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Lamezia Terme. 24 milioni di ringraziamenti a chi tutela l’ambiente…

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Lamezia Terme. L’incessante azione di contrasto agli illeciti ambientali, dona grandi soddisfazioni e 24 milioni di euro.

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I Finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme, unitamente ai Carabinieri del Comando per la Tutela Ambientale e Transizione Ecologica, ai NOE di Catanzaro, al Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia e alla Sezione P.G, aliquota Ambiente della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Dottor Salvatore CURCIO, e dal Sostituto Procuratore Dottoressa Marica BRUCCI, nell’ambito di indagini in materia di tutela ambientale e salvaguardia della salute, a seguito di meticolosi accertamenti eseguiti nell’area industriale Papa Benedetto XVI di Lamezia Terme, hanno denunciato un soggetto e sottoposto a sequestro un intero insediamento produttivo.

Le indagini hanno permesso di scoprire ed accertare che una nota azienda locale, specializzata nell’attività di zincatura metalli, scaricava illecitamente le acque piovane, venute a contatto con rifiuti speciali e pericolosi, direttamente nei piazzali situati all’esterno dello stabilimento e nella condotta della rete consortile delle acque bianche, senza alcun trattamento preventivo.

E’ stato infatti accertato, che l’impianto di depurazione dello stabilimento, atto all’uopo, risultava quasi costantemente inutilizzato.

Non bastasse, all’interno del complesso produttivo sono stati rinvenuti diversi cumuli di rifiuti speciali pericolosi, di diversa natura, tra i quali pneumatici fuori uso, batterie al piombo, fusti contenenti olii minerali esausti, con evidenti fuoriuscite del contenuto sul suolo, ponteggi e strutture metalliche visibilmente ossidati, nonché fusti metallici, all’interno dei quali era depositata cenere di zinco e masse solide di scorie prodotte durante le fasi di zincatura, e rifiuti solidi urbani frammisti a quelli speciali (bombolette spray di zinco).

Tale materiale, ammassato e senza alcuna idonea protezione, veniva lasciato sul piazzale attiguo allo stabilimento, in aree non pavimentate, esposto all’azione degli agenti atmosferici e meteorologici, con le nefaste conseguenze di avvelenamento del suolo, che ben conosciamo.

E’ stato inoltre accertato, che le attività di lavorazione delle polveri prodotte dallo zinco non subivano alcun procedimento di filtraggio, poiché l’impianto di abbattimento delle emissioni in atmosfera, destinato alla captazione degli elementi inquinanti emessi dal processo di lavorazione, non era affatto conforme alle prescritte autorizzazioni, e si appurava questo, “grazie” alla presenza di esalazioni diffuse all’interno dello stabilimento.

Infine, il personale tecnico dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria, intervenuto alle operazioni, ha accertato che l’azienda non aveva ottemperato a diverse prescrizioni contenute nell’Autorizzazione Integrale Ambientale rilasciata dal Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria.

Le attività hanno così consentito di accertare la responsabilità dell’amministratore della società di capitali, per plurimi reati in materia ambientale, e di sottoporre a sequestro preventivo l’intero complesso industriale, sito su una superficie di circa 40.000 mq., per un valore complessivo di oltre 24 milioni di euro.

L’attività d’indagine si inserisce nel più ampio progetto predisposto da questo Ufficio di Procura col quale, attraverso una proficua sinergia tra militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, del Comando per la Tutela Ambientale e Transizione Ecologica – NOE di Catanzaro, del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia e della Sezione P.G. – aliquota Ambiente, si intende fronteggiare il grave fenomeno dell’inquinamento ambientale in cui versa l’area della piana di Lamezia Terme.

Quello che ci auguriamo naturalmente è che ci si occupi di tutto il territorio nazionale, flagellato da fenomeni di questo tipo e pure peggio, visto che le mafie adesso, oltre ad arricchirsi con i rifiuti e l’inquinamento come sempre, del resto, smaltiscono anche i residui tossici macinandoli, i quali vengono poi utilizzati da coltivatori compiacenti, per concimare i campi, avvelenandoci tutti.

Non vi è cosa più prioritaria dell’ambiente, tanto più che quando si indaga su chi uccide chi gli dà da vivere, si rischia di scovare nel contempo, i peggiori figuri, legati alla criminalità organizzata ed all’umanità rinnegata.

Lamezia Terme sta diventando una nuova “caput mundi”, un esempio per tutti.

Da quelle parti, si cambia il corso della nostra storia, si costruiscono maxi-sale per maxi- processi, si mostra la faccia onesta e potente dei nostri eroici magistrati, l’altro lato dello Stato, quello nel quale possiamo ancora credere, malgrado quello nel quale ci hanno ridotti.

Non vogliono le riprese al processo, prima addirittura, doveva sparire dalla storia, negando persino le registrazioni… ne parlano in tutto il mondo meno che a voi e sapete perché? Perché ogni giorno, qualche Collaboratore di Giustizia, fa i nomi dei corrotti, di quei vermi ripugnanti che occupano posizioni di rilievo al servizio della mafia e non di voi che li pagate o ancor peggio, li votate.

A voi parleranno male del pool di Magistrati di Gratteri o dei Collaboratori di Giustizia, come stanno già facendo, del resto…ma troppe ne abbiamo passate, troppe ne abbiamo subite, per fare con loro, anche stavolta, il gioco del silenzio.

Stringiamoci forte intorno ai nostri eroi, hanno bisogno quanto mai della nostra “scorta civica”, la guerra è in atto, cercheranno di reclutarvi nell’esercito nemico, non lasciatevi ingannare, non ascoltate il canto delle sirene…

Legatevi ad un palo e spegnete la televisione…sarà più facile, tanto dei giusti, canteranno solo male.

Un infinito ringraziamento a chi quotidianamente, rischia la propria vita per noi e per la Giustizia, quella vera, che a Lamezia ancora esiste e si manifesta con quotidiane apparizioni, che potrete seguire sul web, cadendo in estasi…

Lamezia Terme. 24 milioni di ringraziamenti a chi tutela l’ambiente… / Francesca Capretta / Cronaca Calabria

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