Napoli – Roma (2-2): La pagella dei protagonisti in campo

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Vi proponiamo la pagella di Napoli – Roma terminata in parità con il risultato di 2-2. Gli azzurri provano a mettere in campo l’orgoglio più volte mortificato e sopito dimostrato in questo campionato. Non bastano le reti di Olivera e Osimhen su rigore, perchè la Roma c’è e chiude la gara in parità conquistando un punto d’oro in ottima qualificazione Champions.

QUESTA LA PAGELLA AI PARTENOPEI DOPO NAPOLI – ROMA:

Meret 6: nulla può su entrambi i goal della Roma. Nel primo, anzi, aveva pure intuito la traiettoria del penalty calciato da Dybala, che però è tanto chirurgico nella conclusione da vanificare ogni tentativo di intervento. Nel secondo, Abraham gli sbuca sul secondo palo a 2 metri dalla sua sagoma e più che altro sono i suoi compagni di reparto a tradirlo. Bravo e concentrato su qualche uscita e su una insidiosa conclusione di Pellegrini a metà della ripresa.

DIFESA

Di Lorenzo 5: gravi responsabilità nell’occasione del 2-2 di Abraham poiché, a tenere in gioco l’inglese, di fatto è proprio il capitano. Un errore individuale grave in un momento cruciale della partita che non può valergli la sufficienza, sebbene in fase offensiva si sia fatto vedere con qualche spunto interessante.

Rrahmani 6: una prestazione attenta, con l’unica pecca ( che non gli vale perciò un voto maggiore) d’aver perso il duello di testa con ‘Ndicka nella circostanza del pareggio finale, con l’ivoriano che fa da sponda decisiva nell’occasione. Tutto sommato il più perdonabile degli errori commessi dal reparto difensivo azzurro. Avvalora la performance proponendosi in avanti con grande generosità nel finale di gara, quando viene spesso a legare il gioco e a buttarsi in profondità negli ultimi tentativi disperati di portare a casa la partita.

Juan Jesus 3.5: allucinante il fallo da rigore commesso su Azmoun, laddove il centrale brasiliano sbaglia completamente i tempi dell’anticipo, franando sull’iraniano in maniera goffa. Un errore grave che condanna il Napoli all’ennesima partita in salita, che non avrebbe meritato di vivere, non almeno in questo modo. A volerla dire tutta, non convince neppure il posizionamento nel secondo goal del giallorossi, quando rimane isolato in mezzo all’aria nella terra di nessuno, incerto se chiudere sul primo palo o presidiare il secondo. Su di lui, già tutto è stato scritto. Non possiamo che ribadire il concetto di fondo: una squadra che ambisce a lottare per il vertice, nel campionato italiano, non può pensare di giocare con Jesus titolare. Tutto qui.

Olivera 6,5: prestazione equilibrata, di attenzione e di buon spirito agonistico, impreziosita dal goal del momentaneo 1-1 su cui, buona parte del merito, è a dire il vero la deviazione fatale di Kristensen.

CENTROCAMPO

Lobotka 6,5: in una squadra che pressa alta, con coraggio e buoni sincronismi, Stani è nella condizione ideale per esprimersi. Un super Svilar gli nega il goal.

Anguissa 6,5: l’unica pecca è il goal mangiato a due passi da Svilar nel primo tempo. Per il resto, si rivede un Frank sul pezzo, concentrato in copertura e sempre saggio in conduzione palla e nell’attacco alla profondità quando si può.

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Cajuste 6.5: buonissima anche la prova dello svedese, una mezz’ala d’ordine e di inserimento che forse non ruberà l’occhio per valori strettamente tecnici, ma si dimostra affidabile ed efficace quando chiamato in causa. Decisivo nell’1-1 di Olivera, quando sradica palla pulita dai piedi di Mancini.

ATTACCO

Politano 6: gara da “usato sicuro” per il buon Matteo, che non entrerà negli highlights come uno dei protagonisti del match, ma è sempre garanzia di abnegazione generosa e di qualità al ruolo ricoperto.

Kvaratshelia 7.5: le cose più belle del Napoli partono sempre dai suoi piedi, poco da fare. Scatti, dribbling, palloni filtranti, slalom giganti e… pure tanta furbizia. Come quando ubriaca Renato Sanches di finte, lo induce al fallo da rigore e il rammarico è solo che lo sforzo non servirà per vincere la partita. Non, ovviamente, per colpa di Kvara.

Osimhen 7.5: calcia un gran rigore contro un portierone come Svilar, spiazzando il serbo e realizzando in sicurezza. Ma oltre al goal c’è tanto, ma tanto ancora. Perché Victor, anche quando non è fortunato nelle conclusioni, ci mette sempre un cuore grande così e la sua sola presenza riesce sempre a provocare stato ansiogeno in qualsiasi retroguardia che lo affronti. Perché pressa, rincorre, lotta come un leone, fa a sportellate, produce sponde, attacca gli spazi, rifinisce e conclude lui.

E ai più romantici, forse, un po’ di magone sarà sopravvenuto, quando lo speaker del Napoli ha scandito le sillabe del suo nome, dopo la rete realizzata. In quella che, probabilmente, è stata una delle ultime uscite di Victor al Maradona. Lo stadio che lo ha adottato e che lo ama come un fratello. E che continuerà a tenerlo nel cuore, anche quando vestirà casacca dal colore che non sia più l’azzurro.

LA PAGELLA AI SUBENTRATI DEL NAPOLI NELLA PARTITA CON LA ROMA

Dal 71’ Ngonge 6,5: a differenza di Traorè, Cyril entra e spacca la partita, mettendo in mostra estro, personalità nelle giocate e spunti di imprevedibilità che contribuiscono al finale in crescendo del Napoli.

Dal 72’ Traore 5: entra male, non ha un impatto felice con la gara e finisce col risultare soporifero. Tant’è che Calzona lo sostituirà prima della fine della gara, anche se in modalità parecchio discutibili. Del resto, una certa indolenza è quantomeno comprensibile dal fatto che si parla pur sempre di un calciatore in prestito, che già sa di non rientrare nei piani futuri del Napoli e che dunque appare ormai piuttosto svuotato nell’approccio alla partita.

Dall’85 Raspadori sv.

Dall’88esimo Ostigard: S.V.

QUESTA LA PAGELLA AI GIALLOROSSI DOPO NAPOLI – ROMA

Mile SVILAR 8

Rasmus KRISTENSEN 5

Dall’86’ Tommaso Baldanzi S.V.

Gianluca MANCINI 6.5

Evan NDICKA 7

Leonardo SPINAZZOLA 5,5

Edoardo BOVE 5,5

Dal 69′ Renato Sanches 4,5

Bryan CRISTANTE 5,5

Lorenzo PELLEGRINI 6

Paulo DYBALA 6.5

Stephan EL SHAARAWY 5,5

Dal 61′ Angeliño 6

Sardar AZMOUN 6

Dal 69′ ABRAHAM 7

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I VOTI AGLI ALLENATORI

Calzona 5:

Spiace comminargli l’insufficienza perché il suo Napoli, stavolta, è parecchio bello e sfodera una delle migliori prestazioni della sua gestione, di sicuro la migliore – insieme a quella di Monza – dell’ultimo mese e mezzo, quantomeno per la proposta di gioco, il pressing ultra-offensivo soprattutto del primo tempo e per quanto corti e compatti stiano in campo i reparti, almeno nei primi 45 minuti.

Però di mezzo continuano ad esserci errori imperdonabili che non ci consentono di promuovere questo allenatore, senz’altro preparatissimo ma probabilmente inadeguato al ruolo per cui è stato chiamato, quantomeno in una piazza come Napoli e quantomeno in questo momento del suo percorso.

Perché la fase difensiva, nonostante la squadra abbia ormai l’intera settimana a disposizione per allenarsi ormai già da ben oltre 1 mese, si riconferma allucinante, riuscendo a vanificare tutti gli sforzi profusi per vincere le partite.

E non è solo una questione di errori individuali, ma di letture complessive di reparto totalmente errate, oltre a sincronismi palesemente fuori tempo. La sostituzione di Traorè con Ostigard, un attimo prima del corner che porterà al definitivo 2-2 di Abraham, è poi la dimostrazione più palese di uno stato confusionale ormai acclarato, anche in Ciccio Calzona.

Che pure sulle sostituzioni, continua a commettere ingenuità grossolane. Una su tutte: gli zero minuti concessi al Cholito Simeone, con un quarto di secondo tempo dove l’ausilio di un secondo centravanti sarebbe servito come il pane.

I concetti sono apprezzabili, le defaillance non più perdonabili. Come si direbbe a Napoli, caro Ciccio, ci dispiace ma… “nun è cosa”.

DE ROSSI 5:

A ‘sto giro, lo graziano super Svilar, la poca lucidità sotto porta del Napoli a far da contraltare e, non ultimi, gli errori macroscopici in fase difensiva dei partenopei, che gli consentono di pareggiare una partita che la Roma avrebbe nettamente meritato di perdere. Probabilmente la prestazione meno convincente della sua gestione finora e sicuramente quella dove la sua Roma è parsa maggiormente in difficoltà. Per come poteva andare, ne vien fuori un punto d’oro. Che per quanto visto al Maradona, è grasso che cola. Onore al merito comunque per il fatto che la sua squadra, anche quando non convince sul piano del gioco, riesca sempre a rimanere dentro la partita. E se è vero che il Napoli nel pacchetto arretrato ha arrancato non poco, è pur vero che la sua Roma – sulle palle inattive ( corner in particolare), è una squadra pericolosissima sempre.

LA PAGELLA DEL DIRETTORE DI GARA DI NAPOLI – ROMA

SOZZA, voto 5: il VAR lo salva nell’occasione del rigore procurato da Kvara per fallo di Renato Sanches, che appariva piuttosto netto già dalla diretta ma che il fischietto milanese non aveva ravvisato.


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