La pandemia non scalfisce le imprese bresciane; fiducia nel 2022

L’ analisi comparata dei bilanci d’esercizio 2019-20 di Apindustria Brescia e Studio Capezzuto Meleleo mostra la tenuta delle imprese durante la pandemia.

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L’ analisi comparata dei bilanci d’esercizio 2019-20 di Apindustria Brescia e Studio Capezzuto Meleleo mostra la tenuta delle imprese durante la pandemia.

Questa è stata effettuata per comprendere i possibili risvolti economici della pandemia sulle imprese bresciane.
Emerge così che il 50% del campione ha mantenuto lo stesso rating, il 17% lo ha migliorato e il 33% lo ha peggiorato .
Si tratta di uno scenario in linea di massima migliore del previsto anche de talune imprese che versavano già in condizioni difficili prima della pandemia ora devono affrontare alcune criticità .
Sono state analizzate 650 imprese che provengono per lo più dal comparto metalmeccanico . Esse sono rappresentative della composizione dimensionale e settoriale delle aziende associate ad Apindustria Confapi Brescia.
La classificazione adottata da Modefinance e ‘ il parametro di riferimento di questo studio. E’ un ‘agenzia di Rating del Credito regolamentato a livello europeo che costruisce il rating a partire da diversi criteri fra i quali i più significativi sono la solidità finanziaria ovvero la capacità di adempiere le obbligazioni assunte con i terzi e la vulnerabilità rispetto alle condizioni di contesto .
I rating sono dieci .Si spazia dalla tripla a prevista per un’ azienda eccellente con estrema solidità e piena capacità di onorare le obbligazioni assunte alla d prevista per un’ azienda protestata o con mancati pagamenti.
Vi e’ poi una suddivisione per macro-classi di aziende :sane, equilibrate , vulnerabili e rischiose .
Il primo dato significativo e’ che il rischio delle imprese associate e ‘aumentato .
Le imprese sane sono scese di quasi cinque punti percentuali ; quelle equilibrate sono quasi uguali mentre quelle vulnerabili sono aumentate di due punti.Infine quelle rischiose sono raddoppiate .
A livello dimensionale il calo più forte ha colpito le micro imprese e quelle medio grandi.
Per quel che concerne i settori il calo è stato diffuso e trasversale .
Il 2021 e’ stato l ‘anno della ripresa anche se la congiuntura pandemica richiede prudenza .
Si è contraddistinto per le difficoltà di reperimento e per l ‘aumento dei costi delle materie prime e della logistica .Queste condizioni sono destinate a perdurare anche nei primi mesi del 2022 a causa dell’ incerta situazione sanitaria .A questa va aggiunta la costante crescita dell’ inflazione.
Luigi Meleleo,partner dello Studio associato Capezzuto Meleleo afferma come dallo studio sia emerso che le imprese per lo più di piccole dimensioni abbiano un basso livello di patrimonializzazione e siano fortemente esposte al sistema bancario .Questo anche in virtù della massa di liquidità immessa nel sistema da parte del Governo.
Cosa che ha impedito il default immediato.
Pierluigi Cordua,Presidente di Apindustria Confapi auspica che il 2022 porti ad un consolidamento della ripresa anche grazie alle risorse del Pnrr.
Attualmente sono molti gli elementi in campo : la digitalizzazione ,la sostenibilità , l ‘inflazione e i costi dell’ energia .
L’associazione di cui è presidente si e’ prefissata l ‘ obiettivo di fare fronte comune con le istituzioni ,la politica , il sistema bancario per valorizzare la cultura d’ impresa.

Elena CecoroCronaca Lombardia

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