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Castellammare di Stabia
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La decisione del Giudice Sportivo e le nostre riflessioni sulla gestione arbitrale e sull’inconsistenza VAR

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Sono stati pubblicati oggi i provvedimenti adottati del Giudice Sportivo, Avv. Emilio Battaglia, assistito da Stefania Ginesio e dal Rappresentante dell’A.I.A. Moreno Frigerio, nel corso della riunione odierna.

Come temuto, è arrivata una squalifica per la Juve Stabia

B) DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO

In base alle risultanze degli atti ufficiali, il Giudice Sportivo ha deliberato il seguente provvedimento disciplinare:

SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA LOVISA Matteo (Juve Stabia): per avere, al 34° del primo tempo, rivolto al Direttore di gara una critica irrispettosa.

Tutto come previsto e, purtroppo, come anticipato. Si concretizza l’amara sensazione del “danno e la beffa”. La squalifica di Matteo Lovisa è l’epilogo di un pomeriggio nato male e finito peggio a livello di decisioni arbitrali, dove la performance della squadra arbitrale ha lasciato ampi strascichi. Meno male che la squadra ha saputo sopperire anche a questa difficoltà ed è riuscita nonostante tutto a vincere la gara contro il Palermo.

Se la protesta, nei termini e nei modi, e il rispetto verso un direttore di gara devono essere massimi, lo stesso rispetto dovrebbe essere fornito dall’AIA nel fermare un direttore di gara (anche se internazionale), un VAR e un AVAR che, con la loro condotta, hanno indotto un dirigente notoriamente equilibrato e una persona educata e perbene come Lovisa a perdere la “pazienza”.

La sua protesta non è stata un attacco fine a sé stesso, ma un richiamo all’operato dei direttori di gara affinché mostrassero maggiore attenzione e, soprattutto, imparzialità.

E invece, ancora una volta, assistiamo a queste situazioni surreali in cui a pagarne le conseguenze è sempre e solo la parte “offesa” (come accaduto la domenica precedente a Gerbo), che ora deve scontare un turno di stop.

Il problema, ormai cronico, è che i direttori di gara appaiono sempre più scadenti. L’introduzione del VAR, lungi dall’azzerare gli errori decisionali in campo, non dà l’impressione di aver risolto il problema. Anzi, questo strumento sembra aver indotto i direttori di gara a essere più distratti durante le azioni, demandando di fatto al VAR la verifica di eventuali errori, in una sorta di deresponsabilizzazione sul campo.

Questi professionisti sono super pagati: un arbitro CAN può arrivare a guadagnare in media 160.000 euro annui, cifra che aumenta in caso di qualifica internazionale. Nonostante ciò, le performance restano insufficienti e in alcuni casi scadenti.

Anche il VAR, pagato in maniera profumata grazie anche al contributo delle società che versano una quota annuale, lascia interdetti. In alcuni casi interviene e in altri no, lasciando una costante sensazione di non omogeneità nelle decisioni. L’esempio lampante della gara in questione è emblematico: Brunori andava espulso, senza se e senza ma.

E invece, l’unico a pagare è Lovisa.

Juve Stabia, la sosta è arrivato quando il morale è alle stelle. Abate spera di vedere l’infermeria svuotarsi

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La netta e bella vittoria contro il Palermo di Filippo Inzaghi lancia le Vespe verso la sosta per le nazionali con un morale decisamente più elevato. Lo Stadio Menti si conferma un tabù per “SuperPippo”: l’allenatore piacentino non riesce proprio a vincere a Castellammare di Stabia, sebbene in passato, con Benevento e Pisa, sia sempre riuscito a raggiungere il traguardo finale al termine della stagione.

La pausa arriva al momento giusto, non solo per godersi la vittoria, ma soprattutto per la necessità di recuperare pedine importanti.

Emergenza e Straordinari: Il Pieno in Infermeria

L’entusiasmo per la vittoria non nasconde le difficoltà a livello di organico. Pierobon e Mosti sono stati costretti agli straordinari nelle ultime uscite, giocando con grande spirito di sacrificio. A loro si aggiunge Varnier, che ha dovuto alzare bandiera bianca, e Gabrielloni, che ha lanciato il cuore oltre l’ostacolo pur di essere della partita.

In questo scenario già complesso, si inserisce anche lo stop di Kevin Piscopo: una notizia pesante, date le esigenze attuali della squadra.

Tra Nazionali e Calendario Intasato

La prossima trasferta, Genova, è lontana ma non lontanissima. Il compito di mister Ignazio Abate è chiaro: provare a eliminare velocemente le pedine indisponibili dal tabellone. Una sfida complicata dal fatto che l’allenatore dovrà attendere notizie anche dai tantissimi ragazzi impegnati con le nazionali delle categorie under.

Il recupero di ogni risorsa è una speranza concreta, perché il calendario inizierà a essere intasato e ogni giocatore può essere assolutamente decisivo.

La Forza del Gruppo: Una “Tavola Rotonda”

Il vero passo avanti rispetto al passato sembra essere la forza del collettivo. Lo scorso anno, la Juve Stabia di questi tempi era forse troppo Adorante-dipendente. In questo campionato, invece, la squadra sta dimostrando di non risentire delle assenze, comportandosi come una sorta di “tavola rotonda” senza un unico Re Andrea.

Il gruppo tutto merita di essere lodato, anche e soprattutto per chi sta giocando poco. L’esempio è Baldi, che entra sempre in partita con la voglia matta di spaccare il mondo. Il suo spirito è decisamente lo spirito del gruppo.

Obiettivo Primario: Umiltà e Salvezza

Senza un vero leader designato, con gli infortuni che pesano e con quel pizzico di fortuna che ancora manca (vedi il legno colpito da Giorgini), la Juve Stabia sta stringendo i denti.

Con l’umiltà – vero dogma di Mister Ignazio Abate – la squadra vuole continuare la sua strada, sperando di chiudere il prima possibile i conti con la salvezza, che resta la priorità assoluta per la società colorata di giallo e blu.

Juve Stabia – Palermo: Il Muro Gialloblù neutralizza ancora una volta l’attaccante rosanero Pohjanpalo

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Ancora una volta, lo Stadio Romeo Menti si è rivelato un vero e proprio muro invalicabile per Joel Pohjanpalo. L’attaccante finlandese del Palermo, soprannominato “il Doge” per i suoi trascorsi a Venezia, è apparso avvolto nelle fitte maglie difensive della Juve Stabia, superando a fatica l’esame contro la retroguardia delle Vespe.

Come già accaduto nella cruciale sfida playoff, il bomber non ha creato grossi pericoli ai colori gialloblù.

Ingabbiato dalla Tattica Stabiese

Schierato al centro dell’attacco, il bomber finlandese non è mai riuscito a trovare la posizione ideale. La difesa della Juve Stabia, guidata magistralmente da Bellich, Giorgini e Ruggero, lo ha letteralmente ingabbiato con marcatura stretta e raddoppi sistematici, limitando drasticamente i rifornimenti.

Come evidenziato dalle statistiche, Pohjanpalo è risultato poco incisivo non solo sotto porta, ma anche nel gioco di sponda, dimostrando difficoltà nel legare il gioco e nell’aprire spazi per i compagni.

La Freddezza Che Fa la Differenza

Il confronto con la partita è impietoso: laddove il giovane avversario Cacciamani ha saputo convertire l’unica vera occasione in un gol decisivo, Pohjanpalo non ha avuto la lucidità per essere letale nelle poche situazioni create dalla squadra di Inzaghi.

La trasferta a Castellammare di Stabia si conferma un terreno ostile per l’attaccante, un luogo dove la sua esperienza e il suo fiuto del gol sembrano smarrirsi.

Un Problema per le Ambizioni del Palermo

Questa incapacità di imporsi al Menti riflette un momento di fragilità per l’attacco del Palermo, che si affida in gran parte alle sue conclusioni e alla sua presenza in area.

Mentre Inzaghi subisce l’ennesima sconfitta sul campo che non gli porta mai fortuna, per Pohjanpalo il Menti si trasforma in un amaro promemoria: le ambizioni di promozione del Palermo passano necessariamente anche dalla sua capacità di sbloccarsi e fare la differenza in trasferte complicate come questa. Per riprendere la corsa, la squadra deve ritrovare il suo Doge, altrimenti le “sabbie mobili” della Serie B rischiano di inghiottire le speranze rosanero.

La Juve Stabia brilla al Gran Galà del Calcio: Ancora una volta pioggia di premi per le Vespe

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Serata da incorniciare per la S.S. Juve Stabia 1907, che ancora una volta si conferma eccellenza del calcio italiano. Nella serata di ieri, 10 novembre 2025, presso la prestigiosa location di Villa Talzano Eventi ad Arezzo, le Vespe hanno fatto incetta di premi durante la XIV edizione del Gran Galà del Calcio.

L’evento, organizzato con la consueta professionalità dai giornalisti Donato Alfani e Luca Esposito, celebra ogni anno i protagonisti che si sono distinti sui campi da gioco e dietro le scrivanie.

La Juve Stabia, come già successo nella scorsa edizione, è stata chiamata sul palco a più riprese per ritirare i riconoscimenti relativi alla stagione sportiva 2024/2025. Un’annata memorabile che ha visto i colori gialloblù splendere nel campionato di Serie BKT, chiuso con un eccezionale 5° posto e la conquista della semifinale Play Off.

I protagonisti premiati

Il successo della Juve Stabia è stato un trionfo collettivo, come dimostra la varietà dei premi assegnati:

  • Marco Ruggero: Ha vinto il premio di ‘Miglior difensore dell’anno in Serie BKT’, un sigillo alla sua stagione da leader del reparto arretrato.
  • Giuseppe Leone: Per il secondo anno consecutivo, il metronomo del centrocampo stabiese ha conquistato la targa, stavolta come ‘Miglior centrocampista centrale Top 11 Serie BKT’.
  • Matteo Lovisa: Anche per il direttore sportivo è arrivato il secondo premio consecutivo, riconosciuto come ‘Miglior giovane direttore sportivo dell’anno della Serie BKT’, a testimonianza della sua visione e capacità di programmazione.
  • Ignazio Abate: Il tecnico delle Vespe, “il nostro allenatore” come sottolinea la società, è stato premiato come ‘Miglior giovane allenatore dell’anno del Girone B di Serie C’.
  • Alessandro Confente: Riconoscimento importante anche per l’estremo difensore, premiato in qualità di ‘Miglior Portiere Top 11 della Serie C’.

Un successo di squadra: premiato l’Ufficio Stampa

A dimostrazione che i grandi risultati si costruiscono dentro e fuori dal campo, un prestigioso riconoscimento è andato anche all’area comunicazione del club. L’Ufficio Stampa della Juve Stabia ha ricevuto il premio di ‘Miglior Addetto Stampa di Serie BKT’.

Un premio che il Responsabile della Comunicazione, Mario Di Capua, ha voluto condividere con tutto il suo staff, composto da Mattia Molinari, Antonio Gargiulo, Gerardo Gargiulo, Eduardo Filtro, Alfonso Amarante, Barbara Vadalà, Michele e Raffaele Ruocco.

Per tutti i tifosi e gli appassionati che volessero rivivere le emozioni della premiazione, la serata sarà visibile per intero su Sport Italia (canale 60 del digitale terrestre) domani sera, mercoledì 12 novembre, a partire dalle ore 21.00.

Vicinanza: “Riportare lo Stato a Castellammare. La nostra rinascita parte da legalità e trasparenza”

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“La rinascita di Castellammare di Stabia parte dalla legalità, dalla trasparenza e dall’efficienza amministrativa”. È questo il faro che guida l’azione del sindaco Luigi Vicinanza, che ieri, in un lungo intervento di circa tre ore in Consiglio comunale, ha illustrato la Relazione sullo stato di attuazione del programma politico-amministrativo.

Citando Nicola Amore, sindaco della Napoli post-colera che volle “riportare Napoli nello Stato e lo Stato a Napoli”, Vicinanza ha fissato l’asticella dell’ambizione collettiva: “Credo che l’ambizione di questo Consiglio comunale tutto… sia quella di riportare Castellammare di Stabia nello Stato e lo Stato a Castellammare di Stabia”.

Un Governo alla luce del sole

Il primo cittadino ha rivendicato la ritrovata stabilità e legittimazione dopo un periodo buio: “Siamo stati chiamati a far ripartire la città, a rimettere in moto un processo amministrativo… allontanando quell’alone di sfiducia che si respirava”. Ha sottolineato come l’amministrazione agisca “alla luce del sole”, ponendo trasparenza, efficienza e legalità come “precondizioni per ogni atto di governo, per ogni opera pubblica, per ogni politica sociale o culturale”.

Tra i risultati tangibili, il sindaco ha elencato il “mare restituito” dopo cinquant’anni, l’approvazione del Piano Spiagge e i numerosi cantieri attivi. Grande attenzione è stata data alla rigenerazione urbana e alla riapertura dei parchi, visti come strumenti essenziali per il rilancio: “La lotta alla criminalità si fa anche così – ha detto Vicinanza –: sottraendo spazio al degrado e restituendo bellezza e vita collettiva”.

La sfida Fincantieri e la ferita delle Terme

Due temi cruciali per l’identità stabiese hanno trovato ampio spazio: Fincantieri e le Antiche Terme.

Il cantiere navale è stato definito “il cuore produttivo e simbolico della città”. “Fincantieri è Castellammare e Castellammare è Fincantieri”, ha ribadito il sindaco, lanciando un appello unitario, esteso anche all’opposizione, per sollecitare il Governo a “garantire investimenti per la continuità produttiva e il futuro”.

Più dolente il capitolo delle Antiche Terme, descritte come “la più dolorosa ferita della città”. Vicinanza ha assicurato l’impegno dell’amministrazione per “rimettere in moto il processo” e restituire ai cittadini un “patrimonio identitario e produttivo” che simboleggia il potenziale turistico e di benessere della città.

Turismo: dati in crescita

Proprio sul fronte del turismo, la relazione ha presentato dati incoraggianti. “Le presenze turistiche sono aumentate del 30% tra il 2024 e il 2025”, ha evidenziato il sindaco. Un successo confermato dagli introiti della tassa di soggiorno, passati dai circa 270.000 euro del 2024 ai 356.966 euro registrati nei primi dieci mesi del 2025. “È il segno tangibile di una Castellammare attrattiva”, ha commentato.

Un appello all’unità

In conclusione, Vicinanza ha parlato di una “luce di speranza riaccesa”, ma ha richiamato tutti alla responsabilità collettiva: “Occorre un grande sforzo collettivo… Bisogna mettere da parte il mero calcolo politico e l’interesse particolare”. L’invito finale è stato alla collaborazione, con l’amministrazione “mai chiusa” verso chiunque voglia contribuire con idee e proposte basate “sulla legalità, il bene comune e il rilancio di Castellammare”.

Bonus idrico integrativo 2025: Al via le richieste di accesso al-la nuova agevolazione

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Nuove agevolazioni sul pagamento delle bollette dell’acqua per i nuclei familiari in condizione di disagio economico-sociale. A partire da oggi, lunedì 10 novembre 2025 e fino al 9 gennaio 2026, è possibile presentare la domanda per accedere al Bonus Idrico Integrativo 2025. Si tratta della nuova misura di sostegno al reddito disposta dal Consiglio di Distretto Sarnese-Vesuviano dell’Ente Idrico Campano per i cittadini residenti nei 75 comuni gestiti da Gori.  

La richiesta si presenta online, compilando il modulo presente sul sito www.goriacqua.com. A tal fine è importante avere a disposizione i seguenti documenti: attestazione ISEE inferiore o uguale a 15.000 euro, copia dell’ultima fattura ricevuta, documento d’identità dell’intestatario del contratto di fornitura e una foto del contatore.

Il bonus sarà erogato come sconto diretto in bolletta, a partire da un minimo di 50 euro per ogni componente del nucleo familiare, fino ad a un massimo complessivo di 200 euro. Per assistenza e informazioni è possibile rivolgersi presso gli  Sportelli Amico, gli sportelli al pubblico o contattando il Numero Verde Commerciale 800 900 161 (da rete fissa) e 081 02 06 622 (da mobile).

Al fine di consentire la massima risonanza a questa importate azione messa in campo, Gori, in collaborazione con l’Ente Idrico Campano, ha sviluppato una vasta campagna informativa basata sulla prossimità e sulla presenza sul territorio. Oltre alla pubblicazione delle informazioni sui siti web goriacqua.com ed enteidricocampano.it, e sui rispettivi canali social, il messaggio sarà diffuso attraverso la distribuzione di un vademecum presso tutti i comuni interessati e negli sportelli al pubblico di Gori, l’affissione di manifesti nei punti strategici del territorio e la divulgazione di uno spot televisivo che sarà trasmesso dalle principali emittenti locali.

Un modo semplice per informare tutti in maniera capillare, accompagnando i cittadini passo dopo passo nella richiesta del bonus.

Con il Bonus Idrico Integrativo 2025, Ente Idrico Campano e Gori rinnovano l’impegno a favore delle famiglie del territorio, rendendo il servizio idrico sempre più vicino, inclusivo e solidale. Una misura che punta a trasformare la gestione dell’acqua in un modello di equità, sostenibilità e attenzione sociale.

 

La Juve Stabia vince contro il Palermo ma Matteo Marchetti no: Direzione arbitrale al Menti da matita rossa

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Sabato sera, per la dodicesima giornata di Serie BKT, la Juve Stabia ha conquistato tre punti d’oro contro il Palermo, grazie a una rete del giovane Cacciamani. Una vittoria di carattere, arrivata al termine di una gara intensa. Eppure, nonostante il risultato positivo, al “Menti” l’argomento più discusso è, ancora una volta, la direzione di gara.

Sotto i riflettori è finito l’arbitro internazionale Matteo Marchetti di Ostia Lido, protagonista di una serata che ha lasciato molti dubbi e alimentato antichi malumori stabiesi.

Un passato che non passa

Che tra la Juve Stabia e la classe arbitrale non corra buon sangue è storia nota. Lo scorso anno, l’analisi delle direzioni di gara aveva portato alla stesura di un vero e proprio dossier, composto da oltre 40 episodi a sfavore tra decisioni VAR e decisioni sul campo. La “giustificazione” o alibi che c’eravamo dati è che, da neopromossa, la Juve Stabia pagasse lo scotto della categoria, vedendosi tutelata meno di altre (un errore di mentalità, se così fosse).

Quest’anno, ci si aspettava un cambio di registro, un “azzeramento dei torti”. La realtà, però, sembra diversa. La Juve Stabia, squadra che fa della presenza e della densità in area di rigore un suo marchio (come dimostrano i dati sui passaggi in area), si ritrova con solo 3 rigori a favore tra lo scorso campionato e quello attuale. Un dato che stona.

L’analisi di Juve Stabia – Palermo: Direzione “distratta”

Dall’arbitro Marchetti ci si aspettava una direzione equa, imparziale e precisa. Si è assistito, invece, a tutt’altro: una gestione della gara e un utilizzo del VAR che possono essere definiti, eufemisticamente, “leggeri” e “distratti”.

Sottolineare queste mancanze dopo una vittoria, anziché dopo una sconfitta, conferisce all’analisi maggiore valore e imparzialità, non essendo dettata dalla frustrazione del risultato.

Ecco gli episodi finiti sotto la lente d’ingrandimento:

Minuto 31: L’entrataccia di Brunori. L’attaccante del Palermo interviene in modo durissimo su Mosti, colpendolo con i tacchetti sulla tibia. Un fallo che grida rosso diretto. Marchetti, però, estrae solo il cartellino giallo. Ciò che sconcerta è il silenzio del VAR, che aveva tutti gli strumenti per intervenire e correggere l’evidente errore, richiamando il direttore di gara alla on-field review per l’espulsione. (Un episodio che, per dinamica, ha ricordato il rosso inflitto a Candellone a Pisa lo scorso anno, episodio che Inzaghi dovrebbe ricordare bene).

Brunori Su Mosti Esplusione Juve Stabia Palermo
Fonte foto: Immagini DAZN

La gestione di Palumbo. Il centrocampista rosanero, già giustamente ammonito per un duro fallo (sempre su Mosti), ha continuato a distribuire “legnate” a destra e a manca. In almeno tre occasioni successive, Palumbo avrebbe meritato il secondo provvedimento disciplinare e la conseguente espulsione. Marchetti ha invece optato per fischiare la punizione, “graziando” il giocatore e permettendo a Inzaghi di sostituirlo prima del danno ormai annunciato.

Il paradosso di Inzaghi e il rosso a Lovisa

A lasciare ulteriormente perplessi sono state le parole di Filippo Inzaghi a fine gara. Il tecnico del Palermo si è lamentato della direzione arbitrale, sostenendo di aver dovuto sostituire Brunori e Palumbo per la “pressione psicologica esercitata dal pubblico” sull’arbitro che avrebbe potuto indurre lo stesso alla conseguente espulsione dei calciatori.

Sentire un allenatore del suo calibro, dopo i “favori” palesi ricevuti sul campo, lamentarsi della direzione arbitrale è parso surreale. Forse Inzaghi, memore della gara Pisa-Juve Stabia quando sedeva sulla panchina dei toscani, si aspettava lo stesso trattamento preferenziale di quella volta, con espulsioni e decisioni a senso unico che determinarono l’esito della gara a sfavore dei gialloblù.

Il paradosso si è completato quando Marchetti ha dimostrato di avere il cartellino rosso in tasca. Non per i giocatori del Palermo, ma per il D.S. della Juve Stabia, Matteo Lovisa, espulso per essersi (giustamente) lamentato delle mancate sanzioni ai giocatori avversari.

Come già accaduto a Modena, con l’ingiusta espulsione di Gerbo per proteste su un fuorigioco inesistente (nato da retropassaggio), anche stavolta la Juve Stabia paga dazio: Lovisa sarà squalificato per la gara con la Sampdoria, mentre Marchetti continuerà regolarmente ad arbitrare.

L’unica espulsione per il Palermo è arrivata solo al 91′, quando Ranocchia (già ammonito) ha protestato veementemente per un fallo (giusto) assegnato alle Vespe.

La Juve Stabia ha vinto, e lo ha fatto meritatamente, superando anche gli ostacoli di una direzione non all’altezza. Ma la speranza è che, per il prosieguo della stagione, si possa finalmente parlare solo di calcio giocato e non dover tornare, ancora una volta, a trattare l’argomento arbitrale.

Se dovessimo mettere un voto a Matteo Marchetti e al Var (Giua – Meraviglia) non potrebbe che essere: 4

L’AZZURRO PENSIERO. Il Napoli perde amaramente a Bologna. Decidono Dallinga e Lucumi

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Un Napoli spento e poco incisivo esce sconfitto dal Dall’Ara, superato da un Bologna più determinato e con maggiore “energia positiva”, come sottolineato nel post-partita. La quinta battuta d’arresto stagionale per i partenopei è un segnale d’allarme che non può essere ignorato e che alimenta le preoccupazioni in casa azzurra.

Il match si è concluso con il punteggio di 2-0 in favore dei padroni di casa, che hanno costruito il loro successo con intelligenza e cinismo. L’equilibrio iniziale si è spezzato in avvio di ripresa: è stato Dallinga a trovare il varco giusto, portando in vantaggio gli emiliani. Il colpo del KO è arrivato poco dopo l’ora di gioco, quando un preciso colpo di testa di Lucumi ha fissato il risultato sul 2-0, lasciando poche speranze di rimonta per gli ospiti.


 

🎙️ La Rabbia di Conte: “Poca Energia Positiva, Dobbiamo Riflettere”

 

L’allenatore azzurro, Antonio Conte, non ha nascosto la sua delusione e la necessità di una profonda analisi in seguito alla prestazione. Il tecnico ha evidenziato una netta differenza di approccio e intensità tra le due squadre.

“Mi dispiace per la sconfitta ma anche per la sensazione che ho avuto vedendo poca energia positiva. Loro avevano più forza ed entusiasmo rispetto a noi,” ha commentato Conte a caldo. “Questa è la quinta partita stagionale che perdiamo ed è una situazione che ci deve condurre a delle riflessioni.”

L’allenatore ha poi assunto la responsabilità, ma ha anche chiamato in causa la reazione della squadra.

“È giusto essere preoccupati in questo momento, dobbiamo comprendere che non è mai un caso quando non si centrano i risultati sperati. Chiaramente la responsabilità è principalmente mia, probabilmente non sono riuscito a trasferire la giusta energia, o forse qualcuno ha recepito meno,” ha proseguito. “Adesso dobbiamo analizzare tutti insieme questo momento e cercare di ritrovare la forza e la determinazione che ci hanno caratterizzato in passato.”


 

🛡️ Di Lorenzo: “Ci è Mancato lo Spirito Giusto”

 

Anche il capitano, Giovanni Di Lorenzo, ha analizzato lucidamente la prestazione, confermando la mancanza di alcuni elementi chiave.

“Siamo dispiaciuti, stiamo trovando difficoltà, ci è mancato lo spirito giusto, la forza e l’intensità. Non abbiamo avuto la brillantezza necessaria,” ha ammesso il difensore.

La sosta per le nazionali arriva in un momento cruciale per il Napoli.

“Adesso dobbiamo cercare in questa sosta di ritrovare la solidità che ci ha contraddistinto. Lavoreremo col mister per risalire subito e ritrovare la strada migliore.”

Il campanello d’allarme è suonato in maniera forte e chiara. Il Napoli si ritrova a leccarsi le ferite e a doversi interrogare sul proprio cammino. La pausa del campionato sarà fondamentale per ritrovare l’unità, l’intensità e quella “energia positiva” che è mancata in una serata da dimenticare al Dall’Ara.

Juve Stabia, dopo la vittoria con il Palermo arrivano 6 convocazioni per le nazionali di categoria

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Il prossimo fine settimana vedrà i campionati maggiori, inclusa la Serie B, osservare un turno di riposo per lasciare spazio ai consueti impegni delle Nazionali. La Juve Stabia non scenderà in campo per questi impegni, ma può festeggiare un importante riconoscimento per il lavoro svolto sui propri tesserati: ben sei calciatori gialloblù sono stati chiamati per rappresentare i rispettivi Paesi nelle categorie giovanili.

Come reso noto dalla società stabiese attraverso un comunicato ufficiale, le convocazioni testimoniano la qualità presente nella rosa a disposizione del club.

Poker di convocati per l’Italia U20

Il contingente più numeroso si aggregherà alla Nazionale Under 20 guidata dal Commissario Tecnico Carmine Nunziata. Sono quattro i giocatori della Juve Stabia chiamati per due amichevoli internazionali di prestigio: Mattia Mannini (Difensore), Giacomo Stabile (Difensore), Filippo Reale (Difensore), Giacomo De Pieri (Attaccante)

Gli azzurrini affronteranno prima il Portogallo, venerdì 14 novembre alle ore 18:30, presso lo stadio “Torquato Bresciani” di Viareggio. Successivamente, la squadra volerà a Oliva, in Spagna, per sfidare la Germania lunedì 17 novembre alle ore 17:00.

Cacciamani con l’U19 per le qualificazioni europee

Importante chiamata anche per il centrocampista Alessio Cacciamani. Il talento gialloblù è stato selezionato dal C.T. dell’Under 19, Alberto Bollini, per le fondamentali gare di qualificazione all’Europeo di categoria, che si terranno in Sicilia.

Questo il fitto calendario degli azzurrini:

  1. Mercoledì 12 novembre (ore 15:00): Italia vs Moldova (Stadio ‘Aci e Galatea’, Acireale)
  2. Sabato 15 novembre (ore 15:50): Italia vs Bosnia (Stadio ‘Angelo Massimino’, Catania)
  3. Martedì 18 novembre (ore 15:00): Italia vs Polonia (Stadio ‘Angelo Massimino’, Catania)

Burnete vola con la Romania U21

Le soddisfazioni per la Juve Stabia valicano anche i confini italiani. L’attaccante rumeno Rares Burnete è stato infatti convocato dalla Nazionale U21 della Romania.

Per Burnete si prospettano due sfide di alto livello: la prima venerdì 14 novembre in trasferta contro la Finlandia, allo stadio Veritas di Turkuiar. La seconda gara si disputerà in casa, martedì 18 novembre, contro la temibile Spagna allo stadio municipale di Sibiu.

Juve Stabia: Una perla di Cacciamani e un gruppo forte e solido piegano il Palermo di Inzaghi

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Il risultato di alcuni mesi fa è lo stesso (1-0), l’avversario è lo stesso (il Palermo) e l’emozione è la stessa: pura gioia stabiese. Ma la vittoria di sabato della Juve Stabia contro la corazzata allenata da Pippo Inzaghi ha un peso specifico diverso, perché è la sintesi perfetta di due elementi che fanno grande una squadra: la magia del singolo e la forza inscalfibile del collettivo.

Certo, la copertina se la prende di diritto il protagonista della serata, Alessio Cacciamani, che con una rete straordinaria ha regalato i tre punti alle Vespe.

La magia: Un gol alla “Kvaratskhelia”

Il momento che ha deciso la partita è arrivato al minuto 37: È un’azione che non è stata una semplice galoppata, ma un vero e proprio gol alla “Kvaratskhelia”, un concentrato di dribbling ubriacanti, cambi di direzione e audacia che hanno lasciato di stucco la difesa rosanero.

Cacciamani ha ricevuto palla sulla fascia sinistra da Correia, nel suo habitat naturale. Invece di crossare o dialogare, il giovane ha deciso di mettersi in proprio, palla al piede, puntando l’area con la sfrontatezza del fuoriclasse.

Con una serie di finte e tocchi rapidissimi nello stretto, ha disorientato il primo e il secondo difensore. L’accelerazione successiva, quella che ha creato il vero solco, è stata devastante. Cacciamani si è accentrato con prepotenza, liberando il tiro da posizione defilata ma perfetta, spedendo il pallone dove il portiere del Palermo non è potuto arrivare. Un tiro che non è stata solo forza, ma precisione chirurgica.

È il secondo gol in campionato per Alessio Cacciamani, e se il primo a Padova era stato importante, questo ha il sapore dei tre punti. I sostenitori gialloblù sanno di avere in casa un gioiello e lo stanno coccolando con l’affetto e la pazienza che solo un tifo passionale sa dare.

La forza: Il trionfo del gruppo compatto

Se il gol di Cacciamani è stata la perla, l’intera prestazione della Juve Stabia è stata l’ostrica che l’ha protetta. Sarebbe profondamente ingiusto, infatti, ridurre questa vittoria alla sola, seppur magnifica, prodezza del singolo.

Per battere una “corazzata” come il Palermo di Inzaghi, costruita con ambizioni da vertice, non basta un colpo di genio; serve un’orchestra che suoni all’unisono. E la Juve Stabia di sabato è stata proprio questo: un gruppo compatto, maturo e consapevole.

La vera vittoria delle Vespe risiede nella gestione perfetta di tutti i momenti della partita. Dopo il vantaggio, la squadra ha saputo gestire i momenti della partita e non ha concesso il fianco alla reazione degli avversari (nel quarto d’ora finale), ma inevitabilmente confusionaria, dei siciliani. Ha saputo soffrire quando c’era da soffrire, con i reparti stretti e una disciplina tattica encomiabile, e ha saputo gestire il possesso quando necessario, senza mai andare in affanno.

Dal portiere all’ultimo uomo entrato dalla panchina, la Juve Stabia ha dimostrato che il talento, per quanto purissimo come quello di Cacciamani, vince le partite solo se supportato da una struttura solida, dal sacrificio e dall’aiuto reciproco.

La Juve Stabia vince, dunque, non solo perché in campo ha un talento capace di creare magia, ma perché quel talento è inserito in un meccanismo che funziona, un gruppo che sa come si vince, come si lotta e come si portano a casa tre punti d’oro che pesano come un macigno sul cammino del campionato.

Formula Uno, GP Brasile 2025: le pagelle di Carlo Ametrano

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Lando Norris vince il GP del Brasile. Il pilota McLaren si avvicina sempre di più al Mondiale piloti: dietro di lui uno straordinario Kimi Antonelli e la Red Bull di Max Verstappen. Disastro Ferrari, entrambe ritirate. Oggi abbiamo ascoltato per la nostra rubrica “Un voto per la Formula Uno” lo scrittore stabiese Carlo Ametrano, autore del libro “Ayrton… per sempre nel cuore” e grande appassionato di Formula Uno. Con lo scrittore è stato fatto il punto sul Gran Premio svolto ieri a Interlagos.

Pubblichiamo l’estratto dell’intervista telefonica

Ciao Carlo, prima di iniziare con il pagellone ti chiediamo una considerazione sulla gara.

“Che cosa vi avevo detto? McLaren avrebbe spinto per Norrris, e così è stato. Lui ha fatto tutto bene in questo weekend, c’è poco da dire. E ora si sta avvicinando sempre di più a questo Mondiale. Non ne parliamo invece della Ferrari, lo dico subito: voto zero”.

Primo posto per Lando Norris, il Mondiale si avvicina. Voto?

“Che cosa gli vogliamo dire? Il titolo è ormai vicino e il team spinge per lui. Voto 10 e lode”.

Seconda piazza per uno straordinario Kimi Antonelli. Voto?

“Incredibile, ha fatto un weekend straordinario. A inizio settimana ha fatto visita alla tomba di Senna… forse questo secondo posto non è poi così casuale come possiamo pensare. Voto 9”.

Terzo posto per Verstappen, che rimonta! Che ne pensi?

“Il Mondiale ormai è lontano, ma lui comunque ha fatto una grande rimonta considerando che partiva dalla pit lane. Voto 7”.

Quarta piazza per George Russell. Voto?

“Mercedes in ripresa, voto 6.5”.

Quinto invece Piastri, che ora inizia a perdere sempre più posti. Che ne pensi?

“Il Mondiale si sta allontanando e lui lo ha capito. Voto 6”.

Sesta piazza per Bearman. Come valuti la sua gara?

“Lo dico da sempre: lui deve essere un pilota Ferrari, a chi aspettano? Voto 7”.

Che mi dici della prova e della settima posizione di Lawson?

“Fa sempre il suo. Voto 6.5”.

Segue il compagno Hadjar, voto?

“Ne sentiremo parlare. Voto 7”.

Che voto dai al nono posto di Hulkenberg?

“Va sempre a punti. Voto 6”.

Cosa mi dici invece della decima piazza Gasly.

“Un punto non guasta mai. Voto 6”.

Carlo noi ti facciamo i complimenti e ti ringraziamo dando appuntamento con il pagellone con il GP di Las Vegas, in programma tra due settimane. Per salutarci ci vuoi aggiornare sui tuoi appuntamenti?

“Sono stati mesi incredibili! Come ultima esperienza sono stato al Minardi Day, davvero un’esperienza pazzesca che ho avuto il modo di vivere con il team del Senna Day, che ringrazio come sempre per avermi accompagnato in maniera impeccabile per tutta questa lunga stagione. Prima ancora sono stato a Roma al grandissimo evento all’Orgoglio Motoristico Romano, organizzato come sempre benissimo dal presidente Stefano Pandolfi. Sono stato anche a Imola, dove ho visto il GP! Una bellissima esperienza e soprattutto un’altra bella pagina chiusa. Siamo reduci inoltre anche dal fantastico Senna Day! Davvero grandioso, è stato un evento eccezionale alle Cantine Zuffa. Un grazie ai tanti che sono venuti, tra cui una tv brasiliana, e che hanno passato con noi questa splendida serata. Per me è un sogno essere l’organizzatore di questo evento. Ci tenevo a ringraziare Odeon tv con Filippo Gherardi, Martina Renna, Serena Salmi e Federica Afflitto per avermi confermato per questa nuova stagione di F1. Chiuderemo poi con gli incontri del cinema, in programma a inizio dicembre a Sorrento”.

Savoia calcio, vittoria per 2-0 contro il Milazzo, è vetta della classifica. Fotogallery

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Il Savoia vince 2 a 0 al Giraud e aggancia la vetta della classifica grazie al pari dell’Igea Virtus.

Una vittoria firmata dallo spagnolo Dani Munoz, che porta in vantaggio i bianchi alla mezz’ora del primo tempo con un pallonetto che scavalca Mileto.

Munoz scavalca il portiere siciliano, è 1 a 0.

Nella ripresa gli oplontini segnano anche il 2-0 con il torrese Michele Guida, ancora in gol dopo quello all’esordio contro la Gelbison.

Al 18’ del secondo tempo è sempre Munoz che splendidamente di tacco serve il neo entrato Guida che insacca il 2-0.

Guida insacca, è 2 a 0.

Il Milazzo resta anche in dieci uomini per l’espulsione di Marco Greco, mentre nel finale De Lorenzo para un rigore a Curiale e blinda il risultato.

Finisce 2-0 per il Savoia.

Grande prestazione del Savoia che agguanta la vetta della classifica.

Tabellino

MARCATORI: 29′ pt H. Muñoz (S), 18′ st M. Guida (S)

SAVOIA 1908: F. De Lorenzo, J. Caballero Vargas, H. Muñoz, F. Umbaca, S. Ledesma, Z. Rioda, F. Forte, P. Schiavi, A. Cadili, M. Sellaf, C. Favetta
A disposizione: L. Sciammarella, G. Bitonto, C. Borrelli, M. Guida, F. Meola, M. Reis Daquinto, P. Pisacane, V. Frassón Calvino, A. Carlini
All: Catalano Raimondo

MILAZZO: G. Mileto, G. La Spada, M. Greco, D. Corso, G. Greco, J. Dall’Oglio, F. Vaiana, G. Pipitone, D. Dama, D. Curiale, F. Giunta
A disposizione: V. Quartarone, R. Cassaro, G. Franchina, S. Currò, M. Scolaro, G. Salvo, A. Bosetti, T. Di Francesco
All: Catalano Gaetano

AMMONITI: J. Dall’Oglio (M), D. Dama (M)
ESPULSI: M. Greco (M)

STADIO: Comunale Alfredo Giraud, Torre Annunziata

Le formazioni

SAVOIA: De Lorenzo ‘07, Forte, Checa, Cadili, Schiavi (K), Ledesma, Sellaf ‘05, Rioda ‘06, Muñoz, Umbaca, Favetta (VK). A disposizione: Sciammarella, Bitonto, Borrelli, Guida, Meola, Reis, Pisacane, Frasson, Carlini

MILAZZO: Mileto, La Spada, Greco M., Corso, Greco G., Dall’Oglio, Vaiana, Pipitone, Dama, Curiale, Giunta. A disposizione: Quartarone, Cassaro, Franchina, Currò, Scolaro, Salvo, Bosetti, Giovannetti, Di Francesco

GUARDA LA NOSTRA FOTOGALLERY (foto di Antonio Toscano)

 

Juve Stabia – Palermo (1-0): Il Podio e il Contropodio Gialloblù

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La Juve Stabia tramortisce il Palermo di Inzaghi grazie ad una prestazione di quantità e qualità. Meritato il successo delle Vespe, che si godono un super Cacciamani, match winner della serata.

PODIO

Medaglia d’oro: ad Alessio Cacciamani, al secondo gol in campionato. Bellissima la perla dell’esterno scuola Torino, che sigla una rete molto simile a quella di Padova. Scatto bruciante sull’avversario, finta e contro finta in area e sinistro imprendibile: una serpentina che illumina il Menti e permette alla Juve Stabia di dimenticare il passo falso di Modena. Meriti a Cacciamani ma anche e soprattutto ad Abate, accorto nel concedergli spazio gradualmente così da farne esplodere, con i giusti tempi, le qualità.

Medaglia d’argento: ad Omar Correia e Giuseppe Leone, duo di centrocampo che si integra alla perfezione. I muscoli del francese consentono al 55 di liberare senza assilli tattici le sue qualità in fase di costruzione. Come gli strappi ed il dinamismo di Correia sono decisivi nello stendere il tappeto rosso alla sortita di Cacciamani, allo stesso modo la visione di gioco di un sontuoso Leone è illuminante per i meccanismi di gioco della Juve Stabia. Senza dimenticare l’ottimo Mosti, il rientro dell’indiavolato Pierobon è un’ottima notizia per i gialloblu.

Medaglia d’oro: ad Andrea Giorgini, che torna ad offrire una performance di spessore. Difficoltà delle ultime giornate superate alla grande per l’ex difensore del Sudtirol che insieme ai compagni di reparto concede le briciole a Brunori e Pohjanpalo. Senza sbavature, da difensore d’altro tempi che bada alla sostanza, la prova del 33 gialloblu, cui solo la traversa finale nega il primo gol con la sua nuova maglia. Appuntamento, si spera, solo rimandato.

CONTROPODIO

Alla cornice di pubblico che ha accompagnato la Juve Stabia, non all’altezza (per numero di presenza) di una squadra stabilmente in zona playoff di Serie B (non dimentichiamolo, da una anno e mezzo). Troppo pochi i 3893 spettatori, abbonati inclusi, che hanno sostenuto Abate ed i suoi ragazzi; qualunque sia la motivazione, sociale, economica, di altra fede calcistica, non è sufficiente a spiegare un calo così vertiginoso nei numeri del tifo cittadino. A volte si dà per scontata questa categoria, gridando allo scandalo quando, per una temporanea combinazioni di risultati, la Juve Stabia esce dai primi 9/10 posti: se si guardasse di più, invece, a sostenere squadra e società, certamente le Vespe potrebbero volare ancora più in alto. Meno male che la curva e lo zoccolo duro dei tifosi (in totale circa 2500) è sempre presente e fornisce il proprio contributo, altrimenti ieri sarebbe stata ancora più dura battere la “corazzata” (per organico) Palermo. Il resto della città deve svegliarsi, avere una squadra in serie B non è scontato.

Conte post Bologna-Napoli: “Forse non sto facendo un buon lavoro”

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Quinta sconfitta stagionale per il Napoli, la terza in Serie A. Le cose non vanno per il verso giusto e Antonio Conte ne è consapevole, il Bologna era più stanco degli Azzurri, eppure in campo c’erano soltanto loro.

Le parole di Conte post Bologna-Napoli

Sulla partita: “Serviva più energia in tutto, quello che dispiace è che loro hanno avuto più positività e voglia di noi. E’ la quinta sconfitta che subiamo quest’anno, significa che ci sono da fare delle riflessioni che abbiamo già fatto. Abbiamo fatto il compitino fin quando la partita era in equilibrio, loro hanno giocato giovedì ed erano avvelenati.”

Su Hojlund: “Hojlund forse è stato il migliore in campo del Napoli, ha tenuto botta e attaccato la profondità. Andava supportato di più.”

Il gruppo: “Sono passati 3/4 mesi e non c’è ancora quella sintonia, quella voglia di combattere tutti insieme. Sono il primo responsabile. Trapianti di cuore non se ne possono fare. Ognuno di noi deve ritrovare lo spirito e la cattiveria.”

Sull’ultimo periodo: “Andamento lento per lo scudetto? Io sono preoccupato. C’è qualcosa che non sta andando nel verso giusto. Forse non sto facendo un buon lavoro.”

 

Juve Stabia – Palermo (1-0), il plauso degli Amministratori Giudiziari alla città e alle Forze dell’Ordine

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All’indomani di una giornata di sport intensa come quella vissuta per la partita Juve Stabia – Palermo, arriva un forte e sentito messaggio da parte degli amministratori giudiziari della S.S. Juve Stabia. Con una nota ufficiale, hanno voluto esprimere la propria gratitudine non solo per il risultato sportivo, ma per la cornice di civiltà e passione che ha caratterizzato l’intero evento.

Il ringraziamento è stato rivolto in primis a tutta la città di Castellammare di Stabia e, in modo particolare, ai tifosi gialloblù.

Gli amministratori hanno elogiato “il grande senso civico, il calore e la passione dimostrati prima, durante e dopo la partita”. Un attestato di stima per un pubblico che ha saputo coniugare l’amore per i propri colori con un comportamento esemplare. “La vostra presenza e il supporto incondizionato – sottolinea la nota – sono stati fondamentali per la squadra”.

Un plauso che evidenzia come l’apporto del “dodicesimo uomo” sia stato percepito non solo sul campo, ma anche dalla dirigenza, che riconosce nei tifosi una componente essenziale della vita del club.

Parallelamente, la gestione commissariale ha voluto rivolgere un pensiero speciale a chi ha lavorato per garantire che la giornata si svolgesse senza intoppi e in totale sicurezza.

“Allo stesso tempo, un ringraziamento speciale va alle Forze dell’Ordine per il loro prezioso supporto e sacrificio”, prosegue il comunicato. Il lavoro svolto dalle autorità è stato definito cruciale: “La vostra professionalità ha garantito la sicurezza e il regolare svolgimento dell’evento, permettendo a tutti di viverlo serenamente”.

Un riconoscimento importante per l’impegno, spesso lontano dai riflettori, necessario per la gestione di eventi sportivi di tale portata.

La nota si chiude con un messaggio di unità e apprezzamento collettivo: “Grazie a tutti per il vostro impegno e la vostra dedizione”. L’augurio finale, “Ad Maiora”, sigilla il comunicato, proiettando il club e la città verso traguardi futuri da raggiungere insieme.

Bologna-Napoli 2-0! Quanto è spento questo Napoli…

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Il Napoli prima della sosta va al Dall’Ara di Bologna per sfidare gli emiliani di Italiano. Conte si presenta con le solite assenze ma con una squadra che tutto sommato è quella che ha vinto lo scudetto lo scorso anno, con l’aggiunta di Milinkovic-Savic, Gutierrez ed Elmas preferito a due esterni puri come Neres e Lang.

Primo tempo

Nel primo tempo non accade nulla se non l’infortunio di Skorupski, il Napoli subisce il Bologna che però non affonda mai.

Sul finale di primo tempo, si fa male Rowe del Bologna. Gli emiliani giocano praticamente gli ultimi 10 minuti del primo tempo con un uomo in meno, Rowe infatti è rimasto in campo per non sprecare uno slot, ma gli uomini di Conte non riescono a creare nulla.

Secondo tempo

Nel secondo tempo il Bologna affonda e come, due gol entrambi frutto di distrazioni difensive nelle marcature.

Al cinquantesimo, Cambiaghi arriva sul fondo e salta Di Lorenzo e offre dietro, dove Dallinga anticipa Rrahmani, che l’aveva perso nelle marcature, e buca Milinkovic-Savic sul primo palo, 1-0.

Al sessantaseiesimo stesso copione ma sulla fascia opposta, Holm salta Elmas e crossa al centro, Buongiorno si perde Lucumì, che salta da solo e insacca ancora sul palo del portiere, 2-0.

Per il Napoli solamente 1 tiro in porta nel primo tempo, un tiro centrale di Elmas che Pessina ha bloccato facilmente a terra.

Così non va, il Napoli non convince da un bel pò e ora neanche vince più. C’è un enorme problema di sterilità offensiva, l’assetto scudetto non funziona più, Elmas scelto al posto di due esterni puri è una scelta che non ha pagato, anzi, Gutierrez più volte era isolato senza sbocchi lungo-linea.

Conte dovrà cambiare qualcosa, da dopo la sosta il Napoli dovrà rimettersi seriamente in carreggiata per poter difendere lo scudetto che porta sul petto.

Juve Stabia – Palermo (1-0): Le foto dei protagonisti in campo e del pubblico presente

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Guarda le foto di Juve Stabia – Avellino realizzate dal nostro fotografo Giovanni Donnarumma che ci raccontano così la vittoria delle Vespe con i Rosanero allenati da Filippo Inzaghi allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia.

TABELLINO

Juve Stabia (3-5-2): Confente; Ruggero, Giorgini, Bellich; Carissoni, Correia, Leone (79′ Pierobon), Mosti, Cacciamani (93′ Baldi); Gabrielloni (70′ Burnete), Candellone
A disposizione: Boer, Reale, Signorini, Baldi, Stabile, Mannini, Maistro, Zuccon, Piscopo, De Pieri
Allenatore: Ignazio Abate
Palermo (3-5-2): Joronen; Bereszynski (70′ Corona), Bani (45′ Peda), Ceccaroni; Pierozzi (76′ Diakitè), Segre, Ranocchia, Palumbo (62′ Vasic), Augello; Brunori (62′ Le Douaron), Pohjanpalo.
A disposizione: Gomis, Bardi, Giovane, Veroli.
Allenatore: Filippo Inzaghi

 

Direttore di gara: Sig. Matteo Marchetti della sezione di Ostia Lido

1° Assistente: Sig. Mattia REGATTIERI della sezione di Finale Emilia

2° Assistente: Sig. Simone PISTARELLI della sezione di Fermo

IV uomo: Sig.ra Maria MAROTTA della sezione di Sapri

VAR: Sig. Antonio GIUA della sezione di Olbia

AVAR: Sig. Francesco MERAVIGLIA della sezione di Pistoia

Marcatori: 38′ Cacciamani (JS)

Angoli: 6 – 4

Ammoniti: 17′ Palumbo (P) 31′ Brunori (P) 72′ Augello (P) 73′ Pierozzi (P) 84′ Ranocchia (P) 87′ Candellone (JS)

Espulsi: 35′ Lovisa (JS) 91′ Ranocchia (P)

Recupero: 1 min pt – 4 min st

Note: Terreno in erba artificiale.

Spettatori totali: 3893 compreso 41 settore ospite (1891 abbonati e 2002 paganti)

LE FOTO DEI PROTAGONISTI IN CAMPO

LE FOTO DEL PUBBLICO PRESENTE AL MENTI

Juve Stabia, il Menti è il fortino gialloblù: Cacciamani show, le Vespe piegano un’altra volta il Palermo

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Il “Menti” si trasforma ancora una volta nel fortino inespugnabile della Juve Stabia, che batte il blasonato Palermo per 1-0. A decidere l’incontro è stata una prodezza di Alessio Cacciamani, autore di un gol di rara bellezza e potenza che ha mandato in delirio il pubblico stabiese.

La vittoria non è solo un risultato sportivo, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti: le Vespe ribadiscono la loro superiorità sui rosanero, replicando l’impresa compiuta solo qualche mese fa durante i playoff, conclusi con il medesimo punteggio.

La follia di Cacciamani, la grinta di Abate

La partita è stata tesa, equilibrata e tatticamente bloccata per larghi tratti, con le due squadre che si sono studiate a lungo a centrocampo. Ma quando la Juve Stabia ha alzato il ritmo, è riuscita a mettere spesso in difficoltà i rosanero.

L’episodio che ha infiammato la serata porta il nome di Alessio Cacciamani. Il centrocampista riceve palla da Correia a centrocampo e, in un gesto di pura follia calcistica, decide di puntare la porta. La sua progressione è fulminea, un’accelerazione prepotente che ricorda da vicino quella di Andrea Adorante di qualche mese fa, e che si conclude con un tiro imparabile.

Il gol di Cacciamani è stato il premio per l’atteggiamento della squadra di mister Abate, capace di lottare su ogni pallone e di sacrificarsi per 90 minuti. Una prestazione importante, tutta grinta e cuore, messa in campo nonostante le assenze e molti calciatori non al top della forma.

Palermo: Tanto fumo, stessa beffa

Il Palermo, nonostante i tentativi finali e un assedio durato quasi dieci minuti, non è riuscito a scardinare il muro stabiese. I cambi di Filippo Inzaghi non hanno sortito l’effetto sperato, e la beffa è ancora più cocente se si pensa che il risultato è lo stesso che li estromise dai playoff pochi mesi fa. Il Menti si conferma il loro tabù.

I siciliani hanno prodotto il classico “tanto fumo e poco arrosto”, incapaci di concretizzare la mole di gioco prodotta nel finale.

Con questi tre punti pesantissimi, la Juve Stabia consolida la sua posizione in classifica, guadagnando terreno prezioso sulle dirette inseguitrici. Le Vespe mandano un segnale chiaro a tutto il torneo: sono una squadra solida, con un cuore grande e capace di capitalizzare al massimo le poche occasioni concesse.

IL MORSO DELLA VESPA. Uno Stabia orgoglioso batte il Palermo e rinasce al Menti

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Una vittoria di cuore, carattere e talento per voltare pagina, per dimostrare che, anche di fronte allo “tsunami” – come lo ha definito il tecnico Abate – della recente inchiesta sulle infiltrazioni camorristiche che ha portato all’amministrazione giudiziaria del club, la Juve Stabia è più viva e fiera che mai. Il Menti, con i suoi quattromila tifosi, esplode di gioia al triplice fischio, celebrando un prestigioso 1-0 contro il Palermo, una delle formazioni più quotate del campionato cadetto.

​Un Duello tra Amici e Ritmi Vertiginosi

​La sfida in panchina tra due grandi amici dai tempi del Milan, Abate e Inzaghi, si è rivelata subito avvincente. I ritmi in campo sono elevati fin dal primo minuto, con continui capovolgimenti di fronte e duelli intensi in mezzo al campo.
​Nei primi dieci minuti, è un susseguirsi di occasioni: Mosti impegna subito Joronen, Augello sfiora il palo con un bel diagonale al volo, mentre Ranocchia spreca da buona posizione per i siciliani. L’intensità non cala, e poco prima della mezz’ora Mosti tenta nuovamente la magia, con un tiro a effetto che si spegne di poco sopra la traversa.

​Il Lampo di Correia – Cacciamani

​Il momento clou del primo tempo arriva al 38′. Correia verticalizza con precisione chirurgica per Cacciamani, e l’ala diciottenne, in prestito dal Toro, mette in mostra tutto il suo talento puro. Il giovane attaccante prima brucia Pierozzi in velocità, poi disorienta Bani con una serie di finte secche e conclude l’azione con un mancino potente a mezz’altezza che si insacca sul primo palo, lasciando di sasso il portiere rosanero. È il secondo gol in campionato per il giovane talento, un’esplosione di gioia per il Menti.

​Il Carattere non Vacilla

​Nella ripresa, il Palermo, pur alzando il baricentro e provando a reagire, non riesce a creare veri pericoli, se non per un tiro alto di Ruggero in avvio. La Juve Stabia, pur in vantaggio, non si chiude, ma resta compatta e pronta a pungere in ripartenza.
​Il tecnico Inzaghi tenta il tutto per tutto, schierando un tridente pesante con Pohjanpalo, Le Douaron e Corona, ma la difesa stabiese non vacilla. Anzi, sono i padroni di casa ad andare vicinissimi al raddoppio al 38′: su calcio d’angolo di Mosti, Giorgini stacca imperiosamente dal cuore dell’area, ma la sua conclusione impatta con violenza sulla traversa, facendo tremare la porta di Joronen.
​Nel recupero, la tensione si taglia a fette: Ranocchia rimedia il secondo giallo e l’espulsione per proteste. Ma all’ultimo respiro, il portiere gialloblé Confente blinda la vittoria con un’uscita provvidenziale su Le Douaron, negando il pareggio ai rosanero.
​Il fischio finale sigilla la vittoria della Juve Stabia, un 1-0 che va oltre i tre punti. È un segnale forte lanciato al campionato e, soprattutto, a se stessa: contro ogni avversità, la squadra di Abate ha dimostrato di avere la qualità e l’orgoglio per meritare il palcoscenico della Serie B.

Juve Stabia, colpo grosso col Palermo (1-0): Cacciamani eroe di giornata. Le pagelle delle Vespe

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La Juve Stabia conquista una vittoria fondamentale e di prestigio allo stadio Menti, superando il Palermo per 1-0. In una partita tesa e combattuta, a decidere è stato il giovane Cacciamani, che regala tre punti d’oro alle Vespe grazie a un assist di Correia. La squadra di mister Abate ha offerto una prestazione solida e di grande carattere contro un avversario di altissimo livello.

Ecco di seguito le pagelle dei protagonisti gialloblù.

Confente 6,5: Sempre attento e lucido nei suoi interventi. Dà sicurezza al reparto e non sbaglia nulla. Quasi inoperoso per tutta la gara fa una parata importantissima nel secondo tempo.

Ruggero 6,5: Un gigante in difesa, si fa vedere anche in appoggio. Prestazione maiuscola.

Giorgini 7: Partita di sostanza contro avversari di spessore. Tiene botta con esperienza e tempismo. Colpisce un legno sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Mosti, peccato aver mancato la rete.

Bellich 7: La stessa partita di sostanza del compagno di reparto, con qualche sortita offensiva in più. E’ sempre di più il leader della difesa

Carissoni 6,5: Poco in fase di spinta, ma ha un compito difficilissimo: limitare Augello, un cliente difficile. Missione compiuta.

Mosti 6,5: Un primo tempo ottimo con qualche tiro da fuori area. Nella ripresa ha rallentato un po’, gestendosi con intelligenza. Un mezzo voto in più perchè non al meglio della condizione dopo il problemino di Modena.

Leone 7: Partita diligente con le sue geometrie contro un centrocampo fortissimo come quello del Palermo. (Dal 79′ Pierobon 6: Nei pochi minuti giocati si capisce perché è importante per la squadra. Porta freschezza e ordine a centrocampo).

Correia 7: Questa volta poco appariscente ma con i suoi strappi mette in difficoltà gli avversari e insieme a Mosti formano una cerniera importante a centrocampo. Splendido il suo passaggio filtrante per il gol di Cacciamani.

Cacciamani 8: Una prestazione maiuscola dell’esterno di proprietà del Torino. Seconda rete in campionato dopo quella realizzata per il momentaneo pareggio a Padova. Si regala una notte magica che resterà nella sua mente per tanti anni. Sul gol è un misto di potenza, velocità e precisione. (Dal 93′ Baldi S.V.)

Gabrielloni 6,5: Fisicamente non è al top, ma si è messo al servizio della squadra tenendo palla e mettendo in difficoltà difensori di spessore. E’ stato maltrattato dai difensori avversari ma lui ha continuato a giocare senza abbattersi. (Dal 70′ Burnete 5,5: Conquista qualche punizione importante. Aspettiamo i gol, l’impatto poteva essere più  positivo, sembra essere bloccato mentalmente).

Candellone 7: Per questo giocatore non ci sono più aggettivi. Ennesima grande partita di sacrificio totale per la squadra; corre per tutti e non si risparmia mai.

Abate 8: La partita è stata preparata bene, la squadra ha tenuto testa a una corazzata. Prima della partita chiede ai suoi ragazzi di essere alcune volte meno appariscenti e più concreti lavorando su questo aspetto. Oggi è stato accontentato con una bella vittoria associata ad un clean sheet