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Vesevus Hub Volley: Entusiasmo, crescita e passione per una nuova stagione da protagonisti

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La VESEVUS HUB Volley, si prepara ad affrontare una nuova stagione con entusiasmo e con l’obiettivo di alzare ulteriormente l’asticella.

Dopo un primo anno ricco di soddisfazioni, la società consolida il proprio progetto sportivo, fondato su basi solide e su una visione chiara: far crescere i giovani e offrire loro un ambiente sano, in cui lo sport diventi scuola di vita, condivisione e passione.

La scorsa stagione, ha rappresentato un importante punto di partenza, con risultati positivi e di tutto rispetto, ottenuti sia dalla prime squadre maschile e femminile, sia dei settori giovanili.

Le prestazioni ottenute in campo nel 2025, come in Seconda Divisione maschile e in Terza Divisione Femminile, hanno premiato il lavoro tecnico ed organizzativo svolto, valorizzando un gruppo unito, motivato e formato in gran parte da atleti cresciuti nel vivaio societario.

Per il nuovo anno sportivo, entrambe le prime squadre sono state rinforzate con nuovi innesti, scelti non solo per il valore tecnico ma anche per la volontà di condividere un progetto ambizioso e collettivo.

L’obiettivo è continuare a crescere e consolidarsi come realtà pallavolistica di riferimento nel territorio vesuviano, infatti la VESEVUS HUB Volley parteciperà anche ai campionati: U/13-U14-U16-U18 e Seconda Divisione Femminile, mentre per il settore Maschile parteciperanno ai seguenti campionati : U13-U15-U17-Prima Divisione.

La Vesevus Hub Volley, non vuole essere soltanto una società sportiva, ma un punto di riferimento per i giovani e per lo sport sano, fondato su valori di rispetto, amicizia, impegno e divertimento.

Il Presidente dichiara: “Siamo orgogliosi del percorso intrapreso e dei risultati raggiunti in così poco tempo. La priorità resta quella di investire sui giovani e sul territorio, consolidando una realtà che unisca competenza, passione e senso di appartenenza”.

Anche gli Allenatori, dichiarano: “Ripatiamo con entusiasmo e tanta voglia di migliorare i risultati. Ogni allenamento, ogni partita sarà un’occasione per crescere e consolidare il lavoro fatto. Puntiamo a   far esprimere al meglio i nostri atleti, mantenendo sempre vivi i valori di correttezza, spirito di squadra e rispetto reciproco.

Lo staff tecnico e dirigenziale ha sottolineato: ” La Forza della VESEVUS sta nel gruppo, nella collaborazione quotidiana e nella condivisione di un obiettivo comune. Il nostro impegno è garantire un ambiente organizzato e professionale al servizio dei nostri ragazzi, dove ciascun atleta possa sentirsi parte di una grande famiglia.

In conclusione, determinazione, entusiasmo e senso di appartenenza restano le parole chiave di un percorso che guarda al futuro con fiducia e passione.

La Juve Stabia sfida e batte la logica dei soldi: il modello virtuoso e sostenibile che incanta la Serie B

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L’analisi annuale dei monti ingaggi della Serie B offre sempre un quadro affascinante di come le società interpretano il campionato: c’è chi spende cifre da capogiro per tentare la scalata e chi, con budget ridotti, punta sull’organizzazione e sulla programmazione.

In questo scenario, la Juve Stabia si conferma, anche per la stagione in corso, un modello di gestione virtuosa. Le Vespe si collocano nuovamente agli ultimi posti in questa speciale classifica di spesa, un dato che, alla luce dei risultati sul campo, assume una connotazione estremamente positiva.

Il budget stanziato per gli stipendi dei calciatori ammonta a 7,4 milioni di euro. Sebbene questa cifra rappresenti un leggero aumento rispetto alla passata stagione, rimane di gran lunga inferiore a quella di molte concorrenti che, attualmente, si trovano costrette a inseguire i gialloblù in classifica.

“Non ho mai visto un mucchio di soldi segnare un gol”

Questo divario tra spesa e rendimento non è un caso, ma la conferma di una delle massime più celebri della storia del calcio, coniata da un maestro come Johan Cruyff. L’icona olandese sosteneva che, sebbene i soldi fossero importanti, lui preferiva di gran lunga la passione e l’organizzazione.

La sua frase, “Non ho mai visto un mucchio di soldi segnare un gol”, sembra cucita addosso alla realtà attuale della Juve Stabia.

La prova più recente e lampante di questa filosofia è arrivata dal derby di sabato scorso. La Juve Stabia ha affrontato e battuto l’Avellino in una sfida che, anche fuori dal campo, vedeva un netto squilibrio economico: ai 7,4 milioni delle Vespe si contrapponevano i 10,5 milioni di euro del monte ingaggi dei biancoverdi.

Il risultato del campo ha ribaltato quello della finanza. E, rispondendo idealmente a recenti dichiarazioni (come quelle di Biancolino), si può aggiungere che non sono solo i soldi a non vincere le partite: nemmeno la storia scende in campo. I 10 anni di Serie A disputati dall’Avellino, patrimonio storico innegabile ma risalente a circa cinquant’anni fa, non sono bastati a piegare l’organizzazione tattica e la fame dei gialloblù.

Il modello Stabia: Idee, lavoro e qualità

Il successo delle Vespe non è figlio del caso, ma di un progetto chiaro. La Juve Stabia, grazie all’opera del Direttore Sportivo Matteo Lovisa, si conferma una società che fa calcio principalmente con le idee.

Sono queste idee – nello scouting, nella costruzione della rosa e nella gestione delle risorse – che vengono poi tramutate in risultati sportivi concreti. Questo passaggio fondamentale è merito della professionalità e della qualità della rosa messa a disposizione, ma anche della capacità di Mister Abate di condurre la squadra durante tutta la settimana, preparando le partite con meticolosità e trasmettendo al gruppo la giusta mentalità.

Questa la classifica stilata da Capology.com:

MONZA 27,8

SAMP 20,8

VENEZIA 20,5

PALERMO 18,9

SPEZIA 16

EMPOLI 14,4

BARI 13,7

FROSINONE 12,4

MODENA 11,3

REGGIANA 10,6

AVELLINO 10,5

CATANZARO 9,5

CESENA 7,9

SUDTIROL 7,87

CARRARESE 7,85

JUVE STABIA 7,4

PADOVA 6,96

MANTOVA 6,94

PESCARA 6,6

VIRTUS ENTELLA 5,7

Ancora una volta, la Juve Stabia dimostra che in Serie B la programmazione e il lavoro possono battere budget nettamente superiori.

Juve Stabia, vittoria nel derby con l’Avellino e sorpasso in classifica: Mosti-Bellich per 3 minuti di fuoco

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Successo pieno e meritato per la Juve Stabia che si aggiudica il derby campano superando l’Avellino con un perentorio 2-0 che fa esplodere di gioia lo stadio “Romeo Menti”. Le Vespe di mister Ignazio Abate hanno offerto una prestazione di grande solidità e cinismo, regalando ai propri tifosi una vittoria attesa e, soprattutto, spettacolare.

L’incontro, valido per l’ottava giornata di Serie B, è stato deciso da un letale uno-due nel finale del primo tempo che ha tramortito la formazione irpina.

Mosti e Bellich: Tre minuti di fuoco

Dopo una prima mezz’ora equilibrata e tesa, con l’Avellino a creare qualche potenziale pericolo (in particolare con Russo, poi sostituito nell’intervallo), la gara si è accesa al 39′. È stato Nicola Mosti a sbloccare l’incontro con un’autentica gemma: un sinistro al volo, potente e precisissimo, che si è infilato all’incrocio dei pali, non lasciando scampo a Iannarilli. Un gol da cineteca che ha scatenato la bolgia in Curva Sud.

Passano appena tre minuti, e il Menti è nuovamente in festa. Al 42′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla è arrivata a Marco Bellich che, con la specialità della casa, ha insaccato il raddoppio. Un vantaggio doppio con cui la Juve Stabia si è presentata negli spogliatoi, forte di un parziale psicologicamente devastante per gli avversari.

Squadra compatta e tifosi in visibilio

Nella ripresa, l’Avellino ha provato a riorganizzarsi con gli innesti freschi di Crespi e Insigne, ma l’organizzazione difensiva della Juve Stabia è stata impeccabile. La squadra di Abate, pur lasciando maggiore iniziativa agli irpini, ha tenuto bene il campo, concedendo solo qualche tiro dalla distanza. Il pubblico del Menti ha accompagnato la squadra con cori incessanti, godendosi ogni minuto di una vittoria che non è mai stata in discussione.

Il successo non solo garantisce tre punti pesanti, ma dimostra il carattere di una squadra che, pur con assenze importanti come quella di Gabrielloni, sa divertire e lottare per i propri sostenitori. Il finale, macchiato solo dal cartellino rosso per nervosismo sventolato a Insigne, è stato un trionfo: la Juve Stabia sorpassa l’Avellino in classifica e può guardare con rinnovato entusiasmo ai prossimi impegni.

La gioia è tutta per la gente di Castellammare: le Vespe hanno giocato e vinto per loro, regalando una serata indimenticabile di calcio e passione.

Formula Uno, GP Usa 2025: le pagelle di Carlo Ametrano

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Max Verstappen vince ad Austin e riapre il Mondiale di Formula 1, a cinque gare dalla fine. Secondo Lando Norris, seguito dalla Ferrari di Charles Leclerc. Quarto Hamilton, solo quinto Piastri. Oggi abbiamo ascoltato per la nostra rubrica “Un voto per la Formula Uno” lo scrittore stabiese Carlo Ametrano, autore del libro “Ayrton… per sempre nel cuore” e grande appassionato di Formula Uno. Con lo scrittore è stato fatto il punto sul Gran Premio svolto ieri ad Austin.

Pubblichiamo l’estratto dell’intervista telefonica

Ciao Carlo, prima di iniziare con il pagellone ti chiediamo una considerazione sulla gara.

“Verstappen è tornato com’era negli ultimi anni. Può ancora sperare nel Mondiale, tutto può succedere!”.

Primo posto per Max Verstappen, vero dominatore del weekend. Voto?

“Max è tornato. Può dire la sua e può giocarsela. Voto 10 e lode”.

Seconda piazza per Lando Norris. Voto?

“Stanno spingendo per fargli vincere il titolo. Voto 9”.

Terzo posto per la Ferrari di Leclerc. Che ne pensi?

“Ferrari resta anni luce lontana dalla vittoria, però questo è un buon podio. Voto 7”.

Quarta piazza per il compagno di squadra Hamilton. Voto?

“Per l’età che ha, è l’unico che ha vinto con Ferrari quest’anno, la Sprint. Va sempre ringraziato. Voto 7”.

Quinto invece il leader del Mondiale Piastri. Che ne pensi?

“Che cosa sta succedendo? Io ho la mia idea e non ho peli sulla lingua: in McLaren stanno facendo di tutto per far vincere il titolo a Norris. Voto 6”.

Sesta piazza per Russell. Come valuti la sua gara?

“Mercedes un po’ indietro, ma resta la seconda forza del campionato. Voto 6”.

Che mi dici della prova e della settima posizione di Tsunoda?

“Ottimo, sempre creduto in lui. Dovrebbe essere riconfermato. Voto 8”.

Segue Hulkenberg, voto?

“Uno che ti fa punti è garanzia. Voto 7”.

Che voto dai al nono posto di Bearman?

“Futuro pilota Ferrari. Voto 6.5”.

Cosa mi dici invece della decima piazza Alonso.

“45 anni e non sentirli, non può fare più di questo. Vediamo l’anno prossimo con Newey. Voto 6”.

Carlo noi ti facciamo i complimenti e ti ringraziamo dando appuntamento con il pagellone con il GP del Messico, in programma la prossima settimana. Per salutarci ci vuoi aggiornare sui tuoi appuntamenti?

“Sono stati mesi incredibili! Come ultima esperienza sono stato al Minardi Day, davvero un’esperienza pazzesca che ho avuto il modo di vivere con il team del Senna Day, che ringrazio come sempre per avermi accompagnato in maniera impeccabile per tutta questa lunga stagione. Prima ancora sono stato a Roma al grandissimo evento all’Orgoglio Motoristico Romano, organizzato come sempre benissimo dal presidente Stefano Pandolfi. Sono stato anche a Imola, dove ho visto il GP! Una bellissima esperienza e soprattutto un’altra bella pagina chiusa. Siamo reduci inoltre anche dal fantastico Senna Day! Davvero grandioso, è stato un evento eccezionale alle Cantine Zuffa. Un grazie ai tanti che sono venuti, tra cui una tv brasiliana, e che hanno passato con noi questa splendida serata. Per me è un sogno essere l’organizzatore di questo evento. Ci tenevo a ringraziare Odeon tv con Filippo Gherardi, Martina Renna, Serena Salmi e Federica Afflitto per avermi confermato per questa nuova stagione di F1. Chiuderemo poi con gli incontri del cinema, in programma a inizio dicembre a Sorrento”.

Juve Stabia – Avellino (2-0): Le foto dei protagonisti in campo e del pubblico presente al Menti

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Guarda le foto di Juve Stabia – Avellino realizzate dal nostro fotografo Giovanni Donnarumma che ci raccontano così la vittoria delle Vespe con i Lupi allenati da Raffaele Biancolino allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia.

Il Tabellino

Juve Stabia (3-5-1-1): Confente; Giorgini, Varnier (79′ Baldi), Bellich; Carissoni, Leone (69′ Pierobon), Correia, Mosti (87′ Zuccon); Maistro (69′ Burnete); Piscopo (69′ Cacciamani), Candellone

A disposizione: Boer, Reale, Stabile, Mannini, Duca, De Pieri

Allenatore: Abate

Avellino (3-5-2): Iannarilli; Cancellotti, Simic, Fontanarosa; Missori (45′ Insigne), Kumi, Palmiero (59′ Palmiero), Sounas, Cagnano (69′ Milani); Russo (45′ Crespi), Biasci (77′ Lescano)

A disposizione: Daffara, Gyabuaa, Palumbo, Armellino, Panico, Enrici, Manzi

Allenatore: Biancolino

Direttore di gara: signor Giuseppe Mucera della sezione AIA di Palermo

Primo Assistente: signor Dario Garzelli della sezione AIA di Livorno

Secondo Assistente: signor Marco Colaianni della sezione AIA di Bari

IV° ufficiale: signor Andrea Colombo della sezione AIA di Como

VAR: signor Alessandro Prontera della sezione AIA di Bologna

AVAR: signor Matteo Gariglio della sezione AIA di Pinerolo

Marcatori: 40′ Mosti 42′ Bellich

Angoli: 5 – 3

Ammoniti: 49′ Candellone

Espulsi: 93′ Insigne

Recupero: 1 min pt – 3 min st

Note: Terreno in erba artificiale. Prima della gara la Juve Stabia ha consegnato un mazzo di fiori ai genitori di Giovanni Pappalardo giovane stabiese ed ex collaboratore dei gialloblù che ha perso la vita a seguito di un incidente stradale in moto. Giornata tipicamente autunnale. Circa 15 i tifosi Irpini presenti al Menti

Spettatori totali: 5280 (19 da Avellino) per un incasso di 54.406€

LE FOTO DEI PROTAGONISTI IN CAMPO

LE FOTO DEL PUBBLICO PRESENTE AL MENTI

Juve Stabia – Avellino: Il podio e il contropodio delle Vespe

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La Juve Stabia domina il derby con l’Avellino e può gioire grazie alle reti di Mosti e Bellich. Archiviata definitivamente la sconfitta di Carrara nel modo migliore che potesse esserci.

PODIO

Medaglia d’oro: a Leonardo Candellone, più che ai marcatori della gara. Qualcuno potrebbe stupirsi ma il capitano della Juve Stabia è la variabile che consente alle Vespe di abbandonare la versione scialba vista prima della sosta.

Il 27 gialloblù, seppur non al meglio in virtù di un recupero affrettato, è semplicemente imprendibile per la difesa dell’Avellino, tenuta in affanno costantemente dall’intelligenza tattica e dall’instancabilitá di Candellone. Conquista palla, la difende, guadagna calci piazzati, smista palloni pesanti: il capitano fa la cosa giusta che richiedono tutti i momenti della gara.

E’ semplicemente insostituibile.

Medaglia d’argento: a Marco Bellich, che chiude come meglio non poteva un inizio di stagione rallentato da qualche intoppo fisico.

Quando c’è l’Avellino avanti si riaccende il senso del gol del difensore stabiese, che punisce gli irpini nella stessa porta di due stagioni fa. Non male per lui che a lungo era stato in estate nel mirino proprio dei biancoverdi.

Non solo il gol ma anche l’intesa ormai impeccabile con Varnier (gara sontuosa anche per il 13) permettono a Bellich di tornare ad essere il protettore della Juve Stabia, dalla sua area a quella dei rivali.

Medaglia di bronzo: a Nicola Mosti, che con la sua saetta rende il “Menti” la sua personale Via Lattea. Un gol da urlo per l’ex Modena con cui dà la svolta non solo al derby ma anche ad una giornata personale che non sembrava essere partita benissimo.

Inizio sonnolento scosso dalla sveglia mancina che il 98 dà senza alcuna delicatezza a tutto lo stadio e, soprattutto, all’Avellino. Con la rinascita di Maistro, anche per lui grande merito di Abate, Mosti abbassa il suo raggio d’azione, fornendo qualità e quantità alla mediana stabiese.

CONTROPODIO

Vittoria nel derby, porta inviolata, sorpasso in classifica: giornata da incorniciare che rende non necessario il contropodio, giustamente e desolatamente vuoto.

Juve Stabia – Avellino, Derby o non derby? Non importa, le Vespe pungono due volte e affondano i lupi

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Derby o no la Juve Stabia torna al Menti e vince una partita fondamentale. Il 2-0 inflitto agli irpini dell’Avellino rilancia le ambizioni dei gialloblù che tornano subito ad assaporare il gusto della vittoria reso ancora più dolce dopo le dichiarazioni pre partita del mister biancoverde. La Juve Stabia è stata protagonista di una prestazione solida e cinica.

A decidere la sfida sono state le palle inattive, autentico marchio di fabbrica della giornata per gli uomini di Ignazio Abate. Il vantaggio porta la firma di Nicola Mosti, che sblocca la partita con un autentico capolavoro: una conclusione potente e precisa da fuori area che non ha lasciato scampo al portiere ospite. Poco dopo, è stato Marco Bellich a raddoppiare, confermando il suo feeling speciale con l’Avellino. Il difensore, ancora una volta su palla inattiva, ha trovato il tempo giusto per colpire e segnare un gol pesantissimo.

Il passivo per gli ospiti sarebbe potuto essere anche più pesante. Sempre da palla ferma, Marco Varnier ha sfiorato il tris, ma il suo tentativo a botta sicura è stato respinto da un salvataggio provvidenziale sulla linea di porta, negando la gioia al difensore.

È stata la vittoria di una Juve Stabia operaia, volenterosa e generosa. Le Vespe hanno saputo pungere nei momenti decisivi del primo tempo per poi gestire la gara con ordine e compattezza, senza concedere quasi nulla.

Dall’altra parte, la squadra di Raffaele Biancolino, spesso beccato dal pubblico di casa, ha confermato le sue difficoltà. L’Avellino si è dimostrato troppo tenero in fase difensiva e decisamente sterile in attacco. Al netto di un possesso palla a tratti sterile, gli irpini hanno prodotto il minimo sindacale, spaventando pochissime volte la porta difesa da Confente. Un dato, questo, che fotografa perfettamente l’andamento della partita.

A fine gara, è arrivato il prevedibile e meritato abbraccio della Curva Sud ai suoi giocatori. Protagonista dei festeggiamenti è stato anche l’allenatore Ignazio Abate: l’ex tecnico della Ternana è stato chiamato a gran voce dal popolo gialloblù per prendersi i giusti applausi al termine di una vittoria tanto importante quanto meritata.

Archiviata questa vittoria, l’attenzione si sposta già al prossimo impegno. La trasferta di Padova sarà un banco di prova di altissimo livello per testare la maturità delle Vespe. Ma per adesso, Castellammare si gode un successo che vale doppio, derby o non derby che sia.

L’AZZURRO PENSIERO. L’ex dal cuore d’oro beffa il Napoli. Simeone blocca i campioni d’Italia

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Una sconfitta amara e piena di recriminazioni per il Napoli di Antonio Conte, uscito battuto 1-0 dalla trasferta contro il Torino. A decidere il match, valido per la settima giornata di Serie A, è stato il più classico dei “gol dell’ex”, segnato da Giovanni Simeone alla mezzora del primo tempo.
​La gara si è risolta in un unico, cruciale episodio: al 32′, l’attaccante argentino, ex azzurro, ha sfruttato un errore della difesa napoletana per depositare in rete il pallone che è valso i tre punti ai granata. Nonostante un forcing finale disperato, culminato con il gol del pareggio di Noa Lang al 93esimo, la gioia azzurra è stata strozzata: la rete è stata infatti annullata dal VAR per una posizione di fuorigioco dell’olandese, lasciando il Napoli a mani vuote.
​L’Analisi di Conte: “Troppo leggeri, manca intensità”
​Nel dopogara, l’allenatore del Napoli, Antonio Conte, non ha nascosto la sua delusione, puntando il dito soprattutto sull’atteggiamento della squadra nel primo tempo. “Nel primo tempo siamo stati troppo leggeri, il gol ce lo siamo segnati quasi da soli. Vanno fatti i complimenti al Torino, però noi non abbiamo avuto l’atteggiamento giusto soprattutto come intensità,” ha commentato il tecnico, evidenziando le lacune mostrate dai suoi.
​Conte ha poi richiamato tutti al senso del dovere e al rapido miglioramento in vista dei prossimi impegni. “Dobbiamo pensare a lavorare, la nostra stagione deve passare per la crescita degli uomini perché giocando ogni tre giorni dovremo subito essere pronti e non c’è tempo per rallentare,” ha aggiunto, chiedendo pazienza ma anche una reazione immediata: “Bisogna avere pazienza, pensare già alla prossima gara di Champions e cercare di migliorare sotto tutti gli aspetti il più presto possibile.”
​Beukema Richiama all’Ordine: “Manca cattiveria sportiva”
​Sulla stessa linea d’onda si è espresso il difensore azzurro, Sam Beukema, riconoscendo le difficoltà evidenziate da Conte. “Abbiamo avuto il possesso costante del pallone ma non siamo riusciti a concretizzare. Ha ragione Conte quando dice che ci è mancata determinazione,” ha ammesso l’olandese.
​Beukema ha identificato chiaramente gli aspetti su cui la squadra deve lavorare. “Dobbiamo migliorare sotto il profilo della cattiveria sportiva e dell’intensità. Adesso dobbiamo continuare a lavorare, il gruppo è forte e unito e vogliamo subito dare una risposta positiva,” ha concluso, lanciando un messaggio di unità e rilancio.
​La sconfitta lascia l’amaro in bocca ma obbliga il Napoli a una riflessione profonda in vista del tour de force che li attende, a partire dalla prossima, fondamentale, sfida di Champions League. La crescita richiesta da Conte dovrà passare necessariamente per una maggiore incisività e determinazione in campo.

IL MORSO DELLA VESPA. Lo Stabia risponde alle provocazioni di Biancolino sul campo e fa suo il derby

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La Juve Stabia si aggiudica il sentito derby campano di Serie B, superando l’Avellino con un netto 2-0 al “Menti” e rispondendo sul campo alle provocazioni della vigilia lanciate dall’ex, l’attuale tecnico irpino Biancolino. Una vittoria di grande sostanza per la squadra di Ignazio Abate, che contro le proprie origini irpine ha saputo trovare la chiave per far subito rialzare le sue “Vespe” dopo la sconfitta di Carrara.
​Equilibrio Iniziale e Fiammate Gialloblù
​Il match si apre all’insegna dell’agonismo, con tanto nervosismo e poche idee chiare da entrambe le parti nei primi 25 minuti. Dopo una fase di studio prolungata, la Juve Stabia alza i giri del motore, sfiorando il vantaggio prima con un’incursione del francese Correia, neutralizzata da Iannarilli, e poi con un colpo di testa dello stesso centrocampista.
​L’Avellino, tuttavia, risponde presente con Russo, schierato titolare, che prima spreca un tiro da ottima posizione e poi, due minuti dopo la mezzora, si trova a tu per tu con Confente dopo un controllo pregevole su lancio lungo, calciando però timidamente e permettendo al portiere gialloblù di sventare la minaccia.
​Mosti e Bellich Stendono l’Avellino
​Il risultato si sblocca al 37′ grazie a un gesto tecnico di rara bellezza. Sugli sviluppi di un angolo dalla destra battuto da Maistro, la difesa irpina respinge corto, e Mosti si avventa sul pallone con un gran mancino di prima intenzione da oltre venti metri: il tiro, forte, teso e angolato, è imparabile per Iannarilli.
​Le “Vespe” non rallentano e, in una situazione fotocopia, assestano il colpo del KO. Ancora angolo di Maistro dal fronte destro, questa volta Iannarilli esce a vuoto e Bellich trova la deviazione vincente sotto porta per il raddoppio che fa esplodere di gioia i seimila del Menti.
​Assalto Irpino Respinto, Juve Stabia Solida
​Nella ripresa, Biancolino tenta subito il tutto per tutto, inserendo Insigne e Crespi al posto di Russo per aumentare la pressione offensiva. La Juve Stabia ha però il grande merito di non farsi schiacciare, sfiorando anzi il terzo gol, ancora su angolo di Maistro deviato da Varnier.
​Il momento di maggiore apprensione arriva al 64′, quando l’Avellino crea un triplo pericolo. Prima Biasci sfiora il gol, deviato in angolo. Sugli sviluppi del corner, Crespi incorna trovando la super risposta di Confente, e sulla ribattuta Biasci conclude a effetto di mancino con la palla che esce di un soffio a lato.
​Scampato il pericolo, la squadra di Abate gestisce il vantaggio, tenendo lontano l’assalto avversario e sprecando un paio di potenziali contropiedi. Il fischio finale sigilla il 2-0. L’Avellino non riesce nelle rimonte che lo avevano caratterizzato nelle scorse uscite e, dopo sei risultati utili, incassa una battuta d’arresto che lo vede superato in classifica proprio dalla Juve Stabia.
​La squadra di Abate festeggia così tre punti pesantissimi, frutto di una prestazione che ha coniugato cuore, nervi saldi e qualità, proiettandola in una posizione di maggiore tranquillità e fiducia per il prosieguo del campionato.

Juve Stabia – Avellino (2-0): Le pagelle delle Vespe

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Al termine del derby tra la Juve Stabia e l’Avellino stiliamo le pagelle per i calciatori gialloblù che hanno messo in campo voglia, determinazione e tanta qualità per avere la meglio sui lupi. La vittoria ha regalato una gioia immensa ai supporters delle Vespe.

Questi i voti ai calciatori della Juve Stabia:

Confente 6: l’Avellino non calcia mai verso la porta e lui deve compiere una sola parata, nel secondo tempo, su un colpo di testa ravvicinato.

Giorgini 7: ha una calma e un senso della posizione spaventosi. Gli avversari gli rimbalzano addosso.

Varnier 7.5: maestro della difesa, anzi ministro. Una prestazione sontuosa in cui rende Russo, Biasci e Crespi dei timidi e innocui agnellini. (Baldi 6,5: entra per alzare il muro e spazza via tutto ciò che gli capita a tiro).

Bellich 7.5: era il sogno di mercato dell’Avellino ma si trasforma in incubo. Ancora una volta in gol, come nell’anno della promozione, e in difesa una prestazione impeccabile.

Carissoni 6.5: sa sempre cosa fare, quando offendere e quando invece restare dietro a protezione della squadra. Ha anche un paio di ghiotte occasioni.

Correia 7: siamo sicuri sia arrivato negli ultimi giorni di mercato? Sembra essere in questa squadra. Ha degli strappi impressionanti e anche una tecnica notevole che sono fondamentali per la squadra.

Leone 6: molto meno appariscente del solito, infatti sbaglia anche qualche passaggio di troppo. Il suo, però, lo fa sempre e porta la pagnotta a casa. (Pierobon 6: entra ringhiando subito su tutti gli avversari e portando dinamicità alla mediana).

Mosti 7.5: il gol da solo varrebbe il prezzo del biglietto, una conclusione da coefficiente tecnico ai limiti dell’impossibilità. In più ci aggiunge una abnegazione difensiva da urlo. (Zuccon 6: pochi minuti ma porta corsa alla mediana).

Piscopo 6: attento, preciso con una prestazione senza infamia e senza lode. (Cacciamani 6: entra col giusto piglio e si cala bene nella partita).

Maistro 6.5: si abbassa tanto per accorciare i reparti. Con la palla tra i piedi è una sentenza e sa sempre cosa fare. (Burnete 6: fa a sportellate con i difensori avversari e aiuta la squadra).

Candellone 7.5: non segna, ma la sua prestazione è da urlo. Corre per per due, si sacrifica per la squadra e fa reparto da solo. Imprescindibile per la squadra.

Abate 7.5: imbriglia Biancolino e l’Avellino non conclude mai verso la porta. La Juve Stabia sa sempre cosa fare te lo fa sempre nella maniera giusta. Mai in affanno, sempre padrona del campo, ormai questa squadra è una certezza.

Juve Stabia – Avellino (2-0), Mosti: “Il mio gol un’emozione unica, lo dedico a mia nonna che non c’è più”

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Una prodezza balistica che sblocca il derby. Un tiro dai 40 metri che si insacca alle spalle del portiere dell’Avellino, Iannarilli, fa esplodere lo stadio Menti e mette in discesa il derby in favore della Juve Stabia. Nicola Mosti è l’eroe della partita contro l’Avellino, e ai microfoni, nel dopo gara, fatica a contenere la gioia.

“È stato molto emozionante, sono tuttora emozionato,” confessa il centrocampista, ancora visibilmente scosso dalla serata perfetta. La sua perla non è stata solo tecnica, ma anche un messaggio: “Stasera abbiamo dato un segnale a tutti”.

La magia e la dedica

Non è stato un gesto estemporaneo, ma un colpo cercato, pensato. Mosti racconta così i secondi prima del tiro che ha gelato l’Avellino: “Sulla palla mi sono concentrato cercando di tirare il meglio possibile”.

Un gol del genere merita una dedica speciale, e quella di Nicola arriva dritta al cuore, con la voce rotta dall’emozione. Non è un pensiero banale, ma un ricordo intimo e doloroso: ” lo dedico a mia nonna che è mancata un mese e mezzo fa”.

L’umiltà del Mister e la forza del gruppo

La vittoria, però, non nasce solo dalla magia del singolo. Mosti sottolinea più volte il lavoro del tecnico e la mentalità della squadra, capace di rialzarsi dopo momenti difficili.

“Il mister non ci ha messo tanta pressione dopo la sconfitta con la Carrarese,” spiega, “anche se inconsciamente sapevamo che questa partita era importante per i tifosi”. La ricetta del tecnico è chiara e il gruppo l’ha assorbita: “Il mister ci trasmette che per fare grandi cose, c’è bisogno di umiltà”.

Una lezione che la squadra ha fatto sua, specialmente dopo un periodo complicato. “Siamo un gruppo umile, ci siamo ripresi da un 3-0 pesante, lavoriamo a testa bassa”. La filosofia è semplice: “Noi ci impegniamo durante la settimana, e poi il lavoro premia”.

Mosti non è un solista, e anche nella sua serata di gloria, il pensiero va ai compagni: “Sono felice per il gol, ovviamente, ma anche per il gruppo”.

Sacrificio e crescita

Il nuovo ruolo tattico non spaventa Mosti, anzi, ne esalta lo spirito di sacrificio. “Cerco sempre di dare il massimo durante la settimana,” afferma. “Con il mister gioco un po’ più indietro, ma a prescindere dalla posizione lavoro sempre a testa bassa lasciando le scelte a lui”.

Questo spirito di sacrificio è necessario in un campionato che “chiede tanto dal punto di vista fisico”. La priorità è chiara: “Cerchiamo prima di aiutarci difendendo bene, e dopo ci mettiamo la tecnica”.

In questo contesto, Mosti spende parole di grande ammirazione per il compagno di reparto, Correa: Mi chiedo come faccia Correa a correre per 90 minuti così, è un ragazzo umile e di prospettiva, farà bene”.

Infine, una nota sul suo percorso personale e sull’ambiente: “La cosa che mi mancava era il fisico, sto cercando di adattarmi alle richieste del mister”. Un aiuto fondamentale arriva dagli spalti: “Rispetto all’anno scorso l’impatto è migliore, sentiamo che lo stadio ci trascina e questo aiuta”.

Juve Stabia – Avellino (2-0), Biancolino: “Campo difficile, bravi loro a sfruttare le uniche due occasioni”

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Una sconfitta amara, su un “campo difficile” contro un avversario tenace che ha saputo sfruttare gli episodi. È questa la sintesi dell’analisi di Raffaele Biancolino nel post-partita tra Juve Stabia e Avellino, che non cerca alibi ma che sottolinea la reazione della sua squadra.

“A parte i due goal, l’Avellino ha risposto colpo su colpo”, ha esordito Biancolino. “I padroni di casa sono stati decisivi a sfruttare le due occasioni e sono stati bravi a vincere”.

Partita nervosa e l’episodio dell’espulsione di Insigne

Il match è stato teso, come nelle previsioni. “Sapevamo della partita aggressiva, una squadra che non ti faceva fare molti tocchi. Bravi loro se in qualche mezza palla hanno vinto qualche contrasto in più”.

Un ulteriore momento amaro è stata l’espulsione di Roberto Insigne, un episodio che Biancolino non ha potuto giudicare direttamente: “Non ho visto il fallo, ero occupato a parlare con la panchina”. Al di là della dinamica, il tecnico si concentra sulla conseguenza: “Penso che non possiamo permettere di perdere un giocatore come lui, proprio in questo momento del campionato”.

Reazione mancata e difficoltà offensive

Analizzando le fasi della gara, Biancolino sottolinea le difficoltà incontrate: “Non è semplice venire qua e giocartela. È un campo difficile e affronti una squadra che non ti permette di giocare palla”.

L’analisi evidenzia una prima frazione bloccata e una reazione che, dopo le reti subite, è mancata. Le ultime due partite senza goal segnati sono un campanello d’allarme, nonostante occasioni come quella capitata a Russo e Crespi. “Quando non si fa goal, c’è qualcosa che non va. Bisogna essere più qualitativi nell’ultimo passaggio”.

Il tecnico ha spiegato anche la scelta tattica: “Ho voluto mettere due punte per fare qualche cross in più e Insigne che entrava tra le linee.”.

Ambizioni e il “derby” con la Juve Stabia

Nonostante le ultime due prestazioni, le ambizioni dell’Avellino non cambiano, e l’obiettivo primario resta chiaro. “Campionato sempre difficile, il nostro. Dobbiamo giocarcela con tutti. L’obiettivo resta sempre la salvezza”.

Biancolino smorza anche le aspettative eccessive: “Qualcuno si aspettava 3 partite e 9 punti, ma devi anche renderti conto che di fronte a te hai l’avversario”.

La riflessione sul campionato è lucida: “Campionato lungo, difficile. Bisogna migliorare sul gioco e sul tocco palla. Ho visto due squadre che rispondevano colpo su colpo”. La ricetta per il futuro è “soffrire meno, lavorare meglio, essere più attenti su palla inattiva e dare meno occasioni. Bisogna guardare avanti e migliorare”.

Infine, una battuta sulla definizione di “derby” in vista della sfida con la Juve Stabia: “Sicuramente giocare contro il Napoli, con 40 mila o 80 mila tifosi e per la storia delle squadre, è diverso, con tutto il rispetto per la Juve Stabia e per la sua storia. Ma se parliamo di derby, confermo l’idea di parlare d’altro”.

La chiusura è una chiamata alla responsabilità collettiva: “Siamo un gruppo, mi aspetto il massimo, in primis da me e da tutto il mio staff poi dai calciatori”.

Juve Stabia – Avellino, Abate: “Vittoria importante per la squadra e per i nostri tifosi. Ora profilo basso”

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Il primo derby al “Menti” si conclude benissimo per mister Abate, che si presenta in sala stampa per commentare il 2-0 con cui la sua Juve Stabia ha battuto l’Avellino:

“Abbiamo iniziato in modo contratto, ma abbiamo fatto un’ottima fase difensiva. Avremmo potuto fare ancora meglio, sono partite tese che si giocano sugli episodi. Siamo stati bravi a rimanere sempre in partita, a spezzare il loro gioco. Abbiamo costruito tante azioni, i ragazzi hanno giocato per la loro gente, con le unghie e con i denti”.

Un commento sui subentrati: “Sono contento di chi è entrato dalla panchina, ora però va accantonata questa vittoria. Abbiamo dimostrato che quando ci stiamo dentro, con grande unione, possiamo fare male agli avversari anche noi. Pierobon, Burnete, Cacciamani, tutti i ragazzi che sono entrati hanno fatto bene; sono contento per Baldi, è entrato con una grande padronanza nei duelli”.

L’emozione di una vittoria nel derby: “Sono partite che si giocano sull’emotività, anche se poi per la classifica è importante fare punti e siamo solo all’inizio. So che questo successo è importante per la gente, la Curva ci ha accompagnato dall’albergo fino allo stadio”.

Com’è arrivata ad oggi la Juve Stabia? Il mister racconta: “Noi abbiamo disputato la settimana della sosta “con il mal di pancia”, perché venivamo da una sconfitta, ma ero convinto che avremmo fatto una grande prestazione. Amo il profilo basso, deve fare rumore la prestazione sul campo. Ho i piedi ben piantati a terra, ringrazio i tifosi per avermi chiesto di andare sotto la curva, ma i meriti sono dei miei ragazzi”.

Infine le parole rivolte ai suoi calciatori a fine partita: “Sono incontri determinanti per i ragazzi, vivere con queste emozioni può dare convinzione a tutti loro, che devono sognare di vivere partite importanti. Ho fatto i complimenti a chi ha trovato meno spazio fino a questo momento”.

Il Napoli perde contro il Torino: decide l’ex Simeone

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Seconda sconfitta stagionale per il Napoli che, dopo il ko a San Siro contro il Milan, perde a Torino contro i granata. Finisce 1-0 per gli uomini di Baroni. A decidere è il gol dell’ex Giovanni Simeone che approfitta di un rimpallo sfortunato della difesa del Napoli, supera Milinkovic-Savic e appoggia dentro il pallone. Partita che non era iniziata nel migliore dei modi per gli azzurri, con Conte che ha dovuto rinunciare nella rifinitura della mattina sia a Hojlund (ha giocato Lucca dall’inizio) sia a McTominay. Nel secondo tempo, invece, il Napoli ci ha provato soprattutto con Spinazzola (per distacco il migliore dei suoi), ma non è riuscito a spaventare Israel. Resta però l’amaro in bocca per il gol annullato al 93′ da Lang, che sulla ribattuta al tiro di Politano aveva segnato il gol del pareggio, poi tolto per posizione di fuorigioco. Il Napoli tornerà in campo martedì in Champions League contro il Psv alle ore 21.

Juve Stabia – Avellino: 2-0 (40′ Mosti 42′ Bellich)

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Buon pomeriggio amici sportivi e benvenuti alla diretta testuale di Juve Stabia – Avellino.

Un cordiale saluto dallo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, dove tutto è pronto per uno dei derby più sentiti della Campania, valido per l’ottava giornata del campionato di Serie BKT 2025-2026. Quella di oggi non è solo una sfida campale per l’orgoglio cittadino, ma anche un crocevia fondamentale per le ambizioni di alta classifica di entrambe le squadre.

Si affrontano due formazioni divise da soli due punti. L’Avellino di mister Biancolino arriva a questa sfida da quinta forza del campionato, con 12 punti e in piena zona playoff, reduce dal pareggio interno per 0-0 contro il Mantova. Le Vespe di Ignazio Abate, invece, inseguono a quota 10 punti, al nono posto e con la voglia di riscattare immediatamente la sconfitta subita nell’ultimo turno per 3-0 sul campo della Carrarese.

Vincere oggi per la Juve Stabia significherebbe operare il sorpasso sui rivali e lanciarsi prepotentemente verso le posizioni di vertice. Per l’Avellino, espugnare il “Menti” vorrebbe dire consolidare il proprio piazzamento playoff e allungare su una diretta concorrente.

Ci aspetta una partita vibrante, tra due squadre che dovranno fare i conti anche con assenze importanti: i padroni di casa sono senza Battistella, Gabrielloni, Ciammaglichella e Morachioli, mentre gli irpini lamentano le defezioni di uomini chiave come Tutino, Patierno, Rigione, Favilli e D’Andrea.

Restate con noi per vivere minuto per minuto tutte le emozioni di questo infuocato derby.

Tabellino Ufficiale

Juve Stabia (3-5-1-1): Confente; Giorgini, Varnier (79′ Baldi), Bellich; Carissoni, Leone (69′ Pierobon), Correia, Mosti (87′ Zuccon); Maistro (69′ Burnete); Piscopo (69′ Cacciamani), Candellone
A disposizione: Boer, Reale, Stabile, Mannini, Duca, De Pieri
Allenatore: Abate
Avellino (3-5-2): Iannarilli; Cancellotti, Simic, Fontanarosa; Missori (45′ Insigne), Kumi, Palmiero (59′ Palmiero), Sounas, Cagnano (69′ Milani); Russo (45′ Crespi), Biasci (77′ Lescano)
A disposizione: Daffara, Gyabuaa, Palumbo, Armellino, Panico, Enrici, Manzi
Allenatore: Biancolino

 

Direttore di gara: signor Giuseppe Mucera della sezione AIA di Palermo

Primo Assistente: signor Dario Garzelli della sezione AIA di Livorno

Secondo Assistente: signor Marco Colaianni della sezione AIA di Bari

IV° ufficiale: signor Andrea Colombo della sezione AIA di Como

VAR: signor Alessandro Prontera della sezione AIA di Bologna

AVAR: signor Matteo Gariglio della sezione AIA di Pinerolo

Marcatori: 40′ Mosti 42′ Bellich

Angoli: 5 – 3

Ammoniti: 49′ Candellone

Espulsi: 93′ Insigne

Recupero: 1 min pt – 3 min st

Note: Terreno in erba artificiale. Prima della gara la Juve Stabia ha consegnato un mazzo di fiori ai genitori di Giovanni Pappalardo giovane stabiese ed ex collaboratore dei gialloblù che ha perso la vita a seguito di un incidente stradale in moto. Giornata tipicamente autunnale. Circa 15 i tifosi Irpini presenti al Menti

Spettatori totali: 5280 (19 da Avellino) per un incasso di 54.406€

PRIMO TEMPO

Primi 25 minuti di predominio della Juve Stabia che prova a trovare il varco giusto senza riuscirci. Avellino ancora non pervenuto.

28′ Punizione di Maistro dalla trequarti per Correia che da buona posizione non inquadra la porta

30′ Risponde l’Avellino, con Giorgini che manca la marcatura su Russo che arriva in area ma scivola nel momento migliore

31′ Ancora Juve Stabia: Maistro recupera palla e serve palla a Candellone che se va sulla fascia e prova a mettere in mezzo per Piscopo sbagliando completamente l’assist per il compagno

32′ Ancora Russo per l’Avellino si rende pericoloso eludendo la marcatura di Varnier e si invola verso la porta con Confente bravo a scegliere il tempo dell’uscita

40′ JUVE STABIA IN VANTAGGIO: Dagli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Maistro la difesa dell’Avellino allontana ma da fuori area arriva Mosti che fa partire un missile terra area che si insacca alla sinistra di Iannarilli

42′ JUVE STABIA RADDOPPIA: Sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Maistro intervento mancato di Iannarilli e del difensore Simic e Bellich di piede indirizza la palla in rete.

Il direttore di gara concede 1 minuto di recupero.

SECONDO TEMPO

L’Avellino sostituisce Russo con Crespi e Missori con Insigne

49′ Ammonito Candellone

51′ Juve Stabia vicina alla terza rete: Sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Maistro, Varnier di testa indirizza bene ma trova Crespi sulla linea di porta

59′ L’Avellino sostituisce Besaggio con Palmiero

64′ L’Avellino si rende pericoloso: sugli sviluppi di un calcio d’angolo la palla arriva Crespi che di testa colpisce ma altrettanto buona è la risposta di Confente che fa un intervento strepitoso. Sulla respinta Cancellotti da fuori calcia a rete con la palla che sorvola di poco la traversa.

69′ Ammoniti Correia e Cagnano per reciproche scorrettezze. La Juve Stabia sostituisce Piscopo con Cacciamani, Maistro con Burnete e Leone con Pierobon. L’Avellino sostituisce Cagnano con Milani

77′ L’Avellino sostituisce Biasci con Lescano

79′ La Juve Stabia sostituisce Varnier con Baldi

87′ La Juve Stabia sostituisce Mosti con Zuccon

Il direttore di gara concede 3 minuti di recupero.

93′ Espulso Insigne per un brutto fallo su Bellich dopo la revisione al Var

Il derby finisce con una netta vittoria della Juve Stabia che per 90 minuti è stato superiore ai biancoverdi e si regala una notta magica da tre punti che le permettono di scavalcare l’Avellino in classifica. Questa vittoria è stata la più bella risposta alle provocazioni di Mister Biancolino della vigilia che aveva definito la partita un “semplice” confronto tra squadra campane e non un vero derby.

Juve Stabia – Avellino, doppio ex Castaldo: “Un episodio deciderà il derby. Vespe la mia rampa, Lupi l’apice”

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Dopo undici lunghi anni di attesa, la Serie B ritrova uno dei suoi derby campani più sentiti. Il “Menti” si prepara ad accogliere la sfida tra Juve Stabia e Avellino, un incontro che accende gli animi e promette scintille. Per capire cosa significhi questa partita, i colleghi di TuttoB hanno scambiato due chiacchiere con chi queste due maglie le ha vissute sulla propria pelle: Gigi Castaldo.

Conosciuto in Irpinia con l’imponente soprannome de “Il Faraone”, il bomber di Giugliano, oggi 43enne, ha lasciato un’impronta indelebile in entrambe le piazze. I suoi numeri sono lì a testimoniarlo: 38 sigilli in 116 apparizioni per le Vespe, ben 70 reti in 206 presenze con i Lupi. Pochi possono dire di conoscere l’anima di questa sfida come lui.

Castaldo non si aspetta fuochi d’artificio, almeno all’inizio. Vede una contesa molto tesa, forse bloccata dalla posta in palio. “Immagino una battaglia tattica, dove prevarrà l’equilibrio,” spiega l’ex attaccante. È convinto che a rompere lo stallo non sarà un’azione manovrata, quanto piuttosto “una scintilla improvvisa, magari un dettaglio, una palla inattiva. Sarà un episodio a fare la differenza.”

L’ex bomber traccia una distinzione netta nel modo di vivere la passione. “Castellammare è una piazza che vive di ondate emotive,” racconta. “L’entusiasmo si infiamma in base all’andamento della squadra, cresce con i risultati positivi.” Ben diversa la situazione in Irpinia: “Avellino respira calcio a un livello superiore. È una tifoseria da massima serie, il loro sostegno è una costante, un fattore che prescinde dalla categoria in cui gioca la squadra e dai risultati.”

Il bilancio è ricco di emozioni per entrambe le piazze. “Conservo ricordi splendidi di tutti e due le piazze,” confessa Castaldo. “Posso dire che Castellammare è stata la mia rampa di lancio nel calcio professionistico, il momento in cui ho iniziato a farmi notare.” Ma è con la maglia biancoverde che ha toccato il punto più alto: “Ad Avellino ho vissuto l’apice della mia parabola agonistica. Indossare i colori di un club così prestigioso e blasonato, per un calciatore, rappresenta il massimo. Almeno, per me è stato così.”

La posizione attuale in campionato dei Lupi non sorprende affatto Castaldo. “Non sono per nulla meravigliato di vederli così in alto,” afferma con sicurezza. “La società ha fatto investimenti mirati e significativi. Ci sono tutti i presupposti per sognare: la squadra è forte, il pubblico è straordinario e la dirigenza è solida. Devono assolutamente avere l’ambizione di guardare alle primissime posizioni.”

Per la Juve Stabia, l’analisi è diversa ma comunque positiva. “Credo che possano puntare a un campionato solido, navigando nella parte sinistra della classifica,” analizza. “Chiaramente, le risorse investite non sono paragonabili a quelle dell’Avellino, ma non dobbiamo dimenticare una cosa fondamentale: arrivano da una stagione precedente che è stata superlativa. Possono e devono costruire su quella base.”

L’ex attaccante ha le idee chiare sulla griglia promozione in serie A. “Per la promozione diretta, vedo Palermo e Venezia un gradino sopra le altre,” elenca. “Subito dietro, c’è un gruppo agguerrito che include Frosinone, lo stesso Avellino e il Modena.” C’è spazio per un nome inatteso? “Il Cesena potrebbe essere la mina vagante del torneo.” E chi sta deludendo? “Al momento, mi aspettavo certamente di più da Spezia, Catanzaro e Sampdoria. Ma la Serie B è una maratona infinita, tutto può ancora essere ribaltato.”

Su chi potrà essere il capocannoniere della stagione ha pochi dubbi: “Punto forte su Pohjanpalo del Palermo. Penso che alla fine sarà lui a guardare tutti dall’alto nella classifica marcatori.”

Juve Stabia – Avellino: La presentazione del derby e le probabili formazioni

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Lo Stadio Romeo Menti si prepara a un’atmosfera rovente per il tanto atteso derby campano tra Juve Stabia e Avellino, in programma oggi. Una sfida che va oltre i semplici tre punti, carica di una storica rivalità e di ambizioni di alta classifica nel combattuto campionato di Serie B. Attualmente, i lupi irpini occupano il quinto posto, con le vespe che inseguono al nono, rendendo questo scontro diretto un crocevia fondamentale per il prosieguo della stagione di entrambe le compagini.

Un equilibrio precario: Momenti di forma a confronto

La Juve Stabia, guidata dal tecnico emergente Ignazio Abate, arriva a questo appuntamento con la necessità di ritrovare la via della vittoria dopo la prima sconfitta stagionale di Carrara nel tentativo di sfruttare il turno casalingo. La forza della Juve Stabia risiede in una difesa ben organizzata e nella capacità di pressare a tutto campo gli avversari nel tentativo di recuperare palla.

Dall’altra parte, l’Avellino si presenta al Menti forte di una striscia positiva che l’ha proiettato nelle zone nobili della classifica. I biancoverdi, sotto la guida dell’ex Raffaele Biancolino, hanno impressionato per la loro capacità di unire un gioco propositivo a una notevole solidità difensiva. Nonostante il tecnico abbia cercato di sminuire lo scontro con la Juve Stabia, definendo la partita “non un derby” per i suoi, la tifoseria e l’ambiente biancoverde, come quella gialloblù, sentono profondamente il peso di questa sfida.

I protagonisti attesi: Bomber a confronto e sfide a centrocampo

Le attenzioni saranno puntate sui reparti offensivi delle due squadre. Per la Juve Stabia, gli occhi sono tutti per Leonardo Candellone, che ha recuperato da un infortunio ed è l’attuale capocannoniere della squadra. La vena realizzativa del capitano delle Vespe sarà cruciale per scardinare la retroguardia avversaria.

A centrocampo si combatterà la vera battaglia per il controllo del gioco. La fisicità e la visione di gioco dei centrocampisti della Juve Stabia si scontreranno con la qualità e il dinamismo della mediana irpina. Chi riuscirà a prevalere in questa zona nevralgica del campo avrà maggiori probabilità di dettare i ritmi della partita e, in ultima analisi, di portarla a casa.

Rivalità storica e assenza forzata

La rivalità tra Juve Stabia e Avellino affonda le sue radici in decenni di sfide accese e sentite, che hanno segnato la storia del calcio campano. Ogni incontro è un capitolo a sé, capace di regalare emozioni e colpi di scena.

A pesare sull’atmosfera del Menti sarà l’assenza della tifoseria ospite o comunque limitata a poche unità. Le autorità hanno infatti imposto il divieto di trasferta per i residenti nella provincia di Avellino, una decisione che ha suscitato rammarico in entrambe le società, consapevoli dell’importanza del supporto dei propri sostenitori in partite di tale caratura.

Precedenti e pronostici

I precedenti tra le due squadre parlano di un sostanziale equilibrio, con vittorie che si sono alternate da una parte e dall’altra, a testimonianza di quanto questa sfida sia sempre imprevedibile. I pronostici per la gara di oggi vedono la Juve Stabia leggermente favorita, in virtù del fattore campo. Tuttavia, lo stato di forma dell’Avellino e la qualità della sua rosa rendono il risultato tutt’altro che scontato. Ci si attende una partita tesa, combattuta su ogni pallone, dove a fare la differenza potrebbero essere i dettagli e le giocate dei singoli.

Un derby è sempre un derby, e Juve Stabia-Avellino promette di non tradire le attese, regalando 90 minuti di passione, agonismo e, si spera, grande calcio.

L’arbitro di Juve Stabia-Avellino

A dirigere il match Juve Stabia – Avellino valevole per la 8^ giornata di andata del Campionato Serie BKT 2025 – 2026, in programma sabato 18 ottobre 2025 allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia con inizio alle ore 17,15 sarà il signor Giuseppe Mucera della sezione AIA di Palermo che sarà coadiuvato dal signor Dario Garzelli della sezione AIA di Livorno e dal signor Marco Colaianni della sezione AIA di Bari. Il IV° ufficiale sarà il signor Andrea Colombo della sezione AIA di Como, al VAR ci sarà il signor Alessandro Prontera della sezione AIA di Bologna, all’AVAR ci sarà il signor Matteo Gariglio della sezione AIA di Pinerolo.

Le probabili formazioni di Juve Stabia – Avellino

JUVE STABIA (3-5-1-1): Confente; Ruggero, Varnier, Bellich; Carissoni, Correia, Leone, Pierobon, Piscopo; Maistro, Burnete

Allenatore: signor Ignazio Abate

AVELLINO (3-4-1-2): Iannarilli; Cancellotti, Simic, Fontanarosa; Missori, Palmiero, Sounas, Cagnano; Insigne; Biasci, Crespi

Allenatore: signor Raffaele Biancolino

Juve Stabia, rispettata la scadenza federale del 16 ottobre: La società spazza via i dubbi sulla solidità

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Missione compiuta, la Juve Stabia risponde con i fatti alle voci e alle preoccupazioni delle ultime settimane, rispettando con puntualità la prima importante scadenza federale della stagione. Entro il termine del 16 ottobre, la società ha provveduto al pagamento di tutti gli emolumenti dovuti per il primo bimestre (luglio-agosto 2025) e delle pendenze pregresse, scongiurando così il rischio di una pesante penalizzazione di due punti in classifica.

Un sospiro di sollievo per tutta la piazza stabiese, che nei giorni precedenti aveva trattenuto il fiato di fronte a indiscrezioni che parlavano di presunte difficoltà nel reperire i fondi necessari. Un’incognita che avrebbe potuto minare la serenità di un ambiente che sta vivendo con entusiasmo l’avvio del campionato.

L’operazione, andata in porto senza intoppi, porta la firma di una macchina amministrativa che ha lavorato incessantemente dietro le quinte. Un plauso particolare va all’instancabile direttore Filippo Polcino, autentico mago della contabilità, la cui perizia e meticolosità si sono rivelate ancora una volta fondamentali per garantire il rispetto delle complesse normative federali e per far quadrare i conti in un momento delicato.

Al di là della mancata penalizzazione, che resta l’aspetto sportivo più immediato e rilevante, questo adempimento assume un valore strategico fondamentale. Esso rappresenta, infatti, il primo, vero banco di prova superato a pieni voti dalla nuova proprietà. Da alcuni mesi, la maggioranza del club è passata dalle mani di Andrea Langella a Brera Holdings, fondo guidato da Daniel McClory, che ad oggi possiede il 52% delle quote.

Questo puntuale rispetto delle scadenze è il più chiaro segnale della solidità e della serietà del nuovo corso, che mette a tacere ogni scetticismo. La mossa rafforza la fiducia verso un progetto che guarda lontano: Brera ha infatti annunciato l’intenzione di rilevare, nei prossimi mesi, la totalità del pacchetto azionario, con l’ambizioso obiettivo di trasformare la forma societaria da S.r.l. a S.p.A. (Società per Azioni), un passo che proietterebbe la Juve Stabia in una dimensione imprenditoriale e manageriale di livello superiore.

Archiviata la pratica burocratica, ora la parola passa di nuovo al campo. Con la certezza di una società solida alle spalle, la squadra può ora concentrarsi con la massima serenità sul prosieguo del campionato. All’orizzonte c’è subito un appuntamento che infiamma i cuori dei tifosi: il sentitissimo derby di domani sera contro l’Avellino. Le Vespe ci arrivano con la contabilità in ordine e il morale alto, pronte a dare battaglia a tutti.

Un talento stabiese al Piano City Napoli 2025: Alessandro Dell’Aquila, 13 anni di passione per il pianoforte

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Castellammare di Stabia si prepara a fare il tifo per un suo giovanissimo e talentuoso cittadino. Alessandro Dell’Aquila, a soli 13 anni, sarà l’unico musicista stabiese a esibirsi alla prestigiosa kermesse musicale Piano City Napoli edizione 2025. Un traguardo importante per questo giovane pianista che, con dedizione e studio, ha già raggiunto risultati notevoli nel panorama musicale nazionale.

Nato il 25 giugno 2012, Alessandro ha festeggiato il suo tredicesimo compleanno lo scorso giugno e si appresta a iniziare il terzo anno di scuola media presso l’istituto Bonito Cosenza. La sua giovane età non deve trarre in inganno: dietro l’aspetto di un normale ragazzino si nasconde un animo sensibile e una determinazione ferrea che lo hanno portato a vincere, solo quest’anno, ben 7 primi premi in concorsi pianistici in tutta Italia, di cui cinque assoluti. Un palmarès che testimonia un talento non comune e una maturità artistica sorprendente.

La passione di Alessandro per il pianoforte è coltivata giorno dopo giorno, nota dopo nota, e i risultati sono sotto gli occhi, o meglio, le orecchie di tutti. Per chi volesse conoscere meglio questo giovane artista, è disponibile online il suo sito internet personale (http://alessandrodellaquila.it/), una finestra sul suo mondo musicale dove è possibile leggere la sua biografia e, soprattutto, ascoltare alcune delle sue emozionanti esibizioni.

L’appuntamento da non perdere è per sabato 18 ottobre, alle ore 11:00, quando Alessandro si esibirà nel suggestivo refettorio di Santa Maria Regina Coeli a Napoli. La sua performance è inserita nella sezione “Giovani Promesse” di Piano City Napoli 2025, un palcoscenico che celebra i talenti emergenti e che vedrà il giovane Dell’Aquila rappresentare con orgoglio la sua città, Castellammare di Stabia. Un’occasione unica per ascoltare dal vivo la musica di un piccolo, grande pianista destinato a far parlare di sé.

Bruno Di Martino: analisi del derby, critica alle strutture sportive ed obiettivi della Libertas Stabia

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Bruno Di Martino, noto giornalista stabiese e Direttore della Comunicazione della Libertas Stabia, è intervenuto durante il talk show di “Juve Stabia Live” offrendo la sua prospettiva sul prossimo derby e sollevando una forte critica riguardo alla situazione infrastrutturale sportiva del Sud Italia, e di Castellammare in particolare.
Previsioni Tattiche e Speranze per il Derby
Riguardo al derby contro l’Avellino, Di Martino non si è soffermato sulle dinamiche extra-campo, ma ha espresso la sua chiara preferenza, augurandosi che la Juve Stabia “vinca la partita”, anche con un gol all’ultimo minuto.
Di Martino ha previsto una gara “sicuramente non spettacolare”, ma molto tattica e impostata sui nervi. Ha anche espresso la speranza che il tecnico Ignazio Abate dimostri coraggio nelle scelte, suggerendo che giocatori come Cacciamani, Bellich e Pierobon dovrebbero essere schierati, specialmente nelle partite casalinghe, anche a costo di rischiare qualcosa per ottenere la vittoria.
Il Problema del Pubblico: Il Tallone d’Achille della Juve Stabia
Un punto centrale dell’analisi di Di Martino è stata la bassa affluenza di pubblico allo stadio, che ha definito il “tallone d’achille della Juve Stabia”. Ha lodato la decisione della società di adottare una politica di prezzi bassi (giornata gialloblé) per il derby, sperando che ciò riavvicini la gente allo stadio.
Di Martino ha stimato che la presenza di pubblico per la partita dovrebbe aggirarsi intorno ai 5.000 spettatori, cifra che sarebbe necessaria per migliorare il trend stagionale. Ha riconosciuto che Castellammare è una “realtà diversa” da Avellino (che riempie lo stadio grazie al campanilismo serrato in provincia), ma ha sottolineato che Castellammare “può dare di più” e che storicamente ha sempre avuto un grande sostegno da parte del pubblico.
Egli ritiene che, sebbene la società tragga guadagni dagli sponsor e dalle plusvalenze piuttosto che dai biglietti, un’affluenza costante di 5.500 spettatori creerebbe l’entusiasmo necessario per far “tremare le gambe agli altri”.
La Mancanza di Strutture Sportive: Un “Miracolo” di Talenti
Di Martino ha espresso una critica molto forte sulla situazione infrastrutturale, definendo Castellammare una città che “non ama lo sport”. Ha lamentato la carenza di strutture adeguate: la città possiede solo lo stadio per la Juve Stabia, ma mancano palazzetti, piscine e piste di atletica leggera.
Questa carenza strutturale costringe gli atleti locali a grandi sacrifici, citando l’esempio dei canottieri stabiesi che si allenano sull’acqua salata, al contrario di quanto accade altrove. Il successo di giovani talenti locali (come i fratelli Donnarumma e Esposito) è, secondo Di Martino, un “miracolo” in assenza di strutture, e ha definito Castellammare il “sud del Sud” dal punto di vista degli impianti sportivi.
La Libertas Stabia: Obiettivi e Difficoltà
Nel suo ruolo di Direttore della Comunicazione, Di Martino ha illustrato il progetto della Libertas Stabia, rinata sulle ceneri della storica società. La società, che include figure storiche come Cipriano Coppola e Nino Lucarelli, ha ambizioni di ritornare in Promozione, ma intende costruire il progetto per “step”.
L’inizio di stagione è stato “abbastanza buono” (attualmente 4 punti in classifica), ma la squadra deve affrontare grandi difficoltà logistiche e finanziarie, in quanto è costretta a emigrare a Gragnano sia per le partite casalinghe che per gli allenamenti, aggravando i costi di gestione. Ha menzionato la presenza di giocatori d’esperienza come Vincenzo Di Rocco (capocannoniere con due gol) e ha sottolineato l’importanza del settore giovanile e della scuola calcio, che la Libertas intende offrire gratuitamente.
Infine, Di Martino ha espresso grande stima per Antonio Amodio, definendolo “uno dei direttori sportivi più in gamba della Campania”.