Emozioni nostalgiche all’Ennio Morricone Tribute (Recensione)

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Emozioni nostalgiche all’Ennio Morricone Tribute, il secondo appuntamento di un trittico di eccellenza. Questa sera in scena, La Traviata.

Il magico scenario del Teatro Antico di Taormina ieri sera è stato maggiormente arricchito dalle note “nostalgiche” di un Morricone sempre vivido.

Applausi e successo per L’Ennio Morricone Tribute, con l’Orchestra Filarmonica della Calabria diretta da Filippo Arlia e le voci soliste di Maria Francesca Mazzara e Alberto Munafò;

Le composizioni di Ennio Morricone hanno affascinato intere generazioni e attraversato svariati generi musicali, facendo di lui il più importante compositore di colonne sonore di tutti i tempi.

Lo spettacolo di ieri sera, è stato un vero crescendo di emozioni e di serena nostalgia in un’atmosfera intima e sognante, una serata che ha rappresentato un tributo doveroso dedicato a un grandissimo musicista, compositore e arrangiatore italiano.

L’omaggio al più popolare compositore del ‘900, con le musiche da film che hanno reso celebre il maestro romano nel mondo, non poteva che iniziare con la conosciutissima “C’era una volta il west”, proseguendo poi con le straordinarie “Per un pugno di dollari”, “Canone Inverso”, “La Leggenda del Pianista sull’Oceano”, “Metti, una sera a cena”, “La Califfa”, e oltre alla classica versione di “Nuovo Cinema Paradiso” anche una seconda versione inedita e pop cantata dal solista Alberto Munafò.

La scaletta ha proseguito con le colonne sonore “Il mio nome è Nessuno” e “Giù la testa” magistralmente interpretata anche dalla soprano siciliana Maria Francesca Mazzara.

Ricca di pathos “Gabriel’s Oboe” tratta dal film Mission e addentrando il pubblico quasi tra i “colori e odori” della terra di Sicilia l’orchestra ha continuato a deliziare con la meravigliosa “Baarìa”.

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Dopo i grandi successi di  “C’era una volta in America”e la “Mission Suite”, “Gli Intoccabili” è stata abilmente eseguita dal sax solista Giovanni Manganaro, e a seguire il gran finale con la strepitosa “The Good, the Bad and the Ugly”.

Mariella Musso

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