Barra: 20enne denunciato per atti persecutori, lesioni e minacce gravi

Ennesimo caso di violenza di genere -donna vittima di atti persecutori dall’ex fidanzato- pronto l’intervento...

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Ennesimo caso di violenza di genere -donna vittima di atti persecutori dall’ex fidanzato- pronto l’intervento della Polizia che ha risposto alla chiamata della vittima.

Barra: 20enne denunciato per atti persecutori, lesioni e minacce gravi

BARRA- Stanotte una donna si è presentata presso gli uffici della Questura di Napoli per denunciare di essere vittima di comportamenti violenti dell’ex fidanzato che, più volte negli ultimi mesi, si era recato presso il bar in cui lavora per insultarla e minacciarla e che, poche ore prima, l’aveva aggredita con schiaffi e pugni tanto da costringerla a ricorrere alle cure dei sanitari.
I poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e del Commissariato San Giovanni-Barra hanno rintracciato e bloccato il giovane, un 20enne napoletano, che si trovava presso l’abitazione della vittima e lo hanno denunciato per atti persecutori, lesioni personali e minacce gravi.

QUINDICI (AV), BOMBA CARTA AD IMPRENDITORE PER IMPEDIRE LA TESTIMONIANZA. ARRESTATO IL MANDANTE
Questa mattina, in Lauro (AV), i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino hanno dato esecuzione ad una misura cautelare coercitiva in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia Partenopea, nei confronti di un pregiudicato ritenuto gravemente indiziato dei delitti di “violenza e minaccia per costringere a commettere un reato, cessione e detenzione di materiale esplosivo, induzione alla falsa testimonianza – con l’aggravante di aver agito con modalità mafiose”.
Il provvedimento cautelare scaturisce dalle indagini condotte nel giugno del 2018 quando in Quindici fu posizionata una bomba carta dal forte potenziale che esplodendo danneggiò un’autovettura Fiat Panda in uso alla vittima.
Fortunatamente non ci furono danni a persone ma l’attentato, sicuramente un atto dimostrativo, serviva ad intimorire un testimone in un delicato processo di camorra che si sarebbe celebrato il giorno successivo presso il Tribunale di Avellino proprio contro l’odierno arrestato.
L’attività investigativa ha consentito inoltre di accertare che l’attentato era solo l’epilogo di una lunga serie di minacce maturate tutte in ambiente camorristico anche con l’aiuto di un altro indagato.
Contestualmente all’esecuzione del provvedimento, sono state eseguite numerose perquisizioni domiciliari e locali.

Stéphanie Esposito
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