LA FATTORIA DORNA (Mauro Lo Piano)

La storia inizia nell’anno astrale 2007, costellazione Universita’ di Firenze, quando, Edo Commisso, un ricco...

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La storia inizia nell’anno astrale 2007, costellazione Universita’ di Firenze, quando, Edo Commisso, un ricco agricoltore calabrese, presenta Pier Luigi Boschi, padre di Maria Elena, attuale Ministro per le Riforme Costituzionali, al suo fraterno amico Francesco Saporito. Fu amore a prima vista?, il classico colpo di fulmine?, sembrerebbe di si, visto che a  distanza di soli pochi mesi, sarebbero ‘convogliati a giuste nozze’ con una dote patrimoniale di 7.5 milioni di euro.

 

La Grande abbuffataVengo e mi spiego.

Si trattava di un’operazione commerciale, atta ad acquistare un complesso di immobili e terreni, la “Fattoria Dorna”, la cui proprieta’ era dell’Universita’ di Firenze. 

Prezzo D’Acquisto 

Noccioline americane a basso contenuto di zuccheri, solo 6, 3 milioni di euro iniziali, che poi all’atto della vendita diventarono 7.5 per un fenomeno paranormale chiamato con poca volgarita’ “lievitazione naturale”.

All’epoca dei fatti, bisogna dirlo solo per dovere di cronaca, Pier Luigi Boschi ricopriva la carica di Presidente della Cantina di Valdarno, a cui l’Universita’ di Firenze  ne aveva affidata la  gestione . Era una immensa tenuta, immersa nei”boschi” maremmani che per alcuni maligni fu acquistata al prezzo di stracci a peso. 

Prima tappa

Venne costituita la “Societa’ Agricola” in cui Saporito aveva il  50% e il Boschi il rimanente 50%. Inizialmente Boschi in qualita’ di Presidente della Cantina, eravamo nel Febbraio 2007, aveva anticipato all Universita’ di Firenze, 800 mila euro, piccola cifra in confronto alla rimanente somma occorrente per l’acquisto dell’intera “Fattoria Dorna”.

Nel frattempo, prima del rogito, si stipularono preliminari di contratti di vendita di numerose particelle di terreno e immobili della tenuta, si ricavarono tanti bei soldini, che poi servirono per il futuro acquisto della tenuta.

Sorge un dubbio Amletico 

La Fattoria Dorna non era stata sottovalutata? Il prezzo di vendita era congruo? chi aveva stimato la tenuta? domande che dovrebbero avere una risposta chiara; Visto che questo ”cadavere” sta per essere riesumato da alcuni Magistrati inquirenti proprio in questi giorni. 

Seconda Tappa

Chi era nella disponibilita’ delle somme necessarie? nessuno dei soci, allora la soluzione secondo quanto dichiarato da Francesco Saporito, la trovo’ Pier Luigi Boschi. 

Fu costituita una seconda societa’ chiamata  ‘La fattoria di Dorna Società Agricola’, in contemporanea venne stipulata una nuova  scrittura privata fra Saporito e Boschi, dopo un versamento di 1,4 milioni all’Univerita’ di Firenze da parte del Saporito.

Il Traguardo

La rimanente somma di 3.5 milioni di euro la ricavarono, sempre secondo il racconto del Saporito, accendendo un mutuo con un Istituto di credito millenario, conosciuto fra le Banche Italiane piu’ “solide” al Mondo.

Suono di tamburi, squillo di trombe, entra nell’operazione la Monte Dei Paschi di Siena, sollecitata da un fattivo interessamento di PierLuigi Boschi. Quando si tratta di affari propri e’ giusto che ognuno sfoderi nei tempi giusti le armi migliori.

Tutte queste notizie sono venute alla luce da uno ”scavo d’interrogatorio” datato 21 Aprile 2010 in cui Francesco Saporito venne interrogato dai finanzieri del nucleo di Polizia Tributaria di Arezzo.

Da questo “racconto” a lieto fine, si deduce che Pier Luigi Boschi, aveva “trattato” operazioni importanti, prima di entrare a fare parte della vice direzione della Banca Etruria, i cui scheletri sono stati ricomposti nella camera mortuaria del nostro Governo.

Null’altro da dichiarare, solo che alla fine di questa lettura restera’  l’amaro in bocca.

Avremo un’idea diversa dall’immagine finora propinataci da Renzi & Co. : di uno sprovveduto vicedirettore di Banca di provincia, coinvolto suo malgrado in situazioni piu’ grandi della sua portata.

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