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Juve Stabia, Ferdinando Elefante: Un ritorno che ha acceso l’entusiasmo nel ricordo di un passato vincente

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Un’onda di soddisfazione ha percorso la città e i cuori dei tifosi gialloblù: Ferdinando Elefante è stato ufficialmente annunciato come il nuovo Direttore Generale della Juve Stabia. La comunicazione, diramata dai canali ufficiali del club, segna il ritorno di una delle figure dirigenziali più stimate e competenti dell’ambiente stabiese, un professionista il cui nome è legato a un recente passato di successi.

Un ritorno al futuro si potrebbe dire. Elefante, infatti, non è un volto nuovo per i colori gialloblù. Aveva già ricoperto un ruolo chiave nella stagione 2023-2024, un’annata memorabile culminata con la trionfale promozione in Serie B. La sua nomina, pertanto, non è solo un cambio di poltrona ma una chiara dichiarazione di intenti da parte della proprietà: dare continuità a un progetto vincente, affidando le redini gestionali a un uomo di comprovata esperienza e profondo attaccamento alla piazza.

Manager di lungo corso con oltre trent’anni di esperienza a livello nazionale nel settore immobiliare e finanziario, Elefante è sinonimo di professionalità, acume gestionale e una profonda conoscenza delle dinamiche calcistiche. La sua precedente esperienza al servizio delle “Vespe” è rimasta impressa nella memoria collettiva come un periodo di crescita e solidità, elementi che la tifoseria spera di rivedere presto.

“Sono felice ed orgoglioso di tornare nella famiglia Juve Stabia,” ha dichiarato Elefante al momento della nomina. “Continuerò il lavoro iniziato nell’estate del 2023 con l’ottica ben precisa di sviluppare ed elevare il Brand Juve Stabia e di generare nuovi Stakeholders.” Parole che delineano una visione chiara: non solo successi sportivi, ma anche crescita strutturale e consolidamento del marchio.

La notizia del suo insediamento ha scatenato reazioni immediate e positive. Come un’eco, l’entusiasmo si è propagato sui social network, dove i tifosi hanno accolto il “nuovo-vecchio” Direttore Generale con messaggi carichi di affetto e fiducia. Il sentimento comune è quello di aver ritrovato una figura di riferimento, un dirigente preparato e sinceramente legato ai colori sociali. “È la scelta che serviva,” sembra essere la sintesi del pensiero collettivo che emerge dalla rete. “Con Elefante torna il vento giusto per far veleggiare la nostra barca. Sa come si lavora e, soprattutto, ama questa maglia. Siamo tutti con lui!”, sono solo alcuni messaggi dei tifosi apparsi sui social.

Il compito che attende Elefante sarà complesso ma stimolante: affiancare la proprietà nella pianificazione strategica, rafforzare l’organigramma e garantire la massima efficienza in ogni settore del club, dalla prima squadra al fondamentale settore giovanile. La sfida è ambiziosa: coniugare la gloriosa tradizione calcistica stabiese con un approccio manageriale innovativo e sostenibile, requisito ormai imprescindibile per competere ai massimi livelli.

Il bentornato a Ferdinando Elefante è, insomma, più di un semplice avvicendamento dirigenziale. È un segnale forte lanciato dalla Juve Stabia alla piazza e al campionato. La squadra ha ritrovato il suo “Condottiero” fuori dal campo. Ora, l’intera città attende con fiducia di vedere i frutti di questa rinnovata e promettente unione.

Juve Stabia, tifosi in apprensione per il recupero dei bomber Gabrielloni e Candellone

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La sconfitta per 3-0 subita sul campo della Carrarese, la prima in questo campionato di Serie B per la Juve Stabia, ha interrotto bruscamente l’entusiasmo in maniera inspiegabile, a prima vista, dopo 6 turni di imbattibilità. Analizzando bene e ascoltando gli uomiri della piazza più che mancanza di entusiasmo è preoccupazione dopo che la partita a Carrara ha acceso i riflettori su un’evidenza innegabile: l’importanza cruciale della coppia d’attacco formata da Alessandro Gabrielloni e Leonardo Candellone. L’assenza dei due bomber si è fatta sentire in modo significativo, limitando drasticamente le opzioni offensive delle Vespe. L’attacco non può e non deve poggiare solo sull’aspettative su un giovane talentuoso ma inesperto quale è Burnete che deve avere ancora del tempo per esprimere tutto il suo potenziale (vedi le partite con Venezia e la traversa colpita a la Spezia).

Ora, con il cruciale e sentitissimo derby casalingo contro i rivali dell’Avellino alle porte, l’intera tifoseria gialloblù però vive ore di trepidazione, aggrappandosi alla speranza di rivedere in campo almeno uno degli attaccanti per un match che va ben oltre i tre punti in palio.

Un attacco spuntato

Senza le loro due “stelle” del reparto avanzato, il potenziale offensivo della Juve Stabia è apparso inevitabilmente ridotto. Candellone e Gabrielloni non sono solo due finalizzatori, ma rappresentano l’ossatura, l’esperienza, il carattere e la profondità dell’attacco stabiese. La loro capacità di far salire la squadra, dialogare con i compagni e creare pericoli costanti è mancata terribilmente, evidenziando quanto siano indispensabili per la manovra e la finalizzazione della squadra di mister Giuseppe Abate.

La corsa contro il tempo

Le speranze dei tifosi sono strettamente legate al bollettino medico. Le diagnosi parlano di un trauma contusivo al ginocchio destro per Leonardo Candellone e di un trauma contusivo al collo del piede destro per Alessandro Gabrielloni. Entrambi sono costantemente seguiti dallo staff medico del club, che sta monitorando attentamente l’evoluzione delle loro condizioni, intensificando le terapie di recupero.

Le ultime indiscrezioni trapelate prima della sosta lasciavano presagire un possibile rientro di Candellone proprio per la sfida con l’Avellino, mentre per Gabrielloni i tempi potrebbero essere leggermente più lunghi, con un rientro previsto per la gara successiva.

La pausa per le nazionali offre un piccolo, prezioso lasso di tempo aggiuntivo. Per i tifosi, rivedere anche solo uno dei due titolari in campo contro gli storici rivali significherebbe non solo un potenziale offensivo ritrovato, ma anche un’enorme iniezione di morale e fiducia. La loro presenza, anche se parziale, darebbe un segnale forte alla squadra e all’ambiente, trasformando l’attesa per il derby in un concentrato di pura adrenalina calcistica.

Tutto il mondo Juve Stabia attende con il fiato sospeso: il derby ha bisogno dei suoi eroi, e in questo momento, gli eroi più attesi si chiamano Alessandro Gabrielloni e Leonardo Candellone.

Juve Stabia, il percorso di Kevin Piscopo al suo terzo anno con le Vespe ha mostrato grande duttilità tattica

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C’è un filo conduttore invisibile ma fortissimo che lega le panchine della Juve Stabia, da Guido Pagliuca fino al nuovo corso di Ignazio Abate: il nome è Kevin Piscopo. Il calciatore, arrivato in punta di piedi e ora diventato un pilastro assoluto, si è imposto all’attenzione della piazza di Castellammare di Stabia non solo per il talento, ma soprattutto per la sua camaleontica duttilità tattica.

La storia di Piscopo in maglia gialloblù è un inno alla versatilità. Che si trattasse di affrontare il campionato di Serie C, vinto con merito sotto la guida di Pagliuca, o di misurarsi con le nuove sfide della Serie B, il numero 11 ha sempre risposto presente. La caratteristica che lo rende un elemento insostituibile è proprio questa capacità di essere un vero e proprio “uomo ovunque”. Non è un caso che Piscopo veda il campo con regolarità, indipendentemente dal modulo o dall’avversario.

Pilastro Offensivo con Visione e Sacrificio

Sotto la gestione di Guido Pagliuca nella trionfale stagione 2023/2024, Piscopo è stato il jolly offensivo in grado di interpretare più spartiti. Nel modulo prediletto dal tecnico toscano, il versatile attaccante ha dimostrato di poter agire sia come trequartista, innescando le punte con la sua visione di gioco, sia come esterno d’attacco, sfruttando la sua velocità per creare superiorità numerica.

Ma Kevin Piscopo non è solo fantasia. Le sue prestazioni hanno spesso incluso un lavoro oscuro ma fondamentale in fase di non possesso, un’applicazione che lo ha portato, in alcune occasioni, a ricoprire una sorta di esterno a tutta fascia, garantendo equilibrio e supporto ai compagni, un aspetto molto apprezzato da Pagliuca che ne sottolineava le qualità morali e la necessità di applicazione difensiva.

Continuità e Centralità nel Progetto di Abate

Il cambio di guida tecnica, con l’arrivo di Ignazio Abate per la stagione 2024/2025 in Serie B, non ha scalfito il suo status. Se sotto Guido Pagliuca Piscopo era l’elemento capace di adattarsi a diversi sistemi offensivi, con mister Ignazio Abate, che ad ora predilige il modulo 3-5-1-1, continua a essere uno degli elementi su cui costruire la manovra.

La sua intelligenza tattica gli permette di interpretare al meglio i dettami del nuovo allenatore. Piscopo si è fatto carico del reparto offensivo, agendo sia da raccordo tra centrocampo e attacco, sia come riferimento avanzato capace di svariare su tutto il fronte.

L’attaccante classe 1998, che ha rinnovato il suo contratto con le Vespe fino al 2026, vuole continuare ad essere un grande protagonista. La sua capacità di essere decisivo in più zone del campo lo conferma come una pedina insostituibile e uno degli anelli di congiunzione tra due ere tecniche, unite dalla fiducia incondizionata nel talento e nella duttilità del loro numero 11.

Juve Stabia, testimone di un patto unico: Sanità pubblica e LND Campania uniti per la salute degli atleti

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Una delegazione della Juve Stabia ha presenziato a un evento di portata storica per il calcio campano e nazionale. Il calciatore Fabio Maistro, il medico sociale Gennaro Esposito, il preparatore atletico Raffaele La Penna e l’addetto agli arbitri Pasquale Sergio hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione della convenzione siglata tra il Comitato Regionale Campania FIGC-Lega Nazionale Dilettanti e la prestigiosa Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli” di Napoli.

L’accordo, primo nel suo genere in Italia, segna una svolta fondamentale nella tutela della salute dei calciatori tesserati. Grazie all’impegno e all’intuizione del dottor Gennaro Esposito, medico sociale del club gialloblù e promotore dell’iniziativa, viene stabilito un percorso sanitario preferenziale all’interno di una struttura pubblica di eccellenza.

La convenzione garantirà ai tesserati della FIGC Campania un accesso facilitato a prestazioni in regime di intramoenia per il trattamento di infortuni di natura traumatologica. Inoltre, un aspetto cruciale dell’accordo riguarda la prevenzione e la gestione delle patologie cardiovascolari di secondo livello, un tema di vitale importanza per la sicurezza degli atleti su ogni campo di gioco.

Questo patto di innovazione e collaborazione tra il mondo dello sport dilettantistico e la sanità pubblica rappresenta un modello virtuoso. Unendo competenze mediche di altissimo livello e supporto istituzionale, l’obiettivo comune è quello di creare un valore tangibile e concreto per l’intera comunità sportiva regionale, mettendo la salute e la sicurezza degli atleti al primo posto. La presenza di una rappresentanza qualificata della Juve Stabia testimonia la grande attenzione del club verso queste tematiche, confermando il suo ruolo non solo sportivo ma anche sociale sul territorio.

Festival “I Savi” ad Angri: viaggio nella storia del Napoli con Gennaro Montuori, dagli anni ’60 a Maradona

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Venerdì 10 ottobre, alle ore 20:00, il sipario della sala-teatro “Santa Caterina” di Angri si alzerà sul quarto evento del Festival della Comunicazione “I Savi”. L’incontro sarà dedicato al calcio, analizzato non solo come disciplina sportiva ma come fenomeno culturale e sociale, capace di creare ponti tra le persone, come sottolineato anche da Papa Francesco. Prendendo spunto dalla celebre frase di Eduardo Galeano, “Il calcio è la cosa più importante tra le cose non importanti”, la serata si propone di indagare il ruolo che questo sport riveste nella vita di tutti i giorni.

Al centro della discussione ci sarà Gennaro Montuori, meglio conosciuto come “Palummella”, figura iconica del tifo partenopeo e noto personaggio televisivo. Guidato dalle domande di Sergio Ruggiero Perrino, Montuori ripercorrerà la storia del Calcio Napoli, dagli anni ’60 fino ai giorni nostri. Un’attenzione speciale sarà dedicata al periodo d’oro degli anni Ottanta, quando le prodezze di Diego Armando Maradona portarono lo scudetto in città, trasformando un sogno sportivo in un riscatto sociale e in un’epopea indimenticabile. L’incontro esplorerà come il calcio possa agire da catalizzatore di emozioni collettive e diventare un rimedio alle avversità quotidiane.

La serata non sarà esclusivamente incentrata sul racconto sportivo, ma si arricchirà di diverse sfumature culturali. Sono previsti, infatti, gli interventi degli attori della compagnia Anziteatro, che contribuiranno con momenti di spettacolo, e la partecipazione di Gianfranco Piccirillo, presidente onorario dell’associazione StabiAmore. Questi contributi serviranno a sottolineare come il calcio sia profondamente radicato nel tessuto culturale e nella memoria condivisa di una comunità, rappresentando un elemento imprescindibile della cultura popolare e della vita sociale.

Juve Stabia, la decisione del Giudice Sportivo dopo la gara con la Carrarese riguarda un dirigente gialloblù

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Notizie amare per la Juve Stabia all’indomani della pesante sconfitta esterna subita contro la Carrarese. Oltre al netto 3-0 maturato allo Stadio dei Marmi, le Vespe devono fare i conti con le decisioni del Giudice Sportivo, avv. Emilio Battaglia, che ha squalificato per una giornata effettiva di gara il Team Manager Giuseppe Di Maio.

La sanzione, come si legge nel comunicato ufficiale diramato in data odierna, è scaturita dal comportamento tenuto dal dirigente gialloblù al 37° minuto del primo tempo della gara di Carrara. Secondo il referto arbitrale, Di Maio si è reso protagonista di una “plateale contestazione” nei confronti di una decisione del direttore di gara. Un gesto che non è passato inosservato e che costringerà il dirigente a rimanere lontano dal campo nel prossimo turno di campionato.

La decisione del Giudice Sportivo, assistito da Stefania Ginesio e dal Rappresentante dell’A.I.A. Moreno Frigerio, imporrà alla società di preparare la prossima sfida senza poter contare sul supporto a bordocampo di una figura importante come quella di Di Maio.

La Juve Stabia, dunque, deve pensare solo a concentrarsi esclusivamente sul riscatto da ottenere sul campo con i calciatori che tornernarrno in sede nella giornata di domani.

L’ex gialloblu Romei parla di passione, passato e futuro della Juve Stabia

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L’ex calciatore della Juve Stabia, Alessandro Romei, è tornato ospite della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese” sul canale YouTube “ViViCentro Network” dopo circa nove anni. Romei, che ha militato nelle fila gialloblù per cinque anni, ha espresso il suo profondo legame con la squadra e la città, dichiarando di portare la Juve Stabia nel cuore. Ha sempre ricevuto grandi attestati di affetto e stima a Castellammare, cosa che lo ha riempito di gioia.
Un Periodo Importante e la B Mancata
Romei ha definito gli anni trascorsi a Castellammare come “molto, molto importanti”, in cui la squadra fu protagonista con continuità, specialmente nei primi tempi. Dopo aver vinto il campionato di C2, l’anno successivo in C1 sfiorarono la Serie B. L’intelaiatura di quella squadra, secondo Romei, era già pronta per affrontare una buona Serie B, con pochi innesti. Purtroppo, la promozione in B non fu possibile a causa di un insieme di carenze (defaillance) della difesa, culminate nella finale del San Paolo.
Se la Serie B fosse stata raggiunta, la sua carriera sarebbe “assolutamente” cambiata. Ci sarebbe stata una rifondazione tecnica a causa dell’età avanzata di molti giocatori (33-34 anni), permettendo a giovani come lui, Colavitto, e Gennaro Pizzo di trovare spazio e dare una “nuova verve” al club.
Ricordando i compagni di squadra, ha citato Musella, Lunerti, Talevi, Celestini, De Simone e Amodio, definendoli “calciatori importantissimi”. Ha ammesso che avere un campione come Nino Musella davanti a sé era sia un problema (difficile da scalzare) che un vantaggio (un grande stimolo per acquisire esperienza).
Rammarichi e l’Aneddoto con Maradona
Il rammarico di Romei per non essere approdato a categorie superiori alla Serie C2 è “forte”. Oltre alle vicissitudini esterne, gli ultimi due anni della sua carriera furono segnati da una brutta pubalgia che lo costrinse a giocare poco, buttandolo giù sia fisicamente che mentalmente. Romei ha ricordato di essere stato penalizzato anche da un’etichetta esterna che lo voleva un calciatore “ricco” che giocava per divertirsi, una percezione difficile da sfatare che, unita al suo stile tecnico poco “grintoso” per la categoria, lo svantaggiò.
Tra i suoi otto gol segnati, ha messo in risalto quello contro la Lodigiani (molto bello e frutto di un’azione personale e un uno-due con Sorrentino) e, soprattutto, il suo primo gol con la Juve Stabia su punizione contro il Trani. Secondo il Presidente Fiore, quel gol fu ciò che lo convinse ad acquisire il club.
Romei ha condiviso anche un aneddoto personale con Diego Armando Maradona, che lo aveva paragonato a un calciatore argentino, uno degli idoli d’infanzia di Maradona stesso. Questo ricordo, scoperto anni dopo leggendo un libro autobiografico di Maradona, lo ha profondamente emozionato. Ha inoltre descritto l’umanità di Maradona raccontando come pagò un biglietto aereo a un giovane compagno per permettergli di tornare a casa per Natale.
Visione sul Calcio Attuale e la Squadra 2025
Parlando dell’attualità del calcio, Romei ha lamentato la perdita della “fantasia” e l’assenza del ruolo del numero 10 o del trequartista, preferendo che nelle giovanili si insegni meno tattica e più estro.
Riguardo alla recente sconfitta per 3-0 contro la Carrarese, Romei ha detto che ci può stare nel percorso di crescita. Sebbene abbia notato una “leggera involuzione”, ha sottolineato che la squadra è giovane, ha un nuovo allenatore (Abate) ed è ancora un “work in progress” alla ricerca di nuovi equilibri. L’importante è archiviare la sconfitta e trasformarla in energia positiva per il prossimo impegno, in particolare il derby con l’Avellino.
Romei spera che la Juve Stabia faccia un buon campionato e arrivi ai play-off. Un anno di transizione, se non fosse possibile, sarebbe comunque positivo. Infine, ha espresso grande felicità per i successi recenti del club, auspicando che, grazie anche ai nuovi progetti societari (Solmate/Brera), la squadra possa non solo rimanere in B, ma anche “accarezzare un sogno, il sogno della Serie A”.
Romei ha concluso rivelando che, in quanto intermediario di calciatori e allenatori, propone spesso giocatori alla Juve Stabia per mantenere un legame con l’ambiente.

Cade una trave durante lavori di ristrutturazione, muore un carpentiere di 61 anni

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Una trave cade dal primo piano durante lavori di ristrutturazione di una villetta in provincia di Napoli: morto carpentiere di 61 anni. I carabinieri sono intervenuti a via Capitano a Trecase, nel Vesuviano, dove il 61enne era impegnato in lavori edili per la ristrutturazione esterna di una villetta.

L’operaio sarebbe stato colpito alla testa da una trave in muratura precipitata, per cause in corso di accertamento, dal primo piano dell’immobile. L’uomo è deceduto sul colpo e sono in corso accertamenti dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta ed è stato disposto il sequestro della salma per la successiva autopsia. Indagini in corso per ricostruire l’intera vicenda.

Fonte AdnKronos

Terremoto Campi Flegrei, oggi nuove scosse

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Nuove scosse di terremoto oggi 31 agosto ai Campi Flegrei. La Sala operativa Ingv di Napoli ha rilevato una scossa di magnitudo 2.7 alle 16.38 ora italiana a una profondità di 1 km. In precedenza sono state rilevate altre due scosse, entrambe di magnitudo 3.3: una alle 16.10 e una alle 16.36.

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Fonte AdnKronos

Esplosione in un appartamento a Meta di Sorrento, due morti

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02 settembre 2025 | 09.48

LETTURA: 1 minuti

Due morti per una forte esplosione in un’abitazione a Meta di Sorrento. I carabinieri della compagnia di Sorrento e della stazione di Piano di Sorrento sono intervenuti in via Cristoforo Colombo. Da una prima sommaria ricostruzione, ancora da verificare, pare che poco prima per una probabile fuga di gas è esplosa un’abitazione con all’interno due persone anziane di 81 e 83 anni. L’incendio ha interessato altre due abitazioni vicine, senza provocare gravi danni. Gli anziani – un uomo e una donna conviventi – sono deceduti. Carabinieri e vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l’area. Accertamenti in corso coordinati dalla procura di Torre Annunziata.

Fonte AdnKronos

Fratelli d’Italia non molla il Veneto

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Se il candidato del centrodestra in Veneto sarà indicato dalla Lega? “Partita finisce quando arbitro fischia… E l’arbitro non ha ancora fischiato”. Parafrasando la celebre massima dell’indimenticabile allenatore Vujadin Boskov, il coordinatore di Fratelli d’Italia in Veneto, Luca De Carlo, riassume così al telefono con l’Adnkronos lo stato delle trattative interne al centrodestra sulla scelta del candidato nella Regione finora guidata da Luca Zaia. La partita resta aperta e la coalizione di governo è ancora alla ricerca della quadratura del cerchio, mentre si avvicina l’appuntamento elettorale: il 23 novembre rappresenta infatti la data ultima per il voto. “È ragionevole pensare che nel giro di pochissimo i leader sciolgano il nodo…”, aggiunge il senatore di Fdi.

Secondo gli ultimi rumors, un vertice tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani potrebbe tenersi entro la fine della settimana. Oggi, tuttavia, la premier sarà impegnata con il Consiglio dei ministri e con la call dei Paesi volenterosi per discutere le garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Lo stesso giorno Salvini non dovrebbe essere a Roma. Da qui le ipotesi: c’è chi indica venerdì come data possibile per il faccia a faccia e chi, invece, ritiene probabile un rinvio alla settimana successiva. Tajani, intanto, assicura: “Noi siamo una coalizione politica, non siamo un accordo elettorale, per questo correremo uniti ovunque, troveremo il miglior candidato possibile in tutte le regioni e in tutte le città in cui si voterà”. L’obiettivo di Forza Italia, sottolinea il leader azzurro, è “ottenere una percentuale a due cifre”.

Di certo i leader non aspetteranno l’esito delle regionali nelle Marche, in programma il 28 e 29 settembre, per completare il mosaico delle candidature: la scadenza è troppo lontana. Il 17 settembre Meloni, Tajani e Salvini saranno ad Ancona per sostenere la rielezione del governatore uscente Francesco Acquaroli, uomo di Fdi. Calabria e Toscana rappresenteranno altri due banchi di prova: in corsa ci sono l’uscente Roberto Occhiuto (Fi) e il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi (Fdi).

Resta invece in stallo la situazione in Campania e in Veneto. Nella Regione del Sud, per il dopo Vincenzo De Luca, circolano i nomi del viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli (Fdi), del rettore della Federico II Matteo Lorito in qualità di civico, ma anche di Mara Carfagna, di Noi Moderati. In Veneto, dopo lo stop alla ricandidatura di Zaia per il limite dei mandati, il ‘Doge’ non ha ancora sciolto le riserve sulla possibilità di presentare una lista personale. Il Carroccio continua a rivendicare la scelta del candidato: per Alberto Villanova, capogruppo della Liga Veneta in Consiglio regionale, si tratta della “linea del Piave”: “Non c’è più tempo da perdere. È una questione di correttezza verso i veneti. Che, per inciso, avrebbero largamente preferito essere ancora governati dal presidente di regione più amato d’Italia”.

Fratelli d’Italia non sembra intenzionato a cedere la golden share

Ma Fratelli d’Italia non sembra intenzionato a cedere la golden share. “Da parte della Lega la richiesta è sicuramente legittima, ma si scontra con la realtà attuale”, sottolinea De Carlo. “Oggi c’è un partito fortemente maggioritario come Fratelli d’Italia, che nelle ultime tornate elettorali ha raccolto quasi tre volte i voti della Lega. Non c’è più, inoltre, il fattore Zaia: è evidente quindi che le condizioni siano cambiate rispetto al passato”. “Chi mastica politica – prosegue il coordinatore veneto di Fratelli d’Italia – sa che esiste la realpolitik, e la questione Veneto si inserisce all’interno di un quadro generale più ampio. Come ho già avuto modo di sottolineare, se il nome non fosse di Fdi ma della Lega, si tratterebbe di un atto di estrema generosità da parte di Giorgia Meloni e del nostro partito. Come nel calcio: rigore è quando l’arbitro fischia. E l’arbitro, per ora, non ha ancora fischiato”.

Altro fronte ancora aperto è quello della Puglia, dove Forza Italia spinge per la candidatura del deputato Mauro D’Attis. Sul tavolo resta però anche la disponibilità di Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute di Fdi: “Se la coalizione dovesse convergere sul mio nome per sfidare il centrosinistra per il dopo Emiliano, direi che ‘ci sono'”, conferma all’Adnkronos. (di Antonio Atte e Francesco Saita)

Fonte AdnKronos

Napoli, uccide il marito a coltellate durante lite: arrestata

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04 settembre 2025 | 09.30

LETTURA: 1 minuti

E’ stata arrestata e portata nel carcere di Secondigliano la 58enne che all’alba ha accoltellato e ucciso il marito 59enne al culmine di una violenta lite scoppiata nella notte. A chiamare i poliziotti era stata la stessa donna, raccontando di aver ucciso il marito con un coltello nella loro abitazione in via Arcangelo a Baiano, a Napoli. All’arrivo sul posto, gli agenti hanno trovato la donna ferita e l’uomo ormai senza vita in camera da letto con numerose ferite da arma da taglio nella parte superiore del corpo. Agli investigatori, la 58enne ha raccontato di essere stata accoltellata dal marito e di aver reagito, uccidendolo.

La donna è stata quindi portata all’ospedale Vecchio Pellegrini in codice rosso per poi essere interrogata dal pm intervenuto sul posto. Al magistrato ha detto di essere stata già in passato vittima di minacce e aggressioni da parte del marito violento, ma di non aver mai denunciato. Non vi erano stati interventi precedenti o segnalazioni di lite. Trovati due coltelli di grosse dimensioni, sottoposti a sequestro. Indagini sono in corso da parte della Squadra Mobile.

Fonte AdnKronos

Juve Stabia, un’enigma avvolge Burnete: Talento ancora inespresso? Troppo presto per dirlo

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La pesante sconfitta per 3-0 subita dalla Juve Stabia a Carrara ha lasciato l’amaro in bocca, segnando il primo stop stagionale per le Vespe. In un pomeriggio difficile per tutta la squadra, i riflettori della critica si sono accesi sulla prestazione di Rareș Burnete. L’attaccante rumeno, classe 2004, è stato oggetto di giudizi severi, forse troppo frettolosi per un calciatore di appena 21 anni alla sua prima vera, impegnativa stagione in un campionato complesso come la Serie B.

È innegabile che contro la Carrarese la sua sia stata una prova opaca, in cui, come tutto il reparto offensivo, non è riuscito a incidere. Le pagelle, con voti al di sotto della sufficienza, fotografano una giornata storta, un passaggio a vuoto che può capitare nel percorso di crescita di qualsiasi giovane atleta. Tuttavia, etichettare la sua performance come l’emblema della sconfitta o, peggio, come un campanello d’allarme definitivo, significa perdere di vista il quadro generale: Burnete è un patrimonio tecnico che ha bisogno di tempo per adattarsi e sbocciare.

Un Investimento sul Futuro, non una Scommessa da Vincere Subito

L’arrivo di Burnete in prestito secco dal Lecce è stata una delle operazioni più significative del Direttore Sportivo Matteo Lovisa, la cui filosofia è da sempre orientata alla valorizzazione di giovani talenti. Lovisa ha puntato sulle qualità indiscusse del ragazzo, consapevole che inserire un giovane in un campionato fisico e tattico come la Serie B richiede un percorso di adattamento.

Non si tratta di una “scommessa azzardata”, ma di un investimento ponderato su un potenziale che necessita del giusto contesto per emergere. Lo stesso DS aveva ricordato, a bilancio del mercato, come la sfortuna avesse già messo lo zampino nelle prime uscite del rumeno. Il magnifico tiro dai 30 metri che si è stampato sulla traversa contro lo Spezia non è solo l’emblema della sfortuna, ma è soprattutto la testimonianza visiva delle sue capacità balistiche e della sua visione di gioco. Quel gesto tecnico è il biglietto da visita di ciò che Burnete può diventare.

Dall’Apprendistato alla Consacrazione: la Strada è Tracciata

La partita di Carrara non deve essere vista come una bocciatura, ma come una tappa di un necessario apprendistato. Per un attaccante proveniente da un campionato Primavera, il salto in Serie B implica un confronto con difensori più esperti, ritmi più alti e una pressione mediatica a cui non si è abituati. La “cattiveria” agonistica e la malizia sotto porta non sono doti innate, ma si acquisiscono con l’esperienza, con il lavoro quotidiano e con la fiducia dell’ambiente.

Il compito di mister Ignazio Abate, maestro nel lavorare con i giovani, e di tutto lo staff tecnico sarà proprio questo: accompagnare Burnete in questo percorso, fornendogli gli strumenti per trasformare il suo talento grezzo in efficacia e concretezza. Giudicare un attaccante di 21 anni dopo appena sette giornate sarebbe un errore strategico, specialmente per una società che ha fatto della crescita dei giovani il proprio marchio di fabbrica.

La Juve Stabia non ha un “peso morto” in attacco, ma un potenziale campione che attende di essere sbloccato. La prestazione di Carrara non è un verdetto, ma un punto di partenza. Con pazienza, lavoro e la giusta fiducia, la scommessa di Lovisa ha tutte le carte in regola per trasformarsi in una vittoria per il futuro delle Vespe.

Cirielli? Se si candida non dovrà lasciare governo

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Se Edmondo Cirielli si candiderà alla presidenza della Regione Campania non dovrà lasciare il governo. A dirlo è il vicesegretario della Lega, Claudio Durigon rispondendo alle affermazioni del capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, che ritiene invece opportune eventuali dimissioni di Cirielli dalla carica di viceministro degli Esteri.

“Credo -risponde Durigon all’Adnkronos – che non è questo il momento di avanzare simili ipotesi. Edmondo Cirielli è un grandissimo candidato, molti di noi hanno doppi incarichi, come ad esempio il sottoscritto, che è sottosegretario e vicesegretario della Lega”. Cirielli – conclude Durigon – “sicuramente vincerà e quindi non c’è bisogno di porre questi diktat preventivi”.

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Fonte AdnKronos

ESCLUSIVA Juve Stabia, McClory : Salvezza e sogno serie A. Pronti ad investimenti per la stabilità del club

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Brera, o meglio Solmate vista la nuova denominazione della Holding, e Juve Stabia; un connubio iniziato lo scorso dicembre e che ora è pronto a compiere un ulteriore salto.

Dalla quota di minoranza, acquistata a dicembre 2024, alla totalità delle quote del club gialloblù, da concretizzare entro il 2025. Daniel McClory, in esclusiva per Vivicentro, si espone a 360 gradi sul sodalizio gialloblù, parlando dei progetti a breve e a lungo termine, degli obiettivi e degli investimenti che la Holding farà per le Vespe.

Com’è stato rivedere la squadra e festeggiare la vittoria contro il Mantova martedì sera?

“Ogni volta che torno a Castellammare è sempre una gioia. La serata è stata perfetta. Speriamo di viverne tante altre così.”

Mercoledì avete annunciato di essere in trattativa con Andrea Langella per l’acquisizione del restante 48% della Juve Stabia. Quando prevedete di chiudere l’affare? Cosa vi ha spinto ad acquisire tutto? Quali cambiamenti apporterete?

“Queste operazioni risalgono a diversi mesi fa e non possono certo essere risolte in poche settimane. I rapporti sono cordiali e credo che entro fine anno potremo finalizzare tutto.

La scelta è dettata dalla volontà della Juve Stabia di avere una visione unica, chiara e definita per il futuro.

Vogliamo inoltre apportare ulteriore professionalità e competenza e portare un contributo “all’americana” che si integri perfettamente con le “Vespe”, analogamente a quanto accade con altri club stranieri di Serie A e Serie B.”

Nelle ultime settimane si sono diffuse voci, anche a seguito di commenti sui social media da parte di persone a lei vicine, di nuovi debiti “emersi” all’improvviso. Può dirci qual è l’ammontare reale dei “debiti” della Juve Stabia?

“In qualsiasi azienda, quando si verifica un cambio di proprietà, si applicano i principi contabili e nel nostro caso, si richiede la comunicazione per la rendicontazione al Nasdaq, ci sono quasi sempre delle discrepanze; la Juve Stabia probabilmente non fa eccezione, ma presto avremo un quadro aggiornato.

Per ottenere informazioni corrette e chiare, abbiamo un team di revisori che sta svolgendo un lavoro dettagliato.

Anche la trasparenza ha un grande valore per noi.

Parlare di numeri in questo momento non ha senso perché è una questione interna al club, che saprà come gestirla.”

Inoltre, ci sono prossime scadenze federali (come stipendi e altro). Quanto e quando prevedete di investire, a breve termine, nella Juve Stabia per far fronte a questi obblighi? E a lungo termine, quanto e in quali fasi prevedete di investire nelle Wasps?

“Grazie al contributo di tutti e al lavoro della dirigenza, il club è riuscito a superare tutti gli ostacoli e ha rispettato puntualmente tutte le scadenze federali e fiscali; le prossime scadenze non dovrebbero essere diverse.

Abbiamo idee e nuovi progetti per la società sportiva e stiamo valutando la possibilità di realizzarli.

Stiamo lavorando intensamente al futuro con grande impegno. Le risorse saranno utilizzate con grande attenzione e prudenza. In queste settimane stiamo pianificando proprio questa attività.”

Avete annunciato il passaggio da Brera a Solmate, una società che opererà nel settore delle criptovalute. Chi investirà in questa nuova società (imprenditori e aziende)? Da dove arriveranno i capitali? Cosa cambierà per la Juve Stabia, chi si occuperà della gestione del club e quali cambiamenti dirigenziali apporterete?

“Gli investitori sono di fama internazionale e sono istituzioni e persone di alto profilo. Brera rimarrà una filiale di una famiglia molto, molto più ampia. Gestiamo e deteniamo azioni di diversi club in tutto il mondo.

Abbiamo anche avviato uno scambio sportivo/culturale con il Toronto Blizzard Football Club, dove abbiamo già stanziato risorse. Vogliamo continuare a essere presenti a livello globale.

Continuerò personalmente a supervisionare il club e al momento stiamo valutando l’inserimento di ulteriori professionisti in ruoli chiave senza perdere le risorse attuali che hanno portato la squadra a questi risultati.

Questo è un anno di riorganizzazione, in cui faremo valutazioni attente volte a valorizzare meriti, professionalità e ruoli.”

Il nuovo CEO Sartori avrà un ruolo attivo nella Juve Stabia? Oltre ai rappresentanti di Solmate o Ark?

“Come accennato, facciamo parte di una famiglia molto più ampia della società Juve Stabia, attiva in molti settori finanziari.

In futuro, potrebbe esserci il supporto della casa madre, ma al momento non ci sono decisioni in merito, sebbene i dirigenti di Solmate abbiano sottolineato i legami tra calcio e mondo criptovalute.

Diversi importanti investitori di Abu Dhabi sono presenti in Brera Solmate e ricordano che questa è la “capitale del capitale” per molte iniziative come quella realizzata dal City Football Group, proprietario del Manchester City e del Palermo, oltre ad altre 10 squadre di calcio.”

Con la partenza di Langella, quella partnership di cui avete parlato lo scorso dicembre alla presentazione del vostro arrivo verrà meno. Continuerete da soli o state già negoziando con qualche altro soggetto per la cessione delle azioni del club?

“In genere, le partnership hanno una durata limitata perché le dinamiche di un club cambiano costantemente e devono essere prese decisioni immediate e tempestive.

Tuttavia, non escludiamo la possibilità di riservare azioni della società a imprenditori internazionali, nazionali e locali riconosciuti per il loro valore che vogliano unirsi a noi nel progetto.

Chiaramente la quotazione di Brera al Nasdaq e l’operazione Solmate da 300 milioni di dollari hanno suscitato un grande interesse da parte di investitori e organizzazioni sportive di tutto il mondo.”

Ha parlato di un nuovo progetto triennale. Quali obiettivi perseguirà in termini di risultati sportivi e non sportivi?

“Come ho già detto, stiamo gettando le basi per costruire un progetto che, entro tre anni, possa tentare di raggiungere la massima serie e magari guadagnarsi il “diritto di cittadinanza sportiva”, con una auspicabile permanenza, nelle più importanti categorie nazionali.

Naturalmente, le leggi del campo decidono il destino di una squadra.

Faremo tutto il possibile per provarci. Anche dedicare risorse mirate al settore giovanile e femminile della Juve Stabia è una priorità assoluta.”

“Cosa vorrebbe dire ai tifosi per rassicurarli sul futuro e sulle sue intenzioni? E quali iniziative ha in mente per rafforzare ulteriormente la loro fedeltà? Magari evitando errori del passato come la doppia giornata gialloblù o altri?”

“I tifosi hanno sempre il diritto di criticare, ma anche il dovere di sostenere la squadra quando le cose non vanno bene. Il nostro impegno sarà massimo, ma come si dice, “la palla è rotonda!”.

Stiamo avviando un progetto per migliorare l’impianto sportivo affinché i tifosi possano essere accolti in modo più confortevole.

Stiamo valutando con l’amministrazione comunale la disponibilità di un’area da adibire a parcheggio per consentire ai cittadini di godersi la partita senza disagi.

Abbiamo un team marketing che sta lavorando a un interessante progetto di fidelizzazione proprio per garantire che i tifosi siano sempre più affezionati e vicini alla squadra.”

Ha avuto modo di spiegare i progetti futuri anche alla luce delle voci di “ritorno a bilancio” dopo gli ultimi acquisti?

“Lo sforzo profuso nel calciomercato è stato notevole. Abbiamo colto le opportunità di mercato che, tuttavia, hanno avuto un impatto sulle finanze del club. Equilibrio finanziario e sostenibilità sono concetti e realtà che devono essere chiari a tutti.

In occasione della partita contro il Mantova ho fatto i complimenti alla squadra, all’allenatore e al direttore sportivo. Questi giocatori danno tutto in campo, e questo è encomiabile.”

L’AZZURRO PENSIERO. Per il Napoli una vittoria di carattere. Hojlund completa la rimonta sul Genoa

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​Il Napoli ha conquistato una vittoria fondamentale, superando il Genoa per 2-1 in una partita intensa e combattuta, dimostrando carattere e determinazione, soprattutto dopo essere andato in svantaggio. Il successo arriva al termine di una settimana impegnativa per i Campioni d’Italia, costretti a fare i conti con un calendario serrato e i nuovi innesti in rosa.
​La Sofferenza e la Reazione Decisiva
​La gara non è stata una passeggiata per gli Azzurri. Il primo tempo si è chiuso con il vantaggio a sorpresa del Genoa, firmato in modo spettacolare da Ekhator con un pregevole colpo di tacco proprio in chiusura di frazione.
​Nella ripresa, però, è emerso il valore e l’orgoglio del Napoli. A riportare in equilibrio il match ci ha pensato il centrocampista Frank Anguissa, autore di un preciso colpo di testa poco prima dell’ora di gioco. Una rete, come ha ammesso lo stesso camerunense, “importante perché ci ha consentito di risalire” e che ha dato la scossa definitiva alla squadra.
​Il sorpasso, e il sigillo sulla vittoria, è arrivato a circa un quarto d’ora dalla fine grazie a Rasmus Hojlund. L’attaccante danese ha mostrato ancora una volta il suo killer instinct, realizzando la rete del 2-1 con una zampata in mischia che ha messo fine alle speranze dei Grifoni. Per Hojlund si tratta del terzo gol in soli quattro giorni tra Champions League e campionato, un ruolino da vero bomber che lo rende l’uomo del momento in casa partenopea.
​Le Voci dal Campo
​Nel post-partita, la soddisfazione è palpabile, ma si mescola alla consapevolezza delle difficoltà.
​Antonio Conte: “Una Dimensione Nuova, Sarà una Stagione non Semplice”
​L’allenatore azzurro, Antonio Conte, ha commentato il successo sottolineando il periodo di transizione che sta vivendo la sua squadra. “Stiamo sperimentando una dimensione nuova per noi, giocando tre partite in una settimana e con l’innesto di nove nuovi arrivati,” ha spiegato il mister, ammettendo come questo possa creare “situazioni non semplici in questa fase della stagione.”
​Conte ha ribadito la forza del gruppo storico che ha vinto lo Scudetto, ma ha anche messo in guardia sulla necessità di tempo per i nuovi elementi per “maturare esperienza.” Ha inoltre elogiato l’avversario: “Stasera il Genoa ha dimostrato grande organizzazione e volontà,” consapevole che “essere campioni d’Italia ti porta sempre grande motivazione degli avversari.” La chiusura è un monito: “Noi sappiamo che questa sarà una stagione non semplice che però sarà propedeutica al terzo anno che ci aspetta.”
​Hojlund e Anguissa: “Vittoria di Carattere”
​Eroe di giornata, Rasmus Hojlund, non nasconde l’entusiasmo: “Sono molto contento di questa vittoria, sofferta ma meritata. Io cerco di fare il mio dovere e seguo le indicazioni di Conte,” ha dichiarato il danese, che ha poi aggiunto: “Tutta la squadra ha disputato una prova di carattere.”
​Sulla stessa linea Frank Anguissa: “Siamo contentissimi, non abbiamo mai mollato ed abbiamo vinto con merito. È un segnale positivo riuscire a rimontare, certamente potevamo cominciare meglio di come abbiamo fatto, ma nel secondo tempo si è visto il valore di questo gruppo.”
​Il Napoli porta a casa tre punti pesantissimi che consolidano le ambizioni e confermano la mentalità di una squadra che, pur nelle difficoltà della transizione, non ha intenzione di cedere un millimetro.

IL MORSO DELLA VESPA. Crolla lo Stabia a Carrara. Stop alla serie positiva con un pesante 3-0

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Si interrompe allo stadio “Dei Marmi” la striscia positiva della Juve Stabia, che incassa una sconfitta amara per 3-0 contro una Carrarese cinica e spietata. Nonostante un avvio di campionato che era stato il migliore mai registrato in Serie B per le Vespe – due vittorie e quattro pareggi – la gara si è conclusa con un passivo pesantissimo, quasi a confermare i timori espressi alla vigilia dal mister Abate in assenza di uomini chiave.
​Un Primo Tempo di Illusione e Svantaggio
​L’undici di mister Calabro è sceso in campo alla ricerca della prima vittoria interna e ha subito provato a imporre il proprio gioco. La Juve Stabia ha dominato a lungo il possesso palla, trascorrendo oltre un tempo nella metà campo della Carrarese, ma senza riuscire a trovare varchi nella difesa toscana, una delle meno battute del campionato.
​Il primo pericolo, tuttavia, è per i toscani, con Hasa che impegna severamente Confente al 7′. Pochi minuti dopo, all’8′, la Carrarese sblocca il risultato: un cross di Abiuso colpisce il braccio di Ruggero; dopo il check del VAR, l’arbitro concede il rigore che l’ex di turno, Schiavi, trasforma con freddezza.
​In vantaggio, i toscani hanno arretrato il baricentro, lasciando il possesso alla Juve Stabia che però si è fatta vedere dalle parti di Bleve solo alla mezz’ora con Maistro. Nonostante il dominio territoriale, i tentativi di Mosti e Maistro non sono riusciti a inquadrare la porta.
​La Ripresa, I Cambi e il Crollo Finale
​Nella ripresa, la gara si è accesa, e i cambi si sono rivelati decisivi. Non ha avuto l’impatto sperato l’ingresso di Piscopo al posto di Reale, un’occasione persa per invertire l’inerzia, come avrebbe voluto mister Abate.
​Decisivi, invece, gli innesti di Zanon e Finotto per la Carrarese. Dopo un pericolo creato da un colpo di testa di Bellich respinto da Bleve su cross di Leone al 9′, il raddoppio è arrivato poco dopo. Al 10′, Zanon crossa, Finotto incorna di testa, centrando la base del palo con Confente battuto, un segnale della crescente pressione carrarina.
​Il raddoppio arriva alla mezz’ora: l’attaccante della Carrarese parte velocissimo sulla destra, scarica su Hasa che, colpevolmente lasciato solo al centro dell’area, piazza alle spalle del portiere stabiese il 2-0.
​Il tracollo si completa allo scadere con il clamoroso tris. Ancora una volta, è Zanon a fare tutto da solo: punta Stabile e chiude la sfida con un tiro a giro basso, fissando il risultato sul definitivo 3-0.
​La Juve Stabia torna a casa con una pesante sconfitta e la consapevolezza che, in assenza di giocatori fondamentali come Gabrielloni e Candellone, l’impegno di Burnete non basta a reggere da solo le sorti del reparto avanzato. Per i toscani, invece, una vittoria cinica e meritata che li rilancia in classifica.

Carrarese – Juve Stabia (3-0): Il podio e il contropodio gialloblù

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La Juve Stabia affonda sotto i colpi della Carrarese ed incappa nella prima sconfitta in campionato. Passivo pesante e meritato per gli uomini di Abate, in balìa della squadra di Calabro per tutta la gara.

PODIO

Medaglia d’oro: ad Alessandro Confente, che evita alla Juve Stabia un passivo ancora più rumoroso. Che, nonostante i tre gol subiti, il portiere stabiese sia il migliore tra i suoi la dice lunga sulla giornata della Juve Stabia. Confente chiude la porta nel primo tempo per due volte alla Carrarese dopo una leggerezza di Leone in fase di disimpegno. Nella ripresa le sue uscite tempestive, quando ormai è lasciato “solo” dalla squadra sbilanciata in avanti, evitano in parte la goleada toscana.

Medaglia d’argento: ad Omar Correia, che non brilla ma nemmeno sprofonda. Il 29 ex Triestina tenta qualche strappo, forte del suo dinamismo, e riesce bene a fasi alterne. Probabilmente avrebbe bisogno di rifiatare ma le condizioni non ottimali di Pierobon non glielo consentono. Sul punto la domanda sorge spontanea, Zuccon è tornato per ricalcare la parentesi impalpabile dello scorso anno? Possibile che anche in questa stagione sia elemento solo per gli ultimi minuti di quale gara isolata?

Medaglia di bronzo: a Lorenzo Carissoni, treno a velocità ridotta. Non un vagone ad alta velocità ma anzi con qualche fermata di troppo l’ex Cittadella, per cui valgono le medesime considerazioni di Correia. Nonostante la stanchezza, si fa trovare comunque pronto nelle due fasi di gioco, restando in partita fino alla fine.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Rares Burnete, a tratti ingiudicabile per la pochezza della sua prestazione. Non tiene palla, non subisce fallo, si lascia spesso sopraffare con leggerezza inaudita dagli avversari. La gara del centravanti di proprietà del Lecce è fatta quasi totalmente di falli di pura irruenza, totalmente inutili ai fini dell’andamento del match. Nell’unica occasione in cui gli arriva palla in area (demerito anche dei compagni) anziché calciatore subito col mancino, si accartoccia per cercare la conclusione forzata col destro, facendosela murare.

Medaglia d’argento: a Marco Ruggero, che incappa nella classica giornata in cui gira tutto male. Suo malgrado capita sul suo braccio sinistro l’episodio che incanala la partita nella direzione favorevole alla Carrarese; disattenzione involontaria da cui però Ruggero non si riprende. Balla pericolosamente tra le sortite rapide dei gialloazzurri sia quando c’è da difendere da fermo che quando prova l’anticipo, spesso coi tempi sbagliati. La sosta gli farà bene in termini di ripresa delle energie psicofisiche.

Medaglia di bronzo: a Filippo Reale, rispolverato sulla fascia sinistra senza particolari risultati. Il numero 3 galleggia sulla linea di centrocampo, non facendosi apprezzare né per intraprendenza né per freschezza atletica. Sbaglia la misura di cross comodi rimanendo comunque troppo compassato in fase di corsa. Da cambiare velocemente l’approccio alle gare di Serie B, dure e sporche rispetto a quelle del campionato Primavera.

Juve Stabia, la prima sconfitta stagionale arriva con la Carrarese e impone una riflessione tattica e mentale

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La sconfitta è un’esperienza amara, ma per una squadra ambiziosa come la Juve Stabia di Ignazio Abate può trasformarsi nel più efficace degli insegnamenti. Il 3-0 incassato allo stadio “Dei Marmi” di Carrara non è un semplice incidente di percorso da archiviare in fretta, ma un campanello d’allarme che suona forte e chiaro. Una lezione di concretezza impartita da una Carrarese cinica, che ha saputo sfruttare ogni errore delle Vespe, costringendole a fare i conti con i propri limiti.

La cronaca parla chiaro: la partita è stata immediatamente indirizzata da un avvio shock. Al 9° minuto, un ingenuo fallo di mano in area di Ruggero su un tiro di Abiuso ha concesso ai padroni di casa un calcio di rigore. Sul dischetto si è presentato l’ex di turno, Nicolas Schiavi, che con freddezza ha spiazzato Confente, portando in vantaggio i toscani. Un gol a freddo che ha concesso alla Carrarese il lusso di impostare la gara sull’attesa e sulle ripartenze, mettendo a nudo le difficoltà della Juve Stabia nel reagire con la necessaria lucidità.

Reazione Generosa ma Sterile

Se le Vespe hanno provato a rimettersi in carreggiata, lo hanno fatto con grande generosità ma con scarsa efficacia. Il centrocampo ha lavorato per creare gioco, con un ispirato Maistro a cercare la via della rete e un positivo Mosti a rendersi pericoloso con un tiro velenoso a inizio ripresa. Tuttavia, la manovra è apparsa spesso prevedibile e poco incisiva. L’occasione più grande per riaprire il match è capitata sulla testa di Bellich, ma il suo colpo a botta sicura è stato neutralizzato da un intervento prodigioso del portiere avversario Bleve, una “paratissima” che ha spento le speranze del pareggio e ha rappresentato la sliding door del match.

La Spietata Concretezza della Carrarese

Mentre la Juve Stabia sprecava, la Carrarese ha mostrato una spietata concretezza. La squadra di Antonio Calabro, pur soffrendo in alcuni frangenti, ha saputo resistere con ordine per poi punire in contropiede. Il raddoppio di Hasa al 77′, al termine di una ripartenza fulminea orchestrata dal neo-entrato Finotto (che poco prima aveva colpito un palo), è l’emblema di una transizione letale che ha tagliato le gambe alla Juve Stabia, colpita proprio nel momento del suo massimo sforzo. Il tris finale di Zanon all’86’, con un preciso diagonale, ha sigillato il verdetto e reso il passivo umiliante, evidenziando una difesa stabiese apparsa troppo disorganizzata e vulnerabile in campo aperto.

L’Analisi di Abate: “Una Legnata che ci Farà Crescere”

Nel post-partita, il tecnico Ignazio Abate non ha fatto drammi, ma ha analizzato con lucidità la prestazione. “Questa sconfitta ci farà crescere. I giovani crescono giocando e qualche legnata sui denti la dobbiamo prendere,” ha dichiarato, sottolineando la necessità di ritrovare la “cattiveria mentale” indispensabile per affrontare un campionato difficile come la Serie B. Abate ha respinto l’idea che la pressione dell’imbattibilità abbia pesato, riconoscendo i meriti di una Carrarese “ben strutturata e organizzata”.

Cosa deve portarsi a casa la Juve Stabia da questa trasferta? Innanzitutto, la consapevolezza della fragilità difensiva mostrata sulle ripartenze avversarie. In secondo luogo, l’urgenza di ritrovare quella lucidità offensiva smarrita, perché non basta creare, bisogna capitalizzare, specialmente quando si è in svantaggio.

La prima sconfitta stagionale è arrivata. Non c’è dramma, ma c’è l’obbligo di voltare subito pagina e di trasformare questo passo falso in un punto di ripartenza. Per ambire a traguardi importanti, la Juve Stabia deve imparare in fretta a soffrire, a essere cinica e a gestire i momenti di difficoltà, proprio come, in questa occasione, ha saputo fare la sua avversaria. La lezione del “Dei Marmi” è servita: ora tocca alle Vespe dimostrare di averla imparata.

Savoia Calcio, pareggio 1-1 con il Sambiase

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Il Savoia ottiene un pareggio al termine di una gara intensa e combattuta contro il Sambiase, finita 1-1.

Gli oplontini reagiscono con carattere al gol di Haberkon, con una rete di Favetta nella ripresa e mantengono l’imbattibilità stagionale.
La partita si apre subito con un’occasione per il Savoia: al 1’ Schiavi pennella un cross teso per Favetta, bravo ad inserirsi sul primo palo, ma è decisiva la deviazione di Colombatti che manda in angolo.
Al 14’ il Sambiase risponde con Frasson, che sul secondo palo non trova l’impatto vincente con il pallone.

Al 36’ su angolo dei calabresi Perricci colpisce di testa, ma De Lorenzo si fa trovare pronto. Due minuti più tardi, al 38’, i padroni di casa passano in vantaggio: Haberkon approfitta di un infortunio e insacca per l’1-0.

Nella ripresa il Savoia alza il ritmo.

Al 47’ De Lorenzo si riscatta subito con una grande parata sulla punizione battuta da Haberkon, tenendo i suoi in partita.

E al 53’ arriva il meritato pareggio: ancora Schiavi protagonista con un cross teso, Favetta inventa un colpo di tacco spettacolare che vale l’1-1.

Favetta esulta, è 1-1

Al 64’ Diogo prova il diagonale da fuori area che finisce largo, mentre al 66’ Favetta sfiora la doppietta: il suo tiro viene deviato da Frasson e termina di poco a lato. Al 69’ il Sambiase ci prova con Calabrò, ma De Lorenzo respinge.
Nel recupero, al 91’, brivido per il Savoia: Furiato si presenta a tu per tu con De Lorenzo ma l’estremo difensore oplontino compie un intervento decisivo che salva il risultato e regala al Savoia un punto importante che tiene i Bianchi nelle zone alte della classifica. Per gli uomini di mister Catalano, adesso, niente riposo: mercoledì c’è la sfida con la Paganese in Coppa Italia al “Giraud”.

IL TABELLINO

Sambiase (3-5-2): Giuliani – Pantano, Colombatti, Strumbo (59’ Coriano ‘05) – Frasson ‘05, Diogo (88’ Marrello), Calabrò ‘06, Kouame, Andronache ‘07 (59’ De Cicco ‘07) – Perricci ‘06 (62’ Furiato ‘05), Haberkon.
A disposizione: Lisi ‘05, Sena ‘07, Slojkowoski ‘06, Francisco, Costanzo. All. Lio.
Savoia (3-4-2-1): De Lorenzo ‘07 – Forte, Checa, Cadili – Schiavi (88’ Frasson), Pisacane ‘06 (68’ Bitonto ‘06), Ledesma, Fiasco ‘05 – Meola (59’ Sellaf ‘05), Munoz (84’ Tiveron ‘05), – Favetta (75’ Reis).
A disposizione: Sciammarella ‘06, Rioda ‘06, Borrelli ‘06, Carlini ‘07. All. Catalano.
Arbitro: Scicolone di San Donà di Piave
Assistenti: Nigrelli di Barcellona Pozzo Di Gotto e Di Marco di Palermo.
Reti: 38’ Haberkon, 53’ Favetta,
Ammoniti: 16’ Andronache, 24’ Forte, 28’ Kouame, 44’ Perricci, 45’ + 1’ Meola, 85’ Tiveron,
Recupero: 2’ pt, 5’ st.
Note: ammonito l’allenatore del Sambiase, Lio, al 90’.

Ph. vista

FONTE: comunicato stampa Savoia 1908 S.S.D. del 05.10.2025