ESCLUSIVA – Castellammare, Sica: “Partirò dai piccoli temi che muovono la macchina comunale”

Castellammare di Stabia, Ernesto Sica è uno dei candidati al Consiglio Comunale con Fratelli d’Italia,...

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Castellammare di Stabia, Ernesto Sica è uno dei candidati al Consiglio Comunale con Fratelli d’Italia, nella coalizione di centrodestra

Castellammare di Stabia, Ernesto Sica, avvocato penalista, ex Coord. cittadino di Fratelli d’Italia, è uno dei candidati al Consiglio Comunale, con Fratelli d’Italia, nella coalizione di centrodestra. Nonostante la sua età, Sica non è assolutamente nuovo ai meccanismi della politica, attribuendosi l’epiteto di “militante” della politica stabiese. La Redazione di ViViCentro.it ha incontrato il candidato per un’ intervista.

Hai sempre detto di essere un militante della politica. Come nasce la tua passione per la politica?

Nasce a 14 anni come interesse nei confronti del mondo, perchè volevo capire e volevo farmi un’idea del mondo. Nel tempo, ho studiato e maturato un ideologia politica, che risulta essere in me ben radicata, fin dall’età giovanile. Sono stato rappresentate d’Istituto al Liceo, all’Università sono stato eletto come consigliere di ateneo, fino ad arrivare alle cariche nazionali più elevate: oggi infatti sono nell’esecutivo nazione di Gioventù Nazionale. Fino a qualche mese sono stato Coord. Cittadino di Fratelli d’Italia ed oggi mi sono impegnato al 100% in questa candidatura, per mettere a frutto anni e anni  di esperienza politica maturata stano tra la gente, tra il popolo, tra i professionisti, e poi per mettere a disposizione della città le mie competenze di avvocato penalista, e quindi penso, di poter dare ancora tanto a questa città.

Quali sono i punti salienti di quella che sarà la tua battaglia a Palazzo Farnese?

In primis, la sicurezza, che è il primo punto, ed è la base di ogni tipo di attività e progetto, che porta turismo e turismo porta lavoro. Quando parlo di sicurezza faccio riferimento alla creazione di un tavolo interforze permanente, in modo tale da creare una sinergia di forze dell’ordine a disposizione della città. Ovviamente quando parliamo di tavolo interforze non parliamo solo di persone fisiche ma anche di un coordinamento dei mezzi tecnici, un esempio è quello delle telecamere che sono usate in maniera poco o per niente efficiente. La polizia municipale svolge un ruolo importante per la sicurezza in città e va valorizzata, è il sindaco e l’amministrazione devono farlo. Non ho problemi a dire che solo durante l’amministrazione Bobbio, la sicurezza è stata un elemento importante e portante. Per me è fondamentale che 2/3 degli uomini della polizia municipale debba essere in servizio sempre, soprattutto durante il periodo estivo. In questo frangente dovranno esserci nuovi assunzioni di supporto, con 40 nuove assunzioni. Di sicuro la mia battaglia riguarderà anche la lotta alla vendita di merce contraffatta, e anche contro i rom che la notte vengono a cercare nella nostra spazzatura, cosa che risulta essere molto fastidiosa e pericolosa. Io voglio combattere tutte quelle irregolarità che a Castellammare sono diventate la normalità. Dopo il nostro insediamento non ci sarà spazio per le illegalità. Un altro elemento importante è continuare, dopo le elezioni, alla nostra raccolta alimentare proponendone un ampliamento: attraverso il baratto amministrativo chiederemo alla attività commerciali che vendono alimentari, di dare una quota della propria merce alimentare, in cambio l’amministrazione potrebbe eliminare un 5% o 10 % dalla tasse della spazzatura su le suddette attività.Altra questione è il decoro urbano, faccio riferimento alla necessità di impiantare cestini sia generici, sia quelli per gli escrementi dei cani. Tutte queste cose sono cose piccole, a costo zero o comunque contenuto, che garantirebbero al turista e al cittadino, una vivibilità migliore della città.

Sulla questione lavoro, non possiamo non parlare di Terme e Fincantieri. Cosa pensi al riguardo?

La questione lavoro si può risolvere nel breve periodo incrementando il turismo, garantendo ai privati di poter investire in sicurezza. Il lavoro può essere creato anche attraverso l’utilizzo delle associazioni. Non possiamo promettere 4mila post di lavoro, ma dobbiamo mettere in condizione che il lavoro si crei in maniera automatica. Per quanto riguarda le Terme, io sono un sostenitore della privatizzazione delle Terme, il Comune ovviamente dovrà fare la sua parte, però io sono per uno stato forte e centrale che decide, ma in questi casi abbiamo avuto la dimostrazione che le terme devono essere gestite in maniera privata. Bisogna smettere di mettere i paletti ai tanti imprenditori coraggiosi che vogliono investire nelle terme. I lavoratori dovranno essere tutelati, ma bisognerà ragionare sullo sviluppo delle terme, in modo tale da difendere si, i vecchi termali, ma in modo da garantire anche altri posti di lavoro, senza accontentarci del minimo. La politica stabiese deve smetterla di fossilizzarsi su determinate posizioni ed aprire il proprio raggio di visione. Per quanto riguarda Fincantieri, non deve essere abbandonate a se stessa: ho difficoltà oggi a pensare possa essere di nuovo quel bacino di costruzione di navi e di lavoro come era all’epoca. Bisognerebbe riformulare il lavoro della Fincantiere: la nostra prospettiva è quella di diventare sempre più un polo crocieristico. Il problema è del Comune quanto della società Fincantieri: se vogliamo riportare la Fincantieri ai fasti di una volta, bisogna investire nel bacino di carenaggio, equivalente ad un investimento di 300 milioni di euro. Io personalmente non ho mai affrontato il tema dal momento che è un tema troppo vasto, non ritenendomi un tuttologo. Io voglio partire dai piccoli temi che muovono la macchina comunale, partendo dalla base e facendo di Castellammare una città normale, vivibile. Io sono per la goccia che scava la roccia, piano piano con la perseveranza, non mollerò, sarò lì, presente e vigili, sarò un martello per il Sindaco, affinchè tante cose vadano come devono andare.

A tal riguardo, tu che sei un ragazzo, militante da tempo nella politica, cosa vuoi dire ai 18enne che andranno a votare, anche per la prima volta, il 10 giugno?

Parto dalla mia esperienza: a 14 anni avevo il fuoco e tanto interesse. Spero che i 18enni che oggi vanno a votare, prima di mettere la x sulla scheda, possano farsi un esame di coscienza su cosa vogliono fare per il proprio paese, trovare una coscienza politica. Bisogna avere un sogno ed un ideale. io invio i giovani a trovare quel sogno, prima del voto, che diventa solo la parte finale, la fine di un percorso introspettivo, politico e culturale. Leggete, fatevi un’idea della politica, ella storia, e della storia di Castellammare. Invito i giovani a farsi un idea precisa e a votare in base a quella, in base all’autonomia ed alle idee.

a cura di Vincenza Lourdes Varone

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