Alessandro Ambrosi, ex attaccante della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese” che va in onda ogni lunedì sui canali social ViViCentro dalle 20:30.
Le dichiarazioni di Alessandro Ambrosi sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
“In una piazza come Castellammare se non c’è lo stadio pieno una domanda è lecito porsela. E’ stata una grande prestazione, il Pisa è stato pari a zero con la Juve Stabia che ha avuto tantissime occasioni. Una vittoria che da consapevolezza che questi 11 punti possono significare che stando coi piedi per terra a qualcosa in più si può ambire.
Venni a Castellammare direttamente da Pisa. Ho detto che il Pisa era alla prova del nove perché doveva andare a Castellammare e dimostrare di essere la prima della classe. Ma il campo ha detto qualcosa di completamente diverso.
Inzaghi è stato realista, ha detto che la Juve Stabia ha meritato ed ha accettato il verdetto del campo.
Per caratteristiche potevo pungere sia da prima che da seconda punta. Ero un po’ anomalo, Io penso che il novero degli attaccanti della Juve Stabia sia molto importante. Anche Artistico è un grande attaccante, avere la freddezza di entrare e metterla dentro non è da tutti. Non saprei dire chi degli attaccanti attuali delle Vespe possa ricordare il mio modo di stare in campo. Gli attaccanti della Juve Stabia comunque si completano bene a vicenda.
In carriera ho tirato 71 rigori e ne ho sbagliato solo tre. Alcune volte me li hanno fatti anche ripetere cosa che oggi accade raramente. Anche per i rigori ci deve essere una preparazione maniacale alla base. Anche dal punto di vista psicologico ci vuole una grande preparazione. Il rigore come ogni cosa va allenato. Io avevo una corsa rallentata col passo lungo prima di calciare il rigore. L’importante non era solo tirare il rigore ma anche procurarseli. Se avessi giocato oggi avrei preso 60 giornate di squalifica per simulazione.
Sul Var già il fatto che toglie l’immediatezza dell’esultanza dei tifosi sarebbe da eliminare. Non è più calcio così.
La gara di ieri è importante perché si è data l’impressione di poter far bene contro tutti, ha dato la consapevolezza di potersela giocare con tutti. Ad oggi è importante rendere i meriti ad un gruppo che può far qualcosa di importante.
Quando giocavo vedevo la classifica e soprattutto chi mi stava davanti. Nel calcio bisogna aver un pizzico di egoismo e cercare di fare sempre meglio.
Non credo che gli attaccanti della Juve Stabia siano inferiori a quelli della Sampdoria. Bisogna andare a Genova con la consapevolezza dei propri mezzi senza avere paura e dimostrare che i valori non sono così sfalsati come sembrerebbe a favore della Samp.
Credo che ci sarà sicuramente il Sassuolo fra le candidate alla serie a come la Sampdoria e spero anche il Pisa a meno che non ci sia qualche bella sorpresa”.