Anticiclone Africano: il ritorno! Almeno 10 giorni di Gran Caldo e Afa

Da OGGI, Giovedì 14, tornerà l'anticiclone africano: prossimi giorni con temperature fino a quasi 40°C al Nord e in alcune aree del Centro.

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Da OGGI, Giovedì 14, tornerà l’anticiclone africano: prossimi giorni con temperature fino a quasi 40°C al Nord e in alcune aree del Centro.
Weekend: soleggiato e molto caldo, soprattutto al Centro-Nord.
Prossima Settimana: l’alta pressione sub-tropicale diverrà sempre più forte e rovente!

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Anticiclone Africano - Caronte - Meteo Depositphotos_61868743_LQualcosa di grosso bolle in pentola: da Venerdì 15 arriverà sull’Italia l’anticiclone africano Apocalisse4800, un’alta pressione da record che interesserà buona parte dell’Europa, con effetti diretti sull’Italia anche per tutta la prossima settimana.

Il nome Apocalisse4800 dell’anticiclone africano non è certamente casuale e fa riferimento ad una quota ben precisa: i 4810 metri del Monte Bianco, il tetto d’Europa, che sarà anche l’altezza che raggiungerà lo zero termico.

Prima una doverosa premessa.

L’altezza dello zero termico non è altro che la quota (espressa in metri) alla quale la temperatura dell’aria in libera atmosfera (non influenzata quindi dal terreno) passa da valori positivi a valori negativi.

Lo zero termico si ricava dal profilo termico dell’atmosfera misurato dalle radiosonde, una sorta di pallone aerostatico che viene lanciato in atmosfera ogni giorno nei principali aeroporti italiani e internazionali.

Sapendo che la temperatura nella troposfera (la troposfera è la zona dell’atmosfera dove avvengono tutti i fenomeni meteorologici) diminuisce man mano che saliamo verso l’alto possiamo individuare il punto dello zero termico nel “momento” in cui la temperatura incontra gli 0°C e salendo ulteriormente essa rimane sempre minore di zero.

Anche in Estate questa quota oscilla solitamente intorno ai 3200/3500 metri. Al di sopra, c’è sempre freddo: è la quota infatti delle nevi perenni e dei ghiacciai.

Ebbene, fino a circa 10/15 anni fa salire sopra i 4000 metri era considerato un evento rarissimo e comunque di breve durata (massimo uno o due giorni), ragion per cui i “danni” son sempre stati limitati.

Qualcosa però si è rotto a livello atmosferico e climatico: tant’è che nelle ultime 5 estati il livello medio si è spostato sopra i 4000 metri: quindi da un fatto raro è diventato quasi la normalità.

Nei prossimi giorni si confermerà questo trend: l’ennesima ondata di calore scatenata dall’anticiclone africano provocherà un rialzo dello zero termico a quote stellari, oltre appunto i 4800 metri come possiamo vedere dalla mappa allegata.

Detto in parole più semplici, nella giornata di Venerdì 15 Luglio non ghiaccerà nemmeno sul tetto d’Europa.

L’eccezionalità dell’ondatà di calore in arrivo è proprio questa, non tanto i picchi di temperatura che raggiungeremo, non tanto la durata in giorni. Ecco spiegato il nome dell’anticiclone, legato record dell’evento atmosferico.

Questo fatto, ovviamente, ha delle ripercussioni in particolare sul mondo dell’alta quota, dove si trovano i ghiacciai alpini.

Come purtroppo i fatti di cronaca recente hanno messo in luce (tragedia della Marmolada), l’aumento delle temperature sta destabilizzando questo delicato ambiente: oltre al regresso delle fronti glaciali (son già scomparsi circa il 40% dei ghiacciai rispetto a 50 anni fa), ora la preoccupazione degli esperti si sposta sull’eventualità di nuovi crolli.

Stiamo perdendo una fondamentale e preziosa risorsa idrica (tanto più essenziale in questi periodo siccitosi) che alimenta i nostri fiumi oltre a rappresentare una meraviglia della natura.

Il gran caldo poi proseguirà anche per tutta la prossima settimana e anzi, ci aspettiamo un’ulteriore pulsazione dell’anticiclone africano.

Il tutto è dovuto ad un particolare assetto sinottico (denominato in termine tecnico “blocco a Omega”) che andrà a disegnarsi sullo chiacchiere emisferico: in particolare l’approfondimento di un ciclone atlantico sul settore occidentale dell’Europa innescherà di risposta una fiammata di aria bollente verso l’Europa.

Si tratterà di una nuova fase climatica anomala: se questa tendenza dovesse essere confermata, ci aspettiamo punte massime addirittura fin verso i 38/40°C (e localmente anche superiori) a partire da Mercoledì 20 Luglio e per tutto il resto della settimana.

Favorite per questo gran caldo saranno le pianure del Nord, i settori tirrenici di Toscana e Lazio e le due Isole Maggiori.

Queste condizioni meteo potrebbero accompagnarci fin quasi alla fine del mese, in una sorta di blocco anticiclonico con l’alta pressione ben piantata sull’Europa centro-meridionale.

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