Il Procuratore di Patti in Commissione Ecomafie: in Sicilia depuratori sottodimensionati

Il Procuratore di Patti (ME) Angelo Vittorio Cavallo che sta svolgendo un’indagine nel settore "C'è un forte sottodimensionamento progettuale”

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Il Procuratore di Patti (ME) Angelo Vittorio Cavallo che sta svolgendo una indagine sulla depurazione delle acque reflue in Sicilia è stato sentito in videoconferenza dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.

Depuratori vecchi degli anni ’90, con problemi di rotture alle condotte sottomarine, sistema fognario, di tipo misto, che «non permette la separazione delle acque bianche da quelle nere, per cui con un semplice acquazzone si crea un forte collettamento con il processo di depurazione».

Impianti progettati e realizzati per una popolazione di gran lunga inferiore rispetto a quella attuale e spesso in zone che nel periodo estivo vede quintuplicare i residenti.

Sono alcuni degli argomenti affrontati dal Magistrato, il quale ha illustrato quelle che sono le questioni più critiche e ed emergenti, concentrandosi sul trattamento delle acque reflue urbane.

“C’è un forte sottodimensionamento progettuale dei depuratori dei più importanti comuni del circondario – ha detto Cavallo – Si tratta di depuratori realizzati negli anni ’80-’90, progettati per una popolazione molto inferiore rispetto a quella attuale che nel periodo estivo arriva a quintuplicarsi. Ci troviamo di fronte a depuratori comunali che non riescono a svolgere il loro compito, impianti con tecnologia superata proprio perché realizzati da anni e con fasi depurative che non sempre sono risultate complete prive della disinfezione del refluo”.

Impianti, quindi, che “non riescono a soddisfare le attuali esigenze” e che spesso hanno “fasi depurative incomplete in cui manca la disinfezione finale del refluo” ha specificato ancora il Procuratore. Sei i depuratori comunali sequestrati dalla Procura di Patti tra il 2013 e il 2015, tre dei quali poi dissequestrati per intervenuta prescrizione.

“Si è proceduto nel corso del tempo – ha continuato il Magistrato – alla nomina di un custode giudiziario di questi sei depuratori sequestrati, poi tre sono stati dissequestrati a seguito di sentenza da parte dei Tribunale di Patti, in primo grado, molte volte per intervenuta prescrizione”.

“Uno dei problemi che ho rilevato – ha proseguito il Procuratore Cavallo – è il fatto che venivano nominati come custodi giudiziari funzionari degli uffici tecnici comunali che molte volte rispondevano dei reati che venivano contestati. Abbiamo rilevato una certa inerzia da parte di questi custodi per ovvi motivi. Più fortuna si è avuta – ha aggiunto il Magistrato – nominando dei tecnici esterni, il più delle volte degli ingegneri. Questi sequestri furono fatti quando non ero ancora procuratore a Patti, ma quando sono arrivato, visto il numero dei depuratori sequestrati e situazioni stagnanti ed ho provveduto a chiedere al Tribunale, in alcuni casi, la sostituzione del custode giudiziario con funzionari il cui nominativi ci erano stati dati dalla Regione siciliana dal dipartimento acqua e rifiuti. La regione ci ha dato il nominativo di un ingegnere che in quella occasione ha fatto un buon lavoro”.

Il Procuratore Cavallo ha augurato la realizzazione di nuovi impianti “Leggiamo sempre di lavori per nuovi depuratori in fase di avvio, ma a Patti, così come credo nel resto della Sicilia, non abbiamo ancora visto nulla. Da tempo esiste un commissario straordinario a Palermo per poter gestire questi depuratori in Sicilia oggetto di contestazione da parte della corte di giustizia mi auguro che si possano realizzare nuovi depuratori”.

Ci siamo occupati in più occasioni dell’inquinamento in mare, di cui qui di seguito citiamo alcuni articoli. Purtroppo le parole del Procuratore Cavallo confermano che ancora nell’Isola c’è molto da fare per superare l’inquinamento causato da inadeguati depuratori, anche risaputamente “monopolizzati” dalle locali politiche e burocrazie “27 Settembre 2018 Il mare Jonio della provincia di Messina inquinato da presumibili sversamenti”, “10 Settembre 2020 Inquinamento Jonio messinese: incontro dei Sindaci alla Regione Siciliana” e “5 Giugno 2021 Inquinamento: commissariamento e indagati politici, amministratori e dipendenti”.

Adduso Sebastiano

(tutte le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

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