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Tumori, Dorigo (AstraZeneca): “Collaborazione tra aziende farmaceutiche accelera innovazione”

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(Adnkronos) – "E' bello vedere due associazioni pazienti che lavorano insieme con le donne affette da tumore al seno metastatico e anche due aziende farmaceutiche come AstraZeneca e Daiichi Sankyo che sono state antesignane nel settare questa alleanza.Un'alleanza che si basa sul co-sviluppo e co-commercializzazione dell'anticorpo farmaco coniugato che ha dato risultati fantastici nella pratica clinica.

Andiamo oltre a un mondo in cui le aziende farmaceutiche vivevano un senso di competizione tra di loro.Cerchiamo di capire le eccellenze che ognuna di loro può portare al tavolo per cercare di accelerare l'innovazione e l'accesso a questi farmaci davvero straordinari".

Così Alessandra Dorigo, Head of Oncology di AstraZeneca, durante la presentazione della campagna di sensibilizzazione di Daiichi Sankyo e AstraZeneca 'In seno al futuro', dedicata al tumore al seno metastatico.  "La scienza è una sfida collettiva dove la collaborazione e il gioco di squadra sono fondamentali.Bisogna mettere a fattore comune esperienza, competenza perché il capitale umano fa la differenza.

Gli attori presenti al tavolo di oggi condividono un grande senso di responsabilità per cercare di sfidare lo status quo del percorso diagnostico terapeutico delle persone con tumore al seno metastatico in Italia.Ognuno di noi può davvero contribuire a cambiare le cose", conclude. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Pallone d’Oro, France Football: “Vinicius non ha vinto per colpa di Bellingham e Carvajal”

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(Adnkronos) – Le polemiche intorno al Pallone d'Oro non accennano a fermarsi.Il Real Madrid ha disertato la premiazione dopo aver capito che Vinicius non avrebbe vinto il premio, generando reazioni di vario tipo, ma anche lo sgomento degli organizzatori. "Vinicius ha sicuramente sofferto la presenza di Bellingham e Carvajal nella top 5 perché, matematicamente, questo gli ha tolto qualche voto", ha spiegato Vincent Garcia, caporedattore di France Football, che organizza il premio, a L'Equipe, "questo riassume anche la stagione del Real Madrid.

Le giurie si sono divise in fase di votazione, e questo ha avvantaggiato Rodri". Il Real ha capito che Vinicius non avrebbe vinto intorno all'ora di pranzo di lunedì 28 ottobre, dopo aver fatto pressioni sugli organizzatori per conoscere in anticipo il vincitore: "Ho ricevuto molte pressioni da parte del Real Madrid ma, come succede con altri club, sono stato sempre chiaro, giusto e forse il mio silenzio li ha portati al limite.Sono rimasto spiacevolmente sorpreso dalla loro decisione di disertare la cerimonia".

Non c'è stato nessun inganno quindi: "Siamo stati molto chiari con loro e con tutti gli altri club.Quest'anno il vincitore e la vincitrice non sarebbero stati avvisati.

Pensavo che tutti avessero accettato, ma all'ultimo minuto, non so perché, volevano cambiare la regola". Molto duro anche il caporedattore calcistico de L'Equipe, giornale proprietario di France Football, Vincent Duluc. "Una sconfitta elettorale e una sconfitta morale" è il titolo di un editoriale in cui scrive: "Il Real Madrid, che non accetta che il vincitore non si conosca in anticipo, né che non sia uno dei suoi giocatori, ha finito per rifiutarsi di presentarsi per dare voce alla sconfitta di Vinicius, m a discapito degli altri suoi vincitori, Carlo Ancelotti e Kylian Mbappé in particolare". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sciopero trasporto pubblico locale 8 novembre, sindacati: “Senza fasce garanzia è regolare”

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(Adnkronos) – Lo sciopero nazionale del Tpl, di 24 ore e senza fasce di garanzia, proclamato dai sindacati per venerdì 8 novembre 2024, "è nelle regole, c'è un accordo di settore specifico".Lo sottolineano i sindacati in occasione della conferenza stampa indetta in vista della protesta del trasporto pubblico locale, ricordando anche che uno sciopero del settore senza fasce di garanzia non veniva indetto dal 2005.

Una modalità (24 ore e senza fasce di garanzia), spiegano i sindacati, che per legge può essere utilizzata una volta per ogni vertenza sul rinnovo del contratto.  La denuncia unitaria dei sindacati di settore è che il trasporto pubblico locale italiano è assolutamente inadeguato ad affrontare l'imminente sfida del Giubileo.Una situazione aggravata dalla totale "assenza di confronti sul tema", aggiungono Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti, Faisa Cisal e Ugl.

Un problema, sottolineano i sindacati, "dell'intero Paese: i 35 milioni di pellegrini attesi si sommeranno ai turisti e ai lavoratori e ci sarà un problema.Siamo evidente preoccupati per ciò che potrà accadere nei prossimi giorni". Un sistema di trasporto pubblico locale troppo frammentario che rappresenta un unicum in Europa e causa uno sperpero di risorse nonché un servizio inadeguato, denunciano ancora i sindacati. "Nel Paese esistono 900 aziende di Tpl contro le 5-6 degli altri Paesi Ue – dice Salvatore Pellecchia, segretario generale Fit Cisl – Impossibile così creare sinergie, razionalizzare e dare un servizio efficace”.

Per Marco Verzari, segretario generale Uiltrasporti, "uno sperpero di risorse.Delle circa 900 imprese del settore soltanto 20 coprono il 50% del fatturato.

Va rivisto il finanziamento del settore, sia nella qualità sia nella gestione”. Inoltre il trasporto pubblico locale italiano sconta una serie di problemi tra i quali quello di un parco circolante obsoleto. "Vanno resi esigibili i mezzi che sono a disposizione.Oggi c’è una parte che non è utilizzabile.

Il parco del Tpl nazionale conta circa 50mila vetture, e già sono poche a garantire il sistema; in più, di queste una parte è inadeguata, parliamo di circa il 20% di vetture che per vari problemi non circolano", dice Verzari.Alla sua denuncia si aggiunge quella dell'Ugl: "Chi usa il servizio pubblico vede in che stato sono le vetture.

Le vetture ormai obsolete di Milano vengono mandate magari in Sicilia, ma i siciliani non sono italiani?Non hanno diritto a viaggiare come si deve?", dice il segretario generale Fabio Milloch. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Mic, giunta Senato nega autorizzazione carte Sangiuliano-Boccia

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(Adnkronos) –
No della giunta per le autorizzazioni del Senato, presieduta dal dem Dario Franceschini, chiamata a decidere sulla richiesta del Tribunale dei ministri di acquisire la corrispondenza dell'ex ministro della cultura Gennaro Sangiuliano con la dottoressa Maria Rosaria Boccia.La richiesta del Tribunale dei ministri era arrivata a Sant'Ivo, sede della Giunta, a seguito della denuncia nei confronti dello stesso Sangiuliano da parte del deputato verde, Angelo Bonelli, risalente allo scorso settembre, dove viene ipotizzato il reato di peculato per distrazione e rivelazione di segreto d'ufficio nella vicenda. Il relatore in giunta, il senatore di Forza Italia Adriano Paroli, nella sua relazione, martedì scorso, aveva chiesto di non autorizzare il trasferimento delle carte – mail, chat e altro materiale di corrispondenza tra l'ex ministro e la Boccia – al tribunale dei ministri. "Si propone di respingere la richiesta in quanto nel caso di specie sussiste il fumus persecutionis di secondo grado", è quanto si legge nella relazione.

Una tesi che ha visto oggi il via libera a maggioranza della giunta e che ora sarà sottoposta al voto dell'Aula del Senato, dalle 16.30.  Nelle scorse settimane lo stesso lo stesso ex ministro Sangiuliano aveva chiesto di negare l'autorizzazione al tribunale di ministri. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Morte Matilde Lorenzi, l’esperto: “Problemi con il casco? Come si cade fa la differenza”

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(Adnkronos) – A seguito della morte di Matilde Lorenzi, promessa azzurra dello sci morta a 19 anni, il presidente della Siot (Società italiana di ortopedia e traumatologia) ha spiegato all'Adnkronos le ipotesi sul tipo di incidente che può avere avuto la sportiva. "Gli sciatori professionisti – ha detto Alberto Momoli – vanno alla velocità della luce sulle piste" però "sulla tragedia di Matilde Lorenzi possiamo solo fare ipotesi.Lo sci ad alto livello comporta dei rischi, ma nel 90% dei casi un trauma facciale, come sembra sia avvenuto nel suo caso, non ha esito infausto.

Problemi con il casco?". Forse è da considerare "un'ipotesi come quella della modalità della caduta, che fa la differenza sugli sci.Il trauma facciale importante con una frattura e un'emorragia cranica non lascia molte speranze, al di là della velocità dei soccorsi".  Tra poco inizierà la stagione degli sport invernali, ricorda Momoli, e "raccomando il casco, sempre", ammonisce lo specialista. "Gli attrezzi permettono performance importanti e quindi serve allenamento.

Non si può andare a sciare senza essersi un minimo preparati", avverte Momoli. "E poi la velocità: andate piano". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Pallone d’Oro a Rodri, le reazioni: da Vinicius ad Ancelotti, non si fermano le polemiche

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(Adnkronos) – Ancora polemiche sul Pallone d'Oro.Ieri il premio organizzato da France Football ha incoronato il centrocampista del Manchester City Rodri, che ha trionfato contro tutti i pronostici, che vedevano invece Vinicius Jr come assoluto favorito.

Il colpo di scena non ha fatto piacere, per usare un eufemismo, né al giocatore né al club, che ha deciso di disertare la premiazione e non mandare nessuno dei suoi tesserati o rappresentanti a Parigi. Una decisione che ha incontrato forti critiche sulla stampa spagnola e che si è rivelata come un boomerang a livello di immagine per il Real Madrid, ma che, in quel momento, sembrava un atto dovuto verso il proprio giocatore, privato ingiustamente, almeno secondo i Blancos, di quello che sarebbe stato il suo primo Pallone d'Oro. La reazione di Vinicius, nei giorni scorsi sicuro di vincere, non si è fatta attendere.Al momento dell'annuncio, l'attaccante brasiliano ha pubblicato un messaggio sul proprio account X: "Farò dieci volte meglio se necessario.

Non sono pronti".Mentre Vinicius ha mostrato la sua voglia di rivalsa, promettendo 'vendetta' alla giuria del premio, Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid e premiato come miglior tecnico della stagione passata, ha sostenuto il suo giocatore: "Voglio ringraziare la mia famiglia, il mio presidente, il mio club, i miei giocatori e soprattutto Vinicius e Carvajal”, ha scritto sui social. I più attenti hanno notato l'assenza, nel breve messaggio dell'ex allenatore del Milan, di Jude Bellingham, piazzatosi al terzo posto, dopo Vinicius ma prima di Carvajal.

Il centrocampista inglese è stato anche uno dei pochi, insieme a Mbappé, a non condividere nessun messaggio di solidarietà verso il compagno di squadra. "Sei il miglior giocatore del mondo e nessun premio può dire il contrario", ha scritto Camavinga rivolgendosi a Vinicius, un pensiero confermato anche da Militao: "Sei il migliore e nessuno può portartelo via!Il migliore!". "Niente porterà via ciò che hai raggiunto, fratello mio.

Lo sappiamo tutti…Non sono pronti per ciò che darai", è stato il commento di Tchouameni, mentre Arda Guler si è limitato a un "Ti voglio bene".

A mostrare il suo disappunto sui social anche l'attaccante del Milan Rafael Leao, che ha pubblicato una foto di Vinicus nelle storie Instagram accompagnata da un emoticon. Non solo polemiche però.Se i giocatori del Real Madrid hanno voluto supportare Vinicius, quelli del Manchester City hanno riconosciuto il giusto merito al trionfo di Rodri, il primo calciatore in maglia Citizens a vincere il Pallone d'Oro: "Cosa posso dire?

Innanzitutto, voglio congratularmi con lui", ha detto in conferenza stampa Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, "è una notizia incredibile per lui e per tutti noi.Tutto il Manchester City, i nostri tifosi, siamo così orgogliosi di lui.

Non avremmo mai potuto immaginare, anni fa, che un nostro giocatore potesse ricevere questo prestigioso premio". "Da oggi non è più 'sottovalutato'.Congratulazioni al mio compagno di squadra Rodri per aver vinto il Pallone d'Oro!

Per me è più che meritato!Sono particolarmente felice che qualcuno in posizione difensiva vinca questo titolo e non sempre solo i giocatori offensivi!

Rodri è il centrocampista perfetto e non c'è nessuno che giochi meglio di lui nella sua posizione – ci sono così tanti club in Europa che cercano un centrocampista di contenimento di livello mondiale, ma alla fine c'è solo lui!Che crescita che ha avuto negli ultimi anni!" ha scritto invece il compagno di reparto Ilkay Gundogan. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Horacio Erpen: La Juve Stabia? Non c’era squadra che mi facesse provare le stesse emozioni!

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Horacio Nicolas Erpen, ex trequartista della Juve Stabia,  è intervenuto nel corso del programma “Il Pungiglione Stabiese”  che va in onda ogni lunedì sera alle 20:30 sui canali social di ViViCentro Network.

Queste sono state le sue parole che abbiamo raccolto e sintetizzato per voi lettori:

Quale è il tuo ricordo dell’esperienza al Sassuolo?

Sassuolo è stato un periodo fondamentale della mia carriera. Ho trascorso lì tre anni, a partire dai miei 23 anni, un’età molto importante per la crescita di un calciatore. Stavo a Trieste in serie B e quando mi hanno proposto di andare al Sassuolo, ho fatto delle ricerche perché era una realtà sconosciuta, non sapevo neanche dove fosse. Quando sono arrivato però ho scoperto una piccola realtà con una storia affascinante. Mi sono subito reso conto del potenziale di questa squadra e, in effetti, negli anni successivi ha raggiunto traguardi importanti come l’Europa League.

Sono stati tre anni intensi, durante i quali sono cresciuto non solo come calciatore, ma anche come persona. A Sassuolo sono nate le mie gemelline nel 2009, un evento che ha segnato profondamente la mia vita. Essendo uno dei pochi stranieri nella squadra, mi sono sentito accolto e parte integrante del gruppo. Ho giocato 99 partite, sfiorando il traguardo delle 100 presenze.

Ricordo con affetto quel periodo e sono grato al Sassuolo per tutto quello che mi ha dato.

Quale è secondo te la qualità tua affinché poi riesci a entrare nel cuore di tutti, anche a Castellammare hai giocato un anno e poco più e alla fine hai lasciato un ottimo ricordo.

Credo che la mia capacità di entrare nel cuore delle persone sia legata al fatto di essere italo-argentino. Come sapete, in Argentina la passione per il calcio è viscerale e noi argentini teniamo moltissimo alla maglia che indossiamo. Sentiamo un legame profondo con il calcio e condividiamo molti valori con voi italiani.

A Castellammare, nonostante abbia giocato solo un anno e poco più, ho cercato di dare sempre il massimo. Penso che questo sia il mio modo di essere: per ogni maglia che ho indossato, ho lasciato il cuore sul campo. Non mi sono mai tirato indietro e ho sempre cercato di divertirmi, perché credo che il divertimento sia un ingrediente fondamentale per trasmettere la passione.

Anche ora che sono fuori dal campo, cerco di trasmettere ai giovani calciatori l’importanza di giocare con passione e di dare sempre il massimo. Penso che sia questo, alla fine, ciò che lascia un segno indelebile nel cuore delle persone. Sia qui in Italia, sia in Argentina, Messico o Uruguay, ho sempre cercato di lasciare un buon ricordo.”

I tuoi gol erano seguiti da coreografie pazzesche da parte vostra in campo

Ricordo ancora le volte in cui, insieme a Marco Sau e Antonio Zito, creavamo coreografie indimenticabili, con tanto di balletti che ancora oggi ci fanno sorridere e dire non posso credere di aver fatto anche quello. Dopo la partita con il Pescara, non ci sembrava vero di aver avuto tutto quel coraggio. Fare bella figura era fondamentale.

Con quel cucchiaio contro il Pescara, hai superato te stesso

Come ti ho detto l’altra volta ho lavorato molto sulla sua psicologia, perché contro Anania aveva già fatto gol in quel modo e lui pensava che non li ripetessi. Invece, si è ritrovato a subire esattamente la stessa realizzazione da parte mia.

Quale è il calciatore più forte con cui hai giocato o che hai avuto contro

Ne ho avuti tanti forti perché ho avuto la fortuna di giocare gli anni belli di serie.be anche importanti di Lega Pro EC uno e perché ne ho avuti tanti io mi ricordo l’anno che sono arrivato in Italia nel 2004 quando ero a Venezia e sicuramente vi ricorderete brasiliano pinga dell’artista ex che da Torino e Torino poi quel periodo c’era l’empoli i servi mi ricordo di Francesco Lodi e che era impressionante c’era una qualità quell’anno lì l’empoli si vinse il campionato c’era lui Tavano e mi sa che c’era anche Totò di Natale siamo sbaglio e poi mi ricordo un’altro giocatore di gigante l’ascoli e fini che poi dopo centrocampista mezz’ala che ha giocato anche a Cagliari no ci stanno tanti sono stati tanti giocatori importanti e poi guardo la fortuna di giocare anche con giocatori importanti come Lulù Oliveira e Savoldi

Chi è stato il calciatore più forte che hai affrontato o con cui hai giocato?

È difficile scegliere un solo nome, dato che ho avuto la fortuna di incrociare tanti campioni durante i miei anni in Serie B e Lega Pro. Ricordo con grande piacere il mio arrivo in Italia nel 2004 a Venezia. In quel periodo, ho avuto modo di affrontare giocatori straordinari come il brasiliano Pinga, un vero artista che aveva già vestito le maglie di Torino ed Empoli.

Proprio parlando di Empoli, non posso dimenticare quell’anno in cui vinsero il campionato. Avevano una squadra fortissima, con giocatori del calibro di Francesco Lodi, un centrocampista di qualità impressionante, Tavano e, se non ricordo male, anche Totò Di Natale.

Un altro avversario che mi ha colpito molto era un centrocampista dell’Ascoli, un vero gigante in mezzo al campo. Purtroppo non ricordo il suo nome, ma so che in seguito ha giocato anche nel Cagliari.

E poi, ho avuto la fortuna di condividere lo spogliatoio con campioni come Lulù Oliveira e Gianluca Savoldi. Insomma, sono stati tanti i calciatori importanti che ho incontrato nella mia carriera.”

Quando hai scelto la Juve Stabia, non hai dovuto cercare su Wikipedia dove si trovasse. Perché?

Semplice: giocavo precedentemente nel Sorrento, quindi conoscevo bene la zona. Inoltre, avevo degli ex compagni di squadra che giocavano a Castellammare e li seguivo già da un po’.

Sono sempre stato un appassionato di calcio, quindi non mi limitavo alla Serie A e B. Seguivo anche le serie inferiori, i campionati stranieri… insomma, ero sempre aggiornato. Ma con la Juve Stabia c’era qualcosa di diverso. In quel periodo, il mio procuratore mi propose diverse squadre di Serie B, ma la Juve Stabia mi colpì in modo particolare. Non so bene spiegare perché, ma sentivo che era la scelta giusta.

E poi c’era la passione dei tifosi. Quando entravo in campo, sentivo la loro carica e mi dava una spinta incredibile. Non c’era squadra che mi facesse provare le stesse emozioni.”

Trovi delle similitudini tra la Juve Stabia in cui giocavi e quella di quest’anno? E’ cambiato qualcosa nella serie B?

“L’anno scorso, con il raggiungimento dell’obiettivo, ho sottolineato l’importanza del legame tra società, staff tecnico e calciatori. Un nuovo allenatore e una squadra affiatata hanno creato un ambiente positivo, dove la qualità umana ha fatto la differenza.

Raggiungere gli obiettivi non dipende solo dalle abilità tecniche dei giocatori, ma anche dalla loro capacità di lavorare insieme e di creare un gruppo coeso. Questo è stato il segreto del nostro successo.

Quest’anno il campionato è più difficile, ma la nostra storia ci insegna che non bisogna sottovalutare nessuno. Ricordo quando, 59 anni fa, la Juve Stabia non giocava in Serie B da decenni. È stata una grande emozione per tutti i tifosi.

Oggi, questo legame tra società, tifosi e squadra è più forte che mai. È questo che le permette di raggiungere obiettivi importanti e di essere un punto di riferimento per la città.

È fondamentale continuare a lavorare con unità di intenti e scegliere con cura i calciatori, sia per le loro qualità tecniche che per il loro carattere. La Juve Stabia è un esempio di come una società possa diventare un punto di riferimento per i giovani, trasmettendo loro valori importanti come il rispetto e la disciplina.”

Abiti da tanto tempo a Marina di Massa, conosci Pagliuca? Cosa ne pensi?

Eh, guarda, anche qui se ne parla molto. Non ti nascondo che la Juve Stabia è seguita tantissimo anche in Versilia. È un punto di riferimento, Pagliuca. Ha fatto tanta gavetta e merita di coronare la sua carriera con dei successi.

Ha un modo di fare davvero importante, è un ottimo comunicatore. Penso che sia fondamentale per un allenatore. E poi, non sto a dirti io cosa ha fatto qui: è amato da tutti! Dà continuità a quello che è il suo modo di essere ed è piacevole vederlo in campo. Come motiva la squadra, come parla con i calciatori… È un esempio, soprattutto perché è un allenatore giovane e ha già un grande percorso alle spalle.”

C’è qualcosa che non rifaresti nel tuo percorso di calciatore?

Le scelte che ho fatto sono state sempre dettate dal cuore. Come tutti i calciatori, ho preso delle decisioni importanti, consultandomi con le figure di riferimento più vicine: la famiglia, e in particolare i genitori, ma anche il procuratore. È fondamentale avere un punto di riferimento che ti guidi e ti consigli verso le soluzioni migliori.

Ho avuto la fortuna di vivere esperienze importanti, ma devo ammettere che dopo l’esperienza al Venezia ho avuto l’opportunità di trasferirmi in una società importante come il Palermo. Non ho seguito il consiglio del mio procuratore in quell’occasione, ma non me ne pento. Mi sono divertito molto e ho lasciato un segno ovunque ho giocato.

Per me è sempre stata fondamentale la chiarezza e la sincerità. Fin dall’inizio della mia carriera, ho cercato di trasmettere questi valori.

Con chi ti senti ancora degli ex calciatori alla Juve Stabia?

Mi sento con tanti di loro, in particolare con Danilevicius. Si mise a disposizione della squadra nonostante non fosse al top della forma, dimostrando un attaccamento alla maglia che pochi hanno. È stato un grande professionista, e la sua carriera lo dimostra ampiamente. Ancora oggi ci sentiamo spesso e rievochiamo i bei momenti passati insieme. Ricordiamo bene quel periodo in cui andammo via dalla squadra e come, a gennaio, il mercato ci penalizzò pesantemente. Fortunatamente, i punti conquistati nel girone d’andata ci salvarono. A volte sottovalutiamo l’importanza di un gruppo unito e di figure di riferimento nello spogliatoio, come Danilevicius e Mauri Donovan. Lo spogliatoio è fondamentale per raggiungere gli obiettivi.

Hai un aneddoto divertente da raccontarci di quando eri alla Juve Stabia?

Ricordo quando arrivavamo da Sorrento che usavamo i monopattini. Scendevamo tutti insieme, io, Sau Danilevicius e gli altri, e facevamo delle vere e proprie gare nei corridoi! Era un periodo molto spensierato, per cui i professori non ci rimproveravano molto.

A proposito di gare, c’era Marco che aveva modificato il suo monopattino per farlo andare molto più veloce. Aveva messo un motore più potente, arrivando a raggiungere i 5-6 km/h! Per non rimanere indietro, anche gli altri hanno iniziato a modificare i loro monopattini. Era tutto molto divertente e un po’ pazzo!”

Chi è la delusione del campionato?

La Serie B è un campionato molto equilibrato, dove ogni partita è una battaglia. Basta un attimo di distrazione e puoi incappare in una serie negativa, così come puoi inanellare una serie di vittorie. È un campionato dove le squadre meno quotate spesso sorprendono, tirando fuori il massimo da ogni partita.

La Juve Stabia, ad esempio, è una squadra che potrebbe ambire a grandi traguardi. Ricordo quando eravamo neopromossi: c’era grande entusiasmo e una grande voglia di fare bene. Anche se molti giocatori non avevano esperienza in Serie B, giocavamo con leggerezza e sicurezza. Siamo riusciti a ottenere risultati importanti, anche in partite difficili come il derby con la Nocerina.

Credo che sia fondamentale avere continuità di rendimento. Un calciatore deve dimostrare di saper affrontare qualsiasi situazione, che sia uno stadio vuoto o uno pieno. La personalità e l’approccio alla partita fanno la differenza. Mi auguro che tutti i giocatori della Juve Stabia possano dare il massimo e che la squadra possa raggiungere obiettivi importanti.”

Sassuolo e Carrarese sono delle tue ex squadre ma sono due realtà differenti, Sassuolo ovviamente non ha nulla a che vedere con questo campionato. Che tipo di approccio deve avere la Juve Stabia contro i nero verdi? E quale contro i toscani?

La Juve Stabia deve giocare con la sua solita spensieratezza, concentrandosi solo sull’essenziale: credere in sé stessa e mantenere sempre alta l’attenzione. È fondamentale che prenda l’iniziativa in campo e faccia la differenza. Dopodiché, sarà importante curare i dettagli e cercare di limitare gli errori.

La Juve Stabia ha un approccio molto propositivo e non aspetta l’avversario. Sarà una partita difficile, ma i nostri ragazzi hanno le carte giuste per potercela fare. Come spesso accade nel calcio, la differenza la faranno i dettagli e la capacità dei calciatori di dare quel qualcosa in più nei momenti chiave. L’estro individuale e la capacità di risolvere le situazioni difficili saranno fondamentali. Saranno fondamentali i duelli individuali.

La partita di sabato contro la Carrarese sarà una sfida interessante. Entrambe le squadre sono neopromosse in Serie B e ambiscono alla salvezza.

La Carrarese ha un campo sintetico particolare, più pesante rispetto a quello di Castellammare. Questo potrebbe influenzare lo sviluppo della partita. Inoltre, avendo giocato tre partite in poco tempo, la gestione delle energie sarà fondamentale per entrambe le squadre.

La Carrarese ha una squadra giovane e dinamica, con un allenatore che ha saputo imprimere un’identità ben precisa. Anche se i risultati sono stati altalenanti, hanno dimostrato di poter competere a questi livelli.

In partite come queste, dove qualsiasi squadra può vincere, è fondamentale essere sempre concentrati e pronti a dare il massimo. La vittoria della Carrarese contro il Cittadella ci dimostra che non bisogna sottovalutare nessuno.”

Padova, neonata morta in un night club: ipotesi infanticidio

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(Adnkronos) –
Una neonata è stata ritrovata morta in un night club di Piove di Sacco nel padovano.La madre, una donna di ventinove anni, sembra che lavorasse da circa un paio di mesi nel locale.

Su quanto accaduto sta indagando il pm Sergio Dini.Sentiti diversi testimoni.

Nei prossimi giorni sarà ascoltata anche la madre, ricoverata all'ospedale di Padova.  "L'ipotesi di un possibile infanticidio è plausibile – dice all'Adnkronos il tenente Giacomo Chimienti, comandante della compagnia di Piove di Sacco -, ma bisogna stabilire se la bimba è nata già morta o era ancora viva, e questo lo potrà dire solo l'esame autoptico sulla salma che verrà eseguito nei prossimi giorni.Domani dovrebbe essere affidato l'incarico".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Turismo, Nicoletti (Apt Basilicata): “Legame con proprie radici può costituire un’opportunità”

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(Adnkronos) – "Questo progetto è nato qualche anno fa con il piano strategico dell'Apt per il marketing turistico, quando cercavamo delle strade per portare i turisti nelle aree interne.Abbiamo pensato a quella grande porzione di italiani nel mondo che sono interessati a riscoprire le proprie origini e abbiamo trovato dei compagni di strada importanti: Enit, nostro principale partner, ci promuove nel mondo, i rappresentanti nelle sedi estere ci portano i Bayer che sono il cuore di questo progetto.

Il secondo partner è il Ministero degli Affari Esteri che, con il progetto sul 2024 anno delle radici italiane nel mondo, ha aperto la strada su queste tematiche".Lo ha detto Antonio Nicoletti, direttore generale Apt Basilicata durante la presentazione della terza edizione di "Roots-in, la Borsa internazionale del Turismo delle radici" in programma a Matera il 18 e il 19 novembre e organizzata da Apt Basilicata in collaborazione con Enit e con il patrocinio del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.  "Matera e la Basilicata si sono offerte al mercato per creare questa occasione che è l'unica occasione che abbiamo in Italia in cui poterci confrontare su queste tematiche.

Le passate edizioni ci hanno confortato con i numeri, abbiamo avuto rappresentanze da tutta Italia, quest'anno confermiamo 150 seller e circa 80 buyer provenienti da tutto il mondo. – continua Nicoletti – Ogni edizione l'abbiamo dedicata ad un tema particolare, la prima le aree interne, la seconda la rigenerazione dei borghi, quest'anno è dedicata al Made in Italy.Uno dei motivi è proprio voler considerare il viaggio di ritorno alle proprie origini e il legame che lega gli italiani del mondo alle proprie radici come un elemento che può costituire delle opportunità".  "L'emigrazione, ancora oggi, è un evento traumatico ma noi la consideriamo come opportunità perché nei nuovi paesi dove mettono radici gli italiani diventano ambasciatori di una cultura, di un modo di essere, di un modo di vivere e quindi tutto questo rappresenta delle opportunità.

Ad esempio, Francis Ford Coppola, è un lucano che si è affermato nel mondo del cinema, un genio dell'arte cinematografica che è tornato a scoprire le sue radici nel paese di Bernalda, in provincia di Matera, ha acquistato un edificio e realizzato un resort di lusso straordinario che è un punto di riferimento per i divi di Hollywood.Cosa ha meglio di questo per rappresentare il nostro progetto?” ha detto Antonio Nicoletti, direttore generale APT Basilicata, intervenuto alla conferenza di presentazione di Roots-IN 2024 Turismo delle radici e Made in Italy presso Palazzo Grazioli a Roma.

L'evento, giunto alla terza edizione, si terrà a Matera il 18-19 novembre 2024", conclude Nicoletti. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Narah Baptista, chi è la compagna di Vincent Cassel in dolce attesa

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(Adnkronos) –
Narah Baptista ha compiuto 28 anni e si avvicina sempre di più il momento in cui diventerà mamma.La giovane è incinta del compagno Vincent Cassel, che invece ha già tre figlie: Deva e Léonie, nate dal matrimonio con Monica Bellucci, e Amazonie, nata dall'amore con Tina Kunakey, sposata in seconde nozze nel 2019. Nata nel 1996 in Brasile, Narah Baptista si è trasferita in Australia a 18 anni insieme alla madre, dove ha ottenuto la cittadinanza.

In un'intervista a 'Missosology' nel 2020 spiegava che il suo sogno è "studiare per diventare una professionista nel campo dell'assistenza sociale" perché "voglio avere le giuste capacità per aiutare chi è in difficoltà".  Nonostante abbia studiato anche recitazione, il suo lavoro principale è sempre stato quello di modella: ha lavorato per importanti agenzie come 'Elite' e 'Everi Body' e ha partecipato al concorso di 'Miss Universe'. "Nel mio tempo libero – raccontava ancora a 'Missosology' – amo correre sulla spiaggia e ballare per ore". La relazione con Vincent Cassel sarebbe iniziata nel 2023: le prime volte che i due sono stati visti insieme era novembre, qualche mese dopo la rottura dell'attore con la seconda moglie.A settembre 2024 invece l'annuncio della gravidanza.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Da Malagò a Sofia Goggia, il cordoglio dello sport per Matilde Lorenzi

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(Adnkronos) –
Sofia Goggia condivide sui social un'immagine di Matilde Lorenzi e invia "una preghiera".Come lei, tanti professionisti del mondo degli sport invernali sono stati colpiti profondamente dalla morte della sciatrice diciannovenne per una caduta durante un allenamento nel comprensorio Alpin Arena Senales, in Alto Adige.  A cominciare dalla Fisi, la Federazione Italiana degli Sport Invernali, che si dice "in lutto" e "si stringe ai famigliari e agli amici e tutti coloro che hanno voluto bene a Matilde e la ricorderanno per sempre".

Il presidente della Federazione, Flavio Roda, si legge in una nota, "non ha parole per esprimere la tragedia che sta vivendo tutta la Federazione Italiana Sport Invernali, i suoi tecnici, gli atleti, le compagne di squadra, il Consiglio federale e tutto lo staff al completo". Anche il presidente del Coni Giovanni Malagò ha scritto un pensiero per la promessa dello sci: "Non esistono parole adeguate davanti a questa tragedia.Ci uniamo al profondo cordoglio della famiglia, insieme alla Fisi e al Centro Sportivo Esercito, esprimendo la vicinanza di tutto lo sport italiano per la scomparsa di Matilde, con l’intento di tenerne vivo il ricordo e l’esempio promosso con il suo talento e la sua passione per lo sci". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sostenibilità, Cattoni (Autostrade Brennero): “Attenzione all’ambiente nel nostro Dna”

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(Adnkronos) – "L'attenzione all’ambiente c’è sempre stata nel Dna di Autostrade del Brennero".Così Diego Cattoni, ad Autostrade del Brennero, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma.  Cattoni ricorda diversi interventi in questa direzione come: “Il guard rail in un materiale che sembra arrugginito ma in realtà è un acciaio che costa molto con caratteristiche tecniche che in caso di urto sono fortissime e che è stato preso perché sia compatibile con i colori e con l’ambiente oltre che in termini di sicurezza; il materiale che viene usato per l’asfalto fonoassorbente che permette il passaggio dell’acqua; le barriere antirumore e fotovoltaiche; oltre a tre società che fanno trasporto merci su rotaie".

Inoltre, “prendendo energia idroelettrica e acqua viene prodotto, stoccato e venduto per autotrazione idrogeno verde”.  —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tumori, D’Antona (Europa Donna): “Tanti bisogni insoddisfatti per donne con cancro seno”

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(Adnkronos) – "Sono tante le pazienti che soffrono di tumore al seno metastatico e sono tanti anche i loro bisogni insoddisfatti.Un aspetto importante di cui parlare è la qualità della vita, in quanto i nuovi farmaci salvavita sono molto importanti, ma seppur mirati lasciano strascichi, quindi è necessario anche prendere in considerazione che si vuole vivere e non sopravvivere.

Il motto principale è questo".Lo ha detto Rosanna D'Antona, presidente di Europa Donna Italia Aps, intervenuta a margine dell'evento di presentazione della campagna di sensibilizzazione 'In seno al futuro' promossa da Daiichi Sankyo e AstraZeneca e realizzata con la collaborazione delle associazioni pazienti A.N.D.O.S.

onlus nazionale e Europa Donna Italia Aps, della Società italiana di psico-pncologia (Sipo), e con il patrocinio di Fondazione IncontraDonna e Salute Donna Odv.La campagna è dedicata al tumore al seno metastatico e nasce dall'esigenza di rispondere ai bisogni insoddisfatti delle donne che convivono con questa diagnosi. "Il secondo aspetto importante – spiega D'Antona – è che questi farmaci a disposizione e approvati dagli enti regolatori in realtà arrivano in ritardo negli ospedali e dunque a disposizione delle donne.

C'è uno studio dell'Ocse, infatti, che pone l’Italia al decimo posto tra i vari Paesi europei per la velocità di approvazione e messa a disposizione dei farmaci.In Germania, per esempio, l'approvazione arriva in 3 mesi, mentre per noi ci vogliono dai 12 ai 14 mesi e per una donna in queste condizioni è un tempo di attesa troppo lungo.

Pertanto, il nostro augurio di oggi è sollevare il bisogno, ma anche trovare delle soluzioni". "Il supporto psico-oncologico è un elemento per cui ci stiamo battendo da molto tempo, le linee guida internazionali ne illustrano la necessità, ma in realtà, andando a vedere ciò che succede negli ospedali, ciò non accade – rimarca D'Antona – Quasi la totalità delle pazienti chiedono di poter ricevere un supporto psicologico, circa il 94-95%, ma solo una paziente su 4 riesce a iniziare il percorso, senza neanche completarlo.L'ideale sarebbe iniziarlo dal momento della diagnosi fino al completamento della cura, ma questo non avviene ancora e ci stiamo battendo affinché le cose migliorino". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Imprese, Cimenti (Assogasliquidi): “Decarbonizzare ed elettrificare non sono la stessa cosa”

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(Adnkronos) – "Decarbonizzare ed elettrificare non sono la stessa cosa.Sono due concetti diversi".

Così Matteo Cimenti, presidente Federchimica- Assogasliquidi, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma.  "Noi e i nostri prodotti Gpl e Gnl nella transizione energetica e nella decarbonizzazione siamo a nostro agio – continua – Sappiamo di avere un ruolo da ricoprire.I nostri prodotti hanno un’impronta energetica e ambientale ridotta rispetto ad altri vettori disponibili.

La ricerca e lo sviluppo che sta facendo l’industria per proporre delle percentuali sempre crescenti di prodotto di origine biologica e rinnovabile rendono questi prodotti ancora più protagonisti nella decarbonizzazione del trasporto".  "Ma quel è l’orizzonte a lungo termine?Ci scontriamo con un approccio normativo e autorizzativo che rischia di creare confusione.

Abbiamo una classe imprenditoriale coraggiosa che investe e un quadro normativo non sempre lineare", spiega. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cancro seno, campagna ‘In seno al futuro’ per aiutare le donne nel percorso di cura

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(Adnkronos) – Rispondere ai bisogni insoddisfatti delle donne con tumore al seno metastatico e supportarle nella comprensione del percorso terapeutico.Sono i principali obiettivi di 'In seno al futuro', una campagna di sensibilizzazione di Daiichi Sankyo e AstraZeneca, con la collaborazione delle associazioni pazienti A.N.D.O.S.

onlus nazionale e Europa Donna Italia Aps, della Società italiana di psico-oncologia (Sipo), e con il patrocinio di Fondazione IncontraDonna e Salute Donna Odv, presentata oggi a Milano. La campagna nasce dall'esigenza di accompagnare le pazienti nel percorso di cura, dalla diagnosi al trattamento, e si sviluppa attraverso 5 video che raccontano questo cammino.La voce narrante della storia è affidata a La Pina, conduttrice e speaker radiofonica di Radio Deejay, che introduce e chiude ogni puntata e invita a riflettere sul significato più profondo delle immagini che scorrono.

Ogni video rappresenta una fase del viaggio ed è contraddistinto da un simbolo, un'immagine evocativa che richiama il significato di ogni singolo momento vissuto: l'onda, per raffigurare l'attimo impetuoso e travolgente della diagnosi; l'albero, ramificato come le tante opzioni terapeutiche a disposizione e come le molteplici figure professionali che prendono in carico la paziente; lo specchio che permette di guardarsi dentro e di avere una percezione di sé come persona e non come paziente, e infine una tavolozza di colori che la donna ha in mano per poter ridipingere la propria vita, attraverso il sostegno e il ritorno ad una socialità più consapevole.Tutti i contenuti, compresi gli approfondimenti sulla patologia, sono contenuti sul sito dedicato www.insenoalfuturo.it. In Italia – ricorda una nota – 37mila donne vivono con carcinoma mammario metastatico, noto anche come carcinoma mammario di IV stadio.

Nel 2023 sono state registrate 55.900 nuove diagnosi di tumore al seno, di cui 6-7% già di IV stadio (o già in fase metastatica).Si parla di metastasi quando le cellule tumorali si diffondono dalla mammella ad altre parti del corpo.

Questo può accadere anche molti anni dopo l'intervento chirurgico e le terapie post-operatorie, nonostante il tumore primario sia stato completamente rimosso. "Il primo a prendere in carico una paziente con tumore al seno metastatico è il medico oncologo – spiega Grazia Arpino, professore associato di Oncologia medica e responsabile del gruppo tumore mammario presso l'Università Federico II di Napoli – Coinvolgendo più specialisti, valuta lo stato e le caratteristiche della neoplasia e decide di conseguenza il percorso di cura.Tanti sono gli specialisti che lavorano con la paziente, ma anche tante sono le diverse forme di tumore al seno metastatico e le varie tipologie di trattamento da valutare.

Per questo i controlli periodici che si fanno dopo la prima diagnosi diventano fondamentali per individuare, il più precocemente possibile, eventuali metastasi e per poter intervenire in modo tempestivo con la terapia adeguata".  Quella del tumore al seno metastatico, sempre di più, oggi è una condizione cronicizzabile, anche se non guaribile, perché esistono diverse possibilità terapeutiche, grazie alle quali le pazienti possono convivere con la malattia e mantenere una buona qualità di vita, anche per anni. "I progressi scientifici in questo ambito hanno consentito un aumento della sopravvivenza di queste pazienti e si può affermare che il tumore in fase avanzata ha sempre più spesso il carattere di malattia cronica – sottolinea Valentina Guarneri, professore ordinario di Oncologia medica, Università di Padova – Le possibilità di trattamento sono prevalentemente farmacologiche e sono molteplici.La scelta dipende da molti fattori: dalla storia clinica della paziente, dal tipo di tumore e dalle sue caratteristiche molecolari, dal numero e dalla posizione delle metastasi.

Per i tumori Hr positivi abbiamo la terapia ormonale o endocrina che può essere combinata a farmaci target.Per il tumore Her2 positivo la chemioterapia e i farmaci anti Her2.

In un sottogruppo di tumori triplo negativi possiamo sfruttare l'immunoterapia che coinvolge il sistema immunitario.A queste opzioni si aggiungono le terapie loco-regionali, come la chirurgia, la radioterapia e la radiologia interventistica". Nel percorso di cura, oltre al trattamento farmacologico o chirurgico – rimarcano gli esperti – è fondamentale che sia incluso anche un sostegno psicologico per approfondire l'impatto psico-emotivo del cancro e per intervenire sui fattori psicologici, comportamentali e sociali che possono presentarsi nel processo di malattia e di cura.

Lo specialista in grado di trattare questo aspetto è lo psico-oncologo. "A partire dal momento in cui riceve una diagnosi, una paziente con tumore al seno metastatico potrebbe soffrire di ansia, depressione e distress emozionale, che va da sentimenti di vulnerabilità, tristezza e paura, a condizioni più gravi quali depressione, ansia, panico e isolamento sociale – afferma Marco Bellani, Università degli Studi dell'Insubria e past president Sipo – Il percorso che lo psico-oncologo disegna con lei ha l'obiettivo di migliorare la sua qualità di vita, limitare il rischio di conseguenze psicopatologiche importanti, aiutarla a mantenere il controllo in una fase delicata della malattia e a riprogettare la propria vita.L'intervento psico-oncologico deve essere rivolto anche alla famiglia della paziente.

Da anni, la Sipo e le associazioni pazienti si stanno battendo affinché questo servizio fondamentale nel percorso di cura sia messo a disposizione in tutte le Breast Unit".  "Una delle principali necessità per le pazienti con tumore al seno metastatico è quella di avere disegnato un percorso univoco e specifico, con un accesso a esami e visite fluido e su questo le Associazioni stanno lavorando molto – evidenzia Flori Degrassi, presidente Associazione nazionale donne operate al seno – La malattia oncologica ha effetti anche sulla vita sociale e lavorativa di una donna.Può capitare che la donna veda ridursi il proprio ruolo personale e professionale nel contesto sociale.

Servono percorsi di affiancamento e riorientamento affinché riesca a ritrovare la fiducia in sé stessa e nelle sue capacità.E' fondamentale non solo promuovere nuove misure di natura contrattuale, ma anche supportarla nei percorsi di reintegrazione nel lavoro.

In questo senso, il lavoro delle Commissioni deve essere omogeneo in tutto il territorio". "Grazie agli importanti passi avanti della ricerca scientifica, le nuove terapie hanno permesso di aumentare la sopravvivenza delle pazienti con tumore al seno metastatico – rimarca Rosanna D'Antona, presidente Europa Donna Italia Aps – Questo, tuttavia, ci obbliga a mantenere alta l'attenzione sulla qualità della vita delle donne, affinché convivere con la malattia non metta a rischio il loro benessere personale, familiare e sociale.Anche in questo le associazioni di pazienti svolgono un ruolo fondamentale di informazione, caring e guida nei momenti di disorientamento, oltre a farsi portavoce dei loro diritti e delle loro istanze presso le istituzioni locali e nazionali".  "L'alleanza terapeutica che abbiamo con AstraZeneca si rafforza con la campagna 'In seno al futuro', che intende essere molto di più di un'iniziativa di disease awareness.

Siamo consapevoli – dichiara Mauro Vitali, Head of Oncology Business Division Daiichi Sankyo Italia – che ogni paziente vive la propria malattia in modo unico e personale, e dunque possiede una prospettiva unica sulla propria condizione.Partendo dall'ascolto delle pazienti, ci siamo posti l'importante obiettivo di tracciare un percorso di cura che sia in grado di rispondere alle necessità e ai bisogni.

Con una narrazione coinvolgente, che favorisce la piena comprensione della malattia e delle diverse opzioni di trattamento a disposizione, offriamo un aiuto concreto per migliorare la qualità di vita".  'In seno al futuro' "non è solo una campagna di sensibilizzazione, ma un progetto pensato per creare una rete di supporto attorno alle pazienti.Con questa iniziativa, insieme a Daiichi Sankyo, alla comunità scientifica e alle associazioni di pazienti, ci proponiamo di affrontare la complessità del tumore al seno metastatico, fornendo informazioni chiave per il percorso delle donne che ricevono questa diagnosi.

La ricerca scientifica sta rivoluzionando il trattamento delle patologie oncologiche e risulta fondamentale che ogni paziente abbia accesso a un percorso di trattamento personalizzato e riceva un supporto multidisciplinare continuo", conclude Alessandra Dorigo, Head of Oncology AstraZeneca. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Mazzotti (Polizia Stato): “98% agenti ha aderito a campagna prevenzione cancro seno”

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(Adnkronos) – "Questo progetto di prevenzione ha interessato la popolazione femminile della Polizia di Stato nelle regioni da me coordinate, quindi Lombardia ed Emilia Romagna.Eccezionale l'adesione allo screening riscontrata nelle scuole di formazione di Piacenza e di Brescia, dove l'iniziativa è stata accolta positivamente da almeno tre quarti della platea cui era rivolta.

Naturalmente, durante lo svolgimento del progetto il personale ha potuto continuare a svolgere il proprio servizio.Stiamo valutando di replicare ed estendere programmi di questo tipo ad altre fasce del personale, anche in considerazione dell'interesse alla prevenzione riscontrato in questa occasione da parte degli agenti di Polizia di sesso maschile".

Lo ha detto Mario Mazzotti, dirigente Ufficio di Coordinamento sanitario Polizia di Stato, Regioni Lombardia ed Emilia Romagna, intervendo oggi a a Roma al ministero della Salute alla presentazione dei risultati della campagna 'Care for Caring – Ambasciatrici della prevenzione', progetto di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al seno, rivolto alle donne in forza alla Polizia di Stato. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ciprani (Polizia Stato): “Per noi centrali prevenzione e informazione cancro seno”

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(Adnkronos) – "Per la Polizia di Stato la prevenzione ha un'importanza centrale, come del resto la corretta informazione rivolta al personale.In questa occasione abbiamo ritenuto opportuno coinvolgere nell'iniziativa le classi più giovani, così da rafforzarne la consapevolezza in merito ai successivi percorsi di prevenzione.

Nel percorso sono fondamentali la visita clinica con esami quali la mammografia e l'ecografia, che vanno ripetuti con cadenza regolare nel tempo affinché lo screening abbia la massima efficacia nella lotta alle neoplasie".Lo ha detto Fabrizio Ciprani, direttore centrale Sanità Polizia di Stato, durante la presentazione, oggi a Roma presso il ministero della Salute, dei risultati della campagna 'Care for Caring – Ambasciatrici della prevenzione', il progetto di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al seno rivolto alle donne in forza alla Polizia di Stato. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gemmato: “88% casi cancro seno si risolve entro 5 anni da diagnosi”

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(Adnkronos) – "Il grande tema odierno è che, se da un lato l'88% dei casi di tumore alla mammella diagnosticati si risolve nell'arco del quinquennio successivo alla diagnosi, dall'altro resta un 12% di donne che, purtroppo, non ce la fa.Iniziative come questa, che ha interessato il personale femminile della Polizia di Stato, mettono al centro l'importanza della prevenzione.

Diagnosticare per tempo una patologia, attraverso campagne di controlli cadenzati nel tempo, equivale a evitare che questa giunga alla fase sintomatica.Ciò vuol dire riuscire a curare meglio gli italiani, ma anche poter ridurre e razionalizzare la spesa sanitaria: una strategia fondamentale in un Paese nel quale l'età media della popolazione è un aumento".

Lo ha detto Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, intervendo oggi a Roma alla presentazione dei risultati della campagna 'Care for Caring – Ambasciatrici della prevenzione', progetto di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al seno, rivolto alle donne in forza alla Polizia di Stato. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Influenza e Covid, allarme Ecdc: “Troppo pochi i vaccinati”

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(Adnkronos) – L'adesione alla vaccinazione contro l'influenza e il Covid per i gruppi a rischio come gli anziani è stata "subottimale in diversi Stati membri dell'Ue/Spazio economico europeo durante la stagione 2023-2024".Per la vaccinazione antinfluenzale il tasso di copertura negli over 65 è variato in modo significativo tra i Paesi, dal 12% al 78%.

E solo 2 Paesi hanno superato il 75% di copertura vaccinale in questa fascia d'età.E' andata pure peggio con l'anti-Covid: i tassi di vaccinazione per Sars-CoV-2 tra settembre 2023 e luglio 2024 hanno una forbice ancora più ampia, dallo 0,02% al 66,1%, con una copertura mediana tra le persone da 60 anni in su che ha raggiunto solo il 14%.

E' il quadro che emerge da 2 relazioni pubblicate oggi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). "La vaccinazione – avverte Pamela Rendi-Wagner, direttrice dell'Ecdc – è una delle misure più efficaci che abbiamo per proteggere i più vulnerabili della società da gravi malattie, ospedalizzazione e morte.E' essenziale aumentare l'adesione alla vaccinazione mentre entriamo nella stagione invernale".

Anche la vaccinazione tra gli operatori sanitari in prima linea è importante, ammonisce l'Ecdc, data la loro esposizione ai patogeni, la loro interazione con pazienti vulnerabili e per prevenire carenze di personale. "Con l'imminente stagione invernale, è prevista una co-circolazione di influenza stagionale, virus respiratorio sinciziale (Rsv), Sars-CoV-2 e altri virus respiratori, che metterà a dura prova i sistemi sanitari e colpirà in modo sproporzionato le persone in gruppi ad alto rischio, come gli anziani e i pazienti con sistema immunitario indebolito e patologie pregresse", è il monito lanciato dall'Ecdc, che raccomanda di aumentare l'adesione alla vaccinazione antinfluenzale e anti-Covid nella popolazione a rischio.  "Oltre alla vaccinazione" contro l'influenza e Covid-19 per anziani e persone a rischio, "è importante considerare le misure preventive di base per ridurre la trasmissione dei virus", dalle mascherine al 'bon ton' anti-contagio, avverte l'Ecdc. Accanto alle iniezioni scudo, ci sono le misure per arginare il contagio e frenare la circolazione dei virus respiratori.L'Ecdc raccomanda di "rimanere a casa se si presentano sintomi di un virus respiratorio – elenca l'ente Ue in una nota – rispettare l'igiene respiratoria e l'etichetta della tosse, lavarsi spesso le mani e ventilare gli spazi chiusi".

Inoltre, l'invito è a "indossare una mascherina in luoghi affollati o in presenza di persone vulnerabili", una misura che "può essere presa in considerazione quando si manifestano sintomi". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Imprese, Rossi (Assarmatori): “In Italia la più grande flotta di traghetti del mondo”

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(Adnkronos) – “In Italia c’è la più grande flotta di traghetti del mondo che serve la più articolata rete di collegamenti marittimi sia europei che internazionali quindi abbiamo dei campioni del mondo come armatori ma abbiamo anche delle responsabilità che ci vengono affidate da una serie di regole".Così Alberto Rossi, direttore generale Assarmatori, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma.  "Noi rischiamo la tempesta perfetta", secondo Rossi per via della "tensione imposta dalle regole, soprattutto Ue, che a nostro avviso hanno male calibrato la tempistica degli investimenti perché la tecnologia non è matura, la produzione di carburanti alternativi nella scelta effettuata già dal legislatore europeo in una gamma di carburanti possibili non è matura, e soprattutto non è matura la sua distribuzione nei porti".  Inoltre, "abbiamo investimenti che devono durare per essere bancabili ma per essere bancabili devono superare l’esame della tecnologia disponibile.

Oggi abbiamo una tecnologia che magari tra 10-15 anni sarà obsoleta e di conseguenza l’accesso al credito è molto difficile".Abbiamo molte "regole e molti compiti a casa da fare – conclude – La buona notizia è che i prelievi che l’Ue ha ideato a carico di passeggeri e merce andranno a generare un ciclo attivo di investimenti che saranno autofinanziati da questo aiuto".  —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)