Campobasso – Juve Stabia è finita con il classico risultato ad occhiali. Analizziamo le prestazioni delle Vespe in cui è mancato un pò tutto per poter portare a casa l’intera posta in palio.
I
l pareggio è lo specchio fedele delle partita con pochissime emozioni da una parte e dall’altra.
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La Juve Stabia si presentava al Nuovo Romagnoli con diversi elementi nuovi e con alcune cessioni importanti, questa condizione unita ad un mese di stop del campionato ha determinato una prestazione poco brillanti dei gialloblè.
Questi sono i voti ai calciatori in gialloblè al termine di Campobasso – Juve Stabia:
Russo 6,5 : Un usato sicuro, anzi super sicuro, salva la sua porta e la sua squadra in più di una circostanza specialmente in un finale rovente dove si è rischiato la beffa.
Donati 5,5 : Ha cercato di costruire e dare profondità sulla sua fascia di competenza e allo stesso tempo difendere, ha fatto tutto ma in maniera non sempre continua.
Troest 5,5: Campobasso – Juve Stabia è l’occasione per lui di tornare in campo dal primo minuto e lo fa con autorità e molto fisico rintuzzando tutte le iniziative degli avversari, il cartellino giallo rimediato non lo fa arrivare ad una sufficienza piena.
Caldore 5,5: Complice forse anche un piccolo acciacco allo coscia non lo rende libero nell’essere il solito gladiatore d’area di rigore, ma comunque concede ben poco agli avversari.
Dell’Orfanello 6 : Un debutto niente male per il brasiliano, buttato nella mischia fin dall’inizio, dà subito ha dato l’impressione di non subire il salto di categoria e con fare molto smaliziato controlla un bel po’ di palloni proponendoli per i compagni.
Altobelli 5,5: Lo si vede poco e non è per nulla decisivo nelle tante situazioni a centrocampo dove con un po’ di attenzione in più poteva far suoi tanti palloni.
Davì 5,5: Lotta e dimostra di poterci stare in pianta stabile in quel settore del campo, ma oggi è mancato quel passo in più per rendersi imprevedibile agli occhi dell’avversario.
Stoppa 5,5 : Poco più del compitino oggi, altalenante nelle incursioni e nel saltare l’uomo, gli è mancata quella continuità che a volte fa la differenza nel pieno delle aree avversarie.
Schiavi 6: Un piacevole ritorno in campo il suo, anche se non in una posizione a lui congeniale però si destreggia bene offrendo buone soluzioni per i compagni in attacco. Sicuramente un “ acquisto” importante per le future scelte di Sottili.
Guarracino 5,5: Il ragazzo cerca di sfruttare al massimo la nuova chance che gli offre il mister partendo dall’inizio, offre tanta spinta a destra e sovente salta l’uomo e si propone nelle azioni d’attacco. Crescerà e di questo passo diventare determinante.
Eusepi 5,5 : Quel palo colto nel secondo tempo grida ancora vendetta, ha avuto l’occasione di sinistro ed è stato sfortunato. Poi tanto sacrificio per la squadra che però molte volte non lo mette in grado di rendersi altresì pericoloso.
Ceccarelli (dal 57’) 5,5 : Entra con il piglio giusto e subito nella contesa, si piazza a destra e da quel lato fa partire anche buoni cross non sfruttati in maniera adeguata. Un impatto che fa ben sperare per il futuro.
Scaccabarozzi (dal 70’) 5: Il suo ingresso serviva per dare verve negli ultimi 20 minuti a centrocampo e tenere lontano gli avversari. ma in realtà proprio da li sono partiti i pericoli corsi nei minuti finali.
Evacuo (dal 70’) 5,5 : Ha avuto la grande occasione di sbloccare questo Campobasso – Juve Stabia con un gran controllo di destro e botta a colpo sicuro su cui il portiere compie l’impresa, per il resto partecipa a creare occasioni ma poche volte ci riesce in maniera pericolosa.
Della Pietra (dal 87’) S.V.
Sottili 5,5 : Riparte il campionato ma nulla di nuovo all’orizzonte, anzi dal punto di vista di costruzione della manovra e di azioni pericolose questo Campobasso – Juve Stabia ha mostrato un passo indietro per le Vespe. Va bene la lunga sosta e il ritrovare il ritmo, ma ora come ora bisogna trovarlo quanto prima e semmai studiare anche qualche alternativa tattica per meglio sfruttare le qualità dei singoli. Il campionato non aspetta anzi prossimamente le tante gare ravvicinate obbligano a non perdere più tempo e diventare sempre più concreti.
A cura di Giovanni Donnarumma