ESCLUSIVA – Clemente Filippi: “Serve cuore e determinazione, il Menti stasera farà la sua parte”

In esclusiva le dichiarazioni di Clemente Filippi Nel corso della trasmissione Il Pungiglione Stabiese 2.0,...

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In esclusiva le dichiarazioni di Clemente Filippi

Nel corso della trasmissione Il Pungiglione Stabiese 2.0, abbiamo ascoltato in esclusiva il Direttore Generale della Juve Stabia Clemente Filippi con il quale abbiamo fatto un punto sulla partita odierna contro la Reggiana, gara di ritorno degli ottavi play-off.

Ciao Direttore. Ci puoi dire qualcosa in più per quanto riguarda l’affluenza dei tifosi, come sta rispondendo la città di Castellammare?

La città sta rispondendo bene, rispetto alla gara con il Catania, possiamo vantare già un numero importante, praticamente sono stati raggiunti quasi gli stessi paganti nella giornata di ieri, con all’incirca 2000 tagliandi venduti per i tifosi di casa e 189 per gli ospiti che è il dato definitivo di quelli venduti a Reggio Emilia. Sicuramente ci sarà un colpo d’occhio importante rispetto alla gara di Catania, penso che la città, e i tifosi abbiano capito che l’anima stabiese deve prevalere affinché l’orgoglio stabiese riesca a dare il proprio contributo, e senza battere ciglio, abbiamo anche cercato di stuzzicare le corde degli indecisi. Forse non ce n’era bisogno perché il vero stabiese la gara la sente e la vivrà con il cuore, così come la vivranno tutti i calciatori. Il gruppo è sereno, si respira un’aria di determinazione, di voglia di fare bene e questa grinta la dimostra anche un’episodio in particolare di sabato: non so se ci avete fatto caso che al momento del gol, tutta la panchina è andato ad abbracciare Mastalli. Quindi significa, ed era ovvio che fosse cosi, che con un obiettivo importante del genere deve far prevalere il gruppo anziché le proprie individualità personali.

Menichini ha paura del fattore Menti?

Menichini già conosce il fattore Menti perché con la Salernitana capolista ci ha lasciato le penne. Si vinse per 1-0, gara dominata per tutta la partita dopo il gol iniziale siglato da Jidayi. Conosce il calore del Menti che può sprigionare dagli spalti, e anche nella giornata di ieri, la Curva Sud ha fatto sentire il proprio incitamento alla squadra. Ci vuole una giusta determinazione stasera bisogna avere mente e cuore, arrabbiati, determinati ma non nervosi sapendo che serve solo un gol per sbloccare la partita. Si puó segnare da un momento all’altro e bisogna essere sicuramente garibaldini, questo è poco ma sicuro.

Secondo te le partite come quella di stasera si vincono dal momento in cui la Reggiana arriva allo stadio e i calciatori scendono dal pullman per entrare nel ventre dei Romeo Menti? É quello il momento topico per far capire soprattutto che quando si entra nello stadio Romeo Menti non c’è per nessuno?

Questa partita mi ricorda quella vinta nello spareggio contro il Benevento negli anni ’90 e contro il Giulianova in occasione della sfida di ritorno dopo aver perso all’andata per 3 a 2. Al ritorno il Menti trascinó la squadra composta allora da Amodio, Fontana, Menolascina alla vittoria per 2-0. Questo dovrà accadere anche quest’oggi. Gli avversari devono capire che quando arrivano allo stadio c’è un popolo intero che spingerà, con  il proprio calore, la Juve Stabia alla vittoria. Tutto fa brodo anche la determinazione che devono avere tutti i nostri calciatori, con gli occhi della tigre, ovviamente nei limiti della correttezza che ha sempre contraddistinto la città di Castellammare. Negli ultimi anni sono state vinte sul campo partite con intelligenza e con la forza che l’animo stabiese sa sprigionare. Lunedì, abbiamo voluto riproporre in sede di riunione a Firenze, l’ospitalità alle scuola calcio e al settore giovanile, che questa volta tiferanno dal settore distinti. Sarà presente un colpo d’occhio ancora più importante perché la forza del Menti é avere proprio tutti i settori pieni. La muraglia umana del Menti fa tremare le gambe anche ai calciatori più importanti.

In questo momento la squadra come l’hai vista in campo?

Queste sono gare che si preparano da sole, è una partita che si gioca sui nervi, non ci sarebbe bisogno neanche di parlare un attimo per dire come bisogna giocare, e lo staff tecnico ha preparato come sempre nei minimi particolari. Ripeto, bisogna mettere in campo il cuore e la determinazione, e solo così grazie anche alla spinta del Menti penso che qualsiasi impresa sia possibile. Basta una vittoria e noi tutti, dai tifosi, ai giornalisti, dirigenti, calciatori, passando ai ragazzi del settore giovanile, dobbiamo essere uniti, e solo cosi tutti insieme, dobbiamo, nel nostro piccolo cercare di spingere il pallone alle spalle del portiere della Reggiana. Sicuramente il Menti farà la sua parte, ne sono certo sotto questo punto di vista.

Guardando anche i profili dei calciatori sui social, si vede che anche chi gioca poco paradossalmente é un elemento fondamentale per il gruppo come Bacci, Santacroce, Rosafio. In questo senso, tu pensi che un gruppo così unito, appunto, possa essere un fattore anche più determinante delle singole doti tecniche?

Certo. Il gruppo è la nostra fortuna, e l’abbiamo sempre notato anche sabato scorso dopo la partita, con tanti incoraggiamenti e suggerimenti da parte di questi ragazzi. Questo è un gruppo sano da questo punto di vista, e se é vero che i gruppi sono una forza della squadra, sotto questo aspetto allora siamo ben messi. Come avete detto voi i vari Bacci, Santacroce e Rosafio, sono calciatori che si sono sempre fatti trovare pronti, sono ragazzi positivi e quindi aiutano anche a stemperare la tensione alla vigilia di una gara così importante.

Alla luce della tua enorme esperienza in gialloblù, come si combatte quel pizzico di tensione, che, come abbiamo visto anche a Reggio può portare qualche problema in campo?ù

Non sono d’accordo su questo punto, non ci sono stati problemi in campo. Come mi hanno riferito alcuni addetti ai lavori presenti e più qualificati di me, la Juve Stabia ha fatto un’ottima impressione. Ha disputato una grande partita, poi è normale che un piccolo errore può capitare in qualsiasi partita e purtroppo Cancellotti per troppa foga, per troppa generosità ha compiuto l’errore. Purtroppo abbiamo perso per degli episodi che ci hanno condannato. Siamo fiduciosi, mi auguro che se la squadra farà la stessa prestazione con la stessa intensità e determinazione che ha dimostrato sia contro il Catania e sia all’andata contro la Reggiana, penso che la Juve Stabia avrà molte chance di superare questo turno perché è la strada giusta per poter sconfiggere la tensione. La tensione la teniamo più noi che non possiamo sfogare in campo a differenza loro che nel rettangolo verde potranno sfogare ciò che hanno dentro. Per quanto mi riguarda, ho il piacere di poter lavorare per la Juve Stabia da oltre 15 anni e sotto questo punto di vista mi ritengo davvero fortunato.

Direttore, speriamo che in data odierna la città possa staccare i 5000 biglietti. Ricollegandoci alla gara vinta contro il Benevento (allora arbitrata da Farina di Novi Ligure deceduto ieri n.d.a.), ci furono 12’000 stabiesi: Forse anche più di 12 mila stabiesi. Ricordo che all’epoca la capienza era di 12mila e tre persone occupavano un singolo gradone. Penso che abbiamo sfiorato i 18 mila in quella partita. Ci auguriamo di avere un pubblico numeroso, forse in questi anni non abbiamo avuto un ricambio generazionale, un concetto che ribadisco da anni. Noi bambini siamo cresciuti vedendo le partite della Juve Stabia al Menti, perché i nostri genitori, o come nel mio caso un fratello maggiore, ci portavano allo stadio. Adesso purtroppo Sky, Mediaset e le Pay Tv ti fanno entrare in casa i grandi del campionato internazionale e quindi il loro idolo diventa Cristiano Ronaldo e magari non può diventare un Marcello Prima per fare un paragone con la Juve Stabia. É purtroppo questo il romanticismo del calcio che non c’è più, adesso ci si basa sui numeri delle Pay Tv e non sulle presenze allo stadio. Per forza di cose dobbiamo diventare una “mosca bianca” sotto questo punto di vista e dobbiamo essere sicuramente coloro che riusciranno a far strabiliare il panorama calcistico italiano. Pensare al passato ancora mi emoziona, e ha troppa importanza per tutti noi stabiesi una promozione in serie B e ci auguriamo che accada. Bisogna vivere step dopo step, adesso affrontiamo la Reggiana, appuntamento allo stadio Romeo Menti, uniti si vince questo deve essere il nostro slogan per poter superare questo ostacolo, di una Reggiana che comunque é stata costruita per vincere il campionato anche nel suo girone.

In chiusura, ci puoi dare aggiornamenti sulle condizioni di Kanouté, inizialmente era stato detto rottura del crociato. Ci sono possibilità di rivederlo?

Kanouté è stato visitato a Roma, dovrà sottoporsi a un’altra visita il 31 maggio. Il crociato non è rotto, ma è lesionato. Sicuramente, e comunque salvo miracoli penso che la sua stagione si sia conclusa anzitempo. Siamo dispiaciuti tantissimo perché comunque è un ragazzo pieno di gioia, sempre positivo oltre ad essere un validissimo calciatore. Speriamo bene per il 31 maggio, magari possiamo avere una notizia soprattutto per lui, perché é un ragazzo che merita palcoscenici importanti e sicuramente merita di migliorare il suo percorso di crescita che l’ha portato negli ultimi anni a fare sempre di meglio.

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