Improvvisa e spettacolare eruzione dell’Etna

Una improvvisa e spettacolare eruzione è in corso sull’Etna con una forte attività esplosiva dal...

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Una improvvisa e spettacolare eruzione è in corso sull’Etna con una forte attività esplosiva dal cratere di Sud-est e l’emissione di cenere. – VIDEO

Improvvisa e spettacolare eruzione dell’Etna

Una improvvisa e spettacolare eruzione è in corso sull’Etna con una forte attività esplosiva dal cratere di Sud-est e l’emissione di una alta nube di cenere lavica che si disperde verso sud. Dalla stessa `bocca´ emerge un trabocco lavico che ha prodotto un modesto collasso del fianco del cono generando un flusso piroclastico che si è sviluppato lungo la parete occidentale della valle del Bove.

Lapillo dell'ìmprovvisa e spettacolare eruzione dell'EtnaLa colonna di fumo che esce dal cratere è fortemente alimentata e produce una “fontana” alta oltre 50 metri con una alta nube piroclastica che causa una pioggia di cenere, ma anche di pietre grandi circa un centimetro in buona parte della provincia catanese. Lapilli e cenere rossa anche sulla città di Catania, ma la situazione più critica è a Mascalucia comune nella parte meridionale del vulcano Etna.

L’unità di crisi dell’aeroporto di Catania si è riunito alle 18.15 per valutare la situazione e ha sospeso i voli da e per Catania per l’emergenza cenere lavica legata alla spettacolare eruzione in corso sull’Etna “La colonna di fumo e cenere emessa dal cratere di Sud-Est è alta oltre un chilometro e il buio non consente di garantire la sicurezza dei voli”.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunicava che a partire dalle ore 16.00 circa UTC era stato osservato l’inizio di un trabocco lavico dal versante orientale del cratere di Sud Est che alle ore 16.05 UTC ha prodotto un modesto collasso del fianco del cono generando un flusso piroclastico che si è sviluppato lungo la parete occidentale della valle del Bove. Il fenomeno aveva prodotto una nube di cenere che si è dispersa rapidamente da venti in quota verso sud.

Di seguito un secondo comunicato dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, rappresentava che a partire dalle ore 16.10 si era incrementata l’attività esplosiva al cratere di Sud Est che stava evolvendo in attività di fontana di lava con la formazione di una nube di cenere che si sta disperdendo verso sud. Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico nelle ultime ore si è mantenuta su valori elevati e dalle ore 16:00 UTC si osservava un suo importante repentino incremento. La sorgente del tremore rimane comunque confinata al di sotto del cratere di Sud-Est nell’intervallo di profondità compreso tra 2900 e 3000 metri al di sopra del livello del mare. L’incremento del tremore è accompagnato da una violenta attività infrasonica con segnali di ampiezza elevata.

Un terzo comunicato in serata dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, esplicita che dopo la fine dell’episodio di fontana di lava (ore 17:00 UTC), è gradualmente diminuita
l’emissione lavica dal Cratere di Sud-Est. Attualmente le colate laviche non appaiono più
alimentate, e nella loro porzione più avanzata procedono lentamente. In particolare, il
flusso lavico principale si sta dirigendo verso la parte centrale della Valle del Bove,
avendo percorso alcuni chilometri. Le altre piccole colate laviche, che si sviluppano verso
nord e verso sud, stanno avanzando lentamente e hanno raggiunto una quota di circa
2900 metri. Contestualmente prosegue invariata l’attività esplosiva intracraterica ai
crateri Voragine, Bocca Nuova e Sud-Est.
L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a mostrare una tendenza al
decremento. Al momento ha raggiunto valori che rientrano nell’intervallo medio. La
sorgente del tremore risulta localizzata al di sotto del Cratere di Sud-Est nell’intervallo
di profondità compreso tra 2800 e 2900 metri al di sopra del livello del mare.
Anche l’attività infrasonica mostra un trend in chiaro decremento, con valori bassi sia
nel tasso di accadimento che nell’ampiezza media dei transienti infrasonici.
I dati di deformazione della rete GPS non hanno mostrato variazioni significative,
mentre si sono fermate le contenute variazioni (0.1 – 1 microradianti) rilevate dalla rete
clinometrica

Adduso Sebastiano

 

 

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