De Laurentiis: “Presi Higuain all’insaputa di Bigon, ma il fratello se ne uscì con una cretinata”

De Laurentiis in conferenza stampa Alla vigilia di Napoli-Roma, è intervenuto, in conferenza stampa pre...

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De Laurentiis in conferenza stampa

Alla vigilia di Napoli-Roma, è intervenuto, in conferenza stampa pre partita, Aurelio De Laurentiis: “L’esser stato per tanto tempo fuori, parecchio in Cina, poi son tornato in Inghilterra, ho notato che c’è tanto amore per il calcio in questi territori internazionali. A Lonra ho incontrato i due presidenti delle leghe americane ed anche negli Stati Uniti c’è un grande fermento, un grande scalpitare, c’è il desiderio di iniziare un calcio professionale. Visto che i medici hanno detto che il Football Americano fa molto male, i genitori stanno prendendo coscienza ed il calcio prende sempre più piede. Ho notato a Londra, dov’ero con la Baronessa del West Ham, che c’erano anche delle modalità dove non si cercava mai la battuta, lo scoop ed il commento. Quando ho parlato dei procuratori nessuno si è scandalizzato, si sono fatti una risata. C’è professionismo e non faccio di tutt’un’erba un fascio. Penso che il calcio sia obsoleto, molto vecchio, un contesto abitato da persone anziane culturalmente parlando. Oggi ho aperto il Corriere dello Sport e leggo un’intervista ad Allegri e senza entrare nel merito delle risposte del tecnico si dice una cosa. Dice iniziando che ‘il giornalismo rischia di essere schiavo di una sindrome pericolosa, non ama più raccontare lo sport, come faceva un certo Brera. Il giornalista nemmeno ama analizzare la tecnica, ad oggi conta solo la polemica, l’approssimazione analitica per il quale finisce per meritare 8 in pagella un giocatore che ha giocato da schifo ma che ha fatto goal”. Quando acquistai il Napoli non avevo nulla, c’erano solo i tifosì. In Inghilterra, dove il calcio la fa da padrona, i presidneti son tutti americani, arabi o cinesi. In America stanno arrivando in tanti dal Sud America. Alle 3 del mattino, smadonnavo al telefono con Formisano perchè la partita del Napoli non riuscivo a vederla sul mio tablet. Poi arrivò un cinesino che con due cellularini mi fece vedere la partita, senza il commento di quei telecronisti che non amano il Napoli. Tutti i telecronisti di Sky e Mediaset sono ex calciatori non del Napoli. Solo se vinciamo dicono che il Napoli sia di una forza superiore. Perchè Infront vende delle cose che non fanno parte di un calcio intelligente? Se promuovo il calcio devo farlo bene, quali sarebbero le linee che conducono i programmi? O dobbiamo fare le comparse perchè dovete giustificare il milione e mezzo che vi danno all’anno e che io non vi darei mai? Sembriamo un teatrino, sembriamo deficienti”. 

15.31 – De Laurentiis sul marketing, la Cina e la Dott.ssa Salvione – “Ne sto prendendo circa otto di esperti, non c’è solo la Salvione. Il mio nonno materno ha lavorato sia in Cina che in Giappone ed io in Cina son sempre stato molto attento. Quando ero presidente dei produttori mondiali, il mio vice era un cinese e durante una discussione sentì un grosso boato, questo cinese mi porta con sè, entriamo inbuna sala grandissima e la Cina era entrata come centottesimo paese nel commercio mondiale. Quella sera dissi ai miei figli di imparare il cinese. Poi otto anni fa passai un capodanno a Shangai rimasi folgorato, e qualche anno dopo ho aperto un mio ufficio a Pechino. L’ho voluto io e l’ho preso insieme a Chiavelli, non lo sapeva nessuno. Bigon si offese, mi chiese come mai non lo avesse saputo. Benitez mi aveva suggerito di prendere Diamao e quando venne il suo agente al Vesuvio, me lo guardai e dissi che l’agente di Damiao non mi stava simpatico e mi mossi subito su Higuain. Higuain aveva segnato tanto a Madrid, ma non era ancora una stella. Quando diventi una stella perchè segni tanto, crei il disagio nei tuoi compagni che si sentono obbligati a doverti venire incontro e giocare anche per te. Quando scelsi Sarri, scelta stracontestata, a un certo punto è stato molto bravo e furbo, come i toscani, a favorire il Pipita nel gioco. Però non è bello vedere dei gesti strani da parte dei calciatori che non ricevono la palla, il calcio è un gioco di squadra e d’insieme. Offrì ad Higuain un contratto più ricco di quello che gli ha offerto la Juve, ero d’accordo con la sua famiglia per il rinnovo, poi il fratello a marzo mi disse che Higuain non voleva giocare a Napoli perchè non ci sono calciatori importanti. Ma che cretinata è? Poi mi ha detto una cosa che non voglio riferire perchè altrimenti succede il casino e creerei un dissapore interno alla mia squadra. Lì ho capito che siamo fatti di pasta diversa, succedono i divorzi. Con Hamsik ci sto insieme da dieci anni, ce l’hanno chiesto e non mi dimenticherò mai quando mi chiamò Moratti chiedendomi Hamsik. Gli risposi che era incedibile, parlo di qualche anno fa. Anche quando Hamsik mi ha fatto delle richieste d’aumento io gli sono andato incontro. Il Natale Azzurro? Possiamo dire che regaliamo una maglia del Napoli, la terza bianca, una camera sì ed una camera no. Così capiamo quanto produttiva è stata questa iniziativa. In Italia c’era una ricchezza, sui ritiri, che da un po’ di anni si è ritirata: ad un certo punto abbiamo dato incarico a dei nostri impiegati esteri di studiare altre soluzioni. Come se ci facessero un piacere nell’andare in ritiro da una parte o dall’altra: una volta c’era molta più disponibilità, adesso c’è il braccino corto. Sono degli sponsor importanti per una squadra come il Napoli. Quest’anno non vado altrove, vengo in Trentino a fare, verso il 4 di febbraio, porterò degli ospiti eccellenti. Quanto vale questo (scherza ndr.)? Sto scrivendo una serie televisiva che si chiamava ‘Nonni bastardi’, sarà stupenda perchè si rivelano cazzutissimi. Poi ho cambiato idea, la chiamo ‘Nonni da leoni’, sarà simpaticissimo. L’offerta del ‘Natale Azzurro’ lo stiamo pubblicizzando, regalerò anche la terza maglia del Napoli e una camera gratis”. 

 

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