A tu per tu con il grande fisioterapista Fabio Morbidini

Le parole del fisioterapista Fabio Mordbini intervenuto in esclusiva nel corso della rubrica di ViViRadioWeb "A tu per tu"

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Le parole del fisioterapista Fabio Mordbini intervenuto in esclusiva nel corso della rubrica di ViViRadioWeb “A tu per tu”

A tu per tu con il grande fisioterapista Fabio Morbidini

Fabio Morbidini, fisioterapista della Nazionale Italiana di Boxe, è intervenuto in esclusiva ai microfoni d Marco  Palomba e Carlo Ametrano per la trasmissione di ViViRadioWeb “A tu per tu”. Ecco le sue dichiarazioni:

Fabio, come nasce questa tua passione?

“Vengo da sport di combattimento da quando sono bambino. Ho sempre alimentato questa mia grande passione verso gli sport di combattimento, maturata poi anche come tecnico. Mentre studiavo mi sono laureato in fisioterapia e, da ventuno anni, svolgo questa professione nella Nazionale sia maschile che femminile”.

Lavoro che ti ha permesso di partecipare ben a cinque Olimpiadi

“Sì, è così. Però, non è perché voglia fare il saccente anzi, ma per assurdo l’Olimpiade è quasi la più semplice da gestire, essendo anche la più organizzata. Ovviamente però dal punto di vista lavorativo l’Olimpiade ti lascia dentro quel qualcosa in più”.

Ultima Olimpiade che hai vissuto Tokyo, nell’ambito femminile in cui sono arrivati risultati incredibili.

“Per noi è stato un grande orgoglio. Parliamo del raggiungimento di un obiettivo di ben cinque anni. E quando ottieni questi risultati non puoi che essere soddisfatto  perché c’è davvero tanto tanto lavoro dietro, per alcuni anche difficile da pensare”.

Tra queste atlete di Tokyo c’è anche Irma Testa, con il famoso rito di Carlo Ametrano portafortuna, non so se ne sei a conoscenza.

“No, non lo sapevo, però adesso magari se vuole  può aiutarci portando fortuna nei Mondiali maschili che sono vicinissimi(ride ndr)”.

Che tipo di relazione  nasce con l’atleta?

“Io mi occupo della parte riabilitativa e fisioterapica classica con dei collaboratori davvero bravissimi. Gestisco in particolare la parte della preparazione atletica. Ci sono dunque dei preparatori atletici, poi quando l’atleta ha dei piccoli problemi in parte lo prendo in carico io. Facciamo quindi sia esercizio terapeutico preventivo che ha lo scopo di motivare sempre l’atleta ad allenarsi, senza mai fermarsi”.

Parlando di questo, prossima destinazione Belgrado?

“Sì, tra due giorni per i Mondiali a livello maschile”.

In attesa di quello femminile invece in cui ci saranno le stesse ragazze delle Olimpiadi?

“Non è mio compito poter dire questo. Il direttore tecnico decide gli atleti che andranno alle Olimpiadi e quelli che vanno al Mondiale. Questo non è perché non voglio dire quali atlete parteciperanno, ma semplicemente non è una scelta che faccio io”.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

“Sinceramente ho smesso di farli. Li ho realizzati davvero tutti quindi qualunque cosa arriva sono felicissimo. Mi sento in  una bolla: se riuscissi a fare la sesta Olimpiade ovviamente sarebbe per me incredibile  però diciamo per l’età che ho, andando avanti, non è escluso possa lasciare per dedicarmi a Fabio Morbidini”.  

Se vuoi ascoltare l’intervista a Fabio Morbidini clicca sul link che segue: http://chirb.it/HmaxzO

 

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