La comunità di Castellammare di Stabia è in lutto per la dipartita di Amalia Dema, una figura di eccezionale spessore umano e professionale che ha profondamente segnato il tessuto sociale e culturale della città.La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel settore dell’istruzione e nel volontariato, ambiti ai quali ha consacrato la sua esistenza con una dedizione e una coerenza esemplari.
Educatrice illuminata e generosa, ha investito la sua intera carriera nella crescita delle nuove generazioni.Come insegnante, non si è limitata a trasmettere nozioni, ma ha forgiato coscienze, instillando nei suoi studenti il valore della responsabilità individuale, l’importanza di un pensiero autonomo e una profonda sensibilità verso le fasce più vulnerabili della società.
La sua professione era una vera e propria vocazione civile, radicata in una fede cristiana autentica e vissuta quotidianamente.Quale presidente della Comunità Promozione e Sviluppo (CPS), Amalia Dema ha raccolto con saggezza e visione il testimone di don Gennaro Somma, guidando l’associazione con intelligenza e fedeltà ai suoi principi fondanti.
Sotto la sua guida, il CPS ha continuato a essere un punto di riferimento per centinaia di giovani, accompagnandoli in percorsi di volontariato sia a livello nazionale che internazionale.Per molti è stata una mentore insostituibile, un’interlocutrice capace di ascoltare, stimolare e costruire percorsi condivisi, agendo come un catalizzatore di dialogo tra l’esperienza dei veterani e l’energia innovatrice dei più giovani, mantenendo sempre uno sguardo proiettato verso il futuro.
Nel panorama del terzo settore e della cooperazione, la sua voce era considerata un punto di riferimento autorevole e stimato, non solo a Castellammare.La sua reputazione si fondava su una competenza solida e un’integrità cristallina, unite a una rara capacità di mediazione che le consentiva di armonizzare personalità e prospettive differenti.
In lei, l’idealismo si fondeva con la concretezza, e la passione si univa a un rigoroso metodo di lavoro.L’eredità che Amalia Dema lascia alla sua città è un patrimonio di relazioni umane, di impegno civico e di pensiero critico.
Coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla serberanno il suo esempio, perpetuando i suoi valori attraverso l’attitudine che ha sempre contraddistinto il suo operato: quella della cura, della fraternità e del mettersi al servizio del prossimo.Anche il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, ha voluto esprimere il suo cordoglio:
“Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Amalia Dema, presidente del CPS, Comunità di promozione e sviluppo, storica associazione stabiese operante a Castellammare nel terzo settore.
Docente di materie letterarie, la professoressa Dema aveva raccolto l’eredità spirituale di don Gennarino Somma, con profondo impegno e grande passione nel delicato mondo dei migranti.Castellammare perde una personalità autorevole e limpida, da sempre schierata nel campo sociale dalla parte dei più deboli”.





