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Lega Pro, 180 minuti e salta già il primo tecnico! – La Bastonatura

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ega Pro, sono bastate due sole giornate di campionato e cioè più o meno 180 minuti di gioco per veder saltare la prima panchina.

Si tratta di Raffaele Di Napoli, ormai ex tecnico della Paganese, a cui sono stati fatali il pari interno in rimonta contro il Messina e la sconfitta di Latina per 2-0.

Di Napoli è stato già ieri in giornata sollevato dall’incarico e sostituito da Gianluca Grassadonia.

Il cambio di allenatore in Lega Pro non sempre paga.

Un dato che ha del clamoroso perchè non si capisce cosa possa aver fatto di tanto grave un allenatore da meritare un’esonero dopo appena due gare di campionato. E che la dice lunga sulla lungimiranza di tanti presidenti di Serie C.

Già lo scorso campionato è stato da dimenticare per ciò che concerne i tantissimi cambi di allenatori che hanno contraddistinto i tre gironi. Addirittura 96 cambi di allenatore per 59 squadre che componevano i tre gironi di Lega Pro.

Un numero assolutamente spropositato che la dice tutta sulla poca lungimiranza di molte società di questo campionato di Lega Pro.

Dato peraltro in controtendenza con le esigenze di questo periodo ancora caratterizzato dalla pandemia da Covid che richiederebbe una certa parsimonia ai vari presidenti di turno.

Presidenti che molto spesso preferiscono a quanto pare tenere a libro paga più di un allenatore nel corso della stagione, molto spesso anche tornando sui propri passi e richiamando magari il tecnico esonerato con cui avevano iniziato il campionato di Lega Pro.

Il confronto con lo scorso anno in Lega Pro.

Limitando la nostra analisi al Girone C che è quello che più ci riguarda da vicino, nella scorsa stagione sono state solo sette le isole felici rappresentate dalle squadre che non hanno cambiato tecnico nel corso della stagione. Si tratta di Avellino, Casertana, Catanzaro, Foggia, Juve Stabia, Monopoli e Ternana.

Tutte squadre che, in rapporto alle loro potenzialità e ai loro obiettivi di inizio stagione, hanno svolto un ottimo campionato dando fiducia alla loro guida tecnica anche quando magari c’è stata qualche piccola difficoltà in corso d’opera, poi superata.

Senza contare che poi, soprattutto in Lega Pro ma non solo, il cambio di allenatore serve anche a mascherare qualche errore di troppo commesso dai presidenti nella costruzione delle proprie squadre. Con l’allenatore che funge sempre di più da capro espiatorio se le cose vanno male….

a cura di Natale Giusti.


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