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IL MORSO DELLA VESPA. Uno Stabia orgoglioso batte il Palermo e rinasce al Menti

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Una vittoria di cuore, carattere e talento per voltare pagina, per dimostrare che, anche di fronte allo “tsunami” – come lo ha definito il tecnico Abate – della recente inchiesta sulle infiltrazioni camorristiche che ha portato all’amministrazione giudiziaria del club, la Juve Stabia è più viva e fiera che mai. Il Menti, con i suoi quattromila tifosi, esplode di gioia al triplice fischio, celebrando un prestigioso 1-0 contro il Palermo, una delle formazioni più quotate del campionato cadetto.

​Un Duello tra Amici e Ritmi Vertiginosi

​La sfida in panchina tra due grandi amici dai tempi del Milan, Abate e Inzaghi, si è rivelata subito avvincente. I ritmi in campo sono elevati fin dal primo minuto, con continui capovolgimenti di fronte e duelli intensi in mezzo al campo.
​Nei primi dieci minuti, è un susseguirsi di occasioni: Mosti impegna subito Joronen, Augello sfiora il palo con un bel diagonale al volo, mentre Ranocchia spreca da buona posizione per i siciliani. L’intensità non cala, e poco prima della mezz’ora Mosti tenta nuovamente la magia, con un tiro a effetto che si spegne di poco sopra la traversa.

​Il Lampo di Correia – Cacciamani

​Il momento clou del primo tempo arriva al 38′. Correia verticalizza con precisione chirurgica per Cacciamani, e l’ala diciottenne, in prestito dal Toro, mette in mostra tutto il suo talento puro. Il giovane attaccante prima brucia Pierozzi in velocità, poi disorienta Bani con una serie di finte secche e conclude l’azione con un mancino potente a mezz’altezza che si insacca sul primo palo, lasciando di sasso il portiere rosanero. È il secondo gol in campionato per il giovane talento, un’esplosione di gioia per il Menti.

​Il Carattere non Vacilla

​Nella ripresa, il Palermo, pur alzando il baricentro e provando a reagire, non riesce a creare veri pericoli, se non per un tiro alto di Ruggero in avvio. La Juve Stabia, pur in vantaggio, non si chiude, ma resta compatta e pronta a pungere in ripartenza.
​Il tecnico Inzaghi tenta il tutto per tutto, schierando un tridente pesante con Pohjanpalo, Le Douaron e Corona, ma la difesa stabiese non vacilla. Anzi, sono i padroni di casa ad andare vicinissimi al raddoppio al 38′: su calcio d’angolo di Mosti, Giorgini stacca imperiosamente dal cuore dell’area, ma la sua conclusione impatta con violenza sulla traversa, facendo tremare la porta di Joronen.
​Nel recupero, la tensione si taglia a fette: Ranocchia rimedia il secondo giallo e l’espulsione per proteste. Ma all’ultimo respiro, il portiere gialloblé Confente blinda la vittoria con un’uscita provvidenziale su Le Douaron, negando il pareggio ai rosanero.
​Il fischio finale sigilla la vittoria della Juve Stabia, un 1-0 che va oltre i tre punti. È un segnale forte lanciato al campionato e, soprattutto, a se stessa: contro ogni avversità, la squadra di Abate ha dimostrato di avere la qualità e l’orgoglio per meritare il palcoscenico della Serie B.

Juve Stabia, colpo grosso col Palermo (1-0): Cacciamani eroe di giornata. Le pagelle delle Vespe

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La Juve Stabia conquista una vittoria fondamentale e di prestigio allo stadio Menti, superando il Palermo per 1-0. In una partita tesa e combattuta, a decidere è stato il giovane Cacciamani, che regala tre punti d’oro alle Vespe grazie a un assist di Correia. La squadra di mister Abate ha offerto una prestazione solida e di grande carattere contro un avversario di altissimo livello.

Ecco di seguito le pagelle dei protagonisti gialloblù.

Confente 6,5: Sempre attento e lucido nei suoi interventi. Dà sicurezza al reparto e non sbaglia nulla. Quasi inoperoso per tutta la gara fa una parata importantissima nel secondo tempo.

Ruggero 6,5: Un gigante in difesa, si fa vedere anche in appoggio. Prestazione maiuscola.

Giorgini 7: Partita di sostanza contro avversari di spessore. Tiene botta con esperienza e tempismo. Colpisce un legno sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Mosti, peccato aver mancato la rete.

Bellich 7: La stessa partita di sostanza del compagno di reparto, con qualche sortita offensiva in più. E’ sempre di più il leader della difesa

Carissoni 6,5: Poco in fase di spinta, ma ha un compito difficilissimo: limitare Augello, un cliente difficile. Missione compiuta.

Mosti 6,5: Un primo tempo ottimo con qualche tiro da fuori area. Nella ripresa ha rallentato un po’, gestendosi con intelligenza. Un mezzo voto in più perchè non al meglio della condizione dopo il problemino di Modena.

Leone 7: Partita diligente con le sue geometrie contro un centrocampo fortissimo come quello del Palermo. (Dal 79′ Pierobon 6: Nei pochi minuti giocati si capisce perché è importante per la squadra. Porta freschezza e ordine a centrocampo).

Correia 7: Questa volta poco appariscente ma con i suoi strappi mette in difficoltà gli avversari e insieme a Mosti formano una cerniera importante a centrocampo. Splendido il suo passaggio filtrante per il gol di Cacciamani.

Cacciamani 8: Una prestazione maiuscola dell’esterno di proprietà del Torino. Seconda rete in campionato dopo quella realizzata per il momentaneo pareggio a Padova. Si regala una notte magica che resterà nella sua mente per tanti anni. Sul gol è un misto di potenza, velocità e precisione. (Dal 93′ Baldi S.V.)

Gabrielloni 6,5: Fisicamente non è al top, ma si è messo al servizio della squadra tenendo palla e mettendo in difficoltà difensori di spessore. E’ stato maltrattato dai difensori avversari ma lui ha continuato a giocare senza abbattersi. (Dal 70′ Burnete 5,5: Conquista qualche punizione importante. Aspettiamo i gol, l’impatto poteva essere più  positivo, sembra essere bloccato mentalmente).

Candellone 7: Per questo giocatore non ci sono più aggettivi. Ennesima grande partita di sacrificio totale per la squadra; corre per tutti e non si risparmia mai.

Abate 8: La partita è stata preparata bene, la squadra ha tenuto testa a una corazzata. Prima della partita chiede ai suoi ragazzi di essere alcune volte meno appariscenti e più concreti lavorando su questo aspetto. Oggi è stato accontentato con una bella vittoria associata ad un clean sheet

Juve Stabia – Palermo, Inzaghi: Bisogna giocare con la bava alla bocca, chiedo scusa. Arbitraggio discutibile

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Si chiude con una sconfitta di misura la trasferta del Palermo al “Romeo Menti”. La Juve Stabia si impone per 1-0 grazie a una rete di Cacciamani, lasciando i rosanero a mani vuote e il loro tecnico, Filippo Inzaghi, visibilmente deluso.

Ai nostri microfoni, l’allenatore non cerca alibi e analizza con durezza la prestazione dei suoi, partendo da un messaggio diretto ai tifosi.

“La sconfitta fa male”, esordisce Inzaghi. “Chiediamo scusa e ci rimbocchiamo le mani. Evidentemente non sono riuscito a far capire alla squadra che queste partite vanno giocate con la bava alla bocca”.

“Troppi errori tecnici, non facciamo quanto possiamo”

L’analisi del tecnico si sposta sulla prestazione in campo, caratterizzata da imprecisioni e da un atteggiamento che Inzaghi non ritiene adeguato al blasone del club.

“Quando perdi si potrebbe dire di tutto”, continua il mister. “Giocare per il Palermo deve essere un vanto, ma i giocatori che sono qui non stanno facendo quanto possono. Non mi piace dare colpe, ma è chiaro che quello che sto facendo non è probabilmente sufficiente”.

Inzaghi non nasconde l’amarezza per una gara preparata diversamente e guarda alla pausa imminente come a un momento necessario per ritrovarsi. “Oggi avevamo preparato una partita diversa. La sosta servirà a mettere benzina nelle gambe, ma è evidente che dobbiamo tutti impegnarci di più”.

Nervosismo e critiche all’arbitraggio

Sebbene il tecnico non voglia usare la direzione di gara come giustificazione, un passaggio sul nervosismo in campo e sulla gestione arbitrale è d’obbligo.

“Oggi non abbiamo scuse, avremmo perso comunque probabilmente”, premette Inzaghi. “Ma non mi è piaciuto l’arbitraggio. Non è una scusa, ma ha contribuito al nervosismo. Ho dovuto togliere calciatori importanti come Palumbo perché i tifosi facevano pressione sul direttore di gara ad ogni suo contatto con un altro calciatore, chiedendo la seconda ammonizione”.

I complimenti ad Abate e il monito sulla classifica

Non mancano, da sportivo, i complimenti all’avversario, guidato dall’ex compagno di squadra Ignazio Abate. “Gli faccio i complimenti perché la Juve Stabia ha confermato quello che era l’anno scorso. Questo è un campo difficile, e sarà difficile per tutti fare punti qui”.

Infine, una riflessione sullo status del Palermo e sulle aspettative del campionato. Inzaghi lancia un vero e proprio campanello d’allarme.

“La serie B è questa. Il Palermo viene sempre accreditata come corazzata, ma è chiaro che non lo siamo ancora. Dobbiamo svegliarci, perché abbiamo una società e un pubblico che merita molto di più”.

Juve Stabia, Cacciamani firma la vittoria con il Palermo: “Emozione bellissima, ma il merito è del gruppo”

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Una vittoria di carattere, di misura, e pesantissima: La Juve Stabia supera il Palermo per 1-0 tra le mura amiche, al termine di una gara intensa decisa da un singolo episodio, una giocata vincente che porta una firma precisa, quella di Alessio Cacciamani.

È lui il “man of the match”, l’uomo che ha sbloccato l’equilibrio e regalato i tre punti alle Vespe. Al termine della partita, abbiamo raccolto le sue parole a caldo, visibilmente emozionato ma con la lucidità di chi sa che il calcio è uno sport di squadra.

“È stata un’emozione bellissima segnare davanti alla nostra gente”, ha esordito Cacciamani, “ma la prestazione è stata di squadra, il risultato è dovuto al gruppo. Anche i cambi ci hanno dato una grossa mano”.

L’umiltà è la prima dote dell’eroe di giornata. Sulla bellezza del gol (accostato ad un gol di Gareth Bale) che ha deciso il match, preferisce glissare: “Ho tirato, ma non mi sento di fare nessun paragone importante”.

La trasformazione e il ruolo in campo

Rispetto alla prime partite, Cacciamani sembra un giocatore trasformato, più incisivo e consapevole. Un cambiamento che, ammette, è figlio del lavoro con la guida tecnica: “Sicuramente sono migliorato perché il mister ha delle richieste precise. Io mi metto a completa disposizione di quello che lui richiede”.

Ma qual è il suo vero ruolo? Più centrocampista o attaccante? La risposta è all’insegna della duttilità: “Mi piace attaccare, ma mi adeguo a quello che chiede il mister”.

Dedica del gol e il fattore “Menti”

Come da rito, arriva il momento della dedica, che va agli affetti più cari, lontani ma sempre presenti: “Dedico il gol alla mia famiglia, ai miei amici che mi sono sempre vicini nonostante la lontananza. Oggi hanno guardato in TV la partita e ci siamo sentiti subito dopo”.

Infine, una chiosa fondamentale sull’importanza del pubblico di casa, che anche oggi ha spinto la squadra oltre l’ostacolo. “Il fattore campo è importantissimo. In campo ci sentiamo come se avessimo il 12esimo uomo”.

Nessun volo pindarico, però. L’obiettivo di Cacciamani resta il lavoro quotidiano: “Provo a non pormi obiettivi, ma solo a lavorare sodo ogni giorno per migliorare”.

A scuola la materia più ostica? “Sicuramente la fisica (ride)”

Juve Stabia – Palermo (1-0), Abate esalta orgoglio e gruppo: Vittoria frutto della crescita e della mentalità

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Al termine di Juve Stabia – Palermo terminata con la vittoria per 1 a 0 dei padroni di casa grazie al gol di Cacciamani abbiamo ascoltato le parole di Mister Ignazio Abate che commenta così la gara:

“Una vittoria fondamentale, cercata e ottenuta con il “veleno” giusto. Dopo una sconfitta pesante, la squadra ha risposto presente, offrendo una prestazione d’orgoglio che vale molto più dei tre punti.” È questa l’analisi lucida del mister, che vede nel successo odierno non un punto d’arrivo, ma un tassello cruciale nel percorso di crescita del suo team. “Oggi era importante per la crescita, al di là della classifica”, ha sottolineato, ponendo l’accento sulla mentalità necessaria per competere con squadre come il Palermo, che “lotterà per i primi posti”.

Cosa è piaciuto: Solidità e intelligenza tattica

Il tecnico ha espresso piena soddisfazione per due aspetti chiave della partita: la tenuta difensiva e la capacità di adattamento. “Non abbiamo mai sofferto dietro, sono stati bravissimi”. Un clean sheet ottenuto contro un avversario di valore, frutto di un lavoro collettivo e di concentrazione massima. La squadra ha dimostrato maturità. “Siamo partiti bene… ma poi è iniziato a piovere”. Di fronte al cambiamento delle condizioni e alla pressione avversaria, la squadra “è stata intelligente ad abbassarsi e stringersi”. È la mentalità che l’allenatore cerca: quella che serve a “portare i punti a casa, anche più sporchi”, gestendo il peso del risultato per 95 minuti.

La lettura tattica è stata confermata anche dalle sostituzioni, come l’inserimento di Pierobon al posto di Leone (che “stava bene”) nel momento in cui gli avversari “hanno messo i pesi massimi”, una mossa dettata dalla necessità di “recuperare palla” in una fase in cui c’era “poco da costruire”.

Cosa va migliorato? Lo step “Fuori Casa”

Se c’è un “non piaciuto”, non riguarda la partita odierna, ma il gradino successivo che la squadra deve ancora salire. Il mister è consapevole che il fattore campo aiuta: “quando giochiamo in casa c’è sempre una squadra più a suo agio”, ma avverte: “per uno step di crescita, dobbiamo imparare a giocarcela anche fuori casa”. La vittoria di oggi deve servire da fondamenta per costruire la stessa identità e ferocia anche in trasferta.

La forza del gruppo e l’umiltà

Alla domanda su quale sia l’elemento di forza della squadra, il tecnico non ha dubbi: “IL GRUPPO. L’anima del gruppo”.

Questa coesione è stata evidente oggi, e il mister ha voluto ringraziare pubblicamente “Pierobon, Mosti e Gabrielloni che hanno dato il loro supporto pur senza allenarsi per problemi fisici”.

È la stessa filosofia che applica ai singoli. Pur non amando parlarne, ha speso parole importanti per Cacciamani: “Sta crescendo, lavora con umiltà e quando fai questo i risultati arrivano”.

Morale e classifica: Piedi per terra

I 17 punti in classifica “non sono pochi”, ma il messaggio alla squadra è chiaro: “Vanno accantonati e senza troppi proclami, voglio l’umiltà dai miei ragazzi”. Il morale è alto, la squadra è composta da “soldatini (professionisti), eccezionali dal punto di vista umano a cui posso chiedere tutto senza ricevere un lamento”, ma ora l’obiettivo è “prendere la mentalità di voler superare i limiti”.

Si stacca la spina per la pausa, con la speranza di recuperare qualche infortunato, ma la testa è già al prossimo impegno: “Ci aspetterà alla ripresa uno scontro-salvezza diretto”.

Juve Stabia – Palermo: 1-0 (38′ Cacciamani)

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Gentili lettori buon pomeriggio e benvenuti alla diretta testuale di Juve Stabia – Palermo, gara valida per la 12a giornata del campionato 2025-2026.

Il teatro della sfida è lo storico Stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, pronto a trasformarsi nel consueto “catino” per spingere le Vespe. Il fischio d’inizio è fissato per le ore 17:15.

Si affrontano due squadre con stati d’animo e obiettivi diversi, ma con la stessa fame di punti. La Juve Stabia è chiamata a una prova d’orgoglio davanti ai propri tifosi, cercando punti vitali per la propria classifica e per ritrovare certezze. Il Palermo sbarca in Campania forte del suo blasone e delle sue ambizioni di vertice, determinato a imporre il proprio gioco per rimanere agganciato al treno delle prime della classe.

Si prospettano 90 minuti intensi, ricchi di spunti tattici e agonistici. Noi siamo pronti a raccontarveli azione per azione.

TABELLINO

Juve Stabia (3-5-2): Confente; Ruggero, Giorgini, Bellich; Carissoni, Correia, Leone (79′ Pierobon), Mosti, Cacciamani (93′ Baldi); Gabrielloni (70′ Burnete), Candellone
A disposizione: Boer, Reale, Signorini, Baldi, Stabile, Mannini, Maistro, Zuccon, Piscopo, De Pieri
Allenatore: Ignazio Abate
Palermo (3-5-2): Joronen; Bereszynski (70′ Corona), Bani (45′ Peda), Ceccaroni; Pierozzi (76′ Diakitè), Segre, Ranocchia, Palumbo (62′ Vasic), Augello; Brunori (62′ Le Douaron), Pohjanpalo.
A disposizione: Gomis, Bardi, Giovane, Veroli.
Allenatore: Filippo Inzaghi

 

Direttore di gara: Sig. Matteo Marchetti della sezione di Ostia Lido

1° Assistente: Sig. Mattia REGATTIERI della sezione di Finale Emilia

2° Assistente: Sig. Simone PISTARELLI della sezione di Fermo

IV uomo: Sig.ra Maria MAROTTA della sezione di Sapri

VAR: Sig. Antonio GIUA della sezione di Olbia

AVAR: Sig. Francesco MERAVIGLIA della sezione di Pistoia

Marcatori: 38′ Cacciamani (JS)

Angoli: 6 – 4

Ammoniti: 17′ Palumbo (P) 31′ Brunori (P) 72′ Augello (P) 73′ Pierozzi (P) 84′ Ranocchia (P) 87′ Candellone (JS)

Espulsi: 35′ Lovisa (JS) 91′ Ranocchia (P)

Recupero: 1 min pt – 4 min st

Note: Terreno in erba artificiale.

Spettatori totali: 3893 compreso 41 settore ospite (1891 abbonati e 2002 paganti)

PRIMO TEMPO

Al 2′ parte forte la Juve Stabia: Subito Mosti da fuori area scalda i guantoni di Joronen

Al 6′ risponde il Palermo. Dagli sviluppi di un calcio d’angolo Palumbo serve Augello dalla parte opposta che calcia a volo mancando il bersaglio di un soffio

Al 17′ Azione pericolosa del Palermo con Brunori che crossa per Periozzi che mette in mezzo di testa ma c’è Bellich che riesce a liberare l’area

Al 20′ Palumbo viene ammonito per un fallo a centrocampo su Cacciamani

Al 30′ la Juve Stabia risponde con Candellone che mette in mezzo un traversone rasoterra per Correia che viene anticipato dalla difesa del Palermo

Al 31′ Ammonito Brunori per un brutto fallo su Mosti

Al 35′ Espulso il D.S. della Juve Stabia, Matteo Lovisa, per proteste nei confronti del direttore di gara

Al 38′ JUVE STABIA IN VANTAGGIO: Cacciamani riceve palla da Correia, si libera della marcatura di Pierozzi se ne va verso l’area si beve in velocità Bani e scarica sotto la traversa un missile terra aria su cui non può nulla Joronen.

Al 42′ Mosti riceve palla da Cacciamani e serve dalla parte opposta Carissoni che calcia di prima intenzione trovando la respinta di Ceccaroni

Il direttore di gara concede 1 minuto di recupero.

Finisce il primo tempo con la Juve Stabia avanti di una rete con Cacciamani e il Palermo finora che non è riuscito a creare grossi problemi.

SECONDO TEMPO

Nel Palermo entra Peda ed esce Bani

Al 62′ Il Palermo sostituisce Brunori con Le Douaron e Palumbo con Vasic

Al 70′ La Juve Stabia sostituisce Gabrielloni con Burnete, il Palermo sostituisce Bereszynski con Corona

Al 72′ ammonito Augello per una trattenuta ripetuta su Candellone

Al 73′ ammonito Pierozzi per fallo su Cacciamani

Al 76′ il Palermo sostituisce Pierozzi con Diakitè

Al 79′ La Juve Stabia sostituisce Leone con Pierobon

Al 83′ La Juve Stabia va vicina al raddoppio: Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Giorgini di testa colpisce di testa ma la palla finisce sulla traversa tra la disperazione del pubblico di casa

Al 84′ ammonito Ranocchia per aver scalciato Burnete che era a terra

Al 87′ ammonito Candellone per aver allontanato il pallone a gioco fermo

Il direttore di gara concede 4 minuti di recupero

Al 91′ espulso Ranocchia per doppio giallo per una protesta nei confronti del direttori di gara

Al 93′ La Juve Stabia sostituisce Cacciamani con Baldi

Al 94′ Ammonito Corona per aver sollevato Pierobon steso a terra dopo un fallo subito

Finisce con la vittoria della Juve Stabia che batte la corazzata Palermo e conquista tre punti che valgono doppio e danno uno slancio alla classifica gialloblù.

Centro Teatrale Bresciano: terza edizione di Duende Festival di arti performative e nuove tecnologie

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Il Centro Teatrale Bresciano presenta la terza edizione di Duende. Festival di arti performative e nuove tecnologie. Quest’anno dedicato al tema della censura, l’evento ha per titolo “Taci anzi parla”, citazione dal libro di Carla Lonz del 1978. “Un altro velo è caduto, e ho intuito le strutture da cui non si scappa. O famiglia o lavoro: o autenticità o emancipazione; o affetti privati o alienazione pubblica. Io voglio rapporti umani più vasti, il mondo per me è l’infinità dei rapporti umani possibili.”  Carla Lonz, Taci anzi parla (1978)

La rassegna si svolgerà dal 28 novembre al 7 dicembre 2025 a Brescia, con eventi, spettacoli, incontri, performance e installazioni artistiche che saranno ospitati al Teatro Sociale, Teatro Borsoni, Domus dell’Ortaglia al Museo di Santa Giulia, Cinema Nuovo Eden e Biblioteca UAU della città.

Il Festival rientra tra le iniziative del progetto Youth Club, un’iniziativa promossa da Fondazione Cariplo per favorire l’avvicinamento delle giovani generazioni alle arti dello spettacolo.

Un contenitore  Più che un festival, un contenitore altamente sperimentale che apre a nuove dimensioni di partecipazione dello spettacolo dal vivo con eventi di prosa, installazioni, proiezioni cinematografiche, talk.

La terza edizione di Duende, con la direzione artistica di Nadia Busato, accende i riflettori della scena sul lato oscuro del web relazionale, lì dove la censura e la normazione vogliono cancellare la rappresentazione delle diversità, delle interconnessioni tra popoli ed ecosistemi, le narrazioni dal basso. Una lotta tra propaganda e diritto all’esistenza che si combatte nei cieli del cloud, nuova frontiera di un imperialismo violento e insostenibile.

Cosa significa Duende Una parola che arriva dallo spagnolo antico duen de casa [mod. dueño de la casa, letteralmente “padrone di casa”] pressoché intraducibile in italiano, ha un significato che si potrebbe rendere così: “Il potere misterioso di un’opera d’arte capace di far commuovere profondamente”.

Duende è dunque la parola che descrive la capacità di una rappresentazione artistica di far percepire la complessità della realtà in un modo più profondo.

Il festival Duende è:

Prosa contemporanea con una selezione di compagnie e performance di teatro contemporaneo, premiate per la capacità di scrittura, provocatorie, toccanti, coinvolgenti, sperimentali, seguendo il filo rosso del futuro che possiamo raccontare.

Si inizia il 28 novembre presso la Domus dell’Ortaglia al Museo di Santa Giulia alle ore 18 con lo spettacolo Dopo il diluvio (replica il 30 novembre alle ore 11). Una lecture performance firmata Muta Imago che intreccia racconto sci-fi, concerto immersivo e rito collettivo. Claudia Sorace (regia) e Riccardo Fazi (drammaturgia e suono), con la voce di Sara Bertolucci e le musiche di Lorenzo Tomio, danno vita a un epistolario sonoro in cui le parole viaggiano nel tempo come segnali da un futuro distopico. Ogni tappa si rigenera dal luogo che la ospita, trasformandolo in uno spazio liminale tra rovina e rinascita, dove presenze alate evocano antichi auspici e memorie bibliche. Tra rovine archeologiche, suoni ancestrali e frequenze

elettroniche, lo spettatore è guidato in un cortocircuito temporale che interroga il destino dell’umanità, tra passato, presente e futuri possibili: che ne sarà di noi?

Lo spettacolo è adatto per il pubblico non vedente o ipovedente.

L’evento è realizzato in collaborazione con Fondazione Brescia Musei.

Il 29 novembre alle ore 20.30 è la volta di Atomica, presso la Sala Castri del Teatro Borsoni, ancora uno spettacolo di Muta Imago con la regia di Claudia Sorace, drammaturgia e suono di Riccardo Fazi, in scena Alessandro Berti, Gabriele Portoghese. Atomica esplora il peso della responsabilità individuale di fronte agli eventi che segnano la collettività. Ispirato al carteggio tra il filosofo tedesco Günther Anders e Claude Eatherly, aviatore che diede l’ok al bombardamento di Hiroshima, lo spettacolo intreccia filosofia, memoria e amicizia in un viaggio onirico nella coscienza di un uomo incapace di liberarsi dai fantasmi del passato. Tra voci, immagini e suoni, la scena si fa teatro della memoria: un luogo sospeso tra realtà e sogno che attraversa epoche e geografie, evocando nuvole, atomi e miti antichi per interrogare la natura umana, sospesa tra creazione e distruzione.

Si prosegue al Teatro Sociale il 30 novembre alle ore 20.30 con Stai zitta. Antonella Questa, Valentina Melis e Marta Dalla Via hanno sempre avuto difficoltà a stare zitte e lo dimostrano in questi anni i loro tanti spettacoli, video e libri, che affrontano, con ironia e intelligenza, tematiche sociali e anche femministe. Oggi danno vita a uno spettacolo comico e dissacrante su quanto la discriminazione di genere passi spesso proprio dal linguaggio. Le “frasi che non vogliamo più sentirci dire!” contenute nel libro di Michela Murgia offrono l’occasione di raccontare la società contemporanea attraverso una carrellata di personaggi e di situazioni surreali. Dal mansplaining all’uso indiscriminato del nome proprio per le donne, passando per la celebrazione della figura “mamma e moglie di”, ci guidano nella lotta contro gli stereotipi di genere, annullando già di fatto, con questo spettacolo, quello secondo cui “le donne sono le peggiori nemiche delle donne”!

Al termine dello spettacolo, il cast incontrerà il pubblico.

Gli appuntamenti di prosa proseguono in Sala Castri al Teatro Borsoni l’1 dicembre alle ore 20.30 con Chef. One woman show. Scritto dalla pluripremiata drammaturga Sabrina Mahfouz, Chef usa il cibo come metafora di potere ed espressione di sé. Il testo riflette sulle dinamiche di classe, genere e consumo, ponendo domande cruciali: chi merita di essere nutrito? Il corpo e la voce della protagonista sono affidati a Miriam Gagino: attrice, scrittrice, sceneggiatrice e artista diplomata alla USC di Los Angeles. La regia è di Alessandra Gonnella, regista italiana con base a Londra. Già vincitrice del nastro d’argento a Venezia 2020 per il suo corto A cup of coffee with Marylin è ideatrice, sceneggiatrice e regista di Miss Fallaci, Paramount original presentato alla Festa del Cinema di Roma e in uscita su Rai1.

Lo spettacolo è in lingua inglese con soprattitoli.

Il 2 dicembre alle ore 20.30, sempre al Borsoni in Sala Castri, è la volta di La Storia con Arianna Scommegna. Pubblicato il 20 giugno 1974, La Storia di Elsa Morante diventa subito un caso letterario: 600mila copie in cinque mesi, oltre un milione in un anno, un successo mai visto in Italia. Al prezzo popolare di 2000 lire, il romanzo raggiunge un pubblico ampio e scatena un acceso dibattito tra intellettuali come Pasolini, Ginzburg e Bo. Attraverso la vicenda di Ida Ramundo, vedova ebrea, e dei suoi figli Nino e Useppe, Morante racconta la Seconda Guerra mondiale dal punto di vista degli ultimi, esclusi dalla Storia ufficiale. Ogni capitolo intreccia cronaca storica e racconto privato, mostrando il buio delle ingiustizie ma anche la luce ostinata della vita: Arianna Scommegna porta in scena la cifra più autentica di una delle grandi voci del Novecento.

Il 4 dicembre ore 20.30, in sala Castri al Borsoni, sarà in scena Frankestein con la drammaturgia e regia di Ivonne Capece, in scena Maria Laura Palmeri, Lara Di Bello e Giuditta Mingucci. Frankenstein diventa specchio di Mary Shelley in uno spettacolo che ribalta lo sguardo sul celebre romanzo. La Creatura non è solo il mostro, ma il libro stesso: un parto artistico che l’autrice, inquieta e combattuta, tenta di sminuire per tutta la vita. Sullo sfondo di un’epoca in cui essere donna e scrittrice significava sentirsi “mostruosa”, lo spettacolo esplora la paura della propria genialità e la difficoltà di legittimare le ambizioni femminili. Tra cuffie wireless, ambienti virtuali, attori reali e avatar olografici, prende forma un viaggio onirico e interattivo che fonde romanzo e biografia, confondendo la voce di Mary con quella di Frankenstein e la Creatura con l’Opera stessa.

Si segnala che lo spettacolo presenta linguaggio esplicito, nudità, luci flash e si avvarrà di tecnologia audio binaurale in cuffie wireless.

Ultimo appuntamento con la prosa di Duende Festival è il 5 dicembre alle ore 20.30 al Teatro Borsoni, Sala Castri, con Ilva Football Club. Una creazione di Usine Baug & Fratelli Maniglio, con Fabio Maniglio, Luca Maniglio, Ermanno Pingitore, Stefano Rocco, Claudia Russo, Ilva Football Club intreccia mito calcistico e realtà industriale per raccontare Taranto e la sua acciaieria, la più grande e inquinante d’Europa. Tra telecronache, monologhi e testimonianze reali, lo spettacolo ripercorre la leggenda di una squadra operaia capace di sfidare i giganti del calcio, che si trova a scontrarsi con il dramma di una città dichiarata “zona di sacrificio”. Sul palco cinque attori ricostruiscono, tra immagini, suoni e coreografie, la storia collettiva e intima di famiglie cresciute all’ombra dell’Ilva: un racconto che parte da Taranto ma che riguarda tutte le città sacrificabili, in bilico tra sogno, lotta e sopravvivenza.

Si segnala che lo spettacolo presenta luci stroboscopiche, flash.

I biglietti degli spettacoli sono in vendita sui canali del CTB.

Arte Tecnologie immersive, digitale empatico, realtà aumentata: una mappa di luoghi per sperimentare l’esperienza ibridata tra uomo e digitale, piegando la potenza tecnologica alla forza della creatività umana.

Nei giorni di spettacolo (29 novembre, 1, 2, 4, 5, 7 dicembre 2025), sempre al Teatro Borsoni, dalle ore 18.30 alle ore 20.00, Duende Festival presenta Colline come elefanti bianchi V.R. tratto dal racconto di Ernest Hemingway, ideazione e regia di Paolo Bignamini, con Matteo Bonanni e Federica D’Angelo, dramaturg Maddalena Mazzocut-Mis.

Dalla produzione CTB e UniverLab, in collaborazione con Università degli Studi di Milano e Immersinscena, progetto CHANGES, nasce un’esperienza immersiva dentro il racconto di Ernest Hemingway. In Colline come elefanti bianchi il tema dell’incomunicabilità viene declinato in un dialogo sospeso: come un grande iceberg di cui scorgiamo la punta, il testo cela molto più di quanto svela. La trama è esile: un uomo e una ragazza, in attesa di un treno alla stazione, devono prendere una decisione che cambierà la loro vita. La tensione è palpabile, ma tutto resta suggerito, accennato e non detto. Una sfida al contempo narrativa ed espressiva, artistica e filosofica, che verte sul valore del silenzio e sul significato dell’ellissi.

L’ingresso è libero nei giorni e orari d’apertura indicati.

Sempre per il palinsesto Arte, Duende festival presenta il 7 dicembre alle ore 20.30 al Teatro Borsoni, Sala Castri, il concerto immersivo Unisono. In occasione dell’uscita del nuovo album del compositore e sound designer bresciano Simone Lombardi, va in scena una performance di musica e luci d’artista. Un concerto-evento originale e irripetibile, creato appositamente per gli spazi del Teatro Borsoni, ridisegnati dalle luci dei light designer Varius Collective. Dopo 7words e Deriva, Lombardi torna con l’Ep Unisono, un nuovo viaggio musicale che unisce scrittura essenziale e respiro corale, intimità e dimensione cinematica: pianoforte e synth si incontrano tra luci e ombre, intrecciando timbri e atmosfere per dare vita a paesaggi sonori in cui raccontare storie senza parole.

I biglietti per il concerto sono in vendita sui canali del CTB.

Cinema In collaborazione con il Fondazione Brescia Musei – Cinema Nuovo Eden, il Festival propone due appuntamenti che si svolgeranno nella sala cinematografica di via Nino Bixio, 9 a Brescia.

Il 2 dicembre alle ore 9.30 ci sarà l’incontro con il critico Pietro Lafiandra intitolato Il cinema del futuro. Rivolto agli studenti delle scuole secondarie e delle Accademie e Università, l’appuntamento approfondisce il rapporto tra intelligenza artificiale e cinema, analizzando come queste tecnologie stiano trasformando la scrittura delle sceneggiature, la post-produzione e il processo creativo. Un’occasione per riflettere su come l’AI stia ridefinendo il ruolo dell’autore e aprendo nuove prospettive per l’industria cinematografica. Pietro Lafiandra è regista, ricercatore e docente di “cinema e intelligenza artificiale” per l’università IULM e la Scuola di Cinema Luchino Visconti. Co-fondatore del collettivo cinematografico HARIEL, collabora con le riviste FilmTv, Otto e mezzo e Gli Spietati. I suoi cortometraggi sono stati presentati in festival riconosciuti internazionalmente, tra cui Torino e Venezia.

Sempre il 2 dicembre, alle ore 21, il cinema ospiterà il Cineconcerto del film La nuova Babilonia (1929). La nuova Babilonia è l’ultimo grande film d’avanguardia sovietico degli anni ‘20. Il capolavoro di Leonid Trauberg, Grigorii Kozintsev e del loro collettivo cinematografico La Fabbrica dell’Attore Eccentrico. Il soggetto è una visione frenetica, caotica ed eccentrica della tragedia rivoluzionaria della Comune di Parigi del 1871 in cui il film è ambientato. Esploriamo insieme la tragica storia d’amore tra Louise, una commessa coinvolta nella Comune, e Jean, un soldato che combatte per il governo francese. Per Duende Festival, il film è musicato dal vivo dall’ensemble I Sincopatici (Francesca Badalini, pianoforte, tastiere, chitarre; Andrea Grumelli, basso, synth; Teo Ravelli, batteria, percussioni; Aurora Bisanti, violino).

Le musiche partono dalla rielaborazione dell’intensa partitura originale composta all’epoca da Dmitrij Šostakovič appositamente per il film, per poi spaziare tra improvvisazione a 360 gradi, rock, live electronics e momenti più classici.

I biglietti per i due eventi sono in vendita sui canali del Cinema Nuovo Eden. Per l’incontro con il critico “Il cinema del futuro” (riservato Istituti scolastici e Università) è obbligatoria la prenotazione a cup@bresciamusei.com.

Eventi speciali Un calendario di eventi speciali per approfondire, nell’incontro tra ricercatori e artisti, i temi del festival. In dialogo con performer, registi e compagnie alcune delle menti più brillanti che in questi anni, nelle stanze

della ricerca universitaria, si occupano di indagare il futuro delle società umane, delle scienze umanistiche e dei sistemi culturali di fronte all’ingerenza sempre più simbiotica delle tecnologie empatiche e dei sistemi di simulazione della realtà.

Un palinsesto di eventi speciali connotati da sperimentazione, esplorazione, creatività nell’incontro tra talento umano e tecnologie digitali.

Il 30 novembre alle ore 22.30 al Teatro Sociale ci sarà l’incontro con il cast di Stai zitta!; il 2 dicembre alle ore 18 presso la Biblioteca UAU ci sarà l’incontro con Pietro Lafiandra intitolato Manifesto umanista per un cinema con AI; infine, il 4 dicembre alle ore 11.30 al Teatro Borsoni, la regista Ivonne Capece e la performer Maria Laura Palmeri presentano Frankenstein. Una donna e il suo mostro.

Gli appuntamenti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili, salvo l’incontro con il cast di Stai zitta! riservato ai possessori del biglietto per lo spettacolo.

Stabia Teatro Festival 2025”: Presentato a Castellammare di Stabia il romanzo di Titti Marrone “Primmammore”

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Castellammare di Stabia si conferma sempre più città di lettori. Sala gremita mercoledì scorso al Mondadori Bookstore per l’incontro con l’autrice Titti Marrone, che ha presentato la sua ultima opera narrativa.

Ad introdurre Titti Marrone, nota giornalista e premiata autrice di romanzi e saggi, è Carmen Matarazzo, Presidente dell’Associazione Achille Basile – Le Ali della Lettura, che con il consueto garbo ha presentato l’autrice e i tratti salienti dell’opera.

Hanno conversato con l’autrice le brave giornaliste Annamaria Cafaro e Emanuela Francini, mentre Sonia Zurlo ha letto con grande espressività alcuni brani tratti dall’opera, creando un’esperienza coinvolgente per il pubblico.

Il romanzo “Primmammore” di Titti Marrone è un libro che, prendendo spunto da un fatto di cronaca nera tra i più agghiaccianti degli ultimi anni, riflette con sensibilità sul grave problema degli abusi in famiglia e sui femminicidi.

Analizzando il contesto sociale nel quale questi avvengono, l’autrice indaga sul fenomeno del patriarcato, sulla sopraffazione fisica dell’uomo e sul condizionamento maschile nei confronti della donna, un nemico invisibile e pervasivo.

Protagonista del romanzo è Costanza, la maestra di Nina, una bambina di sei anni che perde la vita cadendo – almeno così si credeva – dall’ottavo piano di un casermone alla periferia di Napoli, ma qualcosa non convince Costanza e nemmeno suo figlio Marco, giornalista di cronaca giudiziaria.

I due iniziano ad indagare e si scoprirà, grazie alle loro intuizioni, che ad uccidere la bambina è stato un vicino di casa, che abusava di lei da diversi mesi.

Un romanzo sociale, ma anche storico, perché l’autrice rievoca la Napoli degli anni Settanta e Ottanta, dal colera al terremoto, raccontando la giovinezza della protagonista e il suo impegno sociale come maestra e come volontaria nel progetto la Mensa per i bambini di Montesanto.

Per Annamaria Cafaro, nel romanzo “Primmammore” l’autrice: “È riuscita a raccontare l’orrore del fatto di cronaca e le vite dei protagonisti, rendendo vivo qualsiasi cosa: il dolore, la rabbia, anche la tenerezza, l’autrice è riuscita a dare una dignità emotiva a tutto ciò che è nascosto, accantonato, dimenticato.”

Annamaria Cafaro ha poi chiesto a Titti Marrone quale sia stato il percorso umano oltre che artistico che ha fatto decidere per questa trama così particolare.

“Io sono da sempre interessata a mettere a fuoco i percorsi del male – ha risposto l’autrice – quelli che ci allontanano dall’essere umani e a capire che cosa, in questi giorni terribili, induca le persone a comportarsi in un certo modo, come sia possibile che abbiano moventi che portano alla morte, alla sopraffazione.”

“Ero rimasta molto colpita da questo fatto di cronaca – ha continuato – e credo che capiti a tutti, ci sono dei fatti che ci risuonano dentro, che continuano in qualche modo a rimanere attaccati, anche quando da giornalista non te ne occupi più, perché ti dicono qualcosa. “

“Che cosa può portare una persona a una simile abbiezione? Ho cominciato ad osservare questa vicenda. E da qui ho incominciato a scrivere e a raccontare questa storia ed ho incontrato la mamma di questa bambina: giovane, bella. Lei quando è successa questa cosa nel 2014 aveva ventiquattro anni, adesso ne ha trentasei-trentasette.”

“L’incontro con questa donna mi ha un po’ capovolto la vita, questa vicenda che è la punta estrema della sopraffazione del maschio sulla femmina, per giunta piccola, è come se avesse acceso un processo di consapevolezza della mia storia e della mia stessa vita retrospettiva.”

“Io sono stata una ragazza che faceva parte di un gruppo studentesco, che era molto attratta da una possibilità di redenzione dei quartieri popolari, che si impegnava ne sociale, come nella Mensa dei bambini di Montesanto.”

“Noi credevamo di essere vincenti, di fare delle esperienze che sarebbero poi sfociate più in là nell’affrancamento delle donne dalle catene del patriarcato, e delle persone fragili ed oppresse dalle dipendenze, ma abbiamo fallito. Il femminismo non ha minimamente scalfito queste realtà di periferia.”

“Questo porta a riflettere Costanza, la maestra della bambina, sui rapporti che c’erano allora fra uomini e donne, in cui in realtà le donne nei gruppi politici, nelle assemblee – ha affermato l’autrice – erano un po’ come telecomandate dagli uomini.”

“Questo è un libro dove c’è il tema del patriarcato, ma non è assolutamente contro gli uomini, ma credo che ci sia ancora molto da fare in acquisizione di consapevolezza per superare il fenomeno dei femminicidi. Credete che ora ce ne siano di più? No, è solo che ora se ne parla.”

“La protagonista Costanza inizia a fare questo percorso dalla vicenda della bambina, quando mette a fuoco in una sorta di viaggio nel suo stesso passato tutte le sue esperienze, individuando il suo grande amore, suo marito compagno di lotta con lei, che in realtà decideva per lei. “

“In tutto questo percorso – ha concluso l’autrice – lei tornerà al suo primo amore, nella migliore delle accezioni, vale a dire che capirà che c’è ancora molto da fare per andare incontro a chi ha bisogno, ai bambini, alle persone fragili e ricomincerà a farlo.”

Importanti riflessioni sul testo arrivano da Emanuela Francini, che lo ritiene un testo molto interessante anche perché c’è il confronto tra le due Napoli, attraverso il rapporto tra Costanza e Melina, molto diverse per estrazione socioculturale.

Altro elemento rilevante che individua è il rapporto dei napoletani con la morte. I personaggi del romanzo, infatti, nel parlare dell’evento luttuoso, non citano mai la parola morte, dicono “il fatto che è successo”, perché chi muore non se ne va mai veramente, ma rimane una presenza quasi tangibile.

Al Mondadori Bookstore di Castellammare un incontro con l’autrice emozionante, perché ha permesso di conoscere la persona dietro le parole, di confrontarsi con le sue idee e la sua visione del mondo.

“Primmammore” di Titti Marrone è un romanzo bello, interessante, dal forte impatto emotivo, nel quale l’autrice, attraverso la denuncia della cultura della violenza che persiste ancora oggi, indaga nei meccanismi psicologici che rendono il patriarcato così persistente.

Juve Stabia – Palermo: La presentazione del match e le probabili formazioni

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Oggi pomeriggio, alle ore 17:15, i riflettori dello stadio “Romeo Menti” si illumineranno per la dodicesima giornata del campionato di Serie BKT 2025-2026. La sfida vede opposte la Juve Stabia e il Palermo, in un confronto carico di aspettative dove le motivazioni dei padroni di casa si scontrano con le ambizioni d’alta quota degli ospiti.

Le Vespe a caccia di serenità

Le Vespe sono chiamate a una reazione d’orgoglio di fronte al proprio pubblico. Il periodo recente non è stato semplice, segnato da un pareggio e una sconfitta (entrambe con rammarico per la prestazione offerta) e dalla sosta forzata nel turno precedente contro il Bari. A questo si aggiungono le recenti turbolenze extra-campo che hanno inevitabilmente scosso l’ambiente gialloblu, rendendo necessario ritrovare compattezza non solo sportiva ma anche mediatica.

L’allenatore ha chiesto ai suoi uomini massima concentrazione per l’intera durata della gara e una solidità difensiva impeccabile, sottolineando come le partite possano cambiare in pochi istanti. Sebbene il gioco espresso sia stato spesso apprezzabile, ora è il momento di badare al sodo: la prestazione deve tradursi in punti pesanti. L’obiettivo primario resta una permanenza serena nella categoria, e un successo oggi darebbe ossigeno vitale alla classifica.

Rosanero in volo dopo la “Manita” al Pescara

I siciliani, di contro, arrivano a Castellammare con il morale decisamente alto. La straripante vittoria interna per 5-0 contro il Pescara ha cancellato di colpo le due sconfitte consecutive precedenti, restituendo certezze alla squadra.

I rosanero sembrano aver trovato la quadra tattica, con un assetto che esalta le geometrie del centrocampo e l’incisività di un reparto offensivo ricco d’esperienza. La trasferta campana è vista come un’opportunità cruciale per consolidare la propria posizione nelle zone nobili della classifica e dare continuità ai risultati positivi.

Possibili scenari tattici

Sul piano strategico, ci si attende un copione definito. I padroni di casa probabilmente adotteranno un atteggiamento prudente, cercando di dare densità alla mediana per poi colpire in contropiede sfruttando la velocità. Il Palermo, forte della sua qualità tecnica, proverà a imporre il proprio palleggio e a scardinare la retroguardia gialloblu con manovre avvolgenti e rapide soprattutto sugli esterni con Augello e Pierozzi (tornato in forma al 100%) davvero devastanti.

In una gara che si preannuncia così equilibrata, potrebbero essere i dettagli a fare la differenza: una palla inattiva, un errore individuale o la capacità di gestire la pressione psicologica nei momenti chiave del match.

L’atmosfera del “Menti”

L’attesa in città è palpabile. Lo stadio di Castellammare di Stabia si preannuncia caldo e pronto a spingere i propri beniamini, agendo come vero e proprio uomo in più per le Vespe. I rosanero dovranno dimostrare carattere e lucidità, senza farsi intimidire dal contesto ambientale. È una partita che va oltre i tre punti: entrambe le squadre vogliono inviare un messaggio chiaro al resto di un torneo cadetto che, come sempre, si rivela imprevedibile e combattuto.

Le probabili formazioni

Juve Stabia (3-5-1-1): Confente; Ruggero, Giorgini, Bellich; Carissoni, Mosti, Leone, Correia, Cacciamani; Maistro; Candellone

Allenatore: Ignazio Abate

Palermo (3-5-2): Joronen; Bereszynski, Bani, Ceccaroni; Pierozzi, Segre, Palumbo, Ranocchia, Augello; Brunori, Pohjanpalo

Allenatore: Filippo Inzaghi

Juve Stabia – Palermo, un almanacco emozionale: Storie di campioni e beffe inattese

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Il Palermo si conferma senza dubbio una delle formazioni più importanti della Serie B 2025/2026. I rosanero non solo vantano una rosa di assoluto valore, ma portano con sé il blasone costruito, in parte, anche grazie agli anni della presidenza di Maurizio Zamparini, un’epoca che ha portato la Sicilia ai vertici del calcio italiano.

Allo Stadio “Renzo Barbera”, gli appassionati hanno ammirato le giocate di campioni che hanno saputo regalare emozioni incredibili. Basti citare nomi che hanno fatto la storia recente del club e del calcio internazionale: Fabio Grosso, Andrea Barzagli, Cristian Zaccardo, Javier Pastore, Fabrizio Miccoli, Paulo Dybala ed Edinson Cavani.

Una Sfida dal Sapore Epico: Le Vespe e le Aquile

La sfida tra Palermo e Juve Stabia è intrisa di storia e sapore epico. Il recente passato ha un retrogusto dolce per le “Vespe” e amaro per i siciliani, grazie soprattutto:

Ai Playoff della scorsa stagione, decisi dalla firma di Andrea Adorante al “Menti”, un gol che ha segnato l’eliminazione dei rosanero e l’esaltazione dei gialloblu.

Inoltre, resta nella memoria la prima gara al “Menti” dopo lo stop dovuto a cause di forza maggiore, che costrinse la Juve Stabia a disputare la prima partita casalinga contro il Mantova in campo neutro a Piacenza. La successiva partita, proprio contro i rosanero, rappresentò il debutto, anche se amaro, tra le mura amiche nello scorso torneo.

Amarcord Dolci e Amari

Tuttavia, il confronto tra le due squadre evoca anche ricordi lontani, meno felici per i colori gialloblu:

I Playoff di Serie C del 2020, conclusi con la vittoria rosanero, che spense i sogni di promozione delle Vespe.

L’incredibile duello a distanza nel campionato 1998/1999. Come spesso accade, tra i due litiganti (Juve Stabia e Palermo), a sorridere fu il terzo incomodo. La clamorosa beffa culminò con l’inatteso sorpasso della Fermana nelle ultime curve del campionato, una delle pagine più amare e traumatiche della storia calcistica di Castellammare di Stabia.

Storie di grandi amarcord e di campioni, storie tutte da raccontare. La Juve Stabia si prepara ora a scrivere un nuovo capitolo di questa intensa rivalità, forte dei dolci ricordi recenti, ma consapevole delle cicatrici del passato.

48enne in carcere a Napoli dopo minacce alla ex

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Se non mi arrestate io ucciderò mia moglie, sono passato ora sotto casa sua, ma non c’era”. Così, secondo quanto riferiscono i carabinieri del comando provinciale di Napoli, un uomo si è presentato alla caserma dei militari della stazione Napoli Capodimonte. Secondo quanto ricostruito dagli stessi carabinieri, che si sono messi in contatto con la donna, la coppia, che ha due figli, si era lasciata nel 2023 e in seguito separata legalmente.

L’uomo però non aveva mai accettato la fine della relazione e da due anni perseguitava la ex, che aveva dovuto cambiare le proprie abitudini, gli orari di lavoro, i percorsi per evitare di incontrarlo. Secondo quanto ricostruiscono i carabinieri in una nota, l’uomo aveva anche creato diversi account ed e mail per minacciare di morte la donna, sua sorella, suo padre ma anche i figli, secondo lui ‘colpevoli’ di difendere la madre.

I carabinieri, dagli accertamenti in banca dati, hanno scoperto che proprio la notte precedente erano stati effettuati gli ultimi interventi sotto casa della vittima. Il primo poco prima della mezzanotte e l’altro alle 2. L’uomo aveva scritto per l’ennesima volta diversi messaggi anche al figlio la frase “La faccio in mille pezzi…”. A quel punto il ragazzo aveva incontrato il padre che lo aveva aggredito con una stampella. Questi gli ultimi episodi che avevano spinto la donna a denunciarlo nel pomeriggio. I carabinieri hanno quindi arrestato il 48enne e il magistrato di turno della procura di Napoli ha disposto per l’uomo il trasferimento in carcere.

Fonte AdnKronos

Ristrutturazione autunnale: come ottenere finanziamenti on line veloci per i lavori in casa

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La stagione autunnale inaugura un periodo di intensa attività nel settore delle ristrutturazioni domestiche. Con l’avvicinarsi dei mesi più freddi, molti proprietari di immobili pianificano interventi mirati a migliorare l’efficienza energetica, come la sostituzione degli infissi o l’ammodernamento dell’impianto di riscaldamento, o semplicemente approfittano del clima temperato per lavori interni. Tuttavia, la realizzazione di questi progetti, anche se supportata da incentivi fiscali, richiede una disponibilità economica immediata per coprire i costi dei materiali e della manodopera. Affrontare lunghe trafile burocratiche in filiale può rallentare l’avvio dei cantieri, è in questo contesto che le soluzioni digitali diventano cruciali. La possibilità di accedere a strumenti di questo tipo semplifica infatti l’intero processo, rendendo la liquidità disponibile in tempi brevi; a tal proposito, per capire se si tratta della soluzione più adatta alle tue esigenze, richiedi i finanziamenti on line.

La pianificazione dei lavori in vista dell’inverno

L’urgenza è un fattore determinante nelle ristrutturazioni autunnali. Interventi come la riparazione del tetto, l’installazione di un cappotto termico o la sostituzione di una caldaia obsoleta non sono procrastinabili e devono essere completati prima dell’arrivo delle basse temperature. Questa necessità di tempestività si scontra spesso con i ritardi del credito tradizionale. La richiesta di un prestito in filiale comporta appuntamenti, raccolta di documentazione cartacea e tempi di valutazione che possono estendersi per diverse settimane. Tale disallineamento temporale rischia di compromettere la finestra operativa ideale per i lavori, costringendo a ritardi che possono avere ripercussioni sul comfort abitativo e sui costi energetici invernali.

La risposta del credito digitale

I finanziamenti on line rappresentano la soluzione più efficace per superare questi ostacoli temporali. La vera differenza rispetto ai canali fisici risiede nella drastica compressione dei tempi di istruttoria e di erogazione. Sfruttando la tecnologia, gli istituti di credito e le piattaforme FinTech hanno digitalizzato l’intero processo di richiesta. L’utilizzo di algoritmi avanzati per il credit scoring permette di valutare la sostenibilità della richiesta in poche ore, anziché in giorni. Questo significa che dalla presentazione della domanda all’accredito della somma sul conto corrente possono trascorrere anche solo 24 o 48 ore, un intervallo di tempo perfettamente compatibile con le esigenze di un cantiere domestico.

Il processo di richiesta snello e veloce

Il meccanismo di richiesta è stato interamente dematerializzato per massimizzare l’efficienza e la comodità, per cui non è più necessario recarsi fisicamente presso uno sportello bancario. L’utente può avviare la pratica da qualsiasi dispositivo connesso a Internet, in qualsiasi momento. La procedura standard prevede la compilazione di moduli guidati per l’inserimento dei dati anagrafici e reddituali. La documentazione necessaria (documento d’identità, codice fiscale e prova di reddito, come la busta paga o la dichiarazione dei redditi) viene trasmessa tramite semplice upload. Anche le fasi di identificazione e sottoscrizione sono gestite digitalmente, attraverso sistemi sicuri come lo SPID o la video-identificazione, e finalizzate con l’apposizione di una firma digitale remota.

Trasparenza e comparazione per i lavori di casa

Oltre alla rapidità, i canali online offrono un vantaggio significativo in termini di trasparenza. Le piattaforme digitali consentono di confrontare simultaneamente decine di offerte di prestito, questo permette di analizzare in modo chiaro e immediato gli indicatori fondamentali, come il TAN (Tasso Annuo Nominale) e il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), quest’ultimo cruciale per comprendere il costo totale del finanziamento, incluse le spese accessorie. Avere questa visione d’insieme consente di scegliere la soluzione più sostenibile per il proprio bilancio familiare, assicurandosi le risorse per la ristrutturazione autunnale alle migliori condizioni disponibili sul mercato e senza perdere tempo prezioso.

Romeo: “Il Palermo è costruito per vincere. Invito gli stabiesi a riempire lo Stadio”

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L’ex calciatore della Juve Stabia, Samuele Romeo, è intervenuto nel dibattito pre-partita, portando la sua esperienza da professionista e il suo forte legame con la tifoseria di Castellammare. Romeo, cresciuto calcisticamente nel settore giovanile rosanero, ha offerto un’analisi della sua squadra d’origine, il Palermo, e ha condiviso dettagli sulla sua recente crescita professionale, culminata con l’ottenimento del patentino di allenatore.
Il Palermo: Costruito per Vincere in una Serie B Insidiosa
Romeo ha espresso la convinzione che il Palermo sia una squadra costruita per vincere il campionato. Sebbene si aspettasse i rosanero nelle primissime posizioni, ha riconosciuto che la squadra sta ancora attraversando un periodo di rodaggio e ha avuto delle “battute di arresto” (come le sconfitte contro Catanzaro e Monza) che avevano creato sfiducia nella piazza.
Tuttavia, la recente vittoria schiacciante per 5-0 contro il Pescara ha permesso al Palermo di “ritrovare quella fiducia” persa. Romeo ha sottolineato come la Serie B sia un campionato pieno di “insidie”, dove non esistono squadre materasso, e la classifica può variare in un attimo. Il Palermo, secondo Romeo, dirà comunque la sua fino alla fine del campionato.
Per quanto riguarda la sfida al Menti contro la Juve Stabia, Romeo si aspetta una partita “bella agguerrita”. Nonostante la Juve Stabia sia “decimata” dagli infortuni, non vorrà fare brutte figure. Il Palermo arriverà a Castellammare cercando i tre punti per dare continuità al risultato contro il Pescara. La partita sarà inizialmente “tirata”, con le squadre che si studieranno, ma diventerà più “sciolta” con il passare dei minuti.
L’Umanità del Calciatore e l’Appello ai Tifosi
Romeo ha ribadito il suo legame con Castellammare, definendo i tifosi “calorosa e passionale”. Ha confessato di portare nel cuore i colori gialloblu.
Un elemento di sorpresa per l’ex difensore è stata la lentezza nella prevendita dei biglietti per la gara contro il Palermo, situazione che non riesce a immaginare per una partita così importante al Menti. Per questo motivo, Samuele Romeo ha lanciato un forte appello ai tifosi: “Andate allo stadio e godetevi veramente il bello del calcio e seguite la squadra”.
Tra i suoi ricordi più belli della sua esperienza gialloblu, Romeo ha citato l’emozione di entrare allo stadio Menti (anche solo per gli allenamenti) e l’unione di un “gruppo sano” di brave persone, dove i compagni si difendevano a vicenda in qualsiasi momento. Ha menzionato anche con orgoglio il suo contributo, definendosi colui che diede il “cioccolatino” a Bombagi, per il gol al 90° contro il Catania, e il gol vittoria contro la Reggina. Ha inoltre speso parole positive per l’ex compagno Peda, che, dopo essersi rilanciato a Castellammare, si è preso il suo posto nella rosa del Palermo.
La Nuova Carriera da Mister: Sarri come Guida
Samuele Romeo, a cui il collega Peppe Amato ha fatto i complimenti per l’ottenimento del patentino UEFA B, ha parlato apertamente della sua aspirazione a diventare allenatore. L’esperienza al corso di Coverciano è stata “fantastica”, arricchendo il suo bagaglio e permettendogli di confrontarsi con professori e colleghi illustri (come Candreva, Ghoulam e Denis).
Pur volendo continuare a giocare per il momento, in futuro Romeo non intende iniziare subito come primo allenatore, ma vuole intraprendere la strada da vice (secondo), per imparare. La transizione da calciatore ad allenatore è un cambiamento a 360°, poiché l’aspetto cruciale non è solo la tattica, ma saper gestire il gruppo di circa trenta persone. Un allenatore deve essere in grado di entrare “nei cuori e nelle teste dei propri calciatori”. Ha sottolineato l’importanza di mantenere l’equilibrio nello sport, senza esaltarsi troppo nelle vittorie o abbattersi nelle sconfitte.
Romeo ha citato Maurizio Sarri come suo punto di riferimento principale, definendolo il suo maestro, avendolo avuto per tre anni e mezzo. Apprezza Sarri per il suo rapporto umano con i giocatori, il suo dialogare e il suo tentativo di sapere ogni cosa, oltre a ritenerlo uno dei migliori allenatori d’Europa in campo.

Castellammare di Stabia, venditore abusivo minaccia gli agenti: Merce sequestrata e donata alla Caritas

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Castellammare di Stabia, operazione contro l’abusivismo commerciale in pieno centro. Nella mattinata di venerdì 7 novembre, gli agenti della Polizia Municipale hanno sequestrato merce alimentare a un venditore abusivo, donando l’intero carico alla Caritas diocesana. L’uomo è stato denunciato dopo aver opposto resistenza.

L’intervento è scattato all’angolo tra via Nocera e via Denza. Il personale della Sezione Polizia Amministrativa-Commercio della Polizia Municipale, sotto la guida del Comandante Col. Francesco Del Gaudio e con il coordinamento del Ten. Donato Palmieri, è intervenuto per bloccare un’attività di vendita non autorizzata su area pubblica.

Al momento del controllo, la situazione è rapidamente degenerata. Il venditore, identificato come un uomo classe 1971 e già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti, ha reagito con aggressività. L’uomo ha dapprima insultato gli agenti e, in un atto di sfida, ha riversato la merce che stava vendendo direttamente sulla strada.

Gli agenti sono riusciti a bloccarlo e lo hanno accompagnato presso il Comando della Polizia Municipale. Lì, è stato formalizzata la denuncia all’autorità giudiziaria per i reati di resistenza, oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale.

Rilevato il buono stato degli alimenti sequestrati, il Comando ha immediatamente contattato la Caritas Diocesana di Castellammare di Stabia. Tutta la merce è stata donata all’ente benefico, garantendo così un utilizzo solidale dei beni recuperati.

Da Castellammare di Stabia a Venezia: la rinascita urbana stabiese diventa un modello nazionale alla Biennale

La rigenerazione del litorale e la riapertura dei parchi pubblici di Castellammare di Stabia saranno protagonisti alla Biennale Architettura di Venezia. La città è stata invitata come caso studio nazionale al convegno “Campania, terra di mare”, in programma domenica 9 novembre 2025, alle ore 10:30.

L’incontro si terrà nel prestigioso contesto del Padiglione Italia, all’interno del progetto “TERRAE AQUAE. L’Italia e l’intelligenza del mare”, curato dall’architetta Guendalina Salimei e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Un Caso Studio per la Gestione dei Beni Collettivi

Castellammare di Stabia è stata chiamata a Venezia per illustrare il suo percorso virtuoso nella gestione e pianificazione dei beni collettivi e dello spazio pubblico. Il convegno, organizzato in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Architettura, sarà un momento di confronto strategico sulle traiettorie di sviluppo dell’intera fascia costiera campana.

La città porterà la sua esperienza concreta, focalizzandosi sui piani urbanistici, i progetti di rigenerazione e gli interventi sul litorale che ne stanno ridisegnando il volto.

“Essere presenti alla Biennale come modello di rigenerazione urbana è motivo di grande orgoglio per la nostra comunità”, ha spiegato il sindaco Luigi Vicianza. “Stiamo restituendo ai cittadini spazi pubblici, la spiaggia della Villa Comunale, ma anche parchi urbani come quello di Villa Gabola e delle Antiche Terme che tornano a essere luoghi di incontro e di socialità. È la dimostrazione che una visione urbanistica partecipata e sostenibile può rafforzare il senso di appartenenza dei cittadini”.

Una Rinascita che “Supera” le Aspettative

La scelta di Castellammare è stata fortemente voluta dalla curatrice del Padiglione Italia, l’architetta Guendalina Salimei, docente alla Sapienza di Roma. La curatrice ha individuato nella città stabiese un esempio tangibile di rinascita urbana e costiera, riconoscendo il valore delle azioni intraprese dall’amministrazione nell’ultimo anno e mezzo.

Un dinamismo confermato dall’Assessore all’Urbanistica e alla Rigenerazione Urbana, il prof. Giuseppe Guida: “La Salimei ha invitato la città a mostrare il suo percorso di rinascita, fatto di azioni simboliche, piani urbanistici e progetti. Castellammare era già stata invitata mesi fa ad inviare un video che oggi è già in mostra al Padiglione Italia, ma dopo mesi devo rilevare che quel video immaginifico è già superato delle cose effettivamente realizzate e pianificate in questi ultimi mesi”.

I Progetti Chiave della Svolta Stabiese

Il contributo di Castellammare di Stabia si concentrerà su alcuni interventi cardine che stanno definendo la trasformazione della città:

La spiaggia pubblica: Vista come la conquista di un “nuovo diritto sociale” per i cittadini.

I parchi pubblici: La riapertura, anche se inizialmente temporanea, di aree verdi storiche rimaste chiuse per anni (come Villa Gabola e le Antiche Terme).

La pianificazione costiera: L’adozione del Piano Spiagge, uno strumento strategico per la gestione del litorale.

La visione futura: L’elaborazione del Piano Urbanistico Comunale (PUC), che ridisegna l’assetto e le ambizioni future della città.

Juve Stabia – Palermo: Mister Ignazio Abate convoca 24 uomini per la sfida di domani al Romeo Menti

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L’attesa è finita. Dopo le turbolente vicende giudiziarie che hanno tenuto la squadra lontana da casa, la Juve Stabia torna finalmente a giocare nel suo stadio, il “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia. L’occasione è di quelle importanti: domani pomeriggio, alle ore 17:15, arriva il Palermo di Filippo Inzaghi, per la 12° giornata del campionato di Serie BKT.

Una sfida dai mille significati. Per le Vespe è la partita del rientro, da onorare davanti al proprio pubblico per ritrovare il gusto con la vittoria. Per i rosanero, invece, rappresenta una vera e propria “prova del nove”: dopo due sconfitte consecutive, la vittoria nell’ultimo turno contro il Pescara ha ridato fiato, ma ora serve continuità per non perdere terreno dalla zona promozione diretta.

Al termine dell’allenamento di rifinitura, il tecnico Ignazio Abate ha sciolto gli ultimi dubbi, diramando la lista ufficiale dei 24 calciatori convocati per il match:

Portieri: 1 Confente, 16 Signorini, 23 Boer

Difensori: 3 Reale, 4 Ruggero, 6 Bellich, 13 Varnier, 15 Baldi, 19 Stabile, 24 Carissoni, 33 Giorgini, 76 Mannini.

Centrocampisti: 10 Pierobon, 29 Correia, 37 Maistro, 45 Zuccon, 55 Leone, 77 Cacciamani, 98 Mosti.

Attaccanti: 7 Burnete, 9 Gabrielloni, 11 Piscopo, 21 De Pieri, 27 Candellone.

Gli indisponibili

Come anticipato dallo stesso tecnico in conferenza stampa, l’infermeria non è ancora del tutto vuota. Restano infatti indisponibili per la gara quattro giocatori: Battistella, Ciammaglichella, Duca e Morachioli.

Si notano invece i recuperi, seppur parziali, di Pierobon e Gabrielloni, che figurano regolarmente in lista e saranno a disposizione per la cruciale sfida ai siciliani.

Juve Stabia – Palermo Inzaghi presenta la sfida: “Sintetico? Nessun alibi. Non chiamateci corazzata”

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Alla vigilia della complessa trasferta a Castellammare di Stabia, l’allenatore del Palermo, Filippo Inzaghi, traccia la rotta e chiede massima concentrazione, mettendo subito in chiaro che non cercherà giustificazioni.

Questo è l’estratto delle parole riportate in conferenza stampa: “Il campo sintetico? È un fattore a cui loro sono abituati, ma per me non ha alcun peso. Non accetto alibi”, ha esordito il tecnico, sottolineando che la squadra dovrà unicamente concentrarsi sulla prestazione.

Inzaghi ha poi voluto ridimensionare le aspettative esterne che circondano la sua squadra, spesso definita la favorita d’obbligo del campionato. “Le indicazioni del torneo finora sono chiare: respingo l’etichetta di ‘corazzata’ che altri hanno voluto affibbiarci. Dobbiamo dimostrare il nostro valore sul campo”.

L’esame di maturità

Dopo la vittoria contro il Pescara, l’obiettivo è la continuità. “Sono curioso di osservare la reazione della squadra, specialmente dopo le due sconfitte precedenti. Contro la Juve Stabia sarà un test cruciale”, ha spiegato Inzaghi. Il tecnico si aspetta un avvio aggressivo da parte dei padroni di casa e ha una ricetta chiara: “Loro partono con grande impeto. Noi dovremo rispondere con una performance di alto livello, basata su un pressing intenso e costante”.

Inzaghi ha ribadito un concetto fondamentale della sua filosofia: l’esito della gara è nelle mani dei suoi giocatori. “Le vittorie e le sconfitte dipendono esclusivamente da noi stessi, non dalla forza dell’avversario. Se giochiamo con intensità e corriamo, abbiamo le nostre possibilità”.

Gestione strategica della rosa

Riguardo alle scelte di formazione, il tecnico ha sottolineato come la panchina sia una risorsa tattica fondamentale. “Le decisioni vengono prese in base a ciò che vedo in allenamento. Spesso preferisco conservare giocatori di spessore per inserirli nel secondo tempo, sia per cercare la vittoria che per difendere un vantaggio”.

Ha poi parlato del percorso di crescita del gruppo: “Sapevo quale fosse il nostro punto di partenza. Avere elementi provenienti dalla Serie A non è sufficiente. Chi è rimasto deve migliorare e i nuovi arrivati devono portare un contributo tangibile. La gara con la Juve Stabia è un vero esame di maturità”.

L’amico Abate e le note dalla squadra

Un pensiero speciale è stato riservato al tecnico avversario, Ignazio Abate, un amico personale di Inzaghi. “Quest’estate gli ho suggerito io di accettare la proposta della Juve Stabia e sono felice dei suoi risultati. Trascorriamo spesso le vacanze insieme, ma per la durata della partita, saremo solo avversari”.

Infine, aggiornamenti rassicuranti dall’infermeria e sulla rosa:

Gomes: “Le sue condizioni sembrano per fortuna meno problematiche del previsto, ha già rimosso il tutore”.

Gyasi: Il suo rientro, come quello di Gomes, è previsto dopo la sosta.

Bereszynski: “Sono felice di averlo. È un leader per personalità e carisma, un vero capitano”.

Giovane: “Spero di dare spazio a Giovane, si è allenato molto bene. Anche Corona e Vasic sono giocatori importanti e devono attendere con pazienza il loro momento”.

In chiusura, Inzaghi ha evidenziato un progresso importante: “Sono soddisfatto che nelle ultime uscite siamo tornati a concludere molto di più verso la porta. Dobbiamo proseguire su questa strada”.

Precedenti: Juve Stabia-Palermo sono 11 in campionato in Campania

Dopo quasi sei mesi le vespe tornano a sfidare in campionato il Palermo al Menti, l’ultima volta rosanero sconfitti al turno preliminare play off

I precedenti tra Juve Stabia e Palermo sono undici in campionato disputati a Castellammare con sei vittorie per i rosanero, tre pari e due vittorie per le vespe.

Il precedente risalente al campionato 1929/1930:

– 1929 / 1930 – Campionato Nazionale di Prima Divisione girone D (Girone Sud)

6 ottobre 1929 – 1° giornata d’andata: STABIA – PALERMO 0 – 4 (arbitro Vincenzo Bianconi di Roma) Ruffino, Masi, autorete di Isaia e Scioscia.

Dagli anni ottanta – anni duemila

– 1987 / 1988 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone C

2 aprile 1988 – 9° giornata di ritorno: JUVE STABIA – PALERMO 1 – 1 Domenico IZZO (JS).

– 1997 / 1998 – Campionato Nazionale di Serie C1 girone B

22 febbraio 1998 – 6° giornata di ritorno: JUVE STABIA – PALERMO 2 – 2 (arbitro Francesco Soffritti di Ferrara) Mario Adriano BONFIGLIO (JS), Attilio NICODEMO e doppietta di Scarafoni (P).

– 1998 / 1999 – Campionato Nazionale di Serie C1 girone B

27 settembre 1998 – 4° giornata d’andata: JUVE STABIA – PALERMO 1 – 2 (arbitro Luca Papini di Perugia) Michele MENOLASCINA (JS), Puccinelli (P) e Incrivaglia (P) su calcio di rigore.

– 1999 / 2000 – Campionato Nazionale di Serie C1 girone B

27 febbraio 2000 – 7° giornata di ritorno: JUVE STABIA – PALERMO 2 – 1 (arbitro Attilio Belloli di Bergamo) Davide DI NICOLA (JS), Salvatore FRESTA (JS) e Mastrolilli (P).

Dagli anni duemila ai giorni nostri

– 2013 / 2014 – Campionato Nazionale di Serie B EUROBET

10 marzo 2014 – 7° giornata di ritorno: JUVE STABIA – PALERMO 0 – 3 (arbitro Michael Fabbri di Ravenna) doppietta di Bolzoni e Vàzquez.

– 2020 / 2021 – Campionato Nazionale di Serie C girone C

12 novembre 2020 – 10° giornata d’andata: JUVE STABIA – PALERMO 1 – 2 (arbitro Luigi Carella di Bari) Saraniti (P), Floriano (P) e Alessandro MASTALLI (JS) su calcio di rigore.

– 2021 / 2022 – Campionato Nazionale di Serie C girone C PLAY OFF 

19 maggio 2021 – secondo turno: JUVE STABIA – PALERMO 0 – 2 (arbitro Marco Ricci di Firenze) Valente e Saraniti.

– 2021 / 2022 – Campionato Nazionale di Serie C girone C

4 ottobre 2021 – 7° giornata d’andata: JUVE STABIA – PALERMO 0 – 0 (arbitro Luigi Carella di Bari).

– 2024 / 2025 – Campionato Nazionale di Serie BkT

14 settembre 2024 – 5° giornata d’andata: JUVE STABIA – PALERMO 1 – 3 (arbitro Simone Sozza di Seregno) Segre (P), Henry (P), Andrea ADORANTE (JS) e Brunori (P) su calcio di rigore.

– 2024 / 2025 – Campionato Nazionale di Serie BkT PLAY OFF 

17 maggio 2025 – turno preliminare: JUVE STABIA – PALERMO 1 – 0 (arbitro Marco Di Bello di Brindisi) Andrea ADORANTE (JS).

Catalano: “Il Palermo ha ritrovato la fiducia. Con lo Stabia ci saranno assenze importanti”

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La collega Francesca Catalano è intervenuta nel dibattito pre-partita per analizzare la situazione del Palermo, avversario ostico della Juve Stabia. Pur essendo considerata tra le favorite del campionato, la squadra rosanero non ha ottenuto il bottino pieno fin dall’inizio.
Un Percorso Altalenante e la Mano di Inzaghi
Francesca Catalano ha ammesso che il Palermo ha attraversato un periodo “non proprio roseo” di recente, suscitando preoccupazione tra gli addetti ai lavori e i tifosi, poiché la squadra sembrava “non essere più lui”. In particolare, il Palermo ha faticato a tenere palla e ad essere efficace in attacco contro squadre come il Catanzaro e il Monza.
Tuttavia, con Pippo Inzaghi in panchina, la squadra è riuscita a ritrovare la sua identità, con l’allenatore che è riuscito a plasmare la squadra “a sua immagine e somiglianza”.
La netta vittoria per 5-0 contro il Pescara ha segnato un punto di svolta, con la squadra che ha “riacquistato fiducia”. Inzaghi, prima della partita contro il Pescara, aveva chiesto ai suoi di far sorridere i tifosi che non avevano abbandonato la squadra nei momenti difficili, riconoscendo i limiti emersi.
Nonostante la ritrovata fiducia, la collega avverte che il campo della Juve Stabia (lo stadio Menti) è “sempre un campo ostico per i palermitani”.
Tattica, Formazione e Assenza di Gomes
Per quanto riguarda l’assetto tattico, Catalano si aspetta molto dalla partita. L’allenatore Inzaghi ha sperimentato diverse soluzioni offensive, ma per la gara contro la Juve Stabia, si prevede un possibile cambio modulo a 3-5-2. Questo consentirebbe di schierare in attacco i due “bomber” della squadra, Brunori (finalmente sbloccato nella partita precedente) e Pohjanpalo.
Francesca Catalano ha fornito anche la probabile formazione, prevedendo:
• Porta: Joronen (confermatissimo).
• Difesa a tre: Bereszynski(che ha mostrato solidità subentrando), Bani e Ceccaroni.
• Centrocampo a cinque: Palumbo, Ranocchia e Segre in mezzo. Sulle fasce, Pierozzi (protagonista assoluto contro il Pescara) e Augello.
L’aspetto più critico per il Palermo è però l’infermeria. La collega ha sottolineato l’assenza pesante di Gomes, costretto ad abbandonare il campo contro il Pescara per una lussazione alla spalla. Fortunatamente non ci sarà bisogno di intervento chirurgico, ma salterà la gara, rientrando probabilmente dopo la sosta nazionali. Gomes è un giocatore fondamentale, descritto come “l’unico che riesce a gestire bene il centrocampo, che riesce a dare ordine alla partita”.
In merito al difensore Peda, che l’anno scorso si è rilanciato a Castellammare, Catalano ha confermato che a Palermo si è preso il suo posto in rosa, dimostrando impegno e qualità anche quando subentra dalla panchina, pur essendo un giocatore che deve ancora crescere.
Voci di Mercato e Chiusura
Interrogata sul possibile interesse per giocatori della Juve Stabia, Francesca Catalano ha lasciato un “dubbio”, ricordando che ci sono 3-4 giocatori che Inzaghi avrebbe voluto all’inizio della stagione e ha scherzato sul fatto che la Juve Stabia non sembra intenzionata a cedere i suoi calciatori.
In conclusione, la collega ha ribadito che, nonostante il momento particolare della Juve Stabia, il Palermo non dovrà sottovalutare l’avversario e che vinca il migliore, senza condizionamenti arbitrali.

Juve Stabia, Mister Abate: “Domani contro il Palermo voglio 95 minuti di ferocia, basta crolli mentali”

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Alla vigilia del big match contro il Palermo, il tecnico della Juve Stabia, Ignazio Abate, incontra la stampa con un misto di sollievo e determinazione. Il primo pensiero è per il ritorno a casa: “Finalmente torniamo al Menti dopo lo tsunami che ci ha travolto”, ha esordito il mister, elogiando chi ha lavorato per rendere lo stadio agibile in tempi record. “Ora ci aspettiamo la risposta del pubblico per dare la mano alla squadra”.

L’avversario: “Massimo rispetto, zero timore”

L’avversario è di quelli che non hanno bisogno di presentazioni. Il Palermo è definito “una corazzata”, una squadra “forte, che sono anni che tenta di salire di categoria”. Abate chiede ai suoi l’approccio giusto: “Dobbiamo avere il massimo rispetto, ma non bisogna avere timore di nessuno. Bisogna cercare di mettere in campo le nostre qualità, con ferocia, con il credere di poter fare il risultato”.

Il tecnico ha poi analizzato le recenti sconfitte esterne (Carrara e Modena), sottolineando un difetto da correggere immediatamente: la capacità di restare in partita fino alla fine.

“Le partite durano 95 minuti, questo è lo step che dobbiamo fare. A Carrara fino al 75° perdevamo 1-0, a Modena fino al 70° perdevamo 1-0. Poi prendi il 2-0 e dai la sensazione di perdere con tre gol di scarto, come se non ci fosse stata partita. Invece le partite non finiscono mai. Questo dobbiamo impararlo in fretta”.

Abate ha le idee chiare su cosa vuole vedere domani: “Con le buone o con le cattive bisogna rimanere dentro la partita. Voglio vedere una squadra che ringhia per 95 minuti e crede di poter fare il risultato, indipendentemente da tutto”.

L’emergenza infortuni: “Tutti devono alzare il livello”

La sfida arriva però in un “momento delicato”, segnato da un’infermeria che non si svuota. Abate non cerca alibi, ma fotografa una realtà complessa: “Aspettavamo la sosta per recuperare i giocatori, ora ne arriva un’altra e spero di recuperare tutti, perché non ho mai avuto questa rosa al completo“.

Il recupero di Gabrielloni è parziale (“non sta al meglio”), Pierobon “verrà in panchina e non sta al meglio”, mentre Varnier resta “un punto di domanda”.

Questa situazione, tuttavia, deve trasformarsi in uno sprone: “In questo momento qui bisogna alzare il livello di tutti e pretendere di più da noi stessi. Per primo devo alzare il livello io, il mio staff, i giocatori, lo staff sanitario. Tutti dobbiamo dare qualcosa in più, perché i punti sono pesanti”. La ricetta per domani è chiara: “Bisogna tirare fuori gli artigli, fare una partita di cuore, di spirito, di sacrificio“.

L’amico “Pippo”

La partita di domani sarà anche l’occasione per rincontrare Filippo Inzaghi, ora sulla panchina del Palermo. Abate non nasconde l’affetto: “Pippo è un amico, ho vissuto momenti bellissimi con lui. È un allenatore affermato, un top della categoria. Sarà un piacere rivederlo, ma speriamo di rendergli la vita difficile domani”.

L’obiettivo primario resta la salvezza, senza farsi trascinare da facili entusiasmi o depressioni: “Dobbiamo rimanere molto equilibrati. La squadra ha trovato la sua identità, però dobbiamo crescere nell’interpretare i vari momenti della partita”.