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Juve Stabia – Sassuolo: Finale (2 – 2 32′ Pierini, 37′ Maistro, 58′ Pierini, 59′ Adorante)

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La Serie B torna a infiammare lo stadio Menti di Castellammare di Stabia con il match tra Juve Stabia e Sassuolo, valido per l’undicesima giornata del campionato di Serie B 2024-2025.

 

I padroni di casa, guidati da Guido Pagliuca, vogliono riscattare la sconfitta interna nella precedente gara casalinga contro la Cremonese per conquistare punti fondamentali per l’obiettivo salvezza.Tutti a disposizione per Mister Pagliuca ad eccezione di Morachioli ancora fermo ai box.

 

Dall’altra parte, il Sassuolo di Fabio Grosso arriva a Castellammare con l’obiettivo di proseguire la sua positiva striscia di risultati fatta di 1 pareggio e 5 vittorie consecutive.Non sarà della partita Boloca con Berardi sulla strada del pieno recupero che partirà ancora dalla panchina.

 

Circa una ventina i tifosi provenienti da Sassuolo mentre per il Menti si registra ancora il sold out della Curva Sud.

Arbitro

A dirigere la partita sarà Davide Ghersini della sezione di Genova, coadiuvato da Dario Cecconi di Empoli e da Mattia Politi di Lecce.Il quarto ufficiale sarà Giuseppe Rispoli di Locri.Al VAR ci sarà Antonio Di Martino di Teramo, con Antonio Rapuano di Rimini da AVAR.

Tabellino:

Juve Stabia (3-4-2-1): Thiam; Ruggero, Varnier, Bellich; Floriani Mussolini (81′ Baldi), Leone (67′ Meli), Buglio, Rocchetti (81′ Rocchetti); Pierobon, Maistro (74′ Candellone), Adorante (74′ Artistico).

 

A disposizione: Matosevic, Folino, Gerbo, Zuccon, Mosti, Piovanello, Piscopo.

 

Allenatore: Pagliuca

Sassuolo (4-3-3): Moldovan; Toljan, Odenthal, Muharemovic, Doig (19′ Pieragnolo); Obiang, Lipani (57′ Ghion, 67′ Iannoni), Thorstvedt; Pierini, Moro (57′ Mulattieri), Volpato (45′ Laurienté).

 

A disposizione: Satalino, Romagna, Miranda, Caligara, Paz, Russo, Berardi.

 

Allenatore: Grosso

Arbitro: Davide Ghersini

Primo Assistente: Dario Cecconi di Empoli

Secondo Assistente Mattia Politi di Lecce.

 

Quarto ufficiale: Giuseppe Rispoli di Locri.

 

VAR: Antonio Di Martino di Teramo

AVAR: Antonio Rapuano di Rimini

Marcatori:

Angoli: 2 – 4

Ammoniti: 65′ Pierini, 77′ Grosso

Espulsi: Nessuno

Recupero: 2 min.p.t. – 6 min s.t.Note: Terreno in erba sintetica. 20 i tifosi provenienti da Sassuolo.Spettatori Totali: 4.589 di cui 2560 paganti (20 settore ospiti) e 2029 abbonati

Incasso di 59.670,28 euro di cui 35.672,00 (paganti) e 23.998,28 rateo abbonati

PRIMO TEMPO

Parte forte il Sassuolo che mette pressione alla Juve Stabia che nei primi minuti non riesce a riversarsi nella metà campo avversaria.

 

Al 9′ la Juve Stabia si affaccia nella metà campo del Sassuolo con un azione di contropiede: Maistro serve Pierobon che si lancia verso l’area avversaria ma poi la sua conclusione risulta abbondantemente imprecisa.

 

Al 17′ ancora Juve Stabia con Mussolini che, su passaggio di Maistro, se ne va sulla fascia si libera di Doig che si infortuna e per poco non riesce a superare Moldovan

Al 19′ Tiro da fuori area di Buglio che impegna Moldovan alla deviazione in angolo

Al 19′ Nel Sassuolo esce Doig infortunato ed entra Pieragnolo

Al 32′ errore della Juve Stabia e il Sassuolo passa in vantaggio: su un cross di Volpato indecisione di Thiam e Pierini ne approfitta per il vantaggio ospite.

 

Al 37′ La Juve Stabia pareggia: Tacco di Adorante in area per Pierobon che appoggia per Leone che gira sulla sinistra per Maistro che batte Moldovan.

 

Il direttore di gara concede 2 minuti di recupero.

 

Il Primo tempo finisce in parità.

 

SECONDO TEMPO

Nel Sassuolo esce Volpato ed entra Laurientè

Al 57′ Per il Sassuolo entra Ghion per Lipani e Mulattieri per Moro

Al 58′ Sasssuolo in vantaggio: Muharemovic lancia per Pierini che entra in area e incrocia sotto la traversa dove Thiam non può arrivare.

 

Al 59′ Risponde subito la Juve Stabia con Adorante che riceve un lancio lungo di Ruggero e in spaccata supera Moldovan per la gioia del pubblico.

 

Al 67′ la Juve Stabia sostituisce Leone con Meli, mentre il Sassuolo sostituisce Ghion con Iannoni.

 

Al 74′ La Juve Stabia sostituisce Maistro per Candellone e Adorante con Artistico

Al 81′ La Juve Stabia sostituisce Mussolini con Baldi e Rocchetti con Fortini

Al 82′ Juve Stabia vicina al vantaggio: Candellone calcia verso la porta Moldovan respinge sulla palla si avventa Artistico che colpisce la base del palo alla destra del portiere ospite.

 

Il Direttore di gara concede 6 minuti di recupero.

 

La gara finisce in parità con tanto rammarico per le Vespe che hanno dominato in campo contro una formazione che lo scorso anno era in serie A e che conta giocatore fortissimi per la categoria.

Sanità, Pirro (M5S): “Nonostante criticità Ssn promosso da maggior parte italiani”

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(Adnkronos) – "La ricerca di Swg per Assosalute presentata oggi dimostra che, nonostante alcune criticità non trascurabili, la maggior parte degli italiani ha ancora una grande fiducia nel sistema sanitario nazionale, nei propri medici di medicina generale e nelle farmacie territoriali con cui si interfacciano quotidianamente.Questo è importante e fa capire il ruolo sempre maggiore che deve avere la medicina territoriale nella sanità del futuro per consentire di raggiungere più in fretta e meglio i cittadini".

Lo ha detto all'Adnkronos Salute la senatrice Elena Pirro (M5S), in occasione dell'incontro 'La trasformazione in atto del Ssn – L'impegno del settore dell'automedicazione per la sanità territoriale', promosso da Federchimica-Assosalute oggi a Roma. "Per questo motivo – sottolinea – bisognerebbe potenziare i servizi territoriali e quelli che possono fornire le farmacie soprattutto fuori dalle grandi città, nelle aree marginali, laddove il Ssn è lontano dai cittadini.In tutto questo hanno un importante ruolo anche i farmaci da automedicazione, i cosidetti farmaci da banco, che sempre più cittadini conoscono e sanno come utilizzare e che possono avere un ruolo importante per mantenerci in salute e rimediare a piccoli disagi senza alcun bisogno di una ricetta medica.

Ciò – rimarca Pirro – consente di portare la sanità sempre più vicina al cittadino, uno dei primi obiettivi del Pnrr per uscire dalla dinamica ospedale-centrica che c'è stata nel passato e che tante criticità ha manifestato durante la pandemia". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanità, ricerca Assosalute: italiani soddisfatti di farmacie e medici famiglia

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(Adnkronos) – In uno scenario di trasformazione del Servizio sanitario nazionale e necessità di salvaguardare il diritto universale alla salute, quasi il 90% degli italiani ritiene importante aiutare le persone a essere maggiormente consapevoli della propria salute, sensibilizzando i cittadini anche sulle possibili soluzioni di cura per evitare abusi, sprechi di risorse e accessi impropri al sistema pubblico.Il 70% degli italiani è in grado di identificare il bollino rosso sorridente che contraddistingue i farmaci da banco e 2 italiani su 3 sanno che i farmaci di automedicazione non necessitano di prescrizione medica.

E' quanto emerge dalla ricerca condotta da Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica, in collaborazione con l'Istituto di ricerca Swg, presentata oggi durante un confronto tra gli esponenti delle forze politiche e i vertici delle categorie professionali di medici e farmacisti e di rappresentanza dei cittadini.  La ricerca, in continuità con quella svolta nel 2022 – riporta una nota – analizza le abitudini di cura degli italiani e il loro il rapporto con i medicinali di automedicazione, nonché il ruolo cruciale dei professionisti sanitari di prossimità nel favorire una sanità territoriale più sostenibile e accessibile ai cittadini.Gli italiani risultano, ancora una volta, ampiamente soddisfatti dei servizi offerti da farmacie e medici di famiglia con un gradimento elevatissimo e generalizzato.

Medici di medicina generale e farmacisti restano i primi interlocutori di salute sul territorio, a partire proprio dai più comuni disturbi di salute: le farmacie si confermano presidi sanitari diffusi e capillari e, in molti casi, rappresentano un fondamentale hub informativo per orientarsi tra i servizi e le prestazioni sanitarie possibili e per risolvere malanni quotidiani, mentre il medico di famiglia resta una figura chiave, un riferimento costante per la malattia e la cura delle famiglie italiane. Questi alcuni degli spunti approfonditi durante la tavola rotonda 'La trasformazione in atto del Ssn: l'impegno del settore dell'automedicazione per la sanità territoriale', promossa da Assosalute, in cui sono intervenuti Fiorenzo Corti, vicesegretario nazionale di Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale); Claudio Cricelli, presidente emerito Simg (Società italiana medicina generale e cure primarie); Marco Cossolo, presidente di Federfarma; Michele Pellegrini Calace, tesoriere di Federfarma; Eugenio Leopardi, presidente di Utifar; Andrea Mandelli, presidente di Fofi (Federazione Ordini farmacisti italiani); Anna Lisa Mandorino, segretario generale di Cittadinanzattiva; Gian Antonio Girelli, membro della Commissione Affari sociali della Camera; Elena Murelli, capogruppo in Commissione Affari sociali del Senato, ed Elisa Pirro, capogruppo in Commissione Bilancio al Senato. La ricerca indica una buona conoscenza della popolazione riguardo alle caratteristiche e all'uso appropriato dei farmaci da banco, evidenziando quanto l'educazione sanitaria sia importante per promuovere una corretta gestione della propria salute.E il settore dei farmaci di automedicazione – secondo gli esperti – potrà assumere in futuro un'importanza crescente, promuovendo un approccio alla salute e all'uso dei medicinali più autonomo e consapevole da parte dei cittadini.

In una sanità in evoluzione, il ricorso a questi farmaci rappresenta così una soluzione concreta per ridurre la pressione sul sistema, contribuendo alla sostenibilità del nostro Ssn.  "Da questo scenario – afferma Michele Albero, presidente di Federchimica Assosalute – emerge con chiarezza un quadro dove il territorio esprime un potenziale reale di assistenza che può davvero contribuire a un Servizio sanitario nazionale più capace nel dare risposte di cura appropriate e tempestive là dove queste si manifestano.Questo può avvenire anche grazie a un approccio più maturo delle persone nelle scelte di salute e cura di disturbi lievi, grazie anche al supporto, dimostratosi ancora una volta irrinunciabile, di farmacisti e medici di famiglia.

Occorre quindi favorire lo sviluppo di modelli di presa in carico da parte dei referenti territoriali, per un equo accesso alle cure e prossimità dell'assistenza; incrementare le campagne di informazione e educazione al cittadino sui temi della salute, così da accrescere la cultura sanitaria del Paese; e, non da ultimo, favorire un appropriato allargamento dell'offerta di farmaci di automedicazione per rispondere in modo appropriato alla crescente responsabilità dei cittadini nelle decisioni che riguardano la propria salute, contribuendo, al contempo, a una maggiore sostenibilità del sistema pubblico". "E' necessario un patto trasversale tra protagonisti del settore sanitario in senso ampio.In questo rientra il sistema sanitario nazionale, con tutti i suoi pregi e difetti, il cittadino/utente, i medici di medicina generale e le farmacie.

Dobbiamo potenziare gli aspetti sinergici e smussare le criticità", commenta la senatrice Pirro. "E' fondamentale promuovere un'informazione efficace tra i cittadini, affinché comprendano l'importanza della prevenzione, dei vaccini e dell'uso consapevole dei farmaci – sottolinea Girelli – Solo attraverso una sinergia tra i professionisti della salute, il terzo settore e le amministrazioni locali possiamo garantire che queste risorse siano accessibili a tutti, in particolare alle fasce più vulnerabili della popolazione.La vera trasformazione del nostro sistema sanitario deve rispettare i principi dell'articolo 32 della Costituzione, mettendo sempre al centro la salute e il benessere collettivo".  Il nostro sistema sanitario "necessita di una riforma che consideri realmente il cittadino e il suo primo punto di contatto: le farmacie e i medici di medicina generale.

Queste figure sono cruciali – ricorda Murelli – specialmente nelle aree interne, dove spesso sono l'unico riferimento immediato per chi ha bisogno di un consiglio o di un supporto.Abbiamo bisogno di strumenti come il Fascicolo sanitario elettronico nazionale, che renda accessibili tutte le informazioni del paziente, e di un potenziamento della medicina di prossimità.

Solo così possiamo alleggerire le liste d'attesa e creare un servizio davvero universale e accessibile a tutti".  La pandemia "ha ulteriormente dato risalto al ruolo del farmacista, da sempre riconosciuto dai cittadini, ma anche all'interno del dibattito politico-istituzionale come presidio di prossimità per la salute dei cittadini – commenta Mandelli – La crescente attenzione alla salute e alla qualità della vita si è accompagnata a una vera e propria 'esplosione' di informazioni, che spesso risultano confuse o contraddittorie.Il nostro compito oggi è fare chiarezza, offrendo ai cittadini un punto di riferimento solido e affidabile, non solo per guarire, ma per migliorare la propria salute e prevenire le malattie.

Con medici, infermieri e tutti i professionisti della salute, lavoriamo per rispondere in modo integrato e concreto ai bisogni della popolazione". "C'è un grande bisogno di alfabetizzazione sanitaria.E' molto positivo che, dopo il Covid, i cittadini siano più attenti ai loro percorsi di salute e abbiano maggiore consapevolezza sull'uso responsabile dei farmaci – rimarca Mandorino – C'è comunque ancora tanto da fare per accrescere consapevolezza ed informazione, ad esempio nell'ambito del corretto uso degli antibiotici, per contrastare in particolare l'antimicrobico resistenza.

Per questo la collaborazione con Assosalute è fondamentale".  "La nostra missione è formare le nuove generazioni di medici, capaci di unire le informazioni acquisite con un'esperienza clinica pratica – dice Cricelli – E' urgente una riforma profonda del sistema sanitario, poiché non possiamo più rimandare una revisione globale.Dobbiamo prepararci ad affrontare una demografia in cambiamento: entro il 2050, le persone anziane rappresenteranno una fetta sempre più ampia della popolazione.

E' fondamentale ripensare il sistema sanitario oggi, per garantire un futuro sostenibile e adeguato alle esigenze delle prossime generazioni".Corti ricorda che "la carenza di medici di medicina generale è un problema che attraversa tutta l'Europa, con professionisti che cercano opportunità all'estero.

E' cruciale non solo attrarre nuovi talenti, ma anche creare un sistema sanitario stabile e sostenibile, in cui la prossimità e l'accessibilità e la libera scelta del cittadino siano priorità.In Italia la diminuzione della soddisfazione per l'assistenza medica di prossimità e il calo nei posti di formazione evidenziano la necessità di ripensare la professione, affinché i cittadini possano scegliere il proprio medico di fiducia e non sentirsi obbligati a una scelta senza alternative".  "Studi recenti, come quello di Swg, confermano una popolazione sempre più consapevole della propria salute e dei farmaci di automedicazione, con un alto livello di fiducia nelle farmacie.

E' significativo che le farmacie siano distribuite capillarmente su tutto il territorio nazionale, anche nelle aree economicamente meno vantaggiose, grazie al sistema della pianta organica, spesso frainteso ma fondamentale per garantire l'accesso ai servizi.Un altro dato rilevante – conclude Pellegrini Calace – è l'87% degli utenti che indicano una farmacia di fiducia, elemento che rafforza il ruolo di vicinanza e affidabilità delle farmacie per le nostre comunità".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanità, Albero (Assosalute): “Farmaci da banco fondamentali per sostenibilità Ssn”

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(Adnkronos) – "I risultati dell'indagine che ha condotto Swg per Assosalute sulla cultura e sulla diffusione dei farmaci di automedicazione evidenziano come il ruolo di questi farmaci sia fondamentale per la salute del cittadino.I farmaci di automedicazione possono aiutare a curare piccoli disturbi e patologie non gravi, garantendo anche una maggiore sostenibilità del Ssn".

Lo ha detto all'Adnkronos Salute il presidente di Federchimica -Assosalute Michele Albero, in occasione dell'incontro 'La trasformazione in atto del Ssn – L'impegno del settore dell'automedicazione per la sanità territoriale', promosso da Federchimica-Assosalute oggi a Roma.  Assosalute "rappresenta il 70% delle aziende del comparto che producono farmaci di automedicazione, i farmaci senza obbligo di prescrizione.E quello che facciamo è lavorare per promuovere una cultura, un'informazione sull'automedicazione che deve essere responsabile.

Quindi l'obiettivo di Assosalute è far sì che sempre più persone li possano utilizzare, in una fase iniziale in cui presentano malanni invernali/stagionali, per evitare che possano andare incontro ad ulteriori complicazioni". E sulla collaborazione tra medici di famiglia e farmacisti, Albero non ha dubbi: "Assosalute è da sempre impegnata per rafforzare la sinergia tra i medici di medicina generale e i farmacisti, quindi la medicina del territorio.Ruoli, come evidenzia l'indagine, che riscontano un'ampia fiducia da parte del cittadino/paziente.

Quindi queste due figure sono fondamentali in un'ottica di primo presidio di salute, in un'ottica di sanità territoriale", conclude. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Municipio I Roma, 6 nuove convenzioni per Case Sociali delle Persone Anziane e del Quartiere

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(Adnkronos) – Il Municipio I Centro di Roma Capitale ha sottoscritto oggi sei convenzioni per la gestione delle Case Sociali delle Persone Anziane e del Quartiere (CSAQ), un progetto che mira a promuovere l’inclusione sociale, il benessere e la partecipazione attiva degli anziani sul territorio.La firma delle convenzioni è avvenuta presso la sede municipale di Via Luigi Petroselli, con la presenza di tutte le Associazioni di Promozione Sociale: Casa dei Cocci APS (Testaccio), Le Quattro Colonne APS (Ponte), Giorgio Perlasca APS (Sabotino), Spazio delle Diverse Età APS (Trastevere), Il Trifoglio APS (San Saba), La Casa dell’Amicizia APS (Esquilino). “Il I municipio -commenta la Presidente Lorenza Bonaccorsi – è il territorio con più anziani, dobbiamo lavorare sempre di più con i CSAQ per il benessere dei nostri residenti.

I centri, situati in diversi quartieri, favoriranno la socializzazione e la qualità della vita degli anziani, offrendo spazi sicuri e iniziative che ne valorizzano capacità e autonomia, sostenendo al contempo l’interazione tra generazioni.Saranno inoltre disponibili -conclude Bonaccorsi- servizi di informazione sui temi sociali e sanitari, con l’obiettivo di orientare e supportare gli anziani del territorio”. Queste convenzioni, sviluppate ai sensi della DAC n. 103 del 25 maggio 2023, affidano la gestione delle CSAQ a ciascuna APS, che organizzerà attività culturali, ricreative, intergenerazionali e di supporto sociale a favore degli iscritti.

L’Assessore alle Politiche Sociali del Municipio I Claudia Santoloce ha commentato: “La firma di queste convenzioni rappresenta un importante traguardo per Roma Capitale nella tutela e valorizzazione degli anziani, confermando l’impegno dell’amministrazione verso un invecchiamento attivo e dignitoso per tutti i cittadini”.L’iniziativa è parte di una strategia più ampia per promuovere l'inclusione sociale delle persone anziane e sarà sostenuta da fondi municipali destinati alla copertura delle spese di gestione ordinaria.   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

‘Chi l’ha visto?’, i casi della puntata di domani

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(Adnkronos) – L'incredibile storia di Luciano: esce dal lavoro, viene investito e quando si riprende non ricorda più gli ultimi quarant'anni della sua vita.Non riconosce i figli e non sa chi è.

La sua testimonianza sarà proposta da Federica Sciarelli a 'Chi l'ha visto?', in diretta domani alle 21.20 su Rai 3.  E poi il braccialetto elettronico per salvaguardare le donne da mariti o compagni violenti: è uno strumento utile?Funziona davvero?

Come si è risolta la storia di Tiziana che, nonostante l'ex marito abbia il braccialetto, ha paura di uscire di casa per andare al lavoro a poche centinaia di metri?  
Il caso di Riccardo, poi, il ragazzo che ha lasciato la sua macchina presso la diga del Furlo ed è scomparso.I genitori ricevono telefonate da sciacalli che chiedono soldi per dare informazioni e altre con urla e lamenti.

E come sempre gli appelli, le richieste di aiuto e le segnalazioni di persone in difficoltà. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Morte 13enne, Loredana Lecciso: “C’è troppa violenza, anche la musica di oggi non aiuta”

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(Adnkronos) – "Il vero problema siamo noi genitori, che dovremmo farci un esame di coscienza.Ma anche la scuola e le istituzioni", così Loredana Lecciso commenta, da mamma di tre ragazzi, l'ultimo caso di cronaca nera che vede coinvolti dei giovanissimi: quello di Aurora, la 13enne di Piacenza morta dopo essere precipitata dal settimo piano del suo palazzo per il quale è stato fermato il fidanzato 15enne della ragazzina, già indagato a piede libero per omicidio volontario. "I ragazzi di oggi – dice Lecciso – non abitano in una bellissima società: non hanno la possibilità di vivere un'adolescenza serena come quella che mediamente ha vissuto la mia generazione".  Un contributo alla violenza – sottolinea Lecciso – "arriva anche dal fenomeno dell'emulazione, per esempio attraverso la musica di oggi che non amo.

Prima al centro delle canzoni c'era l'amore, ora violenza e parolacce.E questo non è di aiuto, come non lo sono i social", fa notare Lecciso, che sente di "non essere una mamma perfetta e ho i miei sensi di colpa.

Ma tutti i giorni cerco di essere vicina ai miei figli (Yasmine Carrisi, Brigitta Cazzato, Albano Carrisi Jr.) trasmettendo loro dei valori.E per quanto una famiglia possa essere forte, non è facile perché le distrazioni che arrivano dall'esterno". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tredicenne morta, la criminologa Bolzan: “Ragazzi incapaci di gestire emozioni”

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(Adnkronos) – Assenza di empatia, frustrazione, incapacità di usare la parola come filtro delle emozioni, un mix che può sfociare in comportamenti violenti se non subentra un'autoregolazione emotiva.E' il punto di vista della psicologa e criminologa Flaminia Bolzan, che, intervistata dall'Adnkronos, interviene dopo il fermo del 15enne, indagato per la vicenda di Aurora, la sua ex fidanzata di 13 anni morta precipitando dal terrazzo del suo palazzo.  Secondo l'esperta, "in base alle prime informazioni che ci arrivano dai media" siamo in presenza di uno di quei casi "in cui potrebbe esserci una incapacità – tra l'altro sempre più diffusa tra i giovani – di processare e autoregolare le emozioni attraverso la parola, ovvero le emozioni vengono sostanzialmente 'agite' perché non vengono innanzitutto riconosciute".

Quel che si può osservare nei casi in cui c'è assenza di empatia "è il non saper accettare la libertà dell'altro e, in mancanza di risposte alle proprie sollecitazioni, la conseguente frustrazione che, se non adeguatamente regolata, viene agita in maniera aggressiva nei confronti dell'oggetto che si percepisce come l'origine di questo sentimento negativo". "In un'età in cui le relazioni dovrebbero essere caratterizzate da spensieratezza, da serenità, colpisce quando si sente parlare di maltrattamenti.E allora è giusto porsi della domande, capire se si tratti di un comportamento isolato", dice la criminologa riferendosi al video in cui l’ex fidanzato la picchia e strattona alla stazione del bus.  Cosa serve? "Oggi occorre un maggiore ascolto verso i nostri ragazzi, entrare più a fondo nel loro mondo interiore, in famiglia come a scuola – ragiona la criminologa – Così come serve un'osservazione più attenta verso loro azioni e comportamenti che non vanno mai banalizzati o liquidati come 'ragazzate'.

Dialogo con i ragazzi e tra famiglie e scuola, non opposizione in cui ognuno si rimpalla le responsabilità di ciò che succede.L'educazione all'affettività?

Può produrre dei risultati positivi nel momento in cui non sia solo l'ennesimo 'spiegone'.Quindi più che teoria, attività laboratoriali".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Itinerari Previdenziali, in 2023 +6,3% Irpef ma 45% italiani non ha reddito ed è a carico

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(Adnkronos) – Il totale dei redditi prodotti nel 2022 e dichiarati nel 2023 ai fini Irpef è ammontato a 970 miliardi, per un gettito Irpef generato – al netto di Tir (Trattamento integrativo sui redditi da lavoro dipendente e assimilati) e detrazioni – di 189,31 miliardi (di cui 169,59 miliardi, l’89,59%, di Irpef ordinaria): valore in aumento del 6,3% rispetto allo scorso anno ma inferiore alla crescita del Pil nominale (+7,7%).Crescono sia i dichiaranti (42.026.960, numero addirittura superiore a quello record del 2008) sia i contribuenti/versanti, vale a dire coloro che versano almeno 1 euro di Irpef, che toccano quota 32.373.363.

Mentre salgono sia i contribuenti con redditi compresi tra i 20 e i 29mila euro (9,5 milioni) sia quelli con redditi medio-alti dai 29mila euro in su, diminuiscono i dichiaranti per tutte le fasce di reddito fino a 20mila euro, che calano da 23,133 a 22,356 milioni.  E' quanto emerge dal XI Osservatorio sulle entrate fiscali e sul finanziamento del welfare a cura del centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali, presentato oggi alla Camera dei Deputati in occasione del convegno 'Le dichiarazioni dei redditi 2022: l’analisi Irpef e delle altre imposte dirette e indirette per importi, tipologia dei contribuenti e territori negli ultimi 15 anni Il difficile finanziamento del welfare italiano', e promosso da Cida in collaborazione con il centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali.  Sicuramente condizionato dalla ripresa Covid-19, quello che evidenzia l’ultimo Osservatorio di Itinerari Previdenziali, sembrerebbe un quadro in apparenza positivo se non fosse che, dati alla mano, resta sostanzialmente invariata la quota di contribuenti che effettivamente sostiene il Paese con tasse e contributi, e di contro troppo alta quella di cittadini totalmente o parzialmente a carico della collettività: malgrado il miglioramento PIL e occupazione, il 45,16% degli italiani non ha redditi e di conseguenza vive a carico di qualcuno.  Su 42 milioni di dichiaranti, poi, il 75,57% dell’intera Irpef è pagato da circa 10 milioni di milioni di contribuenti, mentre i restanti 32 ne pagano solo il 24,43%.Come garantire innanzitutto la sostenibilità innanzitutto del nostro sistema di protezione sociale ma, più in generale, produttività e sviluppo del Paese se il grosso del carico fiscale grava su una ristretta minoranza?

Questa la domanda che ha animato questo pomeriggio presso la nuova Aula dei Gruppo Parlamentari il convegno “Il difficile finanziamento del welfare italiano”, nel corso del quale sono stati presentati a politica e media i risultati dell’indagine annuale realizzata dal Centro Studi e Ricerche presieduto dal Prof.Brambilla.  Realizzato in collaborazione con Cida, anche quest’anno tra i sostenitori della ricerca, l’osservatorio realizza un'analisi delle dichiarazioni individuali dei redditi Irpef e delle altre principali imposte dirette e indirette (tra cui Irap, Ires, Isost e gettito Iva), con l’obiettivo di ottenere indicatori utili a comprendere l’effettiva situazione socio-economica del Paese e a verificare la tenuta del suo sistema di protezione sociale.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Itinerari previdenziali, a versare almeno 1 euro di Irpef solo poco più metà degli italiani

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(Adnkronos) – Su una popolazione di 59.030.133 cittadini residenti sono 42.026.960 quanti hanno presentato una dichiarazione dei redditi nel 2023 (con riferimento all’anno di imposta precedente).A versare almeno 1 euro di Irpef solo 32.373.363 residenti, vale a dire poco più della metà degli italiani: a ogni contribuente corrispondono quindi 1,405 abitanti.

E' quanto emerge dall'undicesimo Osservatorio sulle entrate fiscali e sul finanziamento del welfare a cura del centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali, presentato oggi alla Camera dei Deputati in occasione del convegno 'Le dichiarazioni dei redditi 2022: l’analisi Irpef e delle altre imposte dirette e indirette per importi, tipologia dei contribuenti e territori negli ultimi 15 anni.Il difficile finanziamento del welfare italiano', promosso con Cida.   Nel dettaglio, fino a 7.500 euro lordi si collocano 9.330.900 soggetti, il 22,20% del totale, che pagano in media 20 euro di IRPEF l’anno (14 se rapportati ai cittadini).

I contribuenti che dichiarano redditi tra i 7.500 e i 15.000 euro lordi l’anno sono 7.626.579: in questo caso, al netto del TIR, l’IRPEF media annua pagata per contribuente è di 294 euro (209 euro per abitante), a fronte – a titolo esemplificativo – di una spesa sanitaria pro capite pari di circa 2.221 euro.  Tra 15.000 e 20.000 euro di reddito lordo dichiarato si trovano 5,4 milioni di contribuenti, che pagano un’imposta media annua di 1.761 euro, che si riduce a 1.254 euro per singolo abitante; seguono da 20.001 a 29.000 euro 9,5 milioni di contribuenti, con un’imposta media di 3.612 euro che si scende a 2.571 se rapportata al totale degli abitanti: un importo che, come per la fascia successiva, basterebbe di per sé a coprire i costi della sanità, ma che resterebbe comunque insufficiente guardando alle altre principali funzioni di welfare non coperte da contributi di scopo, tra cui appunto l’assistenza.Seguono quindi i redditi tra 29.001 e 35mila euro, fascia in cui si collocano 3.754.371 contribuenti pari a 5.273.306 abitanti: questi contribuenti, l’8,93%, pagano un’imposta media di 6.138 euro l’anno, 4.370 euro per abitante, e versano complessivamente il 12,17% delle imposte.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cuzzilla (Cida): “Tassando ancor di più ceto medio effetti recessivi per economia”

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(Adnkronos) – “Le dichiarazioni Irpef rese l’anno scorso fotografano una positiva tendenza dell’occupazione, che è tornata a crescere, e questo non può che farci piacere.Se aumenta il numero di contribuenti relativamente alle fasce medie significa che abbiamo maggiori speranze di garantire sostenibilità al welfare pubblico in futuro.

Ecco perché è importante non tradire il ceto medio.Tassarlo oltre a quanto già non si faccia, proprio ora che inizia a rinfoltirsi, potrebbe avere effetti recessivi sull’intera dinamica".

Così Stefano Cuzzilla, presidente Cida, commentando quanto emerge dall'Undicesimo Osservatorio sulle entrate fiscali e sul finanziamento del welfare a cura del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, realizzato con il supporto di Cida, e presentato oggi alla Camera dei Deputati.  “Il motivo?Perché In Italia vale il principio che maggiore è il contributo fiscale, minori sono i servizi pubblici di ritorno", chiarisce il presidente. "Quindi chi guadagna, ad esempio, dai 55.000 euro in su (oggi poco più del 5 % del totale) si fa carico da solo di circa il 42% del gettito fiscale e non riceve nulla in cambio.

A peggiorare il quadro arriva la nuova Manovra, con tagli ai massimali delle detrazioni a partire dai 75.000 euro che, di fatto, rappresentano un aumento di tassazione per chi contribuisce di più.Si trasmette così un messaggio allarmante: che in Italia non conviene eccellere, produrre o innovare.

Conviene, invece, evadere e occultare”, ribadisce Cuzzilla.  “Non a caso, un quinto dei contribuenti italiani dichiara redditi minimi o nulli.Una fetta consistente che non è degna di una delle più grandi potenze industrializzate.

Un Paese che, purtroppo, vive di assistenza e assistenzialismo, mentre affonda nell’economia sommersa.Basti pensare che in 10 anni la spesa per il welfare è aumentata del 30% a causa di una vertiginosa spesa in assistenza, pari a +126%.

Di fatto, nel nostro sistema fiscale il peso per chi produce e contribuisce è ormai insostenibile", spiega Cuzzilla. "Mentre l'inflazione ha mangiato il 24% del potere d'acquisto in 15 anni, questa minoranza continua a sostenere sanità, assistenza sociale e servizi per tutti, spesso senza alcun beneficio diretto.Mi chiedo fino a quando sarà disponibile a farlo”, conclude.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Brambilla (Itinerari previdenziali): “40% popolazione si carica oltre 90% tasse”

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(Adnkronos) – "Emerge che il 40% della popolazione italiana si carica oltre il 90% delle tasse e il restante paga circa l'8% dell'Irpef.E' un Paese un po' sbilanciato dove finanziare forme di welfare è sempre più complicato".

Lo ha detto ad Adnkronos/Labitalia, Alberto Brambilla, presidente del Centro studi itinerari previdenziali, commentando a margine della presentazione alla Camera dei Deputati, i dati dell''XI Osservatorio Itinerari previdenziali sulla spesa pubblica e sulle entrate, realizzato con Cida.  "Nel 2008 spendevamo in trasferimenti dalla Manovra all'Inps per assistenza 73 miliardi di euro, nel 2023 164 miliardi, quindi il doppio.Ma al raddoppiare del costo dell'assistenza non è corrisposto un effetto positivo sulla povertà.

Anzi i poveri assoluti sono raddoppiati: erano 2 milioni e 100 mila nel 2008 e sono diventati 5,8 milioni nel 2023" commenta Brambilla.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Battistoni: “Da Osservatorio Itinerari previdenziali occasione di confronto”

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(Adnkronos) – "Giornate come questa sono utili per confrontarsi per trovare fonti di finanziamento che possono dare una prospettiva strutturale per la sostenibilità del nostro welfare".Lo ha detto il segretario di presidenza alla Camera dei Deputati, Francesco Battistoni, intervenendo alla Camera dei Deputati alla presentazione dell''XI Osservatorio Itinerari previdenziali sulla spesa pubblica e sulle entrate, realizzato con Cida.   —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

‘Lo sport secondo Papa Francesco’, Ancelotti firma la prefazione

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(Adnkronos) – E' già stato presentato a Madrid ed è uscito in Spagna, e sarà disponibile in Italia da dicembre "Más allá de los limites.El deporte según el Papa Francisco" (Romana Editorial), opera curata da Monsignor Dario Edoardo Viganò e dal giornalista Valerio Alessandro Cassetta.

Il testo è di 176 pagine in undici capitoli e contiene una raccolta dei discorsi del Santo Padre sullo sport, affrontato in tutte le sue sfaccettature: lo sport come mezzo per educare, strumento per esprimere talento e fare comunità, lo sport tra passione e sacrificio, tra gioco di squadra, rispetto delle regole e dell’avversario, lo sport come veicolo di corretti stili di vita, elemento di unione e diritto, accessibile a tutti senza distinzioni, lo sport come messaggero di pace in occasione dei grandi eventi e competizioni. “Se l’importanza dello sport nella società contemporanea è innegabile, la sua capacità di permeare con messaggi e valori positivi, il tessuto delle nuove generazioni, appare sempre più sorprendente.L’universalità del linguaggio dello sport trascende le barriere culturali, linguistiche e geografiche, unisce e non divide, promuove principi fondamentali, come il rispetto delle regole e dell’avversario, l'inclusione, l’integrazione e il fair play, e arriva con immediatezza alle persone. È una questione di forma e sostanza.

Di modi e contenuti.Di argomenti e comunicazione verbale e non.

In questo contesto, la voce del Papa sui temi sportivi, racchiusi nelle pagine di questo libro, assume un ruolo di straordinaria rilevanza, non solo per i fedeli, ma per tutti coloro che vedono nello sport un mezzo di crescita personale e collettiva.Lo sport come terreno fertile in cui coltivare talenti e virtù, lo sport come palestra e metafora della vita".

Sono le parole del tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti nella prefazione del libro “Más allá de los limites.El deporte según el Papa Francisco” (Romana Editorial). "I discorsi del Papa sullo sport che seguono, offrono una prospettiva unica che connette la dimensione spirituale a quella atletica, invitandoci a riflettere sul significato più profondo dell'attività sportiva, sottolineando come essa possa diventare un veicolo di valori cristiani e di virtù umane.

Nel gennaio del 2021 rimasi colpito da una dichiarazione del Santo Padre in una intervista rilasciata al quotidiano La Gazzetta dello Sport: “Vincere e perdere sono due verbi che sembrano opporsi tra loro: a tutti piace vincere e a nessuno piace perdere.La vittoria contiene un brivido che è persino difficile da descrivere, ma anche la sconfitta ha qualcosa di meraviglioso.

Per chi è abituato a vincere, la tentazione di sentirsi invincibili è forte: la vittoria, a volte, può rendere arroganti e condurre a pensarsi arrivati.La sconfitta, invece, favorisce la meditazione: ci si chiede il perché della sconfitta, si fa un esame di coscienza, si analizza il lavoro fatto.

Ecco perché, da certe sconfitte, nascono delle bellissime vittorie: perché, individuato lo sbaglio, si accende la sete del riscatto.Mi verrebbe da dire che chi vince non sa che cosa si perde.

Non è solo un gioco di parole: chiedetelo ai poveri".  "Un atleta di alto livello, un professionista, gioca sempre per vincere, è chiaro.Ma nel percorso di un atleta, anche le sconfitte, sono tappe propedeutiche per migliorare.

I vari aspetti dello sport esplorati dal Papa in questa opera, dall'importanza dell'educazione fisica nella formazione dei giovani, alla necessità di combattere le piaghe del doping e della corruzione, fino al riconoscimento del potere dello sport come strumento di pace e dialogo tra i popoli, si traducono in un invito a vedere nello sport non solo come una competizione, ma come un'opportunità di crescita morale e spirituale, che passa anche dalle piccole azioni quotidiane.Lo sport di alto livello, sempre più sotto la luce dei riflettori e delle telecamere, ha una grande responsabilità nei confronti della collettività", ha proseguito Ancelotti. "Atleti, allenatori, dirigenti devono poter esser un esempio per i più giovani che spesso emulano i loro gesti fuori e dentro il campo.

La forza della cultura dell’esempio.Nello scorrere e leggere queste pagine si percepirà l’esortazione a vivere lo sport con integrità e passione, a riconoscere il valore della disciplina e del sacrificio, del gioco di squadra, e a promuovere una cultura sportiva che sia inclusiva e rispettosa della dignità di ogni individuo.

Attraverso l'esempio di atleti e sportivi, possiamo riscoprire l'importanza di una vita orientata al bene comune, all'amore per il prossimo, e alla ricerca di una felicità autentica e duratura.Dai tornei all’oratorio alle finali di Champions League, dalle partitelle sotto casa alle Olimpiadi.

In un'epoca in cui lo sport è spesso associato a interessi economici e mediatici, la visione del Papa ci ricorda l'essenza pura e nobile dell'attività sportiva.Un omaggio a tutti coloro che credono nel potere trasformativo dello sport e della fede, sportiva e cristiana”, ha concluso il tecnico del Real Madrid. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Monea: “Turismo radici viaggiatore cerca esperienza riconnessione con le origini”

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(Adnkronos) – “Quest'anno celebriamo i grandi traguardi raggiunti in tutto il mondo, Root-In rappresenta un'occasione di dialogo, discussione e conoscenza.In questo contesto Italea è un progetto che unisce tutti gli stackolder, il nome trae origine dalla parola 'talea', il processo attraverso il quale una pianta si propaga: tagliando una parte e ripiantandola, si permette alla pianta di rigenerarsi, sviluppando nuove radici.

Un parallelo con le migrazioni, dove chi ha lasciato l’Italia ha piantato le proprie radici in nuove terre".Così Paolo Monea, segretario di Legazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, durante la conferenza di presentazione della terza edizione di Roots-IN 2024 Turismo delle radici e Made in Italy a Roma.  "Il progetto Italea si rivolge sia a coloro che già conoscono le proprie origini italiane e che vogliono organizzare un viaggio per esplorare i luoghi, le tradizioni e la cultura dei propri antenati, sia a chi desidera scoprire la propria discendenza italiana, e che potrà avvalersi di una rete di genealogisti esperti pronti a guidare in questo affascinante percorso di ricerca delle proprie radici.

Nel turismo delle radici abbiamo un viaggiatore che cerca qualcosa di diverso dai classici viaggiatori, cerca un'esperienza di riconnessione con le origini e la cultura di un tempo”, conclude Monea.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sostenibilità, Fioravanti: “Polo strategico nazionale da 2 anni migra in cloud le pa”

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(Adnkronos) – Il Polo Strategico Nazionale “è una realtà giovane, nata nell'agosto del 2022, con un obiettivo, definito nell'ambito di un parternariato pubblico privato, che è di consentire di migrare le pubbliche amministrazioni centrali e locali in cloud.Per favorire questa migrazione sono stati messi a disposizione i fondi della mission 1.1 del Pnrr.

Il cuore del polo, in termini di sostenibilità ambientale, sono 4 green data center in doppia region che devono rispondere a requisiti in termini di sostenibilità ambientale puntuali.Sono requisiti mandatori perché sono oggetto del contratto di concessione pubblica attraverso cui operiamo e migriamo le pubbliche amministrazioni”.

Così Lucia Fioravanti, Chief Corporate Affairs Officer Polo Strategico Nazionale, in occasione dell'evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma, spiega che “nasciamo ‘green thinking’ perché abbiamo degli obblighi concessori e i data center devono rispondere a quelle caratteristiche che ovviamente si sostanziano sia in piani di efficientamento energetico, che vengono poi misurati con appositi parametri specifici, sia ovviamente nell'obiettivo di arrivare al 2030 a emissioni zero”. Attualmente “siamo arrivati alla milestone che era prevista per il settembre scorso, 100 amministrazioni migrate in cloud – racconta Fioravanti – Oggi siamo a circa 350 contatti di adesione da parte delle pubbliche amministrazioni.Circa 270 sono già state avviate al processo di migrazione tecnologica e circa 250 in questo processo di migrazione hanno già un servizio cloud attivo.

La vera sfida è quella di arrivare ovviamente a giugno 2026 come da milestone del Piano nazionale di presa e residenza a 280 amministrazioni.Il Polo ha un ruolo importante in una logica di sostenibilità non soltanto ambientale, ma anche dal punto di vista del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità sociale e digitale.

Questo Paese ha delle caratteristiche speciali.Da qui a due anni una percentuale importante della popolazione italiana sarà over 65.

Credo che vada innanzitutto compreso come garantire l'accesso delle persone” anche le anziane “a questa tipologia di servizi utili per i cittadini”. Gli obiettivi del Polo, sintetizza Fioravanti, sono di “portare 280 amministrazioni entro giugno 2026 in tecnologie cloud.In realtà, oltre alle amministrazioni che possono utilizzare i fondi del Pnrr, migrano anche altre realtà, città metropolitane e comuni che, non potendo utilizzare i fondi, possono accelerare il loro percorso di innovazione tecnologica.

Il Polo è sostenibile non solo per una questione tecnologica e ambientale, ma anche sociale” perché “andiamo a supplire alla bassa rappresentatività” di giovani e donne. “Abbiamo preso l'impegno di portare almeno il 40% delle persone al di sotto dei 36 anni e il 40% devono essere donne, questi – conclude – sono degli obblighi mandatori”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juventus, Motta: “Spettacolo con l’Inter ma è il passato. Koopmeiners recuperato”

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(Adnkronos) – La Juventus torna in campo in Serie A.Pochi giorni dopo il pari spettacolo contro l'Inter, i bianconeri affronteranno il Parma nella decima giornata di campionato: "Ogni partita è diversa, ma vogliamo competere, vogliamo fare una grande prestazione per arrivare al nostro obiettivo.

Ma lo dobbiamo meritare come sempre.Dobbiamo fare bene in tutte le fasi per poter alzare la probabilità di arrivare a un risultato positivo", a dirlo Thiago Motta, tecnico bianconero nella conferenza della vigilia. "Cosa c'è dietro l'esclusione di Gatti?

Non esiste nessun malinteso, nessun calo d'impegno negli allenamenti.Sono soltanto scelte che faccio prima della partita e abbiamo bisogno di tutti.

Federico fa parte di questo gruppo, quando ha giocato ha fatto bene, quando gli altri hanno giocato, hanno fatto bene anche loro.Le scelte vanno fatte sempre per il bene della squadra e per il bene della Juventus.

Ma non esiste nessun caso", ha spiegato il tecnico bianconero. "Chi può giocare al posto di Vlahovic?Quando riposerà vedremo il momento e di cosa abbiamo bisogno davanti.

Tanti giocatori possono giocare.Recupereremo Koopmeiners, vedremo se dal primo minuto o a gara in corso". Thiago Motta è tornato su
Inter-Juve
: "Tutto quello che abbiamo fatto in maniera positiva bisognerà continuare a farlo e migliorare le cose che non sono state fatte bene.

La partita rimane nel passato e la testa va al 100% al Parma.Se ci sentiamo più vicini all'Inter?

In quella partita abbiamo fatto bene in alcuni momenti, in altri meno.Abbiamo finito molto bene la partita, avendo anche la possibilità di vincerla. È stato un bello spettacolo, ma rimane nel passato e pensiamo alla prossima che rimane la più importante", ha continuato, "sono concentrato sul nostro calendario.

Tutto il resto conta poco.Dobbiamo imparare a gestire meglio alcuni momenti per rimanere in partita e portare il risultato dalla nostra parte".

Una battuta anche su Milan-Napoli, in programma questa sera: "Non la guarderò.Ho la cena a casa con la mia famiglia.

Il Milan è lontano, il Napoli lo abbiamo già affrontato, no, non la guarderò". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Boom di ascolti degli 883, Zerocalcare: “Senza di loro non farei questo mestiere”

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(Adnkronos) – La serie Sky 'Hanno Ucciso l'Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883' continua a mietere successi, non solo in termini di ascolti, ma anche per l'impatto sulla musica del duo pavese.Michele Rech, in arte Zerocalcare, non ha dubbi: la serie tv dedicata agli 883 è un piccolo capolavoro.

Il fumettista romano, da sempre grande fan di Max Pezzali, ha espresso all'Adnkronos tutto il suo entusiasmo, definendo la serie "bellissima, brillante, scritta in modo fresco, intelligente e pienissima di idee visive e narrative".Un elogio che parte da lontano, da un'ammirazione profonda per la musica di Max Pezzali e Mauro Repetto: "Posto che per me gli 883 sono la cosa migliore che sia capitata al mainstream italiano negli ultimi 30 anni – dice Zerocalcare – l'epica degli sfigati che crescono in posti sfigati prima mi ha fatto sentire meno solo, poi ha plasmato la mia visione del mondo e di conseguenza il mio lavoro".  Un'influenza, quella degli 883, che ha segnato profondamente la sua formazione artistica: "Io non farei sto mestiere se non ci fossero stati il punk e Max Pezzali".

Ma cosa ha colpito in particolare Zerocalcare nella serie? "Per me la serie è bellissima.Come serialità italiana da quando non c'è più Mattia Torre pensavo che non saremmo mai più riusciti ad avere prodotti così".  In più, racconta, "ha avuto l'intelligenza di declinare alcuni dei temi degli 883 con la sensibilità di adesso, che evidentemente e per fortuna è cambiata rispetto a 30 anni fa.

Quindi hai tutta la potenza di quella poetica, integrata con almeno un po' di quel punto di vista femminile che negli ultimi anni si è conquistato una voce forte e non subordinata".L'entusiasmo di Zerocalcare è tale da sfiorare ironicamente l'invidia: "Ho riso un sacco e mi so commosso, rosico solo che non sono stato capace a scriverla io".  
Anche il cantautore romano Giancane, che ha collaborato in più occasioni con Zerocalcare (sue per esempio le colonne sonore delle due serie animate firmate dal fumettista) ha elogiato la produzione, definendola "un tuffo perfetto negli anni '90" e apprezzando particolarmente la performance di Elia Nuzzolo nei panni di Max Pezzali: "È praticamente perfetto nel ruolo di Max, sia nella gestualità che nella voce.

Gli somiglia moltissimo". "Ho apprezzato moltissimo la ricostruzione dell'epoca", ha continuato. "Dalla strumentazione musicale, come la Roland 707, alla scelta delle auto, delle insegne e persino del distributore automatico, è un continuo riferimento alle canzoni degli 883.Un vero e proprio tuffo nel passato". 
Giancane, che non ha mai nascosto la sua ammirazione per Max Pezzali, ha anche ribadito in una recente intervista all'Adnkronos il desiderio di collaborare con lui.

Ha confessato che 'Cumuli' è la sua canzone preferita degli 883 e, immaginando una sua partecipazione a Sanremo, ha scherzato: "Porterei Max Pezzali e Fiorello nella serata cover con 'Finalmente tu'.Non capisco perché nessuno l'abbia ancora fatto". Il successo della serie si riflette anche sulle piattaforme streaming: Spotify Italia ha confermato all'Adnkronos un aumento degli ascolti dei brani degli 883 negli ultimi giorni.

Un ritorno di fiamma confermato anche dalle certificazioni Fimi.Nella settimana 42, ben tre brani degli 883 hanno conquistato importanti riconoscimenti: disco di platino per 'Sei un mito' (1993), e disco d'oro per 'Ti sento vivere' (1995) e 'Bella vera' (2001).

Questo successo si aggiunge ai doppi dischi di platino già conquistati da 'Hanno ucciso l'uomo ragno' e al disco di platino di 'Una canzone d'amore' nelle settimane precedenti. 
La serie Sky ha indubbiamente giocato un ruolo chiave in questo rinnovato interesse.Riportando alla luce la storia di Max e Mauro, dalle prime canzoni scritte in cameretta al successo travolgente degli anni '90, la fiction ha risvegliato ricordi e emozioni in chi ha vissuto quegli anni in prima persona, e ha conquistato anche le nuove generazioni.

Un successo che va oltre la semplice nostalgia.Le nuove certificazioni Fimi rappresentano quindi non solo un riconoscimento al talento di Max Pezzali e Mauro Repetto, ma anche la conferma che la magia degli anni '90, almeno in campo musicale, non è ancora finita.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ferraris (Fibercop): “Transizione digitale una sfida energetica da cogliere”

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(Adnkronos) – “La transizione digitale implica lo sviluppo di connettività e di data center sempre più sofisticati: queste macchine consumano tantissime energie.Google parla addirittura di avere dei mini impianti nucleari in prossimità di grandi centri di calcolo.

E' una sfida che dobbiamo raccogliere anche noi”.  Lo ha detto Luigi Ferraris, Ad Fibercop, la società derivante dall’incorporazione della rete fissa di Telecom Italia (Tim) controllata da un gruppo di investitori guidati dal fondo Kkr che comprende il ministero dell'Economia e delle Finanze del Governo italiano, Abu Dhabi Investment Authority, CPP Investment e F2i, intervenendo questa mattina all'evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, al Palazzo dell’Informazione di Roma. “Come Fibercop abbiamo una presenza capillare sul territorio grazie al lancio di questa start up – spiega Ferraris – che nasce da Tim: 20mila persone, 25 milioni di fibra già esistente sparsa sul territorio, 10mila uffici centrali che sono snodi in telecomunicazioni.Abbiamo la possibilità di creare questi grandi centri di calcolo, sviluppare della capacità di autoproduzione di energia, essendo noi i secondi consumatori in Italia”.

A tale proposito “abbiamo recentemente creato una società, Enercop, che si occuperà di energia con l'obiettivo di sviluppare una capacità autoproduttiva nei siti dove siamo già presenti e anche di stoccaggio”. Per Fibercop “l'obiettivo numero uno è quello di creare una squadra, un team, facendo leva sulle competenze che ci sono state trasferite facendo in modo che si sviluppi l'identità di una nuova realtà che sicuramente dovrà giocare un ruolo chiave nel Paese – illustra l’Ad – Abbiamo un patrimonio di 20mila persone, con le competenze relative: è il punto di partenza fondamentale.La priorità, in continuità con gli impegni già presi da Tim, riguarda il rispetto, e possibilmente l’accelerazione, delle tempistiche previste dal Pnrr.

Gli ultimi dati pubblicati da Infratel ci dicono che al 30 settembre noi siamo assolutamente in linea con gli obiettivi di portare la fibra nelle regioni che ci sono state assegnate entro il 30 giugno.Un elemento improntate è che, a un mese dalla costituzione, il Cda ha approvato un piano di investimenti per la seconda parte dell’anno pari a 1,4 miliardi di euro.

Un grande lavoro da portare a termine è poi il distacco da Tim, cosa complessa.Ci stiamo poi concentrando sul piano industriale in modo da parte avere attorno al business plan di acquisizione anche una visione industriale di più lungo periodo, sul dove si posizioni questa grande realtà”.  In questo contesto “gli investimenti in sostenibilità sono ancora in valutazione – osserva Ferraris – però certamente quando parlo di diventare autoproduttore di energia parlo di numeri che possono arrivare a 300-400 MW di capacità installate, rinnovabili e distribuite sul territorio.

Quando parliamo di sostenibilità penso agli investimenti nell'ottimizzazione, nell'utilizzo degli spazi, di efficienza energetica dove si può arrivare a risparmiare un 20-25% dei consumi che noi abbiamo.Penso anche a investimenti che possano portare all'utilizzo dell'energia rinnovabile prodotta in modo efficace e efficiente, quindi stoccaggio di energia con batterie”.  Alla base della sostenibilità c’è “l'innovazione – rimarca – Abbiamo l'ambizione di creare una sorta di ‘digital twin’ della nostra rete.

Ci stiamo attrezzando per digitalizzarci e quindi avere la possibilità di disporre di un database relativo alla nostra rete ai nostri clienti, in modo da poter avere quella capacità di fare una manutenzione predittiva o uno sviluppo commerciale molto mirato e molto efficace.Ci vorrà del tempo, ma anche questi sono investimenti in sostenibilità” come anche il personale. “Bisognerà investire per avere un'età media più giovane, che è di 54 anni.

Le ferrovie che ho lasciato avevano un'età media di 43 anni, quindi si può fare un programma di assunzione, di ringiovanimento, magari in aree dove ci possa essere più innovazione”. Come società “siamo assegnatari di 2,3 miliardi di euro, se non ricordo male, di fondi Pnrr – illustra Ferraris – sono investimenti fondamentali, cruciali per lo sviluppo della fibra in queste aree che sono a meno densità abitativa, ma che comunque potranno beneficiare di questa innovazione tecnologica.Lo sviluppo della telemedicina, per esempio, passa attraverso anche uno sviluppo di una connettività di alta qualità.

Forse ne parliamo poco, ma una fibra ad alta capacità abilita, per esempio, lo sviluppo di telemedicina e per chi vive in comuni non connessi.C'è un tema sociale: è quello di connettere delle comunità isolate non solo dal punto di vista fisico, ma anche dal punto di vista dei servizi.Il Pnrr ha il pregio di andare in quella direzione.

Facendo riferimento, agli ultimi dati pubblicati da Infratel, oggi siamo al 96% del milestone, ben al di sopra di quella che è la soglia minima del 70% per non incappare in penale o addirittura in revoca della concessione del Pnrr.Contiamo di rispettare i target che ci sono stati assegnati”. Quando ci sono dei “grandi cambiamenti in atto come la rivoluzione green, la rivoluzione digitale, le innovazioni tecnologiche, è chiaro che non si può frenare la tecnologia – ricorda Ferraris – La tecnologia evolve a prescindere da noi, però ci può essere un percorso di programmazione dell'adeguamento dell'industria in maniera tale che la velocità con cui si cambia possa essere compatibile con la capacità di adattamento del mondo.

Oggi c'è un rischio, che vedo all'orizzonte, e riguarda un disallineamento forte tra la velocità con cui sta andando la tecnologia e l'impatto sui processi industriali: pensiamo all'auto, ma anche a tutti i settori.Se l'artificial intelligence dovesse andare avanti a questa velocità avremmo delle implicazioni sui processi enormi e un problema sociale da gestire.

Penso che la parola programmazione possa aiutare a indirizzare perlomeno le trasformazioni industriali”.  Sull'auto elettrica “forse si è seguito un po' troppo l'ideologia – osserva – Non si è guardato a sufficienza sull'impatto, sull'economia reale.Sono mondi completamente diversi: per passare dal carburatore alla batteria c'è un mondo di mezzi, di competenze che non si possono cancellare nel tempo, quindi bisogna programmare.

Oggi abbiamo un problema con la velocità con cui sta accadendo l’innovazione.Penso che, chi ha responsabilità di governo, non solo a livello Italia, debba entrare in maniera più pesante sulla programmazione.

Ci vuole un'attività di concertazione: non ci possiamo permettere che qualcuno vada più veloce perché si creano dei problemi come quelli che stanno accadendo in Europa, che – conclude – sta attraversando una fase molto critica dal punto di vista industriale”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tumori, Dorigo (AstraZeneca): “Collaborazione tra aziende farmaceutiche accelera innovazione”

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(Adnkronos) – "E' bello vedere due associazioni pazienti che lavorano insieme con le donne affette da tumore al seno metastatico e anche due aziende farmaceutiche come AstraZeneca e Daiichi Sankyo che sono state antesignane nel settare questa alleanza.Un'alleanza che si basa sul co-sviluppo e co-commercializzazione dell'anticorpo farmaco coniugato che ha dato risultati fantastici nella pratica clinica.

Andiamo oltre a un mondo in cui le aziende farmaceutiche vivevano un senso di competizione tra di loro.Cerchiamo di capire le eccellenze che ognuna di loro può portare al tavolo per cercare di accelerare l'innovazione e l'accesso a questi farmaci davvero straordinari".

Così Alessandra Dorigo, Head of Oncology di AstraZeneca, durante la presentazione della campagna di sensibilizzazione di Daiichi Sankyo e AstraZeneca 'In seno al futuro', dedicata al tumore al seno metastatico.  "La scienza è una sfida collettiva dove la collaborazione e il gioco di squadra sono fondamentali.Bisogna mettere a fattore comune esperienza, competenza perché il capitale umano fa la differenza.

Gli attori presenti al tavolo di oggi condividono un grande senso di responsabilità per cercare di sfidare lo status quo del percorso diagnostico terapeutico delle persone con tumore al seno metastatico in Italia.Ognuno di noi può davvero contribuire a cambiare le cose", conclude. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)