L’atmosfera festosa che avrebbe dovuto avvolgere lo stadio Romeo Menti durante la sfida tra Juve Stabia e Palermo è stata rovinata da un gesto di inaudita violenza.
Un atto vandalico, compiuto da un individuo che non merita neanche l’appellativo di tifoso, ha danneggiato prima dell’inizio della gara una delle telecamere del VAR, compromettendone il regolare funzionamento.
Questo non è solo un semplice atto di vandalismo, ma un attacco diretto allo sport, uno schiaffo alla passione che milioni di persone provano per il calcio. Un gesto che getta un’ombra sulla tifoseria stabiese, da sempre impegnata a costruire un’immagine positiva della città.
Ma le conseguenze di questo atto vanno ben oltre il semplice danno materiale: il mancato funzionamento del VAR ha privato la Juve Stabia della possibilità che il rigore decretato da Sozza al 77′ per l’atterramento di Brunori da parte di Piscopo, potesse essere smentito dalle immagini video cambiando così anche l’esito della gara. È inaccettabile che una singola persona, con un gesto impulsivo e irresponsabile, possa influenzare in modo così significativo l’esito di una competizione sportiva.
La consolazione è stata sapere che l’autore del gesto è stato prontamente identificato dagli uomini della sicurezza dello stadio Romeo Menti e consegnato nelle mani delle forze di Polizia che hanno condotto il “vandalo” nei locali del commissariato di P.S. di zona.
È arrivato il momento di dire basta. Chiediamo alle autorità competenti di agire con fermezza nei confronti del responsabile, infliggendogli le pene previste dalla legge. Allo stesso tempo, invitiamo tutti i tifosi a prendere le distanze da questi atti di violenza e a collaborare con le forze dell’ordine per garantire la sicurezza all’interno degli stadi.
Lo sport dovrebbe essere un luogo di aggregazione e di passione, non un terreno di scontro. È fondamentale che tutti insieme lavoriamo per costruire un futuro in cui la violenza o il vandalismo non abbiano spazio.