Vertice a tarda sera sul decreto fiscale salta il condono, si potrà regolarizzare solo quanto dichiarato, rinviato il carcere per gli evasori.
Un vertice di maggioranza nella tarda serata per fare il punto sul decreto fiscale. Arriva lo stop al condono, restano le altre misure sulla pace fiscale, scompare la Dichiarazione Integrativa speciale: sarà possibile regolarizzare solo il dichiarato e quanto non si è riusciti a pagare a causa di assenza di liquidità o di difficoltà economiche.
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Lo stop al condono è la maggiore novità del decreto fiscale è emerso dopo il vertice di ieri sera a Palazzo Chigi al termine del quale nella maggioranza non c’è pieno accordo.
Sulle modifiche no dunque alla norma che consentiva di sanare fino a 100.000 € nel limite del 30% di quanto già dichiarato al fisco. Si potranno invece correggere gli errori formali nelle dichiarazioni dei redditi pagando 200 € per ogni anno e spalmare in 5 anni il dovuto. Sarà inoltre possibile uscire da ogni grado di giudizio del processo tributario con uno sconto del 50% in caso di vittoria in primo grado, dell’80% in appello.
Altre novità .
La Guardia di Finanza potrà accedere direttamente alla banca dati dell’anagrafe dei rapporti finanziari senza chiedere autorizzazione alla magistratura.
Stop alla tassa sugli ombrelloni.
Si a una tassa del 1,5% sui Money Transfer.
Rinviata invece la questione del carcere per gli evasori.
Inoltre è pioggia di emendamenti alla manovra con bonus bebè e sconti fiscali sui pannolini.
Il Governo intanto non arretra nei confronti di Bruxelles e continua a difendere la manovra nonostante le critiche di Bruxelles su deficit, debito e rischio di una procedura di infrazione all’orizzonte.
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