vollono che insieme agli ospiti e a voi telespettatori commenterà il campionato della Juve Stabia.

Collegatevi oggi 11 marzo 2019 dalle ore 20:00 per avere notizie in esclusiva sul mondo gialloblè.

Per seguire questa puntata del Pungiglione Stabiese basta collegarsi su facebook, questi i link:

  • La diretta facebook sarà trasmessa sulla pagina Stabiesi al 100%  e condivisa sul profilo personale di Mario Vollono e sulle pagine ViViCentro.it e ViViRadioWEB
  • La puntata sarà poi inserita il giorno dopo nella galleria video della pagina ViViCentro.it dove potrete trovare l’archivio di tutte le puntate andate in onda questa stagione sportiva

In questa puntata del Pungiglione Stabiese  in studio ci saranno Mario Di Capua, Giovanni Donnarumma e Natale Giusti.

Commenteremo insieme il campionato della Juve Stabia: il pareggio con la Cavese e il big match con il Catania di domenica pomeriggio alle ore 14:30.

Come sempre durante le puntata del Pungiglione Stabiese ci collegheremo ex calciatori della Juve Stabia:

Questa sera avremo in collegamento telefonico con l’ex Juve Stabia, Sandro Ambrosi per parlare del buonissimo campionato disputato dalle Vespe e del prossimo impegno con la Catania.

Per analizzare il prossimo avversario ci collegheremo telefonicamente con il collega di Catania:

Avremo in collegamento telefonico Giovanni Finocchiario di La Sicilia per avere informazioni preziose sui siciliani.

Avvisiamo i telespettatori che è possibile intervenire in diretta telefonica chiamando il numero 081.010.29.29.

Gli ascoltatori possono inoltre scrivere, nel corso del programma, sulla pagina facebook Stabiesi al 100% per lasciare i loro messaggi e le loro domande.

“Il Pungiglione Stabiese” è la vostra casa. Ci raccomandiamo, intervenite in tanti sulla chat facebook!

Vi ringraziamo per l’affetto e la stima che ci avete mostrato nei precedenti campionati.

Ci adoperiamo per offrirvi una trasmissione sempre più bella e ricca di notizie.

Roma-Empoli|Il ritorno di Ranieri, probabili formazioni

All’Olimpico, contro l’Empoli, il ritorno di Claudio Ranieri. Esordio difficile, squadra decimata da squalifiche e infortuni

di Maria D’Auria

Roma- Archiviato il “periodo Di Francesco” e l’uscita dalla Champions League, l’As Roma riprende la corsa in campionato. Al timone della squadra, contro l’Empoli, troviamo Claudio Ranieri che avrà un bel da fare con una squadra decimata da infortuni e squalificati. Sono infatti squalificati Dzeko, Fazio e Kolarov. Out per infortuni: Under, Pastore, Manolas, De Rossi e Pellegrini. Anche Zaniolo, benché abbia recuperato, non è certo che giochi dall’inizio.

Al suo esordio con la Roma, o meglio, al suo ritorno in panchina dopo 8 anni, il nuovo tecnico dovrà trovare una vittoria che sia in grado di riconquistare gran parte di una tifoseria delusa e disinnamorata.

In conferenza stampa esordisce con questo discorso.“Bisogna capire che questi ragazzi sono in difficoltà. Da solo non e la faccio a portare questi ragazzi in Champions, ma con l’aiuto del pubblico mi sento più sicuro”. Non sappiamo se queste parole basteranno a ricucire il rapporto con quella tifoseria ma di sicuro, l’approccio, è quello giusto.

Più che conquistare punti, Claudio Ranieri dovrà riformare una squadra frazionata, partendo da Schick. La punta ceca guiderà l’attacco in assenza di Dzeko squalificato. “Ho visto Schick entrare ad Oporto con grande rabbia e volontà. Ha una qualità incredibile, è fortissimo, velocissimo, tecnico”, ha affermato l’allenatore romano e romanista.

Il problema resta l’assetto difensivo ma Ranieri promette di trovare una soluzione con i ragazzi.

Ecco le probabili formazioni che stasera scenderanno in campo all’Olimpico

ROMA (4-4-2): Olsen; Florenzi, Juan Jesus, Marcano, Santon; Zaniolo, Nzonzi, Cristante, Kluivert; Schick, El Shaarawy. A disposizione: Fuzato, Mirante, Karsdorp, Semeraro, Cargnelutti, Coric, Riccardi, Pezzella, Perotti, Celar.

Allenatore: Claudio Ranieri.

EMPOLI (3-5-2): Dragowski; Veseli, Silvestre, Dell’Orco; Di Lorenzo, Acquah, Bennacer, Krunic, Pasqual; Farias, Caputo. A disposizione: Provedel, Perucchini, Maietta, Nikolaou, Pajac, Rasmussen, Brighi, Capezzi, Traore, Ucan, Oberlin.

Allenatore: Giuseppe Iachini.

 

INPS. Collocamento in pensione del personale scolastico dal 1° settembre 2019

L’Inps ha ritienuto opportuno diffondere alcune precisazioni in ordine alle domande di pensione del personale scolastico.

L’Istituto, con una nota, comunica che ha predisposto una serie di importanti iniziative organizzative e procedurali per fronteggiare l’eccezionale carico di lavoro generato dalla riforma pensionistica del Decreto Legge 4 del 2019, che affianca una serie di importanti novità già previste dalla Legge di bilancio per l’anno 2019.

In particolare, scrive l’Inps, per il personale scolastico l’Istituto sono state avviate, in costante collaborazione col MIUR, attività dedicate di normalizzazione delle posizioni assicurative, con l’ausilio anche di una specifica struttura di progetto nazionale.

La proficua collaborazione ha portato, da un lato, alla condivisione di atti di indirizzo adottati dal Ministero per il potenziamento degli strumenti per lo scambio dei dati tra l’Inps e gli Uffici scolastici territoriali e le istituzioni scolastiche e, dall’altro, all’individuazione di una precisa tempistica per le attività di sistemazione dei dati da parte delle Strutture scolastiche per consentire all’INPS la verifica del diritto a pensione e la successiva liquidazione alla decorrenza prestabilita.

Nell’ambito di tale collaborazione, già dal 2018 sono in corso appositi incontri formativi con le Strutture territoriali del Ministero, finalizzati ad agevolare il corretto utilizzo degli applicativi per lo scambio delle informazioni contributive.

In particolare, precisa l’Inps, è destituita di ogni fondamento la notizia secondo cui si rischierebbe uno slittamento dei tempi che potrebbe far «saltare» la finestra d’uscita del 1° settembre 2019 a disposizione del personale scolastico per cui, pur avendo i requisiti quest’anno, di fatto ci si potrebbe pensionare solo nel settembre del 2020: chi ha conseguito il diritto alla pensione anticipata nei termini di legge sarà collocato in pensione dal 1° settembre prossimo.

Si coglie l’occasione, – conclude la nota -,  per precisare che, a seguito della fusione di Inpdap in Inps, l’intero patrimonio informativo dell’Inpdap è stato trasferito negli archivi Inps ed è gestito attualmente dall’Inps. Le carenze informative sulle posizioni assicurative dei dipendenti pubblici sono legate alla peculiare carriera lavorativa che caratterizza questa categoria di lavoratori ed ai meccanismi di gestione delle loro posizioni assicurative, ma non hanno impedito e non impediscono la corretta liquidazione della pensione.

Castellammare, gruppo di lettura nella biblioteca comunale: l’Amministrazione invita docenti e alunni

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Castellammare, gruppo di lettura nella biblioteca comunale: l’Amministrazione invita docenti e alunni

Un progetto per un gruppo di lettura nella biblioteca comunale. Ogni sabato dalle ore 16 alle ore 17 la sezione giovani potrà riunirsi nella biblioteca Filangieri con l’obiettivo di realizzare incontri mirati allo studio e allo sviluppo di progetti didattici.” Ad annunciarlo è il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino.

L’iniziativa è stata promossa dall’associazione “L’Aquilone Azzurro”, “la cui collaborazione consente il prolungamento degli orari di apertura della biblioteca comunale, che grazie all’impegno profuso dall’amministrazione comunale dispone di un impianto wi-fi più efficiente, un climatizzatore e nuove sedie per garantire un comfort adeguato ai tanti ragazzi che utilizzano la biblioteca come punto di riferimento per lo studio.” spiega Cimmino.

L’assessorato alla pubblica istruzione ha invitato i docenti e i dirigenti scolastici a sensibilizzare gli alunni all’adesione al gruppo di lettura, ipotizzando anche l’assegnazione di un punto di credito associato alla proficua partecipazione all’iniziativa.

Guide Turistiche in protesta a Roma, indetta manifestazione nazionale

Indetta il 12 marzo una manifestazione nazionale in piazza Monte Citorio dalle 9.00 alle 13.00


Roma- Martedì 12 marzo le guide turistiche scendono in piazza: le sigle sindacali AGTA, UILTUCS e UGL hanno indetto a Roma una manifestazione nazionale della categoria in piazza di Monte Citorio dalle 9,00 alle 13,00.

“Chiediamo che il Governo si impegni a redigere in tempi brevissimi la legge sulla nostra professione– dichiara Pietro Melziade delegato di UGL – senza ricorrere per l’ennesima volta a “soluzioni tampone” come decreti ministeriali che finiscono per essere impugnati da chiunque, o Intese Stato-Regioni decise senza consultare la categoria che vive e conosce sul campo le problematiche del settore”.

Le guide turistiche premono per risposte concrete e interventi immediati.
“Il Ministro Centinaio si era sempre schierato dalla parte delle guide locali e contro l’Intesa Stato-Regioni quando era un Senatore dell’opposizione. Ci aspettiamo che faccia un passo netto di distacco rispetto alla politica degli ultimi anni”, sostiene Daniela De Vincenzo di UILTUCS.

Altro elemento contestato dalle tre sigle è quello delle abilitazioni. Sottolinea Isabella Ruggiero, presidente di AGTA: “Non si può permettere che le Regioni riprendano a rilasciare abilitazioni con validità nazionale senza una legge che normi la professione. La mancanza di trasparenza e di serietà di alcuni esami di abilitazione è stata anche denunciata dalle associazioni di guide. Da anni stiamo assistendo alla mercificazione dei corsi di formazione che nulla hanno a che fare con la preparazione e con le competenze, ma solo con la distribuzione di fondi.”

Le tre sigle chiedono anche la revisione delle norme sulla prestazione temporanea “Migliaia di guide della Comunità Europea-  afferma Manuela Cocco di Uiltucs – sfruttano in maniera scorretta i vantaggi concessi a chi non risiede stabilmente in Italia per lavorare qui tutto l’anno senza pagare le tasse nel nostro paese. Al contrario le guide ufficiali, che sono per lo più liberi professionisti a partita IVA, pagano tasse molto alte, ma si ritrovano senza ammortizzatori sociali”

“La protesta nasce da una crisi profonda del settore – sottolinea Pietro Melziade di UGL – La nostra professione manca di una legge di riordino da anni. L’abusivismo è ormai fuori controllo. Le guide con abilitazione vedono ogni anno il lavoro diminuire. Se non si arresta questa crisi, migliaia di guide e le loro famiglie non saranno più in grado di mantenersi con questo lavoro nei prossimi anni”.

Conclude Isabella Ruggiero di AGTA: “La guida turistica è una delle figure centrali nel campo dei beni culturali, merita una legge che normi i titoli di accesso e le prove abilitative in modo adeguato. La qualità e la competenza di chi lavora sui siti del nostro patrimonio culturale e li divulga vanno accertati. Il turismo è uno dei settori più redditizi per il paese e dovrebbe essere interesse del Governo tutelare tutte le professioni che ne sono le protagoniste”.

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Castellammare, incontri tra pregiudicati al bar: i Carabinieri ordinano la chiusura del locale

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Castellammare, meeting tra pregiudicati al bar: i Carabinieri scelgono il pugno duro e ordinano la chiusura del locale

Diversi pregiudicati di Castellammare di Stabia avrebbero scelto un bar di via Napoli come punto di ritrovo. I Carabinieri della stazione locale hanno dunque deciso di imporne la chiusura per tre giorni.
Il provvedimento sarebbe giunto a seguito dei controlli effettuati dai militari, che avevano permesso di monitorare diversi raduni da parte di persone con precedenti penali proprio in prossimità del bar del quartiere che negli ultimi mesi aveva “riaccolto” alcuni elementi di spicco dei clan camorristici stabiesi rimessi in libertà.
Secondo quanto riferisce laRepubblica, l’intensificazione del monitoraggio da parte delle forze dell’ordine all’interno del rione avrebbe indicato l’esistenza di un punto di ritrovo fisso, nel cortile antistante al bar, frequentato da diversi esponenti del clan che avrebbero adottato il locale come base per parlare dei propri affari.
Nella serata di sabato, tra l’altro, i carabinieri proprio nella stessa zona avrebbero anche fermato e denunciato uno stabiese in possesso di un coltello e di 15 grammi di marjuana. Durante gli stessi controlli sono state fermate 43 vetture. 82 persone sono state sottoposte a test specifici, 11 delle quali sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti.

EDITORIALE – Juve Stabia: testa, cuore e nessuna paura

Il nostro punto di vista dopo il pareggio tra la Juve Stabia e la Cavese

Vitiello, Mezavilla, Marzorati, Allievi: il nostro editoriale parte da questo poker difensivo della Juve Stabia. I calciatori appena nominati sono a tutti gli effetti quattro titolari della Juve Stabia, come lo sarebbero in qualsiasi compagine del girone, di cui le Vespe si sono viste improvvisamente e contemporaneamente sottratte. In queste condizioni non semplici è andato in scena ieri il derby tra Juve Stabia e Cavese, spettacolare per quanto visto in campo e sugli spalti, con due tifoserie passionali e numerose, che hanno citato le proprie squadre, onorando appieno la memoria di Catello Mari, sicuramente felice, ovunque abbia ammirato il match.

La Juve Stabia impatta quindi sulla Cavese, che si conferma mina vagante del campionato, capace di bloccare sullo stesso punteggio, in poche settimane, prima e seconda forza del campionato. Sorvolando sulle considerazioni tecnico tattiche, è il caso di analizzare alcuni promemoria che il match tra Vespe ed Aquilotti ha lasciato.

Partiamo innanzitutto dalla forza mentale della Juve Stabia

I ragazzi di Caserta si sono trovati sotto due volte ed in entrambi i casi c’è stata la reazione. Dopo il primo vantaggio di Pugliese, l’idea ovviamente era quella di trovare il pareggio prima del duplice fischio; il progetto non si è realizzato ma le Vespe non si sono lasciate abbattere dai primi 45 minuti finiti rincorrendo, anzi, la Juve Stabia ha ripreso il match in maniera furibonda, trovando immediatamente il pari di Paponi. Esattamente nel miglior momento dei gialloblù, dopo due minuti dalla rete del Papo, è arrivata quella che per molte squadre sarebbe stata una mazzata: secondo vantaggio Cavese con il lampo ancora di Pugliese e mezza papera di Branduani. Ancora una volta, però, la squadra ha incassato il colpo senza vacillare, nemmeno avanti alla miriade di palle gol sciupate ed al possibile 1 – 3 salvato da un Branduani immediatamente ripresosi dopo l’errore. Nuovo pareggio, stavolta di Carlini, e forcing finale con la rimonta per poco non completata. Una squadra che mostra questo carattere non è alla frutta, non è stanca né appagata: la Juve Stabia è viva, forse resa ancor più “cattiva” dai guai sportivi che hanno scelto il momento peggiore per abbattersi sul Menti.

Altro aspetto da cui ripartire

Il coraggio della squadra e del suo allenatore. Senza i fantastici quattro con cuoi abbiamo iniziato questa analisi, nella ripresa Fabio Caserta ha schierato una (non) difesa tre: Troest affiancato dai giovanissimi Schiavi e Germoni, che tutto sono tranne centrali difensivi, a prescindere dal modulo. Un assetto da “all in” per la Juve Stabia, che ha dato ragione al suo tecnico, che ha incassato gol solo con un tiro dalla distanza letto non bene da Branduani, creando cinque nitide occasioni da rete (oltre ai due gol). In questo delicatissimo momento della stagione, nonostante un cammino sfiancante e le avversarie che si avvicinano (a proposito, qualcuno ci spieghi perché non si gioca in contemporanea ed anzi la Juve Stabia scenda spesso in campo dopo le dirette rivali), il gruppo di Caserta non si è fatto minimamente trasportare dalla paura, tirando fuori il pungiglione (o altro) nel momento più difficile.

Ultimo fattore da non trascurare

Il ritorno al gol di due uomini chiave. La Juve Stabia nelle ultime gare le Vespe avevano segnato col contagocce; due reti invece ieri con Paponi e Carlini in grande spolvero più varie altre occasioni, con la squadra finalmente sbloccata. Il 10 ed il 29, dopo le rispettive reti, sembrano essersi definitivamente scrollati di dosso la poca brillantezza delle ultime settimane, arrivando a venti gol complessivi in coppia. Ripartire da loro, che anche nella sala stampa post gara sono apparsi carichi a mille, e dal loro spirito sarà fondamentale.

Infine una rapida analisi sul testa a testa con il Trapani. Al momento i siciliani sono staccati di due punti: 63 – 61, ma la squadra di Italiano ha già incamerato i tre punti a tavolino col Matera ed ancora non ha riposato. La Juve Stabia si vedrà accreditare i tre punti con i lucani solo alla penultima di campionato, mentre affronterà in casa il Rieti tra due settimane, con il Trapani spettatore per scontare il turno di stop. Potenzialmente, la Juve Stabia ha due partite in meno rispetto al Trapani.

Senza tante parole, ora, testa al Catania, andandosela a combattere al Massimino, consapevoli che la Juve Stabia può giocarsela ovunque contro chiunque, senza paura e sfoderando ancora…il pungiglione.

A cura di Raffaele Izzo

Pagani, entra in vigore l’obbligo vaccinale: tre bimbi rispediti a casa

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Pagani, entra in vigore l’obbligo vaccinale: tre bimbi rispediti a casa

Abbiamo dovuto fermare tre alunni della scuola materna. Le famiglie erano state già avvertite venerdì e quindi oggi non hanno portato i bambini a scuola“. A riferirlo ai colleghi del Corriere Del Mezzogiorno è Attilio Trusio, preside del Terzo Circolo Scolastico di Pagani, in provincia di Salerno.
In Campania, così come nel resto del Paese, è in vigore da oggi lo stop ai bambini non vaccinati nella scuola materna.
A Pagani i primi tre casi: due dei bambini fermati hanno 5 anni ed uno 4.
Anche se solo uno di loro sarebbe figlio di genitori con convinzioni “no vax”: “Ho incontrato la famiglia – ha spiegato il preside al quotidiano – che mi ha detto di essere contraria ai vaccini e quindi il bambino non tornerà a scuola, perché al momento non intendono vaccinarlo. Le altre due famiglie, invece, non hanno dichiarato di essere no vax e infatti mi hanno preannunciato che nel giro di qualche giorno provvederanno alla vaccinazione“. “Ho dovuto fermare la frequenza – spiega Trusio – firmando una sospensione fino al perfezionamento dell’avvenuta vaccinazione. Già un mese fa avevo ho fatto una prima comunicazione alle famiglie ricordando la scadenza del 10 marzo e venerdì ho fatto una seconda comunicazione ufficiale invitando le famiglie a non venire a scuola“.

 “Alcuni bambini sono stati fermati, ma nella maggior parte dei casi, mi dicono che le famiglie provvederanno presto alle vaccinazioni”. Ad affermarlo è l’assessore regionale all’istruzione Lucia Fortini, che spiega: “I dati che abbiamo a livello regionale dalle Asl parlano di circa 700 bambini non vaccinati, ma non tutti frequentano la scuola dell’infanzia. Siamo ovunque al di sopra della soglia del 93% di vaccinati, in molti casi con punte del 98%“.

Anche Castellammare nel discorso del premier Conte a Fincantieri: “Abbraccio del Paese ad una città ferita”

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Anche Castellammare nel discorso del premier Conte a Fincantieri: “Abbraccio del Paese ad una città ferita”

I cantieri di Castellammare di StabiaSestri Ponente e Valeggio saranno impegnati dalla ricostruzione del ponte di Genova. Questa sinergia e questa distribuzione territoriale tra Nord e Sud è bellissima, un segno eloquente del sistema Italia“. Queste le parole del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, all’inaugurazione dello stabilimento ‘Fincantieri Infrastructure’.
Nella realizzazione del nuovo ponte ravviso anche l’abbraccio dell’intero Paese a una città ferita“.

In quell’immagine del ponte spezzato di Genova è impressa nella nostra memoria la vulnerabilità delle nostre strutture. Sta a noi fare in modo che non rappresenti solo l’iconografia del dolore ma anche della rinascita“. Conte ha inoltre annunciato: “Ci adopereremo perché la ricostruzione sia rapida ed efficiente. Sappiamo di poter contare su una società capace, competitiva“.

Dobbiamo avviare opere nuove ma che servano veramente al Paese e agli interessi dei cittadini: con Toninelli gireremo cantieri non per photo-opportunities ma per mappare il Paese e verificare le criticità“.
Il 2019 – ha in fine annunciato il premier – sarà l’anno degli investimenti, noi siamo qui per far ripartire il paese. Dobbiamo completare le opere ferme da anni e avviare opere nuove ma che servano davvero al Paese, ne accrescano la competitività e facciano davvero l’interesse dei cittadini“.

Vaccini: da oggi possono entrare a nidi e materne solo i bambini in regola coi certificati

Ieri, domenica, è stato l’ultimo giorno per mettersi in regola con i vaccini obbligatori. I genitori devono portare il certificato vaccinale a scuola, altrimenti da oggi, lunedì 11 marzo 2019, al suono della campanella, i bambini da 0 a 6 anni rischiano di rimanere fuori dall’aula.

Vaccini: da oggi, come previsto dalla legge Lorenzin che prevede dieci vaccini obbligatori, e dopo le proroghe ultima proprio quella del Milleproroghe che spostava la scadenza dal settembre 2018 al 10 marzo 2019 per evitare il caos alla riapertura delle scuole dopo le vacanze, si entra a scuola solo col certificato di vaccinazione. Dovrebbero quindi restare fuori da scuola i bambini non vaccinati dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia mentre i più grandi potranno entrare a scuola ma le famiglie incorrono in sanzioni pecuniarie.

A questo punto però è prevedibile anche che lo zoccolo duro ‘No-vax’, che intanto non manca di seguire gli spettacoli di Beppe Grillo in giro per l’Italia per prodursi in rumorose contestazioni, non cederà, e come già successo a settembre potremmo attenderci nuovi casi di Carabinieri chiamati dalle scuole, ma anche dagli stessi genitori i cui figli sono stati respinti ma….

Ma questa volta però, come scrive l’AGI, ormai il tempo è scaduto ed è esclusa l’ipotesi di una nuova dilazione, malgrado l’uscita a sorpresa del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che mercoledì scorso aveva lanciato un appello alla collega Giulia Grillo, titolare della Salute: sarebbe opportuno, scriveva il vicepremier, “evitare traumi ai più piccoli” e pertanto bisogna “prevedere il differimento degli obblighi in scadenza al 10 marzo contenuti nella legge Lorenzin”.

La risposta della ministra, seppure felpata, è stata di fatto un secco no: obiettivo comune è superare la legge Lorenzin, spiegava Grillo, ma non con un decreto urgente: se la vedrà il Parlamento, dove in Commissione Sanità del Senato giace da mesi la proposta di legge M5s-Lega che prevede l’obbligo “flessibile”, ossia stabilito vaccino per vaccino sulla scorta dei dati epidemiologici.

In attesa della nuova legge (la presentazione degli emendamenti scade in questi giorni, poi dovrà andare in aula e infine passare alla Camera: tempi non brevissimi insomma) vale la norma firmata dalla ministra Lorenzin, forte anche del sostegno della grandissima parte del mondo medico-scientifico, nonché dei presidi, che anche nel giorno dello scambio di battute Salvini-Grillo hanno ribadito chiaramente che “è vero che bisogna tener conto delle esigenze di tutti – afferma il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli – ma non ci si può dimenticare dei bambini più deboli e con problemi di salute che non si possono difendere e soprattutto non hanno scelta. Non ci possono essere bambini di serie A e di serie B. Le leggi devono essere rispettate. Quella sui vaccini è una legge e non può essere soggetta a continui differimenti”.

Questo lo stato dell’ennesima battaglia sull’incredibile che si porta avanti in Italia. Nella stessa Italia dove, ad esempio, sia pur dopo “quasi” analoghe proteste, si è accettato che NON si può entrare in luoghi pubblici, magari al cinema, se si ha una sigaretta accesa.

Il concetto è: vuoi fumare? Liberissimo di farlo ma a casa tua e, comunque, non entri a vedere il film.

Gli Italiani questo lo hanno accettato eppure, ecco che ora degli italioti ritengono di poter pretendere di entrare, ad esempio a scuola, con “i microbi accesi”.

Bah! Il mondo è bello perché è vario, ma qui stiamo arrivando all’avariato, e non è più bello!

Juve Stabia – Cavese (2-2) | La fotogallery di ViViCentro

Juve Stabia –  Cavese le foto dei calciatori in campo

Guarda le foto di Juve Stabia – Cavese realizzate dal nostro fotografo Giovanni Donnarumma che ci raccontano così il pareggio delle Vespe allenate da Caserta con i ragazzi di Giacomo Modica allo stadio Menti di Castellammare di Stabia.

Castellammare di Stabia – Si è giocato al Menti la 30° giornata del campionato di serie C tra la Juve Stabia e la Cavese. Tralasciando il dato sportivo, ieri è stata una bella giornata di festa in ricordo di Catello Mari, calciatore stabiese che perse la vita dopo aver vinto il campionato con la maglia della Cavese.

Oltre 750 spettatori provenienti dalla vicina Cava de’ Tirreni uniti ai 3000 circa di Castellammare di Stabia hanno assistito alla gara terminata in parità con un bellissimo e spettacolare 2-2 in cui i colpi di scena l’hanno fatta da padrone. Una Juve Stabia incerottata nel reparto difensivo (mancavano 3 elementi titolari su 4) e con un Troest non al meglio (problemi alla schiena) ha saputo reagire per ben due volte al vantaggio ospite. Una gara che le Vespe avrebbero anche meritato di vincere, ma che avrebbero anche potuto perdere. Il classico bicchiere mezzo pieno che fa ben sperare in vista della gara di Catania.

Questo il tabellino della gara:

Juve Stabia: 26 Branduani; 2 Schiavi, 34 Mezavilla (1’st 9 El Ouazni), 20 Troest, 23 Germoni; 24 Mastalli (25’st 8 Vicente), 5 Calò, 29 Carlini; 18 Canotto, 10 Paponi, 11 Di Roberto (1’st 21 Elia).

A disposizione: 1 Venditti, 3 Ferrazzo, 7 Melara, 14 Castellano, 15 Viola, 16 Dumancic, 17 Sinani, 25 Torromino, 27 Lionetti.

All. Fabio Caserta.

Cavese: 22 De Brasi; 2 Palomeque, 3 Silvestri, 13 Bacchetti, 35 Ferrara (11’st 37 Filippini); 31 Pugliese (34’st 23 Bruno), 8 Favasuli, 14 Tumbarello (26′ st 17 Logoluso); 38 Sainz-Maza (34’st 18 Flores Heatley), 11 Fella (34’st 5 Manetta), 7 Rosafio.

A disposizione: 12 Bisogno, 10 De Rosa, 16 Buda, 24 Agate, 28 Nunziante, 34 Castagna, 36 Magrassi.

All. Giacomo Modica.

Arbitro: Daniele Paterna della sezione di AIA di Teramo.

Assistenti: Alessandro Salvatori della sezione AIA di Rimini e Giuseppe Perrotti della sezione AIA di Campobasso.

Marcatori: 28′ pt e 9’st Pugliese (C), 6′ st Paponi (JS), 29′ st rig. Carlini (JS)

Ammoniti: Bacchetti (C), Tumbarello (C), Schiavi (JS), Germoni (JS), Ferrara (C), Paponi (JS)

Angoli: Juve Stabia 8, Cavese 6

Recuperi: 0′ pt, 5′ st

LA CRONACA DEL GOL

Al minuto 20 sono gli ospiti ad andare vicinissimi al vantaggio con la staffilata dell’ex Rosafio che sfiora il palo con Branduani immobile. Dopo pochi minuti ci prova ancora la Cavese col sinistro di Tumbarello che non va lontano dalla porta stabiese.

Al 27esimo gli Aquilotti concretizzano la maggior mole di gioco passando in vantaggio con Pugliese che di piatto filmina Branduani dopo uno svarione della difesa stabiese: 0 – 1.

Al sesto minuto della ripresa arriva il pareggio della Juve Stabia: accelerazione di Elia sull’out destro con cross per l’incornata di Paponi che insacca.

Immediato il nuovo vantaggio della Cavese, tre minuti dopo, con la conclusione dalla distanza di Pugliese su cui Branduani pasticcia.

Al minuto 18 occasione enorme per la Juve Stabia sprecata da Mastalli, che da un metro a porta vuota calcia alto.

Sul capovolgimento di fronte Fella butta la palla del possibile 1 – 3 a tu per tu con Branduani.

Al 29° minuto della ripresa grande azione di Canotto a destra, atterrato dalla difesa della Cavese; l’arbitro decreta il calcio di rigore trasformato da Carlini: 2 – 2 Juve Stabia.

Dopo qualche altro tentativo e cinque minuti di recupero, finisce il match con il risultato di parità.

A cura di Giovanni Donnarumma

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TAV: deciderà il Parlamento dice Giorgetti. Si riunisce il CDA di Tesla

Il sottosegretario Giorgetti fa il punto sull’opera e dice che a decidere sarà il Parlamento, ma non esclude un referendum tra gli italiani. Di Maio ora è di nuovo convinto che il governo durerà quattro anni.

Oggi consiglio di amministrazione di Tesla, società italo francese responsabile della realizzazione della gestione della TAV Torino Lione, dopo il rinvio di una decisione definitiva da parte del presidente del consiglio Conte. È il sottosegretario Giorgetti ad intervenire spiegando che, per fermare definitivamente la Tav, occorre un passaggio parlamentare e non basta una decisione del Consiglio dei Ministri.

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giorgetti, nel corso dell’intervista con Lucia Annunziata, non usa mezzi termini e spiega che la lettera del premier ha ottenuto come primo effetto benefico quello di aprire una discussione con la Francia:

“Conte vuole ridiscutere il progetto, non semplicemente escluderlo, ma rivederlo con le autorità francesi. È una facoltà che ci siamo ripresi, il governo ha fatto bene […] L’analisi costi benefici va discussa con il governo francese che dovrà valutare come continuare questa opera”.

Dopodiché, il sottosegretario leghista chiama in causa anche l’Europa che, a suo dire, dovrebbe aiutare l’Italia che, a differenza di altri paesi, “per realizzare un’opera di questo genere deve scavare sotto le Alpi”.

Aiuto dovrebbero darlo anche al parlamento (e quindi a loro) perché, come finalmente riconosce Giorgetti, l’ultima parola a riguardo spetta alle Camere e non già solamente a Di Maio o Salvini o entrambi:

“Per fermare il Tav serve una ratifica da parte del Parlamento, non la decide né il governo né il presidente del Consiglio […] La procedura di gara prevede che per sei mesi non ci siano obblighi per le parti. Poi bisognerà vedere l’esito del negoziato che potrebbe produrre una modica di impatto economico. In questo caso si andrebbe in Parlamento”

afferma, dettagliando, Giorgetti, che però non cita apertamente l’opzione referendum che è sempre sul tavolo come traspare dalle sue parole quando afferma:

“La Tav risponde a una esigenza complessiva. Questo Paese deve crescere e deve avere la possibilità di essere moderno. Io ho ammirazione per gli svizzeri che questi problemi li hanno risolti in passato con i referendum”.

Intanto, il leader cinque stelle, Di Maio, dal palco della ‘sala Manzoni’ di Palazzo delle Stelline, dove da due giorni il suo popolo si interroga sui temi costitutivi dell’identità pentastellata, dal digitale alla democrazia diretta, afferma promettendo:

“L’ho detto ieri e d’ora in poi deve essere così, l’obbiettivo del Movimento è dare tranquillità a questo Paese, non deve essere più creare tensioni, perché se da una parte uno dice ‘vediamo chi va fino in fondo, chi ha la testa più dura’ io dico che questo è folclore'”.

Il nome non lo fa ma il riferimento è alle parole pronunciate due giorni fa da Salvini, nella fase più acuta della divergenza tra i due.

Poi, tornando con il pensiero a Salvini e alle parole da lui pronunciate due giorni e visto che non ci sta a passare per quello che non vuole innovare, pur senza nominarlo afferma:

“Veniamo da due giorni non semplici e mi sono ripromesso di non alimentare questo dibattito, ma deve essere chiaro che noi le infrastrutture le dobbiamo fare: grandi, medie e piccole, e sia digitali che fisiche. Con Toninelli dobbiamo incontrare tutti i Presidenti di Regione e vedere quali sono i punti critici per sbloccare le opere”.

Ma, a sua volta, Salvini, che voleva il via libera ai bandi Tav e non solo agli avvisi, non si zittisce – “ridiscutiamola ma va fatta”, afferma – e ora, dando l’impressione di volersi togliere qualche sassolino, vuole passare subito all’incasso sugli altri provvedimenti che gli stanno a cuore: in primo luogo l’autonomia differenziata per Lombardia e Veneto e, in secondo, il cosiddetto sblocca-cantieri e la riforma del codice degli appalti.

Entrambi sono provvedimenti sui quali sta lavorando Conte per cui, intervenendo alla scuola politica della Lega, Salvini fa riferimento proprio ai due provvedimenti dando al premier “giorni, non mesi. Questo Paese ha bisogno di gente che costruisca e non demolisca”, ha detto.

In conclusione poi, per quanto riguarda il governo, stando a quanto riferiscono le stesse fonti del M5s, nel Movimento si sarebbe aperta una “riflessione” su Toninelli. Nel Movimento sarebbe sempre maggiore la parte di coloro che, anche ai vertici, hanno una “percezione negativa” di come il ministro ha gestito il dossier Tav e diverse altre partite, dal caso Autostrade dopo il crollo del Ponte Morandi in poi.

Oggi inizia una nuova settimana di tensione e tensioni visto che, comunque, ad ora non è che sia già tutto chiarito e sistemato anche se, come d’abitudine, danno già tutto per fatto. Manca ancora il passaggio che ci dovrà essere alle camere e, prima ancora, il confronto con con la francia e con l’Europa; confronti che sono nell’agenda di Conte per cui siamo ancora fermi al: domani è un altro giorno e si vedrà!

Under 15, Teramo-Juve Stabia 0-2: il racconto in scatti [FOTO ViViCentro]

Il racconto in scatti

Una partita di carattere, la Juve Stabia Under 15 Nazionale batte il Teramo sul proprio terreno di gioco e riprende la corsa verso i playoff. Finisce 0-2 grazie ad un gol per tempo di bomber Aldo Minasi. Sono 20 i leoncini in campo, i ragazzi di Franzese schiacciano gli avversari e portano a casa il bottino pieno. Partenza lenta, squadra avversaria molto aggressiva, al 5 minuto Di Sabatino, in contropiede, spedisce un pallonetto sopra la traversa. Con il passare dei minuti, le Vespette conquistano il campo e per 20 minuti dominano, sciupando tre limpide occasioni da reti (2 Di Serio, 1 Minasi) e qualche istante prima dell’intervallo, un diagonale di Di Serio si stampa sul palo. Nella ripresa si inizia a macinare gioco dal primo minuto, dopo 2 minuti arriva un miracolo di Turco su Carannante, a botta sicura. Tra il 12esimo ed il 17esimo, uno due micidiale dei nostri che chiudono nella loro area gli avversari e con una doppietta di Minasi fissano il punteggio. Dopo normale amministrazione con Del Sorbo a garantire la difesa gialloblù.

Rivivi il match nel racconto in scatti di Lino Minasi.

Ciro Novellino, ufficio stampa settore giovanile Juve Stabia

Sassuolo – Napoli: le foto della gara terminata in parità [ViViCentro]

Gli scatti fotografici di Sassuolo – Napoli finita in parità

La più brutta prestazione dell’anno per il Napoli allenato da Mister Carlo Ancelotti che ha giocato contro il Sassuolo ieri sera a Reggio Emilia. Un’altra occasione sprecata da parte degli azzurri partenopei che riescono solo nel finale, grazie ad Insigne, a ristabilire il pari. Testa già a Salisburgo? Potrebbe essere, sta di fatto che la Juventus aumenta il gap (vittoria ad Udine) e le altre si avvicinano. Bene per il Sassuolo che riesce a bloccare e pressare gli azzurri per gran parte del match.

Oggi vi proponiamo le foto del match di ieri, a cura di Giovanni Somma per rivivere le emozioni del MAPEI STADIUM:

Disastro aereo: la Cina e l’Etiopia bloccano l’uso del Boeing 737 Max

La Cina e l’Etiopia hanno deciso di mettere a terra tutti i velivoli Boeing 737 Max dopo il disastro aereo di Addis Abeba di ieri in cui hanno perso la vita tutte le 157 persone a bordo.

L’incidente aereo è avvenuto ieri mattina alle 8,44 locali: l’aereo era decollato alle 8,38 dall’aeroporto di Bole diretto a Nairobi, in Kenya, ed è precipitato 62 chilometri a sud-ovest dalla capitale etiopica

Quello di ieri è il secondo incidente per il boeing 737 Max ed è accaduto a 5 mesi da quello della Lion Air, verificatosi in Indonesia, in cui persero la vita 189 persone.

A bordo c’erano passeggeri di 32 nazionalità, molti dei quali diretti a Nairobi, dove domani si apre la quinta sessione dell’Assemblea dell’Onu dedicata al clima e tra questi 8 italiani.

Tra gli 8 italiani a bordo del volo si trovava anche Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale, e assessore ai Beni culturali della Regione Sicilia. Tusa – che è stato anche Sovrintendente del Mare della Regione – era diretto in Kenya, per un progetto dell’Unesco. Nel 2018 era stato chiamato a ricoprire l’incarico di assessore regionale ai Beni culturali, al posto del critico d’arte Vittorio Sgarbi.

Altre quattro vittime italiane appartengono al mondo delle ong che piange, tra gli altri, la perdita di Paolo Dieci, leader nei fatti riconosciuto, presidente di Link 2007, associazione di coordinamento consortile che raggruppa alcune tra le più importanti Organizzazioni non governative italiane. Altre tre vittime appartenevano, invece, alla onlus Africa Tremila, associazione di Bergamo, e sono: Matteo Ravasio, commercialista e tesoriere della città lombarda, Carlo Spini e la moglie Gabriella Vigiani che risiedono ad Arezzo.

Africa Tremila è un’associazione di volontari che opera nei Paesi in via di Sviluppo realizzando programmi umanitari a breve e medio termine. Dieci risiedeva a Roma, da cui provengono altre due vittime, che lavoravano per il World Food Programme dell’Onu: la trentenne Maria Pilar Buzzetti, che si stava recando a Nairobi per la conferenza sul clima organizzato dalle Nazioni Unite e Virginia Chimenti, funzionaria consulente del Budget officer dell’organizzazione. Infine, sul volo viaggiava Rosemary Mumbi.

Il presidente Sergio Mattarella, ricordando le vittime, ha affermato:

“Il Paese guarda con riconoscenza al loro impegno professionale e di vita, speso sul terreno della cultura e dell’archeologia, della cooperazione, di organizzazioni internazionali a servizio dello sviluppo umano”.

Si fa sentire, ovviamente su Twitter, anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per dire:

“Oggi è un giorno di dolore. Nell’aereo della Ethiopian Airlines vi erano anche nostri connazionali. Ci stringiamo tutti ai familiari delle vittime rivolgendo loro i nostri partecipi, commossi pensieri”.

Il Boeing 737-800 MAX della Ethiopian Airlinesera nuovissimo ed era operativo da appena quattro mesi.

Secondo quanto riferito dal Ceo dell’Ethiopian Airlines, Tewolde Gebremariam, citato dal quotidiano keniano Daily Nation, l’ultimo controllo di manutenzione di routine sul velivolo era stato effettuato il 4 febbraio. Il capitano, Yared Getachew, aveva alle spalle più di 8.000 ore di volo, secondo quanto si legge in un tweet della compagnia aere etiope.

Il co-pilota Ahmed Nur Mohammod, aveva invece 200 ore di volo. Uno stesso modello Boeing 737-800 MAX della Lion Air era precipitato in mare cinque mesi fa con 190 persone a bordo al largo delle coste indonesiane. Il 6 novembre 2018 la Boeing aveva emesso un allarme su un software di controllo e con il quale si istruiva i piloti sulle procedure da adottare in caso di input errato da un sensore.

Ischia, Bilardi: “ Dopo questa sconfitta ho perso le speranze per i play-off “

QUI ISCHIA – Il commento del tecnico gialloblu

Al termine della gara che l’Ischia ha perso contro l’Oratorio Don Guanella per 2-1, l’allenatore della squadra gialloblu, Ciro Bilardi, è intervenuto ai nostri microfoni. Ecco le sue parole:

“Siamo alle solite,quando noi dobbiamo dimostrare il carattere per poter puntare a qualcosa di concreto un po’ di perdiamo. Oggi in pratica è successo proprio questo: abbiamo preso un gol che non dobbiamo mai prendere, ci siamo aperti su una ripartenza e hanno trovato il varco giusto per segnare il gol. Non abbiamo mai preso gol su un calcio d’angolo ed invece purtroppo è successo,poi sbagli anche il calcio di rigore e da lì ti viene tutto contro. Play-off a rischio ? I play-off sono partite particolari dove può succedere di tutto. Dopo questa partita ho perso un po’ le speranze,però fin quando la matematica non ci condanna venderemo cara la pelle. Episodi positivi e negativi ? Sono sempre episodi negativi comunque,sia nell’aver preso gol che aver sbagliato il calcio di rigore. Dopo che abbiamo sbagliato il rigore è diventato ancora più difficile rimontare. Loro poi si sono esaltati cercando di portare a casa il risultato,alla fine c’è l’anno fatta. Bravi a loro”- conclude Bilardi.

A cura di Simone Vicidomini